(fidest) Il manager Salvo Nugnes è stato premiato per i suoi venticinque anni di carriera dall’Istituto Internazionale di Cultura. La premiazione è avvenuta nello storico Museo Ferrari a Maranello, simbolo per antonomasia del Made in Italy e dell’eccellenza italiana nel mondo. Nugnes, seppur giovane, ha già ottenuto molti e meritati successi a livello nazionale e internazionale.
Come manager della cultura ha infatti organizzato numerosi ed importanti eventi che hanno coinvolto artisti di fama e nomi di calibro del panorama attuale. È infatti presidente e fondatore di Spoleto Arte, famosa organizzazione che gestisce importanti mostre d’arte in Italia e all’estero. È inoltre titolare della Milano Art Gallery, rinomato circuito di gallerie con sedi in tutta Italia e temporary a Londra e New York, che dall’ottobre 2015 è anche in franchising.
Titolare della storica Agenzia Promoter, da lui creata 25 anni fa, è manager e agente di noti personaggi, da Romina Power, che ha seguito fin da giovanissimo, a Vittorio Sgarbi, Francesco Alberoni, Katia Ricciarelli, Bruno Vespa, Alessandro Sallusti, fino all’indimenticabile Margherita Hack.
Nugnes dichiara: “Ricevere questo prestigioso riconoscimento, è per me un grande incentivo a proseguire nella mia attività e a trovare sempre nuovi canali di comunicazione per coinvolgere anche i giovani e le nuove generazioni, alla ricerca di spunti arricchenti e costruttivi per sviluppare occasioni di dialogo e di riflessione su tematiche di rilievo. In questo momento così difficile a livello sociale e collettivo, l’arte e la cultura sono dei pilastri fondamentali e imprescindibili di riferimento da tenere ben saldi”. (Christian Flammia) (foto: SALVO NUGNES)
Archive for 14 luglio 2016
Museo Ferrari, Salvo Nugnes riceve il Premio internazionale di cultura
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
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Campionato Italiano Gran Turismo sul circuito del Mugello
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Alberto Cerqui si prepara a scendere nuovamente in pista il
prossimo weekend per il quarto appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo sul circuito del Mugello, giro di boa della stagione. La confidenza del pilota bresciano con la nuova BMW M6 GT3 del BMW Team Italia è nettamente in crescita, come dimostrato dallo straordinario weekend di Misano dove con la prima vittoria stagionale Cerqui ha palesato tutta la sua velocità, esperienza e determinazione. La solida performance, completata dalla pole position e dal giro più veloce del weekend, ha dimostrato ancora una volta che Cerqui può giocare un ruolo di assoluto protagonista nel campionato.
Dopo questa esaltante prestazione, Cerqui è tra i piloti più attesi del weekend. L’appuntamento sarà particolarmente importante, dato che proprio su questa pista il campionato ritornerà alla fine della stagione per disputare l’appuntamento decisivo. Sulla carta la vettura sembra adattarsi alle piste guidate come quella del Mugello, impegnativa, con curve in pendenza, tecnici saliscendi e parti più veloci.Il Campionato Italiano Gran Turismo capitalizzerà l’attenzione degli spettatori come evento principale del weekend. Venerdì 15 le vetture scenderanno in pista per le due sessioni di prove libere da 45 minuti ciascuna alle 10:25 e alle 13:55 . La categoria Super GT3 tornerà in pista per le sessioni di qualifica alle 18:15 (Q1) e 18:45 (Q2). Sabato 16 gara uno scatterà alle 13:45 mentre gara due si correrà domenica 17 dalle ore 10:40 Rai Sport trasmetterà l’evento in tv mentre lo streaming online sarà assicurato dal sito ufficiale http://www.acisportitalia.it/cigt (foto: cerqui)
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Inaugurato il Refuge LGBT di Roma
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Roma. E’ stato inaugurato il Refuge LGBT di Roma, progetto della Croce Rossa di Roma e Gay Center, con il sostegno della Regione Lazio, della Città metropolitana di Roma e della Chiesa Valdese. “Siamo molto orgogliosi di aver partecipato a questo evento. Si tratta di un progetto molto importante, un ulteriore passo in avanti nel contrasto ai crimini contro le persone, contro ogni tipo di discriminazione, contro gli odiosi atti di omofobia che purtroppo, ancora oggi, la cronaca ci racconta.” Lo hanno dichiarato i Consiglieri regionali Piero Petrassi e Marta Bonafoni a margine dell’inaugurazione della casa di accoglienza temporanea a cui hanno partecipato il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il Presidente della Croce Rossa di Roma Flavio Ronzi e il portavoce di Gay Center Fabrizio Marrazzo.
Il Refuge LGBT è un progetto nato da un’idea di Gay Center durante il meeting antiomofobia di Parigi del 2007, che poi ha preso il via grazie alla partenership della Croce Rossa nel 2015. Da qui è stata creata la prima casa di accoglienza temporanea contro l’isolamento dei giovani LGBT, che offre un servizio di prima ospitalità per le vittime di omofobia. “Sono progetti di un valore straordinario – hanno concluso Petrassi e Bonafoni – perché svolgono quel fondamentale ruolo di aiuto e sostegno per le vittime di violenza e sono quindi indispensabili per il loro percorso di reinserimento sociale. Solo grazie a strutture e iniziative del genere, infatti, persone fragili e ferite possono recuperare fiducia, serenità e sicurezza nei propri affetti e con la propria famiglia, e quindi riconquistare la propria vita.”
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In ricordo di Elie Wiesel
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Roma Giovedì 14 luglio 2016 Ore 19 Giardini del Tempio Maggiore. La Fondazione Museo della Shoah promuove e organizza l’evento in memoria di Elie Wiesel che si terrà giovedì 14 giugno ai Giardini del Tempio Maggiore di Roma. “In ricordo di Elie Wiesel” per ricordare il testimone, lo scrittore, lo studioso, l’uomo che ha raccontato al mondo intero l’orrore la Shoah.
In un dialogo tra Mario Venezia (Presidente della Fondazione Museo della Shoah) e Maurizio Molinari (Direttore de La Stampa) si parlerà della figura di Wiesel, della sua testimonianza e di come tramandare la memoria alle future generazioni quando i testimoni diretti della Shoah non ci saranno più.
La morte di Elie Wiesel è una grande perdita per l’umanità intera, ci pone di nuovo di fronte alla questione di come dobbiamo tramandare la memoria della Shoah quando i testimoni diretti dell’orrore non ci saranno più – spiega Mario Venezia -. Quando purtroppo viene a mancare un sopravvissuto alla Shoah, al dolore per la scomparsa di una persona cara, si aggiunge lo sgomento per la perdita di un supporto forte, importante, fondamentale. Quando incontriamo i sopravvissuti, sempre più anziani, a volte malfermi, ci prodighiamo per aiutarli per sostenerli. Nella realtà, sono loro che sostengono noi, che per nostra fortuna non abbiamo subito ciò che loro hanno subito ed affrontato. Sono loro che hanno mantenuto il coraggio di vivere e dare la vita, di raccontare l’inenarrabile. Lo hanno fatto dopo che hanno perso tutto ciò che di caro avevano e forse anche qualcosa di più. E noi, i fortunati ignari di esserlo, non dobbiamo perdere la riconoscenza per tutto ciò che hanno voluto e saputo darci, a volte con un premio Nobel a volte con un semplice sguardo affettuoso.
Siamo noi, oggi, figli dei testimoni, ad avere il compito di raccontare alle future generazioni e al mondo intero, ciò che è stato. Una memoria che tramandiamo attraverso le parole che abbiamo ascoltato per tutta la vita.
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Unione Naz. Consumatori su Istat inflazione
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
L’Istat conferma le stime preliminari. A giugno l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registra un aumento dello 0,1% su base mensile ed una diminuzione su base annua dello 0,4%.
“I consumi sono ancora stagnanti, quindi è ovvio che i prezzi confermino la loro discesa. La spesa per consumi finali delle famiglie nel primo trimestre del 2016 è rimasta ferma rispetto al quarto trimestre 2015. Il rovescio della medaglia è che, grazie alla deflazione, sale il potere d’acquisto delle famiglie, aumentato dell’1,1% nello stesso periodo di riferimento” afferma Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
Per quanto riguarda i capoluoghi delle regioni e delle province autonome, a giugno sono 12 su 19 quelli in deflazione.
“Il fatto che Milano, solitamente tra le città più care d’Italia, abbia il record della deflazione, è particolarmente grave. Indica che anche i milanesi, nonostante abbiano un reddito disponibile tra i più alti d’Italia, hanno dovuto stringere la cinghia e ridurre le spese. Se non ripartono i consumi a Milano, figurarsi altrove” prosegue Dona.
L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica dei capoluoghi di regione (cfr tabella) dove, grazie alla deflazione, si risparmia di più.
Il record spetta a Milano, dove l’abbassamento dei prezzi dell’1% consente ad una famiglia di 4 persone di risparmiare 490 euro su base annua in termini di riduzione del costo della vita. Al secondo posto Torino, con una deflazione dello 0,9% ed una minor spesa di 400 euro. Al terzo posto Ancona, dove una tradizionale famiglia di 4 componenti risparmierà 328 euro (-0,8%).
In testa alla classifica delle città più care d’Italia, Venezia, dove l’inflazione dello 0,6% si traduce in un aggravio di spesa, per una famiglia di 4 persone, pari a 269 euro su base annua. Seguono, sempre in termini di aumento del costo della vita, Trento, dove l’inflazione dello 0,5% si traduce in un aumento del costo della vita pari a 232 euro e Bolzano, scalzata dal suo primato storico di città più cara d’Italia (inflazione +0,4%, + 223 euro).
Tra la città più cara, Venezia, e quella meno cara, Milano, si determina una differenza annua, in termini di spesa, pari a 759 euro (490+ 269).
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Cisco prepara il mercato del networking per la trasformazione verso reti pronte per il digitale
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Cisco supporterà ingegneri, sviluppatori, partner e clienti nell’affrontare il grande cambiamento nella modalità con cui vengono create e gestite le reti – preparando il mercato per il passaggio a reti abilitate al digitale. Cisco sta inoltre lavorando sulla piena integrazione tra la sicurezza e il networking grazie a nuove tecnologie progettate per semplificare la protezione nelle filiali aziendali con l’obiettivo di renderle più operative.In marzo, Cisco ha presentato l’architettura Digital Network Architecture (DNA) – un nuovo approccio al networking progettato per l’era digitale. Poiché i clienti hanno adottato tecnologie di mobility, cloud, analitica e Internet of Things (IoT) per digitalizzare il proprio business, i team IT faticano a tenere il passo con la sempre maggiore complessità della rete, una maggiore sofisticazione degli attacchi alla sicurezza e con le crescenti aspettative dei clienti. Cisco si è resa conto che le reti tradizionali non avrebbero potuto adattarsi ai crescenti requisiti necessari per supportare la digitalizzazione. Era necessaria una nuova rete. Una nuova rete progettata da zero in grado di essere flessibile, programmabile e aperta. Cisco DNA permette all’IT di soddisfare tali requisiti, spostando il networking da hardware-centric a software-driven, da manuale a automatizzato e da reattivo a adattivo.“Le aziende devono far fronte a un numero sempre maggiore di minacce in ambito mobility e cloud e allo stesso tempo, rispondere prontamente ad attacchi alla sicurezza sempre più sofisticati”, ha commentato Jeff Reed, senior vice president, Networking Infrastructure and Solutions di Cisco. “Con DNA, Cisco ha reinventato la modalità di protezione della rete nell’era digitale, integrando funzionalità di sicurezza avanzate in un’unica architettura di rete. Ma da sola, la tecnologia non basta. Stiamo fornendo infatti nuove competenze ai professionisti IT, formando gli sviluppatori in modo che siano esperti di rete e aiutando i clienti ad affrontare il percorso verso l’adozione di retei digitali”.
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Ddl Povertà, Binetti (Ap): “Mancata revisione Isee occasione perduta”
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
“La legge di stabilità 2016 ha come obiettivo una serie di interventi strutturali, che vadano oltre l’approccio di provvisorietà, con carattere temporaneo, che aveva finora caratterizzato misure contro la povertà e l’esclusione sociale. Si vuole in questo modo rivedere la normativa nel campo delle integrazioni al reddito anche rispetto alle prestazioni sociali, per introdurre una misura unica che garantisca un vero e proprio contrasto alla povertà. Si tratta di compensare quella differenza che in questi anni si è andata sempre più restringendo tra il reddito familiare del beneficiario e la soglia di povertà assoluta. A tal punto che molte persone, pur avendo un lavoro da cui percepiscono un certo reddito, sono ciò nonostante in un’area di massima prossimità rispetto alla cosiddetta soglia di povertà assoluta”. Lo afferma l’onorevole Paola Binetti di Area popolare.
“Il governo e una parte del Parlamento hanno scelto come misura di contrasto alla povertà a carattere universale l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Sono anni però che personalmente mi batto per una revisione proprio dell’Isee, che a conti fatti non riesce a fotografare in modo organico e oggettivo le effettive condizioni di necessità di tante famiglie italiane. Tutti ricorderanno la battaglia fatta pochi mesi fa – prosegue Binetti – in merito all’indennità di accompagnamento e perfino alle borse di studio, che venivano conteggiate tra le font di reddito, alterando vistosamente gli indicatori Isee usati. Fu il Tar a dare ragione alle famiglie e a indurre a modificare il quadro complessivo; cosa che noi chiedevamo almeno da un anno prima, senza trovare ascolto. Temiamo quindi che alla prova dei fatti ancora una volta l’Isee non sia sufficiente a rappresentare una vera e propria misura di contrasto alla povertà. La legge in compenso fa riferimento a possibili progetti personalizzati per un programma di inclusione sociale e lavorativa, che consenta un vero e proprio affrancamento dalla condizione di povertà. In ogni caso è l’impianto complessivo della legge che, in mancanza di revisione degli indicatori Isee, non finisce di convincere. Respinto ancora una volta, come avviene ormai da diverse legislature il fattore famiglia, il contrasto alla povertà si legge più in chiave individuale che non in chiave familiare. Eppure è la famiglia – aggiunge la parlamentare di Ap – il più importante fattore di coesione familiare soprattutto in tempi di crisi: è lei che in questi ultimi anni ha fatto da potente ammortizzatore sociale davanti ad una politica perversa di tagli, spinti fino all’azzeramento quando si è trattato di politiche sociali. E’ vero la legge stanzia un miliardo di euro in questa operazione complessa, ma lo fa introducendo al suo interno tante e tali misure scarsamente collegate tra di loro, riassume e ripropone misure che sono già in atto nel Paese, con una operazione di maquillage, che forse ne migliora l’immagine, ma non ne cambia la sostanza. Vedremo nei fatti cosa diranno le famiglie italiane, quali vantaggi ne trarranno i più poveri tra i poveri e in che modo – conclude Binetti – la loro vita registrerà un miglioramento effettivo, al di là delle promesse ventilate”.
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Mauritania: nuovo arresto per attivisti per i diritti umani
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si è rivolta con una lettera urgente al Commissario per lo Sviluppo dell’Unione Europea per denunciare le persecuzioni in atto in Mauritania contro gli attivisti anti-schiavitù e chiedere che l’Europa si attivi per proteggere gli attivisti. L’APM in concreto chiede che ogni accordo di cooperazione allo sviluppo tra Europa e Mauritania sia vincolato alla liberazione degli attivisti anti-schiavitù arrestati. Dal 30 giugno 2016 ad oggi le autorità mauritane hanno arrestato arbitrariamente 17 leader dell’organizzazione anti-schiavitù IRA-Mauritania (Iniziativa per la Rinascita del Movimento Abolizionista), di cui 14 dovrebbero ancora essere in carcere.In realtà però non si sa dove esattamente siano finiti i 14 attivisti, tant’è che l’APM è molto preoccupata per la loro salute e la loro stessa vita. Gli ultimi cinque arresti nelle file dell’organizzazione IRA sono avvenuti lo scorso fine settimana quando la polizia ha portato via Mohamed Ould Datti, Lo Ousmane, Dah Ould Boushab, Ousmane Anne e Abou Abdallahi Diop, rilasciando ore dopo solo uno degli attivisti. L’ondata di arresti è stata scatenata in seguito a proteste in parte anche violente di ex-schiavi sgomberati con la forza dalle loro case. Secondo le autorità la responsabilità delle proteste è proprio dell’IRA accusata di manifestazione violenta, violazione di proprietà privata, resistenza a pubblico ufficiale e appartenenza a un’organizzazione illegale. Gli attivisti invece rigettano ogni responsabilità per gli atti di violenza e accusano le autorità di cercare pretesti per criminalizzare il lavoro per il rispetto dei diritti umani.In seguito all’arresto arbitrario dei maggiori dirigenti dell’IRA-Mauritania il conflitto in atto da anni tra le autorità mauritane e la maggiore organizzazione per l’abolizione della schiavitù ha raggiunto un punto quanto mai critico. Da sei anni le autorità negano all’organizzazione costituitasi nel 2008 il riconoscimento ufficiale come organizzazione non governativa. Nulla hanno potuto in tal senso nemmeno i sei premi internazionali, tra cui il premio del Ministero degli Esteri USA, che l’organizzazione e il suo presidente Biram Dah Abeid hanno ricevuto per il loro lavoro per i diritti umani. Nel 2015 Biram Dah Abeid è stato arbitrariamente arrestato e rilasciato solo nel maggio 2016 dopo 555 giorni in carcere. Attualmente Biram Dah Abeid si trova negli Stati Uniti.
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Lonato in Festival
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Rocca Visconteo Veneta di Lonato del Garda (Bs) Dal 4 al 7 agosto a
Lonato in Festival, giunto alla quarta edizione, si esibiranno formazioni di artisti di strada, circo tradizionale e contemporaneo, musica e gruppi etnici provenienti da più parti del mondo. Un centinaio di eventi per un festival che vuole proporre attraverso un linguaggio semplice ed immediato varie forme artistiche e contenuti culturali, capaci di dialogare tra loro e con il suggestivo contenitore storico, la Rocca di Lonato del Garda, appunto, i cui suggestivi spazi contribuiscono in modo determinante al fascino degli spettacoli.
Il programma di quest’anno riserva un’attenzione particolare al mondo del circo, con un Galà dedicato alla Regina del Circo Moira Orfei, che ci ha lasciati un anno fa (4 agosto). A questa che è la prima commemorazione ufficiale della grande artista, interverranno il figlio Stefano Nones reduce dall’Isola dei Famosi, i nipoti Moira Jr e Walter Jr abili circensi e il nipote Alessandro Serena storico del circo, Francesco Di Loreto coautore del documentario su Moira Orfei ( che sarà proiettato nella sezione del Festival dedicata ai Corti d’autore), con la partecipazione straordinaria di Platinette, che porterà la testimonianza della sua amicizia con Moira, e assieme agli altri intervenuti contribuirà a ricordare la grandezza del personaggio, sia sul piano artistico che umano. Molti degli artisti presenti al Festival si esibiranno durante il Galà. Sarà un omaggio che Lonato in Festival e gli artisti di circo contemporaneo tributano alla Regina del circo tradizionale, che ha saputo rendere grande quest’arte, ed è stata fonte d’ispirazione per generazioni di circensi. A completare il tributo una mostra di foto, oggetti, video, che ripercorrono il suo cammino artistico e ben descrivono la poliedricità del personaggio, capace di giostrarsi con successo tra circo, cinema e televisione.
Una piccola Mostra di arte contemporanea a tema e un Book shop “sotto tendone” dedicato particolarmente al circo, completano il percorso dedicato a Moira e al circo.
Anche tra gli artisti, quest’anno prevale la componente circense su quella etnica. In cartellone dal Kenya il gruppo di acrobati The Black Blues Brothers, con le loro incredibili piramidi; dalla Spagna Jesus Fornies, virtuoso della giocoleria con i palloni da calcio; dall’Argentina Cirque Tango con il loro mix di acrobazie aeree e tango argentino; Simone Alani vincitore nel 2015 di Italian’s Go Talent; il Circo Paniko giovane e affermata compagnia circense italiana; il fachiro mangiaspade Marco cardona, Bubble on Circus con le loro strabilianti bolle di sapone; Marco Raparoli, Il Grande Mago Barnaba, Luca Chieregato con Chiedimi una storia; E.Arth Circus progetto di circo sociale che riunisce giovani artisti del Fekat Circus di Addis Abeba; allievi delle scuole A. Galante Garrone di Bologna e Redivita di Rimini.
Per la musica, la trascinante Royal Swing Ostrica, la musica etnica e d’autore dalla Puglia con i Radicanto, il sound multietnico dei Safar Mazì, il Matteo D’Incà trio, l’incredibile concerto Musiche per cicale, dove un trio acustico si esibirà interagendo con le cicale del parco. Infine, i burattini e le marionette di Lucia Osellieri e La Fabiola.
Non mancheranno i laboratori per i bambini di giocoleria e di costruzione di burattini, tenuti da Il Grande Mago Barnaba e Lucia Osellieri e 4 serate a ballo per gli appassionati del Tango Argentino, del Country, del Latino e del Liscio e Boogie Woogie.
Su prenotazione, i personaggi della Rocca e dei tempi di Ugo Da Como conducono il pubblico alla scoperta della storia e dei tesori culturali della Fondazione Ugo Da Como: delle visite guidate del tutto particolari. (foto: moira orfei, lonato festival)
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Acqua e italiani, la ricerca Sodastream: vince la regola degli 8 bicchieri
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Italiani promossi, ma con riserva in fatto di idratazione e benessere. Ecco il quadro dell'”Italia da bere” che emerge dalla ricerca condotta da Sodastream Italia su un campione di 785 abitanti del Belpaese. La ricerca evidenzia un dato molto importante: per gli italiani una corretta idratazione è un presupposto indispensabile allo stato di salute generale dell’organismo: in media il 60% degli italiani beve 7 o più bicchieri di acqua al giorno, contro il 35% che ne beve da 4 a 6 e solo un 5% che ne assume da 1 a 3: un dato molto significativo soprattutto se pensiamo che, in media, in base ad un’altra rilevazione effettuata da Sodastream, negli Stati Uniti si bevono in media 6,7 bicchieri di acqua al giorno, mentre in Uk quasi quattro milioni di persone non bevono più di un bicchiere di acqua alla settimana, con il 52% dei britannici che beve piuttosto tè o caffè.
Ma entrando nel dettaglio, quali sono gli italiani più “water addicted”? I risultati parlano chiaro: il soggetto tipo più attento all’idratazione e, conseguentemente, al proprio benessere, è di sesso femminile, residente nel Nord Est e di età compresa tra i 25 e 49 anni. Per quanto concerne infatti la profilazione dei dati per genere, il 63% delle donne segue la cosiddetta regola degli “otto bicchieri” contro il 56% degli uomini. Dal punto di vista dell’età invece, i più diligenti appartengono alla fascia compresa tra i 25 e i 34 anni (62%) e tra i 35 e i 49 anni (61%). Seguono poi i giovani tra i 18 e i 24 anni (59%). Con il progredire dell’età gli italiani si applicano sempre meno: solo il 58% del campione beve 7 e più bicchieri al giorno, mentre dai 66 anni in più si scende ad una percentuale del 49%: un calo dovuto principalmente al fatto che le persone anziane tendono a sentire sempre meno lo stimolo della sete pe r la progressiva degenerazione dei recettori specifici. Dove si beve di più in Italia? Il gradino più alto del podio spetta con il 64% al Nord Est (inclusa l’Emilia Romagna), seguito dal Nord Ovest (con il 59%). I meno “water addicted” si trovano al Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria) con il 57%, e al Sud e Isole (inclusi Abruzzo e Molise) con il 55%.”Abbiamo messo a punto questa indagine per capire se e quanto una corretta idratazione conti nella vita e nelle abitudini quotidiane degli italiani – dichiara Petra Schrott, responsabile marketing di Sodastream Italia -. Il campione è parte della nostra community di “Sodastreamers” che comprende sia persone che hanno in casa un nostro gasatore domestico, sia chi non lo ha. I risultati, oltre a tratteggiare un quadro di riferimento sul rapporto tra italiani, idratazione e benessere, conferma un’evidenza già da noi riscontrata: chi possiede infatti un gasatore è portato a bere di più (64%), in media per un italiano un bicchiere al giorno in più del quantitativo solitamente assunto”.
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Visita a Firenze, premiati ed ospiti ricevuti a Palazzo Vecchio
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Una prima visita a Firenze e poi cena sotto le stelle in Valdichiana. La seconda giornata del Premio Fair Play Menarini, giunto quest’anno alla ventesima edizione, comincia con una prima tappa nel capoluogo fiorentino. E’ l’assessore allo sport Andrea Vannucci ad accogliere a Palazzo Vecchio premiati, giornalisti e organizzatori della manifestazione che ha preso il via ieri pomeriggio con il primo evento targato Fair Play. Questa mattina le porte del Salone dei Cinquecento si sono aperte per accogliere la delegazione. Un evento voluto ed organizzato da Menarini, title sponsor dell’evento, che così ha dato il benvenuto ad alcuni dei premiati.
“Una manifestazione così importante, come il Premio Fair Play – Menarini, è un fiore all’occhiello per il Comune di Firenze e per la Toscana in generale – ha dichiarato Andrea Vannucci – In un momento storico così delicato, puntare i riflettori e l’attenzione su un evento che mette in risalto valori di etica e di morale nello sport è per noi un messaggio di pace. Fair Play è pace. E noi siamo fieri di accogliere atleti e sportivi che rappresentano al meglio questi valori e che a loro volta diventeranno ambasciatori nel mondo del Fair Play”.Alla giornata hanno preso parte, tra gli altri, anche alcuni dei premiati come: Aamodt Kjetil Andrè, Luca Cantagalli, Tegla Loroupe, Alexei Nemov, Umberto Panerai, Marie Jose’ Perec e Bernard Rajzman.Dopo la visita guidata all’interno di Palazzo Vecchio, premiati e organizzatori hanno fatto rientro in terra di Arezzo. Alle 20,30 in piazza Cavour a Foiano della Chiana si svolgerà la cena di gala. Ad allietare il dopo cena ci penseranno i carri allegorici dei quattro Cantieri del Carnevale di Foiano che sfileranno lungo piazze e strade del centro storico. Alle 23 poi, in diretta da piazza Cavour, il direttore di SportItalia Michele Criscitiello condurrà in diretta una puntata di “Speciale Calcio Mercato” (in onda su canale 25 DTT e 225 Sky).
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Scanzonati: concerto per Trio e voce disturbante
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Roma Sabato 23 luglio, alle 21, nel giardino di Palazzo Venezia, Via del Plebiscito 118 Gabriele Mirabassi, Nando Di Modugno, Pierluigi Balducci con la partecipazione speciale di David Riondino si esibiranno in Scanzonati – concerto per Trio e voce disturbante.Lo spettacolo si inserisce all’interno della rassegna Il giardino ritrovato. Arte, musica e spettacoli a Palazzo Venezia. Concerti, conversazioni d’arte, rappresentazioni teatrali e spettacoli di danza si avvicendano fino al 16 settembre nel giardino di Palazzo Venezia, dopo molti anni completamente restaurato e restituito alla città. La manifestazione è fortemente voluta dal direttore del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli: la cura è di Sonia Martone, direttore del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, e Anna Selvi, con la collaborazione di Davide Latella.Scanzonati è il nuovo progetto nato da Gli amori sospesi, concerto in trio che riunisce il clarinettista Gabriele Mirabassi, il chitarrista Nando Di Modugno e il bassista Pierluigi Balducci, magico ed emozionante percorso sulle rotte di un’America del Sud visionaria e suggestiva, tra jazz e folklore, tra improvvisazione e echi della tradizione classica.Con Scanzonati, il trio musicale viene contaminato dall’incursione della parola, quarto strumento pronunciato, scandito, “suonato” da David Riondino – cantante, scrittore e drammaturgo, attore e regista, improvvisatore.
Le parole di Ernesto Ragazzoni – uno dei più significativi quanto poco conosciuti poeti umoristici italiani a cavallo tra ‘800 e ‘900- di Chico Buarque e di altri poeti sudamericani, insieme a frammenti storici del repertorio di Riondino, fanno da contrappunto alla scaletta del trio, imprimendo alla serata dei cambi di registro, che valorizzano la “seriosità” della musica e infondono una leggerezza sempre cercata, coinvolgendo il pubblico in un appuntamento cordiale come un invito a cena.
Nei giorni di spettacolo Palazzo Venezia sarà visitabile anche dalle 19.00 alle 23.30Biglietti: intero 5€, ridotto 2.50€ – posto unico Il biglietto del Museo comprende l’accesso allo spettacolo fino a esaurimento dei posti disponibili. (foto: scanzonati)
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Il Gruppo Cdp sostiene export e investimenti italiani a Cuba
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Avana (Cuba) In occasione della Missione di Sistema guidata dal Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto e dal Viceministro degli Affari Esteri Mario Giro, il Gruppo Cdp rinnova il proprio sostegno al rilancio di export e investimenti italiani a Cuba attraverso l’azione congiunta di SACE e SIMEST. Un importante contributo allo sviluppo del business italiano nel Paese sarà dato dall’accordo di debt swap firmato oggi dall’Amministratore Delegato di SACE, Alessandro Decio, e dal Vicepresidente del Consiglio dei Ministri cubano, Ricardo Cabrisas Ruiz. Nell’ambito dell’accordo, il governo cubano si impegna a convertire 88,6 milioni di euro di debiti commerciali dovuti a SACE in un fondo in valuta locale destinato a finanziare progetti strategici per lo sviluppo del Paese in cui siano coinvolte imprese italiane o joint-venture italo-cubane. I progetti finanziabili saranno definiti da un comitato bi-nazionale Italia-Cuba guidato dal Ministero degli Esteri italiano con il supporto di SACE e dal Ministero per il Commercio Estero cubano.
Un’iniziativa resa possibile dall’accordo bilaterale firmato oggi tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano e il Governo cubano che, facendo seguito all’intesa multilaterale raggiunta lo scorso dicembre in sede Paris Club, prevede la ristrutturazione del debito di medio-lungo termine pari a 441,4 milioni di euro dovuto a SACE.
Gli accordi firmati oggi offrono una soluzione definitiva e sostenibile alla situazione debitoria di Cuba verso l’Italia e confermano l’impegno reciproco a rafforzare le relazioni economiche tra i due paesi.
SIMEST, la società del Gruppo CDP attiva nell’internazionalizzazione, rappresentata nella missione dall’Amministratore delegato Andrea Novelli, è attualmente impegnata in un progetto del Ministero dello Sviluppo Economico nell’area dell’America Latina, che per Cuba ha come obiettivo il miglioramento qualitativo delle colture della frutta tropicale e del cacao, con ricadute anche sulle fasi di lavorazione e trattamento. Inoltre, ha già concesso finanziamenti agevolati alle prime PMI italiane che hanno deciso di aprire uffici nel Paese ed è in contatto con imprese italiane interessate a progetti di inserimento sul mercato cubano, a cominciare dai settori agro-alimentare e turistico-alberghiero.
Le recenti riforme varate dal Governo – che hanno introdotto benefici fiscali per gli investitori esteri e ridotto gli ostacoli all’importazione di macchinari nel Paese – fanno di Cuba un mercato di crescenti opportunità per il Made in Italy, seppur in un contesto caratterizzato da rischi operativi e commerciali ancora elevati.
Nel 2015 l’export italiano ha messo a segno una crescita del 45% per un ammontare totale di 330 milioni di euro, con trend molto positivi anche per l’anno in corso. Le vendite verso Cuba sono concentrate prevalentemente nei settori della meccanica strumentale (macchinari agricoli, per l’industria alimentare e per le costruzioni), gomma e plastica, apparecchi elettrici. Mentre tra quelli più promettenti per le imprese italiane nei prossimi anni, si segnalano in particolare le tecnologie per l’agribusiness (con un fabbisogno stimato di 2 miliardi di euro per l’avvio della meccanizzazione del settore agricolo e dell’allevamento), energie rinnovabili, infrastrutture e costruzioni (in particolare edilizia turistica), i prodotti farmaceutici e le biotecnologie.
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Ilva: Decreto inadeguato
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
“Sono 11 decreti in quattro anni: stiamo parlando dell’Ilva e di quel complicato rapporto tra ambiente e salute; tra eccellenza industriale nella produzione dell’acciaio e mancanza totale di garanzie per la qualità di vita dei lavoratori. Stiamo parlando di risorse infinite immesse per bonificare i luoghi, per curare i malati, per aggiornare gli impianti, eppure ci troviamo davanti ad un flop gigantesco. Non c’è dubbio che il governo Renzi sull’Ilva non è riuscito ad andare oltre le promesse; gli impegni a scadenza ravvicinata; la perdita secca di un’area che creava lavoro per tanti e ora si trova a fare i conti con disoccupati, malati e una dose massiccia di rabbia che potrebbe esplodere a distanza ravvicinata”. Lo afferma l’onorevole Paola Binetti di Area popolare.
“Per essere il governo del fare, bisogna riconoscere che a Taranto si è fatto poco e male. Per essere il governo del Jobs Act, bisogna dire che ai giovani tarantini non resta altro che emigrare verso altri lidi. Per essere il governo dei diritti individuali, bisogna riconoscere che non sono mai stati così calpestati. L’articolo tre della nostra Costituzione qui sembra proprio il convitato di pietra e le discriminazioni sono all’ordine del giorno, soprattutto in fatto di salute e di opportunità concrete. Per essere un governo che parla di presenza italiana in Europa come segno di cultura, di ricerca e di creatività, bisogna ammettere che i suoi esperti a Taranto non ne hanno azzeccata una”.
“Ecco lo scenario in cui noi avremmo voluto vedere riforme vere – prosegue Binetti -, riforme che nella fedeltà alla Costituzione, avessero garantito al Meridione pari opportunità con il Nord. Tutto ciò finora non c’è stato e dubitiamo fortemente che questo ennesimo decreto otterrà risultati, finora millantati, ma mai realizzati. Il Governo Renzi sa bene di essere un osservato speciale in Italia, in Europa e nel mondo intero; succede come per le banche. Per anni ci hanno assicurato che costituivano un sistema solido e sicuro, migliore del resto dell’Europa, però poi scopriamo che ogni giorno abbiamo bisogno di un decreto salva banche per sopravvivere. E’ questa è davvero l’ora dei fatti, quella dei risultati controllati, verificati, soppesati, con quella percezione di sfiducia che si va diffondendo nel Paese e che genera una cultura del sospetto”. “Troppe parole per pochi fatti – conclude Binetti -, troppo ottimismo di facciata per non poche disgrazie che ci minacciano. Varrebbe la pena che il governo ne tenesse conto, evitando i distrattori di massa con la propaganda per il referendum, che dovrebbe garantire la migliore riforma possibile, mentre si alzano dubbi e incertezze”.
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“Cattivi pensieri: Renzi vuole ricapitalizzazione preventiva Montepaschi perché sa che banca non supererà stress test Bce 29 luglio?”
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “Come fa Renzi a essere così tranquillo sapendo che da dopo Brexit banche italiane hanno perso il 30% del loro valore?”, si chiede un un successivo tweet.
E ancora: “Renzi cerca soldi per Atlante 2, ma che fine ha fatto Atlante 1? Morto e sepolto?”. “Atlante 1 e Atlante 2: Renzi, che senso ha fare continue trasfusioni da un soggetto che non sta tanto bene ad altro soggetto moribondo?”. “Renzi cerca soldi per Atlante 2 e Montepaschi: li andrà a prendere da casse previdenziali?”. “Montepaschi e Atlante 2: Renzi mette le mani nelle pensioni degli italiani per salvare le banche devastate dal suo partito @pdnetwork”. “#Banche/1: nessun istituto finanziario italiano disposto a mettere altri soldi per salvataggio Montepaschi @matteorenzi”. “#banche/2: flop aumenti capitale Veneto Banca e Popolare Vicenza hanno messo paura a banchieri, che non vogliono fare da Croce Rossa a governo”. “#banche/3: circa 60mila obbligazionisti subordinati Mps stanno per fare fine di Etruria. Se iniziano a chiedere restituzione denaro è la fine”. “@matteorenzi, Eurogruppo ti ha stanato. Inutile usare Brexit: problemi banche italiane colpa di tuo governo”, conclude Brunetta.
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Siglato accordo di collaborazione tra le Gallerie degli Uffizi e il Museo Puškin
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Firenze. L’accordo è stato sottoscritto dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, e dalla Direttrice del Museo Puškin, Marina Loshak, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Mosca, Cesare Maria Ragaglini. La costituzione di questo osservatorio, esemplare caso di collaborazione fra due tra i più importanti musei russi e italiani, rientra nei compiti istituzionali delle Gallerie degli Uffizi e del Museo Puškin, nel quadro della promozione e valorizzazione del proprio patrimonio e di una sempre più rilevante offerta e fruizione culturale a favore del pubblico italiano, russo e straniero. L’accordo tra il Museo Puskin e le Gallerie degli Uffizi si inserisce nel solco delle intense relazioni culturali tra l’Italia e la Federazione Russa notevolmente cresciute a seguito degli Anni incrociati della Cultura e della Lingua (2011) e del Turismo (2014) e prioritarie anche nell’attuale fase delle relazioni bilaterali, rafforzate dalla recente partecipazione del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo.La sigla dell’accordo di collaborazione tra le due istituzioni museali prevede la co-organizzazione della mostra scientifica, Raffaello e la Poesia del Volto, che si terrà nel Museo Puškin di Mosca dal 12 settembre all’11 dicembre 2016.Attraverso un percorso di straordinaria qualità artistica, l’esposizione presenterà per la prima volta al pubblico russo una selezione di alcune tra le più significative opere di Raffaello, la cui personalità e le cui opere hanno un significato particolare per la cultura della Russia, come testimoniato dagli studi e dalle citazioni dell’artista da parte di alcuni tra maggiori autori della sua letteratura, da Puskin a Dostoevskij e Tolstoj fino a scrittori e poeti di tempi più recenti.Il percorso espositivo della mostra è focalizzato sulla cosiddetta “poesia del volto” e, attraverso una scelta di opere provenienti esclusivamente da collezioni italiane, intende illustrare l’incarnarsi degli ideali di perfezione artistica maturati da Raffaello.
Infatti la mostra sarà caratterizzata, tra le altre opere, da capolavori quali l’Autoritratto conservato nella Galleria degli Uffizi, il Ritratto di Maddalena Strozzi, il Ritratto di Agnolo Doni e la Madonna del Granduca custoditi nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti, e l’Angelo proveniente dalla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, che vengono interpretati nel contesto della poesia e poetiologia italiana e russa. Si tratta di un un’iniziativa sia interdisciplinare che interculturale.Sotto la direzione scientifica del Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, la mostra si avvale della curatela di Marzia Faietti (curatrice del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi) per la parte italiana, e di Viktoria Markova (curatrice di Pittura italiana al Museo Puskin) per quella russa.
Da sottolineare che la mostra su Raffaello costituisce inoltre la prosecuzione ideale del programma di esposizioni dedicate a grandi Maestri dell’arte italiana come Caravaggio, Tiziano, Lorenzo Lotto e Piero della Francesca, che negli ultimi anni in Russia hanno riscosso uno straordinario successo sia mediatico, sia di partecipazione del pubblico.La cultura – compresa l’arte, quindi – costituisce da sempre un pilastro dei rapporti tra Italia e Russia. Lo conferma ulteriormente il fatto che, contemporaneamente alla mostra dedicata a Raffaello, in un inizio di autunno moscovita tutto italiano, sono previste sia un’importante tournée (dal 10 al 16 settembre) del Teatro alla Scala al Bolshoj di Mosca (con un programma interamente verdiano che includerà tre rappresentazioni del Simon Boccanegra, due Messe da Requiem e un concerto sinfonico), sia un’altra mostra di elevato livello, sempre nel Museo Puskin, dedicata a Giovanni Piranesi (dal 19 settembre al 13 novembre), con oltre 100 opere dell’artista veneto. (foto: mostra)
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Dati referendum: AGCOM latita
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Dichiarazione dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia:“Dopo non aver risposto al nostro esposto, presentato ormai quasi un mese fa, con il quale facevamo richiesta di pubblicazione dei dati relativi alle presenze televisive (in Rai e nelle tivù private) di politici e non in merito al referendum costituzionale del prossimo autunno, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni non ha dato alcun segno di vita neanche alla nostra formale richiesta di accesso agli atti relativi alle riunioni del Consiglio AgCom degli ultimi mesi, proprio quelle nelle quali sono stati analizzati i numeri da noi più volte rivendicati.
Un comportamento sconcertante da parte dell’Authority presieduta da Angelo Marcello Cardani. Una situazione grave e inaccettabile che continueremo a denunciare fino a rivolgerci all’autorità giudiziaria”.
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Salone Libro: il Presidente di AIE incontrerà i vertici piemontesi
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
Il Consiglio Generale dell’Associazione Italiana Editori (AIE) ha dato mandato al Presidente di contattare in tempi rapidi il Presidente della Regione Piemonte e il Sindaco della Città di Torino per verificare le loro proposte sul cambiamento della governance e della gestione sia della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura che del Salone del Libro.
Il Consiglio Generale ha dato inoltre parere favorevole a un modello di società per lo sviluppo di manifestazioni fieristiche ed eventi per la promozione del libro a livello nazionale e internazionale.
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Siglato il protocollo d’intesa per il rinnovo del contratto collettivo dell’igiene ambientale per le aziende private
Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2016
E’ stato firmato il Protocollo d’intesa che contiene gli elementi essenziali per la definitiva sottoscrizione del rinnovo del Collettivo Nazionale di Lavoro dei circa 40.000 dipendenti delle aziende private addetti ai servizi di igiene ambientale, scaduto lo scorso 31 dicembre 2013. Il testo è stato sottoscritto da ASSOAMBIENTE (aderente FISE/Confindustria) e dalle Organizzazioni Sindacali FP-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI e FIADEL.
Nell’intesa le parti hanno determinato una decisa svolta per il panorama contrattuale italiano, concordando in merito all’aumento dell’orario di lavoro settimanale da 36 a 38 ore e contestualmente riducendo i costi per il lavoro straordinario svolto entro certi limiti. Altra misura diretta ad aumentare la produttività e l’effettivo lavoro, disincentivando le assenze ripetute per malattia, è la previsione di importanti penalizzazioni economiche a carico dei lavoratori eccessivamente colpiti da frequenti “morbilità”, fatte salve le gravi malattie e comunque oltre una franchigia per eventi di malattia considerati “fisiologici”.
Inoltre, in una logica di contrasto alla sleale concorrenza realizzata attraverso l’impropria applicazione nel settore di altri contratti collettivi, è stato concordato un livello base per le mansioni più elementari, nell’ambito dell’inquadramento del personale, inferiore del 20% rispetto all’attuale. L’accordo prevede una salvaguardia, con applicazione delle tutele precedenti, per i lavoratori già presenti nel settore prima dell’introduzione della normativa di legge sulle “tutele crescenti”, qualora siano interessati da passaggi di appalto successivamente alla data di entrata in vigore del CCNL.
Merita una specifica menzione per la valenza politico-sociale l’ istituzione di un fondo di solidarietà bilaterale, ai sensi di legge, destinato principalmente ad agevolare l’esodo anticipato dei lavoratori. A fronte di ciò, la parte economica dell’accordo prevede un aumento a regime di 92 euro in busta paga e di ulteriori 28 euro suddivisi tra diversi istituti di “welfare contrattuale”, da spalmarsi entro il 30 giugno 2019.
L’accordo sarà perfezionato nei dettagli in occasione dei prossimi incontri, già fissati a partire dalla prossima settimana. A seguito della sottoscrizione del protocollo, le organizzazioni sindacali di categoria hanno sospeso l’indizione dello sciopero programmato per i giorni 13 e 14 luglio.
“Questo rinnovo contrattuale”, ha evidenziato il Vice Presidente di FISE ASSOAMBIENTE, Emilio De Vizia, “unito alla stringente applicazione delle nuove importanti norme introdotte dal recente Codice degli Appalti Pubblici, apre una nuova fase, in cui le aziende potranno misurarsi e farsi concorrenza sulla base della qualità dei servizi e sulla produttività e non più solo su un minore costo del lavoro derivante dall’illegittima applicazione di contratti collettivi di altri settori, con il solo fine di far ricadere sulla qualità del servizio, e quindi sui 3sscittadini, le conseguenze negative di una compressione salariale e di una inadeguata imprenditorialità”.
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