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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 113

Finale di partita

Posted by fidest press agency su giovedì, 17 marzo 2011

Roma 22 marzo Lungotevere dei Papareschi, 1 Teatro India “Finale di Partita” di Samuel Beckett per la regia di Massimo Castri con Vittorio Franceschi, Milutin Dapcevic, Diana Hobel, Antonio Giuseppe Peligra scene e costumi Maurizio Balò luci Robert John Resteghini   suono Franco Visioli   assistente alla regia Marco Plini produzione Teatro di Roma, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Metastasio Stabile della Toscana Lo spettacolo riafferma la grande maestria del regista toscano che nella sua lunga ed eccellente carriera non ha mai lavorato su testi di Samuel Beckett: lo fa in questa occasione scegliendo il suo capolavoro Finale di Partita, testo il cui titolo deriva da una mossa del gioco degli scacchi. Protagonisti in scena Hamm, cieco e condannato a trascorrere i suoi giorni su una sedia a rotelle e Clov, il suo servo. I due vivono un rapporto conflittuale, in cui si consumano litigi ma anche una reciproca dipendenza. Clov vive nell’eterna tentazione di andarsene ma pare non esserne capace. L’incalzante botta e risposta tra Hamm e il suo servitore che costituiscono l’ordito più evidente della trama del testo, sembrano un infinito alternarsi di mossa e contromossa scacchistica. In scena, incombe la presenza degli anziani genitori di Hamm, Negga e Nell entrambi privi degli arti   inferiori costretti a trascorrere la loro esistenza nei bidoni della spazzatura. Lo stesso Beckett, nel corso di alcune prove dello spettacolo allo Schiller Theatre di  Berlino disse. “Hamm è il re in questa partita a scacchi persa sin dall’inizio. Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe. Un bravo giocatore avrebbe già rinunciato da tempo. Sta soltanto cercando di rinviare l’inevitabile fine.” (franceschi)

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