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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 108

Posts Tagged ‘digitale’

Codici: dal decennio digitale UE opportunità importanti per i consumatori

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 aprile 2024

La dichiarazione sui diritti ed i principi digitali europei promuove una transizione digitale modellata dai valori europei. La Commissione intende garantire che le persone abbiano il potere di godere appieno delle opportunità offerte dal decennio digitale. Ha quindi proposto una serie di diritti e principi digitali europei che riflettano i valori dell’UE e promuovano una visione sostenibile ed incentrata sull’uomo per la trasformazione digitale.I principi sono modellati intorno a sei temi: mettere le persone ed i loro diritti al centro della trasformazione digitale; sostenere la solidarietà e l’inclusione; garantire la libertà di scelta online; promuovere la partecipazione allo spazio pubblico digitale; aumentare la sicurezza e l’empowerment delle persone; promuovere la sostenibilità del futuro digitale; mettere le persone al centro della trasformazione digitale. Mettere le persone al centro della trasformazione digitale significa che la tecnologia dovrebbe servire ed avvantaggiare chi vive nell’UE e consentirgli di perseguire le proprie aspirazioni, non dovrebbe violare la loro sicurezza o i loro diritti fondamentali. Per solidarietà e inclusione si intende che tutti dovrebbero avere accesso alla tecnologia, che dovrebbe essere inclusiva, e promuovere i nostri diritti. La libertà di scelta è riferita al fatto che ognuno dovrebbe avere il potere di fare le proprie scelte informate online, dall’interazione con intelligenza artificiale ed algoritmi all’utilizzo di servizi. Le tecnologie digitali, inoltre, possono essere utilizzate per stimolare l’impegno e la partecipazione democratica, e questo rientra nel tema della partecipazione allo spazio pubblico digitale. È delicata poi la questione della sicurezza e della responsabilizzazione: tutti dovrebbero avere accesso a tecnologie, prodotti e servizi digitali sicuri e protetti dalla privacy. Infine, il tema della sostenibilità: le transizioni digitale e verde sono strettamente collegate. Mentre le tecnologie digitali offrono molte soluzioni per i cambiamenti climatici, dobbiamo garantire che non contribuiscano al problema stesso.

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L’anima può essere digitale?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 aprile 2024

Libro di Giovanni Tridente. Spesso parlando in giro del mio libro dedicato alla riflessione della Chiesa sull’Intelligenza Artificiale mi domandano da dove sia nata l’idea del titolo Anima digitale. Istintivamente rispondo che come tutte le iniziative editoriali di questo tipo, esso rappresenta una sorta di provocazione. Infatti, non esiste un’anima che possa convertirsi in qualcosa di digitale e non esiste un digitale che possa avere effettivamente un’anima. Ma la lettura che va fatta riguarda proprio questi due contesti. Da una parte, vogliamo riflettere sul fatto che c’è bisogno di mettere l’anima anche in questo ambito ormai così pervasivo della nostra storia e delle nostre vite, e l’unico che può “immetterla” davvero è l’essere umano. Pertanto, la lettura giusta potrebbe essere: possiamo dotare il digitale di un’anima? Possiamo fare in modo che esso non sia nocivo per l’uomo (unico dotato di anima) ma piuttosto ne diventi un fedele compagno che gli risolve problemi più che crearglieli? Ha senso essere presenti – come uomini – in queste sfide, ha senso fornire il nostro parere nella fase di costruzione degli artefatti? Ecco, da qui partono le domande e il libro che ho scritto prova a individuare delle risposte.Spesso parlando in giro del mio libro dedicato alla riflessione della Chiesa sull’Intelligenza Artificiale mi domandano da dove sia nata l’idea del titolo Anima digitale. Istintivamente rispondo che come tutte le iniziative editoriali di questo tipo, esso rappresenta una sorta di provocazione.Infatti, non esiste un’anima che possa convertirsi in qualcosa di digitale e non esiste un digitale che possa avere effettivamente un’anima. Ma la lettura che va fatta riguarda proprio questi due contesti. Da una parte, vogliamo riflettere sul fatto che c’è bisogno di mettere l’anima anche in questo ambito ormai così pervasivo della nostra storia e delle nostre vite, e l’unico che può “immetterla” davvero è l’essere umano.Pertanto, la lettura giusta potrebbe essere: possiamo dotare il digitale di un’anima? Possiamo fare in modo che esso non sia nocivo per l’uomo (unico dotato di anima) ma piuttosto ne diventi un fedele compagno che gli risolve problemi più che crearglieli? Ha senso essere presenti – come uomini – in queste sfide, ha senso fornire il nostro parere nella fase di costruzione degli artefatti? Ecco, da qui partono le domande e il libro che ho scritto prova a individuare delle risposte.

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Tutto Calvino in un portale digitale unico al mondo

Posted by fidest press agency su martedì, 26 marzo 2024

Roma Mercoledì 27 marzo 2024, ore 16.00 Aula Multimediale – Palazzo del Rettorato – piazzale Aldo Moro 5 inaugurazione di BIBLIC / Bibliografia Italo Calvino. BIBLIC, è un database che contiene la più ricca e completa bibliografia dedicata a Italo Calvino oggi disponibile. Le oltre 19.000 schede di questo repertorio unico al mondo restituiscono infatti la vastità del lascito dello scrittore, inventariando la sua opera completa, le innumerevoli traduzioni in tutto il mondo e la vastissima bibliografia critica che gli è stata dedicata. Tutto ciò grazie al lungo e minuzioso lavoro svolto dal Laboratorio Calvino, il centro di ricerca di Sapienza Università di Roma, ideato da Laura Di Nicola a partire dal Fondo Italo Calvino donato nel 2015 dalla moglie dello scrittore Esther Singer e dalla figlia Giovanna Calvino. A presentare i contorni di questo innovativo progetto, che mette a disposizione di ricercatori e studiosi, ma anche di tutti i lettori, un patrimonio inestimabile di dati e informazioni, interverranno Gianfranco Crupi, Francesca Rubini, Elisabetta Tamburini, Bruno Falcetto, oltre che Laura Di Nicola. BIBLIC, la cui portata internazionale si avvale del supporto della rete degli Istituti italiani di cultura con il coordinamento del MAECI, rappresenta un prezioso e potente strumento di ricerca in costante aggiornamento grazie all’accordo con la Wylie Agency e con la casa editrice Mondadori e si arricchisce del contributo di moltissimi specialisti e istituzioni. A partire dal 27 marzo si può accedere liberamente a BIBLIC (https://bibliografia.laboratoriocalvino.org/home) dal nuovo sito del Laboratorio Calvino (www.laboratoriocalvino.org).

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Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella trasformazione digitale dell’Europa

Posted by fidest press agency su sabato, 16 marzo 2024

Roma 21 marzo 2024 – ore 15.30 Piazza San Marco 51. La Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale – CDE SIOI Roma organizza l’evento “Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella trasformazione digitale dell’Europa. Sfide e opportunità. Il coinvolgimento dei giovani per promuovere la cultura dell’innovazione digitale”. L’iniziativa fa parte del progetto 2023/2024 “Anno Europeo delle Competenze”, realizzato dalla rete italiana dei CDE in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. L’evento si rivolge ai giovani cittadini europei e mira a suscitare la discussione sui temi più attuali legati alla trasformazione digitale dell’Europa, soprattutto in termini di nuove competenze ed opportunità. La formula del dibattito strutturato permetterà ai partecipanti di porre domande, in un’ottica attiva in cui i giovani sono al centro della riflessione, veri protagonisti della trasformazione digitale dell’Europa.

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Insediato il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione Italia Digitale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 31 gennaio 2024

Come da statuto, il CdA resterà in carica per i prossimi tre anni, fino a gennaio 2027. Tra i membri, tre le conferme: Francesco Di Costanzo, Presidente della Fondazione Italia Digitale; Annalisa D’Errico ed Enrico Gori. Due i nuovi ingressi: Ilaria Ricci e Valeria Maria Fazio. Il CdA è dunque composto a maggioranza da donne. Un elemento di novità che il Presidente Francesco Di Costanzo ha colto con grande favore: “Siamo contenti che il Consiglio Generale abbia dato fiducia a colleghe e colleghi di grande professionalità e competenza. La Fondazione cresce, aumentano i partner, le attività e il coinvolgimento di professionalità e figure importanti del mondo delle istituzioni, delle imprese, dell’innovazione. Nasce una squadra di alto profilo che lancia inoltre un messaggio importante in materia di contrasto al divario di genere, anche nel solco tracciato dall’Unione Europea e con l’obiettivo di essere portatori di valori e modelli positivi in una società in costante cambiamento. Ci aspettano sfide importanti, continua il nostro lavoro quotidiano sulla cultura e le policy del digitale”. Nel corso della seduta odierna del CdA sono inoltre state approvate le linee economiche e di attività della Fondazione Italia Digitale per il 2024, precedentemente già votate dal Consiglio Generale. È stata altresì varata la nomina di Davide D’Arcangelo come Segretario Generale e di Chiara Restuccia nel team di segreteria e organizzazione. Confermati i ruoli già attivi per Livio Gigliuto (Direttore Generale), Francesco Nicodemo (Direttore Editoriale), Antonio Mazzei (Responsabile Amministrativo), Benedetta Gori (Responsabile Segreteria e Organizzazione), Fabio Malagnino (Coordinatore programma Festival Digitale Popolare), Luigi Tucci (Direttore Eventi), Christian Tosolin (Direttore digitalepopolare.it), Marco Bani (Coordinatore contenuti e progetti), Salvatore De Grazia (Revisore).

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Evitare la pandemia digitale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 gennaio 2024

È quindi essenziale una preparazione adeguata. E per questo è necessaria la trasparenza. Se sappiamo cosa sta succedendo nel mercato e quali cambiamenti sono in arrivo, possiamo anticiparli meglio e sviluppare una politica o una legislazione. La trasparenza è la migliore difesa per costruire qualcosa in modo sostenibile. Di solito i pezzi del puzzle si trovano in parti diverse e dobbiamo riunire il maggior numero possibile di prospettive.Inoltre, sia negli affari che in politica, è importante mettere persone con il giusto background tecnico nei luoghi in cui si prendono le decisioni. O che i leader e i responsabili politici siano circondati da esperti con le giuste competenze. Non a caso, i giganti della tecnologia sono le aziende di maggior successo al mondo. Sono dirette da persone con una visione del futuro e una prospettiva che ispira gli altri.Proprio come gli esperti di salute si trovavano improvvisamente negli studi dei telegiornali durante l’era Covid, riempiendo i giornali e influenzando le decisioni coronografiche, gli esperti di tecnologia digitale devono ora assumere il loro ruolo per preparare la nostra società e le aziende. Solo una preparazione adeguata può evitare che la nostra società cada presto in una pandemia digitale. Dopo tutto, siamo di fronte alla più grande innovazione dai tempi della Rivoluzione industriale.In ogni rivoluzione che l’umanità ha vissuto, all’inizio non sapevamo cosa fare. Ma ogni volta ne siamo usciti. Ora abbiamo il vantaggio di essere più preparati perché conosciamo già una parte del processo.

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Trasformazione digitale delle aziende

Posted by fidest press agency su martedì, 12 dicembre 2023

EY, leader mondiale nei servizi di consulenza professionale strategica e tecnologica, ha stretto una nuova partnership strategica con Appian (Nasdaq: APPN), leader riconosciuto nel low-code e nell’automazione dei processi, per supportare ulteriormente le aziende nella trasformazione digitale. Questa collaborazione consentirà alle aziende di semplificare e modernizzare i propri processi utilizzando tecnologie avanzate nell’ambito di intelligenza artificiale, low-code, automazione dei processi e data fabric. L’ampliamento della collaborazione tra EY e Appian consentirà alle aziende di lavorare in modo più efficiente e offrire migliori esperienze ai clienti con soluzioni digitali all’avanguardia, facilmente personalizzabili, per soddisfare le loro esigenze specifiche.“Negli ultimi anni i modelli di business delle aziende sono stati rivoluzionati da eventi straordinari, prima la pandemia e poi i nuovi scenari geopolitici, accelerando di conseguenza la necessità di una trasformazione digitale nelle organizzazioni”, ha commentato Giuseppe Santonato, AI & Data Leader, EY Europe West. “Per le aziende che stanno affrontando questo processo di digitalizzazione, la partnership tra EY e Appian offre tecnologia, strumenti e supporto all’implementazione per una transizione senza discontinuità al digitale. EY affianca da sempre le aziende che vogliono innovare il proprio modello di business, per questo, siamo molto orgogliosi di essere parte di questo progetto e di poter accompagnare le imprese verso un nuovo paradigma digitale.” “Siamo orgogliosi di annunciare la nostra partnership strategica anche in Italia con EY, un’organizzazione fortemente impegnata a supportare e guidare i clienti verso l’eccellenza e la gestione di progetti innovativi”, ha affermato Fabio Scottoni, Senior Director of Alliances, Appian Italy. “Questa collaborazione conferma, ancora una volta, la mission di Appian, che mira a guidare le organizzazioni verso una transizione digitale sostenibile e capace di portare nuove opportunità di business ai clienti in Italia.”

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Mantenere inalterato il sostegno all’editoria nella transizione al digitale

Posted by fidest press agency su domenica, 19 novembre 2023

Gli editori della Fieg – con 61 testate quotidiane, con 201 periodici, con le più importanti agenzie di stampa nazionali, con i siti di informazione emanazione di tali testate, con oltre 6mila giornalisti a tempo pieno e indeterminato, con oltre 20mila collaboratori che coprono capillarmente il territorio – producono un flusso informativo che raggiunge ogni giorno più di 31 milioni di lettori e più di 40 milioni di utenti unici, contribuendo allo sviluppo del nostro Paese e garantendo il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione, il pluralismo dell’informazione e la libertà di stampa. Il disegno di legge di riduce Bilancio ora considerevolmente il sostegno all’editoria con il rischio di vanificare gli importanti interventi esistenti per sostenere il passaggio al digitale. Appare, inoltre, singolare che la revisione della spesa sia particolarmente penalizzante nei confronti di un settore il cui ruolo e funzione è oggetto di diretta tutela costituzionale e risulta, invece, più contenuta negli altri comparti, per altro con dotazioni di spesa assai più consistenti come i 750 milioni del Fondo cinema, ridotti di 50 milioni.

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Non c’è futuro senza Memoria: dal digitale, le storie”

Posted by fidest press agency su domenica, 29 ottobre 2023

Camerino lunedì 30 ottobre 2023, alle ore 17 presso l’Aula Verde della Riserva Naturale Abbadia di Fiastra. Organizzato dalla Casa della Memoria di Urbisaglia, il convegno vuole essere un momento di confronto tra varie esperienze di digitalizzazione dei documenti storici, in particolare per ciò che riguarda l’internamento civile negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Interverranno Carlo Spartaco Capogreco, Professore di Storia contemporanea UNICAL, autore, fra l’altro, del volume I Campi del duce. L’internamento civile nell’Italia fascista (1940-1943), edito da Einaudi nel 2004; Riccardo Ciliberti, collaboratore Archivista – Archivio di Stato di Macerata; Andrea Giuseppini, curatore del sito campifascisti.it; Anna Krecik, conservatore del Civico Museo della Risiera di San Sabba – Trieste; Marzia Luppi, Direttrice della Fondazione Fossoli; Giovanna Salvucci, Presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia e Giordano Viozzi, Presidente della Casa della Memoria di Servigliano. L’incontro sarà aperto dai saluti di Giuseppe Sposetti Presidente Fondazione Giustiniani Bandini, Giovanna Salvucci Presidente Casa della Memoria di Urbisaglia, Paolo Francesco Giubileo Sindaco di Urbisaglia, Mauro Sclavi Sindaco di Tolentino, Claudio Pettinari Rettore Università di Camerino, Angelo Ventrone Università di Macerata, Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi Presidente della Fondazione Carima. Nel corso dell’evento verranno presentati i primi risultati del progetto “Digitalizzazione e Memoria”, avviato grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata. Il progetto, coordinato dai prof. Andrea Polini e Michele Loreti dell’Università di Camerino, ha permesso fino ad ora la scansione e la metadatazione di circa 6.700 documenti del Fondo Questura di Macerata, Ufficio di Gabinetto, 1940-1985. La digitalizzazione, curata dagli studenti di UNICAM, è stata effettuata utilizzando il sistema BooKeeper sviluppato dalla startup e spin-off Unicam Knoway Systems srl. “Siamo molto soddisfatti – ha sottolineato il prof. Andrea Polini – di aver avuto l’opportunità di contribuire a questo importante progetto che ho coordinato, al quale ha lavorato un team composto da dottorandi e studenti della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie, che ringrazio per l’eccellente lavoro svolto e che credo sarà molto apprezzato. In questa prima fase abbiamo digitalizzato i documenti contenuti in 6 buste, 6725 documenti e circa 15000 foto a fronte del totale dei circa 42560 documenti e delle circa 94240 foto contenute nelle 38 buste presenti nell’archivio. Il lavoro che ci aspetta è ancora lungo, ma lo affronteremo con grande entusiasmo”. Considerata l’importanza di far dialogare fra loro archivi analoghi già presenti online, il convegno sarà preceduto da una riunione fra i rappresentanti degli altri campi di internamento per la costruzione di una rete dei luoghi della memoria dell’internamento e della prigionia con lo scopo di allargare la partecipazione ad altre realtà analoghe e di individuare forme di collaborazione per le attività di documentazione, conservazione e valorizzazione dei luoghi della Memoria.

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La trasformazione digitale nelle aziende italiane

Posted by fidest press agency su domenica, 15 ottobre 2023

I principali ostacoli alla trasformazione digitale per le aziende italiane sono le barriere culturali e la errata percezione sulla necessità di alti investimenti per avviare la trasformazione digitale in azienda. Una rivoluzione – quella digitale – che deve essere affidata a figure apicali dell’azienda, al CEO o al Board. Tutto ciò emerge dalla survey sulla trasformazione digitale nelle aziende italiane condotta da GEA Digital, la practice di GEA che si occupa di trasformazione digitale e di innovazione.La survey è stata condotta su un qualificato campione di oltre 100 CEO e C-Level di aziende italiane principalmente di dimensioni medio grandi che operano sia in ambito B2B sia B2C. L’analisi è finalizzata a capire come le nostre imprese stanno affrontando la trasformazione digitale allo scopo di creare valore e quindi ottenere un vantaggio competitivo sostenibile.La ricerca è stata presentata da Andrea Teja, Head of GEA Digital, – nel corso del l’IMD-GEA Annual Business Forum a Milano dedicato al tema della Digital Business Transformation davanti a quasi 400 ospiti tra imprenditori, CEO e dirigenti. L’incontro – presentato e moderato dal managing director di GEA Stefano Pellandini, insieme a Tito Zavanella, presidente di GEA, ha visto la partecipazione di Arturo Bris, professore IMD di Finanza e direttore dell’IMD World Competitiveness Center; Amit Joshi, professore IMD di Intelligenza artificiale, Analytics e Marketing Strategy; dell’ex Ceo di Poste Italiane e Saipem Francesco Caio, ora presidente di Caio Digital Partners e di Vincenzo Pompa, Ceo di E4Life. Nonostante la trasformazione digitale sia già in corso, la maggior parte delle aziende italiane (60%) dichiara di non avere una vera strategia digitale, se non frammentata, ma quasi tutti i CEO ritengono di poter trarre vantaggio positivo sfruttando la trasformazione digitale. Al momento però in quasi il 90% dei casi esiste un grande gap tra ciò che le imprese stanno realmente facendo e gli obiettivi che si sono prefissate. Ciò che colpisce è come, secondo le risposte dei CEO, l’infrastruttura IT attuale sia già adeguata per sostenere le imminenti iniziative digitali. La verità però è che va rivista tutta l’architettura dei sistemi stessi (es. confluire verso un data lake approach, superare approccio a silos…). Altro tema cruciale sarà il ruolo della formazione con le università che devono fornire programmi di laurea adeguati, come spiega Teja: “Le aziende devono avere a bordo le persone adatte per guidare la trasformazione, sia che provengano dall’interno dell’organizzazione sia dall’esterno”. Le barriere culturali sono ancora il freno principale alla trasformazione: 2/3 del campione risulta infatti non consapevole e/o non adeguatamente reattivo di fronte al cambiamento. “Stiamo assistendo a un passaggio generazionale nelle posizioni direttive tra i baby boomer e i millennial – conclude Teja – e questo spiega in parte le resistenze culturali ancora presenti”. Le aree aziendali al momento principalmente coinvolte dalla rivoluzione digitale risultano essere quella commerciale, di marketing e di produzione.

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Lavoro, l’evoluzione digitale nell’erogazione della formazione

Posted by fidest press agency su venerdì, 13 ottobre 2023

Nel triennio 2020-2022 in Italia i candidati a missione e i lavoratori in somministrazione hanno partecipato a più di 93mila eventi formativi erogati “a distanza”. È quanto emerge dai dati del Rapporto delle attività Forma.Temp relativi al triennio 2020-2022, presentati nel corso dell’evento “Capitale umano e lavoro in transizione” che si è tenuto a Roma. “La pandemia Covid-19 ha portato a un’evoluzione delle modalità di erogazione dei progetti formativi – afferma Francesco Verbaro, Presidente di Forma.Temp – e ha spinto anche Forma.Temp a promuovere e a riconoscere sia la formazione da remoto sincrona, col modello dell’aula virtuale, sia la Formazione a Distanza asincrona (Fad), uno strumento per ampliare l’accessibilità alla buona formazione oltre che superare le tante barriere”. Su oltre 160mila eventi formativi nel triennio oggetto di analisi, il 52,3% dei corsi è stato erogato in aula virtuale, modalità formativa in cui docenti e discenti interagiscono da luoghi diversi contemporaneamente, attraverso supporti informatici, riproponendo dinamiche relazionali simili a quelle proprie di un’aula fisica. Il 5,2% degli eventi invece si è tenuto in modalità Fad asincrona, metodologia che permette di trasferire conoscenze ed esperienze indipendentemente dallo spazio e dal tempo di fruizione, favorendo l’apprendimento autonomo e personalizzato. Le nuove modalità di erogazione contribuiscono a rendere il sistema della formazione più inclusivo, occorre comunque continuare a investire affinché sia più efficace e avanzato. In tal senso è prioritaria l’attenzione alle competenze, così come alla certificazione delle stesse. “Il 2023 è l’anno europeo delle competenze – dichiara il Prof. Verbaro – Anche noi siamo tenuti a partecipare alla sfida dello sviluppo delle competenze, per garantire che queste siano in linea con le esigenze della società, per trovare una corrispondenza tra le aspirazioni e le competenze di chi cerca lavoro e le opportunità del mercato occupazionale.” Nel 2018 le Parti Sociali di Forma.Temp (Assolavoro e Assosom, le due associazioni di rappresentanza delle Agenzie per il Lavoro, Felsa-Cisl, Nidil-Cgil, Uil Temp, le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori somministrati; Cgil, Cisl e Uil, le tre Confederazioni Sindacali) hanno introdotto la sperimentazione dei Digital badge con l’obiettivo di rafforzare le competenze per migliorare l’occupabilità dei lavoratori in somministrazione e dei candidati a missione in esito alla formazione finanziata. Le competenze acquisite dai discenti dei corsi finanziati dal Fondo ora possono essere attestate anche per mezzo di quattro tipologie di badge per ognuna delle quali ha definito una struttura interna di contenuto al fine di consentirne la standardizzazione, la riconoscibilità e la formalizzazione. Da aprile 2023 le Agenzie per il Lavoro hanno rilasciato più di 3.500 Digital badge a oltre 25.000 destinatari della formazione finanziata da Forma.Temp.

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Scuola: Didattica digitale integrata

Posted by fidest press agency su venerdì, 6 ottobre 2023

Le tecnologie digitali abilitano apprendimento attivo, collaborazione e protagonismo di tutte le studentesse e tutti gli studenti. Hanno un effetto positivo sull’inclusione perché sono strumentali di svariate metodologie didattiche inclusive Per esempio alla scuola dell’infanzia si può creare una presentazione interattiva con bambine e bambini molto piccoli per riconoscere costruire le forme geometriche, oppure alla scuola primaria si possono utilizzare strumenti di montaggio video e robotica educativa per narrare episodi della mitologia greca, oppure alla scuola secondaria si può creare un fumetto per imparare a scrivere un testo argomentativo.Andrea Messina, segretario generale Anief, ha affermato che “la formazione digitale per docenti è essenziale perché aiuta gli educatori a sviluppare competenze fondamentali in ambito tecnologico. In un’epoca in cui gli studenti sono sempre più immersi nella tecnologia, è cruciale comprendere e utilizzare gli strumenti digitali. In tal modo possono arricchire l’apprendimento. Mi auguro che a questo faccia seguito anche un intervento sugli organici e sul tempo pieno”.Giovanni Portuesi, segretario generale Anief, ha commentato la parte relativa alle nuove competenze e nuovi linguaggi: “le discipline STEM supportano lo sviluppo di soft skill oggi fondamentali come il pensiero analitico, e non ultime creatività e pensiero divergente motivando e ispirando i giovani a generare nuove tecnologie e idee. Senza un intervento strutturale nell’accesso al mondo del lavoro, relativo alle discipline STEM, tutto questo percorso rimarrà fine a sé stesso.“Ben vengano tutte queste iniziative – commenta Pacifico – presidente nazionale Anief – ma la vera emergenza sono gli organici, cancellare le classi pollaio, è una operazione non più rimandabile, perché ne va di mezzo la qualità della nostra scuola: l’offerta formativa che gli istituti scolastici propongono agli alunni deve essere rivolta a classi da non oltre 15 alunni, soprattutto in presenza di 311mila allievi con disabilità, solo così la transizione digitale può essere un vantaggio per il successo formativo dei nostri alunni”

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Studio annuale: L’Italia si classifica 24ª al mondo per qualità di vita digitale

Posted by fidest press agency su mercoledì, 20 settembre 2023

L’indice sulla qualità della vita digitale di Surfshark colloca l’Italia al 24° posto nella classifica mondiale del 2023, scendendo di cinque posizioni rispetto all’anno precedente: https://surfshark.com/dql2023. Ecco i risultati chiave sull’Italia: L’Italia rimane dietro alla Spagna (6ª) e alla Francia (1ª) per quanto riguarda la qualità della vita digitale. La qualità di internet in Italia è superiore del 17% rispetto media mondiale e si colloca al 33° posto nel mondo. La velocità della rete internet fissa in Italia (139 Mbps) è migliorata del 28% rispetto all’anno precedente, mentre la velocità della rete mobile (74 Mbps) è migliorata del 32%. Internet ha prezzi accessibili in Italia rispetto ad altri Paesi. Gli italiani devono lavorare 2 ore e 2 minuti al mese per potersi permettere una rete internet fissa a banda larga, una cifra 7 volte superiore a quella della Romania, che vanta la rete internet fissa più conveniente al mondo. L’Italia ha registrato i risultati peggiori nel pilastro relativo all’accessibilità di internet, che dovrebbe migliorare del 68% per eguagliare il Paese con il miglior punteggio (la Francia). Nel complesso, i Paesi europei primeggiano a livello mondiale per quanto riguarda la qualità della vita digitale, con l’Italia che occupa il 18° posto in tale area geografica.

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GAM: Il debito tecnico in un mondo digitale, l’imperativo darwiniano

Posted by fidest press agency su martedì, 19 settembre 2023

A cura di David Goodman, Investment Manager di GAM Investments. Il debito tecnico è un problema che tutte le aziende devono affrontare nel mondo digitale, ma di cosa si tratta? In poche parole, è l’accumulo di scorciatoie e compromessi che vengono fatti nello sviluppo del software. Scorciatoie che al momento sembravano una buona idea, ma che a lungo andare possono danneggiare le aziende. Nel mondo digitale, le aziende gravate dal debito tecnico rischiano di essere svantaggiate, vulnerabili alle disruption dei nuovi operatori che utilizzano le tecnologie più recenti. Ma non è detto che sia un disastro: le aziende che riescono a gestire il debito tecnico possono raccogliere i benefici di una maggiore efficienza e di nuove opportunità. Ma quali sono i rischi di una mancata gestione del debito tecnico? L’imperativo darwiniano, ovvero evolversi o morire, è una buona metafora per spiegare il problema che le aziende devono affrontare. Nel mondo naturale, gli organismi che non sono in grado di adattarsi all’ambiente circostante vengono sostituiti da quelli che lo sono. Lo stesso vale per le aziende nel mondo digitale: solo quelle in grado di stare al passo con un panorama tecnologico in continua evoluzione sopravvivono. Per chi è gravato da debiti tecnici, ciò può rivelarsi una sfida. Ad esempio, un’azienda che ha scelto di basarsi su un software legacy esistente perché più economico e facile da implementare può scoprire che non è scalabile a lungo termine e la crescita futura potrebbe quindi essere compromessa. Inoltre, il debito tecnico può ostacolare l’innovazione, con nuove caratteristiche e funzionalità difficili da aggiungere ai sistemi software legacy, impedendo alle aziende di tenere il passo con i concorrenti. Non sorprende che le tecnologie disruptive beneficino del debito tecnico, in quanto le nuove tecnologie sostituiscono i sistemi esistenti. Ad esempio, l’ascesa del cloud computing ha sconvolto il settore IT tradizionale, con la sua tecnologia innovativa che offre servizi IT più efficienti, consentendo alle aziende di ridurre i costi IT e migliorare l’agilità. Il debito tecnico è un problema reale per gli operatori storici, ma può anche essere un’opportunità. Le aziende che gestiscono il proprio debito tecnico investendo in nuovi sistemi contribuiscono a garantirne la longevità tenendo il passo con la concorrenza; facilitano la crescita e possono godere di una maggiore efficienza e delle nuove opportunità che le ultime tecnologie solitamente offrono. Al contrario, le aziende che ignorano il debito tecnico rischiano di essere sconvolte da nuovi operatori o da tecnologie disruptive. Ricordate l’imperativo darwiniano: adattarsi o morire. Le aziende che sono in grado di adattarsi ai cambiamenti del panorama tecnologico sopravvivono e prosperano. Quelle che non lo sono saranno sostituite da quelle che invece lo sono. (Abstract by http://www.verinieassociati.com)

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Unimarconi – prima Università Digitale italiana

Posted by fidest press agency su martedì, 12 settembre 2023

L’Università degli Studi Guglielmo Marconi, istituita e riconosciuta dal Miur nel 2004, è stato il primo Ateneo, nel panorama accademico nazionale, a proporre ai propri studenti un modello di didattica a distanza e in quasi vent’anni di attività ha investito continuamente in infrastrutture e tecnologie per evolversi continuamente e ottenere un efficace modello didattico di Digital E-learning, all’avanguardia ed estremamente flessibile, capace di rispondere costantemente alle esigenze di una società in continuo mutamento. L’Università degli Studi Guglielmo Marconi è fin dalla sua costituzione promossa e sostenuta dalla Fondazione Marsilio Ficino, ente no-profit riconosciuto, che ne assicura la governance e l’indirizzo strategico. UniMarconi è scelta da oltre 80.000 studenti, per l’approccio flessibile nello studio, per l’eccellente qualità della didattica e del corpo docente incardinato, ma anche per i numerosi servizi offerti per agevolare l’intero percorso di formazione: dall’orientamento all’iscrizione, dal sistema di tutoraggio continuo fino al supporto per accedere al mondo del lavoro. Tutti i nostri servizi sono accessibili in presenza o a distanza, anche con sistemi di web meeting e collaboration, secondo le diverse esigenze.

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Privacy digitale: quanto ci sentiamo esposti e quanto lo siamo veramente?

Posted by fidest press agency su martedì, 5 settembre 2023

Milano. “Exposed – Esposti” è il tema della terza edizione della Privacy Week, la rassegna che si terrà a Milano dal 25 al 29 settembre in cui circa 50 relatori in oltre 30 incontri discuteranno insieme di potenziali soluzioni tecnologiche e politiche per proteggere la privacy dei cittadini e delle implicazioni psicologiche ed etiche della generale condizione di essere “esposti” durante la navigazione online. La Privacy Week quest’anno avrà un format particolare, ispirato ai salotti televisivi. Gli interventi degli speaker avverranno all’interno di conversazioni e interviste che si terranno in luoghi di Milano simboli dell’innovazione digitale: dallo studio di registrazione La Capsula presso BASE Milano allo STEP FuturAbility District in piazza Olivetti (nella nuova sede di Fastweb), dal Cybersecurity Co-Innovation Center di Cisco (presso il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano) al s32Copernico nel Fintech District e, per finire, al Phyd, in Zona Tortona. Il grande pubblico potrà comunque seguire ogni evento anche in streaming. A organizzare la rassegna è Privacy Week, media company italiana, fondata da Andrea Baldrati, Diego Dimalta, Matteo Navacci e Antonio Longhitano, che si occupa di privacy, cybesecurity, diritti digitali e fornisce servizi e informazioni utili ai cittadini, ai professionisti e alle aziende per far crescere conoscenza e competenze. Anche quest’anno Privacy Week ha il patrocinio del Garante della Privacy (Garante per la protezione dei dati personali). Cinque giorni di incontri in cui si cercherà di rispondere ad una domanda precisa: quanto siamo e quanto ci sentiamo “esposti” quando siamo online? Lo scopo della kermesse di quest’anno è infatti quello di parlare – insieme a manager d’impresa, avvocati, giornalisti, giuristi, politici e professionisti del settore – delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie ma anche dei rischi derivanti dalla costante esposizione attraverso l’uso dei dispositivi connessi ad Internet. Tra gli eventi di spicco della Week vi sarà la “Privacy Night” con il conduttore radiofonico e televisivo Diego Passoni, che condurrà dal vivo presso Phyd, in via Tortona 31 a Milano una serata dedicata allo sharenting, ovvero la condivisione delle immagini dei bambini sulle piattaforme da parte dei genitori. Dopo il grande successo dello scorso anno ritorna anche il Privacy Debate Championship, una competizione in cui i ragazzi delle superiori si confronteranno su temi divisivi della privacy e del digitale. Ad ospitare il dibatto è la scuola vincitrice del dibattito dello scorso anno, il liceo classico Cesare Beccaria di Milano, che in questa edizione si raffronterà con l’Istituto tecnico Economico Enrico Tosi di Busto Arsizio, due istituti della rete nazionale WeDebate, punto di riferimento della pratica del Debate in Italia. Ospiti della giornata saranno Anna Armone, Direttore della Rivista Trimestrale di Scienza dell’Amministrazione scolastica, ed ex responsabile privacy del Ministero dell’istruzione e Marco De Rossi, CEO di WeSchool. Quest’ultimo, con l’avvocato Diego Dimalta, terrà una lezione sui temi della privacy digitale a partire dalla serie Black Mirror e altri riferimenti cinematografici. E poi ancora l’AI sarà protagonista assoluta di più talk. Il primo si terrà in BASE Milano e sarà dedicato alla smart city e alla smart home: verranno approfondite tematiche come la sorveglianza, il riconoscimento facciale, la polizia predittiva e la lotta al crimine attraverso l’AI. Altro tema chiave sarà quello della privacy legata alle criptovalute, con due appuntamenti dedicati.Con il 2023 Privacy Week da evento ideato da Andrea Baldrati, Diego Dimalta, Matteo Navacci e Jacopo Sesana è diventato una vera e propria media company attiva nella divulgazione di specifiche tematiche legate alla privacy grazie ad Antonio Longhitano CEO di /‘Aut/ studio. Molte le iniziative editoriali in pipeline, tra le quali il lancio di una newsletter settimanale per raccontare i fatti salienti e le novità su questo argomento; la diffusione di una serie podcast sui personaggi che hanno contribuito a creare la cultura del diritto alla privacy. Sia la newsletter che i podcast si chiameranno “Exposed” come l’edizione della Week 2023. In aggiunta, sui canali social della manifestazione (Instagram e LinkedIn) ogni settimana sarà previsto un appuntamento con “Strike”, un commento live sui temi caldi della settimana.

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“Anche Unicam tra i partner del progetto “Bussola Digitale”

Posted by fidest press agency su sabato, 2 settembre 2023

Anche l’Università di Camerino tra i partner del progetto della Regione Marche denominato “Bussola Digitale: OrientiAMO LE MARCHE verso nuove competenze digitali”, nato su iniziativa del Ministero per la Transizione e volto all’educazione ai servizi informatici e digitali interattivi per abilitare la popolazione all’utilizzo delle tecnologie ICT, accrescendone le competenze e favorendo l’inclusione digitale. Le sedi Unicam di Camerino, Matelica, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto sono infatti tra i 74 punti di facilitazione digitale avviati su tutto il territorio regionale, nei quali i cittadini, il personale dell’Università, le studentesse e gli studenti, potranno beneficiare di assistenza e formazione sui temi dell’e-government, dell’accesso alle piattaforme e ai servizi digitali pubblici e privati. Referente Unicam per il progetto è il prof. Andrea Polini, docente della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie. A Camerino lo sportello è attivo presso la Scuola di Giurisprudenza al Campus universitario il martedì ed il mercoledì dalle ore 8 alle ore 12.30 e dalle ore 13 alle ore 16.30; a San Benedetto del Tronto presso il Polo didattico Unicam in via Lungomare Scipioni il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18; a Matelica presso il Polo di Medicina Veterinaria in via Circonvallazione il lunedì dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 17; ad Ascoli Piceno presso il Polo Sant’Angelo Magno il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Nei centri di facilitazione, al servizio degli utenti ci sarà un ‘facilitatore digitale’, non un semplice assistente ma un abilitatore in grado di rendere i cittadini autonomi nell’impiego delle tecnologie. A Camerino e Matelica ci sarà la dott.ssa Ilaria Ruggeri, ad Ascoli Piceno la dott.ssa Antonella Troiani e a San Benedetto del Tronto la dott.ssa Valentina Parlato. Il servizio è completamente gratuito e fruibile liberamente dai cittadini. Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo https://bussoladigitale.regione.marche.it dove è anche possibile prenotare l’appuntamento.

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Euro digitale. Ok, ma non deve costare di più….

Posted by fidest press agency su sabato, 8 luglio 2023

All’orizzonte comincia a prender corpo l’euro digitale che dovrebbe affiancarsi alle altre forme di pagamento con, in più, prevenire meglio il riciclaggio. Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco lo ha così descritto durante un’assemblea dell’Abi (Associazione bancaria italiana): “un progetto importante non solo per promuovere la concorrenza e l’innovazione nel sistema dei pagamenti europeo con minori costi per gli utenti, ma anche per preservare l’autonomia strategica e la sovranità monetaria dell’area”. Mentre comprendiamo il governatore Visco quando parla di incentivi per favorirne l’uso, ci viene il dubbio se pensiamo a tutte le innovazioni tecnologiche che sono state adottate in questo ambito, e non solo. La caratteristica dominante, per esempio con l’uso di PagoPa e CBill, è che i servizi hanno un costo maggiore (tranne rare eccezioni di alcune banche che in questo modo si promuovono).L’ultimo in ordine di arrivo è il pagamento dei contributi unificati, l’imposta che si paga al ministero della Giustizia per fruire di una serie di servizi. Prima si acquistava un bollo al tabacchino e il prezzo era quello. Oggi è obbligo fare l’acquisto online e, come minimo c’è un aggravio di 0,45 euro (mediamente si va da 1 euro in su).Inoltre, nella Pubblica Amministrazione, per esempio, la carta d’identità elettronica, oltre a dover attendere tempi biblici per averla, ha un costo molto superiore della vecchia carta giallina.Se fino ad oggi è questo il prezzo che paghiamo per le innovazioni tecnologiche, ci si consenta di credere che altrettanto metodo potrà essere utilizzato per l’euro digitale.Hanno le nostre Autorità fatto tesoro di questi costi (errori, a nostro avviso) sostenuti fino ad oggi dai consumatori, e si apprestano ad una innovazione che favorisca tutti e non solo gli intermediari?A nostro avviso, quando il governatore Visco parla di incentivi, il migliore e più convincente è che l’euro digitale non costi di più rispetto agli attuali pagamenti in contanti. Per incentivarlo, se proprio si ritiene di doverlo fare, si pensi a sconti immediati: per esempio 1 euro digitale che costa 99 centesimi (non vengano in mente, per favore cose come le lotterie, la cui percezione ed uso da parte dei risparmiatori è pressoché vicina allo zero). Siamo un popolo maturo di risparmiatori. Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it

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Progettazione digitale: VisLab e Università di Parma organizzano Advanced VLSI Summer School 2023

Posted by fidest press agency su mercoledì, 5 luglio 2023

Parma Dall’11 al 15 settembre 2023 al Campus Scienze e Tecnologie dell’Università. Iscrizioni fino al 31 agosto. Il gruppo di ricerca VisLab, centro di eccellenza per la progettazione e realizzazione di sistemi di guida autonoma per veicoli, in costante crescita dopo l’acquisizione da parte di Ambarella nel 2015, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, organizza dall’11 al 15 settembre una scuola intensiva di progettazione digitale VLSI (Very Large Scale Integration), tenuta da progettisti di VisLab-Ambarella (alcuni dei quali provenienti dalla sede di Santa Clara in California) e indirizzata in particolare a dottorandi e laureandi magistrali in Ingegneria Elettronica e Informatica. La Summer School VLSI si inserisce all’interno di un progetto di investimenti più ampio, da parte di VisLab-Ambarella, con focus non solo sui veicoli a guida autonoma ma anche sullo sviluppo e la crescita di un gruppo di profili altamente specializzati nella progettazione di chip. L’iscrizione alla scuola, previa valutazione delle candidature, sarà gratuita. Per agevolare la presenza anche di chi non risiede a Parma e dintorni, a richiesta verrà fornita da VisLab l’accomodation gratuita. VisLab, azienda high-tech con sede a Parma, si occupa di ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) e guida autonoma, dai fondamenti della percezione ambientale fino al prodotto e all’implementazione su hardware dedicato. Fondato alla fine degli anni ’90 come laboratorio di ricerca dell’Università di Parma, VisLab si è rapidamente affermato come pioniere dell’autonomia dei veicoli prima di diventare uno spin-off universitario nel 2009. È consigliato presentare le candidature al più presto a causa del numero limitato di posti.

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Risorse Umane e trasformazione digitale

Posted by fidest press agency su lunedì, 26 giugno 2023

Genuina, agenzia nel campo delle Risorse Umane e della Comunicazione, annuncia il lancio della sua nuova Unit Meta Factor. Un laboratorio di ricerca all’avanguardia che integra l’intelligenza artificiale, la creazione di avatar e una strategia etica, per offrire soluzioni innovative per la gestione delle risorse umane, al fine di massimizzare il potenziale HR e guidare la trasformazione digitale delle organizzazioni, fornendo alle aziende gli strumenti necessari per adattarsi ai cambiamenti rapidi del panorama professionale e ottenere risultati duraturi. FLOW il progetto di punta di Meta Factor, realizzato per Crèdite Agricole Vita e assicurazioni, che ha già ottenuto importanti riconoscimenti agli AIDP Award, posizionandosi tra i vincitori e confermando così la giusta direzione dell’impegno di Genuina nell’innovazione e nella realizzazione di soluzioni di impatto. FLOW utilizza l’intelligenza artificiale e avatar interattivi per ottimizzare il processo di onboarding e per migliorare l’esperienza dei nuovi collaboratori. Attraverso questa inedita soluzione, Genuina promuove un ambiente di lavoro inclusivo e favorisce una transizione efficace e coinvolgente per i nuovi membri del team. Sotto la guida del fondatore Luigi Irione, Genuina si è sempre distinta per il suo impegno nel favorire la crescita sostenibile delle persone e il benessere organizzativo. L’introduzione di Meta Factor è un passo in avanti significativo nella continua tensione dell’agenzia a porsi all’avanguardia nel settore e nel sostegno creativo alle aziende partner. “Siamo entusiasti di lanciare la nuova Unit Meta Factor e il progetto FLOW – commenta Luigi Irione -. La nostra mission è sempre stata quella di aiutare le aziende a valorizzare al meglio le loro risorse umane, e con Meta Factor implementiamo questo impegno con esiti nuovi basati sull’intelligenza artificiale. Siamo grati per il riconoscimento che abbiamo ricevuto e continueremo a lavorare per offrire il massimo valore ai nostri clienti”.Per saperne di più su Genuina e la nuova Unit Meta Factor, è possibile visitare i siti web agli indirizzi: http://www.genuina.eu e http://www.metagenuina.eu.

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