Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Archive for 13 novembre 2011

Trasporto intermodale

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Torino, Pimonte, Italia

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Torino lunedì 14 novembre dalle 10 alle 12, Palazzo Cisterna sede della Provincia di Torino (via Maria Vittoria 12), conferenza di lancio del progetto “Interalpes Trasporto Intermodale Transalpino”. Cofinanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia “Alcotra 2007 – 2013”, il progetto è promosso dall’Associazione C.A.F.I. (Conferenza delle Alpi Franco-Italiane) in collaborazione con i partner Comitato Promotore per la Direttrice Europea Transpadana, Comité pour la liaison européenne Transalpine Lyon-Turin, Confindustria Piemonte e Interprofessionnelle Rhône Alpes (Operatore di Medef Rhône-Alpes). Tra i relatori Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino e di C.A.F.I., e Luigi Rossi di Montelera, presidente  del Comitato Promotore per la Direttrice Europea Transpadana.Obiettivo del progetto è organizzare in modo più efficiente e sostenibile la mobilità dei territori franco-italiani e, monitorando i passaggi di merci e passeggeri lungo gli attraversamenti alpini, garantire una maggior capacità di risposta degli operatori pubblici e privati rispetto ai flussi di traffico e alle modalità di trasporto. Con lo sviluppo di nuovi servizi si auspica di incrementare gli insediamenti produttivi di un territorio centrale e chiave nel contesto geografico-economico europeo.

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I mercati danno fiducia a Monti

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Palazzo di Montecitorio a Roma.

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“I mercati ci danno fiducia e, grazie all’ipotesi – che da lunedì potrebbe essere realtà – del governo tecnico guidato dall’ex commissario Ue, Mario Monti, e dopo il via libera del ddl di stabilità ieri al Senato, Piazza Affari è maglia rosa d’Europa: in rialzo del 3,68% il Ftse Mib e del 3,36% il Ftse All Share.” Lo ha detto il parlamentare di Grande Sud, Marco Pugliese, componente della Commissione Finanze della Camera dei deputati, intervenendo questa mattina nell’Aula di Montecitorio.“Dalle 15 di ieri – ha aggiunto Pugliese- lo spread è sceso da quota 500, a 456 punti base e anche il rendimento dei Btp a 10 anni, è sceso al 6,45%, quindi sotto la fatidica soglia del 7%.” “Questo non fa altro che accrescere in noi, gente del Sud, la nostra fiducia, e il nostro ottimismo verso una ripresa economico-finanziaria che possa dar credibilità al Paese Italia.” “La crisi italiana è molto grave – ha concluso Pugliese – però, non siamo in condizioni proibitive. Al netto degli interessi, godiamo di un surplus primario e, l’atteggiamento fiducioso che mi contraddistingue, da buon meridionale, mi fa pensare che non siamo lontani dalla possibilità di risolvere positivamente l’emergenza debito pubblico.”

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Riforma Welfare

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Anziano tecnologico

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Roma giovedì 17 novembre o re 08.30 presso la sede di Confcommercio sala Orlando Piazza G. G. Belli, n. 2 Formulare una proposta sostenibile per la riforma del Welfare al fine di affrontare il grave problema della non autosufficienza e delle cure di lungo termine in Italia. Questo l’obiettivo del convegno “Un grande patto di solidarieta’ per un nuovo welfare  fra tutti gli attori del sistema, organizzato dall’Associazione Nazionale della Terza Età. “La proposta che sarà lanciata durante il convegno – annuncia il dottor Sebastiano Capurso, presidente di Anaste Lazio – prevede azioni di assistenza e sicurezza sociale insieme ad inziative tese al rilancio degli investimenti e all’aumento dell’occupazione, attraverso un percorso virtuoso che veda coinvolti tutti gli attori del sistema: Governo e Servizio Sanitario Nazionale, Enti locali, Fondi sanitari integrativi, Organizzazioni sindacali, utenti, famiglie ed imprese. Crediamo infatti – continua Capurso – che la creazione di un Fondo Unico per la non autosufficienza, costituito da tutte le parti sociali con la partecipazione dei Fondi Sanitari Integrativi, sia ormai un’esigenza improcrastinabile”.

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Palazzo Toledo: la culla della cultura

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Pozzuoli during sunset

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La Sala Convegni della Biblioteca Civica Pozzuoli, Raffaele Artigliere, nella prestigiosa sede di Palazzo Toledo, ha ospitato nella giornata di venerdì 11, l’Istituto Superiore Statale Pitagora di Pozzuoli per la presentazione del volume “Storie dalla Storia: il senso nei sensi Napoli 1940-45”.Un laboratorio di scrittura creativa che ha permesso agli studenti di diventare scrittori e conoscere percorsi storici in modo innovativo. “Palazzo Toledo è la sede della cultura. Sono onorato di aver partecipato all’iniziativa organizzata dall’Istituto Pitagora, di grande spessore ed importanza per il nostro territorio- ha affermato il sindaco Magliulo che ha preso parte alla presentazione del volume- invito tutte le associazioni e gli istituti della città a richiedere sempre l’utilizzo di questa sede storica, centro di sapere, testimonianza di conoscenza, culla di cultura dove gli intrecci della storia si respirano vivamente. È patrimonio di tutti, tesoro di Pozzuoli”

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Italia: Una crisi senza precedenti

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Mario Monti, President of Università Bocconi a...

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Da come sono stati affrontati i tempi che hanno segnato la fine di questa esperienza politica del governo Berlusconi e della sua maggioranza ci restano non poche perplessità. Credo che l’errore che ha segnato il declino parta dal 14 dicembre del 2010 allorché, dopo una affannosa campagna “acquisti”; si riuscì a raggiungere una fiducia fondata su una manciata di numeri. Fu una vittoria di Pirro poiché se allora fosse stata sancita la crisi gli scenari del “dopo” avrebbero assunto una colorazione diversa considerando che l’acuirsi della crisi era ancora lungi dal verificarsi. D’altra parte non si può dire che gli addetti ai lavori non sapessero le difficoltà oggettive del sistema paese e la sua immanenza. Il fatto è che allora, come oggi, la preoccupazione del cavaliere era solo personale per i processi in corso e il rischio di una condanna era alquanto concreto, se non altro nel primo grado di giudizio. Ora mi chiedo se l’attuale appoggio alla formazione di un nuovo esecutivo, reso inevitabile con l’acuirsi della crisi economica e la palese incapacità del governo dimissionario di mantenere le promesse assunte a livello internazionale per rimettere in carreggiata l’economia italiana, non sia dettato dalle stesse ragioni che l’hanno spinto in passato a “resistere, resistere, resistere”. Si dice che abbia sollecitato la neutralità del premier in pectore Mario Monti per i suoi guai giudiziari raccomandando la presenza, alla guida del Ministero di Grazia e Giustizia, di un uomo di sua fiducia. Ma vi è anche un altro aspetto che lascia molte ombre al suo passaggio: si tratta di “un cedimento” che taluni vedono legato all’andamento negativo in borsa delle azioni Fininvest. La discontinuità, quindi, si legava non certo allo spread dei nostri titoli del tesoro, pur fortemente negativo rispetto ai bond tedeschi, ma a qualcosa di più personale. D’altra parte questo “cedimento” solo in apparenza strutturale nasconde un altro calcolo che è quello di allontanare lo spettro delle elezioni anticipate, anche se formalmente auspicate solo per gettare fumo sul popolo degli allocchi, perchè come ha insegnato il referendum sul nucleare, l’onda emotiva dell’elettore avrebbe provocato una inevitabile debacle del suo partito e di conseguenza personale. In prospettiva, invece, potrebbe persino sperare in un recupero di consensi forte dell’idea che in Italia non esiste una opposizione credibile ma solo un’armata Brancaleone. E le opposizioni lo hanno assecondato perchè, sotto sotto, sono consapevoli dei loro limiti. D’altra parte l’attuale compromesso di un governo tecnico è solo un espediente legato alle reciproche e condivise convenienze. Se si ragionasse senza calcoli e tatticismi di maniera la strada più giusta sarebbe quella di andare subito al voto, possibilmente con una legge elettorale diversa, e in questo modo far esplodere le contraddizioni che attraversano tutti i partiti e metterli davanti alle loro responsabilità rispetto alle attese del Paese. (Riccardo Alfonso http://www.fidest.it)

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Difesa: recepite due richieste transito militari ruoli civili

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

“Apprendiamo che nel testo della legge di stabilità 2012, approvato ieri alla Camera dei deputati, sono state recepite due delle richieste che già avevamo presentato come emendamenti in tutte le precedenti manovre finanziarie che si sono succedute dal 2009 in poi, e da ultimo in quelle approvate negli scorsi mesi di agosto e settembre. In particolare i commi 96 e 98 dell’articolo 4 stabiliscono la possibilità per i militari fino al grado di tenente colonnello di transitare a domanda nei ruoli civili delle altre pubbliche amministrazioni dello Stato e l’obbligo di fruire di vitto e alloggio presso le strutture dell’amministrazione per il personale militare inviato missione fuori dall’ordinaria sede di servizio nell’ambito del territorio nazionale.” Dichiarazione di Luca Marco Comellini segretario del Pdm.

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Una patrimoniale infruttifera da restituire

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Tecnico

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Cosa deciderà di fare Monti sulla patrimoniale visto che tra i sostenitori del suo Governo tecnico ci sono partiti che non la vogliono ed altri che la ritengono essenziale? La soluzione di mediazione potrebbe essere quella che vi suggeriamo: una patrimoniale infruttifera da restituire. Nel 2012 ci sono in scadenza circa 240 miliardi di titoli di stato che ai tassi attuali richiederebbero un bel po’ di miliardi di interessi da pagare somme essenziali sottratte al rilancio dell’economia Italiana. Per ridurre la quota di titoli di nuova emissione e ripagare quelli in scadenza, Monti dovrebbe prevedere una patrimoniale del 5% sui patrimoni superiori a 800.000 euro, da utilizzare per i titoli in scadenza, ed emettere BTP o CTZ a 5/10 anni (ad un tasso d’interesse pari a zero) da consegnare ai contribuenti che hanno subito il prelievo.
Questa misura genererebbe un gettito potenziale di circa 60 miliardi di euro che ridurrebbe di un quarto l’emissione di titoli in scadenza nel 2012 e avrebbe tre effetti immediati:
1. ridurre di oltre un quarto l’emissione di titoli di stati nel 2012;
2. un risparmio di interessi, che ai tassi attuali, è di circa 3,87 miliardi all’anno che si potrebbero destinare alla crescita del paese;
3. non si tratterebbe di una vera patrimoniale ma sarebbe un prestito a costo zero che quel 10% della popolazione italiana più ricca farebbero allo Stato e agli Italiani in un momento di bisogno.
Ad integrare la suddetta proposta si dovrebbe applicare un’altra azione fiscale per depotenziare le logiche speculative in atto sui nostri titoli.
Anche qui nel 2012 andrebbero emessi BTP a 5 anni, ad un tasso di interesse prestabilito, pari a quello tedesco (attualmente 1,84%), da assegnare in sostituzione di parte dello stipendio (quello superiore a 90.000 euro annui) di politici, amministratori di società municipalizzate, dipendenti pubblici e pensionati. Non si tratterebbe di un prelievo ma di un pagamento con titoli di stati ad un tasso di solidarietà richiesto a chi direttamente o indirettamente riceve un compenso dello stesso Stato per il suo impiego.
Questa è una proposta di mediazione per un governo tecnico a tempo che viene tenuto invita dalla destra e dalla sinistra, anche se ritengo che la migliore soluzione è quella di applicare una vera patrimoniale, stabile e progressiva, magari più bassa del 5%. (Donato Vena)

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Operazione Monti

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Prof. Mario_Monti

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Di Agostino Spataro Più passano i giorni, le ore, più insorgono nell’opinione pubblica dubbi e contrarietà rispetto all’ipotesi di un governo “tecnico” affidato alla guida del prof. Mario Monti. Il Paese è smarrito, preoccupato, diviso, ma non si può profittare della situazione per calcare la mano. Il governo Berlusconi ha fallito ed è giusto che si dimetta. Al suo posto sarebbe opportuno, in via eccezionale e provvisoria, varare un governo di unione nazionale espressione delle forze parlamentari disponibili. Se proprio si vuole con qualche ministro “tecnico”. Nell’impossibilità, non resta che sciogliere le Camere e andare alle elezioni anticipate. Altre strade non sappiamo dove potrebbero portare.
Il Parlamento, anche se eletto con questa indegna legge elettorale, è la sede sovrana, perché legittimata dalla Costituzione e dal voto popolare, ad assumere le misure necessarie per fronteggiare e risolvere la crisi. La soluzione del “tecnico” è la più ambigua.
-Primo: perché si sa, per esperienza e per dottrina, che non esiste il tecnico puro, indipendente, super partes. Ciascun “tecnico” è collocato all’interno di un sistema di “valori” (meglio sarebbe chiamarli interessi economici e finanziari) che certo non può lasciare dietro il portone di Palazzo Chigi; Il precedente di Carlo Azeglio Ciampi non può essere invocato. Egli non era un “tecnico”, ma il governatore della Banca d’Italia, ossia il responsabile del più importante organismo pubblico economico nazionale, e, se permettete, un vero patriota antifascista.
-Secondo: il “tecnico” potrebbe essere usato, furbescamente, dai partiti per non assumersi direttamente le responsabilità delle dure scelte da compiere. Tanto, se le cose dovessero andar male, se ne possono scaricare le colpe sul groppone del malcapitato “tecnico” di turno. Una disavventura del genere potrebbe capitare anche al prof. Monti e rovinargli la reputazione. Per queste e altre ragioni, l’operazione-Monti potrebbe essere percepita come un altro colpo di mano dei cosiddetti “poteri forti finanziari” italiani e, soprattutto, internazionali per impadronirsi, senza elezioni democratiche, del governo dell’Italia e demolire quel che resta dello stato sociale e del patrimonio pubblico del popolo italiano. E’ vero in Italia i problemi ci sono, e sono gravi, ma è altrettanto vero che il nostro Paese, da un certo tempo, è oggetto di un attacco spudorato, pianificato e sapientemente scandito (in sintonia con gli eventi politici) di potenti gruppi di speculatori finanziari internazionali. L’obiettivo è indebolire l’euro (moneta fastidiosa, perché troppo forte) e quindi il progetto di Unione Europea (un pericoloso “terzo incomodo” nel nuovo scenario di spartizione del mondo).
Ovviamente, per attaccare più agevolmente l’euro hanno fatto leva sulle difficoltà dei Paesi di periferia della sua zona, nell’ordine: Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda, oggi l’Italia. Domani chissà, anche la Francia del signor Sarkozy che pure si atteggia a padrone di almeno la metà del mondo. Diverse sono le forze extraparlamentari concorrenti a tale disegno, interne e internazionali.
Per quanto riguarda l’Italia, il principale centro di raccolta e di polarizzazione politica sembra essere la consorteria militante sotto i vessilli di Aspen Institute Italia, derivazione di una potente e ramificata associazione straniera con sede a Washington. Tanto per non perdere l’orientamento.Non è una società d’incappucciati, ma qualche preoccupazione l’avrebbe dovuto destare.E’, infatti, un club elitario, bipartisan dove sono iscritti esponenti dei più grandi partiti italiani, dirigenti e manager di grandi aziende, di banche e di società editoriali. Tutti insieme. Appassionatamente! Per fare che cosa?Un’anomala trasversalità che si esprime già nell’ufficio di presidenza così composto: presidente Giulio Tremonti, ministro del tesoro di Berlusconi; vice- presidenti; Jonh Elkann, presidente della Fiat, e l’on. Enrico Letta vice segretario del Partito democratico I principali protagonisti dell’attuale crisi politica, che dovrebbe portare Mario Monti alla Presidenza del consiglio dei ministri, sono quasi tutti suoi colleghi del Comitato Esecutivo di Aspen Institute Italia o loro stretti parenti. Qualcuno è provvisoriamente in “sonno”. Nella lista dei nomi (vedi: http://www.aspeninstitute.it/istituto/comunita-aspen/comitato-esecutivo) non figurano gli esponenti dei partiti che non condividono l’operazione Monti. Solo un caso o c’è del losco? (Agostino Spataro)

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Autismo in 20 anni

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Federación Autismo Madrid Día Mundial del Auti...

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Roma. I casi di autismo oggi in Italia sono riscontrabili in 1 bambino ogni 200, mentre venti anni fa il rapporto era 1 su 1.500/2.000. Attualmente risultano ancora sconosciute le cause della patologia, ma l’ipotesi più accreditata fa risalire la sua origine ad un disturbo di ordine genetico o neurobiologico. Un aumento quindi del 1.000%, che rappresenta una crescita esponenziale del disturbo, frutto di una maggiore consapevolezza dei pediatri ad individuarlo ma che ancora oggi viene troppo spesso diagnosticato in ritardo e affrontato con terapie non idonee. Eppure la possibilità di migliorare la qualità di vita di questi bambini autistici e delle loro famiglie dipende in maniera diretta dal tempismo con il quale si riesce ad effettuare una valutazione e, di conseguenza, dall’adozione di terapie mirate al singolo caso.
Nate e promosse dall’IdO, le due iniziative, dal carattere “innovativo”, sono al centro del convegno scientifico dal tema “Autismo Infantile. La centralità della diagnosi precoce per un progetto terapeutico mirato”, presentato oggi al Palazzo dei Congressi nell’ambito di “Diregiovani Direfuturo-Il Festival delle giovani idee” e promosso dallo stesso Istituto, in collaborazione con la Fondazione Telecom Italia e la casa editrice Magi Edizioni.I due progetti – noti come “Tartaruga” e “La centralità della diagnosi precoce nell’autismo infantile”: il primo legato alla terapia e il secondo alla valutazione del disturbo – hanno infatti un carattere “innovativo” perché basati su un approccio teorico e terapeutico di tipo psicodinamico, fondato sulla dimensione affettiva-motivazionale che non esclude alcun elemento di sviluppo cognitivo nel bambino autistico e scardina il rigido modello clinico comportamentale di impostazione americana.
Il grande cambiamento proposto dall’IdO si basa proprio sull’individuazione di un diverso deficit primario nel disturbo autistico, da cui poi scaturisce una differente valutazione e terapia. Se finora è stato generalmente considerato come primario il deficit cognitivo, basato sulla “teoria della mente”, con l’Istituto si cambia direzione affermando che primario è invece il deficit affettivo. Questa nuova visione permette all’IdO di passare, nella terapia sull’autismo, da un approccio con predominio della mente (“up-down”) ad un approccio con predominio del corpo e degli stati affettivi (“down-up”). Con il progetto Tartaruga, infatti, l’innovazione introdotta dall’IdO è il principio della centralità del corpo nella relazione che il bambino stabilisce con il mondo e l’attenzione alla sua individualità piuttosto che alle sue sole capacità.
Due progetti che, andando oltre i rigidi standard di diagnosi e terapia comportamentale, hanno prodotto rilevanti risultati a dimostrazione che l’autismo è affrontabile con risultati soddisfacenti.
Progetto Tartaruga – L’autismo è una delle patologie infantili più discusse e controverse, i sintomi sono rilevabili entro il secondo/terzo anno di vita e si manifestano con gravi alterazioni nelle aree della comunicazione, dell’interazione sociale e dell’immaginazione. Il principale problema è stato fino ad oggi quello della mancanza di strumenti terapeutici idonei, che hanno tenuto in scarsa considerazione la qualità dell’interazione che il bambino stabilisce con il mondo degli oggetti e con gli altri. Per questo motivo l’IdO, con il progetto Tartaruga attivo a Roma dal 2004, ha deciso di dare centralità nella terapia alla dimensione corporea come strumento di comunicazione e di relazione, e alla componente emotivo-affettiva quale elemento fondamentale “nel percorso che il bambino intraprende per uscire dal suo isolamento”.
Il primo obiettivo raggiunto dall’istituto, (I significati dell’autismo, 2007, a cura di Magda di Renzo; Sostenere la relazione genitori-figlio nell’autismo, 2011, a cura di Magda Di Renzo e Silvia Mazzoni) è stato quello di distinguere all’interno della “disomogenea categoria dei bambini con disturbi autistici” due sottogruppi definiti con sintomatologia lieve e severa in base alla gravità dei punteggi ottenuti con le scale standardizzate: Autism diagnostic observation schedule Generic (Ados-G) e Childhood autism rating scale (Cars). Ciò che è emerso in modo sorprendente, grazie alla ricerca, è stata la presenza di intenzionalità nel sottogruppo con sintomatologia lieve, ovvero il fatto che esista la possibilità che il bambino possa comprendere le intenzioni dell’altro. La presenza di intenzionalità è diventata un indice predittivo dello sviluppo cognitivo dei bambini autistici e, grazie all’elaborazione di un nuovo test realizzato dall’IdO, è stata trovata in un numero significativo di soggetti in terapiacompresa una certa percentuale di bambini con sintomatologia severa.
Si tratta quindi di una scoperta che ha messo “in discussione la ‘teoria della mente’ come spiegazione della maggior parte delle bizzarrie del bambino con autismo”, spiega Di Renzo nel sottolineare che “l’esperienza clinica ha evidenziato che lo sviluppo del bambino autistico segue le stesse linee di quello normodotato ma con tempi molto più lenti”.
Tutti i pazienti del progetto Tartaruga sono stati valutati con i test Ados-G e Leiter-R. Quest’ultimo è uno strumento diagnostico indicato per coloro che presentano gravi difficoltà di comunicazione e per cui è necessaria una valutazione che vada oltre le tradizionali scale di intelligenza, che sappia analizzare la sfera socio-emotiva legata alla dimensione propria della percezione, dell’immaginazione e del gioco. “Ciò che è rilevante – afferma la responsabile del servizio Terapia dell’IdO – è la possibilità di far emergere con il test Leiter-R le potenzialità intellettive dei bambini che nelle prime diagnosi valutative erano oscurate. Dopo un periodo di terapia svolto con questi bambini – aggiunge Di Renzo – non solo è diminuita la percentuale di quelli con ritardo mentale, ma siamo riusciti anche a misurare con buoni esiti il quoziente intellettivo di soggetti inizialmente non valutabili” (Le potenzialità intellettive nel bambino autistico, 2011, a cura di Magda Di Renzo, Massimiliano Petrillo e Federico Bianchi di Castelbianco).

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La geometria del viaggio

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Esperto di marketing del food & beverage e giornalista enogastronomico, Piero Valdiserra dà alle stampe il suo nuovo libro: “La geometria del viaggio” (Este Edition, 48 pagine, 7 euro). Il testo concentra l’attenzione del lettore sul viaggio e sul viaggiare, in senso letterale ma anche traslato; e lo fa ricorrendo alla metafora della geometria. Come può venire in mente di scrivere una geometria del viaggio? “Da tanto tempo sono solito viaggiare per piacere e per diletto – sono le parole dell’autore – Ho un grande rispetto per l’attività del viaggiare, e per tutto ciò che vi si riferisce. Quel che non mi convince è sentire tante persone che parlano dei viaggi con superficialità, con approssimazione, per sentito dire, anche quando viaggiano spesso. Mentre i viaggi, il viaggiare, sono un’occupazione – oltre che bella – profonda, ricca, molteplice. Questa geometria del viaggio offre un aiuto a cogliere la meravigliosa molteplicità dell’itinerare, in tutti i sensi”. Scritto nella forma desueta del libello breve, e con una patina linguistica volutamente rétro, il testo è suddiviso in 43 “capi” (non capitoli), nei quali l’argomento viene esplorato nelle sue implicazioni fisiche, concettuali ed emozionali. Non mancano ovviamente i rimandi all’enogastronomia, tanto cara all’autore. Una scelta bibliografia ragionata chiude lo scritto. Piero Valdiserra è nato a Bologna nel 1957. Nella sua città ha fatto studi classici e si è laureato in Scienze Politiche. Ha poi conseguito il Master in Business Administration presso l’Università Bocconi di Milano. La sua esperienza professionale si è svolta interamente nel settore del marketing, nel quale ha operato per aziende del largo consumo, dei beni industriali e dei servizi. Dal 1998 è Direttore Marketing e Relazioni Esterne della Rinaldi Holding, uno dei maggiori gruppi italiani del beverage alcolico. Nel suo trentennale percorso professionale, ha acquisito competenze anche come ricercatore economico, come consulente di direzione, come formatore e come responsabile di uffici stampa.
Giornalista, sommelier, membro di diverse associazioni professionali e gastronomiche, Piero Valdiserra ha pubblicato nel 2007 il libro “50 calici di un bevitore curioso”, e nel 2010 ha curato per ASCOM Bologna il volume “Bologna la Grassa Bologna la Magra – Le Isole dei Sapori” (con Giulio Biasion).

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Prigionieri nel Sinai

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Sand dune on the Sinai Peninsula.

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A che cosa servono le azioni dei difensori dei diritti umani? A che cosa servono azioni e campagne, rapporti e denunce, contatti con le istituzioni e i media, nel corso di tali operazioni? A volte, purtroppo, non sono sufficienti ad evitare tragedie umanitarie né a salvare vite umane. Non è questo il caso, però, della lunga campagna che il Gruppo EveryOne e le altre ong impegnate a tutelare i diritti dei profughi subsahariani hanno condotto a difesa dei migranti nel nord del Sinai. Grazie all’enorme mole di testimonianze, resoconti, fotografie, video e prove, i difensori dei diritti umani hanno salvato centinaia di vite, nel governatorato del Nord del Sinai. Grazie alla continua presenza mediatica, alle risposte sempre efficaci delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. Grazie al lavoro di organizzazioni preparate coraggiose come New Generation Foudation for Human Rights, ICER, Agenzia Habeshia, Ong Gandhi e di altre piccole e grandi organizzazioni, tanti esseri umani destinati al mercato nero degli organi, alle atrocità nei covi dei trafficanti, alla disumana condizione di detenzione nelle carceri egiziane, a una deportazione senza speranza sono stati salvati. Questa realtà non attenua il dolore per le tante vittime né per il calvario passato da tanti giovani rifugiati. Tuttavia, siamo convinti che ogni vita salvata sia un grande miracolo, un passo importante verso una società umana senza più violenze, prevaricazioni, discriminazioni e ingiustizie. Mercoledì 9 novembre 2011, anche se i media non ne hanno parlato, si è realizzato un altro miracolo. Dopo che la vicenda dei prigionieri del Sinai è stata diffusa dalla CNN, in un documentario che il network ha realizzato in collaborazione con EveryOne e New Generation Foundation for Human Rights; dopo la diffusione della realtà del traffico di esseri umani e organi, degli omicidi e degli stupri, dei crimini commessi dalle guardie di frontiera egiziane sui più importanti quotidiani del mondo e, finalmente, anche attraverso i media egiziani (dal Daily News Egypt alla TV di stato), si è concentrata una tale attenzione sul governatorato del Nord del Sinai da rendere davvero duro lo sporco lavoro dei trafficanti. Sono tutti lì, i media del mondo, ad Arish, Gorah, Rafah. Indagano, fanno domande, perlustrano le città, alla ricerca dei container sotterranei e dei gruppi di subsahariani nelle mani degli “smuggler”. I nomi dei criminali sono su mille labbra: Abu Kahled, Abu Ahmed, Abu Abdellah, la famiglia Sawarka. Nel contempo, l’Alto Commissario Onu per i Rifugiati, lo Special Rapporteur sul Traffico di Esseri Umani, il Commissario Ue per i Diritti Umani, il Comitato Europeo contro la Tortura e decine di parlamentari ed europarlamentari, di ong e intellettuali inviano lettere di protesta e denuncia alle autorità egiziane e internazionali. In questo clima, molti capi-trafficanti hanno avuto paura di essere perseguiti dalle autorità e – mercoledì 9 novembre 2011 – hanno deciso di liberare numerosi gruppi di profughi che detenevano. Li hanno liberati al confine con Israele: 100 da Arish, 200 da Rafah, 50 da Gorah e così via, fino a raggiungere il numero di 600, secondo i numeri diffusi dall’UNHCR. 600 esseri umani destinati a un futuro terribile, spesso alla morte, sono ora liberi, grazie all’attivismo umanitario e ai difensori dei diritti umani che non si arrendono mai, neanche di fronte a un silenzio e a un’indifferenza che sono durati anni. Ora il Gruppo EveryOne ha chiesto all’Alto Commissario per i Rifugiati di vigilare affinché questi profughi siano tutelati e reinsediati nell’Unione europea, senza che possano correre il pericolo di una deportazione. Non vi sarà sicurezza per loro, finché tale eventualità non sarà scongiurata. Tuttavia, anche se non dobbiamo allentare la guardia, possiamo essere soddisfatti per i risultati che il nuovo attivismo – quello che usa internet, ma si espone anche in prima persona, correndo gravi rischi per salvare vite umane – ottenga oggi in un mondo tormentato e ancora lontano da un ideale di pace e giustizia sociale.

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Whitney Museum and New High Line Headquarters

Posted by fidest press agency su domenica, 13 novembre 2011

Whitney Museum, New York

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Near the High Line’s southern terminus, crews are hard at work preparing to pour the foundation for the new downtown location of the Whitney Museum of American Art, which will open in 2015. Next to the museum site, construction will soon begin on the High Line Headquarters, which will provide critical support for the maintenance and operations of the High Line. When it opens in 2015, the new Whitney museum, designed by Renzo Piano Building Workshop in partnership with Cooper, Robertson & Partners, will feature more than 50,000 square feet of gallery space, as well as outdoor exhibition spaces overlooking the High Line, a multi-use theater, and an education center for family and kid events. Currently, the corner of Gansevoort and Washington Street is active with construction crews clearing and excavating the Whitney site for work to begin on the foundations of the building in the coming months. Crews are starting to drive I-beams and heavy cylindrical steel casings deep into the ground. The casings will be filled with concrete and will become critical elements in supporting the foundations and steel structure that will follow next year. The new High Line Headquarters, designed through a collaboration between Renzo Piano Building Workshop and Beyer Blinder Belle, will be located adjacent to the new Whitney museum and the High Line. With direct access to the High Line, the new building will help us keep the park thriving by providing a home for staff and equipment, as well as a new public elevator, an information center, volunteer facilities, public bathrooms, and a public meeting room. The four-story building is designed to be a modern version of the historic warehouses that surround the High Line. The façade will feature masonry on the lower levels, and glass and steel on the upper levels. On the roof, exposed steel girders will echo the steel structure of the High Line itself.At street-level, the High Line Headquarters will extend under the park to create a restaurant with outdoor seating. The space is to be as transparent as possible. Large, operable doors will open up in good weather, letting in light and fresh air.We expect to begin construction in the coming weeks.Visit our blog to watch the museum’s preview video, view photos of construction, and learn more about the High Line Headquarters.
http://thehighline.org/blog/2011/11/09/construction-update-whitney-museum-and-high-line-headquarters?enews111011<

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