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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 27 dicembre 2015

Capodanno e il bacio colorato senza “botti”

Posted by fidest press agency su domenica, 27 dicembre 2015

bacio coloratoL’amore che trionfa sull’odio, il bene che domina sul male, quale migliore rappresentazione se non il bacio tra due innamorati? Meglio ancora se colorato. E’ questo il simbolo dell’Holi Il festival dei colori che ha fatto il giro di tutta Italia, divenendo un fenomeno virale con centinaia di migliaia di visualizzazioni e partecipazioni a tutte le date del tour. Un trend che detta lo stile anche a Capodanno. Perché il magico momento nel quale scocca la mezzanotte è quello per antonomasia riservato al bacio. E quest’anno la moda impone il multicolor. Ma non basta. L’altro fenomeno che si sta imponendo è quello della lotta ai botti e petardi vari. Pericolosi, rischiosi, costosi. Ma qualcosa bisogna pur gettare in aria, ed ecco che le polveri dell’Holi la migliore mediazione per incendiare il cielo di visioni arcobaleniche… ma sicure. Due fenomeni che si intersecano e che vengono intercettati a Roma da un unico, storico evento. Colori e baci troveranno casa all’Holi New Year al Rainbow Magicland, il parco divertimenti più grande di Roma, amato da grandi e piccini, dove a Capodanno saranno severamente vietati i botti e dove – unico evento a livello nazionale – sarà possibile festeggiare coi lanci delle polverine dell’Holi-Il Festival dei colori.Protagonista sarà anche la musica da ballare con due palchi all’aperto e uno al coperto, eccezionali performers di arte di strada, spettacoli dal vivo per i bambini con le Winx, che per le feste di natale attendono gli ospiti del Parco al Piccolo Teatro con “Merry Chrismas Winx”, senza dimenticare il famoso musical di Romeo e Giulietta al Gran Teatro, assieme alle decine di attrazioni che hanno reso Rainbow MagicLand il paradiso dei bimbi:

bacio colorato1i più coraggiosi potranno sperimentare brividi e adrenalina con i lanci mozzafiato su Shock o il salto di 70 metri dalla torre Mystika o il vortice sull’indoor spinning coaster Cagliostro. Mentre ai più piccoli sono dedicate 4 aree giochi tematiche e tante attrazioni, dal Pixie River al Treno Magico, per un divertimento in tutta sicurezza.Infine, per cenare e brindare al nuovo anno sono stati allestiti quattro ristoranti e quattordici punti di ristoro: prevista una cena a buffet per ottomila persone dalle 19.30 alle 3 di notte, ma anche una cena servita per 1.200 persone in tre location, con tanto di accesso allo spettacolo di Romeo e Giulietta. Non solo, in un palco coperto ci sarà un aftershow fino alle 6 del mattino per vivere fino in fondo la magia di questo favoloso Holi New Year.www.magicland.it

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Esplorare i fondamenti della pace

Posted by fidest press agency su domenica, 27 dicembre 2015

bahai30 anni fa la Casa Universale di Giustizia ha pubblicato La promessa della pace mondiale, un’innovativa dichiarazione indirizzata ai popoli del mondo sul tema della pace globale.Presentata a oltre 80 leader mondiali, La promessa della pace mondiale è stata pubblicata in un momento in cui la minaccia di un annientamento nucleare incombeva sull’umanità. Ma essa ha affermato che la pace globale è l’inevitabile fase successiva dell’evoluzione sociale dell’umanità. Che la via da percorrere per conseguire la pace comporti enormi sofferenze, tuttavia, dipende dalle decisioni dei leader del mondo e dei suoi popoli. La lettera presenta un’avvincente disamina delle cause della pace ed estende la sfida della pace ben oltre i temi del disarmo e della sicurezza, esaminando i profondi disordini sociali che ostacolano la pace.La sua pubblicazione ha ispirato la fondazione della Cattedra baha’i per la pace nel mondo presso l’Università del Maryland nel 1993. «Il capo del Centro per lo sviluppo internazionale e la gestione dei conflitti dell’Università fu molto interessato dalla dichiarazione sulla pace e disse, «perché non creiamo un programma che esamini questo approccio alla pace presentato dalla dichiarazione?», spiega la dottoressa Hoda Mahmoudi, attuale titolare della Cattedra baha’i.In quanto programma accademico presso l’Università del Maryland, la Cattedra offre un forum per far progredire la ricerca sui temi della pace globale. «Fin dalla sua inaugurazione», spiega la dottoressa Mahmoudi, «esperti e accademici internazionali sono stati invitati a partecipare a vari forum e a presentare idee attuali su temi relativi alla pace come l’avanzamento delle donne, il razzismo strutturale, le cause del pregiudizio, la natura umana e il cambiamento climatico.«La cattedra baha’i sta cercando di portare nell’ambiente accademico un nuovo modo di pensare su questi temi, un modo di pensare che è disposto a occuparsi dei valori».Il nostro approccio ha anche cercato di integrare diverse discipline nel perseguimento di nuove comprensioni degli sforzi compiuti dall’umanità per creare un mondo più pacifico, spiega la dottoressa Mahmoudi.«Invitiamo molti studiosi a venire a parlare degli ostacoli alla pace», ha detto la dottoressa Mahmoudi. «Una delle richieste che facciamo è che si parli di soluzioni. Gli accademici sono capaci di fare diagnosi e noi ne siamo grati. Ma la bahai houseCattedra è anche alla ricerca di intuizioni che facciano luce sugli ostacoli apparentemente insormontabili alla pace.«Questo è un ambito molto difficile, le soluzioni non sono sempre chiare.«La Cattedra baha’i non pensa di avere le risposte. Ma partecipa a un processo di apprendimento, di ricerca e di formazione, per acquisire una comprensione più profonda degli ostacoli alla pace e delle strade che si possono percorrere».La Cattedra baha’i non si limita a condurre ricerche su temi legati alla pace. Essa contesta alcune delle ipotesi fondamentali che si sono consolidate nel discorso contemporaneo e che ostacolano il progresso verso la pace.Uno di questi ostacoli, identificato dalla Casa Universale di Giustizia, nella Promessa della pace mondiale, è la convinzione che l’umanità sia intrinsecamente e inguaribilmente egoista. Affrontando questo tema nel suo discorso inaugurale nel 2012, la dottoressa Mahmoudi ha spiegato:«Oggi, purtroppo, l’aggressione e il conflitto caratterizzano il nostro ordine sociale, un ordine che comprende sistemi politici, religiosi, economici e culturali. In realtà, molti sono rassegnati all’idea che la violenza e la guerra siano comportamenti umani innati e, quindi, immutabili. Spesso queste convinzioni producono una paralisi della volontà fra le persone, un intorpidimento conoscitivo che non è facile da eliminare, ma che deve essere superato. Qui, il ruolo dell’educazione è fondamentale nella rimozione di idee infondate sulla natura umana».La missione della Cattedra baha’i non riguarda solo il dialogo tra gli studiosi e gli esperti e le aule universitarie. Nelle sue classi e nei suoi discorsi aperti all’intero corpo studentesco, la dottoressa Mahmoudi si propone non solo di esporre gli studenti agli aspetti più avanzati del pensiero nel mondo accademico, ma anche di promuovere una cultura di pace all’interno dell’Università e fuori di essa.La comunità del campus è invitata a conferenze organizzate dalla Cattedra. All’inizio di quest’anno, oltre 300 persone hanno partecipato a una grande conferenza, dal titolo «Trasformazioni globali: contesti e analisi per una pace durevole», co-ospitato dalla Cattedra e dalla Baha’i International Community.«Attiriamo un sacco di studenti di diverse discipline», dice la dottoressa. Mahmoudi. «Promuoviamo un dialogo nel quale gli studenti interagiscono con accademici e professionisti e spesso pongono domande molto profonde.«Quando facciamo incontrare menti diverse in un dialogo non-contraddittorio che mira a promuovere la comprensione, il pensiero avanza», dice la dottoressa Mahmoudi.Con i suoi vari forum, la Cattedra baha’i coglie idee emergenti e le pubblica come contributi ai discorsi pertinenti la pace globale.La dottoressa Mahmoudi è il terzo responsabile storico della Cattedra baha’i, dopo Suheil Bushrui (1993-2006) e John Grayzel (2006-2011).

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