Un aumento determinato dall’entrata in vigore della terza tranche del “sovraprezzo Anas” (calcolato in millesimi al chilometro), che era stato messo in stand by dal Governo, fino al 30 aprile. L’intero importo, dunque, andrà all’Anas e non alla Concessionaria. Resta invece ancora congelato l’aumento dell’1,45% che avrebbe dovuto scattare sempre dal primo maggio. A differenza delle altre concessionarie autostradali, infatti, Autovie attualmente sta lavorando in collaborazione con la struttura commissariale per rideterminare il piano finanziario, alla luce dei diversi oneri derivanti dall’accelerazione dei lavori per la realizzazione della terza corsia. I parametri per la determinazione delle tariffe, fra le numerose variabili, comprendono anche la voce investimenti, un capitolo che la Concessionaria sta definendo proprio in questo periodo.
Archive for 1 Maggio 2009
Aumentano le tariffe autostradale gestite da Autovie Venete
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
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Logiche di un potere siciliano. L’Arra di Felice Crosta
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
C‘è un soggetto pubblico in Sicilia che evoca emergenze, ma anche torrenti di denaro. È l‘Arra, Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, istituita con decreto del presidente della regione Cuffaro il 28 febbraio 2006. Si tratta di una struttura centralistica, rigidamente verticale, che ha avocato competenze che appartenevano a un pulviscolo di enti territoriali: dai comuni ai consorzi di bonifica, assumendone comunque di nuovi, sulle linee della legge Galli. Come altri organi regionali di recente istituzione è retta da logiche di sottogoverno, tese a garantire la stabilità del personale politico a dispetto degli eventi. In questo senso non differisce tanto dagli enti regionali di un tempo: l’Ems, l’Eas, altri ancora. Per contenere lo scandalo che andava montando nel paese, si è adottato un escamotage singolare, inteso a bilanciare di fatto i poteri nell’Agenzia. Nel 2008 è stato posto per legge un tetto di 250 mila euro ai compensi dei burocrati, ma, contestualmente, è stato deciso di affiancare a Crosta tre consiglieri, perché tutti i partiti di governo potessero essere rappresentati. La scelta è caduta quindi su Giuseppe Infurna, ex deputato regionale di An, Rossella Puglisi, già candidata per l’Udc alle politiche del 2008, Guglielmo Scammacca, ex assessore regionale ai Lavori Pubblici: quest’ultimo poi sostituito, per riequilibrare le influenze, da Giovanni Cappuzzello, già candidato Mpa alle politiche. In tale vicenda, che ha visto in palio oltre un miliardo di euro, Felice Crosta, prima da vice commissario per l’emergenza rifiuti, poi da presidente dell’Arra, è andato muovendosi in realtà con spesse motivazioni. Nel 2003 ha siglato personalmente la convenzione con le compagini vincitrici, di cui ha avuto modo di conoscere da vicino caratteri, progetti, apparentamenti. Le anomalie degli appalti che alcuni anni dopo sarebbero state riscontrate in sede comunitaria non poterono essere quindi frutto del caso. Richiamano bensì degli atteggiamenti. E la cosa tanto più appare indicativa, di un clima se non altro, se si tiene conto di alcune realtà economiche incastonate in quelle cordate aggiudicatarie, che reclamano oggi una penale di 200 milioni di euro per l’annullamento degli accordi. Si tratta della Emit, che fa capo alla famiglia Pisante, e della Altecoen, che riconduce al medesimo gruppo oltre che all’imprenditore Pietro Gulino di Enna. La prima risulta presente negli appalti per i termovalorizzatori di Palermo e Casteltermini, sotto la guida della Actelios del gruppo Falck. La seconda figura nel cartello aggiudicatario dell’inceneritore di Augusta, guidato ancora da Actelios, mentre costituisce un pezzo forte del consorzio Sicil Power, che si è aggiudicata l’appalto dell’inceneritore di Messina. A fare la differenza sono comunque due dettagli. Sia i Pisante sia Gulino recano un passato giudiziario importante. I primi, che proprio con l’imprenditore ennese sono stati dentro l’affare dei rifiuti di MessinAmbiente, finito in scandalo con numerosi arresti, risultano inseriti in modo strategico, con presenze quindi a tutto campo, nell’altro ambito interessato dall’Arra: quello dell’acqua. Ebbene, tutto questo, ancora una volta, non può essere considerato casuale. Nel 2003 è entrata in campo la multinazionale francese Veolia. Tale società aveva già stretto un patto di ferro con i Pisante, attraverso la condivisione del pacchetto azionario della Siba, che aveva assunto gestioni di acqua e depuratori lungo tutta la penisola. Volgendosi alla Sicilia, recava quindi buone ragioni per fare cordata con l’alleato pugliese, che peraltro, proprio nell’isola recava interessi e referenti. Pure con questi ultimi, beninteso, la multinazionale ha dovuto fare i conti. Si è ritrovata a interloquire infatti con il Gulino di Altecoen e ha dovuto riconoscere spazi di tutto rispetto al nisseno Di Vincenzo. In tali termini si compiva quindi, nel 2004, la maggiore esperienza di privatizzazione dell’acqua nell’isola, con il passaggio degli acquedotti dall’Eas a Sicilacque. Nell’aprile 2004, Salvatore Cuffaro dichiarava solennemente che la privatizzazione era ormai pressoché fatta e l’emergenza in via di superamento. Ma le aspettative di un iter veloce e confortevole della prima sono durate poco. L’istituzione dell’Agenzia è apparsa la risposta idonea. E in una certa misura lo è stata, se è riuscita, appunto, ad avocare a sé poteri, a stabilire quindi regole e direzioni di marcia in tutto il territorio regionale. Non si è tenuto tuttavia conto di talune situazioni sul terreno, che sono andate facendosi sempre più magmatiche. Non si tratta solo dei ricorsi al Tar, che nella definizione degli appalti sono diventati una consuetudine. Né delle direttive comunitarie, che pure hanno costituito uno scoglio difficile, talora addirittura insuperabile. È maggiormente lungo il perimetro degli Ato che il disegno strategico di Crosta è andato impigliandosi. A partire dagli Ato stessi. Ne sono risultati 27, che contano ben 189 consiglieri d’amministrazione. In sintonia con contraenti privati, sotto comunque le direttive dell’Arra, le autorità di Ambito avrebbero dovuto mettere ordine nei servizi idrici e nel ciclo dei rifiuti, invece su entrambe le linee si è finiti in piena calamità. In ultimo, l’intera macchina degli Ato è entrata in crisi, fino al limite del dissesto, con un indebitamento complessivo di quasi un miliardo di euro, non tanto per le difficoltà economiche degli enti locali di riferimento, pur significative, quanto per i modi in cui ha gestito le proprie economie, a partire dalle spese di funzionamento, che non costituiscono beninteso le maggiori. Alcuni numeri al riguardo sono eloquenti: solo i 189 consiglieri di amministrazione costano ai comuni circa 12 milioni di euro l’anno; una somma analoga viene destinata a incarichi di consulenza; qualche milione viene speso addirittura per le auto blu. L’Agenzia di Crosta è andata portandosi, come è evidente, su un terreno critico. Alle emergenze che ne hanno garantito la sopravvivenza e il potere, se ne sono aggiunte infatti altre, meno controllabili, tanto più in tempi di recessione. D’altra parte, restano impegnative le pretese del privato, entro cui insistono a influire le ipoteche della tradizione. Garante di un sistema che ha incluso ed escluso, l’Arra ha sempre rispettato i patti con i contraenti, visibili e sottintesi. Ne danno conto i capitoli di spesa della Regione, l’impiego di fondi europei, la concessione a certe condizioni del patrimonio pubblico, la condivisione o la tolleranza di taluni stati di fatto. Con l’apporto decisivo degli Ato e non solo, ha finito quindi con il rendere sistema, più ancora che in passato, lo spreco di risorse. Mentre si consuma allora il fallimento del piano rifiuti, Felice Crosta può trovare confacente siglare un accordo con Actelios e Sicil Power, con cui viene stabilito in 200 milioni di euro la somma che dovrà essere pagata alle medesime a titolo di penale per l’annullamento dell’appalto degli inceneritori: un importo, appunto, che lascia tanto dubitare. A dispetto dell’obbligo di astensione, l’Arra trova altresì confacente proporre nuovi bandi di gara, che violano di fatto l’obbligo di esecuzione della sentenza della Corte di Giustizia Ue, oltre che i princìpi della libera concorrenza. E ancora, di concerto con la Regione, che intanto ha dovuto farsi carico dei 540 milioni di debiti accumulati dall’Eas, trova congruo che gli indebitamenti degli Ato vengano risanati, come è avvenuto nel caso di Simeto Ambiente, con i fondi delle autonomie locali. Le denunce si moltiplicano. In numerosi centri la protesta, che sempre più riunisce l’intera banda delle emergenze, giunge a coinvolgere sindaci ed esponenti degli stessi partiti che governano la Regione. Su tali sfondi trova senso allora la decisione di sciogliere l’Agenzia, presa dall’Ars il 28 novembre 2008, su proposta del consigliere Giuseppe Laccoto del Pd. Il termine delle operazioni di chiusura è stato fissato nel 31 dicembre 2009, dopo cui è prevista l’entrata in funzione di un Dipartimento delle acque e dei rifiuti presso il nuovo assessorato dell’Energia. Ma per il sistema vigente è scoccato realmente l’inizio della fine? Non può tuttavia scomparire senza che se ne avvertano serie risonanze. Crosta, in particolare, si è assunto l’onere di condurre in porto progetti che restano largamente irrisolti. Esistono servizi idrici da assegnare in aree importanti, come quelle di Messina e Trapani. La problematica dei termovalorizzatori rimane appunto nelle secche. (fonte “L’isola possibile”, rivista siciliana che esce in allegato a “Il Manifesto”, dove è stata pubblicata l’inchiesta di Carlo Ruta “Logiche di un potere siciliano. L’Arra di Felice Crosta” di cui riportiamo ampi stralci)
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Detour fa tappa a Istanbul
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Dopo Londra(2006), New York (2007), Parigi (Primavera 2008) Berlino (Autunno 2008), Detour arriva a Istanbul il 22 maggio ospite di santralistanbul, l’ex centrale elettrica che oggi ospita l’Energy Museum. Detour raggiunge in autunno Tokyo, coinvolgendo nel suo percorso artisti sempre nuovi, particolarmente legati alla città in cui la mostra fa tappa. Detour Istanbul presenta i taccuini di 50 scrittori designer, architetti, musicisti e illustratori di fama internazionale, tra cui Karim Rashid, Ron Arad, Han Tümertekin, Karim Said, Hans Ulrich Obrist, Giuseppe Amato. I visitatori della mostra possono vivere un’esperienza unica attraverso il contatto con i taccuini, che come da tradizione, vengono sfogliati utilizzando i guanti di cotone per interagire con l’opera. Tra i 50 taccuini in mostra alcuni raccontano storie speciali, altri contengono appunti e progettazioni in divenire. Tutti trasmettono una visione inedita nel processo creativo di ogni artista. Gli artisti rappresentanti sono: Erdem Akan, Yesim Akdeniz Graf, Giuseppe Amato, Ron Arad, assume vivid astro focus, Atelier70, Yuval Avital, Yves Béhar, Bili Bidjocka, Jean Blanchaert, Handan Börüteçene, Lele Dainesi, Shezad Dawood, De Pawlowsky, Stefano Faravelli, Michael Graves, Emio Greco+Pieter C. Scholten, Martí Guixé, Nicholas Hlobo, Maira Kalman, Abdoulaye Armin Kane, KUEHN MALVEZZI, Julia Lohman, Ross Lovegrove, Hans Maier-Aichen, Antonio Marras, Sebastiano Mauri, Stéphanie Nava, Simon Njami, Hans Ulrich Obrist, Ahmet Ögüt, Pax Paloscia, Paolo Pellegrin, Julie Polidoro, Ana Prvacki, Karim Rashid, Sigur Ròs, Salón, Karim Said, Maia Sambonet, Giovanni Sollima, Paolo W. Tamburella, Filippo Timi, Sema Topaloglu, Han Tümertekin, Gülname Turan, Joep van Lieshout, Giorgio Vigna, Massimo Vitali, Siren Elise Wilhelmsen. ( foto detour)
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“Nasce A.L.I.Ce Molise al Neuromed”
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
“Finalmente è nata A.L.I.Ce Molise! Un’ associazione finalizzata esclusivamente ad offrire sostegno ed aiuto ai pazienti e familiari colpiti da Ictus cerebrale, malattia purtroppo largamente diffusa nella popolazione molisana. Ci tengo a sottolineare- afferma la dr.ssa Giordana Pelone, Presidente dell’ A.L.I.Ce Molise e medico presso la Stroke Unit del Neuromed – che molti sono i luoghi comuni da sfatare, per esempio quello che si tratti di una malattia che colpisce esclusivamente le persone anziane. Infatti sempre di più sta crescendo il numero dei giovani colpiti e molti di questi ne portano ancora gli esiti invalidanti; spesso queste persone vengono escluse dal mondo del lavoro, nonostante la capacità, la volontà ed il bisogno di continuare a dare il proprio contributo lavorativo alla società. Anche il numero delle donne colpite dall’Ictus e’ in costante crescita . Per le donne spesso l’associazione del fumo con l’assunzione di contraccettivi orali (pillola anticoncezionale) aumenta notevolmente il rischio di sviluppare malattie vascolari. Ricordo quindi che l’associazione e’ aperta a tutti !!!!” “Sono convinto – Aggiunge il Presidente Onorario dell’A.L.I.Ce Molise Dr. Carmine Vecchione, Responsabile della Stroke unit dell’irccs Neuromed- che la presenza di questa associazione sul territorio molisano sia di fondamentale importanza per rispondere al costante bisogno di informazione sull’Ictus cerebrale. Il nostro intervento e’ finalizzato non soltanto al trattamento dell’ictus cerebrale ma anche alla prevenzione di questa frequente malattia. Programmeremo delle campagne di sensibilizzazione per far conoscere la malattia ed i relativi fattori di rischio. Medici ed infermieri dell’Istituto Neuromed saranno costantemente impegnati in questa associazione. Siamo aperti a tutti coloro che vorranno aderire al progetto A.L.I.Ce Molise costruendo insieme un valido supporto a coloro che ne necessitano. E’ il caso di dire che A.L.I.Ce non è più nel “Paese delle meraviglie” ma è diventata una realtà.” (foto ali)
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Africa di Giuseppe Carrisi
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Roma. 26 maggio – ore 10,30 Via Salaria 113 Centro Congressi Facoltà di Scienze della Comunicazione Giuseppe Carrisi presenta il suo libro Africa. Con l’Autore interviene: Jean-Léonard Touadi – scrittore e giornalista italiano, originario della Repubblica del Congo Lo sapevate che nessuna persona è considerata povera fintanto che ne esiste un’altra su cui la prima possa contare? E che mediamente in Africa si stanziano 8 dollari per curare ogni malato di Hiv mentre negli Stati Uniti la cifra pro capite è di 13.500 dollari? E sapevate che la durata media della vita di un africano è 31 anni contro i 78 nei paesi del G7? E che diciotto dei venti Paesi più poveri del pianeta sono africani? E sapevate che per le innumerevoli connessioni con Pechino il continente nero si sta sempre più tingendo di giallo? Queste sono solo alcune delle riflessioni condotte sulla base di un’attenta ricerca sul secondo continente per estensione e popolosità. Un’area pari a tre volte l’Europa, ma il cui Prodotto Interno Lordo complessivo (relativo ai 40 Paesi dell’Africa sub sahariana) ammonta a circa la metà di quello della sola Spagna. Un continente formato da 53 Stati con circa un miliardo di persone che usano oltre 2500 lingue o dialetti per comunicare tra loro. Fin da tempi più remoti l’Africa è stata terra di conquista, e gli interessi extracontinentali ne hanno impedito il consolidamento in Stati, seminando guerre, miseria e morte su tutto il suo enorme territorio. Oggi, agli inizi del XXI secolo, il continente nero è un luogo indifeso che, dopo anni di promesse dell’Occidente, spesso tradite dai fatti, vive ancora i retaggi del passato coloniale a cui si aggiungono le grandi contraddizioni del presente. Nonostante il suo illimitato potenziale, l’Africa infatti non è ancora riuscita a darsi un’unità politica ed economica, né ha realizzato un’equa redistribuzione delle risorse e un sistema difensivo che la metta al riparo dai potenziali razziatori delle materie prime. Inoltre, pur essendo diminuiti, i conflitti armati e i “golpe” continuano a essere la causa principale dell’instabilità politica e il terreno fertile per l’ingerenza straniera. A questo si aggiungono nuove piaghe: dal terrorismo internazionale alla droga, dalla biopirateria all’emergenza climatica. In questo saggio, Carrisi evidenzia come, nell’epoca della globalizzazione, il continente nero si trovi soggiogato da un nuova forma di “colonialismo” che vede in campo nuovi attori, oltre a quelli tradizionali: Cina, India, Brasile, Iran, tra tutti, mentre gli Stati Uniti continuano a esercitare la loro influenza e l’Europa oscilla tra progetti di cooperazione e risentimento nei confronti del colonialismo. Nonostante tutto, l’Africa negli ultimi anni ha conosciuto una crescita economica rilevante (dovuta essenzialmente alla domanda di “oro nero”), che potrebbe consentirle di iniziare a recuperare il ritardo accumulato nei confronti del mondo occidentale. Ma, come sottolinea Carrisi, per riuscirci è necessario sciogliere alcuni “nodi” fondamentali: “governance”, Aids, nuove tecnologie, gestione e sfruttamento delle risorse, ma soprattutto lasciare finalmente agli africani il loro destino e il loro futuro. 336 pagine circa € 12,90 ISBN 978-88-541-1472-2 (foto africa)
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L’archeologia e i suoi misteri
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Roma 8 maggio – ore 18.00 Libreria Internazionale Paolo VI Via Di Propaganda 4 In occasione del ciclo di incontri “I venerdì di Propoganda: Temi e Autori” Leonella De Santis presenta il suo libro I segreti di Roma sotterranea Alla scoperta di un mondo misterioso e sommerso dove passato e presente si fondono fino a diventare una cosa sola. Con l’Autrice interviene: Neria De Giovanni Sotto il suolo bimillenario di Roma, esiste una città ancora più antica di quella che si può ammirare restando in superficie: un mondo misterioso e sommerso dove l’archeologia si intreccia con la storia e dove vestigia sepolte dall’incedere del tempo svelano un patrimonio di tesori preziosi ma molto spesso assolutamente ignorati. Con competenza e passione, Leonella De Santis invita il lettore a scendere sotto la Roma conosciuta da tutti per scoprire i segreti delle catacombe cristiane ed ebraiche, ammirare i miracoli degli antichi acquedotti, visitare i vetusti luoghi di sepoltura, ritrovare fossili appartenenti ad altre ere geologiche, esplorare i cunicoli delle vecchie carceri e godere dell’arte conservata nelle numerose basiliche sotterranee della capitale. Dalla tomba di Paolo sulla via Ostiense fino al rifugio antiaereo dell’EUR, il libro della De Santis svela i segreti di un territorio dove il presente e il passato si compenetrano fino a diventare una cosa sola, gettando una nuova luce sul fascino immenso della città eterna. 320 pagine circa € 9,90 ISBN 978-88-541-1234-6
Leonella De Santis, archeologa e giornalista, si occupa da sempre del patrimonio storico-culturale della città di Roma. Con la Newton Compton ha pubblicato i volumi Le osterie romane (con Francesco Del Canto), Gli alberi di Roma e Le catacombe di Roma (con Giuseppe Biamonte). (copertina de santis)
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Passi Affrettati di Dacia Maraini
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Roma, martedì 5 maggio, h. 18:00 Libreria La Feltrinelli, via del Babuino 39/40 Testimonianze di donne ancora prigioniere della discriminazione storica e famigliare Dacia Maraini in scena con Marianna, Veronica, Camille e le altre di Gioconda Marinelli e Angela Matassa. Presentazione dei volumi editi da Ianieri Edizioni di Pescara Sarà presente Dacia Maraini per parlare con le autrici di questo libro, di questo viaggio nel teatro e nel mondo delle donne. Durante la presentazione, interverranno il prof. Giorgio Taffon, docente del Dipartimento di Italianistica, collegio didattico del Dams, dell’Università di Roma Tre e il dottor Carlo Dilonardo, ricercatore e cultore della materia per l’insegnamento di Letteratura Teatrale Italiana presso il collegio didattico del Dams dell’Università di Roma Tre. Letture di scena a cura dell’attore e regista teatrale Emanuele Vezzoli, omaggio musicale dell’artista Maurizio Santilli dedicato alle autrici, alla Maraini e alle sue donne…
Passi Affrettati nasce dall’elaborazione, a opera di Dacia Maraini, delle denunce che Amnesty International ha raccolto in tutto il mondo sul tema della violenza alle donne. In particolare la vicenda del Tibet e la stringente attualità italiana ed europea sono presenti nello spettacolo, accomunate da una triste realtà, ovvero quella di essere donne vittime della violenza, a volte cieca e immotivata, a volte retaggio di una cultura arcaica lungi dall’essere superata in contesti che, in apparenza, dovrebbero invece proteggerle ed amarle. Il testo, già tradotto in inglese, francese e spagnolo – catalano, è consultabile sul sito http://www.passiaffrettati.it. Sono in corso le traduzioni in lingua marocchina, tedesca, russa e giapponese. Dacia Maraini, nel devolvere interamente i suoi diritti letterari a favore delle donne che hanno subito violenza, definisce Passi Affrettati “…un atto di simpatia e di attenzione verso tutte quelle donne che ancora sono prigioniere di un matrimonio non voluto, di una famiglia violenta, di uno sfruttatore, di una tradizione, di una discriminazione storica difficile da superare”. (foto copertina)
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La piena del fiume Po nel Basso Pavese
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
La eccezionale piovosità stagionale sta mettendo in crisi tutto il sistema idro-geologico del Nord Ovest. Anche il Basso Pavese sta correndo gravi rischi e solo grazie all’intervento dei servizi del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi si sono evitati sinora gravi danni. La mattina di lunedì 27 sono iniziate le operazioni preliminari di bonifica con la chiusura delle chiaviche minori e alle 14.00 è stata attivata la prima pompa della Chiavica del Reale. In questo modo è stato possibile mantenere il livello idrometrico in quota campagna costantemente sotto i valori di sicurezza. Contemporaneamente i servizi consortili di zona hanno iniziato ad allertare con largo anticipo le Amministrazioni Comunali dell’imminente piena.I servizi tecnici consortili sono intervenuti pur con alcune difficoltà, anche in seguito alle condizioni generali al contorno, ma la prima idrovora è stata comunque ripristinata già nella notte, alle ore 1:35, mentre la seconda è stata riattivata nel pomeriggio dello stesso giorno 28.Il 29 un altra caduta della linea elettrica ha generato ulteriori problemi, risolti però velocemente dai tecnici consortili e alla fine, grazie all’intenso lavoro svolto la quota idrometrica sul lato campagna si è sempre mantenuta sotto i metri 2,5 ovvero all’interno dei livelli di sicurezza previsti. Gli ultimi timori si sono poi rivolti alla continua salita dei livelli dal Po che avrebbero potuto vanificare in parte il lavoro svolto in quanto, come tutti sanno, anche le idrovore non possono più intervenire oltre gli 8 metri di livello della piena. Per fortuna nel pomeriggio del 29, dopo aver raggiunto e superato il livello + 7,5 il Po ha iniziato lentamente a decrescere. (piena fiume)
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Personale in Italia di Denise Prince
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Milano 7 maggio 2009 alle ore 19.00 presso Effearte in via Ponte Vetero 13 inaugurazione della prima mostra personale in Italia di Denise Prince L’artista texana interverrà con una singolare performance che presenterà subito “fuori” dallo spazio della galleria (sul marciapiede limitrofo), e ci inviterà ad entrare ”dentro” al suo mondo, coinvolgendo così la fruizione non solo del pubblico dell’arte presente, ma anche quello di un pubblico estraneo, dei comuni passanti. “Beyond This Thing Between Us”, è il titolo di questo specifico progetto che si articola in tre momenti: nella proiezione di un video, una narrazione-monologo sincera sull’amore e sul sentimento che più lo denota: la solitudine; in una selezionata galleria di immagini fotografiche, foto che ritraggono in modo netto, anche attraverso l’uso tagliente della luce immersi in una sempre manifestata natura, i soggetti coinvolti negli stati d’animo indagati. Oltre all’omonima ed inedita performance che della mostra ne rappresenta sia l’ouverture, che il sigillo. Intimo e filmico sono le principali categorie che possono delineare il complesso profilo artistico di Denise Prince. Ogni immagine sembra essere didascalica ai personaggi di Raymond Carver (“Voi non sapete cos’è l’amore”), mentre la compassione e la comprensione sembrano inevitabili e non pare possibile nessuna forma di sottrazione. L’artista si autorappresenta continuamente in una donna avventurosa e coraggiosa, una donna che, predilige l’azione, ponendosi davanti ad un pubblico che diviene un inevitabile ed imprevedibile specchio esterno, proprio mentre spinge verso una profonda introspezione che indaga intimamente le sue emozioni, verso quel “Beyond This Thing Between Us” reso in un modo sincero e trasparente, proprio com’è la bolla che la racchiude.
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Fidas: a Roma il congresso del cinquantenario
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Roma, 15 maggio, ore 18,30: celebrazione per i 50 anni della federazione nell’Aula Magna dell’Università la “Sapienza”., 48° Congresso nazionale della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue (FIDAS), al quale parteciperanno circa 350 congressisti in rappresentanza di 67 associazioni e circa 20 mila donatori volontari. Il Congresso cade nel 50° anniversario di fondazione della federazione, nata a Torino nel 1959 su iniziativa del professor Achille Mario Dogliotti, pioniere della cardiochirurgia italiana, per coordinare l’attività di numerosi gruppi autonomi e per tutelare gli interessi morali degli stessi attraverso un organismo che li rappresentasse tutti Tra i momenti più significativi del congresso segnaliamo: alla presenza delle istituzioni nazionali e dei presidenti delle società scientifiche SIMTI (Società Italiana di Medicina Trasfusionale ed Immunoematologia) e SIDEM (Società Italiana di Emaferesi e Manipolazione Cellulare). 17 maggio, ore 9,00: Giornata del donatore, con raduno dei donatori di sangue in Piazza Navona, celebrazione della SS Messa e sflilata verso Piazza San Pietro per ricevere, durante l’Angelus, il saluto del S. Padre. Le strategie per avvicinare i giovani alla donazione del sangue; lo stato di attuazione della legge 219/2005; le politiche per incrementare le donazioni nel Lazio, una delle ultime regioni a dover ancora raggiungere l’autosufficienza per sangue ed emocomponenti, sono i temi che saranno al centro del congresso.
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15 maggio sciopero del trasporto locale
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
CUB, Cobas, SdL Intercategoriale e Slai Cobas hanno indetto per il 15 maggio una giornata nazionale di sciopero del trasporto pubblico locale, con astensione di 24 ore attuata nel rispetto delle fasce di garanzia (in allegato elenchi delle fasce per regioni e città). L’accordo sottoscritto il 22 gennaio scorso da Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e Governo sulla riforma del modello contrattuale non aiuta certo i lavoratori in una fase così difficile, che vede aumentare in modo sempre più accentuato cassa integrazione, mobilità e disoccupazione; al contrario aiuta aziende e padroni ad uscire dalla crisi riducendo salari e diritti. Non è certamente di buon auspicio per i lavoratori autoferrotranvieri in attesa di un rinnovo contrattuale da circa un anno e mezzo: si allunga a 3 anni la vigenza dei contratti nazionali, con aumenti sempre legati ad una inflazione non reale, ma calcolata su parametri assolutamente arbitrari; nell’ambito della contrattazione di secondo livello (il contratto decentrato) si rendono possibili deroghe in peggio sia per la parte salariale che normativa; il salario accessorio o di produttività viene sempre più legato alle sorti delle aziende, ad aumenti della produttività e alle valutazioni dei dirigenti, così manager strapagati, sia pubblici che privati, potranno condizionare parte del salario dei lavoratori. Una vertenza contrattuale, quella del settore trasporti, che dovrà inoltre scontrarsi con le ulteriori limitazioni dell’esercizio del diritto di sciopero. Limitazioni mirate a disarmare definitivamente i lavoratori da ogni potenziale conflittuale, vanificando ogni giusta aspettativa economica, normativa e di diritto alla propria rappresentanza.
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Enrico Mattei: storia di un imprenditore diverso
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Torino 16 maggio (Sala Avorio del Lingotto – ore 19.30) verrà presentato in occasione della fiera del libro“Il prezzo del coraggio” nuova collana “Zines”. Dopo anni di oblio, nel corso dei quali la figura di questo imprenditore sui generis sembrava essere stata quasi dimenticata, Mattei torna a vestire i panni di protagonista. Mentre la tv di Stato già presenta i trailers di una fiction a lui dedicata, sta per arrivare sugli scaffali delle librerie un romanzo che ne ripercorre le fasi salienti della vita fino alla sua drammatica fine, datata, 27 ottobre 1962 E a raccontarla è un “insider”, ovvero una persona che con il Presidente dell’Eni ha diviso molti momenti professionali. L’autore, Rosario D’Agata, è infatti un dirigente in pensione del gruppo Eni e che come tale ha avuto la possibilità di conoscere da vicino questo personaggio straordinario. D’Agata ha scelto la forma del romanzo ma è evidente, sin dalle prime righe, come le pagine siano impregnate di una straordinaria veridicità. “E’ chiaro che, vista la delicatezza del tema, ho utilizzato per i personaggi e i luoghi nomi di fantasia – spiega Rosario D’Agata – ma le vicende sono tutte vere e circostanziate. Soprattutto mi premeva far emergere in modo nitido la figura di un uomo certamente eccezionale e dotato di uno spirito di servizio assolutamente fuori dal comune”. Il racconto è concepito con i ritmi e le dinamiche di un thriller, con un crescendo di tensione che, pur conducendo a un finale storicamente conosciuto, lascia comunque il lettore con il fiato in gola.
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Integrazione dei processi interaziendali
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Crossgate, specialista mondiale di integrazione business-to-business (B2B), continua a rafforzare la propria base clienti grazie all’offerta di una strategia alternativa di deployment basata su servizi B2B gestiti a canone fisso. Oltre 3.000 aziende hanno deciso di utilizzare SAP NetWeaver PI come middleware SOA business-oriented per gestire l’integrazione application-to-application (A2A) e business-to-business (B2B) sulla propria rete di business. L’idea di SAP è di andare oltre la pura focalizzazione sulla tecnologia, offrendo modelli pre-pacchettizzati per la business integration, come ad esempio scenari di integrazione, componenti di processo, descrizione di interfacce e tipologie di dati globali, allo scopo di ridurre il TCO delle aziende nei processi di integrazione. Sfruttando la relazione fra SAP e Crossgate nel Business Process Outsourcing (BPO), i clienti di SAP NetWeaver PI possono scegliere un approccio EDI on demand per l’integrazione B2B, senza alcun bisogno di investimenti aggiuntivi per la costruzione di mappe o la manutenzione della connettività con i partner commerciali. I servizi Crossgate B2B 360 Powered by SAP aprono il contatto diretto con gli oltre 40.000 partner di business che sono pre-integrati nella Business-Ready Network di Crossgate. Per le aziende che trattano con clienti globali o enti della Pubblica Amministrazione i servizi EDI gestiti offrono il perfetto complemento alle iniziative delle linee di business, allineandosi alle restrizioni obbligate di budget e risorse utilizzabili. La maggior parte degli IT manager sono stressati dall’invito al “fare di più con meno”. Questo approccio alternativo all’EDI permette di mantenere coerenza con la strategia ERP già adottata, ma riduce i costi attuali e futuri legati al supporto di requisiti B2B spesso soggetti a cambiamenti. La soluzione Crossgate aiuta i clienti a migliorare la produttività, offre una visibilità globale di e-business e aumenta l’agilità organizzativa, in modo da affrontare le sfide di business attuali e future. A oggi, 47 clienti appartenente a vari settori industriali e aree geografiche hanno scelto di affidarsi ai servizi Crossgate B2B 360 Powered by SAP, ma il numero è in costante ascesa. “La relazione diretta con SAP, ma anche la capacità di supportare l’integrazione con tutti i principali ERP presenti sul mercato offre ai clienti la possibilità di beneficiare di un’integrazione business-oriented attraverso un approccio on demand all’EDI, che semplifica l’integrazione dei partner, riduce e rende certi nel tempo i costi, oltre a liberare risorse per attività di core business,” afferma Antonio Brissa.
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Concerto per Antonio Janigro
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Mestre Venezia 5 maggio, ore 21.00 Teatro Toniolo, Si conclude con un evento del tutto straordinario la XXIII Stagione di musica sinfonica e da camera di Mestre, organizzata dal Comune di Venezia, Area Produzioni Culturali e Spettacolo in collaborazione con gli Amici della Musica di Mestre. Nove tra i più grandi violoncellisti del panorama mondiale si troveranno insieme per un concerto dedicato al loro comune maestro Antonio Janigro, uno dei più grandi strumentisti del Ventesimo Secolo, nel ventennale della sua scomparsa. Julius Berger, Mario Brunello, Thomas Demenga, Enrico Dindo, Michael Flaksman, Monica Leskovar, Jelena Ocic, Giovanni Sollima e Gustavo Tavares, tutti “discepoli” della grande scuola di violoncello di una delle figure più “nobili” della storia della musica e del violoncello. Antonio Janigro, (1918-89), nato a Milano, visse per molti anni a Zagabria dove fondò una scuola e i celebri Solisti di Zagabria. Proprio la città di Zagabria dedicherà a Janigro, il 4 maggio, una strada e una “tre giorni” di concerti, mostre e un convegno ad lui intotolato. Il programma si apre con 3 Corali di Johann Sebastian Bach in un arrangiamento di Thomas Demenga “Das alte Jaahr vergangen ist” & “Herr Gott, nun schleuss’ den Himmel auf” e “Ich ruf’ zu Dir, Herr Jesu Christ”, prosegue con la “Canzon Vigesimanona a 8” di Girolamo Frescobaldi, quindi il “Concerto in G minor” F. III n. 2 per due violoncelli e archi di Antonio Vivaldi nell’arrangiamento che ne ha fatto Giovanni Sollima, “Rhapsody” di Klaus Cornell, e la prima parte si conclude con la celebre “Violoncelles vibrez” di Giovanni Sollima. Ancora Johann Sebastian Bach apre la seconda parte del concerto, con l’”Aria” dalla Suite n. 3 in D major 1068, quindi un brano in prima esecuzione mondiale “Ladainha”, composto per l’occasione da Gustavo Tavares, e gran finale con le “Bachianas Brasileiras n. 1” di Heitor Villa-Lobos.
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La communauté chrétienne et la première annonce
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Rome, Italie, 4-7 mai 2009 Largo Lorenzo Mossa, 4 Congrès européen des Évêques et des Responsables de la catéchèse des Conférences épiscopales d’Europe qui réunira les évêques et les directeurs nationaux des bureaux et organismes nationaux responsable pour la catéchèse des Conférences épiscopales d’Europe. La préparation de cette rencontre a été coordonnée par S.Exc. Mgr Vincent Nichols, Archevêque nommé de Westminster et évêque délégué du CCEE à la Commission « Catéchèse, école et université ». Le thème choisi pour cette 11ème édition est « La communauté chrétienne et la première annonce ». La réflexion s’articulera principalement autour de trois approches : théologique, culturelle et ecclésiologique. Chaque problématique sera introduite par une intervention magistérielle: approche théologique: Qu’est-ce qui provoque l’Église d’aujourd’hui à aller vers la première annonce, par le Cardinal Walter Kasper, Président du Conseil pontifical pour l’unité des chrétiens ; approche culturelle : Les interrogations du monde contemporain et la vision chrétienne de l’homme, par le P. Michael Paul Gallagher, s.j., professeur aux Universités pontificales Grégorienne et du Latran pproche ecclésiologique : Pour qu’une communauté puisse être missionnaire, par le professeur Gianni Colzani, de l’Université pontificale Urbanienne. Il y aura ensuite de longs moments de partage dans l’aula et par groupes linguistiques (thèmes : le rôle des paroisses, le renouvellement des structures traditionnelles, la famille et le temps libre…) et diverses interventions sur des expériences particulièrement significatives qui mettront en lumière la richesse des communautés chrétiennes locales en Europe. À cette rencontre, qui se tiendra au Clarhotel, parteciperont 65 délégués de 27 pays. La rencontre se tiendra à huis clos. Les sessions en plénière sont ouvertes aux journalistes et aux participants (sans droit de parole) selon le programme consultable sur le site du CCEE: http://www.ccee.ch – Featured Today).
Le Conseil des Conférences épiscopales d’Europe (CCEE) réunit les Présidents des 33 Conférences épiscopales existant actuellement en Europe, représentées de droit par leur Président, ainsi que les Archevêques de Luxembourg et de la Principauté de Monaco et l’Évêque de Chisinau (Moldavie). Il est présidé par le Cardinal Peter Erdő, Archevêque d’Esztergom-Budapest, Primat de Hongrie. Ses vice-présidents sont le Cardinal Josip Bozanić, Archevêque de Zagreb et le Cardinal Jean-Pierre Ricard, Archevêque de Bordeaux. Le Secrétaire général du CCEE est le P. Duarte da Cunha. Le siège du secrétariat se trouve à Saint-Gall (Suisse).
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Nuovo servizio interculturale
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Roma La Caritas diocesana di Roma e l’Associazione S.A.L. onlus (Solidarietà con l’America Latina), in collaborazione con la ASL Roma A, offrono un nuovo servizio per le famiglie migranti: uno sportello di orientamento psicologico gratuito per coppie miste (formate da persone di diverse nazionalità). Le statistiche recenti e l’esperienza dimostrano che le coppie miste vivono spesso situazioni difficili. Pur essendo la forma di integrazione più diretta e personale, non hanno ancora la dovuta attenzione. Separazioni e divorzi sono purtroppo più frequenti tra di loro e la legislazione attuale può dare luogo a situazioni di disagio, ad esempio nell’affidamento dei figli. E’ importante, allora, impegnarsi nella prevenzione dei problemi e offrire servizi avanzati che possano migliorare la comprensione e la convivenza tra culture diverse. Obiettivo del servizio di orientamento psicologico è di accompagnare la relazione di coppia, l’educazione dei figli e l’integrazione della famiglia nel contesto socio-culturale in cui vive. Attraverso colloqui individuali e gruppi di auto-mutuo-aiuto sarà possibile affrontare problemi di shock culturale, conflitti di coppia, problemi con i figli, conflitti con i parenti, difficoltà scolastiche e lavorative, emarginazione e isolamento sociale, sentimenti di tristezza, ansia, paura, disadattamento socio-familiare, ecc. Il progetto, nella fase sperimentale, sarà rivolto a persone latinoamericane che vivono a Roma. La migrazione dal continente latinoamericano ha infatti un’origine lontana. Negli ultimi trenta anni molte famiglie si sono ricongiunte o formate in Italia. Un pezzo di America Latina è in Italia: in molte storie personali e di coppia questa integrazione è vissuta dentro la propria famiglia.
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Prova Frantumazione di Veicoli Fuori Uso
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Bollate (Mi) 7 maggio alle ore 09,45 impianto della Metalmilv Srl (in Via S. Nicola n. 49). L’Accordo Quadro di Programma per la Gestione di Veicoli Fuori Uso, firmato presso il Ministero dell’Ambiente, prevede l’effettuazione di due Campagne di Prova di Frantumazione di Veicoli Fuori Uso. La valutazione dell’Efficienza di Separazione dei Materiali costituenti il veicolo sarà effettuata su 400 Veicoli Fuori Uso completi in tutte le parti meccaniche, sottoposti preventivamente alle operazioni di “messa in sicurezza”, smontaggio di pneumatici, paraurti, vetri e catalizzatori, con successiva frantumazione, separazione dei metalli ferrosi e non ferrosi e trattamento meccanico del fluff aspirato. I visitatori avranno pertanto la possibilità di osservare in tempo reale le operazioni di pre-macinazione, frantumazione, separazione dei metalli e di trattamento del residuo finale di frantumazione (“fluff aspirato”), condotte mediante le innovazioni tecnologicamente più avanzate oggi disponibili in Europa. Saranno presenti il Capo della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente, Avv. Luigi Pelaggi, ed il Dr. Massimo Lepri, della medesima Segreteria Tecnica. Saranno inoltre presenti i responsabili del “Fine Vita Auto” delle case automobilistiche italiane ed estere e le altre Autorità regionali e provinciali competenti in materia di gestione di rifiuti.
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Il catechismo della carne
Posted by fidest press agency su venerdì, 1 Maggio 2009
Di Timothy Verdon Corporeità e arte cristiana Cantagalli 2009 168 pagine euro 20,00 Perché parlare di un cristiano “catechismo della carne” se Gesù insegna che «Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità»? E se è davvero necessario raffigurare il corpo, non sarebbe preferibile farlo in modo simbolico, evitando il naturalismo che ha caratterizzato l’arte dei cristiani, riempiendo le chiese d’immagini carnali? Lungi dall’essere ostile al corpo, il cristianesimo ha comunicato la sua fede in un Dio spirituale mediante immagini della carne umana. Secolo dopo secolo, pur nel variare di orientamenti teologici e di linguaggi stilistici, l’arte cristiana ha infatti esaltato il corpo come luogo di conoscenza spirituale, luogo della memoria morale e la forma della speranza cristiana della Resurrezione. Le tre sezioni del saggio decifrano gli estremi spirituali e morali della corporeità in opere d’arte dal paleocristiano al contemporaneo; si soffermano su due periodi di speciale importanza per il tema: i secoli V-VI, che vedono una prima spiritualizzazione del “corpo naturale” ereditato dall’arte grecoromana, e i decenni a cavallo tra il Due e il Trecento, in cui, nell’ambito francescano in particolare, il corpo naturale viene prima riabilitato e poi esaltato come veicolo d’esperienza spirituale. Infine la terza parte del saggio sviluppa l’intuizione paolina di un nesso tra l’esperienza morale dell’uomo e il “travaglio” fisico del creato, riflettendo sul Sacromonte di Varallo dove i corpi realistici di centinaia di personaggi in terracotta policroma narrano i misteri della fede in mezzo ai boschi della Valsesia.
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