Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 112

P.A.: ritardi nei pagamenti

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 settembre 2010

Le imprese di servizi creditrici delle pubbliche amministrazioni non possono più sostenere, pena gravi ripercussioni sulla loro attività e sui livelli di occupazione, l’onere finanziario per fare fronte ai cronici e crescenti ritardi con i quali vengono pagate le loro prestazioni.
In molti casi tutto l’utile aziendale è assorbito dalle provvigioni bancarie, ed in alcuni casi di maggiore difficoltà di accesso al credito, rischiano anche gli stipendi dei lavoratori. Per questo chiedono che entro pochi mesi si definisca esattamente la quantificazione dei debiti commerciali delle Pubbliche amministrazioni verso le imprese (sicuramente molto più vicina ai 60 – 70 miliardi di Euro stimati dalle organizzazioni imprenditoriali che ai 37 riconosciuti dal Ministro Tremonti) e si approvi una soluzione in grado di sanare la situazione pregressa in modo compatibile con i conti pubblici, passando per una certificazione obbligatoria del debito e la relativa classificazione. Tale percorso, infatti, pur richiedendo una preventiva interlocuzione con Bruxelles, appare praticabile, in quanto potrebbe essere realizzato con un piano di rientro decennale del debito che non inciderebbe più dello 0,40% per anno sul PIL. Del resto, senza una soluzione adeguata del debito pregresso, lo stesso Federalismo nascerebbe con una pesante zavorra ai piedi, o non nascerebbe affatto.  Queste proposte, oltre alla ribadita opportunità di un allentamento del patto di stabilità interno per i comuni cosiddetti virtuosi, sono state presentate oggi dalle organizzazioni del Taiis (Tavolo Interassociativo Imprese dei Servizi) e da Sindacati di categoria di Cgil/Cisl/Uil, sulla base di un’articolata analisi della situazione attuale contenuta nel rapporto di ricerca commissionato ad Astrid, nota Fondazione di ricerca sulla Pubblica Amministrazione, presieduta da Franco Bassanini.  Ad illustrare in sintesi il rapporto di ricerca è stato Giorgio Macciotta, coordinatore del gruppo che ha lavorato al rapporto; significativa anche la presenza dell’europarlamentare on. Francesco de Angelis, relatore alla Commissione industria del Parlamento Europeo, che ha riferito dei positivi sviluppi che si registrano nel dibattito per la riforma della vigente direttiva sui ritardi nei pagamenti. Se il Paese non ce la farà con le proprie gambe, sarà l’Europa ad imporci di mettere i conti in regola.

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