Il rituale che ho avuto modo di segnalare tempo fa sembra diventare sempre di più istituzionale. Mi riferisco ai pranzi e alle cene di lavoro di Arcore e sedi affini. Qui non parlo ovviamente degli intrattenimenti ludici del capo ma dei suoi incontri con esponenti politici e in particolare con i leghisti, Bossi in testa. Mi sono sempre chiesto, a questo proposito, che genere di pietanza il cuoco della casa prepara per trasformare i più tenaci e convinti sostenitori di una tesi chiaramente anti-governativa, in persone pronte a cambiare opinione. E pare che lo stesso effetto è riproducibile anche a Palazzo Chigi dove di recente Berlusconi ha ricevuto due suoi tenaci oppositori interni e che, a loro dire, erano pronti con un manipolo di fedelissimi a toglierli la fiducia e che dopo una “colazione di lavoro” sono usciti sorprendentemente rinfrancati e quel che più conta, convinti sostenitori delle tesi del capo anche se per la platea hanno lasciato “cadere” qualche dubbiosa riflessione. E, per contro, una parlamentare del Pdl, che ha lasciato la “casa madre” per parcheggiare nel gruppo misto, ha tenuto a precisare, in una intervista, che pur invitata a “colazione” ha preferito rinunciarvi. Forse per questo motivo non recede nei suoi intendimenti. Persino il nodo cruciale posto poche ore fa dalla Lega sul tema delle pensioni che l’esecutivo intende inserire nella manovra economica in procinto d’essere varata sembra sciogliersi dopo, guarda caso, una cena che supponiamo essersi prolungata per qualche ora e passa tra un aperitivo e un digestivo e una boccata al toscano di Bossi. Ma ciò che pesa di più grave sono gli strascichi di antieuropeismo lasciati trasparire dalla dichiarazioni di Berlusconi per il quale se si impongono sacrifici non è colpa sua ma dell’Europa. Non si precisa, ovviamente, che da tre anni il governo non ha fatto altro che dirci che tutto andava bene mentre avrebbe potuto mettere mano, con la maggioranza che si ritrovava prima dello strappo di Fini, a quelle riforme strutturali che continuano a far parte del programma elettorale del 2008 della coalizione. Oggi fa di moda affermare che la colpa è sempre degli altri. E gli italiani? Sembra che siamo stati tutti invitati a colazione dal capo e da quella mensa il clamore si sta trasformando in brusio. (Riccardo Alfonso http://www.fidest.it)
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Volontà politica e sudditanza
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
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Alla conquista dell’Europa comunitaria
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Quanto sta accadendo in Europa con una crisi che tende a travolgere l’eurozona partendo dagli Stati economicamente e strutturalmente più deboli mi richiama alla mente quanto ebbe a dirmi un giornalista russo qualche anno dopo la caduta del muro di Berlino e in concomitanza con gli effetti postumi delle indagini della procura di Milano altrimenti note come “mani pulite” che infersero un duro colpo al sistema partito e alla loro rete clientelare e corruttrice. Secondo questo giornalista, che ho incontrato solo due volte e poi non sono più riuscito a vederlo, il collasso dell’Urss non era casuale ma studiato a tavolino in quanto gli strateghi russi avevano individuato un diverso modo per aggredire il mondo occidentale senza dover far ricorso ad una guerra che avrebbe provocato più danni che benefici per tutti, qualsivoglia fosse stato il vincitore. Su questa traccia la mia attenzione si è concentrata sulle mosse e sui personaggi che dagli anni novanta hanno guidato la federazione russa per capire se le ragioni del mio conoscente potessero avere un certo riscontro. Oggi l’Amministrazione Putin, caratterizzata da alcune iniziative come quella di foraggiare con armamenti tecnologicamente evoluti gli “stati canaglia” (Iran, Siria, Libia e altri paesi africani e asiatici), con lo stabilire una solida amicizia con la Cina e di servirsi di Berlusconi per una politica di “amicizia” con i due dittatori libico e tunisino e per usarlo come una sorta di “piede di porco” per scardinare l’eurozona facendone emergere le contraddizioni, la sua inconsistenza politica e favorire in questo modo la Russia per il suo progetto espansivo nel controllo dell’area continentale in chiave anti U.S.A, sembra andare verso la strada indicatami dal mio interlocutore. Possono, ovviamente, essere tutte coincidenze ma fa riflettere quanto sta accadendo in Italia con una leadership che si è consolidata non per le doti di statista di Berlusconi ma per la connivenza di alcuni suoi oppositori. Oggi, ovviamente, di tutto questo possiamo solo mettere in conto perplessità e sospetti, ma non dati di fatto incontrovertibili per cui dovremmo licenziare questa ricostruzione “storica” come una mera ipotesi fantascientifica, ma il dubbio ci resta. (Riccardo Alfonso http://www.fidest.it)
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Mercato del diamante in Russia
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
La Russia è la più grande risorsa mondiale di diamanti grezzi. Nel 2010 ha totalizzato il 23.5% della produzione globale di diamanti in termini di volume, e il 25% in termini di valore.Alrosa, la compagnia statale, è stata la più grande produttrice di diamanti al mondo, seguita da De Beers, Rio Tinto e BHP Billiton. Il mercato russo dei diamanti si trova infatti di fronte ad una rinascita grazie all’aumento dei redditi e della spesa per beni di lusso, specialmente nei Paesi emergenti.Una nuova analisi di Frost & Sullivan (http://www.industrialautomation.frost.com), intitolata “Outlook of the Russian Diamond Market”, rileva che il mercato ha prodotto entrate per 4.79 miliardi di dollari nel 2010, e stima che questa cifra raggiungerà quota 5.74 miliardi di dollari nel 2015. Il mercato russo dei diamanti è guidato dalle esportazioni e dipende fortemente dalla domanda globale. Nel 2010, le esportazioni di diamanti grezzi russi sono aumentate del 28.0%. D’altra parte, la Russia possiede potenziali giacimenti di kimberlite che – si prevede – renderanno possibile un ulteriore aumento della capacità produttiva facilitando il passaggio a scavi sotterranei. “Questo mercato ha raggiunto uno stadio di maturità ed è improbabile che il tasso di crescita annuo medio (CAGR) superi il 3.7% tra il 2011 e il 2015, – osserva Monika Nowotnik, analista di Frost & Sullivan. – Ciononostante, rispetto al mercato globale, la Russia ha il potenziale per andare oltre la propria attuale capacità produttiva.” Sebbene le previsioni per il mercato siano positive, considerando l’oscillazione della domanda dei consumatori e l’aumento del prezzo dei diamanti, sono presenti alcune sfide che gettano una nube di incertezza sulle prospettive future.In primo luogo, le attività di estrazione su larga scala hanno causato l’impoverimento delle risorse naturali ed il deterioramento ambientale. Nel lungo periodo, la protezione dell’ambiente avrà una rilevanza maggiore e si prevede che i regolamenti sulla sicurezza diventeranno più stringenti in Russia, allineandosi alle tendenze globali.Inoltre, negli ultimi 20 anni, non sono stati trovati grossi giacimenti di diamanti a livello globale. Tutti i nuovi giacimenti sono di basso grado rispetto a quelli esistenti. Le compagnie dovranno dunque affrontare difficoltà nell’estrazione dai giacimenti di basso grado situati in località nuove e impegnative, data la maggiore complessità dell’estrazione.Queste circostanze comportano crescenti costi in ingresso, ad esempio per il petrolio, l’acciaio e gli esplosivi. Le compagnie minerarie dovranno inoltre adeguarsi ai severi requisiti per la sicurezza, che riguardano le condizioni di lavoro e la protezione del personale. “In Russia sono presenti costi aggiuntivi dovuti al consumo di energia ed alla spesa per riscaldamento ed isolamento, a causa delle condizioni climatiche avverse”, afferma Nowotnik. “Tuttavia, la redditività del mercato dei diamanti dipende dal bilancio tra i sempre maggiori costi di estrazione e l’aumento del prezzo dei diamanti.”In questo scenario, i produttori di diamanti russi stanno cercando di migliorare le proprie tecniche per arricchire i minerali di basso grado utilizzando apparecchiature moderne. Inoltre, devono modificare il processo di arricchimento dei minerali per limitare gli elevati costi di trasporto dei minerali di basso grado, processandoli in loco o utilizzando trasporti eccezionali.
Per gli scavi sotterranei sono necessarie apparecchiature più resistenti in grado di operare in condizioni difficili, e allo stesso tempo conformi ai severi regolamenti sulla sicurezza. In futuro, la modernizzazione degli strumenti e delle apparecchiature utilizzate per gli scavi diventerà di vitale importanza e spianerà la strada alla crescita del mercato, aiutando a ottimizzare l’efficienza e la produttività.
L’analisi “Outlook of the Russian Diamond Market” fa parte del programma Industrial Automation & Process Control Growth Partnership Service, che comprende anche ricerche nei seguenti mercati: “South African Diamond Market”, “Russian Metal Industry” e “South African Platinum Group Metals Market”. Tutti i servizi di ricerca inclusi nel pacchetto forniscono dettagliate opportunità di mercato e trend di produzione stimati in seguito ad esaurienti colloqui con gli attori che operano sul mercato.
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29 0ttobre: giornata mondiale contro l’ictus
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Colpisce circa 50mila persone ogni anno in Italia, all’incirca una ogni nove minuti. L’ictus rappresenta una delle principali cause invalidanti e di decesso extraospedaliero. Prevenirlo è possibile, intervenire prontamente nelle situazioni di emergenza è indispensabile per riuscire a salvare una vita. Questo è uno degli obiettivi del progetto S.A.L.V.A. -Save All Lives Via Abc- che, lanciato dall’Azienda Ospedaliera di Legnano e sostenuto dalla Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, è arrivato a formare più di 5mila studenti e oltre cento dipendenti di dieci aziende; un progetto che mira a trasmettere le conoscenze basilari di pronto intervento in caso di ictus, infarto miocardico acuto e arresto cardiaco. «Questo non è solo un obiettivo, quanto una necessità perché oggi, anche con i nuovi protocolli, riusciamo a intercettare solo la metà dei pazienti che vengono colpiti da ictus e infarto. Le conseguenze non sono solamente in termini di vite perse, ma anche di costi sociali sostenuti per le gravi invalidità che queste patologie solitamente provocano», dice Sergio Morra, ideatore del progetto e Direttore della Struttura di coordinamento emergenza territoriale dell’ospedale di Legnano. La Giornata mondiale contro l’ictus, che sarà celebrata sabato 29 ottobre e che è promossa dalla World Stroke Organization, mira a sensibilizzare ed informare il mondo intero su questa forma di sindrome vascolare acuta. La Federazione A.L.I.Ce Italia Onlus (www.aliceitalia.org) dal 24 al 29 promuove una campagna di prevenzione che si basa sull’importanza del riconoscimento dei sintomi e sull’importanza delle cure più appropriate per prevenire e soprattutto curare questo problema fortemente diffuso. Il progetto S.A.L.V.A. si affianca a questa campagna diventando il primo progetto italiano per la formazione di una cultura dell’urgenza emergenza. «In situazioni come queste il tempo di intervento è fondamentale», continua Morra. «Salvare una vita può essere una questione di minuti, bastano poche nozioni elementari per riconoscere i primi sintomi dell’ictus e chiedere così tempestivamente e correttamente aiuto al 118, la presa in consegna del paziente da parte del personale qualificato del 118, consentirà di inserirlo in un percorso diagnostico terapeutico definito “codice ictus” che comporterà, qualora ve ne fosse l’indicazione clinica, l’esecuzione della trombolisi endovenosa con risoluzione, anche completa, del quadro sintomatologico. Tutto ciò è possibile, ma occorre che la popolazione sia conscia dell’importanza del proprio ruolo», ricorda Morra.
Il progetto S.A.L.V.A. è stato lanciato sul territorio di Legnano andando a coinvolgere 8 istituti superiori e dieci aziende. È strutturato su una lezione frontale teorica e una pratica su manichino, il fine è quello di riconoscere i sintomi precoci di ictus e infarto e di imparare le manovre salvavita in caso di arresto cardiaco. Al termine, ogni allievo viene sottoposto ad un test per la verifica dell’apprendimento. I risultati finora ottenuti sono ottimi: più dell’80 per cento degli studenti che hanno seguito il corso, non hanno commesso errori gravi anche in occasione di verifiche effettuate a un anno di distanza dalle lezioni. «S.A.L.V.A. è un progetto pilota di grande respiro, basti pensare che, se fosse esteso a tutto il territorio nazionale, potrebbe permettere di salvare oltre 60mila vite in un anno», commenta il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Abbiamo creduto in questo progetto fin dall’inizio: non solamente siamo andati a sostenerlo quando ci è stato proposto, ma lo abbiamo voluto fare nostro offrendolo al personale della nostra banca».
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Educazione alimentare
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
“Diffondere tra i giovani la conoscenza delle produzioni agroalimentari italiane di qualità ed, in particolare, di quelle a Denominazione di Origine Protetta (DOP), Indicazione Geografica Protetta (IGP) e Specialità Tradizionale Garantita (STG)”. Così Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), spiega l’obiettivo dell’opuscolo “L’importanza delle sigle DOP, IGP e STG” realizzato dall’Unione in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e che è stato spedito a 7.305 scuole medie inferiori del Paese.
“Oltre alla realizzazione dell’opuscolo -prosegue Dona- il progetto educativo ha previsto l’inserimento sul sito della nostra Unione ( http://www.consumatori.it ) di un questionario formulato sotto forma di gioco interattivo, allo scopo di verificare la conoscenza dei consumatori sull’argomento”. “Infine -conclude il Segretario generale dell’UNC- è previsto un concorso al quale gli studenti possono partecipare attraverso la realizzazione di un elaborato (slogan pubblicitario, manifesto illustrato, fumetto, gioco, cruciverba, ecc.) che attesti le loro competenze acquisite in materia al fine di indirizzarli verso scelte consapevoli che difendano anche il nostro immenso patrimonio alimentare”.
Il termine per la presentazione degli elaborati scadrà il 30 novembre 2011. Saranno assegnati 3 premi (uno per ogni anno di corso) che consisteranno in un “buono vacanza” per tre persone (viaggio e soggiorno per 2 notti) a Eurodisney – Parigi.
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CrediFriuli risponde alla crisi
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Udine. Cresce del 2,19 per cento la raccolta di CrediFriuli al 30 settembre, rispetto a un anno fa. Il totale supera i 628 milioni di euro con i prestiti obbligazionari che segnano un +5,5 per cento e i conti correnti che crescono del 3,72 per cento. Sul fronte degli impieghi, la cifra arriva a 538 milioni di euro, con un aumento complessivo di 46 milioni di euro (pari al 9,26 per cento) rispetto al settembre del 2010. In tale comparto si segnala la marcata performance dei fidi in conto corrente che crescono di oltre il 21 per cento e dei conti salvo buon fine che segnano in +24,5 per cento, sempre su base annua. «Sono dati da leggere positivamente – afferma Luciano Sartoretti, presidente di CrediFriuli – che ci stimolano a credere nel futuro e nei nostri soci e clienti. Non vogliamo venir meno, nemmeno in questo momento di grande difficoltà, alla nostra missione che è quella di affiancarli nella quotidianità e nella crescita». Una fiducia che si estrinseca pure nella prossima apertura dello sportello presso il Parco Nord di Udine e nella creazione di nuovi servizi. «E’ operativo da alcuni giorni – spiega Gilberto Noacco, direttore di CrediFriuli – il nuovo servizio di “Consulenza Avanzata”. Un progetto a cui teniamo molto e che abbiamo realizzato tra i primi in Fvg. Allo scopo, sono stati specificatamente formati una quarantina di collaboratori che sono a disposizione dei clienti delle nostre 33 filiali per fornire le informazioni necessarie alla gestione dei patrimoni, anche non cospicui, con la logica del “portafoglio-modello personalizzato”. Adottando un rapporto proattivo – conclude Noacco – tra le 14 asset class selezionate siamo in grado di studiare e proporre dei modelli personalizzati di investimento sempre con le caratteristiche che ci contraddistinguono: sicurezza dell’investimento, tutela del patrimonio e consapevolezza delle scelte di risparmio».
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Semplificare il Business Service Management
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
REALTECH AG, fornitore di soluzioni software per una gestione IT trasversale rispetto a tutte le funzioni aziendali e leader nei servizi di consulenza su SAP, lancia theGuard! Service Management Center 7.0, una versione completamente ridisegnata della sua efficace e comprovata soluzione di IT Management. L’interfaccia utente di nuova creazione riduce drasticamente i tempi richiesti per i processi di error detection e di recovery all’interno di ambienti IT di grandi dimensioni, caratterizzati da volumi di dati particolarmente consistenti. Nel contempo REALATECH introduce regole predefinite di processo e di monitoraggio ovvero Rule Template,particolarmente adeguati ad assicurare un efficace monitoraggio delle applicazioni complesse attraverso diversi server. Grazie a queste migliorie, il personale IT può ora dedicarsi, senza alcun dispendio di tempo, al monitoraggio di applicazioni e server di nuova installazione. Un’ulteriore nuova funzione consente di monitorare ambienti virtuali nonché Microsoft Exchange 2010. L’intera soluzione si basa su theGuard! CMDB di REALTECH che consente a tutti i dipendenti di accedere da un unico punto di controllo a tutti i dati dell’intero ambiente IT.
La nuova interfaccia di theGuard! utilizza il framework grafico di Windows Presentation Foundation (WPF) fornendo agli utenti funzionalità già note di Windows, nonché molte nuove opzioni di navigazione. Ciò consente agli utenti di individuare in pochi semplici clic le dipendenze esistenti in una rete costituita da componenti hardware e software di particolare complessità. Un ulteriore vantaggio è offerto dal netto incremento della velocità con cui gli elementi grafici possono essere visualizzati: grafici e finestre all’interno dell’applicazione theGuard! sono elaborati mediante Direct3D oppure GDI e possono pertanto beneficiare dell’accelerazione hardware di una scheda grafica.
Grazie al supporto del monitoraggio agentless dei server offerto dalla nuova release di theGuard!, è possibile ridurre drasticamente i tempi richiesti per l’installazione iniziale e per gli upgrade delle release. Inoltre, le operazioni di upgrade dei sistemi monitorati non pregiudicano in alcun modo la configurazione del monitoraggio.
La funzionalità complessiva di theGuard! è stata considerevolmente ampliata e di conseguenza consente di conseguire un sostanziale miglioramento della produttività all’interno dei reparti di supporto IT. Grazie a questa nuova release, i dipendenti individuano rapidamente eventuali punti deboli esistenti all’interno dell’ambiente IT e sono messi in condizione di intraprendere le misure opportune e adeguate a risolvere qualsiasi problema con massima tempestività ed efficacia.
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Parlamento europeo: risoluzione controversie
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Il Parlamento europeo invita (2011/2117(INI), la Commissione, a presentare entro la fine del 2011 una proposta legislativa relativa al ricorso alle modalità di risoluzione alternative delle controversie in materia di consumo nell’Unione e sottolinea che è importante che tale proposta sia adottata rapidamente in materie civile, commerciale e familiare. Si ribadisce l’accoglimento con favore dell’armonizzazione di alcune norme per la mediazione e si sottolinea la necessità di definire termini comuni e di applicare garanzie procedurali in tutti i settori dell’ARD (Alternative Dispute Resolution). Vede la necessità di riesaminare le raccomandazioni della Commissione del 1998 e del 2001 nonchè il Codice di condotta. Il Parlamento è tuttavia convinto che l’ADR faccia parte di un’agenda generale “giustizia per la crescita” trasversale a tutti i settori nonchè del parere che qualsivoglia approccio all’ADR debba andare oltre le liti dei consumatori e includere le transazioni civili e commerciali tra imprese (B2B), a prescindere dal fatto che siano effettuate tra imprese private o pubbliche, le controversie familiari, i casi di diffamazione e le altre controversie d’interesse generale o che vedono opporsi parti aventi status giuridico diverso.
Al fine di non pregiudicare l’accesso alla giustizia, si oppone a qualsiasi imposizione generalizzata di un sistema obbligatorio di ADR a livello di UE, ma ritiene che si potrebbe valutare un meccanismo obbligatorio per la presentazione dei reclami delle parti al fine di esaminare le possibilità di ADR (N.d.R.per la mediazione l’Italia ha ricevuto apprezzamenti lusinghieri per l’obbligatorietà di alcune materie); ritiene che non solo la mediazione, ma l’ADR in generale (articolo 8 della direttiva 2008/52/CE) debba influire sui termini di prescrizione e di decadenza. Riconosce, anche, il rischio costituito dalle molte forme di ADR e il rischio di ritardi abusivi nei procedimenti giudiziari. La Commissione poi deve prevedere una sospensione dei termini di prescrizione nel caso di procedure di arbitrato o di mediazione e in certi casi di ADR. Finalmente, ascoltate le ragioni dell’ANPAR di estendere anche all’arbitrato le agevolaz! ioni, le esenzioni fiscali e riduzione delle tariffe, per una più rapida deflazione dei procedimenti nazionali e transfrontalieri. Attendiamo ora solo di essere “sentiti” così come previsto dall’articolo 26 del D. Leg.vo n. 9/11/2007, N. 206 – essendo l’A.N.P.A.R. unica associazione rappresentativa a livello nazionale della professione regolamentata dei mediatori – dal Ministro Palma attraverso il quale proporre nostre osservazioni alla Commissione europea in merito alla proposta di risoluzione del Parlamento europeo.
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“Diritti in festa”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Torna a Perugia “Diritti in Festa”, festival dei consumatori e degli utenti. Dal 27 al 29 Ottobre nel capoluogo umbro incontri, dibattiti ed eventi per mettere in comune idee e pratiche virtuose. Tenere ben salda in mano la barra dell’innovazione, nel solco di quello spirito di cambiamento e voglia di esserci che chiaramente si sono espressi in occasione dei referendum di giugno. Adoperarsi per poter incidere davvero, al di là di superficiali e sbiaditi inviti alla partecipazione, sulle questioni che ci toccano tutti.Palm, azienda mantovana leader nella produzione del Greenpallet© sani, sistemici, etici, non poteva mancare a questo importante appuntamento. Primo Barzoni, presidente e amministratore delegato di Palm, interverrà venerdì 28 ottobre nell’ambito del convegno “I rifiuti: problema o risorsa?”, presso il Centro Servizi Camerali G.Alessi a Perugia.Rispetto agli altri pallet in commercio, quello di Palm è realizzato “a chilometro zero”, utilizzando legname proveniente da pioppeti locali certificati da Pefc e Fsc, i due maggiori schemi di certificazione forestale presenti al mondo. Acquistare materie prime senza le adeguate garanzie infatti contribuisce alla deforestazione dissennata di molti polmoni verdi mondiali ma è anche un sostegno alle attività della criminalità e al dilagare di corruzione, riciclaggio di denaro, traffico di armi, finanziamento di guerre civili e danni incalcolabili alle popolazioni del Sud del mondo.Palm ha quest’anno lanciato la campagna “Filiera bosco-legno-consumatore responsabile” per riunire tutte le realtà virtuose del settore. Secondo i promotori della campagna, tutti avrebbero da guadagnare dal rafforzamento della filiera: le aziende italiane virtuose, che potranno aumentare i loro fatturati; i proprietari delle foreste gestite in modo responsabile perché saranno messe al riparo dalla concorrenza del legno “low cost”; il Fisco perché vedrà ridurre l’evasione provocata dai commerci clandestini; l’ambiente perché saranno ridotte le emissioni e i danni alla biodiversità. A perderci sarebbe l’illegalità.A Perugia Palm porterà all’attenzione del pubblico l’importanza di azioni responsabili, per un nuovo modo di “produrre” e “consumare”. Questi comportamenti virtuosi posso partire proprio dal Greenpallet. Un elemento semplice, ma che riveste un ruolo fondamentale: dalla sicurezza dei lavoratori nei magazzini al trasporto e al consumo degli alimenti.Dal Greenpallet Palm nasce la linea Palm Design: ecoarredi a ridotto impatto ambientale, una testimonianza di come attraverso il design sistemico si possano ottimizzare gli scarti della produzione del Greenpallet e dar vita a nuovi elementi di arredo come tavoli, sedie, eco cassette per il vino, orto pallet.
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Migranti: Accesso negato ad organizzazioni umanitarie
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e Save the Children – che dal 2006 operano come partner nell’ambito del progetto Praesidium finanziato dal Ministero dell’Interno – esprimono la propria viva preoccupazione per non aver potuto incontrare i 150 migranti sbarcati a Bari dopo essere stati intercettati a largo delle coste pugliesi. Di questi infatti, 71 sono stati rimpatriati senza alcun contatto con le organizzazioni partner, le quali avevano richiesto di poter incontrare i migranti a conclusione delle attività ispettive e di identificazione, prima che fossero adottati provvedimenti sul loro status giuridico ed eventuali misure di allontanamento dal territorio italiano.Tale richiesta era finalizzata all’individuazione di soggetti particolarmente vulnerabili, come minori erroneamente riconosciuti maggiorenni o richiedenti protezione internazionale. La situazione risulta inoltre particolarmente grave considerando che, in base alle testimonianze rese da cinque migranti non rimpatriati e trasferiti nel CIE di Bari, la quasi totalità del gruppo sembrerebbe appartenere alla minoranza copta. Non è la prima volta che accadono episodi di questo genere. Nel corso dell’ultimo anno, alle organizzazioni del progetto Praesidium è stato sistematicamente negato l’accesso ai migranti provenienti dall’Egitto che sbarcano in Puglia, Calabria e Sicilia. In tali casi il divieto è stato motivato con esigenze legate alle indagini e alle procedure d’identificazione. Di fatto però, l’accesso non è mai stato consentito neanche a conclusione delle suddette attività. Tali esigenze non sono invece mai state sollevate a Lampedusa dove, nel corso dell’anno, sono stati registrati oltre 50.000 arrivi. L’UNHCR, l’OIM, e Save the Children operano in Puglia nell’ambito del progetto Praesidium, con l’obiettivo di fornire informazioni e orientamento a coloro che arrivano via mare, individuare gruppi vulnerabili quali richiedenti asilo, minori non accompagnati e vittime di tratta e di rafforzare le capacità di accoglienza. Il mancato accesso ai 150 migranti risulta quindi non conforme alle modalità operative dello stesso progetto. In cinque anni di attuazione, il progetto Praesidium ha contribuito ad una gestione trasparente dell’accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo giunti in Italia attraverso il Mediterraneo.
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Accordo Eridania-Truvio
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Eridania, azienda leader della dolcificazione in Italia, facente parte del Gruppo Maccaferri di Bologna, e Truvia® leader nel mercato nord-americano dei dolcificanti a base di stevia, annunciano oggi un accordo strategico per la distribuzione e la promozione nel nostro paese per la prima volta, e in esclusiva, di Truvia®, il primo dolcificante senza calorie a base di estratto di foglie di stevi. L’annuncio anticipa l’autorizzazione definitiva da parte dell’Unione Europea, ampiamente attesa all’inizio di novembre dell’anno in corso, e proclama l’entrata in Italia di una nuova categoria di dolcificanti a base di stevia Secondo i termini dell’accordo, a partire da gennaio 2012, il prodotto verrà commercializzato sugli scaffali della grande distribuzione con la presenza sulle confezioni del doppio marchio, Truvia® e Essenza di Natura Eridania. La nuova importante intesa rispecchia l’orientamento strategico espresso nel piano di lancio di Truvia® sul mercato europeo che, dopo Francia e Inghilterra, punta al mercato italiano attraverso lo sviluppo di un’alleanza unica, complementare e dinamica. Infatti, l’obiettivo dell’accordo coniuga il profondo know-how globale di Truvia® sul mercato della stevia, attraverso la gestione dell’intera filiera – dal campo alla tavola -, con la reputazione di Eridania, category leader nazionale della dolcificazione, basata sia sul patrimonio di fedeltà alla marca con 110 anni di storia, sia su innovative politiche di marketing sostenute da una capillare rete distributiva e da un solido rapporto con la business community.
Truvia® è l’unica azienda produttrice in grado di gestire l’intera filiera dei prodotti a base di stevia, dal campo alla tavola. Truvia® coltiva le piante di stevia rispettando le norme più esigenti in materia di sviluppo a lungo termine, sia sul piano ambientale e sia su quello sociale.
Il marchio Truvia® applica le norme di sicurezza alimentare e di qualità garantita di Cargill, appoggiandosi sull’esperienza agronomica della società. Cargill è l’unica azienda nel settore degli edulcoranti a base di stevia in grado di gestire l’intera filiera, dalla campo alla tavola e, grazie alla propria esperienza, è riuscita a dar vita nel 2008 al mercato dei dolcificanti di origine naturale e senza calorie.
Ulteriori informazioni su: http://www.truvia.com
Eridania è una società della holding SECI, in capo al Gruppo Maccaferri di Bologna ed è leader del mercato della dolcificazione in Italia con una quota del 35% sul canale largo consumo e del 15% sul canale industria per quanto riguarda il segmento dello zucchero e del 10% sul segmento degli edulcoranti. Il fatturato 2010 si è attestato a 300 milioni di euro.www.eridaniaitalia.it
Con Cargill produce e distribuisce prodotti e servizi nel settore alimentare, agricolo, finanziario e industriale. Fondata nel 1865 e in mano a capitali privati, l’azienda possiede oggi 138.000 dipendenti in 63 paesi. Cargill mette a disposizione dei propri clienti l’insieme delle proprie conoscenze e della propria esperienza in materia di affiancamento e innovazione, al fine di contribuire al loro successo. La sua dimensione internazionale le conferisce un’esperienza preziosa per raccogliere sfide sul piano economico, ambientale e sociale. http://www.cargill.com
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La giustizia vista dai cittadini
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Un preoccupante aumento delle segnalazioni relative a difficoltà con i propri legali del 15% rispetto allo scorso anno, soprattutto relative a richiesta di informazioni circa la correttezza dell’operato del proprio avvocato, in particolare rispetto alle parcelle richieste. Ancora rispetto al passato anno, aumento delle segnalazioni provenienti dalle regioni del nord del nostro Paese. Così come aumenta la richiesta di informazioni relative al gratuito patrocinio, che mette in luce una scarsa propensione da parte dei legali nel fornire indicazioni su questa opportunità. Questi alcuni dei principali dati contenuti nel Quaderno “Sette diritti per una nuova giustizia” (disponibile online sul sito http://www.cittadinanzattiva.it), presentato oggi nel corso dell’omonimo convegno promosso da Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva, con il patrocinio del Parlamento Europeo, della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, della Camera dei Deputati, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è inserita nell’ Anno Europeo del Volontariato.
I cittadini chiedono in generale informazioni circa le proprie cause e su come accedere alla giustizia, nell’assenza totale o quasi di informazioni o enorme difficoltà ad ottenerle dai Tribunali, in cui sono quasi inesistenti gli URP, nonostante la legge che ne prevede l’istituzione sia vigente da molti anni. Proprio su questo punto, cioè sull’insediamento degli Uffici per le Relazioni con il Pubblico una analisi condotta da Giustizia per i diritti sul progetto “Best practice nel settore giustizia”, nato nel 2008 da un accordo tra il Ministero della Giustizia, il Dipartimento per la Funzione Pubblica, il Ministero del Lavoro e le Regioni italiane, per migliorare la qualità del servizio di alcuni uffici giudiziari e all’attivazione degli URP, ha evidenziato come siano stati investiti, facendo riferimento a quelli attinti dai Fondi Strutturali Europei, oltre 40 milioni di Euro solo nei Tribunali, prevalentemente proprio per la creazione degli URP. Che, nonostante tutto, e al netto di alcuni esempi di punta, stentano ancora a decollare se non a nascere.
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Seconda edizione IBM Smarter Cities Challenge
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
IBM ha annunciato che le città di tutto il mondo potranno presentare domanda per partecipare alla seconda edizione della IBM Smarter Cities Challenge, un programma di donazioni triennale da 50 milioni di dollari, che prevede il coinvolgimento di 100 città e dei migliori esperti e consulenti tecnici di IBM in grado di fornire consigli concreti ai centri urbani. Questo programma consente alle città selezionate l’accesso ai migliori talenti di IBM, che dedicano alcune settimane ad analizzare le opportunità e le sfide che i comuni dovrebbero affrontare. Dopo le consultazioni con funzionari, cittadini, imprese, esponenti del mondo accademico e leader della comunità, i team IBM raccomandano le azioni da intraprendere per rendere l’erogazione dei servizi ai cittadini più efficiente e innovativa. I problemi affrontati riguardano occupazione, salute, sicurezza pubblica, trasporti, servizi sociali, tempo libero, istruzione, energia e sostenibilità. Come nel 2011, le città che si candideranno e che verranno selezionate devono dimostrare l’impegno a utilizzare tutti i dati urbani pubblicamente disponibili per aiutare a identificare i problemi locali e le relative soluzioni. A tal fine IBM fornirà a ciascuna città vincitrice assistenza e supporto per poter usufruire di City Forward (http://www.cityforward.org): un tool online gratuito, sviluppato dall’azienda che esplora trend e statistiche in modo visuale, con la possibilità di adattarli per lo studio di una varietà di problemi nelle varie città. L’osservazione di questi problemi in modo scientifico e sistematico fornisce elementi di conoscenza in grado di aiutare a definire soluzioni per problemi urgenti della cittàI consulenti IBM nel corso dell’anno passato hanno affrontato una gamma eterogenea di problematiche: dai trasporti alla sicurezza pubblicam dallo sviluppo economico all’analisi di bilancio. Di seguito sono riportati solo alcuni esempi dell’impatto che le attività promosse grazie a IBM Smarter Cities Challenge hanno avuto lo scorso anno:
• Le città della Contea di Mecklenburg County, Carolina del Nord, hanno concordato di creare un processo comune di pianificazione del bilancio degli investimenti e di coordinarsi più strettamente tra loro nella creazione e approvazione dei bilanci. Hanno inoltre deciso di individuare e implementare congiuntamente gli obiettivi di sviluppo, condividere i dati del territorio e misurare le performance.
• La città di Edmonton in Canada, alle prese con un elevato tasso di incidenti stradali fatali, ha creato e pubblicato un piano per migliorare la sicurezza e l’efficienza del traffico e dei pedoni. Per sostenere questo impegno, Edmonton analizza attivamente una varietà di dati, si allea con organizzazioni per la ricerca e il monitoraggio dei trend e misura gli esiti in maniera rigorosa.
• la città di St. Louis, Missouri, in passato afflitta da un elevato tasso di criminalità, ha avviato cambiamenti significativi di leadership e delle attività operative quotidiane, con l’intento di migliorare la sicurezza pubblica. I provvedimenti comprendono una collaborazione più formale e rigorosa tra tribunali, dipartimenti di polizia, ufficio del sindaco, pubblici ministeri e funzionari dei penitenziari. L’obiettivo è utilizzare i dati per prendere decisioni più informate e accurate nel campo della giustizia penale.
• I leader municipali di Milwaukee, Wisconsin, il settore privato della città e le organizzazioni di agricoltura urbana locale stanno costituendo un Urban Agriculture and Aquaponics Council per promuovere l’industria dell’acquaponica: un approccio ecologico all’agricoltura, che ricicla l’acqua proveniente dagli allevamenti ittici per nutrire le colture senza l’impiego di concimi organici. I partecipanti desiderano collaborare in modo più efficace per rendere gli alimenti più sani, redditizi, disponibili e accessibili in termini di prezzo e, così facendo, creare opportunità e posti di lavoro locali.
I fattori chiave per l’esito positivo delle domande di candidatura comprendono una forte leadership civica, la disponibilità a collaborare con molti stakeholder e il desiderio di rendere le proprie città più intelligenti ed efficienti. Le città dovranno anche sostenere sforzi concreti e misurabili, in grado di produrre un reale impatto sulla vita dei cittadini. Inoltre, i vincitori individueranno le aree strettamente connesse alle loro priorità, con il coinvolgimento di una serie di discipline e dipartimenti.
La necessità di utilizzare al meglio le nuove tecnologie e i nuovi approcci per affrontare le impegnative sfide odierne non è mai stata così grande. Del 2008, secondo le Nazioni Unite, più di metà della popolazione mondiale vive nelle città, e ciò accade per la prima volta nella storia dell’umanità. Questi centri hanno una potenza economica, un’influenza politica e un livello di progresso tecnologico che non hanno precedenti nella storia umana
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Sclerosi multipla recidivante
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Gerusalemme, Israele e Lund, Svezia, Teva Pharmaceutical Industries Ltd. (NASDAQ: TEVA) e Active Biotech (NASDAQ OMX Nordic: ACTI) hanno presentato i dati pre-clinici e i risultati dello studio di fase III, per cui risulta evidente che laquinimod somministrato per via orale, una volta al giorno, è potenzialmente in grado di modulare i processi patologici della sclerosi multipla con conseguente effetto sull’evoluzione della malattia, progressione della disabilità e riduzione del volume cerebrale. Questi dati derivano dai risultati esposti in oltre 20 poster e presentazioni scientifiche al 5th Joint Triennial Congress of the European and Americas Committees for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ECTRIMS and ACTRIMS) ad Amsterdam, in Olanda. I risultati del secondo studio di fase III, BRAVO, sono stati presentati nella sessione late-breaking news del congresso. A 24 mesi di trattamento, il tasso di recidive annualizzato (ARR), endpoint primario dello studio, non ha raggiunto la significatività statistica (p=0,075), tuttavia, dopo avere applicato un’analisi di sensibilità (già prevista dal protocollo dello studio) per correggere gli eventuali squilibri tra i gruppi di trattamento nelle caratteristiche basali dei parametri di Risonanza Magnetica, laquinimod ha significativamente ridotto l’ARR (21,3%, p = 0,026). Inoltre il trattamento con laquinimod ha ridotto in modo statisticamente significativo il rischio di progressione della disabilità misurata con la Expanded Disability Status Scale (EDSS) (33.5%, p = 0.044) e con la valutazione della riduzione del volume cerebrale con risonanza magnetica (27,5%, p <0,0001). Il profilo di sicurezza e di tollerabilità di laquinimod è risultato molto positivo.Ulteriori analisi dei dati dello studio ALLEGRO, primo studio di fase III del programma di sviluppo clinico del prodotto, hanno evidenziato che laquinimod ha un effetto positivo sul tasso di recidive gravi, determinando una riduzione del 38% nel tasso annualizzato di ricadute che richiedono l’ospedalizzazione e del 27% di quelle che richiedono la somministrazione di steroidi per via endovenosa. Il trattamento con laquinimod determina anche una riduzione statisticamente significativa (p = 0,0122) del 36% nel rischio di progressione a tre mesi valutata tramite EDSS e del 48% a sei mesi (p = 0,0023). Inoltre, laquinimod ha dimostrato un effetto positivo sulla fatigue e sulle funzioni cognitive del paziente, misurate attraverso la Modified Fatigue Impact Scale (MFIS) e la short-form (SF)-36 general health survey.
La sclerosi multipla è la principale causa di disabilità neurologica nei giovani adulti. Si stima che oltre 400mila persone negli Stati Uniti e 2 milioni a livello mondiale siano affette dalla malattia. La sclerosi multipla è una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale nel quale, l’infiammazione, la perdita e il danno assonale hanno come risultato una progressiva disabilità.
Laquinimod è un immunomodulante orale, da assumere una volta al giorno; agisce a livello del sistema nervoso centrale con meccanismo d’azione innovativo, sviluppato per il trattamento della sclerosi multipla. Laquinimod supera la barriera emato-encefalica con conseguente effetto potenziale diretto sull’infiammazione e sulla neurodegenerazione del sistema nervoso centrale. Lo sviluppo clinico per valutazione di laquinimod orale nella SM comprende due studi di fase III denominati ALLEGRO e BRAVO. Nello studio ALLEGRO, laquinimod ha dimostrato un effetto positivo sull’attività di malattia e sulla progressione della disabilità, pur mantenendo un profilo di sicurezza e di tollerabilità favorevole. Oltre agli studi clinici nella sclerosi multipla, laquinimod è attualmente in fase II con studi nel morbo di Crohn e del Lupus ed è in fase di valutazione quale trattamento di altre malattie autoimmuni.
Teva Pharmaceutical Industries Ltd. (Nasdaq: TEVA) è un’azienda farmaceutica, leader a livello mondiale, impegnata nell’accrescere l’accesso ad un’assistenza sanitaria di qualità attraverso lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di farmaci generici e di cure innovative. Con sede in Israele, Teva è il più grande produttore di farmaci equivalenti al mondo, con un portfolio di prodotti globale di oltre 1.300 molecole e una presenza diretta in circa 60 paesi. Per quanto riguarda i farmaci innovativi, Teva concentra la sua attività di sviluppo nell’area delle malattie neurologiche, di quelle oncologiche, respiratorie e della salute della donna, oltre che nel settore dei farmaci biotecnologici e biosimilari. Teva impiega circa 45.000 persone in tutto il mondo e ha registrato un fatturato a livello mondiale di 16,1 miliardi di dollari in vendite nette nel 2010.
Active Biotech AB (NASDAQ OMX NORDIC: ACTI) è una società che si occupa di biotecnologie con particolare attenzione alle malattie autoimmuni/infiammatorie e al cancro. Tra gli studi pivot ci sono: quello del laquinimod, una piccola molecola, somministrata per via orale, con proprietà immunomodulanti per la cura della sclerosi multipla, TASQ per il cancro alla prostata e ANYARA per l’utilizzo nella terapia mirata del cancro, principalmente delle cellule renali. Inoltre, laquinimod è giunto alla fase II di sviluppo per la cura del morbo di Crohn e del Lupus. Ulteriori progetti in via di sviluppo clinico comprendono i due composti somministrati per via orale, 57-57 per la cura della SLE (Systemic Lupus Erythematosus) e della Sclerosi Sistemica e il RhuDex™ per la cura dell’Artride Reumatoide. Per ulteriori informazioni: http://www.activebiotech.com.
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Prevenzione dell’aneurisma
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
12.500 esami effettuati e 10.000 telefonate per richiedere informazioni sulla patologia. Questi sono i numeri raggiunti da “Un minuto che vale una vita”, la campagna della SICVE (Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare) per la prevenzione dell’aneurisma dell’aorta addominale, partita a maggio 2010. Superato l’obiettivo dei 10.000 esami, prefissato in occasione della conferenza stampa di apertura dell’iniziativa a marzo 2010, sono stati presentati oggi a Roma, presso il Senato della Repubblica, i risultati della prima fase della campagna, in un incontro dal titolo “Un minuto che vale una vita” : i risultati della campagna per lo screening dell’aneurisma dell’aorta addominale nella popolazione italiana”, promosso dalla SICVE e dall’Associazione Parlamentare per la Tutela e la Promozione del Diritto alla Prevenzione, con il Patrocinio del Senato della Repubblica e il supporto non condizionante di Medtronic Italia. L’aneurisma dell’aorta addominale è una dilatazione localizzata permanente dell’arteria che ne indebolisce la struttura. La rottura dell’aneurisma è un evento che causa 6000 morti ogni anno in Italia: in particolare, l’80% dei pazienti muore prima di giungere in ospedale, dove la mortalità degli interventi eseguiti in emergenza è del 50%. Un rischio che al contrario si riduce al 3%, quando il chirurgo vascolare può programmare l’intervento.
La campagna, confluita poi nel progetto pilota OASIS (Observational Aneurysm Screening Italian Study), è nata con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla patologia e riuscire ad individuare la presenza dei fattori di rischio e l’incidenza dell’aneurisma nella popolazione target, individuata nei soggetti di sesso maschile tra i 65 e gli 80 anni. Tra il 2010 e il 2011, nei 23 centri coinvolti, i pazienti coinvolti hanno avuto la possibilità di effettuare una visita specialistica gratuita (che comprendeva un esame ecografico), e coloro che mostravano un diametro dell’aorta superiore ai 3 cm sono stati inseriti nel programma di follow up di 5 anni.
In particolare, in caso di dilatazione dell’aorta superiore ai 5 cm sono state valutate diverse opzioni terapeutiche, tra cui l’intervento chirurgico, che ormai, grazie all’avvento di strumenti e dispositivi tecnologicamente sempre più avanzati e in continua evoluzione, può avvalersi di metodiche endovascolari e mininvasive.
“Fino a meno di 15 anni fa l’unica opzione terapeutica proponibile al paziente con aneurisma dell’aorta addominale era rappresentata dall’intervento chirurgico classico di aneurismectomia ed innesto protesico. – prosegue Peinetti – Oggi è possibile utilizzare una tecnica chirurgica endovascolare mininvasiva, anche in anestesia periferica, che comporta l’inserimento di una endoprotesi, costituita da un tubo in materiale sintetico, normalmente poliestere, con uno scheletro in metallo, attraverso piccole incisioni a livello dell’inguine. Il dispositivo viene posizionato, navigando all’interno dell’aneurisma, grazie a un catetere di rilascio che contiene al suo interno l’endoprotesi stessa, rimosso al termine dell’intervento. Questa procedura, – conclude Peinetti – che può essere attuata in una percentuale di casi variabile dal 30 al 50%, consente di personalizzare il trattamento sulla base delle caratteristiche della lesione aneurismatica e di estendere l’indicazione al trattamento chirurgico anche a quei pazienti con elevati fattori di rischio. Ricordiamo che, pur trattandosi di un’opzione che sta incontrando un favore sempre crescente, anche grazie al costante miglioramento dei materiali, va effettuata in centri vascolari dove vi sia assoluta padronanza anche della tecnica classica, per poter fornire ai pazienti il miglior trattamento possibile”.
“L’aneurisma dell’aorta addominale è una patologia subdola che decorre, quasi sempre, in modo occulto fino alla diagnosi occasionale o alla manifestazione clinica delle complicazioni – dichiara il professor Setacci -Tuttavia, basta un semplice ecocolordoppler per evitare possibili esiti fatali della malattia. La Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare ritiene pertanto che sia indispensabile promuovere iniziative strutturate di monitoraggio come “Un minuto che vale una vita”, in particolar modo sulla popolazione a rischio, specie quando la prevenzione avviene con un esame rapido e non invasivo per il paziente e relativamente poco costoso per il Sistema Sanitario Nazionale.”
“Il percorso di prevenzione dell’aneurisma dell’aorta addominale, come altri già in passato, si è caratterizzato da un affiancamento attivo e coinvolto tra istituzioni e società scientifica, con un obbiettivo comune – dichiara la Senatrice Biondelli – Com’è naturale, la prevenzione, per tutta la popolazione, va sostenuta e garantita da tutti gli “attori” in campo. Per questo anche le regioni sono sin d’ora chiamate a dare risposte chiare in merito. I risultati che oggi auspichiamo passano attraverso l’impegno affinché l’intervento possa essere generalizzato: un obbiettivo sicuramente a portata di mano. La prevenzione della AAA passa attraverso un semplice ecoColorDoppler, un esame che può salvare una vita.”
In conclusione, la campagna ha messo in evidenza l’esigenza di realizzare un corretto progetto di prevenzione, per evitare interventi d’urgenza spesso pesanti e difficili da affrontare per il paziente e poco sostenibili per il sistema sanitario nazionale.
L’aneurisma dell’aorta addominale è una dilatazione localizzata permanente dell’arteria che colpisce oltre 700.000 persone in Europa (84.000 in Italia) con circa 220.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno (27.000 nel nostro Paese).
L’incidenza è stimata tra il 4% e l’8% negli uomini e tra lo 0,5% e l’1% nelle donne con più di 60 anni. L’appartenenza al sesso maschile costituisce, infatti, uno dei fattori di rischio, oltre al fumo, all’invecchiamento o a malattie come l’aterosclerosi, la broncopneumopatia cronica ostruttiva ed alcune malattie infettive. Questi dati, unitamente al continuo allungamento della vita media, prefigurano per il prossimo futuro una vera e propria “emergenza vascolare”.
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Tempi duri per i maschi lombardi
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Sono oltre 250.000, infatti, quelli che soffrono di disfunzione erettile. Le cause? Il 40% indica lo stress e ritmi troppo frenetici, mentre il 25% indica l’insicurezza e l’inadeguatezza di fronte a donne sempre più esigenti. Per non vedere sminuita la propria virilità, un maschio su due si è affidato almeno una volta ad aiuti farmacologici. Un segreto del quale solo il 4% delle partner è a conoscenza. Tra i rimedi più usati c’è la “mentina dell’amore”, il vardenafil orodispersibile, l’unica che si scioglie in bocca senz’acqua e che associa praticità e discrezione. I dati emergono da un’indagine nazionale, da cui prende spunto l’evento “Benessere sessuale. Libertà di amare sempre”, che vede la provincia di Milano in primo piano con un incontro di approfondimento rivolto ai farmacisti. Tra i protagonisti il dott. Danilo Centrella, dell’Unità Operativa di Urologia presso l’Ospedale di Gallarate (Varese). “Nell’ultimo decennio stiamo assistendo a una graduale presa di coscienza da parte degli uomini sull’importanza della loro salute sessuale – afferma -. Si abbassa anche l’età media di chi ha problemi: il 15% ha meno di 40 anni. Molto importante è capire che le problematiche alla base di questi fastidi sono profondamente cambiate – continua Centrella –. Per questo cerchiamo innanzitutto di rassicurare i nostri pazienti, consigliando loro i rimedi farmacologici più validi, ma al tempo stesso pratici e adatti alle loro necessità. L’uomo di oggi è alla ricerca di un supporto discreto ma efficace, come il nuovo vardenafil, il primo ed unico farmaco di questa classe che si scioglie in bocca e rappresenta la più innovativa terapia oggi disponibile per la disfunzione erettile”. Un problema in costante crescita in regione, a causa di stili di vita sempre più scorretti, primo fra tutti il fumo: secondo i dati dell’Assessorato alla Salute del Comune di Milano (2010), il capoluogo lombardo è la città in cui si fuma di più, soprattutto fra i giovani.La decima tappa dell’iniziativa “Benessere sessuale. Libertà di amare sempre” si svolgerà questa sera alle 19.30 presso Villa Torretta a Sesto San Giovanni e vedrà l’intervento della prof.ssa Chiara Simonelli, psicosessuologa dell’Università “Sapienza” di Roma, della dott.ssa Samuela Malesani, Azienda Speciale Farmaceutica di Bresso e sarà moderata dal dott. Carlo Gargiulo, opinionista scientifico.“La salute sessuale è una componente determinante del benessere complessivo individuale e di coppia – spiega la prof.ssa Simonelli -, ma i maschi italiani spesso la trascurano e rifiutano di affrontare alcuni disturbi per non mettere in discussione la propria autostima e l’immagine di sé. Si tratta di un problema trasversale a tutte le generazioni: nei giovani il confronto con i coetanei diventa serrato ed esplicitamente competitivo e spesso non si sentono all’altezza. L’uomo maturo oggi fatica a rispondere alle aspettative di una partner che lo vuole sempre più ‘perfetto’, impegnato in casa e macho a letto. Nella terza età poi il calo di desiderio e le problematiche cardiovascolari minacciano la funzionalità erettile e le prestazioni, fattori che generano preoccupazione e ansia e influiscono negativamente sulla salute sessuale della coppia”. Di fronte a queste defaillance spesso l’uomo va in crisi, con importanti riflessi sul suo benessere psicologico e sull’autostima. “Gli alleati del maschio sono l’urologo, l’andrologo, i medici di famiglia e noi farmacisti – conclude la dott.ssa Malesani –, figure professionali che rappresentano un importante punto di riferimento per aiutare il maschio ad affrontare e risolvere i suoi problemi sessuali. I disturbi non vanno banalizzati ma affrontati con l’aiuto di uno specialista. In particolare è importante sapere che esistono rimedi efficaci e al tempo stesso discreti come il nuovo vardenafil, che consente grande libertà e flessibilità. Come ha dimostrato anche un recente sondaggio, ben il 35% degli uomini lombardi ha indicato che per sentirsi più libero necessita di un farmaco che sia in primo luogo pratico e discreto, fermo restando ovviamente l’efficacia del rimedio”. Disponibile nelle farmacie italiane da aprile, la ‘mentina dell’amore’ ha conquistato il maschio italiano e ha conosciuto un vero e proprio boom nelle vendite in questi primi mesi, che ha posizionato l’Italia al primo posto in Europa di questa particolare classifica, seguita da Spagna e Germania.
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“Hotels WithMe” in Italia
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Hotels.com – leader nella prenotazione di hotel online – e Columbus Internet – fornitore di applicazioni di social shopping – annunciano il lancio della nuova applicazione Facebook Hotels WithMe in Italia, Francia, Germania e Svezia dopo il grande successo ottenuto nel Regno Unito a settembre 2010 e nella zona dell’Asia e del Pacifico a giugno 2011.
Hotels WithMe permette ad amici, familiari e colleghi di cercare, scegliere e prenotare un hotel insieme e in tempo reale, iniziando il proprio “viaggio” già nella fase di ricerca dell’hotel, confrontando insieme i risultati, scambiandosi opinioni via chat e infine scegliendo la struttura preferita.Chi utilizza Hotels WithMe per prenotare un hotel ha a disposizione oltre 140.000 strutture presenti su Hotels.com, dai resort a cinque stelle ai boutique hotel, dalle guesthouse indipendenti ai bed&breakfast. Tramite l’applicazione è possibile accedere a tutte le informazioni sugli hotel, comprese le descrizioni dettagliate dei servizi offerti e le foto in alta risoluzione; sono inoltre integrati nell’applicazione Google Maps e Google Streetview, per poter vedere da vicino la zona dove si trova la struttura scelta.
L’applicazione memorizza i prezzi e le disponibilità degli hotel: se una tipologia di stanza non è più disponibile o il prezzo cambia, l’informazione aggiornata verrà mostrata nel momento in cui uno degli utenti si connetterà. Se tutti i compagni di viaggio concordano sull’hotel, sarà sufficiente cliccare sul tasto “prenota” che è direttamente collegato alla pagina di prenotazione di Hotels.com.Josie Shah, responsabile degli affiliati di Hotels.com, ha commentato: “La nuova applicazione permetterà di scegliere e prenotare l’hotel più adatto alle proprie esigenze insieme alla famiglia, agli amici e ai colleghi in modo semplice e veloce, ma soprattutto prendendo parte ad una vera esperienza di collaborazione. Siamo felici di aver creato questa partnership con Columbus nel Regno Unito in modo da poter arricchire il nostro servizio con questa nuova applicazione”.“Hotels WithMe è perfetta per una generazione sempre più orientata verso i social media, perché permette di programmare un viaggio tutti insieme” afferma Andrew Sittermann, CEO di Columbus Internet. “Siamo felici di lavorare con Hotels.com e di offrire la prima applicazione web che consente alle persone di cercare e prenotare un hotel insieme e in tempo reale”.
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Football legend Zinédine Zidane ends Mali visit with anti-poverty call
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Football superstar and United Nations Development Programme (UNDP) Goodwill
Ambassador Zinédine Zidane ended a visit to Mali last Friday highlighting new anti-poverty tools put into action across the West African nation.Zidane visited a group of women who manage a multi-purpose engine that provides the village of Koursalé, 60 kilometres southwest of the capital, Bamako, with an affordable power supply for milling grain, processing rice, and recharging batteries.The programme has so far reached about 1.5 million people in Mali and approximately three million in West Africa now have better energy access through the engines, some of which now run on biofuels such as the Jatropha vegetable oil.It focuses on women with low income and minimal access to energy. Only registered women’s associations, with support of village members, can apply for a unit. Once trained, they save an average of between two and six hours daily using the technology.Improving access to energy for some of the world’s poorest populations is one plank of UNDP’s poverty reduction strategy, which involves supporting governments in drawing up and putting into action policies that break poverty cycles and create opportunities for women.In Bamako, Zidane also participated in a sports event with 3,000 youth as part of advocacy efforts for the Millennium Development Goals (MDGs) – eight internationally-agreed goals that seek to end extreme poverty by 2015.Acting UNDP Resident Representative Maurice Dewulf hailed Zidane as a “valuable Ambassador who has teamed up with 13 million Malians with a view to achieving the MDGs.”Prior to his departure, Zidane met with Mali’s President Amadou Toumani Touré, who acknowledged the football star’s commitment to advocating against poverty.
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Residenze Sanitarie Assistenziali in Toscana
Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 ottobre 2011
Non ci sono più soldi per gli anziani. La Toscana è troppo vecchia, e la Regione non puo’ sacrificarsi oltre: “[…] Siamo un Paese che fa fatica a crescere e non possiamo illuderci di trovare nuove risorse a breve […] nell’immediato non ci sono altre soluzioni […]” (intervista rilasciata a Repubblica di Firenze, 23 ottobre 2011 p. V). E’ de 23 ottobre la dichiarazione dell’assessore regionale toscano alla salute, Daniela Scaramuccia, che annuncia che dal prossimo anno le famiglie delle persone anziane dovranno accollarsi anche le spese della quota sanitaria per la degenza in RSA dei propri cari.L’assessore ritiene ingiusto che i parenti delle famiglie paghino “solo” la quota sociale (che oggi in Toscana si aggira intorno ai 1.500 euro al mese): le famiglie toscane dovranno impegnarsi di piu’. Economicamente si intende. Ed ecco la trovata: anche la quota sanitaria sara’ a carico della famiglia. Non sono ancora noti i dettagli, ne’ come la Regione intenda strutturare un simile obbligo. Quel che e’ certo e’ che un simile obbligo violerebbe il principio di finanziamento pubblico dei LEA (Livelli essenziali di assistenza) e scaricherebbe sulle famiglie oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale.Non si tratta -ad avviso di chi scrive- di equita’ sociale, ne’ di far pagare di piu’ ai “ricchi”. La regione vorrebbe replicare quanto gia’ stanno facendo i Comuni rispetto alla quota sociale: determinarla secondo l’Isee non del solo malato, ma anche del coniuge e dei figli. Risultato medio oggi: ad ogni anziano vengono richiesti 1.500 euro circa al mese a fronte di un reddito di 800/900 euro. Il resto (grazie all’Isee “allargato”) lo mettono i parenti. Avere due genitori anziani ricoverati in RSA e’ diventata roba da privilegiati: 3.000 euro al mese di sola quota sociale. Porre a carico delle famiglie anche la quota sanitaria raddoppierebbe questi costi: 3.000 al mese per una persona ricoverata, 6.000 per due…L’assessore toscano prospetta una riforma incostituzionale, che viola il diritto alla salute garantito dall’art. 32 della Costituzione nonche’ l’art. 117, comma 2 lett. m) e comma 3, secondo il quale la determinazione dei Livelli essenziali di assistenza spetta allo Stato e la legislazione regionale in materia di tutela della salute e’ concorrente a quella statale, ragion per cui la potestà legislativa delle Regioni trova un limite nelle leggi-quadro o leggi-cornice statali.Una riforma che andrebbe contro le sentenze del Consiglio di Stato che ci hanno dato ragione, nonche’ all’indomani di una importante vittoria conseguita dalla nostra associazione sul Comune di Livorno che, dopo una serie di iniziative anche drammatiche, ci ha dato ragione stabilendo che la propria amministrazione si deve far carico delle quote sociali.Ove mai una simile riforma venisse realmente attuata, essa calpesterebbe i diritti di una delle categorie di cittadini piu’ deboli, gli anziani non piu’ autosufficienti.Ove mai cio’ accadesse, chiederemo l’intervento del Governo, affinche’ prenda in mano la situazione e si sostituisca agli organi regionali per tutelare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili (art. 120 della Costituzione italiana “Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali […] ovvero quando lo richiedono la tutela dell’unità giuridica o dell’unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali”) e affinche’ promuova questione di legittimita’ costituzionale della eventuale legge regionale. (Emmanuela Bertucci, legale Aduc)
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