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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 113

La “Caporetto” di Fini

Posted by fidest press agency su martedì, 7 settembre 2010

«Più si digeriscono le parole di Fini declamate con fervore ed una buona dose di retorica a Mirabello e più si comprende quanto sia vicino l’appuntamento di Caporetto». Lo ha detto l’on. Razzi, a 24 ore dal discorso di Ganfranco Fini a Mirabello. Le tappe topografiche del Presidente – ha detto Razzi- segnano un viaggetto assai sintomatico quando a Fiuggi spense il lumicino sul simbolo dell’MSI  e si recò subito dopo in pellegrinaggio a Gerusalemme, a Roma la diluizione di Alleanza Nazionale con Forza Italia, a Mirabello il rigurgito tardivo di onestà istituzionale nei riguardi del paese, ma mi dispiace dirlo, la prossima tappa sarà Caporetto». L’allegoria prevede la disfatta del leader primo discepolo di Almirante «vivendo all’estero tasto il polso di italiani esenti da contaminazioni “italiane” nel significato peggiore del termine. All’estero abbiamo sopportato è vero molte vessazioni ma abbiamo imparato anche a correggere tendenze troppo libertine- continua- ecco perché questa gente sente sempre più grave e pesante la disaffezione e la delusione per i fatti italiani». La preoccupazione fondata dell’on Razzi è tutta nell’immagine e nella reputazione del governo italiano nei riguardi delle maestranze straniere «quando un cittadino svizzero mi dice di vergognarmi come italiano per quanto avviene in Italia, rispondo facendo nomi di personalità che hanno segnato la storia di questo paese, di gente onesta con un senso del dovere inappuntabile e con condotte di vita specchiatissime ed illibate. Oggi è Antonio Di Pietro quello che a spada tratta denuncia le storture degli andazzi truffaldini odierni portando le ferite ancora sanguinolente sulla propria pelle. Lo dico con senso di profonda gratitudine e con cognizione di causa, l’Italia dei Valori rappresenta ciò che dobbiamo essere in politica, una reputazione che da sola basta a garanzia, altro che Presidente Fini. Non me ne voglia il buon Gianfranco si renda artefice di aprire ufficialmente la crisi, metta in ginocchio il governo che ha contribuito a mettere su e si ritiri a vita privata- ha concluso Razzi.

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