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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 108

Posts Tagged ‘società’

Casta Diva Group diventa società Benefit

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 marzo 2024

Casta Diva Group, multinazionale attiva nel mondo della comunicazione, ha ottenuto lo status di Società Benefit, divenendo così una delle pochissime società quotate su Euronext Growth Milan (10% del totale, fonte Osservatorio ESG EGM) ad aver completato con successo la trasformazione. Il passaggio è arrivato dopo oltre due anni di attività dedicate a promuovere i criteri ESG e ad attuare e sostenere una politica utile a migliorare l’ambiente lavorativo aziendale, senza dimenticare l’impegno per la salvaguardia del Pianeta. Per quanto riguarda la parte di sostenibilità ambientale sono state implementate tante piccole azioni concrete che nel loro insieme hanno contribuito a fare la differenza, con notevoli risparmi nell’utilizzo di plastica e di carta. Inoltre, per compensare le emissioni di CO2 è stata creata “L’Oasi Casta Diva”, composta da un alveare e un bosco, in collaborazione con 3Bee. Sono state adottate centinaia di migliaia di api e sono state impiantate 7 diverse specie di alberi nettariferi in grado di dare nutrimento agli insetti impollinatori e capaci da subito di assorbire anidride carbonica. Grande attenzione è stata data anche alla sostenibilità sociale e al benessere dei dipendenti allo scopo di creare un ambiente di lavoro sano e inclusivo: al centro delle politiche sono stati posti i diritti, la formazione e lo sviluppo del personale con percorsi di carriera e di sviluppo professionale; viene favorita una cultura aziendale condivisa e una leadership diffusa, che permetta a ciascuno di sentirsi coinvolto nei processi decisionali aziendali. Sono stato inoltre attivati corsi di fitness in azienda e uno sportello di supporto psicologico, in collaborazione con Serenis, per consentire a tutti i dipendenti di iniziare un percorso di 3 colloqui gratuiti in modalità del tutto anonima e di poter poi proseguire la terapia ad un prezzo calmierato in quanto sostenuto in parte da Casta Diva. CASTA DIVA GROUP (CDG:IM – ISIN IT0005003782) è una multinazionale quotata su Euronext Growth Milan attiva nel settore della comunicazione per la produzione di branded content, video virali, contenuti digitali, film e live music entertainment. È presente in 4 continenti con sedi in 13 città: Milano, Roma, Modena, Londra, Praga, Beirut, Istanbul, New York, Los Angeles, Buenos Aires, Montevideo, Cape Town e Dubai.

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Schroders: Le società più piccole possono brillare nonostante il contesto cupo?

Posted by fidest press agency su martedì, 27 febbraio 2024

A cura di Robert Starkey, Portfolio Manager, Schroder Investment Solutions, Schroders. Investire nei titoli delle small cap in un momento di difficoltà economica può risultare sfidante. Tuttavia, la storia ci insegna che questo potrebbe essere un buon momento per iniziare a valutare queste società in un portafoglio diversificato. Abbiamo analizzato i dati degli ultimi cinque decenni per trarre alcuni spunti. Uno dei migliori indicatori anticipatori è lo stesso mercato azionario. Questo perché gli investitori non si preoccupano solo delle notizie odierne, ma anche degli andamenti futuri. Gli investitori prevedono come potrebbe evolversi il futuro ed eseguono di conseguenza delle transazioni nei titoli delle aziende, facendo salire o scendere il prezzo delle azioni prima delle notizie effettive. Ciò significa che, ad esempio, quando una società annuncia di quanto sono aumentate le sue vendite, il prezzo delle azioni quel giorno potrebbe non cambiare, se la società fosse cresciuta nella misura prevista dagli investitori. Ciò che piuttosto tende a far muovere il prezzo delle azioni nel corso della giornata è quando l’annuncio è superiore o inferiore alle aspettative. Le azioni a piccola capitalizzazione non sono da meno, e ciò può costituire un indizio che ci guida verso ciò che potrebbe riservare il futuro per loro. Nel corso dell’ultimo anno, il destino delle imprese, di dimensioni grandi e piccole, a livello mondiale è stato divergente. Ciò è stato guidato principalmente dalle società più grandi, le cosiddette ‘Magnifiche 7’, ma riflette anche i rischi associati alle società più piccole, che sono più sensibili al ciclo economico.Le società di dimensioni maggiori dispongono, in genere, di diversi analisti di ricerca, che ne interpretano la performance (il che riduce l’incertezza), godono di un accesso più facile ai finanziamenti nei momenti di necessità e offrono più prodotti diversificati, il che contribuisce a stabilizzare i rispettivi flussi di cassa. Tutto questo rende le società più grandi interessanti in caso di rallentamento dell’economia. Tuttavia, la domanda chiave è se i titoli delle small cap scontino abbastanza “aspettative negative” nei loro prezzi. Stiamo iniziando a individuare alcune opportunità interessanti tra le small cap, in particolare nelle regioni che hanno già sperimentato il fardello del rialzo dei tassi d’interesse. Quando i mercati riconoscono che è iniziata una nuova fase del ciclo d’investimento, i prezzi delle azioni spesso cambiano bruscamente e improvvisamente. Pur essendo importante tener presente che la performance degli investimenti può essere compromessa da un aumento troppo precoce dell’allocazione verso le società più piccole, è importante assicurarsi di essere investiti, per evitare di perdere la performance delle small cap, che spesso arriva all’improvviso. (Abstract by http://www.verinieassociati.com/

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Arabia Saudita: Una società in fermento

Posted by fidest press agency su venerdì, 2 febbraio 2024

A cura di Laurence Bensafi Portfolio Manager, Deputy Head of Emerging Market Equities, RBC Emerging Markets Equity – RBC BlueBay. Diversi sondaggi hanno mostrato che la modernizzazione della società saudita è sostenuta dalla stragrande maggioranza dei cittadini del Paese. L’Arabia Saudita ha primeggiato su decine di altri Paesi in un sondaggio condotto da Ipsos alla fine del 2022, da cui è emerso che il 91% dei cittadini riteneva che il Paese stesse andando nella giusta direzione. È interessante notare da un punto di vista di investitori azionari dei mercati emergenti, altri due Paesi in via di sviluppo si sono piazzati in cima alla classifica: l’Indonesia (78%) e l’India (72%).Le tre principali università di Riyadh sono miste e l’obiettivo dichiarato è quello di aiutare le donne a raggiungere una posizione paritaria nella società. Attualmente, le donne saudite rappresentano il 34% della forza lavoro totale. Cinque anni fa, erano solo il 17,4%. Rispetto a un dato corrente del 41% in Italia, ad esempio. Il 60% delle donne saudite occupate ha iniziato a lavorare negli ultimi due anni e il 60% di quelle ancora disoccupate prevede di lavorare nel prossimo biennio. Le donne sono anche incoraggiate a lavorare per contribuire alla “sauditizzazione” della società, un altro obiettivo chiave di Mohammed bin Salman.Man mano che il Paese si è arricchito, grazie ai proventi del petrolio, un numero crescente di posti di lavoro è stato occupato da espatriati disposti a lavorare più ore e per una paga inferiore. Dei 36 milioni di abitanti, il 42% non è saudita, e il gruppo più numeroso di stranieri proviene da Bangladesh, India, Pakistan e Yemen. Prevediamo che la popolazione di espatriati cambierà, e a trasferirsi nel Paese sarà un maggior numero di colletti bianchi (soprattutto dai mercati sviluppati), così da sfruttare le opportunità create.

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Un Continente un Paese una Società Distopica

Posted by fidest press agency su mercoledì, 10 gennaio 2024

di Vincenzo Olita *direttore Società Libera. Certo, non è agevole la quotidianità di una società in una nazione membro dell’Unione europea. Un certo livello di solitudine sociale unitamente ad una percezione d’isolamento, condizione particolarmente diffusa sul versante occidentale, generano uno stato esistenziale che Durkheim, già alla fine del 19° secolo identificò come anomia, intesa come assenza di norme sociali. Per il sociologo francese, gli individui sono anche il prodotto di forze complesse (funzionalismo) da cui la preminenza della realtà collettiva (società) sulle singole peculiarità; oggi per forze complesse occorre intendere quelle politiche, lontane e distanti dalle libertà individuali, dai bisogni della persona, dalla felicità e dall’afflizione, dalle utopie e dalla realtà non riportabili né coincidenti con la mediocrità di una politica domestica e con la pretensione e l’inconcludenza di un’aporia politica continentale. Inefficacia e volgarità intellettuale, raccontata da José Ortega y Gasset negli anni venti, pervade la politica europea in cui la seconda, quale onnipresente presunzione, oscura e sbiadisce le incapacità, esaltando vanagloria e megalomania di chi lascia credere l’onnipotenza dell’azione politica. Ma la politica, evidentemente, ferma al politichese, al cicaleccio demagogico non è affatto proiettata verso un concreto, sostanziale mutamento sociale, e poi, agli europeisti di Bruxelles dei nostri vecchi non importa assolutamente nulla. E qui è oltremodo doveroso ricordare l’instancabile e solitario interesse di Marco Pannella per le condizioni carcerarie, oggi portato avanti da Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti e Sergio D’Elia con l’Associazione Nessuno Tocchi Caino Ma qual è, per la politica, il fattivo interesse di riformare quel che è da riformare e di preservare quel che è da custodire? Interrogativo capzioso? Sicuramente sì! I fattori, infatti, non sono in questi termini perché la centralità dell’interesse non è per la persona e il suo benessere bensì per priorità individuate in relazione alla capacità di generare consenso eterodiretto Ci si ritrova così nei Pronto Soccorso, nuove frontiere da saloni western, non più ritenuti accoglienti oasi per la stabilità emotiva e immediate prime cure. In alternativa al potenziamento di strutture e risorse umane si prospetta, ai fini della deterrenza, l’impiego di agenti e militari. A nostro avviso, nel comparto sanità, è giunto il tempo di limitare, almeno, alcune competenze regionali, per ricollocarle in ambito governativo se non si vuole continuare a sommare criticità regionali con fallimento sanitario. Ma, alla nostra politica di questo importa poco, a quella di Bruxelles assolutamente nulla.È indicativo che sulla prima pagina web si ritrova: Inosservanza dell’obbligo vaccinale – Procedimento sanzionatorio, in un periodo in cui sul Pianeta si ragiona su eventuali utilità, inefficacia e danni della vaccinazione anti Covid, l’Agenzia, con l’assenso governativo, individua i non vaccinati per la riscossione di 100 €. Siamo alla cecità politica, ovvero ad uno Stato da tre scimmiette, a una non buona pratica dell’impegno di questa sua branca.La riscossione pecuniaria non può essere un momento conflittuale tra cittadino e Stato in cui la persona avverte di essere estranea, cosa avversa e distante da un’entità a cui egli stesso appartiene. Non è pensabile che lo Stato riscuota con coercizione somme ad esso dovute e non usi altrettanta solerzia per quelle da restituire.Sarebbe opportuno per un giornalismo d’inchiesta, qualora ci fosse, approfondire voci ricorrenti su disposizioni impartite alle dirigenze competenti di Agenzia delle entrate e INPS, affinché si procrastinino, sine die, pagamenti dovuti per arretrati, rimborsi e similari, a fronte di riconoscimenti salariali ad personam.Allo stesso tempo sarebbe auspicabile un interessamento della magistratura se non fosse impegnata a guerreggiare con la politica, in attesa di una sua organica riforma in gestazione da qualche decennio. Eppure, intanto, si potrebbe iniziare da un potenziamento delle strutture e dei suoi organici. Ma questo sembra particolarmente complesso sia per la nostra politica che per l’europeista. All’inverso, la scuola ha goduto di decine di mini riforme, molte affatto significative, ad appannaggio di ogni ministro dell’Istruzione al fine di valorizzare il proprio cognome negli annali ministeriali. L’ultimo, Valditara sarà ricordato per la consistenza dei suoi insignificanti provvedimenti rincorrenti ogni fatto di cronaca con assunzioni di esperti di ogni tipo e natura a discapito degli stessi insegnanti. Episodi di bullismo? Sociologi e Assistenti Sociali a go go, femminicidi? Scuole stipate di esperti di educazione affettiva, sessuale, sentimentale e qualsiasi altra. Tenero, alla sua età non ha compreso che ci avviamo verso una scuola senza senso, chi può aiutare le generazioni sono studio e cultura. Ciò che l’umanità può e dovrebbe conoscere è lì, no nelle chiacchiere sull’infinità del nulla. Ma questo per la nostra politica, per Bruxelles e l’agenda 30 dell’ONU, significa parlare al passato e loro sono nella modernità.È vero, siamo in progress tutto si modernizza, si arricchisce, tutto è inclusivo e in questo la Chiesa cattolica è ormai all’avanguardia, purtroppo con sempre meno fedeli e ancor meno sacerdoti. La cristianità è moribonda ma la messianità politica è prorompente, il linguaggio è divenuto corretto, la presenza sul pezzo è costante, potremmo a lungo continuare, ma a che servirebbe? In conclusione di questo pensare, interessava sottolineare che anche la Chiesa si è fatta politica in quanto fenomeno sociale con nessuna corrispondenza con la maggioranza del popolo. Per alcuni è ancora significativo entrare in una chiesa vuota, ammesso di trovarla, e pregare l’Essere con un leggero sottofondo di un canto gregoriano, ma questo non attiene più alla religione comunitaria solo al rapporto persona-Divino. Le coincidenze universali: verso la fine del terzo secolo d.C. con la caduta dell’Impero romano d’Occidente finisce anche il Paganesimo, dopo diciassette secoli questo Occidente e questo Cristianesimo tramontano all’unisono. E su questo solo Roma è appena interessata, Bruxelles e ONU assolutamente nulla.Abbiamo indugiato sui Vecchi, su Carceri, Pronto soccorso e Sanità, Magistratura, Agenzia delle entrate e Scuola, tutte socialità bisognose di restauri e flussi finanziari, nel Paese delle riforme perenni non chiamiamole riforme, l’ultima riflessione vuole essere sul PNRR.Acronimo respingente per la sua pomposa presunzione e per l’utilizzo del termine resiliente, del tutto nuovo per il nostro linguaggio e praticamente adottato dalla filosofia globalista di Davos che l’intende con il significato di opportunità in presenza di una crisi. Parola non compresa dalla popolazione o ritenuta un rafforzativo della prima R. Sarebbe interessante se la politica commissionasse un sondaggio sulla comprensione di quella R, comprenderemmo così la distanza tra popolo e politichese. Ma, al di là, perché i circa 200 miliardi del Piano non sono stati dirottati in buona parte sulle suddette emergenze nazionali? Noi come seguaci del liberalismo vogliamo ricordare le semplici ma compiute parole di Ludwig von Mises: “La dottrina liberale agli uomini non promette la gioia e la felicità, ma semplicemente la massima soddisfazione possibile di tutti quei desideri che possono essere soddisfatti mediante la disponibilità di oggetti del mondo esterno”. Abstract by http://www.societalibera.org

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Quando la scienza incontra la società

Posted by fidest press agency su domenica, 12 novembre 2023

Parma mercoledì 15 novembre alle 17.30 al ParmaUniverCity Info Point nell’ambito degli “Aperitivi della conoscenza” A parlarne sarà Cristina Castracani, del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità ambientale.“Si può diventare ricercatori anche solo per un giorno? – si legge nell’abstract dell’incontro – Si può partecipare direttamente ad una ricerca scientifica lavorando a fianco dei ricercatori senza essere degli esperti? Negli ultimi anni, la Citizen Science, ovvero la ricerca scientifica condotta grazie alla collaborazione tra cittadini e ricercatori, ha fatto passi da giganti. Le iniziative vanno dalle attività in cui il coinvolgimento di un gran numero di volontari aiutano a risolvere problemi o ad analizzare una quantità di dati molto elevata, fino alle esperienze di piccoli gruppi di cittadini che raccolgono e analizzano dati ambientali condividendo le proprie scoperte. In questo intervento scopriremo come poter partecipare attivamente a un progetto di Citizen Science attraverso una carrellata di progetti nazionali ed internazionali di successo e cercheremo di capire come questi progetti ci aiutano a incrementare la nostra conoscenza scientifica e a migliorare la nostra consapevolezza sui processi che regolano il nostro pianeta”. L’edizione autunnale 2023 degli “Aperitivi della conoscenza” andrà avanti fino al 21 dicembre. La novità di questa tranche è rappresentata dal doppio appuntamento settimanale: al tradizionale incontro del mercoledì al ParmaUniverCity Info Point (alle 17.30) se ne aggiunge ora anche uno il giovedì al Centro giovani Casa nel Parco (alle 18.30), nel Quartiere San Leonardo, grazie alla collaborazione con il Comune di Parma, l’Associazione Amici Biblioteca San Leonardo, la Cooperativa Sociale Gruppo Scuola e l’Associazione On/Off. Si tratta come sempre di brevi seminari divulgativi condotti dalle docenti e dai docenti dell’Università di Parma, in un programma costruito con l’apporto di tutte le aree disciplinari dell’Ateneo e sempre dedicato all’Agenda 2030 ONU (il piano d’azione sottoscritto nel 2015 da 193 paesi delle Nazioni Unite, tra cui l’Italia) e ai suoi “Goals”, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) da raggiungere entro il 2030. L’Agenda 2030 sarà approfondita da diversi punti di vista, nell’ottica comunque della complessità (dimensione economica, ambientale e sociale strettamente correlate e interconnesse, interdipendenti tra loro) che la caratterizza. Come sempre gli “Aperitivi della conoscenza” sono aperti a tutte le persone interessate e sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. I seminari saranno tutti registrati e poi pubblicati sul canale YouTube dell’Università di Parma, in una playlist dedicata. Gli Aperitivi, di concerto con le Biblioteche dell’Università di Parma, possono continuare a contare su approfondimenti bibliografici a cura delle U.O. Biblioteche di Area Medico e Giuridica, Biblioteche delle Scienze e Tecnologie, Biblioteche delle Scienze Umane. Per ogni seminario saranno indicati 2-3 libri sul tema del giorno. Per dare ascolto alla cittadinanza e avvicinare sempre più la propria offerta culturale agli interessi del pubblico l’Ateneo ha predisposto un “questionario di gradimento” che servirà per avere un feedback e orientare o eventualmente ri-orientare attività e progetti.

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Una società aperta alla conoscenza ha più strumenti per capire ed è quindi più libera

Posted by fidest press agency su domenica, 5 novembre 2023

A cura di Eva Benelli, Luca Carra e Jacopo Mengarelli è uscito Per una società della conoscenza. Undici anni di scritti per Scienza in rete a firma Pietro Greco. L’e-book raccoglie oltre duecento dei migliori articoli di uno dei più autorevoli giornalisti scientifici italiani, spaziando attraverso molti argomenti: dall’ambiente alla fisica, dalle biografie di scienziati al rapporto tra scienza e società, dall’epistemologia alla politica della ricerca. Pietro Greco si è sempre dedicato alla promozione del concetto di «società della conoscenza» e ha cercato con costanza di accrescere l’interesse per la scienza in un’Italia non sempre attenta ai bisogni e all’importanza della ricerca.Questo libro è il tributo che tutto Zadig, e in particolare i suoi curatori, hanno voluto dare a un grande amico e collega, a tre anni dalla sua scomparsa: ne raccomandiamo la lettura a tutti coloro che ci seguono, perché da Pietro Greco abbiamo ancora molto da imparare.

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È tempo di familiarizzare con la morte, la “grande esclusa” dalla nostra società

Posted by fidest press agency su mercoledì, 20 settembre 2023

Il grande tema della morte, del lutto e del fine vita torna a bussare alle nostre porte, per ricordarci che tutto ciò che non vogliamo vedere e accettare, diventa nel proprio inconscio “un temibile mostro” dal quale fuggire e di cui si diventa schiavi, impietriti dalla paura di ciò che non si conosce. Riportare così “la grande esclusa” dalla società occidentale al centro di un nuovo e necessario cammino di consapevolezza è uno dei principali temi del nostro tempo. Parte così il 15 dicembre prossimo, presso l’Università di Padova, il primo e unico Master interdisciplinare in Italia in “Death Studies & The end of Life”, che si propone di affrontare i temi relativi alla morte in tutti i suoi aspetti, prendendo in considerazione le istanze emergenti in campo culturale, sociale e sanitario. In aula docenti tra cui psicologi, medici, antropologi e filosofi che tratteranno il complesso argomento da diversi punti di vista e in differenti culture, per offrire ai presenti una visione più ampia e sfaccettata sul morire e sulla morte. Un’attenzione particolare alle differenze di atteggiamento e interpretazione in altri Paesi, per imparare a rispondere alle esigenze che emergono in contesti sempre più multiculturali, così come la possibilità di elaborare le rappresentazioni personali della morte e di aprire riflessioni sul tema dell’eternità. Un’ulteriore peculiarità del percorso è l’approccio esperienziale, oltre che teorico, per favorire lo scambio e il confronto personale e professionale attraverso l’arteterapia, lo psicodramma e la terapia attraverso le immagini con l’obiettivo di fare sia un percorso intimo e condiviso sui temi trattati scambiando idee, emozioni ed esperienze, sia acquisire strumenti e metodologie che saranno poi messe in pratica in un “Project Work” di gruppo finale che potrà essere concretamente realizzato. Il Master è rivolto non solo a professionisti che lavorano in ambito sanitario, sociale, psicoterapeutico e formativo, ma anche a studenti e cittadini che desiderano fare un personale cammino e ampliare le proprie conoscenze. Parlare di più di morte, iniziare a pensare a quella propria e altrui, diventare capaci di accompagnare altre persone, che siano cari o pazienti, prossime al passaggio. Il Master – che è possibile frequentare anche da uditori – tocca numerosi temi tra cui quello del lutto e dei processi psicologici della perdita e relativa elaborazione, la comprensione delle simbologie e rappresentazioni inerenti alla morte nel ciclo di vita e nei diversi contesti culturali, fino alla “Death education”, quale strategia educativa e di prevenzione. E ancora elementi di bioetica e biodiritto, counselling tanatologico, sostegno psicologico e filosofico, rapporto fra tanatologia e scienze mediche, psicologiche, filosofiche, sociologiche, antropologiche, storiche fino alla presa in carico e cura del fine vita.

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Cultura, società e politica: Scritti per Carlo Mongardini

Posted by fidest press agency su mercoledì, 28 giugno 2023

A cura di: Erica Antonini, Maria Cristina Marchetti, Roberta Iannone, Donatella Pacelli, Emanuele Rossi. Il volume raccoglie i contributi della Giornata di studi in memoria di Carlo Mongardini, che si è tenuta il 10 febbraio 2022 presso la Sala lauree della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione della Sapienza Università di Roma. Attraverso le testimonianze e i ricordi di allievi e colleghi, il testo ha l’ambizione di cogliere lo spirito dell’attività di studio e ricerca di Carlo Mongardini e di provare a rintracciare il filo conduttore che lega i suoi molteplici interessi.Come emerge dai diversi contributi, una linea di continuità è rinvenibile in scelte di merito e di metodo che riconducono all’analisi critica della tarda modernità e ad uno sguardo sempre orientato dalla prospettiva europea. La grande fiducia in questa prospettiva è testimoniata dall’istituzione del Premio Europeo Amalfi per la Sociologia e le Scienze Sociali, punto di riferimento per la sociologia europea degli ultimi decenni del ventesimo secolo e spazio privilegiato di elaborazione di idee, oltre i particolarismi delle scuole di pensiero. Accanto al profilo di studioso, emerge la dimensione del maestro per generazioni di allievi, con i quali ha condiviso generosamente idee e progetti. Ad essi ha offerto un modello di intellettuale che non smette mai di studiare e di progettare iniziative culturali, dentro e fuori l’università per contrastare la banalizzazione del dibattito pubblico contemporaneo. Il suo insegnamento lascia un’eredità importante per seguitare a riflettere sui processi culturali che hanno assecondato l’impoverimento etico, relazionale, sociale che rende fragili le nostre società e democrazie.PP: 282 20,00 € ISBN: 978-88-6897-296-7

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“Nuovi Orizzonti di Inconscio e Società”

Posted by fidest press agency su giovedì, 15 giugno 2023

due nuove pubblicazioni entrano a far parte della collana scientifica di NeP edizioni “Nuovi Orizzonti di Inconscio e Società”, diretta dalla dott.ssa Luciana La Stella, psicoanalista, psicoterapeuta e presidente di OPIFER (Organizzazione Psicoanalisti Italiani Federazione e Registro). La collana ha attualmente all’attivo 50 titoli, raccolti nelle tre sezioni: Studi, Poietica e Arte, Cinema Musica e Teatro e nasce dalla sfida di recuperare l’intuizione dello psichiatra e psicoanalista Carlo Viganò, che ebbe l’idea di raccogliere all’interno di un ambizioso progetto editoriale testimonianze legate alla formazione e alla ricerca clinica in campo psicoanalitico, in particolare nell’orientamento dato da Jacques Lacan alla psicoanalisi freudiana. Si propone di promuovere il reale della soggettività applicato alla vita contemporanea, non solo tramite studi prettamente scientifici ma anche attraverso saggi, romanzi, scritti poetici ed espressioni creative.Il primo volume “Trauma e ascolto in una società complessa. Accogliere, respingere, avversare” è a cura di Elisabetta Campanini e Maria Adele Azzi ed è il risultato di un’attività di studio-approfondimento attuata all’interno di un gruppo-ricerca SITPA, Società Italiana di Terapia Psicoanalitica, di Brescia Si va dalla genesi e dall’evolversi della sofferenza psichica connessa al trauma, alla cura – intesa quale riapertura creativa all’essere e al divenire – sino all’ascolto psicoanaliticamente orientato, in una società complessa dove vari fattori pervadono le comunicazioni/relazioni. In “Cacciatori di solitudini. Principi di psicoterapia della psicosi” l’autore José María Álvarez, con trent’anni di esperienza clinica nel trattamento della psicosi, descrive e definisce i due pilastri portanti che sostengono e permettono la psicoterapia delle psicosi: la follia intesa come difesa per sopravvivere quando si viene attraversati da esperienze inumane e il trattamento basato sul transfert, dove la parola è il cemento della relazione terapeutica e la base di qualsiasi trattamento possibile.Data di pubblicazione: giugno 2023 Isbn: 978-88-5500-288-2 Pagine: 270 Prezzo: 18 euro (cartaceo) — 5 euro (e-book) Gli ultimi due libri sono disponibili in formato cartaceo ed e-book, ordinabili in tutte le librerie, sulle principali piattaforme online (Amazon, Feltrinelli, Mondadori, IBS…) e ai link: https://www.nepedizioni.com/product/trauma-e-ascolto-in-una-societa-complessa/ https://www.nepedizioni.com/product/cacciatori-di-solitudini/ (fonte: http://www.nepedizioni.com)

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Storie dalla società post-migrante

Posted by fidest press agency su sabato, 3 giugno 2023

Merano 18.06.-24.09.2023. Inaugurazione: 17.06.2023, h 16. Kunst Meran Merano Arte Via Portici 16. Kunst Meran Merano Arte propone la mostra Vielheit [molteplicità]. Storie dalla società post-migrante, a cura di Jörn Schafaff, che vede gli interventi di Bani Abidi, Sol Calero, Clément Cogitore, Pradip Das, Nicolò Degiorgis, Barbara Gamper, Nadira Husain, Pinar Öğrenci, Willem de Rooij, Ecaterina Stefanescu, Rirkrit Tiravanija, Haegue Yang e Želimir Žilnik. La realtà sociale odierna, in Europa così come in molte altre parti del mondo, è post-migrante, ovvero caratterizzata dalla convivenza quotidiana di persone di origini, nonché background culturali, sociali, etnici e religiosi differenti. Tuttavia, spesso l’approccio mediatico e il discorso politico non riflettono questa “molteplicità”. La mostra Vielheit [molteplicità] ci invita a esplorare la complessità delle società post-migranti attraverso narrazioni personali e considerazioni generali: come cambiano le preferenze, le abitudini, le percezioni e le relazioni in un mondo sempre più caratterizzato dalla molteplicità? Dove e come diventa visibile il cambiamento? Quali sfide ne derivano per gli individui, per i gruppi e per la società nel suo complesso? I contributi artistici proposti in mostra ci incoraggiano a pensare alla molteplicità in qualità di spazio di possibilità, ma anche come a una sfida. Ad esempio, l’Alto Adige è meta di migrazioni per persone provenienti da altre regioni italiane, altri stati europei o altri continenti e tutte queste persone portano con sé le proprie esperienze, conoscenze, idee, estetiche e modi di vivere. L’opera linguistic landscapes (how do we come together in our differences?)(2023), dall’artista di origine meranese Barbara Gamper, nasce proprio da riflessioni su questo contesto. Attraverso un questionario e un workshop, l’artista ha discusso con studenti e studentesse di Merano di temi quali l’appartenenza, la partecipazione, il futuro e il potere della lingua. Ne è nato un doppio banner su cui i pensieri dei e delle giovani sono condensati in una “Word Cloud”. Sempre realizzata appositamente per questa mostra, la nuova installazione dell’artista tailandese Rirkrit Tiravanija untitled2023 (neighbours) (2023) mostra su più schermi persone di origini diverse che raccontano il loro arrivo a Merano, la loro vita attuale e i loro desideri per il futuro. La piattaforma di legno su cui poggiano gli schermi fa riferimento all’esperienza migratoria dell’artista stesso: ha le dimensioni, infatti, della prima stanza in cui ha vissuto dai 19 anni, quando si è trasferito dalla Thailandia per studiare in Canada. Anche il cortometraggio Inventur Metzstraße 11 (1975) di Želimir Žilnik è sviluppato per interviste dirette: il regista serbo ha chiesto agli inquilini e alle inquiline di un condominio di Monaco di presentarsi davanti alla telecamera. Il risultato è un ritratto vivido e toccante delle condizioni di vita dei cosiddetti “Gastarbeiter”, termine coniato nella Germania Ovest degli anni del boom economico per designare i lavoratori immigrati, provenienti soprattutto dalla Grecia, dalla Turchia e dall’Italia. La storia del XX secolo ci ricorda che la migrazione non è affatto un elemento di novità e che, al contrario, è più spesso la stanzialità a costituite un’eccezione.

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Le imprese vogliono rendere sempre più conto del loro impatto sulla società

Posted by fidest press agency su venerdì, 21 aprile 2023

«Di fronte ai disastri ambientali, al cambiamento climatico, all’incremento del divario tra le aree ricche e quelle povere del Pianeta, cresce la consapevolezza che la politica, da sola, è impotente, se non accompagnata dall’impegno diretto delle imprese ed alla necessaria transizione verso fonti di energia pulita e rinnovabile» sottolinea Moreno Scarchini, ceo di EnergRed (www.energred.com), E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle PMI italiane. Ad esserne interessate —secondo l’analisi di EnergRed— sono ben 300 mila PMI italiane, il 37,5% del totale, che sono anche quelle che già investono di più nell’efficienza energetica. In tale ambito la società fondata da Moreno Scarchini ha precorso i tempi adottando fin dalla sua creazione una cultura aziendale improntata alla RSI e muovendosi fin dall’inizio su due livelli, il primo legato alla tutela dei diritti fondamentali ed il secondo alla creazione di valore condiviso, volendosi riferire allo sviluppo di soluzioni innovative capaci di coniugare performance economiche ed impatto socio-ambientale positivo.L’E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle PMI italiane si propone ora di estendere i benefici all’intero Paese, rendendo il fotovoltaico la fonte di energia più conveniente per le aziende, sinonimo di creatività al servizio dell’uomo. E nell’ambito del suo programma RSI, per il 2023 EnergRed si propone anche di finanziare progetti di riforestazione finalizzati al contrasto ai cambiamenti climatici.Uno studio realizzato per conto di EnergRed.com dall’ICSR ha poi sondato il livello di propensione alla RSI nel segmento PMI nelle diverse regioni d’Italia: sul podio: Lombardia (50,4%), Trentino-Alto Adige (48,5%) e Friuli Venezia Giulia (46,2%).Seguono nella «top-10 di EnergRed.com» Piemonte (43,4%), Veneto (42,6%), Emilia-Romagna (40,1%), Lazio (39,5%), Umbria (38,7%), Valle d’Aosta (37,4%) e Liguria (36,3%).La propensione è invece minore nelle rimanenti regioni: Toscana (36,2%), Basilicata (35,8%), Molise (35,1%), Sardegna (34,8%), Sicilia (34,3%), Marche (32,5%), Puglia (32,4%), Campania (29,4%), Abruzzo (28,7%) e Calabria (28,2%).

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Procedimenti istruttori a carico di 7 società di energia

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2022

Federconsumatori esprime grande soddisfazione per i sette provvedimenti dell’Autorità Antitrust adottati nei confronti di Eni, Enel, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie, disponendo la sospensione delle variazioni unilaterali dei contratti in essere che avrebbero comportato aumenti pesantissimi sulle bollette di milioni di utenti.I provvedimenti, che si aggiungono ai quattro già precedentemente emanati a ottobre nei confronti di Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti Energia, evidenziano i comportamenti scorretti delle aziende di energia, in entrambi i casi segnalati da Federconsumatori.Fin dalle prime denunce ricevute dagli utenti, la nostra associazione ha presentato diversi esposti a AGCM attraverso alcune sue strutture regionali, chiedendo l’applicazione autentica del Decreto Aiuti bis il quale vieta tutte le variazioni contrattuali fino al 30 aprile 2023. In questa sede abbiamo richiesto severi provvedimenti nei confronti delle aziende che hanno deliberatamente ignorato il dispositivo di legge, in una fase così difficile per i cittadini.Alla luce dei procedimenti odierni ci aspettiamo, ora, che tutte le aziende rispettino il Decreto: Federconsumatori proseguirà la sua azione inibitoria nei confronti di tutte le aziende che continueranno a comportarsi in maniera scorretta e ad applicare aggravi illegittimi a carico dei cittadini.

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Nasce la Società Italiana Indoor Air Quality SIIAQ

Posted by fidest press agency su sabato, 10 dicembre 2022

Presentata a ECOMONDO 2022 (la più importante fiera internazionale legata al Green ed alla Transizione Ecologica) la Società Italiana Indoor Air Quality, SIIAQ. A fondare la Società scientifica SIIAQ si sono ritrovati prof universitari, ricercatori, professionisti del settore e diversi figure professionali, medici, ingegneri, chimici, biologi, sensibili alla tematica della qualità dell’aria negli ambienti chiusi. Come Presidente della neo Società è stato eletto il Prof. Gaetano Settimo (uno dei massimi esperti nazionali del settore, Coordinatore del Gruppo di Studio Nazionale “GdS” Inquinamento Indoor dell’Istituto Superiore di Sanità), come Vice Presidente il Prof. Pasquale Avino dell’Università del Molise, e come Segretario Generale il dott. Giuseppe Casillo Esperto di Indoor Air Quality con 20 anni di esperienza quale funzionario in varie aziende del settore e già delegato regionale di diverse associazioni medico-ambientali. A completare il primo Consiglio Direttivo sono il Prof. Giorgio Buonanno dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, il Prof. Fabrizio Pregliasco dell’Università di Milano, dott. Lino Ranieri Vice presidente nazionale ASSINSTAL e la Prof.ssa Maria Triassi dell’Università di Napoli Federico II. La SIIAQ mira a diventare un incubatore multidisciplinare di ricerca e sviluppo dal quale poter trarre studi, protocolli, sistemi, risultanze sulla tematica della qualità dell’aria indoor, promuovere una specifica formazione di esperti sulla gestione della Indoor Air Quality, farsi promotore di una legislazione specifica in materia e, non ultimo, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una buona Indoor Air Quality, tematica troppo spesso sottovalutata e poco conosciuta nonostante il tempo che la popolazione trascorre in ambienti chiusi, tra l’85 e il 90% della propria giornata. La SIIAQ si rivolge a tutte quelle figure accademiche, di ricerca, e professionali quali architetti, biologi, chimici, fisici, ingegneri, medici, personale sanitario, tecnici della prevenzione, ecc. interessate alla problematica della qualità dell’aria indoor La SIIAQ collegata ad altre importanti società nazionali e internazionali, colma un vuoto scientifico rispetto ad una problematica sempre più sentita, come è accaduto proprio durante l’emergenza pandemica.

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Per migliorare la qualità delle nostre società in portafoglio implementando pratiche di engagemen

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022

A cura di Xing Xu, Analista ESG Asia ex Japan Comgest Come parte della nostra filosofia d’investimento quality growth, abbiamo scelto di incorporare i criteri ESG nel nostro processo di investimento. Puntiamo ad avere una valutazione completa delle società in cui investiamo e non solo dei dati finanziari, integrando la qualità di questi dati con i criteri ESG. Esistono diverse definizioni di qualità e, per Comgest, i criteri ESG ne sono parte integrante. Ad esempio, ci focalizziamo sui brand dotati di una buona reputazione; analizziamo la cultura aziendale per vedere se essa presenti delle caratteristiche particolari che permettono di attrarre i talenti o, al contrario, se all’interno dell’azienda sia riscontrabile una cultura tossica che porta alla fuga dei cervelli; se le aziende che investono in R&S hanno un vantaggio in termini di crescita organica e analizziamo l’azienda per vedere se possiamo instaurare un rapporto di fiducia con il management e il consiglio di amministrazione. In Comgest, l’integrazione ESG avviene attraverso un’analisi interna specifica di ogni società, del rating ESG corrispondente e del modo in cui questo rating interno influisce sulla valutazione. Cerchiamo inoltre di migliorare la qualità delle nostre società in portafoglio implementando pratiche di engagement. By http://www.verinieassociati.com

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Il contesto favorisce le società ben posizionate sul mercato

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2022

A cura di Zak Smerczak, Analista & Gestore Comgest Growth World. Il mercato continua ad essere volatile, in quanto valuta i rischi legati alla recessione, all’inflazione, al contesto geopolitico, agli strascichi della pandemia e ai lockdown localizzati (soprattutto in Cina). Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania si sono registrati i rendimenti obbligazionari più alti da oltre un decennio a questa parte, con tassi di inflazione che si avvicinano alla doppia cifra. Finora le relazioni societarie sono state generalmente positive: l’ultimo trimestre ha visto gli utili dell’S&P 500 sorprendere positivamente salendo del 4%, con il 76% delle relazioni che hanno sorpreso in positivo e solo il 19% che hanno deluso. Anche a livello di portafoglio globale siamo stati più che soddisfatti degli utili riportati dalle società. Per il futuro confidiamo sulla resilienza degli utili delle nostre società (CAGR aggregato degli EPS a 5 anni del 12%), tutte caratterizzate da bilanci solidi (posizione di cassa netta aggregata), margini elevati, capacità di compensare l’inflazione con aumenti di prezzo e una sensibilità economica relativamente bassa. Le nostre società tendono ad essere amministrate da team di gestione disciplinati, ben allineati con gli azionisti e dotati di una solida governance. Abbiamo già assistito a una significativa compressione dei multipli (da 30X PE/NTM al 31 dicembre 2021 a 21X PE/NTM al 5 ottobre) nelle società in cui investiamo e riteniamo che la valutazione complessiva della strategia globale abbia un prezzo interessante per le prospettive di crescita a lungo termine. By http://www.verinieassociati.com

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Haleon diventa una società indipendente, completando la propria separazione da GSK

Posted by fidest press agency su venerdì, 22 luglio 2022

Le contrattazioni sono iniziate oggi alla Borsa di Londra con Brian McNamara, CEO di Haleon, che ha condotto la cerimonia di apertura del mercato, e seguiranno alla Borsa di New York (NYSE) con un evento analogo.A fronte di un’attenzione sempre crescente per la salute e il benessere delle persone, del progressivo invecchiamento della popolazione mondiale, dell’emergere di una classe media nelle economie in forte crescita, della crescente importanza del Selfcare derivante da una maggiore pressione sui sistemi sanitari pubblici e dei numerosi bisogni non soddisfatti delle persone, Haleon nasce in un momento in cui il mercato del Consumer Healthcare è destinato a espandersi (si stima un tasso del 3-4% all’anno nel medio termine). L’azienda prevede una crescita organica annua a medio termine dei ricavi del 4-6%. In Italia, Haleon è presente con la sede commerciale di Baranzate e con lo stabilimento di Aprilia (LT) che impiega 650 persone e vanta una capacità produttiva annuale di oltre 100 milioni di confezioni di prodotti. Fondato nel 1958, è specializzato nella produzione e confezionamento sia di prodotti da banco per la gestione del dolore, sia di integratori alimentari in forme solide e semi solide: compresse (sia semplici che rivestite), capsule e granuli, gel. Il confezionamento è in blister, flaconi, tubi e bustine.

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“L’umanità nel Metaverso: come coniugare tecnologia e società”

Posted by fidest press agency su venerdì, 6 Maggio 2022

Milabno. Anche quest’anno Pictet Asset Management rinnova la sua partecipazione, in qualità di Main Partner, alla 12° edizione del Salone del Risparmio con la conferenza: “L’umanità nel Metaverso: come coniugare tecnologia e società”, in programma per martedì 10 maggio 2022, ore 15:45, in Sala Silver presso il MiCo di Milano. L’incontro sarà l’occasione per dibattere su come l’evoluzione digitale stia impattando sul sociale e sul delicato equilibrio tra l’essere umano e la tecnologia, soffermandosi in particolare sullo sviluppo del Metaverso e sulle nuove opportunità di investimento che ne possono derivare. Tra gli ospiti di eccezione: Luciano Floridi, docente di filosofia ed etica dell’informazione all’Oxford Internet Institute della Oxford University, Luca Colombo, country director di Meta Italia, Anjali Bastianpillai, senior client portfolio manager di Pictet Asset Management, Federico Buffa, giornalista e story-teller. Paolo Paschetta, Country Head per l’Italia di Pictet AM, farà gli onori di casa, introducendo e moderando gli ospiti.In questa edizione del Salone, dal titolo “Umano, Responsabile e Digitale”, non ci si poteva non interrogare su come il progresso tecnologico stia trasformando la quotidianità delle persone e, in particolare, le loro interazioni sociali. Un processo destinato a rivoluzionare anche i modelli di business aziendali e, di conseguenza, il mondo degli investimenti. Le società all’avanguardia, pronte a cavalcare l’ondata di innovazione legata al Metaverso e capaci di contribuire allo sviluppo di queste nuove tecnologie, presentano infatti un elevato potenziale di crescita e saranno in grado di creare valore per gli investitori nel lungo termine. Questo ed altro verrà approfondito durante il dibattito tra gli esperti in sala. Paolo Paschetta, Country Head per l’Italia di Pictet AM, ha commentato: “Il Salone del Risparmio è da sempre un’occasione unica per tutta l’industria del risparmio gestito, alimenta il confronto tra gli operatori e la condivisione delle rispettive visioni sulle prospettive per gli anni a venire. La nostra scelta di guardare al Metaverso è figlia della forte attenzione per l’innovazione che da sempre contraddistingue il nostro approccio agli investimenti. Nell’analisi della nuova frontiera del mondo digitale, approfondiremo le trasformazioni che queste tecnologie produrranno nelle nostre vite quotidiane e le conseguenti implicazioni per i mercati finanziari. Per chi avrà il coraggio di abbracciare l’innovazione, le opportunità non mancheranno, senza tuttavia sottovalutare i rischi”. La conferenza è accreditata per 1 ora ai fini del mantenimento delle Certificazioni ESG, EIP, EFA ed EFP.

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La qualità delle società continuerà a premiare nel lungo periodo

Posted by fidest press agency su giovedì, 31 marzo 2022

A cura di Gabriella Berglund, Branch Manager di Comgest Italia. Comgest gestisce fondi azionari da oltre 30 anni su tutte le zone geografiche con un unico stile quality growth. Il nostro stile di gestione tende a preferire società con attività solide, trasparenti e con una crescita solitamente a due cifre e sostenibile nel tempo. Per questo preferiamo settori come quello tecnologico, l’healthcare e il settore del consumo. Siamo invece tendenzialmene assenti in settori come le materie prime, il settore finanziario in particolare quello bancario e in settori ciclici in generale. Queste aree non ci danno la visibilità nel lungo periodo che noi richiediamo, aumentano la volatilità e il rischio dei portafogli, sono troppo legate a dinamiche macroeconomiche e non alle aspettative delle singole società. Preferiamo invece focalizzarci su società che in generale hanno un elevato livello ESG e che sono poco influenzate da cicli economici. Per tale ragione la nostra esposizione a società con alto livello di carbonio e fossili é praticamente assente. Il 96% dei nostri fondi sono tra l’altro sotto la classificazione dell’articolo 8, secondo la regolamentazione SFDR. Tuttavia, l’assenza di esposizione a questi settori che ha premiato nel passato sulle performance di lungo periodo, può avere ed ha avuto effetti negativi sulle performance del breve. Se da una parte le ottime performance post Covid ci hanno permesso di raggiungere il livello massimo di AUM di 40 miliardi di euro, durante la fine del 2021 la rotazione settoriale a favore di titoli ciclici, in particolare legati a materie prime e petrolio e, inizialmente, anche di quelli bancari, ha avuto un impatto negativo in termini relativi sulle nostre performance.

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Rassegna Tra diritto e società. La questione penitenziaria

Posted by fidest press agency su lunedì, 14 marzo 2022

Parma martedì 15 marzo la seconda edizione della rassegna Tra diritto e società. La questione penitenziaria, un ciclo di seminari interdisciplinari promossi dal Dipartimento di Giurisprudenza, Studî politici e internazionali dell’Università di Parma dedicati alle tematiche carcerarie.I sei incontri sono ideati e organizzati da Fabio Cassibba e Chiara Scivoletto, docenti, rispettivamente, di Diritto penitenziario e di Criminologia in Ateneo, e si rivolgono in primis alle studentesse e agli studenti iscritti ai corsi di laurea del Dipartimento. Il primo appuntamento è fissato per martedì 15 marzo alle 15 su Teams (urly.it/3hz98) e tratterà della Giustizia riparativa. Da utopia a programma. I relatori saranno Marco Bouchard, Presidente di Rete Dafne Italia, Giovanni Ghibaudi, Presidente del Comitato nazionale dei mediatori esperti in giustizia riparativa e Isabella Mastropasqua, Dirigente del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia. Il secondo seminario, in programma giovedì 31 marzo alle 15 e intitolato Le infinite riforme. Il carcere e la città, vedrà la partecipazione di Stefano Anastasia, della Conferenza dei Garanti per le persone private della libertà personale, Giuseppe Mosconi dell’Università di Padova e Giacinto Siciliano, Direttore della Casa Circondariale di San Vittore di Milano. Si proseguirà mercoledì 13 aprile alle 15 per trattare di “Carcere duro” e diritti fondamentali del detenuto. Dialogheranno sul tema Pasquale Bronzo, di Sapienza Università di Roma, Veronica Manca, avvocata del coordinamento di «Diritto di difesa» e Gabriele Terranova, Presidente della Camera penale di Prato. Il quarto appuntamento, previsto per martedì 26 aprile alle 15, sarà dedicato a La sicurezza e l’uso legittimo della forza. Il tavolo dei relatori sarà composto da Pietro Buffa, Provveditore del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria della Lombardia, Cosima Buccoliero, Direttrice dell’Istituto penale minorile ‘C. Beccaria’ di Milano, Alessandro Maculan, dell’Università di Padova e Angelo Napolitano, Dirigente di Polizia penitenziaria presso la Casa Circondariale di Pavia. Il penultimo incontro è in programma mercoledì 4 maggio alle 15. Si parlerà di Sex offenders e “infami”: i bisognosi di protezione dentro e fuori dal carcere. Il tema verrà affrontato da diverse prospettive professionali: ne tratteranno Laura Cesaris, Università di Pavia e Garante dei detenuti della Provincia di Pavia, Monica Dotti e Paolo De Pascalis, del Centro LDV dell’Azienda USL di Modena, Fabio Gianfilippi, del Tribunale di Sorveglianza di Spoleto e Silvia Merli, presidente del ClPM Emilia di Piacenza. Il ciclo si chiuderà giovedì 12 maggio alle 13 con un appuntamento su Il diritto allo studio in carcere. Pensare il futuro. Quest’ultimo seminario si svolgerà in presenza presso il teatro degli Istituti penitenziari di Parma (via Burla) e vedrà la partecipazione di Franco Prina, Presidente della Conferenza Nazionale Universitaria dei Poli penitenziari (l’organismo della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane dedicato allo studio in carcere), che dialogherà con Vincenza Pellegrino, Delegata del Rettore ai rapporti con gli Istituti penitenziari di Parma e con Francesca Vianello ed Elton Kalika, dell’Università di Padova. Questo appuntamento richiede la prenotazione, secondo le indicazioni contenute nella locandina.Per l’importanza dei temi trattati e per la competenza dei relatori coinvolti tutti gli appuntamenti (in modalità webinar, su piattaforma Teams) saranno aperti alla partecipazione libera dei professionisti, degli operatori, degli studenti degli istituti scolastici superiori e della cittadinanza tutta.Il Coordinamento scientifico dell’iniziativa è curato da Fabio Cassibba e Chiara Scivoletto.La segreteria organizzativa è affidata a Virginia Oddi e Ettore Crippa. L’accesso è libero.

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Società con un fatturato che cresce di oltre il 20% per tre anni consecutivi

Posted by fidest press agency su martedì, 21 dicembre 2021

A novembre 2021, in Friuli Venezia Giulia, sono 188 le cosiddette imprese “scale-up” (definizione Eurostat-Ocse) e rappresentano l’1,4% del totale delle imprese considerate. Di queste, sono 37 quelle che potrebbero definirsi “top” scale-up, ossia che partono con un fatturato, nel primo anno preso in considerazione, di 500 mila euro, quindi con crescite maggiori in termini di valore (e altre ricadute positive sull’economia).Il dato emerge dalla nuova ricerca del Centro Studi della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, che ha analizzato i dati Infocamere sui fatturati disponibili relativi agli anni 2017-2020. L’analisi ha preso in considerazione quelle imprese attive, iscritte nei Registri Imprese Fvg entro l’anno 2017, che depositano i bilanci, ossia una platea di partenza di 13.785 imprese di diversa natura giuridica: società di capitali ma anche altre realtà come associazioni, aziende speciali, consorzi, cooperative sociali, enti pubblici economici, enti sociali, fondazioni, società consortili, cooperative. Per poter effettuare l’analisi sugli incrementi di fatturato nell’ultimo triennio sono state escluse quelle di più recente costituzione (dal 2018 in poi), per cui non sarebbero stati ancora disponibili tutti i dati. «Le scale-up prese in esame dal nostro nuovo studio – commenta il presidente camerale Giovanni Da Pozzo –, con la loro rapidissima crescita, apportano esternalità positive all’economia in termini di reddito, creazione di nuovi posti di lavoro, ma anche – fattore importante – in termini di introduzione di prodotti e servizi innovativi sul territorio, di attenzione alle richieste del mercato e anticipazione di tendenze.”

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