Un letterato tra il Veneto e l’Europa
Posted by fidest press agency su sabato, 18 aprile 2009
Padova dal 22 aprile al 10 maggio Oratorio di San Rocco presenta Melchiorre Cesarotti (1730-1808): Un letterato tra il Veneto e l’Europa. E’ il titolo dell’evento che prevede l’esposizione di stampe e manoscritti delle opere e dei documenti originali del Cesarotti. Al di là del richiamo e dell’attenzione di un pubblico sempre più vasto, sulla figura e sull’opera del Cesarotti, la mostra, ed il catalogo che la documenta, segneranno certamente una tappa importante nelle vicende degli studi e delle ricerche, già assai fitte soprattutto nell’ultimo decennio, intorno a un protagonista della cultura italiana ed europea nella delicata transizione fra Sette e Ottocento. L’evento realizzato sempre dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Melchiorre Cesarotti, (nominato con Decreto del Ministro per i Beni e le Attività culturali del 20 marzo 2008) ha la collaborazione del Comune di Padova ed è organizzata dall’Archivio di Stato, dalla Biblioteca Universitaria di Padova e dalla Biblioteca del Seminario. I documenti, i mss. e le stampe esposte, che nel loro insieme, pur nella necessità di una selezione adeguata agli spazi espositivi, rappresentano il corpus più ampio mai esposto al pubblico e pertinenti a Melchiorre Cesarotti, provengono dai patrimoni documentari e librari, oltre che dell’Archivio di Stato di Padova, della Biblioteca Universitaria di Padova, della Biblioteca del Seminario di Padova, enti tutti rappresentati nel Comitato Nazionale, dell’Archivio Vescovile e della Biblioteca Civica di Padova, della Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, della Biblioteca del Museo Civico di Bassano del Grappa (Vicenza), della Biblioteca Nazionale Centrale e della Biblioteca Riccardiana di Firenze. Non pochi dei “pezzi” che saranno esposti vengono sistematicamente descritti per la prima volta. La mostra ed il catalogo documentano, in primo luogo, la centralità della figura e dell’opera del Cesarotti, nel contesto della cultura veneta fra la metà del Settecento e il primo decennio del nuovo secolo: con una varietà di interessi, di competenze e di progetti che ne fanno rapidamente (specie dopo l’Ossian del 1763) personaggio di spicco, ben al di là dei confini pur assai ricchi dell’ambito di provenienza (Padova, Venezia e il Veneto), a livello nazionale ed europeo, al centro di una fitta rete di rapporti documentati solo in parte dall’epistolario a stampa. La mostra, ed il catalogo, offrono su questi due versanti una documentazione completa: indicativa non solo della mole e della qualità del lavoro cesarottiano, ma anche della maturazione delle intenzioni e dei giudizi in corso d’opera, con ricadute di grande rilievo anche per le vicende della cultura italiana ed europea delle generazioni successive, dal Monti traduttore dell’Iliade alla stagione romantica.
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