Esame mozione sfiducia a Caliendo
Posted by fidest press agency su mercoledì, 4 agosto 2010
Roma Camera dei deputati. Con una diretta in Tv alle ore 17 la camera dei deputati prenderà in esame la mozione n* 1-00416 di sfiducia presentata da Dario Franceschini per il Pd il 14 luglio 2010, seduta n.352, e appoggiata dall’Idv nei confronti del Sottosegretario alla giustizia, senatore Giacomo Caliendo. La mozione è stata motivata dal fatto che dalle notizie stampa è emersa una “vicenda che riguarda l’esistenza di un gruppo di persone, tra le quali alcuni pregiudicati, che in modo sistematico sembra che costruiscano o cerchino di costruire relazioni e contatti allo scopo dichiarato di orientare decisioni di organi costituzionali e politici”. In proposito “Il Sottosegretario Caliendo ha confermato, in questi giorni, la sua presenza a convivi con tale gruppo di persone, ma ha negato che, in sua presenza, si sia parlato di come condizionare organi dello Stato”. E si soggiunge: Di là della responsabilità penale, non può non essere politicamente censurabile la partecipazione del Sottosegretario Caliendo, che al momento non risulta indagato, a riunioni, in compagnia del capo degli ispettori ministeriali dottor Miller, con un bancarottiere pregiudicato sospettato di essere implicato in alcune delle vicende più torbide del dopoguerra.”
il fatto che il caso Caliendo sia discusso prima delle ferie estive assume per il Pdl un preciso significato che è quello di trovare un pretesto per indire le elezioni anticipate che si dice volute, sia pure in via ufficiosa, dallo stesso Berlusconi, tant’è che lo stesso ministro dell’Interno Maroni ha ventilata la possibilità che si possano fare entro ottobre prossimo. Anche in questa circostanza alcuni politologi fanno notare che la Lega stia premendo per una resa dei conti nei confronti di Fini. Questi, a sua volta, ha ben compreso il segnale e avvistata “la mina vagante” ha abbassato il tono delle polemiche e lascia i suoi liberi di fare scelte secondo coscienza. Di conseguenza non vi dovrebbero essere novità di rilievo. La mozione vedrà appoggiarla solo le opposizioni e sarà respinta. Se Berlusconi vuole le elezioni dovrà scegliere un’altra strada. Gli uomini e le donne di “Fare futuro” non sono ancora pronti a scendere nell’agone.
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