La tv italiana è malata di politica
Posted by fidest press agency su giovedì, 9 giugno 2011
“L’uscita dalla Rai di Michele Santoro, al di là della sua valenza editoriale, è un segnale di accelerazione nel riassetto del sistema radiotelevisivo italiano, ancora una volta dettato da spinte politiche”. Così Domenico Delle Foglie, presidente del Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione) valuta la decisione, consensuale, che ha portato il conduttore di Annozero ad abbandonare il servizio pubblico. “La realtà del mercato televisivo italiano – sottolinea il Copercom – è in profondo mutamento, soprattutto sotto la spinta de La7 e dopo i lusinghieri risultati di ascolto registrati dal tg guidato da Enrico Mentana. Ma non è da trascurare neppure il ruolo dei canali digitali che stanno operando una trasformazione del gusto dei telespettatori italiani. In questo contesto di tangibili cambiamenti, auspichiamo che il superamento del duopolio televisivo non si risolva in un’altra pagina dello scontro politico in atto da anni. A dimostrazione – se pure ce ne fosse bisogno – che la tv italiana è malata di politica”. “Se si ascoltasse il parere dei cittadini – conclude Delle Foglie – forse chiederebbero alla politica di fare un passo indietro. Senza eccezioni per nessuno: primo, secondo e terzo polo. Televisivi e politici. Non siamo ingenui, ma come non preoccuparsi dinanzi al rimodellarsi dell’industria televisiva secondo le dinamiche dello scacchiere politico, anzi in funzione di esso? Altro che libertà d’impresa e pluralismo culturale”
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