Università e sviluppo economie territoriali
Posted by fidest press agency su domenica, 26 dicembre 2010
E’ un tema da sempre, possiamo dire, dibattuto ma soprattutto a livello accademico sia nell’ambito universitario che politico e culturale. Un argomento, ovviamente, che procede di pari passo con le scelte politiche generali che da una parte si spostano sempre di più in sede Ue e, quindi, a Bruxelles e Strasburgo e, dall’altra fanno assumere sempre maggiore vigore alle dinamiche devolutive a favore delle regioni. Questa trasformazione si lega a doppio filo con l’internazionalizzazione e globalizzazione degli itinerari sociali ed economici, con l’apertura verso nuovi soggetti e realtà locali. Se queste sono le grandi linee interpretative, con cui individuare le coordinate dello sviluppo presente ed inquadrare quello futuro, emerge chiaro il ruolo delle amministrazioni locali per riuscire a disporre di strumenti in grado di supportare la comprensione del fenomeno in atto, sostenere le azioni di emergenza occupazionale aziendale e territoriale, mettere in rete le differenti esperienze sul territorio locale e nazionale e facilitare l’accompagnamento dello sviluppo locale. A questo punto diventa, a nostro avviso, vitale far entrare nelle realtà economiche, imprenditoriali e sociali della Regione il ruolo guida dei poli universitari per meglio analizzare i processi dello sviluppo delle economie territoriali, mediante produzione di studi di tipo geo-economico di dimensione locale regionale e subregionale. Tali azioni fanno parte, quindi, di quel laboratorio dinamico di progettualità per le aree di ritardo di sviluppo, nello specifico, che possono essere ben individuate con il concorso di tutte le realtà locali che vi operano e diventare una guida innovativa per le politiche finalizzate allo sviluppo e alla creazione di occupazione.
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