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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 107

Agricoltura: Mobilitazione unitaria

Posted by fidest press agency su mercoledì, 25 novembre 2009

«Al Governo nazionale chiediamo il ripristino del fondo di solidarietà (assicurazione agevolata contro le avversità atmosferiche) stimabile in 230 milioni di euro per il 2008/09 (per il Fvg circa 9 milioni di euro); l’estensione degli aiuti agli investimenti (Tremonti Ter) alle imprese individuali; e la revoca immediata del D.L. 194/08  che costringe le aziende agricole al pagamento dei controlli sanitari. All’Unione Europea chiediamo l’istituzione di un fondo anticrisi e il sostegno dei prezzi dei mercati agricoli. Alla Regione Fvg chiediamo di ripensare alla proposta di taglio delle risorse per il comparto agricolo da 90 a 58 milioni di euro che si riducono a soli 36 se depurate dalle risorse non di propria competenza e che comunque non hanno una diretta ricaduta sul settore agricolo (forestali regionali, Ersa, Ara ecc.)». Così, a Udine, si sono chiaramente espressi a una sola voce, Giorgio Colutta, presidente di Confagricoltura Fvg; Ennio Benedetti presidente di Cia Fvg; Franco Bosio, presidente di Confcooperative Fvg e Gaetano Zanutti responsabile del settore agroalimentare di Legacoop Fvg. Insieme a loro anche Salvatore Gioacchino, segretario regionale di Fai/Cisl che ha parlato anche in rappresentanza di Flai/Cigl e Uila/Uil.  I vertici delle associazioni di categoria e dei sindacati hanno dapprima incontrato parlamentari, consiglieri regionali (Pertoldi, Picco, Pittoni, Saro, Strizzolo,Venier Romano, Marsilio, Iacop, Carnelutti, Colautti) e l’assessore regionale alle risorse agricole, Claudio Violino. Al mondo politico Confagricoltura, Cia, Confcooperative, Legacoop e sindacati hanno esposto concrete e urgenti richieste tra cui la convocazione, in tempi stretti, degli stati generali dell’agricoltura regionale. Successivamente, in una conferenza stampa, Colutta, Benedetti, Bosio, Zanutti e Gioacchino hanno manifestato il loro forte disagio per i tagli al comparto precisando che «tutto il sistema regione deve farsi carico in maniera equa dei sacrifici richiesti, comprese sanità e Pubblica amministrazione. L’elevato costo della burocrazia, infatti, non è più giustificabile». Le sigle sindacali e le associazioni di categoria presenti all’incontro di Udine hanno annunciato anche incontri a livello provinciale e con i quattro prefetti per esporre le proprie ragioni e ulteriori iniziative di sostegno alle loro richieste.

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