Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 2 ottobre 2016

WJC President Ronald S. Lauder calls Filipino leader’s Hitler praise ‘revolting’ and ‘unacceptable’

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

JERUSALEM – World Jewish Congress President Ronald S. Laudertoday condemned the statement of President Rodrigo Duterte of the Philippines praising Nazi dictator Adolf Hitler and saying that he would be happy to slaughter drug addicts in his country just as Hitler slaughtered the Jews. “These statements are revolting, and President Duterte must retract them and apologize,” Lauder said in Jerusalem, where he was attending the funeral of former Israeli President Shimon Peres.Ronald S. Lauder added: “We just marked the 75th anniversary of Babi Yar, the massacre of more than 33,000 Jews in Ukraine by Nazi Germany, in a mere two days. Now, the elected leader of the Philippines openly calls for the mass murder of people who are addicted to drugs.”Drug abuse is a serious issue. But what President Duterte said is not only profoundly inhumane, but it demonstrates an appalling disrespect for human life that is truly heart-breaking for the democratically elected leader of a great country,” declared Lauder.Duterte made the remarks in the city of Davao, where he previously served as mayor and implemented a tough anti-crime policy. He told reporters he had been “portrayed to be some cousin of Hitler” by his critics.”Hitler massacred three million Jews, now, there is three million drug addicts. I’d be happy to slaughter them,” Duterte said, adding: “At least Germany had Hitler. The Philippines wouldn’t.” He said he would like to “finish the problem of my country and save the next generation”.

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Spoleto Arte incontra Venezia: omaggio a Maria Callas nella mostra curata da Vittorio Sgarbi

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

maria_callasIl manager Salvo Nugnes commenta l’iniziativa: “Nel cuore di Venezia, sta per aprire i battenti la prestigiosa mostra di “Spoleto Arte incontra Venezia” a cura di Vittorio Sgarbi, con l’organizzazione del manager della cultura Salvo Nugnes. L’esposizione, sarà allestita dall’8 ottobre al 7 novembre 2016, presso il secolare palazzo Giustinian Faccanon, situato in zona rialto e conosciuto anche come la prima sede storica del quotidiano “il gazzettino”. Al suo interno, sarà possibile ammirare una serie di pregiati cimeli da collezione, appartenenti all’archivio privato del modenese Ilario Tamassia, appassionato estimatore di Maria Callas, la divina del bel canto, che negli anni li ha raccolti e custoditi, con amorevole cura e dedizione.
L’organizzatore SALVO NUGNES, nel commentare l’interessante iniziativa, evidenzia : “già in occasione della mostra di “Spoleto Arte” abbiamo riscosso ottimo consensi d’apprezzamento da parte dei visitatori e forte risonanza mediatica, per questa mostra eccezionale, che rende omaggio alla mitica soprano Maria Callas. A Venezia, c’è già grande aspettativa e curiosità. Lo straordinario talento e la carismatica personalità della Callas, hanno conquistato il mondo intero e il suo ricordo resta indelebile. La sua voce unica, inconfondibile e inimitabile, suscita un’emozione speciale. Attraverso gli originali e inediti cimeli, vogliamo celebrarne e mantenerne viva la memoria. Ci rivolgiamo anche al pubblico dei più giovani, proprio perché anche le nuove generazioni devono essere stimolate a coltivarne il ricordo e a renderle onore nel tempo”. E aggiunge, rimarcando : “a Ilario Tamassia va il merito di aver creato una collezione davvero speciale, che ci permette di conoscere e scoprire qualche “tassello” in più della vita della Callas e delle vicende, che hanno intrecciato il percorso privato con quello artistico e professionale e che rimangono ancora avvolte da una cornice di fascino intrigante. (Christian Flammia) (foto: maria callas)

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Dite no al Parlamento dei nominati e alle riforme che limitano i referendum e uccidono la democrazia partecipata

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

respect-costituzioneLE CONTRORIFORME dell’Italicum e del Senato delle Autonomie,- consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati a propria immagine e somiglianza (con le liste bloccate per la Camera), addirittura aboliscono l’elezione dei senatori (scelti dalle Regioni fra consiglieri e sindaci, ridotti a un ruolo decorativo e per giunta blindati con l’immunità-impunità) e tagliano fuori i partiti medio-piccoli (con soglie di sbarramento abnormi);
– trasformano il Parlamento nello zerbino di un premier-padrone, “uomo solo al comando” senza controlli né contrappesi, con una maggioranza spropositata che gli permette di scegliersi un presidente della Repubblica e di influenzare pesantemente la Corte costituzionale, il Csm, la magistratura e l’informazione televisiva e stampata;
– espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura 250mila firme).
DICIAMO NO ALLA SVOLTA AUTORITARIA, come i migliori costituzionalisti italiani hanno definito il combinato disposto delle due controriforme, ispirate – consapevolmente o meno – al “Piano di Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli.
DICIAMO SÌ ALLA DEMOCRAZIA PARTECIPATA e vi chiediamo di sostenere solo riforme istituzionali che rispettino lo spirito dei Padri Costituenti del 1946-’48: restituendo ai cittadini il diritto di scegliersi i parlamentari e coinvolgendoli nella cosa pubblica; tutelando le minoranze e le opposizioni; allargando gli spazi di partecipazione diretta alla formazione delle leggi; limitando l’immunità parlamentare alle opinioni espresse e ai voti dati e abolendo i privilegi impunitari in materia di arresti, intercettazioni e perquisizioni; combattendo i monopòli e i conflitti di interessi, specie nel mondo della televisione e della stampa; ampliando l’indipendenza e l’autonomia dei poteri di controllo, dalla magistratura all’informazione. (Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez e la redazione del Fatto Quotidiano)

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La Giunta Raggi sceglie di stare dalle parte dei bambini e dei cittadini fragili

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

scuola_01Scongiurato il pericolo di sospendere i servizi dedicati a disabili, anziani e minorenni e garantita l’assistenza agli alunni disabili.
Ieri, infatti, la Giunta capitolina ha approvato una variazione di bilancio con la quale verranno garantite quelle prestazioni per le quali era prevista una copertura finanziaria soltanto fino alla giornata di oggi. Nove milioni di euro sono stati destinati per assicurare continuità nell’erogazione dei servizi sociali. Di questa somma, 3.181.000 euro saranno riservati all’assistenza degli alunni disabili nelle scuole e 6 milioni circa ad altri servizi tenendo conto delle richieste pervenute dal territorio (assistenza domiciliare, case di riposo, contributi a famiglie, ecc.). “E’ motivo di grande soddisfazione riuscire a dimostrare che alle parole si
sostituiscono i fatti – dichiara Laura Baldassarre, Assessora alla Persona, alla Scuola e alla Comunità solidale – A me piace raccontare come stanno le cose, e le cose stanno così: abbiamo garantito i fondi per l’erogazione di servizi essenziali. A differenza del passato ci impegniamo affinché la programmazione delle politiche sociali dia certezze ai cittadini”.

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Michieletto torna a Parigi con una nuova produzione

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

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SAMSON ET DALILA – De Camille SAINT SAENS – Livret : Ferdinand LEMAIRE – Direction musicale : Philippe JORDAN – Chef de choeur : Jose Luis BASSO – Mise en scene : Damiano MICHIELETTO – Scenographie : Paolo FANTIN – Costumes : Carla TETI – Lumieres : Alessandro CARLETTI – Avec : Anita RACHVELISHVILI (Dalila) – Aleksandrs ANTONENKO (Samson) – Le 24 09 2016 – A l Opera Bastille – Photo : Vincent PONTET

Parigi martedì 4 ottobre alle 19.30 all’Opéra Bastille, e diretto da Philippe Jordan torna Michieletto con una nuova produzione dell’opera Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns, co-prodotta con il Metropolitan di New York. “Nel mettere in scena l’opera ho cercato di non apporre etichette – dice Damiano Michieletto – evitando la distinzione tra ebrei e filistei. Mi sono invece concentrato sul concetto di schiavitù. Mi interessava raccontare la sofferenza, perché nella sofferenza siamo tutti uguali. Ciò che si vede è quindi un conflitto tra chi è trattato come schiavo, come oggetto, e chi esercita violenza. Nel baccanale del terzo atto poi, la vittoria di un popolo sull’altro è celebrata in modo feroce: i dominatori indossano abiti storici, come in un baccanale romano, ed esercitano tutta la loro volontà di sopraffazione sugli oppressi. Mi sono anche concentrato sul personaggio di Dalila – prosegue il regista – che non è solo portatrice di vendetta, non è semplicemente un doppio del Gran Sacerdote. Tant’è che lo rifiuta, insieme al suo denaro. È una donna brutalizzata dalla società in cui vive, dedita al possesso e alla dominazione, e che compie un percorso: arriva a una presa di coscienza e si sente responsabile della distruzione anche fisica di Samson, l’uomo che ha abbandonato tutto per lei, arrivando ad immolarsi con lui”. Le scene dello spettacolo sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti e le luci di Alessandro Carletti. Protagonisti sul palco sono Anita Rachvelishvili e Aleksandrs Antonenko, nei ruoli di Dalila e Samson, insieme a Egils Silins (Le Grand Prêtre de Dagon), Nicola Testé (Abimélech), Nicolas Cavallier (Un vieillard hébreu) e John Bernard (Un messager philistin). Samson et Dalila, prima nuova produzione della stagione 2016-2017 all’Opéra Bastille, è in scena fino al 5 novembre. Informazioni: http://www.operadeparis.fr.
“Tutti credevano che dovessi essere pazzo per tentare un soggetto biblico. Diedi un’audizione del secondo atto a casa mia, ma nessuno lo capì del tutto. Senza l’aiuto di Liszt, che non ne conosceva neppure una nota, ma che mi incaricò di finirlo e di allestirlo a Weimar, Samson non avrebbe mai visto la luce”. Così scrive Camille Saint-Saëns nelle sue Memorie Musicali (Musical Memories, Small, Maynard & Company, 1919, pp. 45) a proposito del suo capolavoro, che andò in scena per la prima volta proprio a Weimar il 2 dicembre 1877, al Grossherzogliches Theatre. Nonostante la popolarità odierna, nei primi tempi Samson et Dalila non incontrò il favore del pubblico: arrivò in Francia solo il 3 marzo del 1890, al Théâtre des Artes di Rouen, per approdare nella capitale il 31 ottobre dello stesso anno, al Théâtre Lirique de l’Eden. Da lì in poi tutto cambiò: l’essere considerata un’opera “difficile” si trasformò in un vantaggio, e prima del 1900, Samson et Dalila vide ben 228 rappresentazioni all’Opéra di Parigi, dove ora ritorna dopo un quarto di secolo di assenza in una nuova produzione firmata da Damiano Michieletto. (foto: Répétition Samson et Dalila)

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Referendum: IO VOTO NO

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

amazonIl giornale filo-governativo Repubblica dedica uno spazio elogiativo a Diego Piacentini, manager di Amazon (http://www.repubblica.it/…/digitale_diego_piacentini-1488…/…).Nulla è casuale in una campagna elettorale referendaria volta a ridurre gli spazi di democrazia e ad azzerare le tutele del lavoro, vero obiettivo della riforma renziana.La Costituzione del 1948, vilipesa da Renzi e Boschi, a detta dei sostenitori del Sì dovrebbe modernizzarsi.La finalità della presunta modernizzazione è chiara a pochi e non a tutti. Prendiamo ad esempio l’art.41 della Costituzione, formalmente non intaccato dalla deforma in atto, ma lo sarà di certo nei passaggi successivi se il popolo metterà nelle mani del Governo tutto il potere possibile votando Sì. Ebbene l’art.41 vieta lo svolgimento delle attività economiche private che possano arrecare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.L’art.41 vieta, ad esempio, che sul posto di lavoro possano essere attuate condotte di mobbing, ovvero quelle persecuzioni e quegli atteggiamenti vessatori che possono provenire dai vertici (mobbing verticale) oppure dagli stessi colleghi (mobbing orizzontale) fino a quando il soggetto colpito dagli atteggiamenti vessatori non sia allontanato dal posto di lavoro o, per disperazione, si allontani da solo.Una delle aziende nelle quali il mobbing non solo non è vietato, ma è addirittura veicolato come sistema aziendale, è Amazon.In Amazon i lavoratori sono costretti a lavorare 80 ore settimanali (praticamente 7 giorni su sette, anche di notte e senza riposo settimanale), e coloro che non riescono a tenere il ritmo delle 80 ore settimanali, vengono isolati dai colleghi, vengono resi oggetto di scherno e di derisione, fino a quando non si allontanano.Se un dipendente, per esempio, si ammala di cancro, i primi ad attaccarlo sono i colleghi (mobbing orizzontale) i quali cominciano a porre in atto atteggiamenti vessatori insopportabili che si protraggono fino a quando il malato di cancro non decide di licenziarsi.Se la vessazione spontanea non dà subito i suoi effetti, interviene una procedura aziendale specifica denominata Anytime feedback tool attraverso la quale i colleghi del malato di cancro redigono una relazione sulle qualità del lavoratore ritenuto inadatto e questa relazione, intrisa di giudizi negativi espressi dai colleghi, arriva ai superiori i quali attuano il licenziamento (mobbing verticale).Il proprietario di Amazon Jeff Bezos ha già incontrato Renzi il quale, peraltro, ha già assunto come consulente della Presidenza del Consiglio Diego Piacentini, già top manager di Amazon il quale è stato appena nominato dal governo Commissario straordinario per il digitale.Lo scopo di Renzi è chiaro: nella assoluta incapacità di creare le premesse per una ripresa economica, la soluzione è quella di eliminare diritti e tutele che consentano agli italiani di auto-schiavizzarsi.Le modalità operative di Amazon sono incompatibili con il nostro Stato di diritto.Renzi vuole renderle compatibili e non ha altra scelta che distruggere lo Stato di diritto.Per farlo ha bisogno di stravolgere la Costituzione.Non possiamo consentirlo.

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Gustavo Zagrebelsky e Matteo Renzi: dibattito televisivo sulla costituzione

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

mentanaL’incontro su “La 7” di venerdì 30 settembre 2016 tra il prof. Zagrebelsky, già Presidente della Consulta, e Matteo Renzi, Presidente del Consiglio, moderati da Mentana, è apparso, al telespettatore distratto, come un dialogo tra sordomuti con l’insistenza dei non-dialoganti a insistere sulle proprie opinioni.
Ma una frase di Zagrebelsky è riuscita, da sola, a chiarire l’impostazione mentale e culturale di ciascuno dei due, quando il professore, con il piglio del rigoroso docente, ha affermato: “Ma le regole non rendono forte nessuno se di suo è debole”; in pratica ha smontato tutte le affermazioni di Renzi, facendo capire come l’itinerario dell’attuale Presidente del Consiglio non fa altro che ribadire il metodo berlusconiano di trarre forza non dalla propria autorevolezza, bensì dall’uso spregiudicato dell’autorità che carpisce con l’uso del potere, dandosi norme e leggi disegnate sulle proprie esigenze di una legalità di comodo, nonché sui propri bisogni di ordine penale (abolizione del reato di falso in bilancio e relative assoluzioni “essendo stata modificata la legge”; o anche la riduzione dei termini di prescrizione, con numerosi processi a carico, andati in fumo e spacciati per assoluzione).
In pratica, quando manca l’autorevolezza non riesce facile o possibile surrogarne l’assenza forzando l’autorità. La riforma della Costituzione, voluta e imposta da Renzi ad una maggioranza parlamentare raccogliticcia, occasionale e quanto meno discutibile, è rivolta a dilatare il potere del premier, fornendogli una maggioranza che non corrisponde alla volontà del popolo sovrano, che finisce con il perdere quel potere che l’attuale Costituzione gli conferisce con l’art 1:
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Questo tipo di maggioranza prospettato non premia la competenza, il rigore, la trasparenza, bensì l’imposizione “ope legis” di scelte politiche, sociali, finanziarie che non guardano al bene comune, mortificando il welfare.
Poiché non piace a Renzi (né a Berlusconi) il vincolo rappresentato dal potere del popolo, allora non resta che modificare la Costituzione a proprio uso e consumo.
Da qui la necessità di dare al Premier potere e autorità, riconoscendo la mancanza di autorevolezza.
Renzi, sulle orme di Berlusconi, ritiene che da una consultazione elettorale debba sortire un vincitore e un vinto, uno sconfitto, che nella dinamica politica non avrà alcuna voce in capitolo; Zagrebelsky ha smontato, da professore, la disordinata dialettica di Renzi affermando:
Le elezioni in democrazia non si vincono. Chi prevale nelle elezioni non ha ‘vinto’ ma è colui che gli elettori hanno incaricato di un grave compito. Mentre il ‘vincere’ comporta che ci siano degli ‘sconfitti’, che non conteranno nulla”.
Non so se il telespettatore medio abbia afferrato la dotta concettualità di Zagrebelsky, o si sia lasciato ammanettare dalla facile predisposizione renziana a rivoltare i concetti. I rischi di una deriva autoritaria emergono dalla esposizione efficace del professore, che ha affermato:
Con questa riforma ci sono due rischi: quello di una concentrazione dei poteri al vertice e quello di passare dalla democrazia all’oligarchia
Renzi è apparso una fotocopia mal riuscita di quel Berlusconi all’esordio della sua “discesa in politica”, quando vennero incolonnate le truppe mercenarie sotto la falsa bandiera del liberalismo democratico, che nascondeva l’interesse privato del solo gaudente padrone e signore che dominò quella scena per venti lunghi e infruttuosi anni, trasformandolo in liberismo, che ne rappresenta l’intera negazione.
Renzi ha arruolato le sue truppe mercenarie, da Alfano a Verdini, con la segreta speranza di carpire i voti della destra, infatti ha affermato che la consultazione referendaria “si vince con i voti della destra”, risuscitando Berlusconi dal suo letargo politico. Invito gli amici lettori a rileggere il testo dell’intero incontro, dove emerge la chiarezza dottrinale di Zagrebelsky e la vocazione parolaia di Renzi, con lo sfondo della Nazione Italia sull’orlo della ingovernabilità. (Rosario Amico Roxas)

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Parlamento europeo: Anteprima della sessione plenaria

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

strasburgo-parlamento-europeoStrasburgo 3-6 ottobre 2016 Principali temi all’ordine del giorno:
Cambiamento climatico: il PE ratificherà l’accordo di Parigi martedì Il Parlamento europeo è pronto a ratificare l’accordo mondiale sui cambiamenti climatici concordato a Parigi alla fine dello scorso anno. La votazione sarà probabilmente aggiunta come primo punto nelle votazioni di martedì a mezzogiorno. Con il voto del Parlamento, si aprirà la strada per l’entrata in vigore dell’accordo di Parigi sulla protezione del clima globale.
Consiglio europeo di ottobre: dibattito su migrazione, Russia e politica commerciale europea. I deputati discuteranno mercoledì mattina la politica d’immigrazione, il commercio internazionale e le future relazioni UE-Russia con i rappresentanti del Consiglio e della Commissione, in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre.
I deputati vogliono rafforzare il divieto UE all’esportazione di “merci di tortura” Le nuove norme UE per prevenire il commercio di beni e servizi che possono essere utilizzati per perpetrare torture o pena di morte saranno discusse e poste in votazione martedì.
Roaming: le garanzie su “l’uso corretto” sono giuste?Le proposte di misure di salvaguardia su “l’uso corretto”, per impedire agli utenti di telefonia mobile di abusare delle norme UE sull’eliminazione delle tariffe di roaming, saranno discusse martedì sera in Plenaria.
I deputati interrogheranno la Commissione sui conflitti di interesse A seguito di numerose rivelazioni sui legami d’affari tra gli ex e attuali commissari europei, i deputati interrogheranno, martedì sera, la Commissione su come intenda prevenire i conflitti di interesse per i suoi membri.
Il PE discuterà i progressi del programma di riforme strutturali della Grecia
Il Parlamento terrà, martedì pomeriggio, un dibattito con il commissario Pierre Moscovici sullo stato del programma di adattamento economico in Grecia, il suo impatto sul paese e le prospettive per i futuri negoziati tra la Grecia e i suoi creditori.
Lobbisti: allargare l’applicazione del Registro di trasparenza
Sicurezza alimentare: i deputati vogliono una valutazione più efficace sulla sicurezza dei materiali a contatto con gli alimenti
I deputati chiedono un trattamento equo e uniforme per i pescatori dell’UE
Migrazione: dibattito sui campi “giungla” di Calais
Un Pass InterRail gratuito per il 18° compleanno

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Studenti in mobilitazione

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

mobilitazionemobilitazione1Sette ottobre. Gli studenti sono tornati da poco sui banchi di scuola e, a un anno dall’approvazione della “Buona Scuola”, aumenta il dissenso. In tutta Italia già si organizzano le prime azioni e assemblee per discutere dei temi da portare nelle piazze il 7 ottobre. Collettivi, associazioni di istituto, assemblee pubbliche, sono le forme con cui studentesse e studenti si stanno confrontando su come sia cambiata la scuola in seguito alla legge 107. Il malcontento cresce e, a una settimana dalla prima data di mobilitazione nazionale il 7 Ottobre, si palesa il fallimento della riforma della scuola e delle politiche del Governo.Una data fondamentale è stata quella di oggi, 30 settembre, giornata di lancio del 7 Ottobre, che porta il nome evocativo “Alziamo la testa” per rivendicare diritti e democrazia.
mobilitazione2“Da nord a sud, si sono organizzate iniziative politiche dentro e fuori le nostre scuole. La mattinata ha visto il moltiplicarsi di azioni sul diritto allo studio, di banchetti informativi, fotopetizioni e striscioni calati dalle scuole o da luoghi simbolici delle città. Il pomeriggio, invece, ci saranno assemblee pubbliche, che verranno accompagnate da eventi musicali, teatrali e culturali in generale. Centrale per questa giornata è la stesura delle piattaforme rivendicative territoriali e relative alla singola scuola, passaggio imprescindibile per la costruzione di percorsi di partecipazione reali e di qualità.” Dichiara Francesca Picci, Coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti, e continua “Come lo stesso nome vuole sottintendere, la giornata del 30 settembre è solo il primo passo verso un autunno che vuole puntare alla riappropriazione degli spazi decisionali nelle scuole e nelle città, difronte ad un attacco corazzato portato avanti dal Governo Renzi, che punta ad un accentramento del potere attraverso il referendum costituzionale di inizio Dicembre. Noi daremo battaglia.”
Per questo il 7 Ottobre saremo nelle piazze per dire il nostro NO a chi vuole imporre le decisioni, a chi ha già approvato una riforma della scuola passando sulle teste di migliaia di persone in mobilitazione. Ora basta, decidiamo noi da ora in poi, nelle nostre scuole e sui nostri territori. (mobilitazione)

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Renzismo: Un virus mortale?

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

flu-virus-swine-epidemic_0[1]“Al referendum costituzionale gli italiani voteranno avendo subito trenta mesi di renzismo: la disoccupazione, la crisi delle banche, il calo dei consumi. I cittadini voteranno con le tasche”.Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, durante una conferenza stampa sulle ragioni del ‘no’ al referendum, a Padova. “Il 4 di dicembre sarà anche un voto politico, la Costituzione è un fatto politico, cambiare la Costituzione come ha fatto Renzi è un fatto politico. Il premier mai eletto le tenterà tutte. La gente, il popolo italiano, gli dirà un grande ‘no’, per ragioni di merito e per ragioni politiche. Le due cose non si possono scindere”.

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Air France KLM sigla accordo di partnership con Gogo per equipaggiare la flotta lungo raggio con WiFi

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

air franceIl gruppo Air France-KLM ha firmato un accordo di partnership con Gogo, leader mondiale nella fornitura di Internet a banda larga e di intrattenimento nel settore del trasporto aereo, per offrire ai propri clienti servizi di connettività a bordo dei suoi voli a lungo raggio.68 Boeing 777 e 15 Airbus A330 di Air France, così come 29 Boeing 777 e 12 Airbus A330 di KLM Royal Dutch Airlines saranno dotati di Wi-Fi a bordo a partire da fine 2017, per un totale di 124 aeromobili a lungo raggio.Con questo nuovo accordo i passeggeri del Gruppo potranno beneficiare del Wi-Fi durante il loro viaggio, per rimanere in contatto in tutto il mondo con i loro familiari, amici o partner commerciali, sul proprio smartphone, laptop o tablet. Il portale di bordo di Air France-KLM sarà liberamente accessibile e disponibile ai passeggeri per trovare informazioni utili relative al volo e organizzare i dettagli di viaggio. Il prodotto 2Ku di Gogo offre una piattaforma basata sulla più recente tecnologia, con la flessibilità per adattarsi alle crescenti esigenze dei clienti.Michel Pozas Lucic, Vice President Customer Innovation and Care di Air France-KLM , ha detto: “Vogliamo offrire ai nostri clienti la migliore soluzione possibile per rimanere in contatto, installando l’ultima tecnologia Wi-Fi a bordo di più di 120 velivoli nella nostra flotta di lungo raggio. Ancora una volta stiamo dimostrando la nostra capacità di innovare e fornire a tutti i nostri passeggeri la migliore esperienza possibile”.Sulla flotta a lungo raggio di Air France-KLM, i passeggeri godono già del Wi-Fi a bordo del Boeing 787 Dreamliner, con attualmente 8 aeromobili operati da parte di KLM e il primo in servizio per Air France a partire dal 9 gennaio del prossimo anno. I Boeing 787 del Gruppo che offrono Wi-Fi a bordo sono equipaggiati con Panasonic Avionics e offrono lo stesso portale che è previsto sul resto della flotta a lungo raggio.

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Teatro Palladium: presentazione della stagione artistica

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

università roma treRoma 4 ottobre ore 12 Centro di Studi italo-francesi dell’Università Roma Tre Sala Capizucchi, piazza Campitelli 3 presentazione della stagione artistica del teatro Palladium. Interverranno, tra gli altri, Mario Panizza, rettore dell’Università Roma Tre, e attori, registi e musicisti che animeranno il ricco cartellone della stagione. «Il Teatro Palladium, il teatro dell’Università degli Studi Roma Tre, continua ad essere un presidio culturale attivo e vitale nel tessuto del quartiere della Garbatella e dell’intera città», dichiara il rettore di Roma Tre, Mario Panizza. «Con cadenza quasi quotidiana il Palladium offrirà agli studenti, ai romani e agli ospiti della capitale un luogo privilegiato di formazione, di sperimentazione artistica, di dialogo interculturale come testimonia il ricchissimo cartellone di teatro, musica, cinema e danza della nuova stagione. La comunità accademica di Roma Tre si riconosce nel suo teatro e lo sostiene nella consapevolezza del prestigio e del fascino con cui il Palladium attrae artisti e spettatori a livello cittadino e nazionale».

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Il ruolo del rame nell’Alzheimer: Kaler fa il punto a Brescia

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

alzheimer-cervelloI difetti nel metabolismo del rame hanno un ruolo in alcune malattie come il morbo di Wilson, la malattia di Menkes e l’Alzheimer: il professor Stephen G.Kaler, uno dei massimi esperti mondiali delle mutazioni genetiche che influiscono su tale metabolismo, sarà a Brescia il 5 ottobre alle 14 per una lezione magistrale all’Irccs Fatebenefratelli. Kaler è un esperto della malattia di Menkes, avendo scoperto nuove mutazioni ed essendo impegnato in nuovi approcci di terapia genica che hanno il sostegno della Presidenza Obama degli Stati Uniti. Kaler collabora con l’Irccs Fatebenefratelli negli studi sulla malattia di Alzheimer e su altre patologie neurologiche in cui è evidente un disturbo nel metabolismo del rame, come Parkinson e Declino Cognitivo Lieve, considerato precursore dell’Alzheimer. Come spiega la dottoressa Rosanna Squitti dell’Irccs Fatebenefratelli, che con Kaler ha partecipato nei giorni scorsi al X ‘International Meeting of Copper Reasearch’ a Sorrento 25-30 Settembre 2016, congresso internazionale sui disturbi legati al metabolismo del rame, «il rame è un metallo essenziale, presente nella nostra dieta ed è alla base della respirazione, della produzione dei globuli rossi e bianchi esvolge delle funzioni vitali nel metabolismo dei muscoli del tessuto connettivo e scheletrico e soprattutto del cervello. Oltre al Menkes e al Wilson, i difetti nel metabolismo di questa sostanza influenzano malattie come le demenze, in particolare l’Alzheimer, e disturbi del movimento come il Parkinson. Per queste ragioni, il confronto con Kaler è tanto importante per l’attività di ricerca sull’Alzheimer in corso all’Irccs».

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Su le spese, giù la maschera: banche grandi beccate ad aumentare i costi dei cc

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

luca-barniForse sbaglio io, banchiere di provincia che lavora in una piccola banca di credito cooperativo, una di quelle banche che, quando una BCC è in difficoltà, la sostiene concorrendo al fondo di risoluzione del proprio sistema senza avere un euro dalle altre banche (e, soprattutto, dai cittadini contribuenti), ma che –chissà perché– fa la sua parte nel pagare le crisi altrui. Forse sbaglio io a stupirmi dell’aumento nei costi dei conti correnti stabilito unilateralmente da alcuni grandi istituti di credito motivato con il rientro sui costi del “Fondo Nazionale di Risoluzione”. Forse sbaglio io, perché loro aumentano i costi; per un po’ i media ne parleranno e poi tutto riprenderà come prima.Forse sbaglio io, che ho scelto la filosofia di una banca veramente cooperativa, che con il territorio non ha mai perso il contatto e che della mia banca è il vero azionista. È quindi al territorio che risponde la mia banca e, se prendessimo una decisione di questo tipo, non leggeremmo semplicemente sulla stampa locale qualche articolo: avremmo agli sportelli delle nostre filiali i correntisti e –temo- riceverei anch’io diverse mail o telefonate. Se la responsabilità è –come giusto– di chi decide, la decisione dei grandi istituti piove da altezze irraggiungibili; nel nostro caso è a portata di mano, delle famiglie, come delle imprese. Non si scappa: la nostra faccia, i correntisti e i soci l’hanno ben presente. Fermo restando la libertà di una scelta come l’aumento dei costi dei cc, la banca che decide questa mossa sa che la clientela più interessante non farà le valigie. Ma forse sbaglio io a non comprendere quella logica che è regola in tante grandi banche: il profitto sempre e comunque. Perché da quello dipendono il posto e gli incentivi dell’alto management. E cosa volete che siano 25 euro in più all’anno per il cc? Sarà un caso che gli scandali di cui leggiamo nelle ultime settimane (per tacere dei mutui subprime, che appartengono ormai alla storia) e che portano alle maxi multe come quella richiesta dalla FED per Deutsche Bank vedano sempre i grandi sul banco degli imputati? Per me no, perché certi comportamenti non sono il frutto di schegge impazzite, ma di un modus operandi che non capisco e non voglio capire. Forse sbaglio? (Luca Barni Direttore generale BCC Busto Garolfo e Buguggiate) (foto: luca barni)

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Nasce a Roma il comitato per il No

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

referendum“Un secco rifiuto alla Riforma Renzi-Boschi viene lanciato dalla Capitale con la nascita del ‘Comitato Roma Vota No.” esordisce così Raimondo Fabbri, Presidente del neonato comitato, che insieme al consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Fabrizio Santori, annunciano una serie di iniziative sul territorio per promuovere proposte alternative di riforma della Costituzione, in collaborazione con altri comitati per il No. “La Riforma, definita epocale da Renzi, altro non è se non una gigantesca bufala. Non solo non supera il bicameralismo paritario, che resta intatto su diverse ed importanti materie, ma riduce il potere di partecipazione del popolo che non eleggerà più il Senato. Non realizzerà nemmeno la millantata riduzione dei costi della politica, poiché il Senato e il suo apparato continueranno ad esistere e a pesare sulle spalle dei cittadini”.‘Roma Vota No’ – continuano Fabbri e Santori – rappresenterà chi rifiuta di perdere sovranità nazionale a vantaggio dell’Unione Europea, chi crede sia necessario per l’Italia il passaggio al sistema presidenziale, chi auspica il federalismo fiscale ed il riconoscimento agli enti locali dell’autonomia necessaria a dare risposte immediate ai cittadini. Il comitato Roma Vota No si avvarrà del contributo di accademici, personaggi del mondo culturale e politico, convinti che oltre il no continuerà ad esserci vita in Italia” conclude il Presidente del comitato.

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Scuola – Precariato, il Governo apre all’assunzione degli 80mila docenti delle graduatorie d’istituto

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

ministero pubblica istruzioneCon un intervento di Marco Campione, capo segreteria del sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, per la prima volta si intravede nell’Esecutivo un’apertura alla stabilizzazione di oltre 80mila docenti abilitati al momento privi di prospettive: secondo Campione l’attuale “Governo ha deciso di mettere un punto. Ora che la quasi totalità delle Gae della secondaria sono esaurite (e quindi abolite per sempre!), una delega ad hoc sul reclutamento consentirà di impostare la transizione al nuovo sistema e dare una risposta anche alle graduatorie di istituto”. Serve, dunque, un doppio intervento normativo immediato: altrimenti, la prossima estate ci ritroveremo con quasi tutte le supplenze assegnate direttamente dai dirigenti scolastici, perchè le GaE si stanno progressivamente svuotando.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): le GaE non possono rimanere blindate. Come è paradossale che l’esecutivo abbia deciso, con l’ultimo Milleproroghe, di non far riaprire le graduatorie ad esaurimento in corrispondenza dell’aggiornamento periodico a scadenza naturale, prevista a inizio 2017, disponendo uno slittamento di due anni proprio per evitare che vi siano spostamenti di provinciali dei precari. Poichè il rinnovo della seconda fascia delle graduatorie d’istituto è legato a doppio filo a quello delle GaE, viene da sé che si è stoppato anche il trasferimento di provincia verso le province dove ci sono posti: dando, in tal modo, il là alla moltiplicazione dei contratti stipulati con supplenti non abilitati che presentano la messa a disposizione. Nel frattempo, gli abilitati non vengono né immessi in ruolo, né assunti a tempo determinato.

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Vittime banche dal Papa

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

vaticanoL’invito del Papa è “un giusto riconoscimento e una speranza per le tante persone umiliate dal sistema bancario e abbandonate dallo Stato italiano”. E’ quanto afferma il coordinatore dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli commentando il ricevimento in udienza dal Santo Padre previsto per il prossimo 19 ottobre. “Siamo felici che Papa Francesco dia udienza alle vittime del ‘salva-banche’ – commenta Donzelli – abbiamo seguito da vicino le loro battaglie e crediamo che abbandonare queste persone al loro destino sia un gesto immorale, oltre che ingiusto, da parte del governo. Ci auguriamo che l’incontro con il Santo Padre – conclude Donzelli – sia l’occasione per portare una volta per tutte all’attenzione la vicenda e rispondere adeguatamente alle sofferenze che ne derivano”.

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Campagna per il referendum: Diciamo No

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

respect-costituzioneScrive Stefano Feltri vice direttore il Fatto Quotidiano: la campagna per il referendum del 4 dicembre si sta scaldando, cresce la domanda di informazione. Come sapete il Fatto Quotidiano si impegna dalla sua fondazione per difendere la Costituzione che oggi è minacciata dalla riforma Renzi-Boschi-Verdini. Abbiamo quindi due mesi per raccontare quali sarebbero le conseguenze della Carta e per spiegarlo a tutti quelli che possiamo raggiungere. E’ una missione disperata: avrete notato la massiccia campagna del fronte del Sì, guidato dal premier Matteo Renzi, che sventola in televisione il furbo quesito referendario nel quale sono indicate solo le misure che portano consenso (come l’abolizione del Cnel). In questi giorni sul Fatto abbiamo raccontato anche di come il ministro Maria Elena Boschi approfitti del suo ruolo per andare a spiegare le ragioni del Sì alle comunità di italiani all’estero, dove il Fatto o il comitato del No fatica ad arrivare. E’ una battaglia difficile, ma ce la possiamo fare. Per questo abbiamo deciso di ripubblicare lo speciale referendum che “avvolgeva” il Fatto Quotidiano nell’edizione di martedì 27 settembre. Quel numero del giornale è andato a ruba e in tanti ci avete chiesto come recuperarlo, visto che in molte edicole era esaurito. Detto, fatto. Lo troverete domenica all’interno del Fatto Quotidiano in edicola: una pagina-manifesto da appendere e da esibire, un paginone con tutte le ragioni del No che Marco Travaglio ha spiegato nel suo libro scritto con Silvia Truzzi e nello spettacolo “Perché No”, e poi le infografiche da tagliare e diffondere che riassumono lo scempio della Costituzione che avverrebbe in caso di vittoria del Sì. Acquistate il giornale per voi, ma regalatene una copia anche a chi ancora non ha avuto tempo di informarsi o guarda soltanto i tg della Rai e legge i giornaloni. Magari lasciatene una copia al bar o sull’autobus. Ci vediamo domenica in edicola. Non mancate. E cominciate a prepararvi per un grande evento che il Fatto sta organizzando per dire No alla riforma. Se avete idee creative, mandatecele nella parte del nostro sito “Fatto da voi”: le migliori le pubblichiamo nella nuova sezione dedicata al referendum e su carta nella pagina quotidiana “C’è chi dice no”. In questa prima settimana di campagna ne sono arrivate centinaia, alcune geniali. Insieme, noi e voi, ce la possiamo fare a salvare la Costituzione. (foto: respect costituzione)

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Per 8 italiani su 10 il caffè è il rito della mattina per iniziare positivamente la giornata

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

caffèNon bastano le coccole, gli abbracci, i baci, le fusa del gatto o le “feste” del cane, per svegliarsi con energia e positività gli italiani non possono fare a meno… di un buon caffè. Oltre 8 italiani su 10 (82%) infatti hanno ammesso che per battere stanchezza, sonno e stress bevono abitualmente una tazza di caffè ogni mattina. Un rito così amato e diffuso, da essere celebrato in tutto il mondo da star internazionali come Sofia Vergara, Patrick Dempsey e Taylor Swift che non possono proprio rinunciarvi ad ogni risveglio, e da artisti di fama mondiale come Frank Sinatra e Bob Dylan, oltre a stelle italiane come Alex Britti. Ma perché gli italiani non possono farne a meno? Oltre alle note proprietà benefiche, per 9 italiani su 10 basta una tazza di caffè appena svegli per ritrovare positività e buonumore, un antidoto giornaliero alle difficoltà del risveglio. Nella speciale top 10 degli elementi a cui gli italiani non possono rinunciare la mattina il caffè batte il buongiorno del compagno o della famiglia (66%) e le coccole al proprio amico a 4 zampe (58%). Tra i più affezionati al rito del caffè mattutino ci sono le donne (84%), che battono gli uomini (80%), soprattutto manager, professionisti e studenti nella fascia 25-40 anni (86%).

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Prima della “Prima” di Madama Butterfly con Stefania Petyx: un successo

Posted by fidest press agency su domenica, 2 ottobre 2016

trapani-villa-margheritaTrapani Domenica 2 ottobre ore 21.00 Teatro Giuseppe Di Stefano Villa Margherita Seconda rappresentazione di Madama Butterfly Ha avuto un prologo molto particolare la Madama Butterfly di Puccini andata in scena a Trapani, al Teatro Giuseppe Di Stefano per l’Ente Luglio Musicale Trapanese. Stefania Petyx, l’inviata di “Striscia La Notizia”, ha raccontato la trama dell’opera ed il carattere dei personaggi. L’originale iniziativa si intitola “ Ti racconto l’opera – Prima della Prima” ed ha avuto il merito di semplificare l’approccio al capolavoro di Puccini rendendolo comprensibile ed interessante anche per il pubblico neofita. Ed è stata una vera sorpresa. La Petyx è una vera appassionata d’opera, e nei 45 minuti di racconto ha saputo coinvolgere l’attentissimo pubblico del teatro Giuseppe Di Stefano, che alla fine le ha tributato un lungo e caloroso applauso. Poi è stata la volta dell’opera vera e propria andata in scena qui in una versione molto ben confezionata. Convincente la prova dei cantanti, e su tutti quella di Yasko Sato, Butterfly, e Dario Prola, qui nei panni di Pinkerton, che supportati da un’ottima compagnia e da un’ orchestra di alto livello, hanno dato vita a più di un momento di vera commozione. Anche qui, lunghi minuti di applausi finali per la produzione dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, che verrà replicata domenica 2 ottobre alle ore 21.00.
Prezzi dei biglietti: Costo dei biglietti 30,00 euro (A “Platinum”) 20,00 (A “Gold”) 15,00 (B “Gold”) 12,00 (B “Silver), 13,00 (Platinum ridotto per i ragazzi fino a 18 anni) 8,00 (Gold ridotto).

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