Opere in bianco
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 giugno 2011
Roma, 6 giugno 2011, ore 17,30 piazza dell’Accademia di San Luca 77 Accademia Nazionale di San Luca presentazione del volume Opere in Bianco- Storia e accadimenti del primo novecento (Palombi Editori 2010). Introdotti da Guido Strazza, ne discuteranno lo scultore Nicola Carrino, la storica dell’arte della Galleria d’Arte Moderna, Stefania Frezzotti, l’architetto Mario Lolli Ghetti Direttore del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, lo storico Marco Pizzo del Museo del Risorgimento. Il volume che raccoglie il lavoro sulla collezione della gipsoteca del Vittoriano , un tempo conservata nel Monumento al Re Vittorio Emanuele II, con il ricco corredo documentale, è in gran parte inedito, e propone il primo bilancio scientifico degli studi su un materiale che non è mai stato molto considerato perché utilizzato come fase temporanea del fare artistico, essendo per sua natura molto tenero e malleabile, e forse per questo anche molto problematica rimane la sua conservazione. Ma non è tutto: nell’ambito del lavoro si è impostata una scheda conservativa specifica per le opere in questo materiale, e sono state avviate alcune indagini diagnostiche finalizzate al riconoscimento, nello stesso materiale costitutivo, della differente manipolazione tecnica dei diversi autori. Diversamente per la quadriga del Fontana le indagini radiografiche hanno permesso di verificare lo stato dell’ armatura in ferro, e constatare che già dal montaggio di queste prove in formato 1:3, l’armatura stessa era stata realizzata per strutturarne la realizzazione definitiva. Si è procrastinato a lungo la pubblicazione del lavoro, perché in realtà la ricerca è solo iniziata. La ricognizione sul contenuto della collezione e i dati raccolti intorno ai casi studio indagati, non sono affatto esaustivi. Si sono raccolte però in queste pagine le differenti problematiche che lo storico dell’arte, l’esperto scientifico e il restauratore, hanno sollevato nel lavoro e che serviranno ci si augura a continuare lo studio per queste opere specifiche.
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