Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 113

Archive for 7 marzo 2012

Aumentano in Abruzzo le malattie renali

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Le malattie renali sono in costante aumento in Abruzzo e con esse è in crescita il numero di dializzati e trapiantati, saliti rispettivamente a 1.055 e 259 nel 2010: è quanto emerge dai dati del Registro regionale di dialisi e trapianto. La rilevanza epidemiologica dell’Insufficienza renale cronica appare sempre più preoccupante. La prevalenza dei pazienti affetti da tale patologia è infatti passata da 865 per milione di abitanti nel 2003 a quasi mille nel 2010. I dati del 2011, attualmente in fase di elaborazione finale, sembrano confermare tale tendenza. L’aumento riguarda principalmente i pazienti in dialisi. Molto spesso si ignora l’esistenza del danno renale. Saperlo, invece, è di fondamentale importanza, poiché il rischio di evoluzione verso la fase avanzata dell’insufficienza renale (che rende necessario l’avvio della dialisi) è elevato ed è maggiore quello di una malattia cardiovascolare invalidante o mortale.
Di motivi per prestare un attimo di attenzione al rene, dunque, ce n’è più d’uno, ed è proprio questo il messaggio che prova a lanciare la Clinica Nefrologica della Asl e dell’Università di Chieti, che giovedì 8 marzo 2012, in occasione della Giornata Mondiale del Rene, manderà in piazza un’équipe specializzata per una campagna di sensibilizzazione sul tema delle malattie renali. In collaborazione con la Croce Rossa Italiana dalle ore 10 alle 20 in piazza G. B. Vico a Chieti sarà allestita una postazione nella quale saranno effettuati gratuitamente il controllo della pressione arteriosa e l’esame delle urine, test che possono evidenziare problemi della funzionalità renale. I medici, inoltre, saranno a disposizione dei cittadini per dare informazioni e fornire materiale illustrativo che aiuti a comprendere l’importanza di una diagnosi precoce delle malattie renali. Ai soggetti esaminati sarà rilasciata una scheda con i risultati degli esami e i suggerimenti nefrologici ritenuti più opportuni, inclusi eventuali approfondimenti diagnostico-terapeutici. Lo slogan di quest’anno è «Stanno bene i tuoi reni? Al mondo una persona su dieci ha un danno renale. Controlla se sei a rischio». La Clinica Nefrologica teatina ha aderito al progetto nazionale «Prevenzione delle malattie renali 2012» proposto dalla Fondazione Italiana del Rene e dalla Società Italiana di Nefrologia. «L’insufficienza renale cronica – spiega il professor Mario Bonomini, direttore della Clinica Nefrologica di Chieti – è una malattia di grande impatto clinico, sociale ed economico per diverse ragioni, a partire dal numero di pazienti, sempre più elevato, e le patologie a essa correlate, soprattutto ipertensione e diabete mellito di tipo 2, che ne rappresentano oggi le principali cause. Tutto questo senza trascurare l’elevato tasso di mortalità che fa registrare e l’altrettanto elevata spesa che genera, perché la dialisi è una terapia ad alto costo. Negli anni scorsi molto è stato fatto per migliorare questo trattamento e per aumentare il numero dei trapianti, ma è necessario mantenere lo stesso impegno e promuovere un’efficace campagna di prevenzione e diagnosi precoce delle nefropatie».
Ed è proprio questo l’obiettivo della Clinica Nefrologica, che mira a tenere alta l’attenzione sul danno renale cronico e sulla patologia cardiovascolare a esso associata attraverso questa presenza «sul campo».

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Scacchi: sfida mondiale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

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Il prossimo 25 marzo 2012 avrà inizio l’incontro internazionale tra le nazionali maggiori d’Italia e Germania. L’evento, che vedrà in campo 236 giocatori per parte, si svolgerà sul server della Federazione mondiale, l’International Chess Correspondence Federation (ICCF).
La competizione mette in palio la supremazia, a livello planetario, tra le due federazioni numericamente più importanti del mondo. Questa rivalità scacchistica evoca persino le memorabili partite di calcio di Messico 1970 (l’irripetibile 4 a 3), Spagna 1982 e Germania 2006 che sono poi valse, ai nostri colori, due titoli di Campioni del mondo ed uno di vice-Campioni. In queste occasioni, i giocatori italiani non mancano mai di ricordare ai colleghi tedeschi le storiche sconfitte calcistiche subite dalla loro squadra.
Tra l’altro, già il confronto tra i due team nel “Match 2000” del 1996, con 2222 giocatori totali, ebbe un’attenzione particolare. Più precisamente, fu riportato sul “Guinnes dei primati” per “il maggior numero di partecipanti ad una gara di scacchi”. Il primato rimane tuttora imbattuto e, in quell’occasione, vinse la Germania.
Capofila della squadra azzurra sarà Stefano Tatai, residente alle isole Canarie (Spagna), Maestro Internazionale della Federation Internationale Des Echecs (FIDE); Tatai, nella sua lunga carriera, si è laureato per 12 volte Campione italiano assoluto a tavolino. Daranno il loro contributo anche i neo Campioni d’Italia di categoria Seniores e Magistrale; nell’ordine, Michele Petrillo di Mugnano del Cardinale (AV), già vincitore del titolo di Campione italiano assoluto negli anni 1996 e 1999, e Costantino Delizia di Ischia (NA). In totale, presenti 39 titolati internazionali ICCF tra cui sette Grandi Maestri. Infine, anche l’italico gentil sesso, con 11 giocatrici schierate, sarà ben rappresentato. Tra di esse Chiara Bartalini, 51 anni di Aprilia (LT), neo Campionessa d’Italia e Tea Gueci, 11 anni di Palermo, giunta settima ai recenti Campionati del mondo giovanili, negli under 12, svoltisi lo scorso novembre in Brasile.
La compagine tedesca sarà guidata da Fritz Baumbach, mito del telegioco, Campione del mondo per corrispondenza nel 1988 e vice-Campione nel 1983. Recentemente, per aver contribuito a portare in alto il nome della Germania nel campo del telescacchismo, gli è stata conferita la Croce Federale al merito, onorificenza della Repubblica Federale di Germania. Nel team teutonico presenti 48 titolati internazionali di cui otto sono Grandi Maestri.

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Italian pianist Roberto Turrin in concert

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Woodbridge, Ontario March 9, 2012 – 7:00 pm Famee Furlane, 7065 Islington Avenue, The Italian Cultural Institute, in collaboration with the Famee Furlane, presents the Italian pianist Roberto Turrin in concert. Inspired by literature, this concert will carry the audience into the realm of early 20th.
Roberto Turrin graduated from the “G. Tartini” school in Trieste, where he studied under M° Luciano Gante, as well as pianist Lya De Barberis in Italy and Meisterkurse Zofingen in Switzerland. After receiving awards from the International Music Competitions in Stresa and Morcone, Italy, Roberto Turrin began his career as a soloist, performing in both North America and Europe (France, Russia, Germany, Poland, Norway, Austria etc). His tours received wide acclaim from the public and critics alike. Part of Turrin’s accomplishments include duet ensembles with violin and clarinet and recordings for television and radio stations. Roberto Turrin is presently piano instructor at the Conservatory of Music “G. Tartini” in Trieste, and he has been invited for a master concerning “The Italian Piano Literature of the XX century” from various musical associations (S. Francisco State University, Innsbruck Konservatorium, Norges Musikkhogskole Oslo among others). (turrin)

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Inpdap: l’Inps cancella l’assistenza fiscale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

“L’INPS si ripete – esordisce Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego -dopo aver cancellato lo scorso anno il servizio di consulenza fiscale e ritiro del Modello 730 per dipendenti e pensionati delle gestioni previdenziali INPS, ora l’ente guidato da Antonio Mastrapasqua cancella lo stesso servizio nel soppresso INPDAP. Anche i dipendenti e i pensionati dell’INPDAP – prosegue Romagnoli – dovranno dunque rivolgersi a CAF e consulenti del lavoro per la presentazione del modello reddituale, finendo per pagare un servizio in precedenza gratuito. E’ questo il Super Inps che ha in mente Mastrapasqua?”.“A questo punto è chiaro che la scelta è strategica – sottolinea l’esponente dell’USB – e non dovuta alla mancanza di personale da adibire a tale servizio. L’INPS di Mastrapasqua ha una vocazione ad esternalizzare i servizi con ricadute negative sui cittadini utenti”. Conclude Romagnoli: “Abbiamo chiesto il ripristino del servizio di assistenza fiscale all’INPS e il mantenimento di tale servizio negli uffici dell’INPDAP. Siamo pronti a coinvolgere i cittadini utenti in una diffusa mobilitazione a difesa dei servizi erogati dagli enti di previdenza”.

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il filosofo Bauman a Siracusa

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Zygmunt Bauman (b. 1925), Polish philosopher

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Siracusa il 9 (ore 16.30) e il 10 marzo, nel corso del quale terrà una Lectio Magistralis (10 marzo ore 10) il celebre filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman, 86 anni, sarà a Siracusa per due giorni nell’ambito del seminario di studi su “Modernità liquida in difesa del Paesaggio solido” in programma al Museo Archeologico Paolo Orsi. La manifestazione, che vedrà a confronto filosofi, sociologi ed esponenti del mondo della formazione e della cultura, è organizzata dal Consorzio Universitario “Archimede” rappresentato dalla vice presidente Pina Ignaccolo, dalla Facoltà di Architettura di Siracusa, presieduta dal prof. Carlo Truppi, e dal Collegio Siciliano di Filosofia, diretto dal filosofo Roberto Fai. L’obiettivo del seminario è quello di promuovere scelte condivise e di democrazia partecipata in difesa del paesaggio con riferimento al dibattito in corso nella comunità siracusana sul Piano Paesistico.
Per il “Bauman Day” a Siracusa, città del matematico e filosofo Archimede, sono attesi accademici e giovani ricercatori provenienti da tutta Europa. Fra i relatori figurano la sociologa polacca Aleksandra Jasinska Kania, Francois Zille del Master Politecnico di Milano e Paolo La Greca, direttore Darc (Dipartimento di Architettura) dell’Università di Catania. Nel corso del suo soggiorno a Siracusa, Bauman visiterà anche la città di Noto e la sua Cattedrale. Studioso della civiltà postmoderna, Bauman è uno dei massimi sociologi contemporanei. Nato in Polonia da una famiglia di origine ebraica non praticante, Bauman si dovette rifugiare nella zona di occupazione sovietica nel 1939 per sfuggire alle epurazioni antisemite. Vive in Inghilterra dal 1971 e fino al 1990 ha insegnato sociologia nell’Università di Leeds.

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Dislessia in Friuli e Lombardia

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

I bambini normalmente imparano a parlare rapidamente e senza difficoltà tramite esposizione al linguaggio adulto; tuttavia per alcuni di loro questo processo di sviluppo non è così facile: nel 10-20% di bambini di 2 anni è stato riscontrato un ritardo nel linguaggio in assenza di condizioni patologiche cliniche. Questa condizione (Late Talker) rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di un successivo Disturbo specifico di Linguaggio, che è presente nel 5% – 8% della popolazione scolastica e che, spesso sottovalutato, si accompagna al successivo sviluppo di difficoltà di apprendimento scolastico (Dislessia, Discalculia, Disortografia, Disgrafia).Le conoscenze scientifiche disponibili convergono nel mostrare che il periodo sensibile per uno sviluppo tipico delle abilità di linguaggio e di lettura è individuabile in epoche molto precoci della vita, ben prima della comparsa delle prime manifestazioni cliniche in epoca scolare.Conferme sperimentali indicano inoltre che una individuazione tempestiva dei disturbi di linguaggio (idealmente entro i 3 anni di vita) consentono di impostare interventi efficaci in grado di far evolvere positivamente le competenze linguistiche e preventivi per l’insorgenza della dislessia.Proprio in un’ottica di prevenzione, l’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia ha avviato il progetto “Communication Disorders: reducing health inequalities”, approvato dal CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) del Ministero della Salute.Si tratta di uno studio longitudinale sulla popolazione della scuola dell’infanzia in due regioni differenti (Lombardia e Friuli Venezia Giulia) nelle province e nei comuni di Lecco e Udine: attraverso strumenti di screening scientificamente già validati e adattati al contesto linguistico italiano, verranno individuati i bambini a rischio di sviluppare disturbi del linguaggio e future forme di dislessia.Verrà reclutato un campione di 1000 bambini di 36 mesi che frequenteranno la scuola dell’infanzia, al quale verrà sottoposto il test di screening Language Development Survey (sviluppato dalla professoressa Leslie Rescorla del Bryn Mawr College in Pennsylvania), una chek-list somministrata direttamente ai genitori e recentemente presentata in congressi internazionali come il più aggiornato strumento per l’individuazione precoce dei bambini a rischio di disturbo specifico del linguaggio.
La chek-list è stata opportunamente adattata e tarata per la popolazione italiana dai ricercatori dell’IRCCS Medea in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e direttamente in accordo con la prof.ssa Rescorla, che ha seguito l’evoluzione dei lavori su una ampia fascia di bambini italiani (a tal proposito sono state riscontrate alcune differenze rispetto ai dati già raccolti in altri paesi di lingua inglese).
Una parte dei soggetti positivi allo screening seguirà un potenziamento linguistico specifico durante la normale attività educativo-didattica che verrà svolta nella scuola dell’infanzia (gli insegnanti verranno formati ad hoc).Tutti i bambini verranno rivalutati al termine del progetto così da evidenziare la predittività del test su un campione italiano e l’efficacia degli interventi di potenziamento: i soggetti ancora positivi verranno inviati ai servizi di riabilitazione infantile per la presa in carico riabilitativa.
L’IRCCS Medea ha già utilizzato con successo una serie di test come predittori precoci per la dislessia e ha standardizzato, in collaborazione con altri gruppi di ricerca – specificamente con l’Università di Udine e di Padova -, strumenti per la diagnosi e lo screening tempestivo dei disturbi del linguaggio, utilizzabili nei primi anni della scuola dell’infanzia e in grado di identificare precocemente i bambini a rischio.

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No-Tav: Plauso coisp al Presidente

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Un plauso al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato rivolto da Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia. Il Capo dello Stato ha infatti rifiutato di ricevere i sindaci dei paesi della Val di Susa interessati dalla protesta No-Tav. Il Presidente Napolitano ha ancora una volta ribadito che “l’espressione del sacrosanto diritto al dissenso deve escludere il ricorso a violazioni di legge, violenze, intolleranze e intimidazioni”. “Non possiamo che condividere la decisione del Capo dello Stato – dice Franco Maccari – che ha giustamente evitato di dare legittimazione a chi, più che manifestare il proprio dissenso, sta alimentando un clima d’odio e di violenza contro i rappresentanti delle Istituzioni democratiche del Paese ed in particolare contro le Forze dell’Ordine. Il messaggio di Napolitano deve essere un monito per le forze politiche ed in particolare con quelle di una certa sinistra: escano dall’ambiguità e dicano chiaramente se stanno dalla parte della legalità o dalla parte dei violenti. Perché quello che sta succedendo in Val di Susa – e che si replica con regolare scientificità in tutto il Paese – non ha nulla a che fare con la difesa dell’ambiente o del paesaggio. La protesta è degenerata da un pezzo ed al legittimo dissenso dei Valsusini si è presto sostituita una strategia terroristica diretta ad alzare il livello della tensione sociale nel Paese. Ai violenti ed agli estremisti non importa nulla dell’Alta Velocità e tantomeno della Val di Susa: per questo vanno isolati e contrastati con ogni mezzo. Per queste ragioni apprezziamo il gesto di chiarezza e la grande fermezza dimostrata dal Presidente Napolitano”.

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L’Italia che invecchia e non si adegua

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

L’Italia invecchia sempre più. La conferma questa volta viene dall’UE ed in particolare dal libro bianco della Commissione Europea sui sistemi previdenziali presentato nei giorni scorsi dal Commissario Ue all’occupazione e pubblicato sul sito del ministero del Lavoro . Secondo i dati forniti, i lavoratori italiani avranno nel 2020 l’età di pensionamento più alta in Europa, con 66 anni e 11 mesi, seguita dalla Germania con i suoi 65 anni e 9 mesi e i 66 tondi della Danimarca.
Una nota positiva viene dal fatto che a seguito delle riforme sul sistema previdenziale e al meccanismo che lega l’età di pensionamento alla speranza di vita, nella scheda sui diversi sistemi pensionistici, l’Italia risulta essere insieme alla Germania e all’Ungheria, uno dei Paesi a non avere ricevuto raccomandazioni specifiche sulla materia circa la sostenibilità del proprio sistema.
Ma agli italiani, le riforme costeranno di più e il raggiungimento della agognata pensione sembrerà quasi un miraggio se si pensa che avremo l’età più alta di uscita dal lavoro anche dopo il 2020 (70 anni e tre mesi per maschi e femmine nel 2060) superando abbondantemente la Germania (67), il Regno Unito (68) e l’Irlanda (68).
Come è noto nel 2009 in Italia l’età per la pensione di vecchiaia era fissata a 65 anni per gli uomini e 60 per le donne, ma grazie alla possibilità di uscire dal lavoro con la pensione di anzianità (59 anni di età e 35 di contributi dal luglio 2009 o 40 anni di contributi a qualsiasi età) l’età media di pensionamento era di 60,8 anni per gli uomini e 59,4 per le donne. Se prendiamo a paradigma la Germania di tre anni fa, a fronte dei 65 anni previsti per uomini e donne, per il pensionamento di vecchiaia la media per l’uscita dal lavoro era di 62,6 anni di età per gli uomini e 61,9 per le donne. Il libro bianco evidenzia anche una proiezione sull’andamento dei cosiddetti tassi di sostituzione, tra la pensione e il reddito da lavoro precedente con un calo per l’Italia tra il 2008 e il 2048 (a parità dell’età di pensionamento, che si avvicina al 15%, ciò in conseguenza del cambiamento del sistema da retributivo a quello contributivo. Anche se vi è da precisare che la riduzione sarà inferiore al 5% se si pensa che i lavoratori saranno costretti a lavorare più a lungo. L’analisi evidenzia come in Italia la speranza di vita a 65 anni nel 2010 fosse 18,2 anni per gli uomini e 22 per le donne, ma anche che entro il 2060 la speranza di vita alla nascita in Europa dovrebbe aumentare rispetto al 2010 di 7,9 anni nei maschi e di 6,5 nelle femmine. Gli innumerevoli problemi che nascono da questi cambiamenti nella società e nel mondo del lavoro per Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, non riguardano solo la sostenibilità dei sistemi pensionistici che sicuramente saranno messi a dura prova se non verranno sviluppate e attuate strategie globali per adeguare i regimi pensionistici all’andamento della contingenza economica e demografica, ma soprattutto dalla necessità di garantire migliori opportunità per uomini e donne anziani di restare sul mercato del lavoro, come ha tenuto a precisare anche la stessa Commissione. Per tali ragioni, i Nostri governi hanno l’obbligo di ripensare sin da subito lo stesso sistema del mercato del lavoro con misure strutturali a partire dall’adeguamento dei luoghi di lavoro e dell’organizzazione del lavoro, oltre alla promozione dell’apprendimento durante tutto l’arco della vita, nonché politiche efficienti capaci di conciliare lavoro, vita privata e familiare. Insomma, misure per sostenere un invecchiamento sano, lotta alle diseguaglianze di genere e alle discriminazioni basate sull’età.

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Tav: le ricadute dei cantieri sul territorio

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

English: This is the NO TAV logo. Italiano: lo...

Potrebbe presto diventare permanente il tavolo di lavoro sulla Torino-Lione che stamani a Palazzo Cisterna ha riunito i parlamentari piemontesi, la Regione Piemonte, la Provincia e la Città di Torino. Gli obiettivi da raggiungere sono molteplici: innazitutto riaprire il confronto con i Sindaci della Valsusa disponibili a discutere; promuovere iniziative di informazione dell’opinione pubblica sui risultati tecnici del lavoro svolto negli ultimi anni dall’Osservatorio sulla Torino-Lione, presieduto dall’architetto Mario Virano; concretizzare in proposte di legge le compensazioni, gli sgravi fiscali ed i progetti di sviluppo per i territori interessati ai cantieri della TAV. “Dobbiamo superare l’attuale fase critica per l’ordine pubblico con iniziative che servano ad illustrare ai cittadini un progetto del tunnel di base e della stazione internazionale di Susa che è molto diverso da quello iniziale, sul quale si registrava la pressoché totale contrarietà degli amministratori locali valsusini. – ha spiegato al termine della riunione il Presidente della Provincia, Antonio Saitta – Dobbiamo stare molto attenti a non fornire gratuitamente occasioni di scontro a frange violente, che hanno una strategia precisa e raffinata. Dobbiamo invece cercare il dibattito con coloro che rifiutano la violenza e l’intolleranza e spostare la discussione sui fatti e dati concreti, che l’Osservatorio ci ha messo a disposizione. La decisa presa di posizione del Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha spostato i termini del dibattito: i media rincorrono un po’ meno la cronaca delle contestazioni eclatanti ed iniziano ad occuparsi di analisi e dati concreti sulla necessità e sulla fattibilità del tunnel di base e della stazione internazionale di Susa. Si è aperta una fase nuova e dobbiamo coglierne le opportunità, mostrando la compattezza dei parlamentari e delle forze politiche”. Il Presidente Saitta ha poi ricordato che il Piano Strategico per i territori interessati ai cantieri della TAV prevede investimenti per 1,4 miliardi di Euro, che vanno incontro alle esigenze emerse nel confronto con i Comuni e le comunità locali che hanno partecipato ai lavori dell’Osservatorio. L’architetto Virano ha poi illustrato alcuni dettagli tecnici e le tempistiche per la realizzazione del tunnel geognostico di Chiomonte. Il Presidente dell’Osservatorio ha spiegato che il cantiere della Maddalena è stato completamente perimetrato e che occupa un’area di 7 ettari. Ai 63 proprietari interessati sono stati notificati l’acquisizione e l’utilizzo temporaneo dei terreni. Le operazioni preliminari all’inizio dello scavo dovrebbero protrarsi dall’inizio di aprile alla fine di maggio. Nel mese di giugno dovrebbe iniziare la prima fase di scavo, con i mezzi tradizionali, mentre nel prossimo inverno dovrebbe essere montata la “talpa” che scaverà per 7 Km il tunnel. Quando il tunnel di base sarà realizzato e funzionante, il tunnel geognostico avrà la funzione di uscita di sicurezza. Per quanto riguarda il tunnel ferroviario di base, completata la progettazione preliminare, è in corso quella definitiva, che dovrebbe concludersi a fine 2012. Seguirà una fase di valutazione (compresa la V.I.A.) e approvazione, che dovrebbe consentire di aprire i cantieri entro la fine del 2013. E’ prevista entro la fine del 2012 la costituzione della società mista italo-francese che assegnerà gli appalti per i lavori, con una severa attività di vigilanza per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti. In merito alla stazione internazionale di Susa, l’architetto Virano ha ricordato la partecipazione di ben 370 studi di architettura al concorso internazionale di idee. Entro fine anno saranno scelti i cinque finalisti. Sulla tratta Bussoleno-Avigliana i treni della TAV utilizzeranno la linea attuale per almeno i prossimi 30 anni. Per l’ulteriore tratta sino a Settimo Torinese sono in corso valutazioni da parte del Ministero dell’Ambiente. Il Presidente dell’Osservatorio ha poi sottolineato che l’approvazione del trattato italo-francese da parte del Parlamento italiano è preliminare alla discussione in sede di Parlamento Europeo sull’ipotesi di far salire dal 30 al 40% la percentuale di cofinanziamento comunitario delle grandi opere come la Torino-Lione. L’architetto Virano si è anche soffermato sull’esigenza di diffondere tra l’opinione pubblica i risultati delle analisi sul rapporto costi-benefici della Torino-Lione, condotte da esperti appartenenti a due diverse scuole di pensiero (pro e contro la TAV) sulla base di tre differenti scenari macroeconomici (dal più negativo a quello che prevede una ripresa nei prossimi anni). Infine Virano ha voluto fare un accenno sulla necessità di dare una sistemazione legislativa alle procedure di concertazione con il territorio in merito alle ricadute positive delle grandi opere pubbliche, sul modello francese del “Démarche Grand Chantier”. Nel suo intervento, il Sindaco di Torino, Piero Fassino, ha convenuto sul fatto che la presa di posizione forte del Governo a favore della Torino-Lione ha cambiato lo scenario, consentendo di riaprire il dialogo con quegli amministratori locali della Valsusa che non si riconoscono più in un atteggiamento di chiusura alla TAV pura e semplice. Fassino ha chiesto una ripresa del confronto con tutti i Sindaci disponibili a sedersi intorno ad un tavolo, fatta salva la premessa che sulla scelta di costruire il tunnel di base e la stazione di Susa non si torna indietro. L’Assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, ha sottolineato l’esigenza di garantire la legalità in Valsusa e fornire ai cittadini una informazione basata su fatti ed analisi concreti. L’onorevole Osvaldo Napoli (PdL) ha ricordato di aver presentato nel 2008 una proposta di legge per la concessione di agevolazioni fiscali alle popolazioni dei Comuni che saranno interessati dai cantieri. Stefano Esposito (PD) ha proposto di istituzionalizzare il confronto tra parlamentari ed Enti locali piemontesi, di coinvolgere in questo confronto gli amministratori valsusini ancora intenzionati a dialogare e di avviare iniziative di informazione della cittadinanza. Agostino Ghiglia (PdL) ha ricordato il malessere degli operatori turistici dell’Alta Valsusa, danneggiati dalle notizie allarmanti sulla situazione dell’ordine pubblico e della viabilità in Valsusa: un malessere che necessita di risposte da parte delle istituzioni. Giorgio Merlo (PD) ha ricordato il ruolo fondamentale che i parlamentari devono continuare ad avere a livello nazionale, in un momento in cui il Parlamento è chiamato a ratificare il trattato italo-francese. L’europarlamentare Vito Bonsignore ha espresso apprezzamento per la scelta di concentrare l’attenzione sul tunnel di base e sulla stazione di Susa, rinviando ad una fase successiva quella sulle tratte Bussoleno-Buttigliera e Buttigliera-Settimo. Inoltre ha assicurato l’appoggio del gruppo dei Popolari Europei al Parlamento di Strasburgo all’ipotesi di incrementare la percentuale di cofinanziamento dell’U.E. per le grandi opere. Anche l’europarlamentare Sergio Cofferati ha espresso sostegno al progetto del tunnel di base, ricordando che le scelte sull’ubicazione dei corridoi europei dei trasporti sono fondamentali per lo sviluppo economico futuro. Sul clima positivo che si è creato tra i parlamentari piemontesi, sulla necessità di comunicare quali positivi effetti la TAV potrà avere sullo sviluppo del territorio e sulla difesa della legalità si sono soffermati, tra gli altri, Davide Cavallotto (Lega Nord), Teresio Delfino (UDC) e Anna Rossomando (PD), mentre Mauro Marino (PD) ha chiesto che il tavolo parlamentari-Enti locali divenga permanente.

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Core competency of vehicle usage and vehicle analysis

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

London. Vehicle OEMs have traditionally focused on their core competency of vehicle usage and vehicle analysis, rather than transport operation. This has placed them at a disadvantage to independent aftermarket telematics vendors, whose core competence is in transport operation. OEMs have typically limited client contact after selling the vehicle. But this is expected to change once OEMs gradually start offering fleet management systems (FMS) as a standard in their models.New analysis from Frost & Sullivan (http://www.automotive.frost.com), Strategic Update of European Medium and Heavy-duty Commercial Vehicle Telematics Market, finds that the market registered sales of 542 million in 2010 and estimates this to reach 1.3 billion in 2017. Frost & Sullivan anticipates almost half the vehicles produced to have a FMS as a standard line-fit by 2017. Telematics solutions supporting an open and flexible platform will allow vehicle manufacturers to survive long-term in this competitive market. Some OEMs might consider offering FMS as a standard based on the country in which they are being offered, while others might base it on models, changing platforms, miles driven or pricing. At present, however, most OEMs consider the particular market or country, when offering FMS as standard.
A key issue for OEMs is that hardware penetration might not necessarily equate to service penetration. This is because some operators do not want to be linked to OEMs or to a particular OEM. At the same time, some OEMs do not have the capability of expanding outside their own vehicle line. Moreover, operators with mixed fleets do not favour OEMs’ base-telematics system. Thus, even with the hardware in place, OEMs are unlikely to win all the associated service opportunities.This strategy of offering a standard quality fitment, suiting all types of customers and extending the continued relationship, is expected to have a positive influence on the market presence of OEMs in the coming years. This strategy will not only help OEMs to increase their base of active subscribers but will also help them collect a large pool of real-time vehicle specific data to build better trucks for the future.
Frost & Sullivan, the Growth Partnership Company, enables clients to accelerate growth and achieve best-in-class positions in growth, innovation and leadership. The company’s Growth Partnership Service provides the CEO and the CEO’s Growth Team with disciplined research and best-practice models to drive the generation, evaluation, and implementation of powerful growth strategies. Frost & Sullivan leverages 50 years of experience in partnering with Global 1000 companies, emerging businesses and the investment community from more than 40 offices on six continents. To join our Growth Partnership, please visit http://www.frost.com.

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Ingegneria per la musica

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Chiosco della Musica, interno della cupola

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Palermo All’Università di Palermo parte un corso sperimentale dedicato all’Ingegneria della musica, nel quale le lezioni dei professori si intrecceranno con concerti, con momenti di guida all’ascolto e con conferenze di critici. Il corso, promosso nell’ambito delle attività formative integrative, nasce dalla collaborazione tra diversi corsi di laurea della facoltà di Ingegneria e dalla Fondazione “The Brass Group” di Palermo, apprezzata per la quarantennale attività concertistica, di produzione e divulgazione didattica della musica jazz nel nostro Paese. L’avvio delle lezioni giovedì 8. Domani alle 18, al Ridotto dello Spasimo, la presentazione del programma.Il programma, che si articolerà nel corso di un mese e mezzo, spazia dai principi di fisica, acustica, elettronica e informatica per i luoghi della musica e nella composizione musicale ed esecuzione strumentale ai luoghi e gli spazi per le attività musicali nella città contemporanea fino appunto alla musica jazz come paradigma esemplificativo e applicativo. “Si intende così avviare una serie di riflessioni interdisciplinari sul suono nelle sue caratterizzazioni – dice il preside della facoltà, Fabrizio Micari – dalla generazione dei segnali alle composizioni musicali, dalle specificità delle conoscenze sull’acustica degli spazi alle rifluenze nei progetti di ingegneria ed architettura per la musica, dagli apporti più recenti dell’elettronica nella composizione ed esecuzione musicale alle innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’autocomposizione musicale attraverso l’informatica”. Mettendo in parallelo musica e ingegneria, “il basso potrebbe rappresentare le fondamenta di una costruzione musicale – dice il presidente del Brass Group, Ignazio Garsia – su cui si sviluppano linee melodiche e ambienti armonici che insieme, poi, danno vita a un’architettura, spesso frutto di rigorose relazioni matematiche, talvolte inconscie”. “La musica diviene così – dice il responsabile del corso, Giovanni Palazzo – il territorio comune in cui convergono competenze ed interessi diversi, apporti di differenti discipline e conoscenze, luogo di interferenze e di sorprendenti corrispondenze, assonanze e dissonanze, similitudini e parallelismi tra reale e virtuale, modi e forme apparentemente distanti, spesso considerate difficilmente dialoganti e che invece, relazionate, conferiscono il carattere e il valore aggiunto di innovazione e sperimentalità all’iniziativa”. Ma l’iniziativa guarda alla musica anche come occasione di crescita per gli allievi, riflettendo sulle ragioni che determinano i valori individuali emozionali quando si ascolta o si compone musica e sui significati formativi collettivi che si originano quando si esegue in un ensemble.

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La “bonaccia” del governo Monti: Quando durerà?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

In questo scenario di crisi dall’esito incerto sono meritevoli le iniziative degli istituti e delle associazioni culturali volte ad approfondire i problemi che abbiamo di fronte a noi. A questo impegno non si è sottratta Koinè, l’Associazione presieduta da Raffaele Morese con una iniziativa di cui richiamiamo le analisi più significative, ritenendo che il loro trasferimento nel pubblico dibattito costituisca l’obiettivo di ogni associazione culturale. La documentazione esaminata ed elaborata dal Fondo Monetario Internazionale in materia dei cosiddetti fondamentali fiscali nel confronto tra i principali paesi tende ad interpretare gli squilibri finanziari di cui soffre il nostro paese non tanto in termini di “deficit” quanto di debito pubblico e dei conseguenti bisogni di rifinanziamento annuo lordo. L’Italia, in altre parole, presenta un indice di “sostenibilità” della spesa pubblica migliore di altri paesi perché gli aggiustamenti fatti in termini di pensione e di sanità (le voci di spesa più importanti) fanno ritenere che gli ulteriori interventi richiesti, in termini di conto economico, per raggiungere l’obiettivo di un rapporto debito pubblico Pil al 60% nel 2030, siano più contenuti rispetto ad altri paesi (Stati Uniti, Francia, Giappone e perfino Germania) che peraltro godono di maggiore credito da parte dei mercati finanziari. Ciò significa che in termini aggregati, il barile della spesa pubblica è stato raschiato per cui lo stereotipo di una Italia sprecona non corrisponde a verità anche se rimangono problemi che riguardano l’efficienza gestionale di questa spesa pubblica che nasconde sprechi e corruzione di cui l’opinione pubblica è ben informata. La vera vulnerabilità del Paese sta nel suo stato patrimoniale, cioè nell’entità del debito pubblico e nelle condizioni imposte dal suo rifinanziamento. Debito pubblico che viene da lontano (anni ’80) e che nel passato non ha mai posto problemi di rifinanziamento, neppure nei periodi di maggiore crisi. Valeva, allora, il principio che i debiti sovrani si rinnovavano in un contesto di compensazione multilaterale dei rischi che garantiva la loro sostenibilità. La novità con cui occorre fare i conti, a partire dal 2008, è l’avvenuta nazionalizzazione dei debiti sovrani per cui ogni paese è sottoposto al giudizio occhiuto dai mercati finanziari e chiamato ad emendarsi, in brevi termini, dei suoi peccati, non potendo contare più sulle garanzie offerte da altri paesi peraltro facenti parte della stessa Comunità economica.Siamo al punto in cui gli squilibri finanziari, per quanti colpevoli, di un Paese piccolo, dal lato economico, quale la Grecia, rischiano di trasformarlo con il suo fallimento nell’”untore” di manzoniana memoria in grado di trasmettere il contagio all’intera Europa e di mettere in pericolo la moneta comune usata da oltre 300 milioni di cittadiniIn questo nuovo scenario si pone anche la vulnerabilità del nostro Paese, il cui debito, detenuto per oltre il 40% dai non residenti, può aprire la falla di una grave crisi fiscale, qualora non si trovassero creditori accondiscendenti. Questo è il contributo di analisi fornito dall’iniziativa della Koiné che ha sollecitato una conseguente riflessione sui possibili interventi correttivi in termini di abbattimento del debito pubblico. Le ipotesi in campo sono molteplici: una patrimoniale o un prestito forzoso sulla ricchezza? Sulla ricchezza immobiliare o mobiliare? Nel primo caso come garantire la liquidità necessaria alle famiglie per fronteggiare i nuovi oneri fiscali? Nel secondo caso si ha una credibile anagrafe dei patrimoni finanziari compresi quelli dispersi nei diversi paradisi fiscali e poi una tale manovra la può fare un solo paese, senza che ciò alimenti una fuga dei capitali? Al di là delle considerazioni economiche si pone anche un problema di legittimità delle eventuali decisioni. Questione centrale della democrazia è quella di difendere il cittadino dal potere costrittivo dello Stato, soprattutto quando interviene sui diritti “acquisiti” per vie legittime, con il proprio lavoro e capacità di iniziativa. I diritti dei cittadini sono sottoposti al potere discrezionale delle maggioranze politiche che si alternano? Si dirà che viviamo in un momento eccezionale, ma sarebbe pericoloso trasformarlo in quello “stato di “eccezione” teorizzato da C. Schmidt che giustifica il mancato rispetto delle regole democratiche. Si dirà che non si è mosso ciglio quando il rigore ha penalizzato pensioni ed altri diritti delle fasce più deboli della popolazione. Se alcuni interventi sono giustificabili, in termini di “equitas”, perché riassorbono grandi o piccoli privilegi o correggono precedenti situazioni di squilibrio tra contributi e prestazioni a favore di alcune categorie e a danno di altre, per gli altri interventi dovrebbe valere la regola generale che quanti sono chiamati a concorrere al salvataggio dello Stato siano considerati “creditori di solidarietà”, con crediti esigibili quando le finanze pubbliche lo renderanno possibile. La certezza del diritto, che è alla base di un ordinamento democratico, non può essere sacrificato da interventi di economia straordinaria di grande aleatorietà, esistendo un “velo di ignoranza” sugli effetti, e soprattutto senza prevedere adeguate compensazioni nei confronti degli interessi legittimi che vengono colpiti. Alla luce di tali considerazioni si conferma l’opzione a favore di una politica ordinaria che mantenga in equilibrio la finanza pubblica e che intervenga, con efficacia sulle cause note della nostra scarsa competitività produttiva. Nello stesso tempo occorre riparare le crepe di una “governace” europea oggi messa di fronte della sua inefficacia per fronteggiare i processi di rinazionalizzazione in atto. Anche in questo caso il percorso segnato è quello di accelerare la costruzione di barriere a tutela dell’euro, affidate al nuovo fondo salva stati (E.S.M.) nella sua versione più efficace nonché di sostenere l’impegno alla crescita in atto nei vari paesi con progetti europei di investimento nel campo delle infrastrutture, dell’energia, della ricerca, per contrastare le tendenze recessive(projet bond nell’ambito del bilancio europeo).In tale direzione sta operando il Governo Monti e si aprono le prime disponibilità di altri paesi europei, Germania compresa. Difficile fare previsioni rispetto ad una situazione complessa quale quella in atto che essendo influenzata dall’interazione di molteplici variabili può portare ad eventi imprevedibili. Il dato culturale da tenere presente, è quello suggerito da K. Popper, per il quale il riformismo è un processo continuo di riforme parziali. L’essenziale è che non diventi un alibi per la conservazione, come spesso avvenuto nel passato. La gestione di discontinuità, benché parziali, richiede a tutte le istituzioni il coraggio di rimettere in gioco le tradizionali strategie oggi volte a tutela degli interessi più forti e rappresentati, per riattivare i meccanismi arrugginiti della crescita. Rimane la contraddizione propria degli ordinamenti democratici, cioè che le istituzioni saprebbero le riforme da fare ma non come ricostruire il consenso, una volta fatte. Senonchè queste stesse istituzioni (partiti, sindacati, ecc.) a livello nazionale ed europeo già si trovano al limite minimo della loro credibilità per cui avrebbero poco da guadagnare dalla difesa del passato mentre potrebbero ritrovare le condizioni di una loro rilegittimazione facendosi carico dei cambiamenti in grado di riportare fiducia e speranza nelle nuove come nelle vecchie generazioni. Dovrebbe essere noto a tutti che non si guida il cane tenendolo per la coda. (prof. Giuseppe Bianchi, presidente isril)

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<<Il Codice Civile annotato con la dottrina e la giurisprudenza>>

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Perugia

Perugia (Photo credit: ChrisYunker)

Perugia, Di altissimo profilo scientifico è il Convegno che l’Università per Stranieri di Perugia ha organizzato per il 9 marzo prossimo a Palazzo Gallenga con la collaborazione della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, del Consiglio Notarile, dell’Ordine degli Avvocati e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti del capoluogo umbro, nonché del Centro di Studi Giuridici sui Diritti dei Consumatori.
Riferimento centrale di quest’iniziativa scientifica sarà il Codice Civile nel sistema italocomunitario delle fonti e muoverà dai contenuti del Codice, annotato con la dottrina e la giurisprudenza, curato da Giovanni Perlingeri: nove volumi per i tipi delle Edizioni Scientifiche Italiane, affidati a numerosi studiosi del diritto civile.La forza dei principi, la centralità della Costituzione, il superamento dell’inutile differenziazione semantica tra valori e principi, l’iscrizione di questi ultimi a criterio del giudicare: sono alcuni dei dati che caratterizzano l’opera e che saranno oggetto di disquisizione da parte dei relatori, qualificatissimi esponenti della magistratura, delle professioni forense, notarile e contabile, dell’accademia e della ricerca, tra i quali il giudice costituzionale Giuseppe Tesauro, al quale saranno autorevolmente affidate le conclusioni del Convegno.I lavori saranno divisi in due distinte sessioni, precedute dagli indirizzi di saluto del rettore Giannini e delle autorità giuridiche e accademiche coinvolte nell’iniziativa. Oltre agli interventi programmati (Aldo Criscuolo, Presidente del Tribunale di Perugia, Gerardo Gatti, Foro di Perugia, Massimo Bugatti, Ordine dei Dottori Commercialisti di Perugia, Fabrizio Ceppi, Università per Stranieri di Perugia e Luigi Napolitano, Consiglio Notarile di Perugia), verrà dedicata una comunicazione di analisi e approfondimento ad ognuno dei primi sei libri del Codice (rispettivamente: Lucia Ruggeri, Università degli Studi di Camerino, Antonio Palazzo, Università degli Studi di Perugia, Roberto Dante Cogliandro, Università Federico II di Napoli, Paolo Efisio Corrias, Università degli Studi Di Cagliari, Francesco Fimmanò, Università degli Studi del Molise, Fernando Bocchini, Università Federico II di Napoli).Sarà presente il prof. Giovanni Perlingeri, curatore dell’opera.Organizzatore del Convegno, il Prof Giovanni Paciullo, Direttore scientifico Area Master e Alta Formazione, Università per Stranieri di Perugia (a cura di Giovanni Perlingeri)

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Un forum alle Nazioni Unite discute il ruolo delle donne rurali

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Ascoltare e sostenere le donne rurali è fondamentale per mettere fine alla povertà e alla fame e per conseguire la pace e lo sviluppo sostenibile.. Questo il messaggio di Michelle Bachelet, direttrice esecutiva di UN Women, che il 27 febbraio ha aperto l’annuale Commissione ONU sulla condizione femminile. Il tema principale della Commissione, i cui lavori proseguiranno fino a venerdì, è «la valorizzazione delle donne rurali e il loro ruolo nell’eliminazione della povertà e della fame, nello sviluppo e nelle attuali sfide». Per sostenere il tema, la Baha’i International Community ha pubblicato una dichiarazione e ospitato il 1° marzo un Forum interattivo, cosponsorizzato dalla World Farmers Organization (WFO), che ha dato alle donne rurali uno spazio per parlare dello loro esperienze. La traduzione italiana della la dichiarazione della Baha’i International Community è trascritt in calce. Il testo inglese si trova qui: http://news.bahai.org/sites/news.bahai.org/files/documentlibrary/896_CSW_English.pdf
La storia di una di esse, Cesarie Kantarama del Rwanda, è tipica delle sfide che molte di loro devono affrontare. Quando la signora ha incominciato aveva un piccolo campo e non aveva né capitali né aiuti. «Ma quando mi sono iscritta all’associazione delle donne contadine, ho incominciato a seguire corsi di formazione e ad acquisire conoscenze che hanno rafforzato la mia fiducia», la signora Kantarama ha detto alle persone convenute. «…Le cose incominciano realmente quando si è membri di un’organizzazione che ti dà la fiducia per cercare altre opportunità e sentirti produttiva».L’importanza della formazione è stata confermata da Alice Kachere dell’Associazione nazionale dei contadini proprietari di piccole terre del Malawi. «Puoi dare alle donne ottimi semi, ma se loro non sanno usarli, non se ne fanno nulla», ha detto.Robert Carlson, presidente del WFO, ha rafforzato il punto di Michelle Bachelet sull’importanza di un attento ascolto.«Non possiamo imporre le nostre convinzioni sui bisogni delle donne rurali», ha detto. «Ci deve essere un coinvolgimento locale che dica come venire incontro ai loro bisogni. È necessario che loro stesse stabiliscano che cosa vogliono ottenere».
Nella sua dichiarazione alla Commissione, la Baha’i International Community ha esaminato il collegamento fra la valorizzazione delle donne e la costruzione di un nuovo ordine sociale più giusto.
Fra le attività ospitate dalla BIC per la Commissione di quest’anno c’è stata una discussione sul tema «Donne rurali e investitori: elaborare azioni congiunte». L’evento ha esaminato la stereotipizzazione delle donne religiose. C’è stata anche una tavola rotonda intitolata «Le donne anziane: diritti, voci, azioni». Per leggere l’articolo in inglese online, vedere le foto e accedere ai, si vada a:
http://news.bahai.org/story/896

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Osservatorio gioco online

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

“Sogei ci ha dato un sistema di monitoraggio senza eguali al mondo, che ci consente di conoscere perfettamente il settore online. Nel 2010, quando lanciammo l’Osservatorio, il boom vero doveva ancora partire: stavamo assistendo all’emersione di un’industria che già esisteva su siti non autorizzati. L’offerta legale, ora possiamo dirlo, è stata vincente”. Lo ha detto Francesco Rodano, responsabile gioca a distanza di Aams, nel corso della presentazione dei risultati dell’Osservatorio sul gioco online.
“Poker cash e casinò – ha proseguito – sono partiti con le regole della legge comunitaria, a luglio 2011, che ci hanno fornito una base per completare l’offerta ma anche per procedere ad una migliore identificazione dei giocatori. L’obiettivo ora è di recuperare le altre sacche di giocatori su siti non autorizzati. Anche lo scandalo del calcioscommesse è un esempio degli effetti del gaming fuori dai canali autorizzati: aams può controllare tutto con il suo ’robocop’ ma è un sistema efficace solo per ciò che vediamo. Un monitoraggio totale è impossibile fin quando si gioca con operatori non autorizzati”.
L’altro aspetto fondamentale, ha detto ancora, è come riferisce Agipronews,la tutela del giocatore: “Tutti i reclami e le controversie si concludono facilmente e con soddisfazione dei giocatori. Tornando all’aspetto della competizione con i siti non autorizzati, a luglio 2011 c’è stato un effetto sostituzione: nei primi sei mesi invece c’era in corso un calo del 20% delle giocate online, che poker cash e casinò di fatto hanno attutito”. Rodano si è poi soffermato sulle polemiche relative all’immagine di uno ’Stato biscazziere’: “I nuovi giochi hanno un livello di tassazione compatibile e competitivo rispetto ai paesi offshore ed è l’unica maniera per sottrarre risorse a quel mercato. Piuttosto, lo studio evidenza una carenza di innovazione da parte degli operatori e dell’industria. La sfida è strategica: tutta Europa ci guarda, dal funzionamento e dallo sviluppo del sistema italiano dipende anche la prospettiva del gaming in altri paesi”. NT/Agipro (Federica Cirella)

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Apple will launch the much-anticipated iPad 3

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Image representing iPad as depicted in CrunchBase

Image via CrunchBase

But not everyone is celebrating. Mark Shields, an Apple user from Washington, DC started an incredibly popular campaign on Change.org calling on Apple to improve working conditions in factories where iPads are made.
Now Mark, along with hundreds of thousands of campaign signers, will be taking his petition to Apple a step further with a “Facebook rally” campaign on Wednesday, where he will ask campaign supporters to post messages asking for an ethical iPad 3. Mark, an Apple user from Washington DC, started the campaign after learning about poor working conditions and suicides in the Chinese factories where the iPad is made. Almost a quarter million people have joined Mark to call on Apple to improve working conditions in their Chinese factories, and the campaign has been covered in the Washington Post, CNN, ABC News, and MSNBC.

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Farmaco generico equivalente

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Ha preso il via la seconda edizione della campagna informativa sul farmaco generico-equivalente “Salute a tutti”, promossa da AssoGenerici, l’associazione che riunisce i produttori di farmaci equivalenti in Italia, con il patrocinio dell’Agenzia Italiana del Farmaco, e il contributo delle aziende associate ABC Farmaceutici, Actavis, Almus, Aurobindo Pharma, DOC Generici, EG, Mylan, Pensa Pharma, Dr Reddy’s, Sandoz e TevaL’iniziativa, avviata lo scorso anno, prevede uno spot televisivo che da oggi fino al 24 marzo andrà in onda sulle reti Mediaset, per informare i cittadini su questi medicinali che rispondono agli stessi criteri di qualità, sicurezza ed efficacia dei corrispondenti farmaci di marca, che nei paesi Europei rappresentano da tempo la quota maggioritaria delle prescrizioni.
“Oggi più che mai” ha dichiarato Giorgio Foresti, presidente di AssoGenerici, “in un momento di grande attenzione delle Istituzioni nei confronti del farmaco generico-equivalente in seguito al DL Liberalizzazioni, siamo felici di poter dare un contributo di informazione sul settore. Ci auguriamo che questo possa accelerare quel percorso culturale di diffusione di un nuovo atteggiamento nei confronti del farmaco generico da parte degli operatori sanitari e dei cittadini nella consapevolezza che il ricorso all’equivalente può rappresentare uno strumento fondamentale per la razionalizzazione della spesa farmaceutica italiana, a vantaggio dell’innovazione”. “Obiettivo della campagna – conclude Foresti – è far sì che anche l’Italia raggiunga lo stesso livello di ricorso al farmaco equivalente che si registra nel resto d’Europa, superando barriere culturali che non hanno più alcuna ragion d’esistere. Anche quest’anno un grande ringraziamento va all’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, da sempre prezioso alleato nella diffusione di una corretta cultura del farmaco”.

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Micron Announces First 2.5-inch PCIe Enterprise SSD

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

Boise, Idaho, (GLOBE NEWSWIRE) — Micron Technology, Inc. (Nasdaq:MU), one of the world’s leading providers of NAND Flash and advanced solid-state storage solutions, today announced that it has developed a 2.5-inch enterprise solid-state drive (SSD) based on a PCIe interface. The solution combines a high-performance PCIe interface with a hot-swappable 2.5-inch form factor that creates new options for enterprise server performance scalability and serviceability.A photo accompanying this release is available at http://www.globenewswire.com/newsroom/prs/?pkgid=11900 Because the 2.5-inch form factor allows PCIe SSDs to be integrated into the front end of the server (like traditional data storage drives), customers can easily service the drive or scale performance — without ever powering down the server.The new solution has been selected as a key storage device in Dell’s PowerEdge 12th generation servers. These servers use innovative, front-accessible backplane designs that accommodate 2.5-inch SATA, SAS, and PCIe devices, allowing the customer to choose the appropriate combination of data storage and caching devices to optimize performance and storage to suit their needs. Customers can easily configure their solutions by hot-swapping PCIe devices without powering down the server — a requirement with existing PCIe card solutions.
Both Micron and Dell are helping drive adoption of this interface through their membership in the SSD Form Factor Working Group (ssdformfactor.org). The working group is a broad industry effort to simplify the adoption and integration of PCIe storage drives, enabling breakthrough storage performance to reach broader audiences.
The new platform leverages Micron’s P320h PCIe SSD design and is based on a custom-developed Micron controller, creating a vertically-integrated solution with leading-edge PCIe SSD performance. The 2.5-inch PCIe SSD is part of a full portfolio of enterprise-focused NAND components and SSDs, and it complements the P320h HHHL card form factor, providing Micron with multiple avenues to deliver the high-performance, high-reliability storage solutions required by demanding cloud applications like video streaming and virtual networks.
Micron Technology, Inc., is one of the world’s leading providers of advanced semiconductor solutions. Through its worldwide operations, Micron manufactures and markets a full range of DRAM, NAND and NOR flash memory, as well as other innovative memory technologies, packaging solutions and semiconductor systems for use in leading-edge computing, consumer, networking, embedded and mobile products. Micron’s common stock is traded on the NASDAQ under the MU symbol. To learn more about Micron Technology, Inc., visit http://www.micron.com.

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Roma ospedale Fatebenefratelli isola Tiberina: inaugurazione nuovi ambulatori

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 marzo 2012

English: Western end of Isola Tiberina. Note t...

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Roma Renata Polverini, giovedì 8 marzo, ore 9:30, per l’inaugurazione dei 40 nuovi ambulatori specialistici dell’Ospedale San Giovanni Calibita (Fatebenefratelli – Isola Tiberina) presso il palazzo di Lungotevere de’ Cenci 5, realizzati anche con il contributo della Regione.
Neonatologia, ginecologia, medicina, chirurgia, endocrinologia, ortopedia, otorinolaringoiatria, oculistica, dermatologia, anestesiologia, psicologia, cardiologia, neurologia: queste le specialità a disposizione dei cittadini nei nuovi locali al secondo piano del Centro San Benedetto Menni, inaugurato lo scorso anno per accogliere gli uffici amministrativi. I nuovi ambienti di circa 1500 mq distribuiti su un piano, ospiteranno anche sei box per ecografie, due riuniti odontoiatrici, una sezione toracica, due ambulatori per le attività di preospedalizzazione e lo Sportello per offrire assistenza socio-sanitaria a donne vittime di violenza, da anni già operativo nell’Ospedale e gestito in collaborazione con l’Associazione Doppia Difesa.
La cerimonia d’inaugurazione alla quale prenderanno parte il Vicepresidente Operativo dell’Ospedale, Fra Rudolf Knopp, il Direttore Generale, Carlo Maria Cellucci e il Priore, Fra Benigno Ramos, coincide con la Solennità di San Giovanni di Dio, Fondatore dell’Ordine Ospedaliero dei Fatebenefratelli.

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