Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 113

Assemblea dei redattori di Libero

Posted by fidest press agency su venerdì, 10 luglio 2009

L’assemblea denuncia la grave situazione organizzativa e occupazionale in cui versa sia la redazione di Milano che quella di Roma e che rischia, non solo di mettere a repentaglio la professionalità e il lavoro dei redattori, ma di compromettere la stessa tenuta del giornale.  Nell’ultimo anno: -sei giornalisti, di cui due vicedirettori, hanno lasciato il nostro giornale senza che siano stati rimpiazzati; – sei contratti a termine non sono stati rinnovati senza che siano stati rimpiazzati in alcun modo; -è stata avviata un’edizione on line del giornale la cui redazione è stata formata spostando una collega della cronaca nazionale senza, peraltro, rimpiazzarla, nell’edizione cartacea; – due colleghe sono entrate in maternità e, nonostante la sostituzione maternità, come noto, non pesi in alcun modo sulle casse del giornale, non sono state rimpiazzate; – nei prossimi mesi altre quattro colleghe entreranno in maternità e l’azienda ha già fatto sapere che non intende rimpiazzarle; – come purtroppo inevitabile, alcuni colleghi hanno subito infortuni e malattie (in questo momento sono due i colleghi assenti per infortunio) e, come già in passato non si è pensato in alcun modo a sopperirne l’assenza;- va, inoltre, aggiunto che nei prossimi mesi scadranno altri tre contratti a termine e l’azienda non ha chiarito cosa intenda fare in merito.A tutto ciò vanno aggiunte le ferie estive, inevitabilmente iniziate in queste settimane.  Questo insieme di cause ha fatto sì che da settimane, nella redazione di Milano il settore politico (il principale del giornale) non disponga mai di più di tre redattori; le cronache italiane non superino mai le due o tre unità, ma più spesso siano costituite di un solo redattore e capiti che non ci sia nemmeno quello.  Ormai da settimane, molti redattori di Libero si ritrovano a dover confezionare tre, quattro e talvolta più pagine a testa con un carico di lavoro che, oltre ad essere difficilmente sopportabile a lungo, presenta altissimi rischi per la qualità del prodotto che viene mandato in edicola.  Considerata perciò, l’insostenibilità di una simile situazione, l’assemblea dei redattori di Libero chiede che l’azienda, entro venerdì 10 luglio, chiarisca quali soluzioni intenda adottare per sopperire a questa carenza di organico, presenti il bilancio e fornisca un piano industriale chiaro e definito che illustri le prospettive di questo giornale. Del resto chi lavora a Libero da anni, con professionalità e impegno, ha il diritto di sapere quale futuro l’aspetta. L’assemblea dei redattori di libera vota la mozione all’unanimità. (Fonte http://www.francoabruzzo.it) (n.r. da Fidest la nostra piena solidarietà)

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