Importanti novità per Racing Studios Squadra Corse in vista della seconda parte del Campionato Italiano Gran Turismo, che tornerà in pista il prossimo fine settimana a Vallelunga. Nell’ottica di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, negli ultimi tre rounds della stagione, la Squadra Corse impiegherà una Porsche “911 GT3 R” aggiornata alle specifiche 2015 che sarà affidata all’equipaggio composto da Thomas Biagi e Stefano Pezzucchi (n.3).La decisione di accantonare le McLaren MP4 – 12C, con le quali Racing Studios ha raccolto due pole position a Imola e sfiorato il podio, sia ad Imola che al Mugello, è scaturita da una profonda analisi tecnica svoltasi negli ultimi due mesi. Tra le motivazioni la difficoltà di messa a punto del motore turbo, che in più di un’occasione ha rappresentato un handicap nei confronti delle vetture aspirate, la non totale affidabilità e l’impossibilità di instaurare con la casa madre un sodalizio più profondo rispetto al semplice rapporto cliente-fornitore. Si è scelto così di puntare per il futuro su una vettura più consistente come la “911 GT3 R” affidandosi, per la parte tecnica, ad una struttura che conoscesse bene il mondo Porsche come Krypton Motorsport.
Thomas Biagi (Racing Studios Squadra Corse):”Abbiamo trascorso un’estate molto intensa nel valutare quale strada intraprendere per raggiungere gli obiettivi che Racing Studios Squadra Corse ha fissato insieme ai suoi partners. La collaborazione con Krypton Motorsport rappresenta un nuovo importante step nella crescita di Racing Studios, grazie al profondo know how di questa struttura sulla Porsche. Conosco e stimo Stefano Pezzucchi da molto tempo sia come pilota, che come persona e team manager e condivido con lui una enorme passione per l’automobilismo. Ci aspetta molto lavoro per trovare la competitività in pista fin da subito, specialmente per me nell’adattarmi nel più breve tempo possibile ad una vettura completamente diversa dalla McLaren in termini di messa a punto e stile di guida”.
Il Campionato Italiano GT come di consueto sarà l’evento principale del weekend di Vallelunga, che inizierà come con le due sessioni di prove libere del venerdì (08:55 e 12:30), seguite dalle qualifiche alle 16:05. Gara uno scatterà sabato alle 14:35, mentre Domenica la partenza di gara due è prevista per le 12:00. La prima corsa sarà trasmessa in differita da Rai Sport 2 sabato alle 23:00 (Canale 58 del Digitale Terrestre), mentre la seconda sarà seguita dalla stessa rete in diretta. Lo streaming web in diretta di entrambe le gare sarà invece disponibile sul sito ufficiale del campionato, http://www.acisportitalia.it/GT. Prevista anche una ricca copertura di servizi televisivi sul weekend da parte di diverse reti televisive tra cui Sportitalia, AutomotoTv e Nuvolari.
Archive for 8 settembre 2015
Racing Studios passa a Porsche per la parte finale del Campionato Italiano Gran Turismo
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
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La guerra non risolve i problemi
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
TIRANA – Sala affollata alla tavola rotonda che ha come tema “il ruolo delle religioni e della politica” nel costruire la pace, all’incontro internazionale della Comunità di Sant’Egidio, dove sono intervenuti il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, Ignatius Aphrem II, patriarca siro-ortodosso di Antiochia, il cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja e Abraham Skorka, rettore del seminario rabbinico “Marshall T. Meyer” in Argentina, moderati dal giornalista del Corriere della Sera Antonio Ferrari.
Gentiloni ha affrontato con forza gli argomenti di attualità del panorama internazionale esprimendo giudizi e indicando vie da seguire. Integrazione. “Senza l’apporto dell’immigrazione la nostra economia oggi avrebbe seri problemi. Occorre gestire i flussi migratori”. Unione Europea: “Abbiamo temuto le settimane scorse che la preziosa e indispensabile costruzione dell’Europa, che ha alle spalle oltre 50 anni di lavoro e ha fatto crescere il nostro continente e garantito la pace, potesse venire messa in discussione dalla reazione di alcuni Stati all’arrivo di poche migliaia di rifugiati. Per fortuna siamo riusciti a reagire e a invertire la rotta della discussione”.
Intervento militare e approccio culturale. “Si è pensato in passato che con la forza militare si potessero risolvere tutti i problemi esistenti nelle aree di crisi. Ancora oggi c’è chi crede che l’unica soluzione sia quella di un intervento diretto, ma io credo che da solo non serva a niente. Di fronte a fenomeni come quello dell’Isis, che solo per il 2015 potrà vantare un bilancio di 1 miliardo di dollari e il controllo di importanti asset economici, occorre rispondere anche con un approccio culturale, altrimenti sarà molto difficile se non impossibile il ritorno delle minoranze nelle città e nei villaggi da cui sono stati allontanati, a partire dalle comunità cristiane”.Siria. “Per la prima volta vedo aprirsi qualche spiraglio per una via di uscita nella difficilissima situazione siriana. Quando ci si divideva tra pro e anti-Assad abbiamo subito chiarito che per l’Italia la soluzione non poteva che essere quella di un’iniziativa politica. L’iniziativa di Sant’Egidio per una tregua umanitaria ad Aleppo, il lavoro di Staffan de Mistura, sono andati in questa direzione. L’accordo tra Iran e Usa sul nucleare sta inaugurando un nuovo clima che sta portando ad alcuni primi, seppur difficili, passi avanti”.Le religioni. “Il loro ruolo è fondamentale nella soluzione dei conflitti: rende realistico il titolo del vostro convegno “La pace è sempre possibile”. L’Europa deve mobilitarsi per difendere le minoranze cristiane nei Paesi dove sono a rischio: la loro presenza in tanti Paesi del Medio Oriente è stata sempre un prezioso fattore di moderazione e di pluralismo”.
Rifugiati. “Oltre all’europeizzazione del diritto d’asilo, che abbiamo già evocato nei giorni scorsi, occorre realizzare un pacchetto di iniziative che prevedano anche corridoi umanitari e ingressi regolari, con il sistema della sponsorship”, così come aveva chiesto il giorno prima la Comunità di Sant’Egidio sostenuta dai leader delle grandi religioni presenti all’incontro di Tirana.
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Le sfide del mondo globale: la pace o la guerra
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
TIRANA – Nella giornata centrale dell’Incontro Internazionale “La pace è sempre possibile”, che ha visto lo svolgimento di 18 dei 27 panel in programma, i partecipanti sono stati messi di fronte alle sfide del mondo globale: la pace o la guerra, il terrorismo internazionale, le migrazioni di massa, le diseguaglianze sociali, le minacce all’ambiente naturale, il ruolo delle religioni e della politica per la costruzione di un’umanità solidale. Lo “spirito di Assisi” che è il filo conduttore del convegno, nella fedeltà all’ispirazione originaria di Giovanni Paolo II, è stato declinato secondo la sensibilità delle centinaia di leader religiosi presenti e messo a confronto con i conflitti di diversa origine che affliggono il mondo moderno. Il risultato di questa analisi articolata e plurale convergerà domani nell’Appello di Pace di Tirana 2015, che verrà consegnato ai leader religiosi e alle personalità politiche di Europa, del Mediterraneo, dell’Asia e dell’Africa che parteciperanno alla cerimonia conclusiva nel piazzale ai piedi della piramide, già costruita per celebrare il regime comunista di Henver Hoxha e che oggi è un simbolo dell’Albania democratica che vuole entrare in Europa.“Spirito di Assisi” significa dialogo, tolleranza, ruolo pubblico delle fedi. Un importante panel di oggi, sul tema “Immaginare la pace. Il ruolo delle religioni e della politica”, presieduto dal giornalista del “Corriere della Sera” Antonio Ferrari, ha visto la partecipazione del ministro degi Esteri italiano Paolo Gentiloni, del Patriarca siro ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente Ignatius Aphrem II, del Cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja in Nigeria, e del rabbino Abraham Skorka, rettore del seminario rabbinico “Marshall T. Meyer” di Buenos Aires e grande amico di papa Francesco. Il ministro Gentiloni ha dichiarato di apprezzare la proposta, rilanciata da Sant’Egidio da Tirana sulla
scorta dell’appello del papa, di una sponsorship europea e in particolare italiana per l’accoglienza ai profughi e ai migranti. “Penso che la creazione di corridoi umanitari e l’accoglienza a livello europeo di una quota di immigrati legali possa contribuire alla soluzione del problema. Certo il problema non si risolverà semplicemente, innanzitutto perchè stiamo parlando di un fenomeno di dimensioni talmente enormi sul piano economico e demografico che certamente l’Europa dovrà fare i conti con questa questione per i prossimi dieci o venti anni”. Intanto, l’Italia lavorerà perchè la proposta sulla redistribuzione dei migranti che domani presenterà la Commissione europea “vada a buon fine”. E il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati Mario Marazziti, che ritiene urgente la convocazione di una conferenza mondiale sui migranti, ha rilanciato la sua proposta legislativa tendente a consentire la presentazione di richieste di asilo presso i consolati e le ambasciate europei dei paesi di transito. Gli esponenti delle religioni, ha detto il rabbino Skorka, “dovrebbero fungere da coscienza dei leader politici”, ponendo con forza le questioni che riguardano la giustizia e la pace”; dovrebbero fare “come gli antichi profeti d’Israele: portare la tradizione religiosa ad avere una influenza sulle questioni attuali”.Purtroppo, però, le parole di pace delle religioni non sempre vengono accolte con simpatia. Una ferma denuncia delle sofferenze inflitte dal cosiddetto Stato Islamico ai cristiani in Medio Oriente, in Asia e in Africa, è stata fatta dal metropolita di Vologda e Kirillov (Patriarcato di Mosca) Ignatij: “Nel cosiddetto Stato Islamico sta avvenendo un vero e proprio genocidio di carattere religioso. Un cristiano su quattro è oggi vittima di discriminazione nel mondo”. E si è chiesto polemicamente: “La società civilizzata, formatasi nelle tradizioni della cultura e della visione cristiane, soffre per tutto ciò? Mi sembra che in Europa e in America non si dia molta attenzione a questo tema”. Del resto, in questo inizio del XXI secolo il martirio “cambia il mondo del cristianesimo”, come dice il tema di un altro panel: il vescovo ortodosso Epiphanius della Chiesa copta egiziana, ha rilevato che sono cambiati i perseguitati, non più soltanto i missionari, ma semplici fedeli, uomini, donne e perfino bambini; e si sono moltiplicati i persecutori: non solo Stato ma anche le sette religiose fanatiche che nion accettano chi è diverso da loro. Comunque, oggi come nei primi secoli: “il sangue dei martiti è il seme dell’unità che auspichiamo tra le Chiese cristiane”. E il vescovo cattolico albanese George Frendo ha ricordato che attualmente nei suo paese si sta svolgendo il processo di beatificazione di 40 martiri, molti dei quali caduto sotto il regime comunista.In un altro panel, Mauro Garofalo, responsbaile delle relazioni internazionali per la Comunità di Sant’Egidio, sulla scorta della denuncia di papa Francesco: “Siamo di fronte a un nuovo conflitto mondiale, ma a pezzetti”, ha svolto una panoramica sulle guerre in corso nel mondo, e ha sottolineato come “l’impegno per la risoluzione dei conflitti sia la conseguenza di ciò che la Comunità vive in ogni parte del mondo”: un “artigianato paziente e globale”, che ha dato risultati concreti non solo in Mozambico, nell’Africa subsahariana e a Mindanao, ma in molti altri paesi del mondo, visto che “in 25 anni in tanti sono venuti a bussare alle porte di Sant’Egidio per trovare una risoluzione dei conflitti”. Nello stesso panel, l’arcivescovo cattolico nigeriano Kaigama ha dato conto dei piccoli passi verso la pace in un paese martoriato dai fondamentalisti di Boko Haram, dove però si è innescato un processo elettorale positivo. E Dyonisius Jean Kawak, arcivescovo ortodosso della Chiesa sira, ha ricordato che in una terra colpita da un conflitto che dura da 5 anni, la cosa fondamentale è “educare alla pace”, perchè “fare la pace è un lavoro da portare avanti ogni giorno”, “bisogna avere l’aiuto della comunità internazionale, bisogna fermare il finanziamento diretto ed indiretto agli estremisti e fermare l’afflusso di armi e combattenti”.Un altro filone di approfondimento è stato quello della globalizzazione, del predominio dei mercati e, ad esso connesso, quello della tutela dell’ambiente. Romano Prodi, già presidente della Commissione europea e due volte capo del governo italiano, ha detto di apprezzare la globalizzazione “perchè senza di essa un miliardo di persone non sarebbe arrivato ad una vita decente”, ma ha anche osservato che con essa “è aumentata la diseguaglianza”, poichè “da quando si è avuta l’affermazione del modello Reagan-Thatcher per il quale chi mette le imposte perde le elezioni, prima sono state colpite le classi più basse e ora la classe media”. Nello stesso panel mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone, ha sostenuto che “la logica del dono sembra scalzata dalla logica della finanza e del denaro; il mercato sembra ingovernabile; ma una società così organizzata non può che vivere di paura, e addossare le nostre paure agli elementi di disturbo, come è accaduto con i profughi”.Nel panel sui problemi ecologici (“Una nuova alleanza fra umanità e ambiente”), presieduto dalla giornalista e regista italiana Maite Carpio, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha ricordato che “in un mondo profondamente interdipendente e profondamente diseguale, non si può immaginare se non una gestione globale delle emergenze ambientali”. Riferendosi poi all’enciclica “Laudato sii” di papa Francesco, il ministro ha affermato che la politica “non può non farsi carico della cura della casa comune; non può non collocarsi sul versanmte indicato dal papa, in risposta a questa sfida”.
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Dyonisius Jean Kawak (Syria): Peace is the product of justice
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
TIRANA – “What is war?”, Dyonisius Jean Kawak, Syrian Orthodox archbishop, asked while speaking at the international conference “Peace is always possible” organized in Tirana by the Community of Sant’Egidio.“Is peace just the absence of war? Peace is the fruit of justice”, he answered.In a country pounded by a five-year long conflict, the fundamental task is to “educate about peace” because “making peace is a job to do on a daily basis”. The Orthodox archbishop then complained that “Christians are too timid in the face the war”.“We must pray harder for peace”, he said.Concluding his remarks, Kawak proposed some concrete steps for achieving peace: “We need the help of the international community to put a stop to direct and indirect financing of the extremists as well as the influx of weapons and combatants”. Photo: peaceispossible)
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Richiamo di Abraham Skorka alla politica: «Prioritario stabilire i valori verso cui guidare le persone»
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
TIRANA – «La politica non è la mera arte di organizzare e governare le masse; è principalmente e prioritariamente l’atto di stabilire i valori e gli ideali verso cui vengono guidate le persone». E’ questo il richiamo il rabbino argentino Abraham Skorka che è intervenuto all’Incontro Internazionale «La Pace è sempre possibile», organizzato a Tirana dalla Comunità di Sant’Egidio.
Il rabbino ha sottolineato il rapporto tra religione e politica, invitando ad evitare ogni commistione e parlando di «ruolo profetico» che gli uomini di fede possono avere. Gli esponenti delle religioni – ha spiegato – «dovrebbero fungere da coscienza dei leader politici», ponendo con forza le questioni che riguardano la giustizia e la pace. Dovrebbero fare – ha continuato – «come gli antichi profeti d’Israele: portare la tradizione religiosa ad avere un’influenza sulle questioni attuali».
Skorka ha poi ricordato che il suo amico Bergoglio, ai tempi in cui era arcivescovo di Buenos Aires, usava sempre un linguaggio profetico: «l’allora arcivescovo ha sofferto più di una volta per la sua audacia spirituale, ma non ha mai cambiato il suo stile».
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“La Borsa del Medico” e “Curami”
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
La tecnologia mette oggi a disposizione di medici e pazienti ausili preziosi, per ridurre il campo dell’alea ed espandere il territorio sicuro della certezza scientifica, della misurabilità e della rispondenza delle terapie alle normative, alle linee guida e alle note delle Autorità regolatorie. “La Borsa del Medico e Curami”* sono le prime App a integrare il supporto al medico e l’azione di ‘reminder’ nei confronti del paziente, per fare della tecnologia un vero alleato di una rinnovata alleanza terapeutica.Interverranno: Alessandro Del Bono (Amministratore Delegato Mediolanum farmaceutici Spa)Gian Franco Gensini (Presidente Società Italiana Telemedicina)Andrea Mandelli (Presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani) Modera i lavori:Paolo Messa (Direttore di Formiche)
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Marco Lodola ed Enel insieme per la più grande opera di luce mai realizzata
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Dal 19 settembre il borgo medievale di Castelnuovo Val di Cecina si trasformerà in un’opera d’arte grande chilometri, firmata da Marco Lodola, noto a livello internazionale per le sue sculture luminose.L’intero Borgo e torri di raffreddamento della centrale Enel fungeranno da palcoscenico per l’installazione di luce più imponente mai realizzata, attraverso proiezioni suggestive e uniche che saranno visibili fino al 31 dicembre 2015.L’iniziativa vede la curatela di Vittorio Sgarbi e la direzione artistica di Alberto Bartalini, architetto famoso per creare progetti di connubio tra l’assetto urbano delle città e l’arte contemporanea.
L’intero centro storico verrà predisposto come un vero e proprio museo diffuso, con le sculture luminose di Lodola allestite nelle piazze, nei vicoli, sui palazzi e in ogni luogo simbolo di Castelnuovo. Enel Green Power metterà a disposizione le torri di raffreddamento del proprio impianto, cosicché questa titanica installazione luminosa si proporrà come punto d’incontro tra la storicità del borgo e la modernità delle architetture industriali della centrale geotermica: i due elementi si fonderanno, fino a divenire un’unica, immensa, affascinate opera d’arte. «Fare illuminare da un artista un borgo storico – dice Sgarbi – è una soluzione felice per sottrarlo alla condizione di cimitero cui sono generalmente destinati, dall’illuminazione pubblica, tali luoghi. Lodola e Bartalini portano una festa a Castelnuovo, e fanno tornare la vita e il colore in luoghi addormentati. Così che la realtà sia il sogno».
E sarà proprio Vittorio Sgarbi a presentare il progetto, sabato 19 settembre 2015 alle 19, nell’incantevole terrazza panoramica del centro di Castelnuovo. La Lectio Magistralis del critico, aperta al pubblico e che toccherà i temi della luce e della bellezza, è fissata a un orario non casuale: le parole di Sgarbi accompagneranno infatti il tramonto, che poco a poco lascerà il posto all’installazione luminosa.
Va sottolineato che questo progetto è solo il primo di una lunga serie chiamata “LUX”, che per il 2015 prende il nome di “LODOLUX”: altri grandi artisti si alterneranno nei prossimi anni. (foto: render,bassa)
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Novartis e Fondazione Cariplo: insieme per sostenere i giovani talenti nelle scienze della vita
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Novartis Italia e Fondazione Cariplo annunciano l’accordo a sostegno di giovani talenti, che vogliono creare una startup nelle scienze della vita e partecipare attivamente allo sviluppo economico del nostro Paese.“Il nostro paese deve poter investire sui suoi cervelli migliori, favorendo l’incontro tra il sistema industriale e i ricercatori maggiormente preparati. Solo così saremo capaci di sostenere lo sviluppo economico, sociale e occupazionale italiano” afferma Guido Guidi, Head Pharma Region Europe Novartis. ”L’industria, affiancata da soggetti istituzionali e accademici, deve poter svolgere un ruolo trainante per colmare il divario tra la ricerca di base e il raggiungimento di outcome concreti per l’innovazione” continua Guidi “Bisogna riconoscere ai privati la capacità e il ruolo di partner ideali nella valorizzazione delle giovani risorse del paese, al fine di sostenere lo sviluppo di startup innovative e di idee imprenditoriali di successo.” Il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ha così commentato l’avvio del progetto: “Questa iniziativa è un nuovo esempio di come oggi la filantropia può essere leva per far nascere e crescere iniziative imprenditoriali che creino occupazione – soprattutto per i giovani – e che vadano a beneficio della collettività. Certamente le attività in campo biomedicale svolte grazie all’iniziativa lanciata con Novartis raggiungeranno questi obiettivi”. Continua Guzzetti “La Fondazione ha da tempo intrapreso la via delle partnership, anche a livello internazionale, perché i problemi che ci troviamo di fronte si possono affrontare solo lavorando insieme. Non è la prima volta che Fondazione Cariplo avvia un’iniziativa anche con aziende o fondazioni di impresa e le esperienze fatte dimostrano che pubblico, privato e privato sociale insieme possono generare innovazione, cambiamento e, come in questo caso, sostenere l’occupazione”.L’ambizioso progetto, chiamato BioUpper, avrà la durata di due anni e aiuterà i giovani start-upper a elaborare, formalizzare e presentare nuove idee di business nel campo delle scienze della vita, accompagnandoli in un percorso strutturato e premiando le iniziative ritenute più meritevoli con un contributo economico. Le aree di intervento sono quelle della medicina, biotecnologie applicate alla salute, medicina rigenerativa, medicina personalizzata, nutraceutica, software applicativi per la salute, servizi di e-health, dispositivi medici e strumenti per la diagnostica.
La partnership intende dare linfa ad un segmento della ricerca che, se applicata alle esigenze del sistema produttivo italiano, può divenire un volano per la crescita e l’occupazione. I dati odierni della bioeconomia legata alle life sciences in Italia attestano che, in termini di fatturato, il settore supera i 7.400 milioni di euro (in crescita del 4,3% rispetto al 2013) con una filiera che conta oltre 200 imprese e un ammontare di investimenti in R&S di 1.413 milioni di euro (+ 4,2%)
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Tumori dell’ipofisi: nuova tecnica ed équipe su misura
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Bergamo. L’Ospedale Papa Giovanni XXIII rinnova il proprio approccio alle neoplasie che colpiscono l’ipofisi, introducendo una nuova tecnica chirurgica, che prevede l’utilizzo congiunto dell’endoscopio e del neuronavigatore in sostituzione di quella microchirurgica. Il primo è una piccola sonda che trasmette immagini ad alta definizione su uno schermo e consente di accedere all’area da trattare, senza alcuna incisione, attraverso le cavità nasali e di mantenere una visione ottimale di tutte le strutture che si trovano attorno all’ipofisi, come le arterie carotidi e i nervi da cui dipendono la vista e i movimenti degli occhi. Il secondo consente invece di creare una vera e propria mappa GPS del cranio del paziente, che permette al chirurgo di capire in ogni momento dell’intervento il punto esatto in cui sta intervenendo.“Questa nuova tecnica ci consente di asportare le lesioni tumorali mantenendo perfettamente sotto controllo tutta l’area in cui stiamo intervenendo, detta sellare, che si trova al centro del cranio, ricca di strutture delicate e vitali per l’organismo – spiega Claudio Bernucci, direttore della Neurochirurgia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII -. Quindi possiamo operare il tumore in maggiore sicurezza, eseguire asportazioni più radicali e aggredire patologie intracraniche che richiederebbero altrimenti procedure più invasive”.Questa novità è solo uno dei risultati a cui è giunto il lavoro di una nuova squadra dedicata al trattamento dei tumori dell’ipofisi, composta da endocrinologi, otorinolaringoiatri, neurochirurghi e neuroradiologi e chiamata “Pituitary Unit”. Il singolo caso viene affrontato e discusso collegialmente, per proporre al paziente il trattamento medico-chirurgico più idoneo.“La scelta terapeutica non è solo guidata dal tipo di neoplasia, ma anche dalla sede del tumore, dall’età del paziente e dai possibili effetti deleteri del trattamento su un sistema nervoso in evoluzione – spiega Giovanni Danesi, direttore dell’Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII -. A fare la differenza è l’approccio multidisciplinare, anche in sala operatoria. A Bergamo la Neurochirurgia e l’Otorinolaringoiatria hanno unito le specifiche competenze e conoscenze per collaborare in modo sempre più continuo e proficuo per i pazienti e ampliare progressivamente le indicazioni chirurgiche all’utilizzo dell’endoscopio”.L’ipofisi, o ghiandola pituitaria, è una ghiandola endocrina primaria situata alla base del cranio. La sua funzione principale consiste nel secernere ormoni che regolano, con il controllo dell’ipotalamo, l’attività endocrina e metabolica di tutto l’organismo.“L’ipofisi può essere interessata da adenomi ipofisari, che sono per la maggior parte benigni ma che possono secernere ormoni responsabili di gravi sindromi o comprimere i nervi ottici tanto da causare deficit visivi. Sono relativamente comuni: rappresentano circa il 10% di tutte le neoplasie intracraniche rimosse chirurgicamente e la terza forma di tumore più comune del sistema nervoso centrale – spiega Roberto Trevisan, direttore dell’Unità Malattie endocrine – diabetologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII -. Frequenti sono anche le cosiddette Cisti della tasca di Ratke, un residuo embrionale che può riempirsi di fluido causando disturbi visivi e ormonali. Più rari invece i craniofaringiomi, che interessano soprattutto i bambini dando disturbi della vista e squilibri ormonali”.
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Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Ha preso il via l’ottava edizione del Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”, promosso anche quest’anno dal Master “Le Scienze della vita nel Giornalismo e nei rapporti Politico-istituzionali” (SGP) della Sapienza Università di Roma.Il Premio è riservato ai giovani giornalisti che al 1 gennaio 2015 non abbiano ancora compiuto 35 anni, che invieranno i loro elaborati sul tema “Ricerca e Innovazione in Medicina”, in formato testo, audio o video, realizzati nel corso del 2015. Il miglior servizio si aggiudicherà un premio di 2.000 euro.
Quest’anno inoltre, nell’ambito dell’iniziativa, è stato istituito il Premio speciale “Nuove prospettive in Virologia”: il miglior servizio di taglio giornalistico su temi relativi a innovazioni terapeutiche, ricerche scientifiche e questioni sociali connesse con la Virologia, riceverà un premio di 1.000 euro.La scadenza del bando di concorso è fissata al 15 novembre 2015.
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Il governo colpisce ancora i pensionati
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
La possibile assenza della flessibilità in uscita all’interno dalla prossima Legge di Stabilità – dichiara il Sindacato Labor – rappresenta un’ennesima mannaia sui pensionati italiani, nuovamente colpiti da un esecutivo incapace di mantenere le proprie promesse e decisamente incline agli attacchi verso le categorie più deboli. E’ poi incredibile come tutte queste ingiustizie siano denunciate solo nei momenti in cui sono spendibili in modo strumentale.In questi termini la sfiducia della cittadinanza, argomento di primaria importanza solo nei giorni immediatamente successivi alle consultazioni elettorali, non potrà che peggiorare. Eppure – conclude il Sindacato Labor – le promesse fatte dall’esecutivo alle grandi aziende sono state tutte mantenute. Anzi, a volte addirittura incrementate.
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Conferenza ONU su protezione minoranze perseguitate in Medio Oriente
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Poco prima della Conferenza internazionale delle Nazioni Unite per la protezione delle minoranze perseguitate in Medio Oriente da parte dello “Stato islamico” (IS), l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si è appellata al ministro degli Esteri francese Laurent Fabius e alle sue controparti europee di fare tutto il possibile per bloccare il finanziamento dell’organizzazione terroristica da parte di autorità, organizzazioni o individui di paesi come il Qatar, l’Arabia Saudita o la Turchia. L’Europa non deve più tollerare in silenzio che ingenti quantità di denaro arrivino senza ostacoli alle milizie di terroristi, che perseguitano, cacciano dalle proprie case, violentano e uccidono milioni di persone. La conferenza delle Nazioni Unite che vedrà la partecipazione di rappresentanti provenienti da 60 paesi è stata voluta dal ministro degli Esteri francese e si terrà a Parigi domani 8 settembre.Al più tardi dal momento in cui veniva perpetrato il genocidio di Yezidi e Cristiani nel nord-ovest dell’Iraq nell’estate del 2014, il flusso di denaro per i terroristi di IS doveva essere bloccato in modo coerente ed efficace. Ma Turchia, Arabia Saudita e Qatar invece di tagliare subito il flusso di denaro, sono arrivati a un lungo braccio di ferro per una ipotetica e poco credibile formazione di un’alleanza militare contro IS.IS si finanzia attraverso donazioni di individui molto facoltosi, fondazioni religiose e associazioni delle moschee soprattutto di diversi paesi del Golfo, Turchia, ma anche Europa, America e Australia. Anche la vendita di greggio estratto direttamente dai giacimenti di petrolio nei territori conquistati di Siria e Iraq porta alle milizie terroristiche ingenti somme. Il petrolio attraverso la Turchia arriva poi anche sui mercati internazionali. Anche il commercio di antichi reperti archeologici provenienti da scavi illegali come quelli di Palmira in Siria o Mosul in Iraq o provenienti da musei è molto redditizio. A tutto ciò si aggiunge anche il saccheggio delle Banche statali dei paesi conquistati e l’imposizione di imposte e tasse sui territori direttamente gestiti da IS.
Da almeno due anni i membri di minoranze etniche e religiose, tra cui Kurdi, Yezidi, Assiri / Caldei / Aramei, Shabak, Armeni, Mandei, Ismailiti, Copti, Alawiti, ma anche musulmani sciiti e sunniti sono diventati letteralmente oggetto di caccia nei propri territori da parte di IS. Nell’estate del 2014 Yezidi e Cristiani sono stati assassinati in massa e a sangue freddo dalle milizia terroristiche, donne e ragazze rapite, violentate e costrette a sposarsi con la forza. Centinaia di migliaia di profughi yazidi, shabak, cristiani e kurdi vivono ancora in campi profughi improvvisati.
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Profughi: nuovo impegno e maggiore convergenza
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Scuotono le coscienze le parole di papa Francesco all’Angelus del 6 settembre, dove indica un’azione concreta per sostenere il dramma delle centinaia di migliaia di rifugiati costretti a lasciare le proprie case: «In prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi».Maria Voce, a nome del Movimento dei Focolari, esprime «gratitudine per l’appello coraggioso e concreto del Santo Padre» e sottolinea la decisione di fare quanto chiede «aprendo di più le nostre case e luoghi all’accoglienza».
Già molte iniziative personali e di gruppo, promosse dai Focolari, sono in atto in varie nazioni del Nord Africa, Medio Oriente, Europa, Sudest Asiatico, America del Nord e del Sud: supporto alle migliaia di persone provenienti dal Myanmar nei campi profughi a Nord della Thailandia, il Bed & Breakfast aperto ai migranti in provincia di Firenze, accoglienza dei rifugiati a Szeged e altre città in Ungheria e in Austria, a Lione con accoglienza di famiglie, lettere al Presidente dell’Uruguay per stimolare accoglienza di profughi, per citare alcuni tra le migliaia di esempi raccolti nella piattaforma dello United World Project. Ma non basta.«Bisogna fare di più», afferma Maria Voce, per muovere i vertici della politica, i circuiti del commercio di armamenti, i decisori delle scelte strategiche, le quali – come comincia a dimostrarsi – possono partire dal basso con la mobilitazione della società civile. La presidente dei Focolari, inoltre, ha richiamato i membri del Movimento «a impegnarsi e a convergere maggiormente» per promuovere, insieme a quanti si muovono in questa direzione, azioni rivolte a smascherare le cause della guerra e delle tragedie che affliggono tanti punti del pianeta, con l’obiettivo di porvi rimedio, «mettendo in gioco le nostre forze, mezzi e disponibilità».
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Prodi: Luci ed ombre della globalizzazione
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
TIRANA – In un intervento al Panel su “La gratuità e il mercato globale” all’Incontro internazionale “La pace è sempre possibile” organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio a Tirana, l’ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi ha detto: “Non condanno la globalizzazione senza la quale un miliardo di persone non sarebbe arrivato ad una vita decente”. Tuttavia “con la globalizzazione è aumentata la disuguaglianza, perché da quando si è avuta l’affermazione del modello Reagan -Thatcher per il quale chi mette le imposte perde le elezioni, prima sono state colpite le classi più basse e ora la classe media”. Successivamente Prodi ha sostenuto che “quando il Papa dice che il mondo è troppo regolato dal ‘dinero’, descrive una realtà globale. Noi dobbiamo correggere la realtà, e deve essere lo Stato a regolare il mercato in modo che l’aiuto reciproco vada nella giusta direzione”. Prodi ha parlato anche della questione dei rifugiati, e ha ricordato che “la gratuità viene esaltata quando si vive in un clima di giustizia sociale. Sui rifugiati era tutto fermo. Poi un governante (Angela Merkel, n.d.r.) dà un messaggio politico e si sblocca tutto, perché tutto era dominato dalla paura”.
Nello stesso Panel il Vescovo di Frosinone Mons. Ambrogio Sperafico ha sostenuto che “la logica del dono sembra scalzata dalla logica della finanza e del denaro; il mercato sembra ingovernabile. Una società così non può che vivere di paura e addossare le nostre paure agli elementi di disturbo, come è accaduto con i profughi”. “La dittatura del materialismo – ha aggiunto Mons. Sperafico – si avverte anche in Africa e in Asia, in Paesi poveri nei quali si sviluppa una teologia della prosperità. Per questa mentalità e per questa teologia la vita è un’opportunità da cogliere ed il gratuito qualcosa che non conta. Invece la cultura del gratuito reintroduce l’umano nel cuore della vita degli uomini, emancipa dalla solitudine delle proprie sofferense e ricrea quell’umanesimo di cui abbiamo bisogno ed un nuovo antropocentrismo in dialogo col mondo e non più centrato sull’io”.
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India: religioni, sviluppo economico e nuovo umanesimo
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Milano 10 settembre 2015, ore 18 Palazzo Marino – Sala Alessi, Piazza della Scala 2.. Segnata da uno sviluppo economico impetuoso e da grandi disuguaglianze, da un enorme patrimonio culturale e da violenza diffusa, l’India è un continente plurale e complesso, poco conosciuto e comprensibile in Occidente. Un incontro per interrogarsi sul ruolo delle religioni e delle culture nella costruzione di una delle grandi potenze mondiali.Intervengono:Prof. Sudheendra Kulkarni, Presidente della Research Hindu Foundation di Mumbai, India. Fr. Dominic Emmanuel, responsabile di Ecumenismo e Dialogo Interreligioso, Arcidiocesi di New Dehli, India.Modera Giorgio Bernardelli, giornalista, Mondo e Missione.Dialog Milano è uno spazio dedicato al dialogo interreligioso e una piattaforma di eventi per favorire l’incontro tra donne e uomini di differenti tradizioni religiose in concomitanza con EXPO 2015.
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Festival a Viterbo
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Viterbo dall’11 al 13 settembre: conferenze, incontri, escursioni in Piazza del Plebiscito e Palazzo dei Priori e non solo.Il “brand Etruschi” come il marchio più potente e affascinante che Viterbo e la sua provincia possano spendere sul mercato del turismo nazionale e internazionale, senza nulla togliere a tutto il resto. Questo è l’obiettivo del Festival degli Etruschi.
Promosso da Università della Tuscia, Caffeina Festival e Tusciaweb e culmine delle passeggiate-racconto che da alcuni mesi vengono organizzate sul territorio, il Festival degli Etruschi propone una serie di conferenze, dibattiti, incontri, esposizioni sulle tematiche relative all’antico popolo, con la partecipazione di studiosi, docenti universitari, direttori di musei e campagne di scavo, storici locali, rappresentanti istituzionali, associazioni. Queste occasioni forniranno un quadro su situazioni e prospettive relative al mondo etrusco di Viterbo e provincia e proposte per una sua sempre maggiore tutela e valorizzazione. In cartellone, tra le altre cose, anche due escursioni (a Capodimonte e a Grotte di Castro) a cura di Antonello Ricci, Pietro Benedetti, Olindo Cicchetti e la “Banda dle Racconto”, un laboratorio dimostrativo di diagnostica (al Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz di Viterbo), degustazioni di vini della Dodecapoli Etrusca &ldquo ;Divini Etruschi” a cura di Carlo Zucchetti e uno spettacolo conclusivo con Ferdinando Vaselli e S.F. Trio (al cortile di Palazzo dei Priori domenica 13 alle 18.30).
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Parco Nazionale Gran Paradiso: Itinerario della riflessione, vivere il Parco con lentezza
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Il Parco Nazionale Gran Paradiso propone per il weekend del 19 e 20 settembre, un incontro aperto a tutti dal titolo “Itinerario della riflessione”. In Val Soana, una delle due valli piemontesi del Parco, monaci, maestri di yoga, thai-chi, meditazione ed esperti in varie discipline olistiche forniranno ai partecipanti gli strumenti più indicati per andare alla ricerca di se stessi, vivendo la natura e la montagna in una maniera nuova, attraverso un approccio più spirituale, meno consumistico e frettoloso, con un’attitudine quasi sacra.
Praticando il silenzio, mangiando cibi rigorosamente vegetariani e profondamente legati alla cultura dei luoghi, ascoltando i suoni della notte e le note antiche di musiche tradizionali, arriverete a conoscere una parte di voi stessi rimasta sopita fino ad oggi in qualche angolo del vostro essere.Ecco il programma del weekend:
sabato 19 settembreOre 10 appuntamento nella piazza principale di Campiglia (Frazione di Valprato Soana), a circa 1.600 m di quota; breve benvenuto da parte del Parco e delle organizzazioni partner dell’evento e quindi partenza a piedi lungo il sentiero che porta al Pian dell’Azaria. Breve attività di respiro e meditazione sul prato. I partecipanti saranno invitati a sedersi e a concentrarsi sull’ambiente e sul proprio spazio interiore. Prosecuzione lungo il sentiero con la modalità della “Meditazione camminata” secondo gli insegnamenti del monaco vietnamita Thich Nhat Hanh (a cura di Yoga Sangha).
Ore 11.30 arrivo al Pian dell’Azaria , dove sarà offerto un tè con biscotti artigianali
Dalle 12 alle 15.30 fruizione guidata per piccoli gruppi delle seguenti attività:
*LA MONTAGNA SACRA – a cura di Beppe Valperga. Testimonianze di antichi riti druidici nel luogo
*RITUALE PER MADRE TERRA – a cura di Rita Piramide
*GLI ANIMALI DI POTERE – a cura di Patrizia Peinetti
*YOGA – a cura di Yoga Sangha. Semplici asana (posizioni) per distendere il corpo, coordinare il respiro, ritrovare la calma interiore
*THAI CHI CHUAN – A cura di Yoga Sangha. Esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che ricordano una danza silenziosa, ma che in realtà mimano la lotta con un opponente immaginario.
*TIRO CON L’ARCO ZEN – a cura dell’Associazione Tao Shin – La via dell’arco tradizionale giapponese si sviluppa intorno a tre strumenti fondamentali: l’arco, la freccia, il bersaglio. Un sistema semplice e complesso insieme, in cu i i gesti, la postura e la preparazione hanno un profondo significato meditativo.
Ore 15.30 rientro a piedi a Campiglia Soana e, a seguire, incontro sulla cucina vegetariana e vegana, con illustrazione di ricette e degustazione di merenda per tutti i partecipanti – a cura di Tahceri Cafè
Ore 20 partenza con le guide per un’escursione notturna alla scoperta dei luoghi frequentati dal lupo.
domenica 20 settembre Ore 10 partenza per escursione con le guide alla scoperta di luoghi ricchi di energia, di storia e di tradizioni: verranno proposte alcune attività particolari denominate “Camminate dell’Attenzione” che servono ad attivare stati di attenzione speciale e a raggiungere benefici effetti quali aumento di equilibrio, di energia e scioltezza e consapevolezza personale e interpersonale. Pranzo al sacco, attrezzatura da escursione. Attività adatta a chiunque non abbia problemi di deambulazione.
Ore 16 Concerto arpa celtica e voce solista – a cura di Eleanor. Il concerto di arpa celtica proporrà brani di antica tradizione popolare europea rivisitati e reinterpretati dall’artista, dedicati alle foreste, ai monti, a tutte le creature vere leggendar ie o magiche che si dice vi abitino in armonia e reciproco rispetto. Al termine del concerto verrà offerta a tutti i partecipanti una tisana preparata con erbe di montagna
Per immergersi nell’atmosfera della proposta è consigliabile prenotare il pacchetto completo di due giorni comprensivo di albergo (pensione completa presso l’Agriturismo Aquila Bianca di Piamprato Soana), di tutte le attività e del biglietto bus Torino-Campiglia-Torino al costo di 85 €.
In alternativa è possibile partecipare alle attività del sabato e/o della domenica fino ad esaurimento posti disponibili, con prenotazione obbligatoria entro il 10 settembre. Costo partecipazione alle attività giornaliere del sabato e/o della domenica € 20 (esclusa l’attività notturna del sabato) (foto: parco nazionale)
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Marina militare: Il gruppo navi scuola a vela a Montecarlo con l’accademia navale
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
Dal 10 al 14 settembre il Gruppo Navi Scuola a vela della Marina Militare, formato dalle navi Orsa Maggiore (Unità di bandiera), Palinuro, Corsaro II e Capricia, sosterà nel porto di Montecarlo (Principato di Monaco) ultima tappa, dopo Ajaccio (Francia), Cagliari, Palamos (Spagna), Palma di Maiorca (Spagna), La Maddalena, Port Mahon (Spagna) e Tolone (Francia), della Campagna d’Istruzione degli allievi della 1^ Classe dell’Accademia Navale di Livorno.La Campagna d’Istruzione è il completamento delle attività svolte nel corso dell’Anno Accademico, il cui scopo è quello di far acquisire ai 105 allievi lo spirito del Marinaio, ovvero una prima conoscenza, pratica e diretta, delle attività associate all’esercizio della professione dell’ “andar per mare”, radicando negli allievi sia i valori etici e le tradizioni peculiari sia l’adeguata padronanza e confidenza con l’ambiente di lavoro.Il programma addestrativo prevede una serie di attività marinaresche, nautiche e sportive che sviluppano negli allievi lo spirito di squadra necessario per imparare a condividere quotidianamente uno spazio ristretto come quello della barca a vela.
Giovedì 10 settembre, alle 10.30, si svolgerà a bordo di nave Palinuro una conferenza stampa promossa dal WWF Italia e dalla Fondation Prince Albert II de Monaco, in collaborazione con la Marina Militare, con la presentazione del rapporto “Analisi e Valutazioni dello stato attuale del Santuario Pelagos”. Con questa tappa si conclude la campagna si sensibilizzazione “MEdiTErraneo”, partita da Venezia il 5 giugno scorso a bordo del Palinuro, con lo scopo di far conoscere meglio, amare e difendere il mare. L’obiettivo è svelare quanto il Mediterraneo faccia parte della nostra storia e della nostra identità culturale, quante bellezze ci siano da scoprire e soprattutto da difendere.Attraverso questi eventi la Marina Militare assicura, con la sua costante presenza in mare, una forte attenzione e sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e della diffusione di una educazione marina, volta al rispetto e alla valorizzazione dell’ambiente marino e delle sue risorse.La Campagna d’Istruzione degli allievi si concluderà sabato 19 settembre a Livorno dove si svolgerà la cerimonia di chiusura. (foto: orsa maggiore, palinuro, corsaro, capricia)
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Metropolita Ignatij: «Non passare oltre la sofferenza dei cristiani in M.O.» e «utilizzare anche vie politiche per cambiare gli eventi»
Posted by fidest press agency su martedì, 8 settembre 2015
TIRANA – «Non possiamo passare oltre, con indifferenza, alla sofferenza dei cristiani, degli anziani, delle donne e dei bambini in Medio Oriente e in Africa settentrionale»: è quanto ha affermato il rappresentante del Patriarcato di Mosca, Ignatij, Metropolita di Vologda e Kirillov intervenendo a Tirana all’Incontro internazionale «La Pace è sempre possibile», sul tema dell’unità dei cristiani all’interno di un mondo sempre più diviso.«Nel cosiddetto Stato Islamico – ha continuato il Metropolita – sta avvenendo un vero e proprio genocidio di carattere religioso. Un cristiano su quattro è oggi vittima di discriminazione nel mondo. La società civilizzata, formatasi nelle tradizioni della cultura e della visione cristiane, soffre per tutto ciò? Mi sembra che in Europa e in America non si dia molta attenzione a questo tema».Il rappresentante del Patriarcato di Mosca ha aggiunto che nell’Incontro organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio bisogna «rivolgerci al Signore della pace con una preghiera per la fine dello spargimento di sangue» ma anche rappresentare «alla comunità internazionale la gravità della situazione, cercando di cambiare gli eventi, utilizzando per tale scopo tutte le possibilità, comprese le vie politiche».Il Metropolita Ignatij, che per la prima volta visita l’Albania, ha sottolineato un fattore che avvicina «la storia del cristianesimo albanese con quella dell’Ortodossia russa», e cioé «l’epoca delle sofferenze per la fede, della profanazione delle reliquie, della negazione di qualsiasi forma di vita religiosa durante l’imperante ideologia comunista che voleva escludere Dio».
Ignatij ha aggiunto : «E se nella mia patria alla Chiesa ortodossa fu almeno permesso qualcosa di simile a una esistenza legale, in questo paese – è una costatazione storica indiscutibile – dalla fine degli anni Sessanta alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso si considerò che la religione fosse finita e che non avesse più posto nella costruzione del radioso futuro nazionale».Per tale motivo, ha sottolineato il leader ortodosso, «Il fatto che oggi abbiamo la possibilità di riunirci in questa terra per testimoniare i valori della fede e l’importanza della possibilità di agire liberamente secondo le proprie convinzioni religiose è una evidente testimonianza delle parole evangeliche: “Le porte degli inferi non prevarranno” (Mt 16, 18)».
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