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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Archive for 21 febbraio 2016

Tras actuar en diversas ciudades españolas, esta semana ha recibido el Premio El Ojo Crítico de Música Clásica 2015 otorgado por RNE

Posted by fidest press agency su domenica, 21 febbraio 2016

isabelcuartettoMadrid. La violista Isabel Villanueva (Pamplona, 1988) que, tras actuar en diversas ciudades españolas, esta semana ha recibido el Premio El Ojo Crítico de Música Clásica 2015 otorgado por RNE, cierra estos días su brillante mes de febrero con dos sugerentes conciertos en Italia. Acompañada por el pianista Andrea Lucchesini y por el Quartetto di Cremona, actuará el domingo 21 en la Società Musicale de Varese y el lunes 22 en el Teatro della Pergola de Florencia con un programa dedicado íntegramente a Beethoven. (foto:isabel, cuartetto)

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Fiji cyclone triggers IPPF humanitarian response

Posted by fidest press agency su domenica, 21 febbraio 2016

FijiThe cyclone that has hit Fiji today has initiated an on the ground humanitarian response from the International Planned Parenthood Federation (IPPF) to ensure that pregnant women and those in need of essential reproductive and sexual health services get the support they need. Cyclone Winston has been ravaging the Pacific islands for the last three days and is hitting Fiji today. It has grown in strength and is currently listed as Category 5 carrying gusts of up to 325 kilometres per hour. The potential for destruction is high with expected high floods, power cuts and and damage to buildings which will limit health services for those women, young people and men seeking urgent medical attention for sexual and reproductive health emergencies.
The IPPF response in Fiji and other affected islands in the Pacific will focus on boosting essential family planning; maternal and newborn care services and a special focus on Dengue transmission (and in Tonga Zika transmission). IPPF will do this through raising awareness, providing facts, dispelling myths and directing people for the right care.Director General, Tewodros Melesse, said on hearing the news: “Our thoughts are with those affected by Cyclone Winston in Fiji and across the Pacific. It is essential that every effort is made to ensure that no pregnant woman or young person is turned away at a critical time because of the cyclone. It is important to have a coordinated and tailored response that tackles the specific needs of Fiji’s people. Health services will be limited in the aftermath of the cyclone and through IPPF’s Member Association in Fiji, the Reproductive and Family Health Association of Fiji (RFHAF), we will help deliver specialist services for the communities affected and those in need, regardless of their location.“IPPF association staff in Fiji are part of the governments coordinating committee working with UN agencies, Fiji ministries and other NGO’s, as part of the disaster response.
Matelita Seva, the Executive Director,Reproductive Family Health Association of Fiji said from Suva:“Our teams of nurses, medical staff and hundreds of volunteers and youth peer educators are ready to be deployed with basic stocks of supplies and are working as part of the national response. We are working very closely with the Government and Ministry of Health to ensure that services function and people are able to get the care they need. For pregnant women we have safe delivery kits widely available as well as dignity, hygiene and other specialist supplies for nursing mothers, young people and those who are in need. Once the storms have passed we will also have to assess the level of damage to our clinics and facilities as part of the response”.

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Lugano: un weekend nel segno del Quartetto

Posted by fidest press agency su domenica, 21 febbraio 2016

quartettoLugano. Un intero weekend dedicato al quartetto d’archi attende il pubblico di LuganoMusica. Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 febbraio si susseguiranno al Teatrostudio LAC tre formazioni tra le più quotate a livello internazionale: il Cuarteto Casals, l’Arcanto Quartet e il Jerusalem Quartet. In programma, una maratona beethoveniana suddivisa in tre appuntamenti, ognuno dei quali sarà inoltre arricchito dall’esecuzione di un capolavoro del Novecento: gli autori scelti sono Ravel, Berg e Bartók.“Il quartetto è una conversazione tra quattro persone ragionevoli”, scriveva Goethe nel 1818. Tra le espressioni più alte della musica occidentale, il quartetto per archi ha profondamente affascinato i compositori sin dalla sua nascita, verso la metà del Settecento. Tra l’età di Boccherini e il nostro tempo – con Dutilleux o Kurtág – i quartetti di Beethoven costituiscono una tappa cruciale. Il weekend che LuganoMusica dedica al quartetto è anche il punto di partenza di un ciclo completo dedicato a Beethoven, che si dipanerà per più anni. Non solo Beethoven sarà però protagonista delle prime tre date del ciclo: verranno infatti proposti anche tre capolavori del Novecento, mettendo così in relazione lo stile del classicismo viennese con i linguaggi della prima metà del XX secolo.
Ad aprire la maratona sarà venerdì 26 febbraio alle 20.30 il Cuarteto Casals, il più importante quartetto spagnolo in attività. Vincitore di importanti concorsi a Londra ed Amburgo, il Cuarteto Casals ha un repertorio assai vasto, dalle origini del quartetto d’archi fino ai lavori di compositori viventi, sia spagnoli che di fama internazionale, come Kurtág, con il quale ha lavorato a stretto contatto. Il gruppo è attualmente ‘quartet in residence’ alla Scuola Superiore di Musica della Catalogna a Barcellona, dove vivono i suoi componenti. Di Beethoven il Cuarteto Casals interpreterà i Quartetti n. 5 op. 18 in la maggiore – incluso nella prima raccolta di quartetti scritta e pubblicata dal compositore – e n. 12 op. 127 in mi bemolle maggiore, opera della maturità, nata su sollecitazione del principe (nonché violoncellista dilettante) Nikolai Galitzin. Tra le due pagine, emblematiche della parabola quartettistica del maestro di Bonn, che si muove dai modelli di Haydn e Mozart per approdare poi ad una ricerca quartetto1sempre più personale, il Cuarteto Casals propone un evocativo salto in avanti nel tempo, con il Quartetto in fa maggiore di Maurice Ravel. Composto nel 1903, quando Ravel aveva 28 anni, ed unico suo lavoro in questo genere cameristico, rappresenta un momento di forte avvicinamento di Ravel alla poetica simbolista di Debussy.
Seconda puntata sabato 27 febbraio alle 20.30 con l’Arcanto Quartet. Il gruppo, che ha debuttato nel 2004 a Stoccarda, è ritenuto oggi uno dei quartetti più autorevoli su scala mondiale, per la fusione e le qualità tecniche ed espressive. Tra i suoi membri si annoverano d’altronde eccellenti solisti come la violista Tabea Zimmermann ed il violoncellista Jean-Guihen Queyras, che, conoscendosi fin dagli anni degli studi, hanno deciso di ritagliare uno spazio nelle rispettive carriere per lavorare insieme.
A Lugano Arcanto farà dialogare il Beethoven maturo del Quartetto n. 15 op. 132 in la minore con le atmosfere espressionistiche della Lyrische Suite di Alban Berg, nella versione originaria per quattro strumenti. Il Quartetto op. 132, dedicato al mecenate russo Galitzin, presenta la particolarità di essere suddiviso in cinque movimenti, rispetto ai tradizionali quattro; pare inoltre che un tema del quinto movimento fosse in origine un abbozzo immaginato per il finale della Nona Sinfonia. La Lyrische Suite è la più celebre composizione per quartetto d’archi di Alban Berg, scritta tra il 1925 e il 1926 in sei movimenti”dal carattere più lirico che sinfonico”. E’ tra le prime opere ad adottare modalità compositive derivate dalla tecnica dodecafonica di Arnold Schönberg. Berg dedica quest’opera al compositore Alexander von Zemlinsky, ma nel 1977 un musicologo americano ha scoperto che la Lyrische Suite possiede una “dedica segreta”ad Hanna Fuchs-Robettin (sorella dello scrittore Franz Werfel), della quale Berg era innamorato, seppur non corrisposto.
A chiudere il weekend sarà, domenica 28 febbraio alle 17, il Jerusalem Quartet, compagine israeliana nota per il calore e la passionalità delle sue performance. Ospite frequente dei maggiori festival nordamericani ed europei, il Jerusalem Quartet ha dedicato nelle ultimissime stagioni grande attenzione alle opere di Mozart e Brahms ed ha attualmente in cantiere la registrazione di due cd incentrati rispettivamente sull’op. 18 di Beethoven e sui Quartetti di Bartók.
A Lugano il Jerusalem Quartet propone i giovanili Quartetti n. 2 e n. 4 nell’op. 18 del maestro di Bonn. Il primo si è guadagnato il titolo di “quartetto dei complimenti” per l’atmosfera garbata e scherzosa, che spesso si accompagna in Beethoven alla scelta della tonalità di sol maggiore; al contrario il secondo, in do minore, assume toni più ricchi di pathos e rinuncia, curiosamente, al tradizionale movimento lento, sostituendolo con uno Scherzo seguito da un Minuetto.
Al centro del programma campeggia invece il dolente Quartetto n. 6 Sz. 114 di Béla Bartók. Scritto su commissione del violinista Zóltan Székely, è l’ultima opera composta da Bartók in Europa, prima del suo forzato esilio negli Stati Uniti, causato dal progressivo espandersi a est dell’annessione nazista. L’indicazione Mesto, che ricorre in ognuno dei quattro movimenti, viene fatta risalire sia agli eventi geopolitici esterni rispetto alla vita dell’autore, sia alla morte della madre, avvenuta in quel già triste periodo. Si tratta dell’ultimo quartetto di Bartók, che a questa formazione ha dedicato alcune delle sue opere più importanti, segnate da un linguaggio ardito e fortemente introspettivo.Appuntamento al Teatrostudio LAC venerdì 26 febbraio alle 20.30, sabato 27 febbraio alle 20.30, domenica 28 febbraio alle 17

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Nasce Diacron USA, un volano per le imprese che guardano oltre oceano

Posted by fidest press agency su domenica, 21 febbraio 2016

diacronDiacron, firm internazionale di consulenza contabile e fiscale apre la sua ottava sede a New York: lo scorso gennaio è stato sottoscritto un merge con Ara Consultants, studio internazionale con sede al n° 50 di Broad Street a New York. Fondata vent’anni fa dal veronese Andreas Anrather, americano d’adozione, Ara Consultants ha sposato la sua consolidata esperienza alla dinamicità di Diacron per stabilire una nuova corsia preferenziale accelerata tra Europa e Stati Uniti per le aziende italiane che guardano oltre oceano.
«Gli Stati Uniti sono un Paese strutturato, ricco d’incentivi all’ingresso per chi vuole aprire un business sostanziale oltre che di siti dove produrre e trovare manodopera» commenta l’avvocato Bongini, ora partner di Diacron USA, spiegando perché investire negli USA. «Il mercato è ampio, si parla di 300 milioni di potenziali consumatori. Gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale per l’Italia e le imprese sono attratte dal made in Italy, non solo per quanto riguarda le famose tre F, food-fashion-furniture, ma anche per l’industria meccanica e di precisione. Il Paese vive un momento di ripresa, caratterizzato dal fenomeno del cosiddetto reshoring: le aziende USA che avevano delocalizzato all’estero fanno marcia indietro e tornano a produrre in casa».Diacron USA sarà diretto da un manager italiano, come di consueto nelle sedi Diacron nel mondo, e dal team attuale di Ara Consultants. Avrà tra gli obiettivi l’estensione del core business della società a nuovi clienti sul territorio americano. «La mission di Diacron USA non è solamente supportare le aziende italiane che vogliono internazionalizzarsi negli Stati Uniti» commenta Richard Nava, presidente del Gruppo Diacron, «ma anche intercettare le esigenze di imprese americane che vogliono puntare sull’Italia. Un trend, quello dei clienti stranieri, che stiamo già sviluppando nelle altre sedi».L’impegno di Diacron sul territorio americano è confermato dalla partecipazione al Select USA Summit, organizzato dal Governo americano, che raccoglie e coordina gli uffici per gli investimenti stranieri dei 52 Stati a stelle diacron1e strisce, riunendo di fatto in un unico evento le opportunità offerte da tutti i livelli amministrativi, dalla contea allo Stato centrale. Nella scorsa edizione Diacron ha accompagnato la delegazione italiana con l’ICE di Chicago. A giugno Diacron USA sarà ancora presente a questa importante manifestazione, unica nel suo genere, al fianco delle aziende italiane.
L’appuntamento è per il 19 giugno a Washington. I consulenti Diacron sono a disposizione sia in Italia per fornire informazioni e aiutare a preparare la visita a quanti intendono partecipare, sia negli Stati Uniti per accompagnare l’azienda cliente al summit.
Diacron Group – Fondato nel 1995, il gruppo Diacron è una società di consulenza internazionale che offre servizi di natura fiscale, contabile e di revisione. Oltre a uffici di rappresentanza in Italia ha sedi operative localizzate in Bulgaria, Cina, Emirati Arabi, Regno Unito, Svizzera, Stati Uniti, Turchia e uno studio associato a Hong Kong. Il gruppo opera anche come casa editrice con il marchio Diacron Press che pubblica testi incentrati su temi di business internazionale, saggistica, geopolitica, paesi emergenti, globalizzazione finanziaria, manualistica fiscale.

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Gli Stati Uniti intervengono in Libia

Posted by fidest press agency su domenica, 21 febbraio 2016

libia“Io ho sempre tifato Stati Uniti d’America. Il bombardamento in Libia dell’altro giorno mi ha trovato, diciamo, d’accordo. Ho pensato, ‘finalmente qualcuno che agisce’. Ecco, quell’azione ha spiazzato l’Italia e l’Europa rispetto a un quadrante che abbiamo dietro l’angolo”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo al convegno “Luci ed ombre del sistema bancario italiano”, organizzato a Siena dal coordinamento provinciale del partito azzurro.“L’Italia e con lei l’Europa non contano niente. Stanno in disparte come spettatori distratti in attesa che qualcuno dica loro come agire e cosa fare. Devono arrivare gli Usa per bombardare l’Isis, per dare un segnale forte”. “Ecco, io penso che l’Italia sia troppo passiva tanto in geopolitica quanto in economia. Non siamo in grado di difenderci dagli attacchi finanziari e speculativi, Renzi ha peggiorato la nostra situazione in Europa. Stiamo sempre in disparte, a guardare, mentre altri decidono per noi, e poi magari ci comunicano come agire e cosa fare”, ha sottolineato Brunetta.

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