Standing ovaion per la toccante Medeia al Teatro Antico di Segesta ieri sera, il pubblico commosso si è alzato in piadi ad applaudire la coinvolgente interpretazione di Cristina Borgoni diretta dal regista Nicasio Anzelmo. Medeia Medeias Medeia, drammaturgia intorno ad una famiglia allo sfascio, tratta in chiave moderna il tema estremamente attuale della madre vittima che diventa assassina per la ferocia umana.Passionale Cristina Borgogni, la maga della Colchide, è il giusto volto al dolore femminile; dirompente Paolo Lorimer in Giasone, cinico il Re Creonte Roberto Baldassari, travolgenti le musiche del giapponese Shigeru Umebayashi. La storia drammatica, coinvolge e commuove. La famiglia perde sempre più importanza e la fine di un matrimonio travolge e sconvolge l’animo del pubblico.Medea, donna forte e selvaggia, amante tradita, esule infelice e perseguitata entra di diritto tra le “madri assassine” che uccidono i loro figli per meglio distruggere il marito, togliendo così allo sposo, la tracotante tranquillità del padre il cui nome e la stirpe i figli perpetuano.
Giasone (Paolo Lorimer), capo degli Argonauti, approfitta dell’amore di Medea (Cristina Borgogni) principessa dei Colchidi esperta di arti magiche, per impossessarsi del vello d’oro. Medea uccide suo fratello con l’aiuto di Giasone, s’inimica il padre e viene messa al bando dalla sua terra. Giasone porta Medea a Corinto con i suoi due figli, ma Lei , con le sue arti magiche, è vista dai Corinzi come una minaccia. Scoppia la tragedia. Il re Creonte, interpretato da Roberto Baldassari, propone sua figlia Creonte in sposa a Giasone che accetta per beneficiare di vantaggi. Medea è tradita, e sconvolta si lamenta con il coro di Corifee (Alessandra Fallucchi,Valentina Ferrante, Ludovica Di Donato, Alessandro Burzotta, Sabrina Scudiero, Clara Ingargiola, Bruno Prestigio). Medea è una donna straniera in terra straniera, costretta dall’uomo a cui a dato tutto a lasciare la sua casa ed i suoi figli. Le si prospetta un destino terribile di donna reietta e vagabonda. Medea profondamente tormentata medita la vendetta e procura la morte a Creusa ed ucciderà i suoi figli per colpire nel cuore Giasone.
Le repliche di Medeia sono in scena al Teatro di Segesta domenica 9 e lunedi 10 agosto alle 19.15, costo biglietto 17.50
Promo Ticket a 8 € per i primi 30 che acquistano i biglietti dello spettacolo del giorno dalle 10.00 alle 13.00 al Botteghino del Teatro (0924-953013) Servizi Navetta per assistere alle rappresentazioni con partenza da Palermo, Castelvetrano e Calatafimi, prenotazione obbligatoria.
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Successo di Medeia al Teatro Antico di Segesta
Posted by fidest press agency su domenica, 9 agosto 2015
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XXVI Busker Festival di Carpineto Romano
Posted by fidest press agency su domenica, 9 agosto 2015
25 – 26 agosto, Carpineto Romano (RM) Dalle ore 21.00. La strada sta vivendo il suo momento d’oro: non è più un luogo, ma il Luogo. Nell’epoca dello street food tutto sembra doversi fare nelle strade: è qui che si vive, ci si nutre, si riprende a incontrarsi, si assiste a spettacoli di ogni genere. Carpineto Romano in anticipo sui tempi, già 26 anni fa proponeva per la prima volta un festival dedicato agli artisti di strada, il Busker Festival, appuntamento imperdibile per tutti coloro che hanno voglia di vivere due suggestive notti all’aperto (il 25 e 26 agosto), impreziosite da teatro, musica, performance e installazioni artistiche all’insegna della libertà.Dal 1990 a oggi, in occasione del Festival, nelle strade di Carpineto Romano accorrono gli esponenti di spicco di quell’arte in grado di abitare ogni angolo urbano, in piena tradizione “baschera”. Gli Ospiti di quest’edizione, la 26esima, li presenta il sindaco Matteo Battisti: “Saranno giocolieri, artisti, attori, pittori e musici, e trasformeranno in palcoscenico le piazze e i scorci più suggestivi dell’antico borgo medievale della cittadina di Carpineto Romano. Vicoli e piazze in festa, secondo quella che ormai è diventata tradizione, festa di popolo e allegria”.Gli scorci incantevoli di questo paese
rinascimentale a due passi dalla capitale, il 25 e 26 agosto come da tradizione, si animeranno grazie alla presenza di musici e performer che, con la direzione artistica di Scuderie MArteLive, proporranno contaminazioni intelligenti e uniche: dal teatro di Guglielmo Bartoli che presenterà un nuovo personaggio “Magellano”, alla magia delle ombre cinesi di Silvio Gioia, all’illusione travagliata di Maria Teresa Pascale con la sua interpretazione di uno spettacolo di Eduardo Ricciardelli, alla giocoleria acrobatica della compagnia C’tua, alle acrobazie della compagnia “Can Bagnato”, alle fantasiose bolle di sapone di Sara Amitrano, al circo teatro di ChienBarbùMalRase, allo spettacolo di fuoco di Giovanni Nulleamai, alla giocoleria comica di Mariano Fiore alla bellezza esotica di Zingamù.Inoltre, questa edizione vedrà musicisti del calibro di Leo Folgori, Safi Harjane, East VAn, I ritmi popolari e via animando.
Tanti spazi espositivi saranno dedicati alla pittura, con le mostre del giovane artista romano Cristiano Quagliozzi e la pugliese Milena Scardigno, in arte Mila Gnò.“Un evento nato e pensato proprio per il nostro antico borgo come luogo ideale per le performance. Uno scenario unico dove l’arte di strada, attraverso la parola, il gesto, la narrazione e lo spettacolo, trova la sua ragione di esistere, si integra e prende forma” dichiara Noemi Campagna, Assessore alle Politiche Culturali. (foto: carpineto romano)
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Hyperjet: A che serve? Oggi e il futuro
Posted by fidest press agency su domenica, 9 agosto 2015
Lo scorso 14 luglio, la fabbrica aeronautica europea Airbus ha registrato il progetto di un aereo (Hyperjet) che potrebbe volare a 5.500 Km/h, circa 4,5 volte più veloce del suono. Il tragitto London-New York potrebbe essere coperto in un’ora rispetto alle 7,30 attuali, con i velivoli che oggi viaggiano intorno ai 900 Km/h, velocità che è praticamente tale da almeno 50 anni. C’e’ stata la parentesi Concorde, un aereo di produzione franco-britannica che fino al 2000 portava un centinaio di persone sul medesimo percorso in tre ore e mezza alla velocita’ di 2.179 Km/h, 2,2 volte superiore a quella del suono; parentesi chiusa dopo che nel 2000, decollato da Parigi, il Concorde esplose con tutti i suoi passeggeri. Il progetto Hyperjet prevede il trasporto di 20 passeggeri per ogni volo.
Quanto costera’ un biglietto?Ai tempi del Concorde (piu’ di 15 anni fa) i biglietti costavano mediamente sui 10.000 Usd per tratta. Quanto costeranno quelli dell’Hyperjet? I dati non sono stati ancora diffusi dagli esperti, ma senza tanto sforzare la fantasia, ipotizzando una commercializzazione tradizionale di questo servizio di trasporto, diciamo che come minimo potrebbero costare altrettanto.
Siccome stiamo parlando di un prodotto e di un servizio di trasporto per il pubblico (si ipotizzano anche usi militari, ma questo qui non ci riguarda), l’aspetto non e’ secondario. E ci poniamo la domanda: a che serve? Certo, la tecnologia non deve necessariamente seguire l’aspetto “popolare”, altrimenti chissa’ quante invenzioni non sarebbero state fatte, invenzioni che poi, col tempo, sono diventate popolari (Internet e’ il caso piu’ recente ed eclatante). Ma ci sentiamo di doverci porre questa domanda perche’ chi ha registrato il progetto non lo ha fatto, per esempio, per esclusivi usi militari, ma gia’ ha fatto sapere che il velivolo sara’ in grado di trasportare 20 passeggeri. Si presume, quindi, che questo sia uno dei loro principali scopi. E quindi, mentre “a chi serve?” trova facilmente una risposta (anche se restiamo perplessi, visti i tempi di raffinate videoconferenze anche con chi e’ nello spazio), rimane sempre la domanda “a che serve?”.I treni a bassa pressione che viaggeranno a 1.200 Km/hCi viene in mente un altro progetto “avveniristico”, Hyperloop, con cui si sta costruendo un treno che, in tubi a bassa pressione ed una velocita’ di 1.200Km/h, portera’ i passeggeri, gia’ a livello sperimentale nel 2016, in 30 minuti da San Franciso a Los Angeles. Dirk Ahlborn, patron della societa’ di proprieta’ del miliardario Elon Musk (quello dei bolidi elettrici Tesla e del lancio spaziale Space X), in una recente intervista giornalistica, pur non disdegnando eventuali contributi di denaro pubblico, rispetto ai prezzi dei biglietti ha detto: “Personalmente credo che il biglietto vale 1.800 dollari. Ma chi puo’ dire che sarebbe normale pagare cosi’ tanto? Se guadagniamo dei soldi con questo sistema, il prezzo del biglietto servira’ a regolare la domanda dei passeggeri. Se non c’e’ domanda, si potra’ pagare meno, o qualcosa. Inoltre, noi siamo un’impresa, e non un organismo sostenuto dal Governo, noi cerchiamo un modello di business. Stiamo riflettendo su tutti gli aspetti del progetto e non solamente sulla tecnologia. Perche’ non monetizzare i piloni che servono a sostenere il tubo, per esempio, accogliendovi degli alveari o delle stazioni di depurazione dell’aria? Guardate Facebook e Google. Sono delle infrastrutture gigantesche e guadagnano soldi in altro modo. La gratuita’ non vuol dire che non si guadagnano dei soldi.”. Una opinione che, a nostro avviso, da’ un notevole respiro e prospettiva allo specifico progetto.
Business e futuro: due approcci diversi Hyperjet e Hyperloop. Due modi diversi di intendere il business e il futuro. A corte vedute (Hyperjet) e a larghe vedute (Hyperloop), a nostro avviso. Siamo infiammati da una ventata di populismo in versione tecnologica? Non crediamo. Internet è la nostra risposta. La Rete ha avuto ed ha il suo successo (diventata indispensabile e onnipresente) proprio perche’ non e’ appannaggio di pochi e danarosi eletti. Non c’e’ amministrazione statale nel mondo che non programmi e investa sui collegamenti a banda larga, puntando su di essi per lo sviluppo dell’economia e della socialita’ tutte: con costi contenutissimi o inesistenti per l’utenza. Gli Stati, lungimiranti, hanno ben visto quale ricchezza per tutti puo’ nascere da queste infrastrutture tecnologiche.
Su Hyperloop abbiamo riportato la lungimiranza (non solo di business) dei suoi artefici, ed e’ semplice ipotizzare la ricaduta su tutti i tipi di altri business che potranno fruire di questo servizio. Su Hyperjet restiamo perplessi, almeno allo stato di quanto oggi si conosce del progetto di Airbus. Ci viene in mente la differenza di approccio economico che c’e’ abitualmente tra la cultura Usa (Hyperloop, in questo caso) e quella europea (Hyperjet, nella fattispecie). Da una parte la bellezza per pochi “eletti”, basta che sia bellezza (Europa): “ai posteri l’ardua sentenza”; dall’altra la bellezza che se non e’ per tutti non e’ tale (Usa): godere oggi la bellezza per -magari- farla ancor meglio in futuro. Quale dei due approcci ha dato, fino ad oggi, piu’ bellezza al mondo intero? E quale approccio ce dara’ piu’ bellezza per il futuro?
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L’irriverente e la “Nuova Rai”
Posted by fidest press agency su domenica, 9 agosto 2015
Firenze. Quello è tanto bravo. Quell’altro dice che prenderà meno soldi del dovuto. Quell’altro non ne prenderà affatto. Uno è laico di fede. L’alltro è cattolico di fede. E quell’altro era rivoluzionario di fede ma poi si è pentito o si è evoluto (a seconda delle interpretazioni), ma fa parte del giro giusto. Il presidente è un grande professionista; cioè è esperto di gestione di aziende, e di buonuscite? No, faceva il giornalista. Quell’altro è amico di quello lì. E così via. Sì, è il nuovo gruppo di persone che dovrà dirigere la Rai, sia per l’amministrazione che per i programmi. Soddisfatti i partiti. Un po’ di mugugni nell’ala sinistra di uno e nell’ala destra dell’altra, nonche’ nei ribelli di quell’altro.
Ma cosa poteva fare altrimenti il Governo, le leggi sono quelle che sono. E quindi, accordandosi a destra e a manca, ha messo le sue donne e i suoi uomini. Cioe’: ha cambiato le persone alla guida della solita azienda. Ha messo quelli che lui reputa piloti di Formula1 alla guida di un’auto d’epoca. E i problemi principali? Cioe’:
– privatizzazione cosi come chiesto dagli italiani con un referendum ormai datato;
– spending review per evitare, per esempio, che su un evento arrivano tre diverse troupe giornalistiche, una per canale, e qualche volta anche la quarta di Rainews24? E dove li mettiamo tutti quei giornalisti?
– l’abuso di posizione dominante sul mercato, con leggi che la favoriscono rispetto ai suoi concorrenti? Questi ultimi, per necessita’ di sopravvivenza, fanno finta di nulla e prendono i loro pezzettini;
– l’imposta che si paga per il possesso di un apparecchio tv (chiamandola -a presa per i fondelli- canone e/o abbonamento)? Ma se non ce l’hanno, come fanno ad essere in maggiore posizione dominante contro i loro concorrenti che vivono solo di pubblicita’?
I problemi principali non ci sono. Ci sono le nuove donne e i nuovi uomini di potere, che essendo per l’appunto cambiato in alcuni aspetti fisionomici, ha provveduto altrettanto in uno dei principali e leccorniosi strumenti del proprio esercizio. Al prossimo giro. (Vincenzo Donvito, presidente Aduc)
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