Coda ancora fissa sui 10 chilometri, alle 17,00 di sabato 7 agosto alla barriera di Trieste Lisert, dopo una notte durante la quale, complice il transito dei mezzi pesanti ripartito alla mezzanotte e permesso fino alle sette del mattino, la colonna di auto ha raggiunto i 20 chilometri, scesi lentamente durante la mattinata, ma mai sotto i 10. Un buon trenta per cento del traffico diretto verso Trieste è costituito da lavoratori stranieri che rientrano nei loro paesi d’origine per le ferie. Quest’anno, in particolare, anche molti di quelli che lavorano nel centro Italia, non avendo più a disposizione i traghetti della Tirrennia (gli altri operatori marittimi sono molto costosi) hanno scelto di spostarsi in auto. Un tragitto lungo, che necessariamente passa attraverso la barriera di Trieste Lisert, ma comunque meno oneroso: un terzo rispetto al biglietto di una nave.
Estremamente composito, dunque, il traffico che ha caratterizzato questo esodo da “bollino nero” sull’autostrada A4, con medie orarie di transiti che hanno sfiorato più volte i 3 mila veicoli ora e non sono mai scese sotto i 2 mila e trecento. Intenso anche il flusso diretto verso Venezia (2 mila 100 veicoli ora), molto meno quello proveniente dalla A23. Alle 13,00 di sabato, al Lisert (dove dalle 9 del mattino è stata attivata la distribuzione d’acqua), la coda era ancora attestata sui 10 chilometri e ha cominciato a calare soltanto nel primo pomeriggio. E tutto ciò nonostante le regolazioni concordate dei flussi attivate di concerto fra Autovie Venete e Passante di Mestre, nelle prime ore del mattino, per 45 minuti. Dalle 10,30 a mezzogiorno,invece, il traffico è stato deviato dalla A57 ex tangenziale di Mestre, verso la A27 e poi A28 per rendere il passante più fluido ed evitare il blocco dell’infrastruttura. I veicoli provenienti dalla tangenziale di Mestre e diretti verso il casello di Venezia Est per immettersi sulla A4, infatti, si sarebbero sommati a quelli già presenti sul Passante, rischiano di rallentare ulteriormente il flusso.
La chiusura temporanea ha permesso di deviare il traffico su due diverse direttrici, ovvero verso la A27 e la A28 (Mestre-Conegliano-Pordenone-Portograuro) e verso la A57 tangenziale di Mestre, dando respiro al tratto di A4, a due corsie. Non solo. Autovie ha liberalizzato i pedaggi al Lisert in due diversi momenti, quando la coda rischiava di allungarsi troppo, risalendo, a ritroso, verso il nodo di Palmanova e ha utilizzato anche il percorso alternativo, predisposto al casello di Villesse, che segnalava l’itinerario da seguire per raggiungere la Slovenia e la Croazia, “saltando” la barriera triestina. Attivo pure il by-pass in direzione A27-A28 che ha drenato una parte del traffico, soprattutto quello diretto verso le località balneari del Veneto. Pochi, e di scarso rilievo, gli incidenti, mentre sono state numerose le richieste pervenute al Centro Radio Informativo di Palmanova per soccorsi meccanici. Un servizio che, nei primi sei mesi del 2010 ha registrato 165 interventi per incidenti e 56 per uscite di strada; 304 le scorte tecniche ai trasporti eccezionali, 165 le situazioni di coda segnalate per incidenti e 162 di coda per traffico intenso, mille e 100 gli ostacoli rimossi dalla carreggiata, 15 i supporti a soccorsi sanitari e 2 mila e 200 per i soccorsi meccanici, 26 le segnalazioni di veicoli che transitavano contromano e in 92 i casi di presenza di animali. Un impegno poco conosciuto, ma determinante per garantire a chi viaggia, la sicurezza dell’autostrada.
Archive for 7 agosto 2010
Oggi traffico intensissimo sulla A4
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
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“Mostar United” di Claudia Tosi
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Castellina Scalo, 11 agosto alle 21.30 in Piazza della Pace la storia di un gruppo di giovani e il loro riscatto dopo la Guerra dei Balcani
“Mostar United” di Claudia Tosi è un documentario con la forza narrativa di un film. Riesce a raccontare un’esperienza apparentemente marginale – la storia di un gruppo di giovani bosniaci all’indomani della Guerra – trasformandola in una storia universale di un riscatto multiculturale. Scelto come unico documentario nell’ambito della rassegna cinematografica “Fuori Fuoco” – realizzata da Visionaria con il sostegno delle amministrazioni comunali di Sovicille, Monteriggioni, Chiusi, l’amministrazione provinciale di Siena, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni, curata da Giuseppe Gori Savellini e dedicata al cinema indipendente – sarà proiettato a Monteriggioni in località Castellina scalo.
Alla proiezione a cui parteciperà anche la regista, seguirà quella del cortometraggio “Guinea pig – La cavia” di Antonello De Leo, vincitore del Gran Premio Visionario – Visionaria 2008, di cui è protagonista una donna di colore che per poter curare la sua bambina malata, quale ultima risorsa decide di sottoporsi, per denaro, ad un esperimento scientifico che si rivelerà una vera e propria tortura.
Claudia Tosi è nata a Modena nel 1970. Ha studiato Filosofia alla facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna.
“Fuori Fuoco” è organizzato da Visionaria con il sostegno delle amministrazioni comunali di Sovicille, Monteriggioni, Chiusi, l’amministrazione provinciale di Siena, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni. Il coordinamento è di Giuseppe Gori Savellini. http://fuorifuoco.visionaria.eu
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Festival “Time in Jazz”
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Civitavecchia da martedì (10 agosto) a lunedì 16. Si parte da Civitavecchia alle ore 14,15 per Golfo Aranci (arrivo alle ore 19,30)Sette giorni di musica (e non solo) a Berchidda e in altri centri del nord Sardegna. Fra i protagonisti Ornette Coleman, Ralph Towner, Enrico Rava, Mario Brunello, Dhafer Youssef e Enrico Pieranunzi. Si comincia martedì con la “concertazione navale” di GirodiBanda a bordo della Mega Express Two della Sardinia Ferries
E’ uno degli appuntamenti più attesi dell’estate musicale: ritorna Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu nella sua Berchidda (provincia di Olbia-Tempio), e in altri centri più o meno vicini del nord Sardegna, fra Logudoro e Gallura: un circuito che abbraccia e coinvolge i comuni di Codrongianos, Ittireddu, Mores, Olbia, Pattada, Tula, Telti e Tempio Pausania. Una settimana di musica (e non solo) dal mattino a notte fonda, in località e spazi differenti, dalle chiese campestri ai boschi sulle falde del Monte Limbara, con il grande palco in Piazza del Popolo a Berchidda ad accogliere come sempre i concerti serali, apice spettacolare dei tanti eventi in cartellone. Un cartellone in cui spiccano nomi del calibro di Ornette Coleman, Ralph Towner, Enrico Rava, Mario Brunello, Dhafer Youssef, Enrico Pieranunzi e, come sempre, un tema (e
un titolo) caratterizzante.
Il festival rinnova anche quest’anno il suo impegno a favore dell’ambiente attraverso le varie iniziative raccolte sotto l’insegna di “Green Jazz”: un progetto di sensibilizzazione che mira, in particolare, a ridurre l’impatto ambientale della manifestazione sul territorio e sulle risorse naturali, e a richiamare l’attenzione sui temi del risparmio energetico, dell’uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell’abbattimento delle emissioni di CO2.
Come già l’anno scorso, l’UNESCO, la massima istituzione mondiale in materia di tutela e valorizzazione della cultura, attraverso il CNI (Commissione Nazionale Italiana per L’UNESCO), ha deciso di conferire al festival il suo patrocinio, a conferma del carattere eccezionale di questo evento. Come sempre nutrito anche lo stuolo di enti e aziende che contribuiscono e collaborano alla riuscita del festival: Banco di Sardegna, Ente Musicale di Nuoro, i-jazz, NuBeS, Ambria Jazz, Cada Die Teatro, Carovana smi, Associazione Isola Verde, Bimora, Greenpeace, Fondazione Fabrizio De André, 3A Arborea, AIPSA Edizioni, Allianz Lloyd Adriatico, ARPER, AutoOggi, Cantina Sociale Giogantinu, Carta Giovani, Clarin Italia, Dedicare, Distilleria Lucrezio R, Dolci Tradizioni, FAB Autoservizi, GEASAR, Ilisso, Il Maestrale, Il Menù di Elia Saba, Jazz Hotel, Koiné, La Fumosa Vivaistica, MAX 88, Meridiana fly, Crasta Nuova Casearia, Pensieri Floreali, Pianezzi Francesco S.n.c., Pincar, Rau Arte Dolciaria, RR Orafi, Sardinia Ferries, Secauto, Serre Gabriele Soddu, Su Senabrinu, Vivaticket.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito tranne i concerti serali in programma a Berchidda. Per maggiori informazioni si consiglia di telefonare al numero 079 70 30 07 e di consultare il sito del festival all’indirizzo http://www.timeinjazz.it.(ornette,dhafer,maria,teresa,ralph)
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“Via l’anguilla dalla nostra piazza”
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Al grido “Via l’anguilla dalla nostra piazza” alcuni abitanti di Santa Giusta in Provincia di Oristano hanno acceso la miccia e l’opera Anguidda (anguilla di Marte) donata dall’artista sardo Salvatore Garau al suo paese, alta dodici metri per cinque tonnellate con tanto di pinna caudale, tutta in ferro battuto e posta al centro della principale piazza della cittadina lagunare, è ora al centro di una vera e propria questione diplomatica con tanto di richiesta di referendum, anguidda si anguidda no. Angelo Pinna, esponente della Lista Civica e nuovo sindaco di Santa Giusta dal 1° giugno 2010, precisa che, nonostante all’Amministrazione comunale appena insediata l’opera non sia per niente gradita, non può rimuoverla in quanto voluta dall’ex sindaco Antonello Figus e sponsorizzata completamente dalla Fondazione Banco di Sardegna; ma nello stesso tempo sottolinea che la nuova Giunta non delibererà per la seconda parte della scultura che prevede la testa dell’anguilla, alta 15 metri, uscire dallo stagno.
Salvatore Garau da parte sua sostiene che la sua scultura è viva, e proprio per questo ha acceso un dibattito e una forte polemica in tutta la Sardegna: “Le richieste di ospitare la seconda parte dell’opera sono già state avanzate da un gruppo spontaneo di cittadini di Cabras (OR) altro importante paese lagunare a pochi chilometri da Santa Giusta, attraverso una raccolta di firme: “La coda a Santa Giusta, la testa nel nostro stagno”. Altro paese in lizza è la vicina Nurachi. L’opera racconta di una enorme anguilla che arriva da Marte e si tuffa nella terra per poi sbucare con la testa dallo stagno di Santa Giusta. Ma se per alcuni la scultura di Salvatore Garau rappresenta un’opera d’arte elegante e allo stesso tempo vigorosa, che parla della cultura locale con un linguaggio contemporaneo, e come tale va lasciata al suo posto, per altri invece l’anguilla di Marte è inutile, uno sfregio nel paesaggio, e con un richiamo evidente all’organo sessuale maschile che entra con forza nel ventre della cittadina.
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Oscar Luis Bacalov a Siena
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Siena 8 agosto alle ore 21.15 al Teatro dei Rozzi con “Baires Concerto” per pianoforte solo Torna a Siena il premio Oscar Luis Bacalov. L’appuntamento, inserito nel ricco cartellone della 79ª Estate Musicale Chigiana. Il celebre compositore argentino, premiato con l’Oscar per le musiche del film “Il postino” e autore dell’opera-balletto Y Borges cuenta que…, andata in scena in prima assoluta a Siena nel 2008 con grande successo di critica e di pubblico, sarà protagonista con il Baires Concerto per pianoforte solo, un viaggio nelle magiche e suggestive atmosfere della città di Buenos Aires, la “Reina del Plata”. Nato a Buenos Aires, a partire dagli anni sessanta Luis Bacalov è stato molto attivo come compositore per il cinema, specialmente in Francia e in Italia, dove ha collaborato con registi quali Lattuada, Damiani, Scola, Petri, Wertmüller, Pasolini, Fellini e Rosi.
La stessa sera (domenica 8 agosto) gli allievi chigiani del corso di musica da camera per pianoforte e archi tenuto dai maestri Dario De Rosa e Renato Zanettovich si esibiranno a Santa Fiora (Grosseto), alle ore 21.15, nella chiesa di Sant’Agostino. Il Trio Artè (Valentina Casesa pianoforte, Mirko D’Anna violino, Giorgio Garofalo violoncello) e il duo Adriana Romero Huerta violino e Sara Cayero Aznar pianoforte daranno vita ad un programma con pagine di Haydn, Brahms e Schubert.
Sempre gli allievi chigiani saranno protagonisti lunedì 9 agosto alle ore 21 nella chiesa di San Girolamo in Campansi, a Siena. Accompagnati da Alessandro Specchi al pianoforte, i giovani talenti del corso di violino di Boris Belkin proporranno musiche di Wieniawski, Kreisler, Paganini, Saint Saëns, Kamishikiryo e Beethoven. I concerti degli allievi a Santa Fiora (GR) e a San Girolamo in Campanisi sono ad ingresso libero.
I biglietti del concerto al Teatro dei Rozzi (primi posti 25 euro, ingresso 18 euro, ingresso ridotto 8 euro) potranno essere acquistati anche domani, domenica 8 agosto, dalle ore 15.30 alle ore 18 presso il botteghino di Palazzo Chigi Saracini (via di Città 89) e da due ore prima l’inizio del concerto, direttamente presso il Teatro dei Rozzi.
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The work of Sir Sidney Nolan
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
London W1S 4JD 35 on September 8 Albemarle Street, Agnew’s Gallery opens its new premises with an exhibition dedicated to the work of Sir Sidney Nolan (1917-1992), the internationally acclaimed Australian artist who was hailed by the art historian, Kenneth Clark, as one of the leading artists of the twentieth century.
Born in Melbourne of Irish stock, Nolan was largely self-taught as an artist, having worked as a tram conductor, dish washer and display designer in a hat factory before turning to painting as a career. Aged 21, he attracted the notice of the arts patrons John and Sunday Reed, whose house, near the Melbourne suburb of Heidelberg, was frequented by a group of young artists who have become known as ‘The Angry Penguins’ after a contemporary journal of that title. Nolan married in 1938 and later entered a ménage-a-trois with the Reeds. Having been conscripted into the army in 1942, he deserted a year later and had to live under an assumed name. In 1946 he began a series of paintings of the infamous outlaw and bush Ranger, Ned Kelly. The impact of the paintings, now considered icons of modern art, was to turn Nolan into the ‘enfant terrible’ of Australian art, setting him on a path to international recognition. (burke, liverbank)
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A “rimirar le stelle”
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Sorrento, martedì 10 agosto, a partire dalle 23, oltre a “rimirar le stelle”, turisti e non solo potranno esercitare tutt’e cinque i sensi grazie al pasticciere dei Vip, Antonio Cafiero che, per l’occasione, ha messo a punto una gustosa e indimenticabile “Notte Dolce”. Una lunga serata da leccarsi letteralmente i baffi, che vedrà protagonisti due “pezzi da novanta” come il Babà e il Mojito: entrambi presentati in versione extra-large. 150 chili di farina, 23 chili di zucchero di canna, 450 uova, 3 chili di lievito, 2 di sale, 30 di burro e 20 litri di rum. Questi i numeri del Babà da record, leggermente rivisitato, che farà capolino in corso Italia, all’altezza del civico 142, affiancato da migliaia di babà “regular” da divorare senza pietà durante la gara che coinvolgerà, in una sorta di “Giochi senza Frontiere” all’insegna del gusto, golosoni provenienti da ogni angolo del globo. Sul podio, chi riuscirà a rimpinzarsi di più nell’arco di tempo stabilito. Altra “star” della serata sarà il Mojito, coinvolto in una duplice veste. Sarà, infatti, preparato al momento, in una coppa gigantesca in plexi, da Antonio Cafiero, Tonino dell’Incontro e dal barman Giovanni Di Somma utilizzando 30 chili di limoni, 15 di zucchero di canna, 36 bottiglie di rum, 36 di acqua gassata, 120 chili di ghiaccio e 2 di menta. Un mix esplosivo distribuito al pubblico inebriato, oltre che dal cocktail, anche dalla sensuale performance burlesque a tema che vedrà scendere in pista la bella pin-up Nadia, tutta di foglie di menta (s)vestita. Ma il Mojito è anche uno dei protagonisti dei “gelati vietati ai minori”, appena messi a punto da Cafiero, ma già gettonatissimi, così come quello a gusto Capiroska e Cuba libre. Fil rouge della serata, il rum, che unisce il Babà nostrano all’esotico Mojito. Tra gli intenti di Cafiero ci sarebbe, non a caso, quello di portare quanto prima a Cuba, in particolare a la Bodeguita del Medio, amata da Hemingway, il Babà, per un gemellaggio a tutto sapore.Tra le altre chicche estive che portano la firma di Antonio Cafiero, la nascita della prima gelateria disco, che ha visto l’ormai mitica gelateria “Primavera” di Sorrento, trasformarsi in bar “Anema&Con”. Tutte le sere, infatti, l’illuminazione stardard lascia spazio a luci stroboscopiche e palla a specchi con Cafiero in veste di dj e animatore, pronto a coinvolgere in balli e canti scatenati targati anni Sessanta (ma non solo) gli appassionati dei suoi ice cream e tutti i passanti. Martedì, a rendere ancora più frizzante la serata penseranno, inoltre, le telecamere di “We can dance” e lo speaker Dino Piacenti. (img)
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Cascata delle Marmore
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Cascata delle Marmore (provincia di Terni)10-12 settembre 2010 nasce ONE (Outodoor Nature Experience), l’unico evento dell’Italia centrale dedicato completamente alle attività sportive all’aria aperta. A partire dalla Cascata delle Marmore, fino a immergersi negli scenari suggestivi del Parco Fluviale del Nera e del lago di Piediluco, sarà possibile scoprire e praticare gli emozionanti sport acquatici come il rafting e l’hydrospeed affrontando rapide emozionanti o lasciandosi trasportare da acque più tranquille. Sarà possibile inoltre scoprire forre e canyon scavati nel corso dei secoli dall’azione dell’acqua e della natura, affrontare percorsi di trekking immersi in boschi ancora incontaminati e tra paesaggi indimenticabili, passeggiare in mountain bike oppure affrontare discese mozzafiato. L’occasione è unica, inoltre, per arrampicare falesie spettacolari o scendere nella rupe della Cascata per ammirare le sue suggestive grotte.
Tutte le attività sono condotte da personale qualificato e abilitato: guide alpine, guide speleologiche, guide escursionistiche, guide rafting, istruttori di mountain bike. (cascata)
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Candidate miss Italia tra gli anziani
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Torino otto agosto a partire dalle ore 15:00.presso la casa di riposo Opera Pia Lotteri, in Via Villa della Regina 21 (nei pressi della Gran Madre) incontro tra i residenti anziani e le giovani candidate a Miss Italia. Si tratta di un’iniziativa di sensibilizzazione importante, anche alla
luce dei trascorsi difficili dell’Opera Pia Lotteri, la quale fino a poco tempo fa rischiava la chiusura e il fallimento. La struttura sorta nel 1876 è un’IPAB ed è quindi patrimonio dei torinesi. Nei programmi futuri dell’ente, vi è la ristrutturazione della vecchia ala della casa di riposo, attualmente in disuso. I lavori dovrebbero consentire di ampliare la ricettività fino a 210 posti letto, facendone la più grande residenza per anziani del capoluogo. (anziani e festa)
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Marcinelle: 54° anniversario tragedia mineraria
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Bruxelles. Si celebrerà domani otto agosto nella cittadina belga di Marcinelle, il 54° anniversario della tragedia mineraria in cui morirono 262 lavoratori di cui 136 di nazionalità italiana. All’evento prenderà parte anche Aldo Di Biagio, deputato del Gruppo Futuro e Libertà per l’Italia. “La commemorazione della tragedia di Marcinelle – spiega Di Biagio – è diventata da qualche anno un momento di sincera riflessione su quelle che sono state le difficoltà della nostra storia. E di questa evoluzione dobbiamo ringraziare Mirko Tremaglia, colui che ha reso possibile l’istituzionalizzazione di questa giornata commemorativa e che ha contribuito in maniera valida e sentita a creare una coscienza dell’italianità oltre confine nel nostro Paese”. “Oggi Marcinelle è un simbolo”. Continua Di Biagio. “L’espressione del coraggio e della forza di centinaia di italiani fuggiti dalle loro terre per cercare fortuna e realizzare un sogno o per trovare condizioni di vita migliori. In un momento certamente non facile della storia del nostro Paese. E a loro che deve rivolgersi l’attenzione del Paese intero affinché venga dato un’adeguata e condivisa commemorazione dei giovani italiani scomparsi in condizioni atroci. Affinché il ricordo del sacrificio non si sbiadisca mai e la memoria di questa tragedia rimanga viva e lampante nella società italiana”. “La tragedia di Marcinelle – spiega – ci porta a riflettere sulle condizioni in cui sono costretti a vivere molti lavoratori. Le umiliazioni ed i sacrifici che i nostri connazionali hanno dovuto sopportare sono un’eredità che non può essere abbandonata in un angolo della nostra storia. E da questa eredità che bisogna partire anche per cogliere il valore della nostra emigrazione e – allo stesso tempo – per comprendere l’essenza della nuova migrazione”. “Un’eredità – conclude – che è e deve essere prima di tutto europea. Senza alcuna demagogia, ma con la dovuta volontà e capacità analitica con la quale poter affrontare una società in evoluzione. Una premessa di emancipazione sociale dinanzi alla quale non dobbiamo e non possiamo rimanere indifferenti”.
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Marcinelle: tragedia del lavoro italiano
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
8 agosto 1956 è stato il giorno del sacrificio di 136 italiani morti in conseguenza di un duro lavoro di miniera. Sono coloro che sono stati costretti a cercare lavoro in terra straniera, assoggettandosi a pesantissime ed assurde condizioni di lavoro. Rappresentano uno spaccato dell’Italia del dopoguerra fatta di miseria e difficoltà di ogni genere che, proprio grazie al sacrificio di tanti nostri connazionali emigrati in tutte le parti del mondo, è potuta risorgere economicamente e diventare una delle maggiori potenze industriali del mondo. “La tragedia di Marcinelle fa tornare alla memoria lo sfruttamento, le umiliazioni, le vessazioni di cui tanti nostri emigrati sono stati vittime ed il loro sacrificio – ha dichiarato il segretario del partito pensionati – deve essere considerato l’emblema del lavoro italiano nel mondo”.
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La Polverini contro i pendolari?
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Tra le proposte della Polverini sulle modalità di finanziamento dell’autostrada Roma-Latina vi era lo storno dei fondi Por europei, stanziati per il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Viterbo (180 mln di euro). Per fortuna non è andata in porto, ma come non biasimare questo tentativo, irresponsabile, di lasciare la RM-VT in condizioni disastrate e con un servizio da carro bestiame? Nella nostra Regione, negli anni, sono stati dismessi e abbandonati oltre 400 km di rete ferroviaria e quella esistente si trova in condizioni drammatiche, un esempio negativo su tutti, oltre a quella già menzionata, lo troviamo nella Nettuno-Campoleone. La volontaria cecità politica degli amministratori regionali, determinata dalla subalternità ai poteri forti rappresentati dagli speculatori privati, li porta ad avere un’anemia galoppante che danneggia inesorabilmente le migliaia di pendolari e le comunità locali. Tra l’altro siamo sottoposti quasi quotidianamente alla propaganda e alle falsità mediatiche unilaterali, attuate al fine di sostenere la costruzione di mostri d’asfalto/cemento inutili, costosi e dannosi. A tutt’oggi rimangono 359 mln di euro a disposizione da quasi 10 anni e mai utilizzati, che rischiano di essere stornati per il completamento di altre opere iniziate e non finite, come sancito nella manovra di Tremonti. Noi chiediamo a gran voce che finalmente questi fondi vengano stanziati per eliminare il male peggiore: le decine di morti, feriti e invalidi provocati dai continui incidenti stradali, adeguando in sicurezza tutta la Pontina.
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9 agosto: Giornata dei Popoli Indigeni
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Mai come oggi i popoli indigeni in ogni angolo della terra sono messi con le spalle al muro. Questa è, in poche parole, la conclusione di un rapporto dell’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) stilato in occasione della Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni. La documentazione raccolta sulla situazione dei popoli indigeni in Africa, Asia e America Latina dimostra le catastrofiche conseguenze della brama per l’oro, il rame, il petrolio, il gas e l’uranio, del disboscamento delle foreste e del mutamento dei corsi di fiumi dovuti a progetti idroelettrici. Le miniere situate in territori indigeni contaminano le fonti di acqua potabile e la progressiva perdita di territorio impedisce alle comunità indigene di procurarsi sufficiente cibo grazie alla caccia, alla pesca o all’agricoltura. Le conseguenze del cambio climatico rendono ancora più drammatica la situazione delle popolazioni indigene. I circa 32.000 indigeni Kuna dell’isola di San Blas al largo delle coste di Panama stanno infatti valutando di migrare verso la terra ferma a causa delle sempre più frequenti inondazioni delle loro terre che in alcuni casi emergono solo di un metro dal livello del mare. Particolarmente drammatica risulta essere la situazione dei circa 25.000 indigeni del bacino del fiume Xingu in Brasile. La costruzione della diga di Belo Monte nello stato brasiliano del Pará cambierà il flusso d’acqua del fiume privando la maggior parte delle comunità indigene della loro base esistenziale. Il prossimo 9 agosto i diversi popoli indigeni dello Xingu si sono dati appuntamento presso il cantiere della diga ad Altamira per un’azione di protesta. E’ peggiorata anche la situazione degli Yanomami dell’Amazzonia brasiliana. Il governo brasiliano intende facilitare lo sfruttamento dei giacimenti di uranio presenti nella loro terra, ma si assiste però anche al ritorno dei cercatori d’oro illegali che dalla fine degli anni ’80 hanno pesantemente contaminato con il mercurio il territorio e i fiumi degli Yanomami con la conseguente morte di 1.500 persone. La situazione non è migliore per i Pigmei Baganga del Gabon nell’Africa centrale. La fiorente industria del legname distrugge indiscriminatamente i loro boschi, la fame delle città centrafricane per “carne del bush” ha comportato la caccia intensiva senza rispetto per i tempi di riproduzione e ha lasciato le popolazioni indigene alla fame per la progressiva mancanza di selvaggina. Ciò che aspetta i Baganga, che vivono nei e dei boschi, è per i Penan nella provincia malese di Sarawak una triste realtà: dopo la completa distruzione dei loro boschi la popolazione nomade è stata costretta alla sedentarietà ed è passata da una vita dignitosa ad una vita di privazioni in cui deve ancora superare lo shock legato alla perdita di ogni riferimento culturale. Le popolazioni Papua della Papua-Nuova Guinea presto costituiranno una minoranza in casa propria a causa dei progetti indonesiani di istituire enormi piantagioni di olio di palma, riso, mais, soia e canna da zucchero sui loro territori e allo scopo trasferire sull’isola circa 600.000 Indonesiani. I miglioramenti legali raggiunti a partire dal 1994 con il primo decennio ONU per i Popoli Indigeni sono finora rimasti solo sulla carta. Di fatto la maggior parte degli stati nazionali non rispetta gli impegni internazionali presi e fintanto che le popolazioni indigene non verranno incluse come partner paritetici in tutte le decisioni che vanno a toccare le loro condizioni di vita, la loro situazione non solo non migliorerà ma andrà inesorabilmente peggiorando.
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Unicità del Palio di Siena
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
“Il Palio è un evento unico che appartiene ai senesi, ma è patrimonio culturale di tutti gli italiani e punto di riferimento dell’ identità italiana nel mondo ”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, parlamentare del Pd, interviene dopo le polemiche scatenate dalle dichiarazioni del Ministro al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, sulla Festa senese. “Il Palio di Siena – continua Ceccuzzi – merita da parte del Governo e dei suoi rappresentanti più rispetto e più attenzione sia per la sua unicità sia per il valore storico e culturale che riveste a livello nazionale. Recenti studi hanno dimostrato che il Palio, insieme alla Mostra del Cinema di Venezia, è uno dei primi eventi a rappresentare la cultura italiana nel mondo, attraendo ogni anno milioni di persone affascinate dalla sua unicità. Il Palio di Siena è infatti l’unica manifestazione al mondo che è rimasta inalterata nei secoli, pur riuscendo ad adeguarsi ai mutamenti culturali e di sensibilità, in particolare per quel che riguarda la tutela dei cavalli , da sempre protagonisti assoluti della corsa. Ogni anno, dal 1659, si corre con la stessa ritualità e scadenza, sotto l’egida dello stesso organizzatore: il Comune di Siena. L’unicità del Palio è data inoltre dalla presenza delle diciassette Contrade, cuori pulsanti della manifestazione e la cui natura giuridica e storica è stata più volte riconosciuta dalle sentenze della Suprema Corte”. “A settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari – conclude il parlamentare del Pd – depositerò una proposta di legge , già ben definita, per chiedere che il Palio di Siena sia tutelato come patrimonio culturale della nazione . Un percorso coerente con quello della candidatura della Festa ad essere riconosciuta, dall’Unesco, come patrimonio immateriale dell’umanità. Questo può e deve essere un terreno di convergenza tra tutte le forze politiche, non solo nell’interesse della città di Siena ma di tutto il Paese”
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Fumetto underground
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Roma 9 agosto – ore 21.30 Giardini di Castel Sant’Angelo “Letture d’Estate lungo il Fiume e tra gli Alberi” Il fumetto underground è la resistenza attiva al fumetto tradizionale, è la rottura delle regole grafiche e tematiche, la possibilità di sperimentazione senza alcun tipo di limitazione. Innumerevoli sono le riviste e le autoproduzioni realizzate nella più totale libertà stilistica ed espressiva, fumetti che difficilmente trovano spazio nella classifica delle grandi vendite, ma che sono apprezzati dal pubblico dei circuiti “sotterranei” e che, in alcuni casi, sono un punto di partenza. Il prossimo appuntamento con la Scuola Romana dei Fumetti a “Letture d’Estate lungo il Fiume e tra gli Alberi” è dedicato al fumetto underground e a tutti coloro che affidano ai fumetti storie e visioni poco convenzionali. Alla serata interverranno Genea e Alex Marzi. http://www.invitoallalettura.org
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Proroga carta identità
Posted by fidest press agency su sabato, 7 agosto 2010
Il Dipartimento degli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, con la circolare n. 23 del 28 luglio 2010, ha comunicato che “sono stati segnalati disagi provocati dal mancato riconoscimento, da parte delle Autorità di frontiera di un significativo numero di Paesi esteri, del documento di identità prorogato con le suddette modalità. Pertanto – in relazione ai quesiti pervenuti e sentito il Ministero degli Affari Esteri – attesa la particolare circostanza della inutilizzabilità per l’espatrio del documento d’identità prorogato con le modalità di cui sopra, si ritiene che si possa procedere alla sostituzione della carta d’identità da prorogare o già prorogata, seppur valida, con una nuova carta d’identità la cui validità decennale decorrerà dalla data del rilascio”. Adiconsum Lazio ritiene fondamentale che questa informazione sia diffusa ai molti cittadini interessati, che potranno così evitare spiacevoli sorprese alle frontiere di molti Paesi Esteri.
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