Quell’Almirante che ho ben conosciuto, con il quale ho collaborato attivamente nella stesura del “piano sociale” contenuto nel discorso di Genova del 1975, a questo cavaliere disarcionato non avrebbe neppure rivolto la parola. Quel piano sociale voleva rappresentare la “terza via” del capitalismo, l’opposto del capitalismo speculativo del cavaliere, per diventare un capitalismo sociale in grado di coniugare il capitale e il lavoro, inteso come capitale dei lavoratori. Arriva “donna Assunta” e tesse l’elogio del cavaliere, senza aver neppure capito la dottrina di Giorgio Almirante, che adesso i più oculati economisti stanno riprendendo per dirimere le controversie aziendali. La pseudo dottrina cavalleresca tenta la strada dell’impossibile e della discriminazione, cercando e incoraggiando la creazione di ricchezza economica, di creare eccedenza e, in particolare, di creare profitto a partire da niente. Il capitalismo d’assalto promosso da questo governo fornisce la chiara convinzione che le rendite speculative sono il risultato della natura stessa del capitale, di qualche sua proprietà miracolosa, ma per potersi realizzare necessitano di un governo autoritario, in grado di legiferare e contenere le legittime reazioni della stragrande maggioranza della popolazione, che risulterà vessata e sfruttata: è ciò che sta accadendo puntualmente. E’ assolutamente superfluo tentare di far capire ciò a “donna Assunta”, che ha preferito scendere in campo con demagogiche affermazioni, prive di contenuto, contando su un carisma coniugale. (Rosario Amico Roxas)
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Donna Assunta Almirante attacca Fini
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
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Ritrovata la Vergine di Pietro Bernini
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Nei giorni scorsi ad Amantea (Cosenza), presso il Complesso Monumentale di San Bernardino, si è tenuta un’importantissima iniziativa fortemente voluta e sostenuta dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, diretta da Fabio De Chirico. E’ stata difatti restituita alla pubblica fruizione il frammento di un’opera d’arte di eccezionale rilevanza: la testa della Vergine de La Natività di Pietro Bernini, conservata nell’Oratorio dei Nobili della stessa cittadina. Nel corso della solenne cerimonia, il prezioso frammento è stato riposizionato nella sua collocazione originaria dal soprintendente De Chirico, a testimoniare l’impegno della Soprintendenza calabrese in direzione di una tutela attiva del patrimonio d’arte regionale.
Approfondimento: La Natività di Pietro Bernini
L’altorilievo raffigurante La Natività (marmo statuario150X100 cm. ca.), posto sull’altare maggiore dell’Oratorio dei Nobili di Amantea è un’importante opera della cultura tardo cinquecentesca in Calabria. Nell’Inventario degli oggetti d’arte d’Italia, II, Calabria, pubblicato nel 1933, Alfonso Frangipane attribuisce l’opera ad uno scultore messinese, proponendo il nome di Rinaldo Bonanno. Lo studioso lamentava la perdita di molti dettagli causati dalla furia distruttrice delle truppe napoleoniche che invasero nel 1807 il complesso francescano di San Bernardino e l’oratorio annesso. In particolare la scomparsa della testa della Vergine privava l’altorilievo di un elemento fondamentale per la sua lettura. L’opera è stata attribuita da Alessandra Migliorato a Pietro Bernini (Tra Messina e Napoli: La scultura del Cinquecento in Calabria da Giovan Battista Mazzolo a Pietro Bernini, Società editrice messinese di storia patria, Messina 2000, pp. 99-112) e, accettata dalla critica successiva, è stata accolta nell’imponente monografia dedicata allo scultore da Hans-Ulrick Kessler (Pietro Bernini (1562-1629), Hirmer Verlag GmbH, München 2005, p. 272). (la natività, la testa)
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Turismo all’aria aperta
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Piace al lago d’Orta, che nei giorni scorsi ha partecipato al Salone del Camper svoltosi presso il polo fieristico di Parma. In un momento difficile come quello attuale, il turismo en plein air rappresenta una risorsa da sfruttare, come testimoniano gli oltre 100.000 visitatori del salone. E a Parma, per l’occasione, c’era anche il territorio novarese rappresentato dal Consorzio Cusio Turismo, ospite dello stand Iveco, con il quale esiste da tempo una proficua collaborazione. Sono infatti firmati Iveco i mezzi e le moderne campagnole ecologiche utilizzate dal Consorzio in occasione delle numerose manifestazioni che si svolgono sul Lago. Il territorio ci crede, anche alla luce dei risultati del primo osservatorio sul turismo in camper e all’aria aperta elaborati dal CISET (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia) e presentati al salone di Parma. L’indagine dimostra che i flussi legati al turismo en plein air registrano un trend di nettamente superiore rispetto a quello dell’incoming totale, sia in termini di presenze che in termini di spesa. Una tendenza che si registra sia a livello nazionale sia a livello regionale. “Le premesse sono ottime – conclude Massimiliano Ferrari – ed ecco perché il Consorzio continua ad investire tempo e risorse, dando vita ad eventi e manifestazioni che animano spiagge e piazze del Cusio 12 mesi l’anno. La nostra programmazione non è casuale e il nostro impegno cresce al pari dei flussi turistici. Non resta che prepararci al 2015, la sfida dell’expo è alle porte”. (salone del camper)
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Ville aperte in Brianza
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Domenica 26 settembre 2010 dalle 10 alle 19, sarà possibile visitare edifici e dimore storiche e partecipare ai numerosissimi eventi collaterali, come concerti, mostre e degustazioni. L’edizione 2010 presenta alcune importanti novità per facilitare le prenotazioni: sarà possibile prenotare le visite guidate online sul sito http://www.villeaperte.info. 61 siti monumentali nella Provincia MB, anche normalmente chiusi al pubblico, apriranno i battenti per un giorno in occasione della manifestazione “Ville Aperte in Brianza” organizzata dalla Provincia di Monza e Brianza insieme a 32 Comuni del territorio. L’iniziativa partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio. E’ patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Touring Club Italiano, e dal FAI. E’ sostenuta da Regione Lombardia e da Fondazione Cariplo in collaborazione con AIM – Associazione Interessi Metropolitani – Italia Nostra, ADSI – Associazione dimore storiche italiane.
Ville Aperte è una giornata interamente dedicata alla ri-scoperta di un patrimonio artistico sorprendente, talvolta ancora poco conosciuto, nella nuova Provincia MB. Un patrimonio che è rimasto a testimoniare un tempo in cui l’aristocrazia milanese sceglieva la Brianza come luogo di villeggiatura campestre. Alcune delle dimore, castelli e chiese più belle di Lombardia sono in Brianza. Per citare solo le più note, Villa Reale a Monza, Villa Borromeo d’Adda ad Arcore, Villa Trivulzio ad Agrate Brianza, il Casino di Caccia Borromeo a Vimercate, il Castello da Corte a Bellusco o il Monastero Benedettino di Brugora a Besana in Brianza. E’ prevista l’apertura di luoghi inediti, come la Chiesa di Santa Maria Maddalena e il Borgo di Camuzzago a Bellusco, l’Oratorio di Santo Stefano a Lentate sul Seveso, Ia Centrale idroelettrica Esterle di Cornate d’Adda, che riscopre le testimonianze del passato industriale della Provincia ed il prezioso patrimonio dell’azienda Frette in mostra a Concorezzo (monticello, monza)
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Fotoleggendo: una nuova geografia espositiva
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
A Roma il 30 settembre prende il via FotoLeggendo, manifestazione capitolina dedicata alla lettura del Portofolio e alla fotografia d’autore. Due mesi di mostre, incontri, proiezioni, seminari e workshop in sette spazi espositivi: l’Istituto Superiore Antincendi, i musei Capitolini Centrale Montemartini e Roma in Trastevere, la galleria 10b Photography, l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Intergrata, Mandeep Photography and Beyond e Officine Fotografiche. Gli sguardi vanno dall’attualità più immediata di “Mazara del Vallo” di Lorenzo Maccotta alla Turchia di George Georgiou fino all’Iran di Pietro Masturzo. Di rilievo anche i reportage dei grandi fotografi della VII Photo Agency: Franco Pagetti, Christopher Morris e Stefano De Luigi. Tra le novità “Little Big Press”, un’installazione che scandaglierà fanzine, photobook e pubblicazioni indipendenti. http://www.fotoleggendo.it
La manifestazione organizzata e prodotta da Officine Fotografiche, realizzata grazie al contributo del Consiglio Regionale del Lazio e dell’Assessorato alla Cultura dell’XI Municipio del Comune di Roma. FotoLeggendo è promossa da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Assessorato allo Spettacolo, Sport e Cultura della Regione Lazio, Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma-Sovraintendenza ai Beni Culturali e Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia. La Manifestazione è inserita nel circuito nazionale Portfolio Italia organizzato dalla F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) ed è gemellata con il festival Boutographies – Rencontres photographiques de Montpellier. (chrisrain_theharbor)
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Redessiner le monde: Paola Pezzi
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Luxembourg 30 settembre 2010 alle ore 18,30 presso la sede della Commissione Europea (Bâtiment Jean Monnet) inaugurazione mostra, alla presenza dell’artista Paola Pezzi. Con i suoi lavori, propone un’originale reinterpretazione dell’Arte Povera in una costante metamorfosi di materiali di uso corrente . Nel caso specifico sono le matite lo strumento con il quale ricostruisce delle coloratissime cartine geografiche e le bandiere dei paesi europei, tra le quali non potevano mancare quelle del Lussemburgo e dell’Italia. L’artista attraverso le opere presenti in mostra ci fa comprendere come dei materiali del nostro quotidiano possano divenire Arte e siano capaci di instaurare un rapporto diretto, basato sulla sensibilità, con lo spettatore. “Non vi è un momento specifico per segnare l’inizio della mia avventura artistica – sottolinea la Pezzi – perchè, in realtà l’opera, tutte le opere, sono il viaggio della mia vita: un’attitudine spinta dalla necessità.” Le creazioni dell’artista hanno come elemento principale l’energia esistenziale: l’idea del nucleo originario che nasce dalla terra, terra come madre della radice-matrice del lavoro di Paola Pezzi. Un lavoro che evolve nel tempo, che si apre, si trasforma, acquisendo nuove energie, nuove fonti, nuovi materiali “catturati” in base alle esigenze del momento e a cio’ che le interessa esprimere. Un flusso continuo, dinamico, dove la vita entra nel portale dell’arte prendendo forma e dove l’arte diventa vita vissuta. Tutto il percoso artistico di Paola è una costante riflessione sul mondo, una riflessione che le permette di dialogare con il mondo stesso.
Paola Pezzi nasce a Brescia e frequenta l’Accademia di Brera a Milano, sotto la guida di Luciano Fabro e Zeno Birolli. Fin dall’inizio del suo percorso artistico ha saputo assorbire e personalizzare la lezione dell’arte povera che l’ha spinta velocemente a capire le avanguardie artistiche contemporanee. L’artista vive e lavora a Milano e dall’inizio degli anni ’90 espone regolarmente in Italia e all’estero. (paolo Pezzi)
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Papa Benedetto XVI in Gran Bretagna
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Benedetto XVI è il secondo Papa che mette piede sul suolo del Regno Unito, dopo lo scisma anglicano del secolo XVI. Il primo fu Giovanni Paolo II nel 1982. Ma questa è la prima visita di Stato ufficiale di un pontefice in Gran Bretagna, perché quella di Papa Wojtyla aveva il carattere di visita pastorale. La divisione tra cattolici e anglicani conta ormai cinque secoli. E’ una divisione provocata da vicende personali di re Enrico VIII. Da un punto di vista dottrinale, il “Credo” anglicano non si discosta molto da quello cattolico. Per cui, cattolici e anglicani sono molto vicini, parenti stretti se non addirittura fratelli, e ci si chiede come mai, in tempi come i nostri, dove ovunque ormai le persone civili si stringono la mano senza guardare il colore della pelle o le ideologie personali, ci siano ancora divisioni tra persone che, in fondo, professano la stessa fede religiosa. Il tema dell’ecumenismo è un tema caldo e urgente nel mondo religioso del nostro tempo. Coinvolge aperture tra le religioni monoteistiche, ma riguarda soprattutto quelli che si professano seguaci di Cristo. Questo sarà certamente il tema delle conversazioni di Benedetto XVI soprattutto con Sua Grazia Rowan Williams, attuale Arcivescovo di Canterbury e da sette anni Primate della Comunione Anglicana.
L’arcivescovo Williams non è un personaggio molto conosciuto al di fuori dell’Inghilterra. Gallese, 60 anni, è ritenuto uno degli uomini più colti del nostro tempo. Conosce e parla otto lingue. Laureato in filosofia e in teologia, ha trascorso gran parte della sua vita come docente nelle due più importanti università inglesi, quella di Cambridge e quella di Oxford. Dal 1981 è sposato con Jane Paul, anche lei teologa e docente universitaria, dalla quale ha avuto due figli.
Una caratteristica assai sorprendente di questo personaggio è costituita dal fatto che egli è, anche, uno dei grandi poeti del nostro tempo. E’ annoverato tra i classici moderni, come Thomas Steams Eliot, per esempio.
Un vero poeta, quindi. E questo artista si troverà a confronto con un altro grande intellettuale, Joseph Ratzinger, che già al tempo del Concilio Vaticano II, quando era poco più che trentacinquenne, veniva considerato uno degli uomini più colti d’Europa. Grande teologo, ma anche grande umanista. Appassionato di musica classica, profondo conoscitore e cultore degli immortali capolavori sinfonici dei compositori europei, e pianista egli stesso. Due teologi, che sono anche due artisti, discuteranno dei problemi che riguardano l’uomo e Dio. E lo faranno da teologi, ma certamente anche da artisti. Con uno stile, quindi, inedito, come suggerisce il motto scelto da Benedetto XVI per questa sua visita in Gran Bretagna: “Il cuore parla al cuore”.Quale il risultato? Forse non lo sapremo dalle cronache degli eventi di questi giorni. Ma potrebbe essere sorprendente e assai superiore ad ogni aspettativa. Di Renzo Allegri in sintesi)
l’unico libro di poesie tradotto in italiano dell’arcivescovo Williams. Il libro si intitola “La dodicesima notte” ed è stato pubblicato dall’Editrice Ancora, con una lunga nota introduttiva del gesuita Padre Antonio Spadaro, responsabile del settore Letteratura della “Civiltà Cattolica”. <<Quella di Williams non è una poesia religiosa o teologica in senso stretto>>, dice Spadaro <<Semmai, la teologia raccoglie l’ esperienza del mondo dell’autore e la compenetra di significati e di risonanze profonde>>. (Ratzinger e R. Williams)
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Riapre i battenti la scuola di gospel
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Venezia. I Corsi per l’anno 2010-2011 si svolgono sempre a Venezia (presso la sala della Chiesa Evangelica Luterana, in Campo SS. Apostoli) e a Mestre (presso il Centro S. Maria delle Grazie in Via Poerio) e sono diretti da Andrea D’Alpaos, con la collaborazione di alcune voci soliste dei Joy Singers, formazione veneziana ormai molto nota, che svolge attività concertistica a livello nazionale. Ma da quest’anno la Scuola si arricchisce della presenza di un collaboratore di prestigio: arriva da Londra Colin Vassell, una delle voci più affascinanti e coinvolgenti della musica nera contemporanea, che dopo alcune fortunate collaborazioni con La Bacchetta Magica entra ora a far parte dello staff di docenti, curando durante l’anno degli stages di approfondimento vocale ed interpretativo. Il Gospel è quel genere musicale che trova le sue origini più profonde nei suoni e nella ritmicità dell’Africa e che si è affermata in America come musica religiosa, ora intensamente profonda ora gioiosa e travolgente e utilizza la voce e il canto anzitutto come uno strumento per esprimersi. E tutti possono esprimersi cantando, per questo i corsi sono rivolti a tutte le fasce d’età: bambini, ragazzi e adulti. La lezione. Lavorando alla costruzione di brani della tradizione afro-americana si educa spontaneamente l’intonazione, la percezione del respiro, si sviluppa il senso ritmico, si impara a sincronizzare canto, battito di mani e movimenti del corpo e si lavora sulla pronuncia inglese dei testi. Il tutto divertendosi liberando energia, comunicando con gli altri. Il lavoro si articola in una prova settimanale da Ottobre a Maggio e si conclude con dei grandi spettacoli finali, a Maggio, nei principali teatri (Goldoni, Toniolo, Palazzo del Cinema) e nei luoghi più suggestivi delle città di Venezia e Mestre (Basilica di San Marco, San Giovanni e Paolo, Duomo di San Lorenzo). Per tutto il mese di Ottobre è possibile frequentare alcune lezioni di prova, per poi eventualmente iscriversi durante l’orario dei corsi.(scuola gospel)
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Vivere con un “pacemaker” nel cervello
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Varsavia 20 e 21 settembre un workshop internazionale sulla stimolazione celebrale profonda per malattie psichiatriche e neurologiche coordinato dalla Sissa di Trieste
All’età di soli 36 anni Lucilla Bossi, allora ballerina alla Scala di Milano, scoprì i primi sintomi del Parkinson. I tremori hanno tormentato Lucilla per più di un decennio, finché non è stato possibile attenuarli grazie alla stimolazione celebrale profonda (DBS), una tecnica chirurgica che prevede l’impianto di elettrodi di stimolazione nel cervello, controllati da uno strumento simile a un pacemaker. Ora Lucilla è una delle oltre 50 mila persone al mondo che si sono sottoposte alla DBS per alleviare i sintomi di malattie trattamento-resistenti. Ma quali sono le potenzialità, i limiti e i costi di tale tecnologia? Quali gli effetti su comportamento e personalità dei pazienti che la subiscono? La DBS cambia la definizione di essere umano?
Ne discuteranno in Polonia, pazienti, ricercatori, medici, sociologi, filosofi e giornalisti da tutta Europa in occasione del workshop brains in dialogue on deep brain stimulation, organizzato nell’ambito del progetto europeo bid-brains in dialogue coordinato dalla Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste. L’utilizzo terapeutico della stimolazione celebrale profonda è in continuo aumento in diversi ambiti: Parkinson, distonia, dolore cronico, epilessia, disturbo ossessivo-compulsivo, Sindrome di Tourette e depressione. Il workshop consentirà di fare il punto sui benefici e i rischi della DBS e di discutere delle sfide etiche e sociali collegate al suo utilizzo.
Lucilla Bossi (ora presidente di Parkinson Italia) e Verona Butler (presidente di A.D.D.E.R., UK) apriranno i lavori del meeting raccontando la loro esperienza come pazienti DBS. Alcune tematiche affrontate: Mauro Porta (IRCCS Galeazzi e Policlinico San Marco, Italia) parlerà degli ultimi sviluppi nell’utilizzo della DBS per la Sindrome di Tourette; Thomas Schlaepfer (Università di Bonn, Germania) esporrà sull’uso della DBS nel trattamento dei disordini psichiatrici e della depressione; Maartje Schermer (Erasmus Medical Centre, Olanda) discuterà dei rischi di alterazione della personalità; Emma McIntosh (Università di Oxford, UK) parlerà dei costi della DBS per la sanità pubblica.
La due giorni si concluderà con la tavola rotonda aperta al pubblico Brain, machine and something in between, martedì 21 settembre alle 18:00 al Caffé Skwer (in polacco con traduzione consecutiva). Piotr Durka (Università di Varsavia, Polonia), Tomasz Mandat (CO-I, Polonia), Maartje Schermer (Erasmus MC, Olanda) e Marcin Rotkiewicz (Polityka Magazine, Polonia) porteranno la discussione sulla DBS tra il pubblico, allargandola alle interfaccia cervello-computer, quei sistemi che promettono di aiutare le persone disabili a controllare autonomamente computer, sedie a rotelle e protesi. L’evento si svolgerà nell’ambito del Festival della Scienza di Varsavia (www.festiwalnauki.edu.pl).
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Notte dei ricercatori 2010
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Torino 21 settembre 2010 – ore 11,30 Salone d’Onore del Castello del Valentino Viale Mattioli, 39 conferenza stampa di presentazione de “La Notte dei ricercatori 2010” che si terrà il 24 settembre prossimo per il quinto anno consecutivo coinvolgendo le città di Alessandria, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania, oltre al tradizionale appuntamento a Torino, che quest’anno però si sposta nella centralissima Piazza Castello. Gli Atenei piemontesi, Centri di Ricerca e imprese innovative del Piemonte saranno coinvolti nella realizzazione dell’evento che avrà come leit motiv la passione per la ricerca, l’ingrediente fondamentale dell’attività dei ricercatori. Mostre, laboratori, spettacoli teatrali, forum e dibattiti coinvolgeranno il pubblico in forma divulgativa e interattiva, unendo virtualmente le più di 200 città europee in 27 Stati membri che aderiscono all’iniziativa. Il progetto della Notte dei Ricercatori è promosso dall’Unione Europea e presentato in Piemonte e Valle d’Aosta da Università degli Studi di Torino, Politecnico, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e Creativa Impresa di comunicazione, con il coordinamento dell’Associazione CentroScienza Onlus.
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Scuola e nuove tecnologie
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
La ricerca realizzata da Adiconsum in collaborazione con le Case editrici G. D’Anna e Loescher e l’associazione Anarpe, sull’utilizzo delle nuove tecnologie nella scuola fa emergere interessanti spunti di riflessione. Molte le convergenze tra le opinioni espresse dagli studenti, dagli insegnanti e dai genitori.Aspetti di rilievo dell’indagine tra gli studenti:
• Il 97% dei ragazzi possiede un computer e molti anche un collegamento internet;
• Le ragazze, rispetto ai ragazzi, utilizzano maggiormente il computer per studiare
• Il 78% delle scuole dispone di un’aula di informatica; il 33% dispone anche della LIM; il 6% degli e-book.
Aspetti di rilievo dell’indagine tra gli insegnanti:
• Il 94% degli insegnanti possiede un computer e di questi oltre il 76% si dichiara esperto nel suo uso.
• Il 72% dichiara di utilizzare il computer nell’insegnamento a fronte di un 28% che dichiara di non utilizzarlo mai.
• Le aule informatiche e la connessione a internet sono presenti nella maggioranza delle scuole, ma solo il 16% degli insegnanti ne fa un uso plurisettimanale. Il 28% 1 volta la settimana, il 29% meno di una volta al mese e un 27% non vi mette mai piede.
• Fra gli ostacoli evidenziati dagli insegnanti gli scarsi investimenti effettuati dal Ministero nelle scuole (50%), l’assenza di adeguati incentivi economici (38%), l’assenza di adeguate strumentazioni (31%). (Dagli studenti viene anche evidenziata l’assenza di “curricula” adeguati e lo scarso aggiornamento e formazione dei docenti).
Aspetti di rilievo dell’indagine tra i genitori:
• I genitori apprezzano i laboratori multimediali e l’uso dei pc da parte dei docenti e degli studenti. I libri misti con allegati i CD o i DVD ottengono un gradimento intermedio ed anch’essi sono scarsamente utilizzati. Anche laddove è presente l’aula informatica (ben attrezzata per il 68%) risulterebbe non funzionante e non accessibile agli studenti.
I risultati che emergono dall’indagine Adiconsum in collaborazione con le Case editrici G. D’Anna e Loescher e l’Associazione ANARPE, su studenti insegnanti e genitori evidenziano che in questi anni si è compiuto uno sforzo rilevante nel dotare le scuole di attrezzature informatiche che restano però ancora ampiamente insufficienti, ma soprattutto si evidenzia un’esigenza di investire in informazione e aggiornamento sulle risorse umane. Le nuove tecnologie, infatti, non rappresentano soltanto tecniche per migliorare l’insegnamento, ma sono anche strumenti indispensabili ai giovani per il futuro mercato del lavoro.
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Neuroimmagini e Riabilitazione in età evolutiva
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Udine 1° ottobre 2010 presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria “S. Maria della Misericordia” convegno di Neuroimmagini e Riabilitazione in età evolutiva. Il convegno sarà inoltre un primo step dopo la realizzazione del progetto FIRE, intesa tra l’IRCCS Medea del Friuli Venezia Giulia, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine e la Scuola Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste per l’acquisizione e l’utilizzo di una Risonanza Magnetica 3 Tesla che da qualche mese ha iniziato ad essere utilizzata in una serie di progetti di ricerca clinica e sperimentale approvati dal Ministero della Sanità. Interverranno all’incontro Vladimir Kosic, Assessore Regionale Friuli Venezia Giulia alla salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Giuseppe Napoli, Presidente di Federsanità Anci Friuli Venezia Giulia, e Alda Pellegri, Presidente Associazione La Nostra Famiglia.
Tra i relatori, Barbara Tomasino, Paolo Brambilla, dell’IRCCS Medea – Polo Friuli – Venezia Giulia de del Centro InterUniversitario di Neuroscienze Comportamentali, Università di Udine e Università di Verona, Nereo Bresolin, Direttore Scientifico dell’IRCCS Medea Famiglia” e Direttore del Dipartimento di Scienze Neurologiche, Università degli Studi di Milano, Giovanni Cioni, Department of Developmental Neuroscience, Stella Maris Scientific Institute Medical Faculty, University of Pisa, Franco Fabbro, responsabile scientifico del polo friulano dell’IRCCS Medea e Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Udine, Raffaella Ida Rumiati, Settore di Neuroscienze cognitive SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) Trieste e Sergio Zanini, IRCCS Medea.Recenti studi di neuroimmagine funzionale (fMRI) hanno rilevato un’interazione tra sistema linguistico e sistema motorio durante l’elaborazione di frasi che descrivono azioni. In pratica, leggere o ascoltare descrizioni di azioni attiva, oltre alle classiche aree linguistiche di Broca e di Wernicke, anche le aree motorie. Ma qual è il ruolo della corteccia motoria primaria nei compiti linguistici? Come agisce l’interazione tra il sistema linguistico e quello motorio? Una ricercatrice italiana, la dottoressa Barbara Tomasino del Polo friulano dell’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia, ipotizza che la causa di tale attivazione della corteccia sensorimotoria sia la simulazione mentale (un’esperienza quasi-percettiva che avviene, tuttavia, in assenza di un appropriato input esterno). Tradizionalmente, il ruolo della corteccia sensorimotoria è stato sempre inteso come controllo dei movimenti volontari e delle sensazioni tattili. Recentemente ha ricevuto credito ed è parte di un acceso dibattito in letteratura neuroscientifica il suo coinvolgimento in funzioni cognitive più elevate, come ad esempio la simulazione mentale motoria, la memoria iconica, la rotazione mentale, la rappresentazione di azioni e concetti motori, la memoria motoria e l’elaborazione linguistica di parole o frasi che descrivono movimenti o azioni. Non è ancora chiaro come tale area contribuisca alla percezione linguistica e se, come parte del network dei neuroni a specchio, contribuisca funzionalmente alla comprensione e anticipazione dei gesti altrui e nella distinzione tra il sè e gli altri. Inoltre non si conosce ancora la causa del coinvolgimento della corteccia sensorimotoria in queste funzioni cognitive superiori.
Per l’occasione sarà presentato un interessante lavoro di Barbara Tomasino che ipotizza come l’attivazione delle aree motorie sia un prodotto della simulazione mentale, ovvero l’abilità di anticipare le conseguenze di un’azione, immaginandone la sua esecuzione in assenza di reale movimento del corpo: i soggetti, leggendo o elaborando frasi, parole o verbi d’azione, anche se non esplicitamente istruiti ad immaginare mentalmente il contenuto della frase o della parola, automaticamente immaginano se stessi o qualcun altro eseguire il movimento descritto dalla frase.
La Tommasino è una ricercatrice Laureata in Psicologia presso l’Università di Padova. Ha conseguito il dottorato alla SISSA di Trieste. Ottiene Post Doc al Forschungszentrum Juelich in Germania, dove lavora con risonanze a vari campi magnetici. Qui si occupa di esperimenti soprattutto su funzioni motorie o su interazione tra linguaggio e sistema motorio.
I suoi studi le valgono, nel 2004, il premio dall’AIP (Associazione Italiana di Psicologia) come migliore tesi di dottorato in Italia e, nel 2005 -2006, il premio Research fellowship dalla prestigiosa Alexander von Humboldt Foundation. Nel 2007 rientra in Italia grazie alla stipula di una convenzione tra l’IRCCS Medea – La Nostra Famiglia e la Neurochirurgia dell’Ospedale di Udine, dove svolge la parte clinica studiando, in collaborazione con la neuroradiologia, la dott.ssa Maieron e il dott.Wais, pazienti neurochirurgici mediante risonanza magnetica funzionale prima dell’intervento chirurgico in modo da preservare le aree cognitivamente eloquenti. Qui collabora in sala operatoria con il team neurochirurgico, diretto dal Dott.Miran Skrap, durante gli interventi con paziente sveglio e stimolazione della corteccia cerebrale facendo eseguire ai pazienti test cognitivi, in modo da preservare le aree eloquenti.
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Oscar Internazionale dell’Acqua
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Chianciano Terme Museo Civico Archeologico. Prestigioso riconoscimento per il Museo Civico Archeologico delle Acque di Chianciano Terme, insignito nei giorni scorsi con l’“Oscar Internazionale dell’Acqua, segno di vita”. Il premio, reso possibile anche grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Musei Senesi che ha investito nel potenziamento delle attività e nella promozione dell’immagine del museo, è stato attribuito dal Comitato Festeggiamenti “Santa Maria della Vena” di Piedimonte Etneo per “aver saputo raccogliere, organizzare e valorizzare con grande vantaggio per la cultura e per il turismo, reperti archeologici di rilevanza mondiale che testimoniano la fama della Città di Chianciano Terme, fin dall’epoca degli Etruschi, per le sue sorgenti di acque termali particolarmente salutari”.
L’Oscar Internazionale dell’Acqua porta il Museo Civico Archeologico delle Acque di Chianciano Terme in primo piano sulla scena Internazionale: con l’istituzione chiancianese infatti sono stati premiati anche la NATO, rappresentata dal Comitato Atlantico Italiano, il Castello di Versailles, il Comitato Internazionale per il Contratto Mondiale sull’Acqua – Gruppi di Lisbona e Bruxelles- e alcuni enti, organismi e società di rilievo nel panorama europeo e non solo.
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VIII Congresso societas herpetologica italica
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Chieti 22-26 settembre 2010 Museo Universitario “G. d’Annunzio” in piazza Trento e Trieste, VIII Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica (SHI), sodalizio che riunisce ricercatori, accademici e non, che si occupano dello studio di anfibi e rettili. Si tratta di un evento scientifico di notevole importanza, al quale prenderanno parte tutti i maggiori studiosi italiani del settore e diversi qualificati esperti provenienti dall’estero. Nell’occasione il Comitato organizzatore e il Museo Universitario, grazie alla generosa disponibilità del gallerista Alfredo Paglione, hanno allestito una mostra cammeo, “La tartaruga nell’arte – omaggio a Teresita Paglione” con alcuni pezzi di grandissimo pregio, ad esempio un acquerello di Aligi Sassu e una scultura di Pietro Cascella.
Il duplice evento sarà presentato lunedì 20 settembre alle ore 10 in punto presso l’Auditorium del Museo Universitario di Chieti. Nell’occasione sarà possibile filmare e fotografare le opere d’arte in esposizione.
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Porti e riforma legge 84/94
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Il Cdm ha approvato il ddl di riforma della legge 84 del 1994 sul regime ordinamentale ed amministrativo dei porti. Lo annuncia il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, al termine della seduta del Consiglio dei Ministri. “Con il ddl di riforma – dichiara Matteoli – si mira ad apportare un deciso e importante cambiamento all’ordinamento dei porti nella consapevolezza che i porti sono infrastrutture strategiche per l’Italia e che quindi devono avere una disciplina organizzativa e di gestione che assecondi le nuove esigenze della realtà produttiva. Mi auguro – aggiunge – che in Parlamento ci possa essere un sereno e proficuo confronto tra maggioranza ed opposizione che consenta tra l’altro di affrontare le problematiche inerenti il processo di autonomia finanziaria delle Autorità portuali non ancora ultimato, pur consapevoli delle difficoltà dovute alla congiuntura economica. Del resto – conclude – nell’economia globalizzata i porti sono la trincea più avanzata per recuperare competitività all’Italia e pertanto vanno dotati di una normativa moderna per svolgere appieno il loro insostituibile ruolo”. Il ddl rafforza i poteri delle Autorità portuali conferendo nuovi compiti manageriali e razionalizzando la governance del settore. Rilevanti le novità in materia di dragaggio dei porti e del recupero delle aree dimesse per lo sviluppo della nautica da diporto e sulla costituzione di sistemi logistici portuali. Il ddl razionalizza, inoltre, il regime dei servizi tecnico-nautici, delle concessioni, del lavoro nei porti ed esalta il ruolo delle regioni e degli enti locali specie nei procedimenti connessi all’attività di pianificazione dell’ambito portuale.
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L’ombra degli speculatori sull’Italia
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
(fonte Italiaoggi) Fa un certo effetto vedere «Italy» in cima alla lista dei paesi oggetto di interesse da parte di chi opera e specula in Credit Default Swaps (Cds), i derivati finanziari che dovrebbero fungere da assicurazione contro i fallimenti. Erano diventati noti nel mezzo della crisi greca, quando si temeva il default dei debiti sovrani ellenici. Allora, per garantirsi da questo rischio, un contratto quinquennale Cds sui bond di Atene per un valore di 10 milioni di euro costava a giugno 970 punti, cioè 970.000 euro all’anno. A marzo erano 300 punti. Oggi, dopo il salvataggio europeo della Grecia e la creazione di un fondo speciale d’intervento Eu per 750 miliardi di dollari, un simile Cds sui bond greci si paga ancora quasi 850.000 euro. È come un termometro che si può manomettere alterando la temperatura. L’ultimo rapporto ufficiale della International swaps and derivatives association (ISDA) indica che sull’Italia vi sono Cds per un valore nozionale di 242, 6 miliardi di dollari. E i punti base del costo sono intorno ai 240. Mentre a marzo 2009 erano 158, saliti già a 220 nel turbolento marzo scorso. Il secondo paese europeo sulla lista, dopo l’Italia, è la Spagna, con Cds per un valore nozionale di 113 miliardi di dollari. Dai bollettini si può notare che i costi per i Cds sono in costante crescita sia per l’Italia che per la media europea. Dai dati risulta anche che i maggiori operatori ribassisti sul debito italiano sono 4 grandi hedge fund americani, tra cui spicca quello di Soros. Ricordiamo che nel 1992 il finanziere speculatore George Soros, per sua stessa ammissione, scommise enormi somme sul collasso dell’allora sistema monetario europeo e di alcune monete, tra cui la lira, provocando sia la fine dell’accordo monetario che una gigantesca svalutazione della nostra moneta. Dai resoconti dell’Isda si evince anche che banche e corporation americane e città e stati degli Usa sono menzionati nella lista per valori paragonabili a quelli di grandi paesi. Contro il pericolo di default della JP Morgan Bank, per esempio, ci sono Cds per 84 miliardi di dollari. Vi sono poi decine di miliardi di Cds sul rischio insolvenza dei residential mortgage-backed securities (Mbs), i famigerati titoli tossici legati ai mutui subprime. Si scopre che i costi dei Cds per la California sono superiori a quelli del Portogallo. Per assicurasi contro l’eventuale collasso dello stato dell’Illinois bisogna pagare più che per l’Irlanda. Assicurare il debito di New York costa più che per l’Italia.
Ciò deve indurre a riflessioni più attente. Siamo certamente in una grave crisi globale che attanaglia tutti, Europa compresa. Non possiamo nascondere il grave problema del debito pubblico europeo, ne tanto meno quello dell’Italia che si avvicina al 120% del Pil. Nondimeno, a differenza dal debito americano, quello europeo e italiano è stato fino ad oggi in gran parte coperto dai risparmi dei cittadini, che comprano Bot o Cct. Il crescente debito pubblico e privato americano, invece, dipende da investitori internazionali, come la Cina, oppure dagli acquisti fatti dalle banche americane con i prestiti concessi dalla stessa Federal Reserve a tasso zero. Infatti, a livello mondiale oltre il 40% di tutti i titoli in scadenza sono americani. Per immaginare le dimensioni globali si consideri che soltanto il sistema bancario europeo, secondo uno studio della Deutsche Bank, ha titoli di debito in circolazione per circa 5.000 miliardi di euro, di cui più di 1.500 miliardi in scadenza entro il 2012. Ecco perché gli hedge fund americani, legati alle grandi banche, hanno buon gioco a speculare contro l’Europa! Di conseguenza, alzare il rischio Europa inevitabilmente comporta lo spostamento degli investitori verso altri lidi. Quando la coperta è corta, bisogna fare attenzione se qualcuno, di nascosto, la tira dalla sua parte. Occorre inoltre ricordare che, poiché le operazioni in derivati «nudi» e short (al ribasso) sono a tutt’oggi permesse, gli speculatori possono comprare contratti Cds su titoli che non possiedono, scommettendo sul loro deterioramento finanziario. Facendo salire progressivamente i costi dell’assicurazione contro il fallimento, possono lucrare sulla differenza. Ecco perché i governi, in primis quelli europei, sulla questione dei titoli di debito, dei Cds e degli hedge fund speculativi non possono essere molli, lenti o peggio accondiscendenti. Ne va della sopravivenza degli stessi stati e del benessere della collettività. Urge l’immediata entrata in funzione delle nuove recenti autorità europee di vigilanza. Così come impellenti sono le regole su derivati Otc, short selling, hedge fund, e altri rilevanti questioni finanziarie su cui la Commissione Ue è chiamata prossimamente a decidere. Auspichiamo che anche il governo italiano sia più deciso in merito. L’Italia ha il dovere di impegnarsi in sede europea con maggiore convinzione. Procrastinare l’intervento per lasciare le cose come stanno, cioè senza regole, sarebbe un segno di debolezza e un invito agli speculatori ad affondare la lama nel cuore dell’Europa. (di Mario Lettieri Sottosegretario all’economia nel governo Prodi e Paolo Raimondi Economista)
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Honeywell acquisisce Sperian Protection
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Honeywell (NYSE: HON) ha annunciato di aver completato la sua acquisizione di Sperian Protection per un importo pari a circa $1,4 Md$, comprensivo dell’assunzione del debito netto dell’impresa. Sperian Protection è un’impresa leader nella fornitura di dispositivi di protezione individuale (DPI) e sarà integrata nella linea di business Life Safety della divisione Automation and Control Solutions di Honeywell.
Con quasi 50 anni di esperienza nella ricerca, progettazione e produzione di tecnologie di sicurezza, le competenze di Sperian sono concentrate sulla protezione della testa (occhi e viso, uditiva, respirazione), del corpo (abbigliamento professionale, guanti, calzature di sicurezza) e anticaduta. Oltre al proprio brand, Sperian distribuisce i marchi Howard Leight, Miller e UVEX (solo sul continente americano). Sperian ha sede centrale a Parigi, in Francia, ed impiega circa 6.000 collaboratori sparsi in 13 paesi, in America, Asia/Oceania, Europa ed Africa.
Honeywell International Inc. (www.honeywell.com) è un’azienda leader in svariati settori produttivi e tecnologici. E’ tra le prime 100 indicate nella classifica di Fortune e serve clienti in tutto il mondo con prodotti e servizi per il settore aeronautico e spaziale, tecnologie di controllo per l’edilizia civile, privata e industriale, prodotti per l’industria automobilistica, turbocompressori e materiali speciali. Con sede a Morris Township, N.J., Honeywell è quotata alle borse di New York, Londra e Chicago. Per ulteriori informazioni e notizie su Honeywell, visitare il sito http://www.honeywellnow.com.
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Contro i tumori del seno
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Bologna 23 settembre alle ore 12.00 Sala Savonuzzi. Alla conferenza stampa, che sarà introdotta dal saluto di Anna Maria Cancellieri, Commissario del Comune di Bologna, interverranno anche: Dott. Raffaele Ricciardi, Sub Commissario del Comune di Bologna Prof. Riccardo Masetti, Presidente della Susan G. Komen Italia Prof. Vincenzo Eusebi, Presidente Comitato Emilia-Romagna della Susan G. Komen Italia Dott. Sandro Sciaky, Strategic Marketing Director di Samsung Sarà presente la Prof.ssa Carla Faralli, Vice – Presidente Comitato Emilia-Romagna della Susan G. Komen Italia
Dopo il grande successo della terza edizione, con circa 6.500 partecipanti, Bologna è pronta a seguire il trend di crescita della Race ed aumentare le presenze dello scorso anno. Una manifestazione unica che riesce a coniugare sport ed impegno sociale e si rivolge non soltanto agli atleti professionisti o ai podisti ma anche a chi ama semplicemente passeggiare e trascorrere una giornata all’aria aperta.
La Race for the Cure, che si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è una corsa di 5 km e passeggiata di 2 km che si propone di raccogliere fondi da destinare a progetti di educazione, prevenzione e cura del tumore del seno da realizzare nel territorio regionale.
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Primo Forum Nazionale delle Biofrequenze
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
Così si è espresso l’On. Scilipoti (IDV), in riferimento al Forum che tratta delle energie biomagnetiche attraverso le biofrequenze, che sono energia elettromagnetica, della quale tutti gli esseri viventi (dal batterio all’uomo), si servono per mantenersi in vita, svilupparsi e riprodursi: “Il meccanismo di azione agirebbe sulle disfunzioni degli organi e i disturbi del soggetto, non per via chimica, ma per via fisica – continua il deputato di Italia dei Valori – non intervenendo direttamente sulle alterazioni biochimiche, ma sulle alterazioni bioenergetiche che sono all’origine dei disturbi.” “Nel corso dei lavori del convegno, abbiamo approntato una bozza di proposta di legge sulle biofrequenze, che stabilisce i criteri e la formazione che ogni operatore deve possedere per operare in questo settore, al fine di tutelare i cittadini che vorranno avvalersene, e che agevolerà sicuramente la nascita di nuovi posti di lavoro nel campo olistico, attraverso la riconversione di alcuni settori ospedalieri in via di dismissione sul territorio nazionale, impegnando e valorizzando – conclude l’On. Scilipoti (IDV) – giovani professionisti nel settore sanitario.” (Dott. Giuseppe Cuschera)
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Italia-Libia: La Russa e Le regole di ingaggio
Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010
“Le regole di ingaggio? Se c’è stata una violazione allora non è necessario ridefinirle”. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sceglie il Clandestinoweb, per commentare l’incidente che ha visto come vittima il motopeschereccio “Ariete”, nelle acque del Mediterraneo. “A quanto ho appreso – ha spiegato La Russa il comandante libico è stato sospeso. E’ quindi possibile che ci sia stata una violazione delle regole di ingaggio ed il fatto che la Libia si sia scusata lo conferma. Questo significherebbe che le regole di ingaggio sono sufficienti cosi’ come sono. Poi, sulla proposta del Carroccio di un ddl sull’uso del burqa in Italia, sulla falsariga della nuova legge francese, il ministro della Difesa ha detto: “Il primo a presentare una legge per il divieto del burqa sono stato io insieme alla Santanchè, nella legislatura 2006-2008. Ma la legislatura è stata troppo breve e quindi non c è stato il tempo di farla approvare. Inoltre in molti contrastarono questa proposta. Ora non l ho potuta ripresentare io in quanto la carica di ministro non me lo permette, ma sono contento che la mia tesi, allora solitaria, e che è partita da An, abbia oggi tanti sostenitori, compreso Fini”. E sullo scontro tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e l’Ue sulla questione dei rom e l’appoggio del premier al capo dell’Eliseo, il ministro della Difesa ha affermato: “Sono d’accordo con Berlusconi”. (Alessandra Lanzi)
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