Cross-border police training and cooperation among national police authorities will be stepped up to effectively counter organised crime, and terrorist threats thanks to a deal reached between the European Parliament and member states on an update of the rules governing the European Union Agency for Law Enforcement Training, CEPOL. Council on 29 June confirmed the informal agreement reached with Parliament’s negotiators on an update of the rules governing the European Union Agency for Law Enforcement Training, CEPOL. Parliament’s lead MEP Kinga Gál (EPP; HU), welcoming Council’s confirmation of the agreement, said:”The urgency and continuous development of security threats, such as e.g. terrorism and cybercrime, or the growing demand by migratory flows, make it crucial that European law enforcement authorities receive training of highest standard and are equipped with the most modern tools to effectively counter fight organised crime.
– The European dimension of CEPOL’s activity is also instrumental in building mutual trust and cross border cooperation among national law enforcement authorities, which is a key element in combatting criminal organisations which operate more and more at international level.
– Since the beginning of the negotiations, two main issues were crucial in this regulation for the Parliament: on the one hand CEPOL should be established as an independent EU Agency, with clear tasks and accountability, and in line with the Lisbon Treaty, in the shortest possible time; on the other hand fundamental rights should become visible in the agency’s mandate and CEPOL should promote a common respect for and understanding of fundamental rights in law enforcement. We are glad to confirm that we obtained both.”
Archive for 1 luglio 2015
New deal on CEPOL will improve cross-border police training and cooperation in the EU
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
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Greenpeace reacts to China’s climate plan to the UN
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Paris/Beijing. China submitted a carbon intensity reduction targets of 60-65% by 2030, based on 2005 levels, to the UN as part of its climate plan (INDC). The announcement came as Chinese premier Li Keqiang was in Paris for an official visit to France – the presidency of this year’s climate summit.“China has only ever been in defence when it comes to climate change, but today’s announcement is the first step for its more active role. For success in Paris, however, all players – including China and the EU – need to up their game,” said Li Shuo, climate analyst for Greenpeace China.With China’s announcement, the world’s top polluters – China, the US and the EU – have now all tabled their climate plans ahead of the global climate conference taking place in Paris at the end of the year.
“Today’s pledge must be seen as only the starting point for much more ambitious action. It does not fully reflect the significant energy transition that is already taking place in China. Given the dramatic fall in coal consumption, robust renewable energy uptake, and the urgent need to address air pollution, we believe the country can go well beyond what it has proposed today,” added Li Shuo. China’s current carbon intensity target requires a reduction of CO2 emissions per unit of GDP by 40-45% by 2020, based on 2005 levels. Assuming China delivers 45% by 2020, a 65% and 60% carbon intensity reduction will mean 4.4% and 3.1% annual carbon intensity decrease respectively between 2020 and 2030. Achieving 45% carbon intensity reduction by 2020 would mean annual carbon intensity reduction of 3.9%.
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Il Cinema Massimo presenta WOODY NIGHTS. Lla trilogia di New York
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Torino Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo via Montebello 22 WOODY NIGHTS. LA TRILOGIA DI NEW YORK, mini-rassegna dedicata a Woody Allen. Anche quest’anno Woody Allen non ha mancato l’appuntamento con Cannes, dove ha presentato il suo nuovo Irrational Man, che vedremo nelle nostre sale a inizio dicembre. Per celebrare i suoi quasi 50 anni di cinema (esordì nel 1966 con Che fai, rubi?), riproponiamo per l’estate – in orario serale ma con repliche al pomeriggio – tre dei suoi film newyorchesi, quelli che più hanno contribuito a farlo conoscere e amare al pubblico di tutto il mondo. Ingresso 6.00/4.00/3.00 euro. Calendario delle proiezioni
Mer 1, h. 21.00/Ven 3 e Sab 4, h. 16.30 Io & Annie (Annie Hall) (Usa 1977, 93’. Hd, col., v.o. sott. it.) Il comico Alvy Singer (W. Allen) ripercorre la sua storia d’amore con Annie (D. Keaton) dal primo incontro alla separazione. Una ‘commedia romantica nevrotica’ (sono parole di Woody) ma anche un atto d’amore nei confronti di New York.
Mar 7, h. 21.15/Sab 11, h. 16.00/Lun 13, h. 19.00 Manhattan (Usa 1979, 96’. Hd, b/n, v.o. sott. it.) Isaac Davis (W. Allen) ha appena divorziato per la seconda volta e frequenta la 17enne Tracy (M. Hemingway). Presto però conosce Mary (D. Keaton), che ha una relazione con un suo amico sposato, e il rapporto con Tracy entra in crisi. New York tutta in bianco e nero, accompagnata dalle musiche di Gerhswin.
Mar 14, h. 21.00/Mer 15, h. 16.00/Sab 18, h. 16.30 Broadway Danny Rose (Usa 1984, 86’. 35mm, b/n, v.o. sott. it.) Danny Rose (W. Allen) lavora come manager di artisti di scarso successo. Per aiutare un cliente, finisce al centro di un pericoloso triangolo sentimentale. Omaggio a Broadway e al mondo dello spettacolo americano, con Mia Farrow che, dal 1980, era la compagna di Woody. (foto: Woody Allen)
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Conferenza sul tumore del polmone
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Roma 2 luglio 2015, ore 11.30 (Hotel Nazionale, Piazza Montecitorio 131, Sala Cristallo) è prevista la conferenza stampa in cui saranno anticipati i temi del convegno e presentati i nuovi dati di sopravvivenza. Parteciperanno il prof. Cesare Gridelli, Presidente AIOT e Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia dell’Ospedale ‘Moscati’ di Avellino, e il prof. Filippo de Marinis, Past President AIOT e Direttore della Divisione di Oncologia Toracica all’IEO di Milano. Nel 2014 in Italia si sono registrati 40.000 nuovi casi di tumore del polmone. Si tratta di una malattia in costante crescita, soprattutto fra le donne (30% delle diagnosi). Le percentuali di sopravvivenza nella fase avanzata finora erano molto basse, anche perché l’unica arma disponibile era costituita dalla chemioterapia introdotta negli anni Novanta. Oggi le prospettive stanno radicalmente cambiando grazie all’immunoterapia, che ha già dimostrato di essere efficace nel trattamento del melanoma.
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Importante riconoscimento per il laboratorio Unicam di Parassitologia Molecolare
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Camerino. Importante risultato quello raggiunto dal laboratorio Unicam di Parassitologia Molecolare della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria coordinato dal Prof. Guido Favia e dalla dott.ssa Irene Ricci: la dott.ssa Maria Vittoria Mancini, dottoranda del secondo anno del dottorato in One Health, è risultata vincitrice di una delle tre borse di studio, dell’ammontare di quattromila euro ciascuna, messe a diposizione dalla Società Italiana di Parassitologia (SoIPa).La Società Italiana di Parassitologia ha, infatti, bandito di recente tre borse per l’avvio alla ricerca, riservate esclusivamente a giovani ricercatori non strutturati (specializzandi, dottorandi, borsisti, assegnisti, contrattisti, ecc.), già iscritti alla SoIPa e che non abbiano compiuto il 35° anno d’età alla data di pubblicazione del bando. Obiettivo dell’iniziativa è quello di incentivare e favorire l’attività di giovani ricercatori, offrendo loro un’opportunità di start-up di progetti di ricerca innovativi e di eccellenza nell’ambito di tematiche riguardanti la Parassitologia e le Malattie Parassitarie.“Nei giorni scorsi – sottolinea il Prof. Favia – la commissione giudicatrice della Società Italiana di Parassitologia ha valutato ogni progetto ricevuto premiandone l’eccellenza in termini di qualità intrinseca della ricerca proposta. Tra i principali criteri di valutazione sono stati presi in considerazione l’originalità del progetto e il suo potenziale contributo alla conoscenza scientifica di settore, la chiarezza degli obiettivi e la verificabilità dei risultati, il rigore tecnico-scientifico delle metodologie proposte, i periodi di attività in istituzioni di ricerca straniere ed infine l’adeguatezza delle competenze del candidato e di eventuali partecipanti al progetto. Siamo davvero orgogliosi per questo ulteriore riconoscimento – prosegue il Prof. Favia – che premia il lavoro della dott.ssa Mancini e dell’intero nostro gruppo di ricerca. Il progetto di ricerca che è risultato vincitore della borsa di studio SoIPa si inserisce nel contesto delle ricerche sulla simbiosi in zanzare vettrici e, in particolare, all’interno di un progetto recentemente finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nell’ambito dei Prin 2012, e di cui ho l’onore di essere il coordinatore nazionale”.“Il mio progetto di ricerca, che si è aggiudicato la borsa di studio SoIPa – sottolinea la dott.ssa Maria Vittoria Mancini – si intitola “Bacterial Symbiotic Control of vector-borne diseases: Plasmodium inhibition testing of recombinant Asaia and fitness evaluation of paratrangenic mosquitoes” ed è finalizzato ad investigare gli aspetti fondamentali per lo sviluppo di metodi per il controllo simbiotico di malattie trasmesse da vettori, in particolare la malaria, attraverso l’analisi delle caratteristiche chiave e dell’effettivo potenziale paratransgenico del batterio Asaia, associato con i maggiori insetti vettori di malaria. Lo studio – conclude la dott.ssa Mancini – propone esperimenti con zanzare paratransgeniche in condizioni ambientali di “semi-field”, grandi gabbie che mimano le condizioni naturali reali delle regioni endemiche di questa malattia. Attraverso l’uso di queste strutture è possibile analizzare gli aspetti tecnici reali, le dinamiche di diffusione ed infine le potenzialità di questo batterio per il blocco del parassita malarico”. (foto: gruppo ricerca)
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Il default della Grecia non è una preoccupazione per i suoi partner europei
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
I professori di finanza Sotiris K. Staikouras e Elena Kalotychou della Cass Business School di Londra commentano la situazione fornendoci il loro punto di vista asserendo che: “Ciò che li preoccupa è l’impatto di tale collasso sulla struttura finanziaria dell’UE. La crisi dell’Eurozona non ha insegnato nulla di nuovo agli esperti della comunità finanziaria, a parte il fatto di constatare che le crisi finanziarie non sono molto diverse l’una dall’altra. Il catalizzatore può variare in alcuni casi, ma la storia economica e la conoscenza finanziaria dovrebbero consentirci di individuare le radici del problema prima della sua comparsa. Il default sovrano non è una novità. Non ci vuole un genio per capire che un paese come la Grecia, in disperato bisogno di miliardi di euro, non sarà mai in grado di ripagare tale debito quando la sua economia si basa sul turismo e teoricamente sui servizi e l’agricoltura.Il problema si è prolungato per troppo tempo in attesa del cedimento di una delle due parti (Grecia vs creditori). Il default della Grecia non è una preoccupazione per i suoi partner europei. Ciò che li preoccupa è l’impatto di tale collasso sulla struttura finanziaria dell’UE. Ciò diventa ancora più complicato quando questioni come la cancellazione del debito, l’aspetto morale, i controlli interni dell’UE, i disordini sociali, l’instabilità geopolitica, così come l’inesperienza della Grecia nel rinegoziare i termini e le condizioni del suo debito sono sul tavolo delle trattative.Per noi, questo è il momento per l’UE di inserire controlli interni solidi al fine di monitorare gli stati membri che operano sotto una moneta unica e una politica monetaria unica. Per la Grecia questa è l’ultima occasione di rendersi conto che la sua incapacità di gestire il settore pubblico è costata almeno il doppio allo stato e alla sua gente, con i licenziamenti e la stagnazione del settore privato e del settore finanziario. Il suo sistema di entrate ha un disperato bisogno di riavviarsi per conformarsi alla sua definizione statuaria; mentre l’intera classe dirigente ha bisogno di essere rinnovata e servire il suo popolo come postulato dal parlamento”.
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Movie screening and debate on how home affairs funds are spent in migration
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
The Civil Liberties Committee will hold the sixth debate on the strategic own-initiative report on migration on Thursday 2 July, from 9.00 to 10.30. The way home affairs funds are spent in migration and development context, including emergency funds, is the topic to be addressed in this meeting.A series of debates on the portrayal of migration through cinema will also take place in the framework of the preparation of this report, followed by a sequence of screenings focussing on this topic. The third movie will be shown in room Altiero Spinelli (ASP) 1G3 on Wednesday 1 July, from 19.00: “Like a man on earth”.Invited speakers for the debate in the Civil Liberties Committee on 2 JulyTopic: How home affairs funds are spent in migration and development context, including emergency funds Speakers:
Jörg Monar, Rector of the College of Europe, Bruges
H. J. Koller, Head of Responsible Authority Unit, Dutch Ministry for Security and Justice
Gabriel Barbatei, Head of the Programme Implementation Unit within the General Inspectorate for Immigration
The debate will take place on Thursday 2 July, from 9.00 to 10.30, in room Paul-Henri Spaak (PHS) 3C050, in Brussels. It will be webstreamed on EP Live.
The next session on the strategic report on migration is scheduled for the meeting of 6 July, in Strasbourg. These discussions will feed into the report that is being prepared by Roberta Metsola (EPP, Malta) and Kashetu Kyenge (S&D, Italy).
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Porti – Presentato al Parlamento Europeo, su iniziativa dell’on. Benifei, il progetto IFreightMED
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Migliorare l’accessibilità dei porti e la competitività dei servizi di trasporto merci su rotaia attraverso un approccio multimodale e intermodale: con questi obiettivi si è sviluppato il progetto IFreightMED-DC, programma di sviluppo economico e cooperazione dell’area Mediterranea che si concluderà a fine giugno, i cui risultati sono stati presentati oggi al Parlamento Europeo grazie all’iniziativa dell’eurodeputato Brando Benifei.
Trenta mesi di lavoro con uno stanziamento pari a 2,6 milioni di euro, in gran parte cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sono i numeri di IFreightMED-DC, a cui ha aderito l’Autorità Portuale della Spezia insieme ad altri quattro partner: la capofila Catalonia (Spagna), Languedoc-Roussillon (Francia), Zahodna Slovenija (Slovenia) e Jadranska Hrvatska (Croazia).
Grazie al progetto, per lo scalo spezzino si sono aperte nuove e importanti prospettive: “Per il nostro territorio si è trattato di una grande opportunità – ha dichiarato a latere della presentazione l’europarlamentare spezzino Benifei – : la nostra Authority ha condotto un’analisi dettagliata delle esigenze degli operatori e della potenziale nuova domanda di traffico, rafforzando gli scambi sui due corridoi europei (TEN-T) cui è collegata (1 e 5) e avviando due nuovi servizi intermodali internazionali.”
Intermodalità e competitività vanno, quindi, nella stessa direzione: “La partecipazione dell’Autorità Portuale della Spezia nel progetto IFreightMED-DC – ha sottolineato il Presidente dell’Authority Lorenzo Forcieri – conferma la nostra piena volontà di sostenere e incentivare il trasporto ferroviario per il trasferimento delle merci e per collegare il porto della Spezia ai mercati inland più importanti in Europa. Il supporto dato attraverso il progetto comunitario all’avvio di due nuovi servizi, La Spezia – Frenkendorf e La Spezia – Monaco, rappresenta per noi un risultato molto importante ed un ulteriore elemento di competitività per il nostro scalo che incrementa così l’offerta internazionale alla merce. È proprio grazie a progetti come IFreightMED-DC che si può dare un ulteriore impulso all’intermodalità, che nel nostro scalo raggiunge già il 35%, e recuperare traffici”.
Se c’è ancora da fare per potenziare i traffici nel Mediterraneo, un primo passo nella giusta direzione è stato compiuto: “Siamo ancora in attesa del completamento di piani di investimento più consistenti, come la revisione della policy dei TEN-T o le opportunità che potrebbero venire dal Fondo Strategico per gli Investimenti Europei, il cosiddetto “Piano Juncker”, ma questo progetto rappresenta già la svolta di cui c’è bisogno: collaborazione strategica nel bacino del Mediterraneo, per rilanciare la crescita e la competitività dell’area”, ha concluso Benifei.
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ePayment nei Servizi Pubblici: accordo tra TAS (MTA) e PayTipper
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
TAS Group e l’Istituto di Pagamento PayTipper hanno siglato un accordo per offrire al mercato servizi di pagamento nell’ambito del progetto strategico “PagoPa”. L’integrazione tra la piattaforma applicativa di PayTipper e il prodotto TAS eGO si concretizza in una soluzione volta a implementare le regole e gli standard per la connessione al Nodo dei Pagamenti SPC, che permetterà a cittadini e imprese di effettuare pagamenti, tra cui bolli auto, ticket sanitari, servizi scolastici e imposte di vario genere, a favore degli enti della Pubblica Amministrazione. Sarà altresì possibile abilitare ulteriori servizi volti a migliorare la user experience del cittadino, rendendola più semplice e intuitiva.Peraltro, entro la fine del 2015 oltre 20 mila Creditori PA dovranno aderire obbligatoriamente al Nodo Dei Pagamenti SPC, l’infrastruttura tecnologica pubblica realizzata e gestita dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), il cui utilizzo è obbligatorio per tutte le pubbliche amministrazioni e facoltativo per i gestori di servizi di pubblica utilità. AgID è fortemente interessata ad individuare soluzioni e soggetti in grado di accelerare le adesioni e garantire il successo dell’iniziativa. A fine maggio risultano 278 gli Enti Creditori della PA che hanno completato l’adesione al sistema, ma solo 16 sono già in esercizio. I PSP aderenti sono invece 26, per un volume complessivo di pagamenti eseguiti nel primo quadrimestre che non supera le 20.000 unità.Siamo molto soddisfatti di questo accordo, commenta Alfonso Nobilio, Direttore Generale di TAS Group, che ci consente di indirizzare con maggior efficacia un tema per noi strategico come quello della diffusione dei pagamenti digitali nei servizi pubblici. Come abbiamo di recente condiviso anche in occasione del “No Cash Day” tenutosi l’8 Giugno presso la Camera dei Deputati, riteniamo che la piena adozione di servizi di pagamento digitale nei confronti della PA sia una priorità ed un aspetto cruciale per favorire la digitalizzazione nel nostro paese, contribuendo in modo determinante a sensibilizzare il cittadino all’uso di strumenti di pagamento alternativi al contante, strumenti che sono al cuore della ricerca e dell’offerta di TAS Group da sempre”. La centralità di competenze ed esperienza di TAS nel mondo degli incassi e pagamenti on-line per la PA è testimoniata dal successo della suite di prodotti PayTAS di cui fa parte TAS eGO.
PayTipper S.p.A. è un Istituto di Pagamento autorizzato dalla Banca d’Italia (ai sensi dell’art. 1, lett. b) del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 11.) che eroga soluzioni e servizi di pagamento innovativi, sicuri e ad alto livello di personalizzazione per soddisfare le esigenze di privati, aziende, reti e istituzioni.
TAS Group è l’azienda ICT leader in Italia nella fornitura di soluzioni e servizi specialistici per la gestione dei sistemi di pagamento, della monetica, dei mercati finanziari e dei processi ERP. Quotata dal 2000 al Mercato Telematico Azionario, TAS opera a fianco delle più importanti banche commerciali e centrali italiane ed europee, dei maggiori centri di servizi finanziari e di alcuni tra i principali global broker dealer presenti nella classifica Fortune Global 500. Su scala internazionale, TAS è attiva in Europa, North e Latin America, dove è presente attraverso le sue controllate: TAS France Sasu, TAS Helvetia SA, TAS Iberia S.L.U., TAS USA Inc. e Tasamericas Ltda. Grazie al percorso di diversificazione avviato negli ultimi anni, le soluzioni TAS vengono oggi adottate anche dalla Pubblica Amministrazione Centrale e Locale e da aziende non bancarie appartenenti a numerosi settori. Forte dell’esperienza e delle competenze acquisite nel corso degli anni, TAS è in grado di supportare in modo innovativo e professionale i propri clienti nella realizzazione di progetti completi per lo sviluppo dei processi aziendali, dell’efficienza dei sistemi informativi e del business.
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Fwd: F Klopman international cresce- nuovi tessuti
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Frosinone. Novità nel settore dei tessuti tecnici protectivewear: Klopman International, dal 1968 leader europeo del mercato dell’abbigliamento da lavoro, con 120 milioni di fatturato nel 2014, lancia K-Flame, la nuova gamma di tessuti ignifughi concepiti per offrire eccezionali performance di sicurezza in termini di resistenza alle fiamme e alla saldatura, protezione antistatica e da scariche elettriche di grande intensità (arco elettrico), garantendo al contempo il massimo comfort dei capi indossati. Risultato di studi di anni dei laboratori di Ricerca&Sviluppo di Klopman, che ha il quartier generale a Frosinone,(produzione, sourcing e know how tecnologico) e Branch offices a Ratingen (Düsserldof-Germania), Lione, Mosca, Borås (Svezia), Dubai e Indonesia (a giakarta ha anche un sito produttivo), riconferma l’impegno dell’azienda italiana nell’operare per tenere le persone al sicuro in condizioni lavorative di grande pericolo.
La caratteristica di base di K-Flame, quello dell’inerenza e quindi della presenza della “protezione” da fuoco all’interno della fibra stessa, garantisce una perfetta durata nel tempo, mentre la composizione del tessuto assicura un traspirabilità anche in ambienti e climi molto caldi. Per questo K-Flame rappresenta un’ importante novità nel mercato in quanto in grado di bilanciare perfettamente protezione, comfort, resistenza e durabilità. La gamma K-Flame è disponibile in due diverse composizioni di tessuto: K-Flame Pro, prodotto con fibra modacrilica, e K-Flame Xtra gamma, prodotto con fibre Aramidiche per l’applicazione in zone a clima tropicale. Grazie alla varietà di performance, i tessuti K-Flame sono la soluzione ideale in settori quali industria petrolchimica e raffineria petrolifera, offshore (piattaforme petrolifere), industria siderurgica, industria chimica, trasporto di merci pericolose, settore energetico, industria del vetro e della ceramica, industria mineraria, utilities, ferrovie, manutenzione.
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Buoni pasto: detassazione
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Dopo 17 anni torna a salire la soglia di detassazione per i buoni pasto, utilizzati oggi da circa 2,3 milioni di lavoratori in circa 150mila esercizi convenzionati, per un totale di oltre 500 ml di transazioni annue. Dal 1 luglio il valore esentasse dei soli buoni pasto elettronici passerà, quindi, da 5,29 a 7 euro, allineandosi così progressivamente al costo della vita, come accade in altri Paesi europei.Pochi giorni prima dell’entrata in vigore della legge, Edenred, inventore del Ticket Restaurant® e leader nel mercato italiano, registra già un sensibile aumento delle richieste di buoni pasto digitali“Rispetto ad un anno fa – spiega Andrea Keller, Amministratore Delegato di Edenred Italia – abbiamo l’85% in più di volumi derivanti da card elettroniche e da soluzioni mobile. Ciò significa che le aziende italiane hanno capito il potenziale insito negli incentivi introdotti a dicembre con la Legge di Stabilità e reputano il buono pasto uno strumento di welfare utile per contribuire al benessere, alla produttività e al potere d’acquisto dei propri dipendenti”.La riforma offre alle aziende l’opportunità di investire fino a 500 milioni di euro supplementari sul potere di acquisto dei propri dipendenti. Avere a disposizione 1,71 euro in più al giorno equivale infatti a circa 400 € in più all’anno di reddito netto disponibile per ogni lavoratore beneficiario. Se poi si moltiplica il valore del buono pasto per 220 giorni lavorativi, 2 milioni e 300mila dipendenti possono accedere ad un potere d’acquisto fino a 1.500 euro all’anno, spendibili nella filiera dei prodotti alimentari di immediato consumo a sostegno del commercio di prossimità del nostro Paese.
“Nel giro di tre anni – conclude Keller – i buoni pasto digitali, che oggi hanno una quota di mercato del 15-20%, saranno la metà di quelli in circolazione. Questa riforma contribuisce, inoltre, alla digitalizzazione della rete degli esercenti aprendo nuove opportunità per il pagamento elettronico. La nostra rete di terminali elettronici si estende del 30% all’anno e ha raggiunto circa 35mila POS capaci di accettare anche il pagamento tramite carta di debito, credito o bancomat. Si tratta oggi della rete di accettazione più diffusa del mercato”. Anche i lavoratori, infine, si dicono consapevoli dei benefici che possono scaturire da questa forma di welfare aziendale: da una recente indagine commissionata da Edenred all’istituto di ricerca Ipsos, infatti, emerge che più del 70% degli italiani è convinto che i buoni pasto sostengano i consumi e aumentino il potere d’acquisto. (foto: buoni pasto)
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Sanofi Pasteur e Merck Vaccini nominano David Khougazian Presidente di Sanofi Pasteur MSD
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Lione, Francia. MSD, nota come Merck negli Stati Uniti e Canada (NYSE: MRK) e Sanofi Pasteur, la divisione vaccini di Sanofi (EURONEXT: SAN and NYSE: SNY), le due aziende partner di Sanofi Pasteur MSD, hanno annunciato oggi la nomina di David Khougazian alla presidenza di Sanofi Pasteur MSD.Il 1 Luglio, Khougazian entra a far parte di Sanofi Pasteur MSD e, con efficacia dal 1 settembre, succederà al Dr. Jean-Paul Kress, che ha diretto l’azienda dal 2011. Kress lascerà Sanofi Pasteur MSD per entrare nel gruppo Sanofi. “Sanofi Pasteur MSD è un’azienda primaria nel mercato europeo dei vaccini. Sotto la guida di Jean-Paul, l’azienda ha lanciato Hexyon e Zostavax e ha preparato l’arrivo di due importanti nuovi prodotti che alimenteranno la crescita della joint-venture. La nomina di David segna una nuova fase del nostro sviluppo nell’Europa occidentale, un’area strategica e sfidante per la nostra attività nei vaccini” ha detto Olivier Charmeil, Presidente e CEO di Sanofi Pasteur. “La sua conoscenza dei mercati europei e degli stakeholders rappresentano un asset importante per la crescita di Sanofi Pasteur MSD in Europa”. “La leadership, le competenze e l’esperienza di David nella strategia globale e nella politica sanitaria lo rendono il candidato ideale a guidare Sanofi Pasteur MSD in Europa”, ha commentato Jacques Cholat, Presidente di Merck Vaccini. “La sua esperienza ci aiuterà ad introdurre vaccini importanti per migliorare la salute della popolazione europea”.Interamente dedicata ai vaccini nell’area Europea, Sanofi Pasteur MSD coniuga le capacità di innovazione dei due maggiori leader globali a beneficio dei client e offre la più vasta gamma di vaccini. Inoltre, l’azienda è leader europeo per i vaccini antinfluenzali e ha introdotto vaccini innovativi in Europa: Gardasil, il primo vaccino per la prevenzione delle malattie da papillomavirus umano (HPV) , tra cui il cancro della cervice e il cancro anale, Hexyon, l’unico esavalente combinato pediatrico completamente liquido e pronto all’uso disponibile sul mercato, e Zostavax, un vaccino che previene l’Herpes Zoster (noto in Italia come Fuoco di Sant’Antonio) e la nevralgia post erpetica nella popolazione anziana.
Cittadino francese, David Khougazian è un ingegnere laureatosi a ENSAE, la Scuola Nazionale Francese di Ingegneria Aerospaziale e ha conseguito un MBA presso il Collegio degli ingegneri. Prima della sua nomina, David Khougazian era Chief of Staff del CEO di Sanofi e ha lavorato in questa posizione dal 2011, supportando il CEO e il Comitato Esecutivo di Sanofi durante la trasformazione dell’azienda e il suo sviluppo. In questo ruolo ha assunto la responsabilità di vari progetti strategici e organizzativi globali, supportando l’integrazione dopo l’acquisizione di Genzyme, ha guidato lo sforzo globale di politica sanitaria e ha guidato le interazioni con molti stakeholders esterni. In precedenza ha ricoperto varie posizioni in business operations, vendite e marketing e come General Manager. David è stato assunto in Rhône-Poulenc nel 1997 dove ha ricoperto varie posizioni nelle aree Finance e Corporate Development e ha partecipato alla creazione di Aventis, dopo la fusione con Hoechst AG. E’ stato anche Vice Presidente Mergers & Acquisitions per Aventis. David ha iniziato la sua carriera nel 1992 alla CCF, la quarta più grande banca francese.
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Società Italiana di Neurologia: 8 premi per i giovani ricercatori per un valore di 50.000 Euro
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Quest’anno sono 8 i premi promossi dalla Società Italiana di Neurologia (SIN) in favore dei giovani neurologi italiani, per un valore complessivo di 50.000 euro. La SIN conferma così il suo impegno nel sostenere l’attività di ricerca sulle malattie neurologiche. “In Italia la produzione scientifica dei neurologi è di altissimo livello – ha ricordato il Prof. Aldo Quattrone, Presidente SIN – e si posiziona ai primi posti nel mondo per numero di pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche di rilievo internazionale. Attraverso l’istituzione degli Award, la SIN conferma il suo impegno nel sostenere la ricerca e nel promuovere la formazione di ricercatori altamente qualificati che contribuiscano al progresso scientifico nell’ambito delle patologie neurologiche, ancora molto diffuse”.7 Award SIN sono destinati a premiare i migliori contributi scientifici di interesse neurologico pubblicati su riviste internazionali peer rewied, tra il 1 gennaio 2014 e il 31 luglio 2015, da giovani specialisti neurologi italiani, con età al di sotto dei 40 anni, che compaiano come primo autore o corresponding author e che siano regolarmente iscritti alla Società Italiana di Neurologia.
Novità dell’edizione 2015 l’introduzione dell’Impact Factor quale sistema di valutazione delle divulgazioni scientifiche. L’Impact Factor misura il valore di una rivista sulla base del numero di citazioni che gli articoli pubblicati hanno ricevuto in un dato periodo. In particolare la SIN promuove:
· n. 3 premi da 5.000 euro ciascuno per articoli pubblicati su riviste con Impact Factor da 4 a 10
· n. 3 premi da 5.000 euro ciascuno per articoli pubblicati su riviste con Impact Factor da 10,01 a 20
· n. 1 premio da 10.000 euro per articoli pubblicati su riviste con Impact Factor superiore a 20,01
Infine, ulteriore novità di quest’anno, il premio di 10.000 euro dedicato all’innovazione tecnologica e rivolto a giovani neurologi italiani che abbiano depositato a proprio nome domanda di brevetto internazionale secondo la convenzione PCT (Patent Cooperation Treaty) o ottenuto la concessione del brevetto anche in altri stati europei o extraeuropei nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2014 e il 31 luglio 2015. Il bando completo è disponibile su:
http://www.neuro.it/documents/GENOVA%202015/bandi_premi.php Le patologie neurologiche, con una diffusione pari al 30%, sono in costante aumento, con un’incidenza annua del 7,5% (fonte: http://www.salute.gov.it). A questi numeri vanno aggiunti quei casi che, per varie ragioni, non arrivano al neurologo, come spesso succede per le cefalee e le demenze.
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Non si arresta la crescita di Thermokey
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Rivarotta di Teor (UD), – Non si arresta la crescita di Thermokey, azienda della Bassa friulana produttrice di scambiatori di calore che dal momento dell’acquisto della nuova proprietà, nel 2014, ha intrapreso un profondo processo di ristrutturazione e rilancio commerciale. Uno degli ultimi risultati del nuovo corso arriva direttamente da uno stato dall’Europa del Nord, ancora top secret: una nuova commessa del valore di mezzo milione di euro nel settore dei data center. “E’ un ordine molto importante che ci siamo aggiudicati per l’estrema l’affidabilità dei nostri apparecchi e perché abbiamo ormai sviluppato molte importanti referenze in questa specifica applicazione – racconta Pierluigi Fulgenzio, responsabile commerciale ThermoKey per i Paesi del Nord Europa -. Si tratta di 18 Dry Coolers Adiabatici (raffreddatori di liquido) in grado di dissipare oltre 6 megawatt termici in free cooling, ovvero senza l’utilizzo del circuito frigorifero, consentendo quindi una significativa riduzione dei costi di raffreddamento, delle emissioni di CO2 e rispettando anche le strette specifiche tecniche in termini di consumi elettrici e silenziosità.” “Raffreddare i data center in modo efficace e ecologicamente rispettoso è una sfida globale – specifica Giuseppe Visentini, direttore generale dell’azienda – Ormai il traffico su internet e la mole di dati che bisogna conservare raddoppia di volume ogni due anni. Nel mondo ci sono 3 milioni di server e il mercato del loro raffreddamento raggiungerà nel 2020 un valore di oltre 11 miliardi di dollari con un tasso di crescita annuo di oltre il 13%”. Un raffreddamento che però costa: il 2% dell’energia elettrica globale viene “succhiata” dai data center, la cui metà viene utilizzata solo e unicamente per attenuare le temperature dei processori. Rispondere a questa esigenza guardando al risparmio energetico diventa fondamentale. “Quello dei data center è per noi un ambito strategicamente molto interessante” – continua Massimo De Marco, direttore commerciale dal 2014 che con il suo team vuole puntare ad aggredire nuovi mercati potenzialmente interessanti. “Accanto all’innovazione di prodotto (di recente è stata lanciata una nuova linea di condensatori TKSmart, riciclabili al 100%, più leggeri e funzionali di quelli dei competitors) ThermoKey affronta il rinnovamento anche su altri piani, come quello commerciale” continua. “Non possiamo fermarci al nostro portafoglio clienti storico e dobbiamo uscire dai nostri confini. L’obiettivo è ambizioso: consolidare la nostra presenza in Europa, fornendo un prodotto di altissima qualità, attento alle nuove norme “green” imposte a livello mondiale, anticipando le necessità dei mercati più in crescita, come quello dei data center”. ThermoKey, nel suo processo di espansione in ottica export può comunque contare su una sede in Germania e su due consociate, in Turchia e in Brasile.
ThermoKey Spa Fondata nel 1991, ThermoKey produce da oltre 20 anni scambiatori di calore di varie tipologie ed è attualmente riconosciuta nel mercato internazionale quale partner ideale di costruttori di macchine frigorifere nell’ambito del condizionamento dell’aria, della refrigerazione e del raffreddamento di processo.
L’azienda dal 2014 ha una nuova proprietà ed è stata ricapitalizzata, il nuovo Amministratore Delegato è Giorgio Visentini. La gamma di scambiatori ThermoKey si è andata arricchendo anno dopo anno e si compone attualmente di scambiatori a pacco alettato tradizionali e microcanale, condensatori ad aria, raffreddatori di liquido e aeroevaporatori.
Tutti i prodotti ThermoKey possono essere scelti in completa autonomia direttamente dal cliente grazie a specifici software di selezione rapida e vengono progettati, sviluppati e costruiti all’interno dell’azienda in collaborazione con enti di certificazione internazionali.
All’ampia gamma di scambiatori presente a catalogo, si affiancano anche scambiatori personalizzati progettati dall’area R&D ThermoKey in base alle specifiche esigenze dei clienti.
Gli stabilimenti produttivi dislocati a Rivarotta di Teor (Udine – Italia), Curitiba (Paranà – Brasile) e Istanbul (Turchia) occupano una superficie coperta totale di oltre 45.000 metri quadrati ed impiegano complessivamente 250 persone.
L’organizzazione commerciale, oltre all’headquarters di Rivarotta di Teor, si avvale di società dislocate in Germania, Francia, Polonia, e di una rete capillare di agenzie e distributori in Europa, Medio Oriente, Estremo Oriente e America Latina. (foto: thermokey)
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Case sfitte a migranti?
Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 luglio 2015
Fatuzzo (PP): assurda la proposta del Presidente dell’Unione comunità islamiche d’Italia, che ha proposto l’utilizzo delle case non occupate , da parte di immigrati ed italiani, con problemi alloggiativi. Questo signore e quelli che la pensano come lui, bene farebbe a non cercare di risolvere dei problemi, con i beni altrui- così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo – Il nostro settore edilizio è in piena crisi, il mercato immobiliare è semplicemente “comatoso” e proposte del genere, rendono ancora più critica la situazione del “mattone”. Sino a qualche anno fa, la “casa” era una sorta di bene rifugio ed in tanti investivano, si costruiva, c’era lavoro. Oggi tutto è fermo. Tante volte gli alloggi sono sfitti, perché abbisognevoli di importanti lavori di ripristino ed il proprietario non ha le risorse necessarie, oppure non affitta l’alloggio, perché , troppo spesso vi sono affittuari che, a causa della perdita di lavoro o altra causa, non riescono più a pagare l’affitto ed il proprietario ,per tornare in possesso della sua proprietà, deve affrontare lunghi e costosi iter. Chi ha risparmiato una vita – ha rimarcato Fatuzzo – ha il sacrosanto diritto ad investire i propri risparmi, come e dove meglio crede. Il Partito Pensionati non ritiene che la proprietà sia un “furto” , ma il risultato di lavoro, sacrificio e rinunce . Facile proporre di risolvere i problemi, con le tasche degli altri, di chi, ha lavorato una vita ed ha ritenuto investire il proprio guadagno. In Italia, come in altri Paesi europei, sta prendendo piede la vergognosa pratica dell’occupazione abusiva, degli alloggi altrui . I fatti poi dimostrano che per il proprietario è difficilissimo rientrare in possesso di quanto è suo, se non dopo lungo tempo, quando è fortunato, e dopo aver speso somme considerevoli. Secondo “taluni” il proprietario di un alloggi – ha sottolineato Fatuzzo -, ha solo doveri : pagare tasse di tutti i tipi e specie, riparare gli alloggi ecc. , quasi che sacrificarsi una vita , per disporre di un capitale,piccolo o grande che sia, fosse una colpa, un grave reato.La solidarietà, il problema della casa ecc. , devono essere affrontati dalle Istituzioni, non possono essere scaricati, demagogicamente, su chi ha lavorato e sempre pagato tasse e balzelli. La proprietà-ha concluso Fatuzzo- va tutelata ed il lavoro di una vita o, addirittura, di più generazioni, va rispettato.
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