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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 113

Il federalismo separatista della Lega

Posted by fidest press agency su sabato, 14 Maggio 2011

“Siamo alle ultime battute della campagna elettorale e per mantenere fede alle promesse fatte al suo elettorato la Lega non rinuncia all’ennesima provocazione riproponendo la già minacciata diaspora dei ministeri, il trasferimento al Nord ma soprattutto l’abbandono della Capitale”. Lo afferma il senatore PD Raffaele Ranucci. “Sono temi importanti – sottolinea Ranucci – che non possono essere oggetto di campagna elettorale. Le prerogative della capitale sono all’interno del decreto su Roma Capitale che ha avuto parere positivo dalla commissione bicamerale sul federalismo. La Lega se lo ricorda?” “Piuttosto è ora che il governo dica una parola chiara e definitiva su quali sono le sue reali intenzioni su Roma. Per questo chiediamo che nel secondo decreto attuativo sia chiaro, scritto nero su bianco, che i ministeri resteranno a Roma, anche a conferma dello status di moderna capitale che proprio quel decreto gli conferirà. Noi pensiamo che sia una richiesta legittima, soprattutto a tutela di Roma e delle centinaia di migliaia di romani che lavorano nei ministeri. E’ per questo che chiediamo anche al sindaco Alemanno di far sua questa richiesta e soprattutto – conclude Ranucci – di impegnarsi presso il governo affinché venga soddisfatta”.

Una Risposta to “Il federalismo separatista della Lega”

  1. Aldo Cannavò said

    Roma rappresenta la grandezza del suo antico impero.I suoi resti storici dimostrano la sua antica potenza e cultura.Essa è la capitale spirituale del mondo.Nessun’altra città italiana può rappresentare come Roma l’enorme cultura, che dovrebbe rendere orgogliosi di essere italiani anche i leghisti.Essi non si rendono conto che la crisi economica mondiale stà trasformando la nostra nazione,togliendo progressivamente al nord Italia la sua egemonia industriale ed economica,che fra poche generazioni la renderà incapace di gestirsi autonomamente in modo soddisfacente se non resterà legata al resto dell’Italia.La fortuna del nostro settentrione è dipesa dal vantaggio di trovarsi più vicina alle altre nazioni europee,favorita quindi dagli scambi commerciali ed industriali con esse.Se il Nord Africa seguirà la spinta dell’attuale rivoluzione culturale intrapresa riuscirà a raggiungere presto un benessere che favorirà gli scambi commerciali ed industriali con la nostra nazione,favorendo lo sviluppo del nostro sud, favorito dalla sua vicinanza all’Africa.

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