“Giornate Europee del Patrimonio”
Posted by fidest press agency su sabato, 15 agosto 2009
Al Castello di Stefanago sabato 26 e domenica 27 settembre 2009 si celebrano le Giornate Europee del Patrimonio, ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa per potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. In quest’occasione il Castello di Stefanago, nel piccolo Comune di Borgo Priolo, apre le sue porte al pubblico. Come ogni anno, il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali partecipa all’evento con lo slogan “Italia tesoro d’Europa”. Promosso dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Lombardia in collaborazione con la Società Agricola Castello di Stefanago e patrocinato dalla Provincia di Pavia e dal Comune di Borgo Priolo, il Castello di Stefanago partecipa all’importante iniziativa con un evento esclusivo. Ma la novità è che, in anteprima assoluta, al pubblico sarà consentita la visita della torre, il nucleo più antico della struttura. Originariamente l’accesso vi era garantito da una scala a pioli che veniva ritirata una volta che gli occupanti avevano trovato rifugio all’interno della torre stessa, rendendola, di fatto, inespugnabile. Dalla sua cima, grazie alla sua posizione d’eccellenza, si apre un panorama a 360° di straordinaria bellezza sull’Oltrepo Pavese e sulle colline circostanti: la vista sui castelli di Montalto Pavese, Montesegale e Pozzol Groppo, le valli Coppa e Schizzola, i contrafforti dell’Appennino Ligure a sud e la pianura padana a nord, con la cupola del Duomo di Pavia, visibile nelle giornate limpide, ci faranno capire l’importanza strategica di questa antica struttura fin dai tempi della sua costruzione.
Il Castello di Stefanago è posto su un poggio elevato a controllo delle valli dei torrenti Schizzola e Coppa, nella zona oltrepadana dove i vigneti cedono il passo al bosco dell’Oltrepò montano. Nasce come torre d’avvistamento lombarda legata al Feudo di Fortunago e la leggenda l’ha accompagnato fin dal suo nascere. Come racconta lo storico e scrittore pavese Defendente Sacchi nel romanzo “La pianta dei sospiri”: “…per la mole e quantità delle pietre (che pare impossibile siano state dalle mani degli uomini portate lassù) si favoleggia che quel castello si ergesse in tre notti per opera d’incanto…” Il nucleo più antico del castello, come dicevamo, è la torre, che risale all’XI secolo e che costituisce la caratteristica architettonica dominante del complesso. Ampliato con l’ala sud nel XIII secolo, periodo in cui si trasforma in struttura residenziale, il complesso viene completato nel ‘600. Da allora ha subito pochissimi rimaneggiamenti, se non la ricostruzione della cima della torre, danneggiata nel ‘500 nelle guerre che contrapposero la Francia e la Spagna per il possesso del territorio e che la vide coinvolta in quanto punto strategico che controllava le comunicazioni di Milano con Genova. Di proprietà dei Corti o De Curti fino al ‘600, nel ‘300 godeva di statuti propri. Nel ‘600 passa dai Corti alla famiglia Rossi e nell’800 ai Conti Baruffaldi, che tuttora lo occupano e che qui gestiscono l’omonima azienda agricola. (castello)
Rosita said
l’ingresso è libero.
rosita