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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 112

Euro: Non conviene uscirne

Posted by fidest press agency su martedì, 20 settembre 2011

two dracmas

Image by Darwin Bell via Flickr

Secondo le definizioni l’Europa, cioè la Unione europea, era un gigante economico e un nano politico. Il nano è rimasto ma il gigante traballa e rischia di cadere con fragore. Si dice che sarebbe opportuno che la Grecia esca dall’euro e torni alla dracma. Dopo la Grecia toccherebbe all’Irlanda, al Portogallo, alla Spagna e all’Italia. Alcuni auspicano questa soluzione ma i danni, come detto, sarebbero pesanti. La svalutazione consequenziale delle monete nazionali rispetto all’euro determinerebbe una competizione che non converrebbe ai Paesi euro e indurrebbe forti perdite per le relative imprese e le banche. Per assurdo sono proprio i Paesi “forti” che subirebbero i maggiori danni. Stessi effetti si avrebbero se la Germania decidesse di uscire dall’euro, si avrebbe un forte apprezzamento del marco, minore competitivita’ e banche in crisi per i titoli di stato in euro. Siamo, quindi, “obbligati” a rimanere nell’euro. Non possiamo, pero’, avere una moneta unica, gestita dalla banca Centrale Europea, per 17 Paesi e 17 politiche economiche e sociali. Servirebbe un Parlamento europeo che produca leggi e una Commissione europea che governi. Gli Stati Uniti d’Europa, appunto. (Primo Mastrantoni, segretario Aduc)

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