Più controlli alle frontiere sui tir
Posted by fidest press agency su domenica, 11 luglio 2010
Oltre un milione 729 mila mezzi pesanti, sono entrati in Fvg nel 2009 a Trieste. Indispensabile poter disporre, anche in regione dei Centri Mobili di Revisione per i controlli. E’ la richiesta formulata dal vice – commissario per l’emergenza in A4 Riccardi, al prefetto di Trieste Giacchetti in visita alla sede di Autovie Venete di Palmanova La barriera di Trieste Lisert è, di fatto, l’ingresso in Italia per la maggior parte dei mezzi pesanti provenienti dai Balcani e dall’Est Europa. Una “frontiera” attraverso la quale, nel 2009 sono entrati 1 milione 729 mila 805 mezzi e ne sono usciti 1 milione 704 mila 960. Si tratta di un flusso che percorre ininterrottamente la A4 da Trieste a Palmanova, per poi distribuirsi verso il resto dell’Italia. Mezzi non sempre in regola, come dimostrano i risultati dei controlli effettuati dalla Polstrada “controlli efficaci – ha affermato l’assessore ai trasporti e vice commissario per la terza corsia Riccardo Riccardi durante la recente visita ad Autovie Venete del prefetto di Trieste Alessandro Giacchetti – ma che potrebbero essere intensificati se, anche in Friuli Venezia Giulia ci fosse la disponibilità di un Centro Mobile di Revisione dotata della strumentazione necessaria per controllare lo “stato di salute” dei tir”. Attualmente è necessario rivolgersi a Mestre e questo, ovviamente, fa sì che la disponibilità sia ridotta rispetto alle necessità. “I controlli effettuati ai confini – ha precisato Riccardi – hanno una duplice funzione: rappresentano un deterrente e permettono di bloccare all’ingresso i vettori non in regola”. Gli accertamenti attivati ai valichi di ingresso dalla Slovenia, utilizzando il Cmr, una sorta di officina mobile che verifica in tempi brevissimi le condizioni di efficienza dell’impianto frenante, degli ammortizzatori, delle luci di bordo, le condizioni degli pneumatici e la qualità degli scarichi prevedono, oltre alla verifica tecnica, pure l’esame della documentazione che accompagna i trasporti”. La visita al Centro Servizi di Autovie Venete a Palmanova è stata l’occasione, oltre che per affrontare i numerosi problemi legati alla sicurezza, al rispetto delle norme del codice della strada e ai controlli effettuati sui mezzi pesanti, soprattutto stranieri, anche per far conoscere al Prefetto Giacchetti, i principali ambiti operativi nella gestione della rete autostradale della Concessionaria. Un rapido tour fra il Centro Radio Informativo, il Data Center, il Monitoraggio Centralizzato del Traffico, il parco mezzi della Concessionaria e la sede della Polstrada, hanno offerto al Prefetto un quadro completo di cosa c’è “dietro” un nastro d’asfalto e una barriera di pedaggio. Accompagnato dall’assessore regionale ai trasporti e vice Commissario per la Terza Corsia Riccardo Riccardi, il prefetto Giacchetti è stato accolto dai vice presidenti di Autovie Venete Enzo Bortolotti e Lucio Leonardelli, dall’amministratore delegato Dario Melò e dal direttore operativo Enrico Razzini, ai quali si è aggiunto il Comandante della sottosezione Polstrada di Palmanova ispettore Andrea Nutta. Oltre al Centro Servizi, il Prefetto ha poi visitato la Caserma della Polstrada e il casello autostradale di Ronchis, inaugurato un anno fa. (visita prefetto)
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