Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 7 ottobre 2016

Post-War and Contemporary Evening Auction and Italian Sale in Frieze Week

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

christiesLondon – On October 6, Christie’s Frieze week evening auctions in London continued with the Post-War and Contemporary Art Evening Auction and Italian Sale, which realised a combined total of £52,946,250 / $67,241,738 / €599,988,101, bringing a running total for the week to £81,231,775 / $103,334,068 / €92,261,885. The top price of the evening was the masterpiece, Adrian Ghenie’s record-breaking Nickelodeon (2008) (£7,109,000 / $9,028,430 / €8,054,497). Following the stand out performance of the Collection of Leslie Waddington on Tuesday night, which saw sell-through rates of 100% by lot and value, there was extraordinarily high energy in the room where five artist records were realized in the first seven lots with a fantastic depth of bidding that demonstrated the global demand for quality works of contemporary art. The Post-War and Contemporary Evening Auction achieved exceptional sell through rates of 96% by value and 90% by lot, with almost 70% of works selling over estimate. In total, 13 artist records were set on the night across both the Post-War and Contemporary Evening Auction and the Italian sale. The Italian Sale saw world records set for work fresh to the market, with an emphasis on Arte Povera artists including the top lot Pino Pascali (£2,629,000/ $3,338,830 / €2,978,657) and Gilberto Zorio and (£281,000 / $356,870 / €318,737). Registered bidders from 44 countries across 6 continents demonstrated the continued strength of the global contemporary art market.

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L’avenir politique de l’Union européenne

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

vallsPour suivre notre débat en LIVESTREAMING cliquez ici et posez vos questions sur twitter avec le hashtag Delors20. Ce débat public est organisé dans le cadre de la célébration des 20 ans de la création de l’Institut Jacques Delors sous le nom de “Notre Europe”.
Le Président de la Commission européenne Jean-Claude Juncker et le Premier Ministre de la France Manuel Valls débattent à notre invitation de l’avenir politique de l’Union européenne avec le public réuni à Paris le 7 octobre 2016 et les internautes de toute l’Europe.L’UE et ses États-membres affrontent une crise aux multiples facettes dont l’issue déterminera le sort de la construction européenne. Après le référendum britannique, quelle Europe voulons-nous ? Quelle identité européenne dans la mondialisation? Quelles frontières pour l’UE? Comment assurer la sécurité collective des européens ? Quelle stratégie européenne en matière économique et sociale ?
Autant de questions auxquelles sont invités à répondre Jean-Claude Juncker et Manuel Valls lors d’une conférence publique retransmise en direct sur nos sites et réseaux sociaux. Des partenariats avec des médias européens et acteurs de la société civile de plusieurs pays de l’UE ont vocation à élargir plus encore le nombre de citoyens participant à ce débat interactif en interpellant le Président de la Commission européenne et le Premier Ministre français.

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Siria: PE esorta Russia e regime di Assad a interrompere i bombardamenti sui civili

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

siriaIn una risoluzione votata giovedì, i deputati hanno sollecitato tutte le parti coinvolte nel conflitto siriano, in particolare la Russia e il regime di Assad, a mettere fine alle azioni rivolte contro i civili, condannando i recenti attacchi agli ospedali e a un convoglio di aiuti umanitari. I deputati esortano inoltre i membri del gruppo internazionale di sostegno alla Siria a riprendere i negoziati per una tregua stabile e un eventuale accordo di pace in Siria.I deputati hanno condannato con fermezza tutti le azioni rivolte contro i civili e le infrastrutture civili, in particolare i recenti attacchi contro un convoglio di aiuti umanitari e un magazzino della Mezzaluna rossa nelle vicinanze di Aleppo, azioni che costituiscono senza dubbio un crimine di guerra. Hanno poi auspicato che si prendano provvedimenti contro i responsabili di questi crimini.Hanno poi esortato “tutte le parti coinvolte nel conflitto, in particolare la Russia e il regime di Assad, a mettere fine a tutti gli attacchi rivolti contro i civili e le infrastrutture civili, incluse quelle idriche ed elettriche […], a togliere tutti gli assedi e a consentire un accesso rapido, sicuro e privo di restrizioni alle agenzie umanitarie affinché possano raggiungere le popolazioni che necessitano di aiuto”.Tutti i membri del gruppo internazionale di sostegno alla Siria devono “riprendere i negoziati per facilitare la conclusione di una tregua stabile” e trovare una soluzione politica duratura in Siria. L’UE dovrebbe svolgere “un ruolo più incisivo nella mediazione di un accordo di pace in Siria” La risoluzione sulla Siria è stata approvata con 508 voti favorevoli, 50 contrari e 56 astensioni.

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Referendum: Una riforma che fa “schifo” afferma Brunetta

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

Vorwerk Folletto“Renzi è da solo, verticalizza la campagna referendaria dopo averla personalizzata. Va ovunque, è dappertutto, per dire sempre le stesse cose, producendo il rigetto negli italiani. Dall’altro lato c’è, invece, un movimento orizzontale che si muove per il No”.Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, durante una conferenza stampa a Montecitorio.“L’Italia oggi è sottoposta a stress spaventosi: terrorismo, migranti, crisi economica, crisi europea. Ed è in questo contesto che Renzi divide il Paese, su una riforma che fa schifo. Le modifiche costituzionali devono unire e non dividere. Rischia di venir giù il sistema bancario e noi abbiamo un presidente del Consiglio che fa il giro dell’Italia come un rappresentante della Folletto, con tutto il rispetto per la Folletto. I No sono in vantaggio ovunque, soprattutto al Sud. Tutti i sondaggi danno il No vincente, nonostante Renzi abbia giornali, telegiornali, poteri forti dalla sua parte. Questa deve essere una gioiosa campagna referendaria per dire No a questa ‘schiforma’, No a questo premier mai eletto”.

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La festa della castagna

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

castagnaVallerano (Viterbo) Tutti i fine settimana dall’8 al 30 ottobre 31 ottobre – 1 novembre 2016. Pigmenti bruni e rossastri hanno già colorato le verdi foglie del castagno, si infila tra le mura del borgo l´odore del fuoco, scoppiettano le caldarroste come bambini in festa e i dipinti nelle chiese attendono e invitano all´estasi.
È l´autunno a Vallerano. Un autentico scrigno che si schiude liberando bellezza e cultura, come un riccio fa con la castagna, lasciando già pregustare il suo intenso sapore d´autunno.
E sarà proprio la Castagna del territorio, insignita dalla Comunità Europea del marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP), ad accompagnare la Festa a lei dedicata ogni week-end, a partire dall’8 ottobre e fino al primo novembre 2016, nel pittoresco borgo medievale ubicato nel cuore della Tuscia viterbese.
Un’iniziativa che, giunta alla sua XV edizione, offrirà come al solito una serie di valide alternative, a cominciare dai pranzi e dalle cene all’interno delle caratteristiche cantine scavate a mano nel tufo, con ottimi menù a base di prodotti tipici locali.
Il programma della sagra sarà poi arricchito dai mercatini dell´antiquariato e dell´artigianato;
da valide guide turistiche che porteranno i visitatori a conoscere la storia del paese e le sue numerose e notevoli bellezze artistiche e culturali; dalle incursioni nelle vecchie cantine dove venivano lavorate le castagne fino alle escursioni nel castanificio dove si potranno osservare dal vivo le moderne tecniche di lavorazione delle castagne e dei marroni.
In piazza della Repubblica si potranno inoltre gustare caldarroste a cura dell´organizzazione della sagra e l´atmosfera di festa sarà ulteriormente arricchita ogni giornata da gruppi folkloristici, cortei storici e gruppi musicali che si esibiranno in piazza, oltre ai mercatini tipici dedicati alla gastronomia del territorio e ad esposizioni di opere di vari artisti locali.
Immancabile la guida gratuita contenente tutte le ricette a base di castagna, pubblicata ed offerta gratuitamente dall’Associazione Amici della Castagna di Vallerano, organizzatrice dell’evento.
La stessa associazione, in collaborazione con il Gruppo Archeologico di Vallerano sarà anche promotrice di passeggiate tra i castagneti secolari ed ai siti rupestri e di interesse storico, in collaborazione col C.A.I.

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11° Festa del Cinema di Roma: Celebrazioni in onore del Centenario della nascita di Gregory Peck

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

gregory-peckRoma Nei giorni 18 e 19 ottobre 2016, nell’ambito della 11° Festa del Cinema di Roma (13/23 ottobre 2016) la città di Roma ospiterà una serie di eventi per celebrare il Centenario della nascita di Gregory Peck, proponendone una una visione più intima, elegante e significativa in un luogo che più di ogni altro lo aveva stregato.
Martedì 18 ottobre 2016 alle ore 20.30, davanti alla settecentesca scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna a Roma, verrà proiettata per la prima volta pubblicamente la pellicola del 1953 “Vacanze romane” con Gregory Peck e Audrey Hepburn.
L’appuntamento del 18 ottobre è promosso dalla Famiglia Peck e da Crescentera Productions, con il patrocinio del Ministero Dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Roma Capitale, Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, American Academy di Roma, con la collaborazione di Festa del Cinema di Roma e Casa del Cinema di Roma, Istituto Luce – Cinecittà, Associazione Via Condotti, Associazione Piazza di Spagna – Trinità dè Monti, Confcommercio Roma, Gruppo Martini6 SPA, e con il supporto di Oliver Peoples. Media partner: Dimensione Suono Roma.La serata è un omaggio sentito e accorato al grande attore, leggenda di Hollywood, ricordato da tutti per la sua integrità, dignità professionale, impegno umanitario e sociale e per il suo intenso lavoro di attore che lo ha sempre visto protagonista per oltre 50 anni. Vacanze Romane è stato il primo film americano ad essere stato girato interamente in Italia, confermando Roma come meta culturale e cinematografica e legando in modo indelebile l’immagine di Gregory Peck alla città eterna e alla grande storia d’amore tra la principessa Ann e Joe Bradley. E una delle scene memorabili del film si svolge proprio in Piazza di Spagna: momento dell’incontro tra una Audrey Hepburn dalla raffinata eleganza e un Gregory Peck dal fascino intramontabile. La proiezione, aperta a tutti, sarà preceduta da Red Carpet, a partire dalle 18.00, su Via Condotti e in tutta Piazza di Spagna. Interverranno Dario Franceschini Ministro Dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, John R. Phillips Ambasciatore degli Stati Uniti e Antonio Monda direttore artistico della Festa del Cinema di Roma. Saranno presenti per l’occasione i figli di Mr. Peck, Cecilia Peck Voll e Anthony Peck.
Mercoledì 19 ottobre 2016 alle ore 18.30 presso la Casa del Cinema di Roma verrà proiettato il documentario pluripremiato “Una Conversazione con Gregory Peck” prodotto dalla figlia Cecilia Peck Voll. Alla proiezione seguirà un incontro con Cecilia Peck Voll e Anthony Peck.Inoltre durante i giorni della Festa del Cinema di Roma (13-23 ottobre 2016), il direttore artistico Antonio Monda modererà un panel di personalità di rilievo del mondo del cinema che renderanno omaggio a Gregory Peck e alla sua intramontabile eredità. Arricchirà l’incontro la proiezione di scene dei suoi film.
Scrivono Cecilia Peck Voll e Anthony Peck: “Essere a Roma per questa meravigliosa celebrazione per il Centenario di nostro padre sarà un’occasione speciale per la nostra famiglia. Mio padre girò Vacanze Romane all’apice della sua carriera. Da quella esperienza nacque l’amicizia con Audrey Hepburn, che durò tutta la vita, e un’amore eterno per Roma. Penso che la sua risposta alla domanda inerente alla sua città preferita sarebbe stata simile a quella della principessa Anne nel film: Roma, sicuramente Roma. Custodirò questi ricordi per tutta la mia vita.”
L’evento del 19 ottobre è promosso dalla Famiglia Peck e da Crescentera Productions, con il patrocinio del Ministero Dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Roma Capitale, Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, American Academy di Roma, con la collaborazione di Festa del Cinema di Roma e Casa del Cinema di Roma, Istituto Luce – Cinecittà, Gruppo Martini6 SPA e con il supporto di Oliver Peoples. Media partner: Dimensione Suono Roma. (foto: Gregory Peck)

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Conferenza stampa di presentazione della mostra “Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce”

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

veneziaMilano Gallerie d’Italia – Piazza Scala Piazza della Scala 6 Martedì 18 ottobre 2016, alle ore 11.00, si terrà alle Gallerie d’Italia Piazza Scala, polo museale di Intesa Sanpaolo a Milano, la conferenza stampa di presentazione della mostra Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce, la prima grande mostra che Milano dedica al genio pittorico e all’intelligenza creativa di Antonio Canal, detto “il Canaletto” (Venezia 1697-1768) e di suo nipote Bernardo Bellotto (Venezia 1722 – Varsavia 1780), che sarà aperta al pubblico dal 25 novembre 2016 al 5 marzo 2017.
In mostra circa 100 opere, tra dipinti, disegni e incisioni, un terzo delle quali mai prima d’oggi esposto in Italia, che illustrano uno dei più affascinanti episodi della pittura europea, il vedutismo veneziano, attraverso l’opera dei due artisti che, legati da vincolo di sangue (Canaletto e Bellotto erano rispettivamente zio e nipote), seppero trasformare questo peculiare genere nella corrente d’avanguardia che tanto caratterizzò il Settecento. (foto: venezia)

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Concerto di beneficenza nella Basilica Superiore di Assisi

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

assisiAssisi sabato 8 ottobre alle ore 21,00, presso la Basilica Superiore di San Francesco sarà eseguito il concerto di beneficenza è stato promosso con unità di intenti dagli esecutori a sostegno della Comunità Benedettina di Norcia, seriamente colpita dal sisma del 24 agosto scorso: il Coro San Benedetto ‘Città di Norcia’, diretto da Luca Garbini; la Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco di Assisi, diretta da Padre Giuseppe Magrino; il Coro Polifonico Città di Subiaco, diretto da Fernando Stefanucci e l’Ensemble Assisi Suono Sacro diretto da Andrea Ceccomori. Una serata di musica che richiama anche un appuntamento che non c’è mai stato domenica 28 agosto a Norcia, a causa dell’evento che ha sconvolto il centro Italia, giorno in cui si sarebbe dovuta esibire la Cappella Musicale di Assisi su invito del Coro San Benedetto.
Il programma di sabato sera è incentrato sulla musica sacra e polifonica: dal Cantico delle Creature, francescano, ai canti gregoriani, legati alla preghiera benedettina, passando per autori quali Scarlatti, Faurè, Mozart, Bach e Monteverdi con il Magnificat; preziose note si dirameranno al cospetto della meravigliosa volta blu di Giotto, già scenario inconfondibile di prestigiosi concerti nel corso dell’anno.Ritrovarsi ad Assisi dunque, coinvolgendo altre realtà musicali, è stato spontaneo e naturale visto che ognuno è legato alla città di Norcia; entrambe le città poi che hanno dato i natali a due pilastri della Cristianità, quali San Francesco Patrono d’Italia e San Benedetto, patrono principale d’Europa, sono state colpite da eventi sismici. Da Assisi, nella settimana che conclude i festeggiamenti in onore di San Francesco, un messaggio in musica che sia foriero di pace e speranza per una pronta ripartenza. (foto: assisi)

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L’immagine dei genitori speciali

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

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Torino lunedì 10 ottobre alle ore 20,45 presso la sala 3 del Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino) con la proiezione di La scomparsa di Eleanor Rigby – Loro di Ned Benson. Il film verrà presentato e introdotto da Simona Maggi (psicologa di CiaoLapo Onlus) e Lucia Canale (Referente regionale di CiaoLapo Onlus). Si prosegue venerdì 14 ottobre alle ore 17,30 presso la sala dell’Opera Munifica Istruzione (Via San Massimo 21, Torino) con la proiezione di Return to zero di Sean Hanish. Il film verrà presentato e introdotto dalle referenti locali di CiaoLapo Onlus e da Francesca Sisto (responsabile delle attività formative e sociali dell’OMI).
Sabato 15 ottobre in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sul lutto perinatale, ci sarà un incontro con tutti i genitori che hanno perso un figlio e che desiderano ricordarlo. L’incontro si terrà alle ore 18,00 presso il Giardino Roccioso del Parco del Valentino a Torino; in quell’occasione sarà possibile confrontarsi con altri genitori che hanno vissuto la medesima esperienza e avere informazioni su tutte le attività di sostegno promosse dall’Associazione CiaoLapo Onlus. Tutte le proiezioni sono a ingresso libero verranno precedute dalla visione in anteprima del prologo del documentario in lavorazione, prodotto da CiaoLapo, Gli equilibristi di Cristina Monti e Paolo Rapalino sostenuto dal Piemonte Doc Film Fund della Film Commission Torino Piemonte. (n.r. Chi non vorrebbe rievocare pubblicamente un figlio scomparso prematuramente? Ma a questa domanda ne sorge spontanea un’altra: chi è disposto ad ascoltarci al di fuori della cerchia di chi è stato toccato da questa tragedia? Nella migliore delle ipotesi a questo dolore profondo e non obliabile restano solo le parole di circostanza un po’ laiche e un po’ religiose. Alla fine i genitori che hanno perso un figlio o una figlia restano soli con la loro sofferenza perché quelli che si trovano intorno a loro sembrano aver dimenticato del tutto ciò che è capitato come se volessero esorcizzare un evento rimuovendolo dai loro pensieri. Gli amici non ne parlano perché a loro dire non vogliono risvegliare un dolore, i parenti ti guardano negli occhi senza parlare e vorrebbero dirti “fatti coraggio, questa è la vita.” Ma è davvero così? Io ho scritto un libro in proposito e l’ho riempito di ricordi e di pensieri. Forse è stato solo uno sfogo. Il titolo però “Chi sei? Dove vai?” la dice lunga sulla concretezza che ci imbattiamo nella nostra quotidianità. E’ che dobbiamo fare i conti con una realtà cruda, severa ed anche crudele e cinica: la morte. Di certo questo inevitabile evento non lo stemperiamo con il nostro materialismo, la nostra sete di potere, la nostra avidità, i nostri egoismi ma lo rendiamo ancora più terribile nella sua crudezza. E’ che noi perdiamo in tutto ciò un legame che da solo avrebbe potuto richiamarci al valore più autentico: l’amore. (foto: la scomparsa)

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Lazio: La nuova legge sull’informazione penalizza gli uffici stampa della Regione

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

regione-lazioRoma. Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge regionale n. 210 “Disposizioni di riordino in materia di informazione e comunicazione”, primo firmatario il presidente della commissione regionale Vigilanza sul pluralismo dell’informazione Giuseppe Emanuele Cangemi (Cuoritaliani). Una legge attesa da 18 anni dal settore che troverà nei circa due milioni di euro stanziati per un apposito fondo nel il triennio 2016-2018 una boccata di ossigeno. Un’occasione importante anche per i giornalisti dell’ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio, per ottenere finalmente il contratto nazionale di lavoro giornalistico. Così non è stato. L’emendamento a firma Marta Bonafoni (Si-Sel), Daniele Fichera (Psi per Zingaretti), Piero Petrassi (Cd) e Baldassarre Favara (Pd) che disponeva l’applicazione del contratto nazionale di lavoro giornalistico a tutti i giornalisti degli uffici stampa regionali – e non solo a quelli della Giunta Zingaretti come avviene oggi – è stato ritirato a causa delle “perplessità” espresse dall’ufficio legislativo del Consiglio “in ordine alla legittimità costituzionale delle disposizioni contenute”. A nulla è valsa la recente sentenza della Corte Costituzionale (del 5 luglio 2016, relatore Giuliano Amato) nella quale la Consulta ha riconosciuto la piena legittimità dell’art. 7 comma 3 della legge regionale delle Marche n. 51/1997 (Il personale regionale di ruolo iscritto all’ordine dei giornalisti e che svolge mansioni giornalistiche negli uffici stampa della Regione può optare per il trattamento economico previsto dal contratto collettivo di lavoro giornalistico. In tal caso il rapporto di lavoro è trasformato in rapporto a tempo indeterminato non di ruolo.). Né è valso rammentare all’ufficio legislativo e ai consiglieri della maggioranza Pd che il Cnlg è già applicato nella stragrande maggioranza delle regioni italiane, dalla Toscana alle Marche, appunto, dal Veneto alla Puglia, dall’Emilia Romagna alla Basilicata, dalla Lombardia all’Umbria, dalla Liguria alla Calabria, dalla Valle d’Aosta alle province autonome di Trento e Bolzano, dalla Sardegna al Friuli Venezia Giulia.
Un emendamento sul quale si è acceso il dibattito e nel corso del quale i consiglieri Antonello Aurigemma, capogruppo Pdl-FI, Devid Porrello, capogruppo M5s, e gli stessi Cangemi e Bonafoni hanno evidenziato le disparità di trattamento tra giornalisti che svolgono le stesse mansioni nell’ufficio stampa di Zingaretti, dove è applicato il Cnlg, e in quello del Consiglio, dove invece è negato.
Senza Bavaglio plaude l’azione dell’Associazione stampa romana che è riuscita a fare accogliere numerosi emendamenti di interesse per la categoria e per la battaglia per il riconoscimento del Cnlg. In vista della prossima sessione del bilancio regionale, Senza Bavaglio invita la FNSI a intensificare l’azione volta all’applicazione del Cnlg all’interno di tutti gli uffici stampa della Regione Lazio.(foto regione lazio)

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Nasce a Palermo una piccola città formativa

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

Online Banking ComputerPalermo “Il Polo formativo ANFE Palermo 1” di via Aquileia (ex sede della Facoltà di Psicologia) presenta la nuova sede con due appuntamenti Open Day Anfe Sicilia: sabato 8 e sabato 15 ottobre 2016, dalle ore 10.00 alle 13.00. 3.000 metri quadrati di aule e uffici, si appresta a diventare una piccola città formativa dotata delle più moderne e adeguate dotazioni, con laboratori d’avanguardia per ognuno dei settori di attività: dall’informatica a qualsiasi livello, alla grafica, fino alla ristorazione, passando per il settore turismo e tanto altro ancora.
Un’occasione per conoscere le opportunità offerte dal “sistema formazione”: 68 corsi per 38 figure professionali nella sola città di Palermo, destinati a inoccupati e disoccupati di età compresa tra diciotto e sessantacinque anni, con il rilascio di un’attestazione finale riconosciuta in tutta Europa.

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Intesa Sanpaolo e Senior Italia FederAnziani: accordo per migliorare la qualità della vita degli over 65

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

corso di pc anzianiUn accordo per migliorare la qualità della vita della popolazione senior e non solo, è quello siglato oggi a Milano tra Senior Italia FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età, e Intesa Sanpaolo.
L’intesa tra la federazione e il primo gruppo bancario in Italia consentirà di lavorare insieme per la promozione del benessere e della qualità della vita dei senior attraverso la collaborazione in iniziative e progetti mirati, non solo attraverso l’offerta bancaria vera e propria, con la messa a punto di specifiche convenzioni per gli over 65, ma anche con la componente di offerta extra-bancaria che riguarda la salute, il welfare, il tempo libero e la protezione dagli imprevisti.
Al fine di facilitare lo sviluppo di tali iniziative Intesa Sanpaolo metterà a disposizione di Senior Italia FederAnziani una serie di prodotti e servizi appositamente dedicati, frutto anche di approfondimenti congiunti, comprese iniziative formative progettate ad hoc.
“In Italia oggi gli over 65 rappresentano il 21,7% della popolazione, una percentuale che nel 2045 salirà al 32,5%. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio tsunami, quello della longevità di massa, che avrà importanti conseguenze anche dal punto di vista finanziario, sia per il sistema che per le famiglie”, dichiara Roberto Messina, presidente di Senior Italia FederAnziani. “Perciò è fondamentale che il mondo della finanza, così come le Istituzioni e tutto il mondo produttivo, ripensi le proprie strategie alla luce di tale mutamento epocale, andando incontro agli anziani e alle loro esigenze. L’accordo siglato oggi tra Senior Italia e Intesa Sanpaolo rappresenta un importante passo in questa direzione”.
“Con questo accordo si conferma la volontà del nostro Gruppo di identificare nuove soluzioni e servizi dedicati al segmento Senior, con particolare attenzione alle esigenze di semplicità, chiarezza, trasparenza e convenienza richieste da questa importante fascia di clientela”, ha dichiarato Andrea Lecce, responsabile Direzione Marketing di Intesa Sanpaolo. “Siamo bene attrezzati per rispondere con efficacia alle esigenze di un contesto socio-demografico in continuo cambiamento, caratterizzato dall’allungamento della vita media e cogliamo questa opportunità per ampliare adeguatamente la gamma della nostra offerta.

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Pensiamo all’attività delle Pmi agricole e non al Ttip

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

agricoltura europea1Dalle parole del ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – si evince con chiarezza come le istituzioni europee, nonché il ministro stesso, stanno ancora pensando al Ttip invece che alla vera spina dorsale del vecchio continente, e cioè il comparto agroalimentare basato sull’attività delle Pmi agricole.
L’attenzione che si continua a riporre su questo trattato internazionale, che sarebbe fortemente lesivo degli interessi delle piccole e medie aziende agricole nostrane, dei suoi operatori e dei cittadini, conferma l’incapacità della politica nazionale ed europea in ambito agricolo.
Il nostro auspicio – conclude Tiso – è che qualcuno, magari il governo o il ministro dell’Agroalimentare, Maurizio Martina, ricordino presto al ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che il suo compito è quello di proteggere l’agricoltura italiana e non di affossarla definitivamente svendendola alle multinazionali.

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“L’oncologia di precisione nella cura del melanoma: sfide e novità terapeutiche”

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

porta nuova milanoMilano mercoledì 19 ottobre 2016 ore 11.00 – Circolo della Stampa Corso Venezia 48 incontro stampa “L’oncologia di precisione nella cura del melanoma: sfide e novità terapeutiche”. Il melanoma cutaneo è una neoplasia molto aggressiva, tra i principali tumori giovanili. In Italia rappresenta, infatti, il terzo tumore più frequente al di sotto dei 50 anni e registra, ormai da anni, una costante crescita sia negli uomini sia nelle donne. Nel 2016 in Italia sono attesi circa 13.800 nuovi casi di melanoma cutaneo, 7.200 tra gli uomini e 6.600 tra le donne, rappresentando così il 3% di tutti i tumori in entrambi i sessi. I Numeri del Cancro in Italia, Rapporto AIOM-AIRTUM 2016
Negli ultimi anni sono emerse rilevanti novità riguardo alla gestione clinica del melanoma, in particolare sotto il profilo terapeutico, grazie anche all’approccio dell’oncologia di precisione. L’incontro ha l’intento di favorire una riflessione sul livello di conoscenza di questa patologia e della sua gravità, grazie alla presentazione dei dati di un sondaggio condotto su un campione della popolazione italiana. Saranno inoltre forniti un quadro complessivo sull’oncologia di precisione, quale grande innovazione per il medico e per il paziente, e informazioni circa le novità terapeutiche in questo ambito. Intervengono
Prof.ssa Paola Queirolo, UOC Oncologia medica IRCCS San Martino, IST Genova e Presidente IMI – Intergruppo Melanoma Italiano
Prof. Giuseppe Palmieri, Oncologo Medico, Primo Ricercatore CNR, Responsabile dell’Unità di Genetica dei Tumori del CNR di Sassari. Presidente Eletto IMI – Intergruppo Melanoma Italiano
Prof. Gilberto Corbellini, Professore ordinario di Storia della medicina e docente di Bioetica, Sapienza Università di Roma
Dott.ssa Guja Tacchi (SWG)
Modera l’incontro: Federico Mereta, giornalista scientifico

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Quotidiani online, finalmente c’è il riconoscimento giuridico

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

logo-fidest-jpgLa nuova legge sull’editoria, approvata in terza lettura ieri dalla Camera dei deputati, introduce per la prima volta una definizione precisa del quotidiano online. Questo apre importanti prospettive al mondo dell’editoria digitale. Il legislatore, tra le altre cose, è intervenuto per disporre un’aggiunta all’articolo 1 della legge 7 marzo 2001, n. 62, “Nuove norme sull’editoria e sui prodotti editoriali” che definisce i prodotti editoriali. Ai “classici” aggiunge il “quotidiano on line” e per questo «si intende quella testata giornalistica: a) regolarmente registrata presso una cancelleria di tribunale; b) il cui direttore responsabile sia iscritto all’Ordine dei giornalisti, nell’elenco dei pubblicisti ovvero dei professionisti; c) che pubblichi i propri contenuti giornalistici prevalentemente on line; d) che non sia esclusivamente una mera trasposizione telematica di una testata cartacea; e) che produca principalmente informazione; f) che abbia una frequenza di aggiornamento almeno quotidiana; g) che non si configuri esclusivamente come aggregatore di notizie».Marco Giovannelli, presidente di Anso, esprime soddisfazione per questo passaggio: «La definizione scelta dal legislatore è esattamente quella più volte suggerita dalla nostra associazione. Lo abbiamo ribadito anche nelle ultime settimane ai responsabili del Dipartimento per l’informazione e l’editoria coinvolti in una azione da parte dell’Unione Europea».
logo fidest ookLa legge introduce diverse novità che coinvolgeranno nuovi soggetti editoriali puntando su progetti innovativi e che valorizzino la digitalizzazione dell’informazione. «Saremo attenti a seguire il lavoro del Governo – prosegue Giovannelli – che è stato “delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, a predisporre uno o più decreti legislativi aventi ad oggetto la ridefinizione della disciplina dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, la previsione di misure per il sostegno agli investimenti delle imprese editrici e dell’emittenza radiofonica e televisiva locale, l’innovazione del sistema distributivo, il finanziamento di progetti innovativi nel campo dell’editoria presentati da imprese di nuova costituzione, nonché la previsione di misure a sostegno di processi di ristrutturazione e di riorganizzazione delle imprese editrici già costituite”. La nostra Associazione in questi anni ha svolto un’importante azione con i piccoli editori e nei prossimi giorni Anso sarà protagonista di un’audizione dell’AgCom per una nuova indagine sui giornali online locali». L’onorevole Marco Di Maio, ex presidente di Anso, che ha lavorato con i colleghi per l’approvazione della legge ha così commentato l’esito del proprio impegno: «Con l’approvazione della legge sull’editoria il mondo dell’informazione on-line raggiunge un risultato storico: il riconoscimento giuridico del quotidiano on-line, fino a oggi inesistente nel nostro ordinamento. Un risultato frutto del lavoro svolto da Anso fin dalla sua nascita e della sensibilità mostrata dal parlamento e dal Governo, che consentirà in futuro di utilizzare tale definizione per interventi mirati e per una disciplina più puntuale a sostegno e a tutela di questo settore. L’informazione on-line è ormai un pilastro imprescindibile del pluralismo e un’abitudine insostituibile per milioni di italiani, che finalmente trova pieno e giusto riconoscimento giuridico”. «Ora -conclude Giovannelli- sarà importante procedere rapidamente per dar attuazione alla legge. E su questo faremo sentire la voce dei soggetti protagonisti sui territori locali».

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Def-governo: “Ostruzionismo becero” dichiara Brunetta

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

camera deputati2“Lo slittamento dell’arrivo della nota di aggiornamento al Def in Aula a Montecitorio è dovuto al non rispetto da parte del governo della nuova legge di bilancio che prevedeva, nella nota di variazione al Def, non solo l’indicazione degli obiettivi programmatici ma anche la loro giustificazione analitica anticipando, proprio per corroborare questa giustificazione, gli obiettivi della legge di bilancio stessa”.
Lo ha detto Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, parlando con i giornalisti al termine della capigruppo di Montecitorio.“Il governo non ha onorato questa novità prevista dalla nuova legge di bilancio, si è presentato in Commissione con una nota non completa, la Commissione glielo ha fatto rilevare, e con arroganza degna di miglior causa il ministro Padoan ha ribadito che quelli erano i numeri, che quelle erano le spiegazioni e che dovevano essere bastevoli. In parallelo a questo c’era stata la precedente valutazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio, che non ha nulla a che fare con l’opposizione ma che è un’istituzione parlamentare prevista dalla normativa italiana ed europea, che aveva dichiarato di non poter procede all’assenso rispetto alla nota di variazione.
Il combinato disposto di queste due cose ha portato diciassette membri della Commissione Bilancio a chiedere, sulla base dell’articolo 18 della legge 243 del 2012, di riconvocare il ministro Padoan per dare spiegazioni. Quindi il ministro dell’Economia torna in Commissione non per sua graziosa volontà ma perché è stato obbligato da diciassette parlamentari a tornare.A tutto ciò è dovuto il differimento della nota di aggiornamento al Def in Aula, non all’ostruzionismo delle opposizioni. Qui abbiamo un auto-ostruzionismo becero del governo che non rispettando la legge ha portato a questo slittamento e a farsi bocciare dall’Upb. Attenzione se l’Ufficio parlamentare di bilancio mantiene la bocciatura ne derivano conseguenze gravissime a livello europeo, perché manca un timbro di validità indipendente dei conti. E come abbiamo detto più volte noi quel timbro lo vogliamo, dopo aver però esperito tutti i percorsi previsti dalla legge.Bontà sua Padoan verrà in Commissione martedì alle ore 20, si sottoporrà al dibattito e in parallelo si sottoporrà anche alla validazione o meno da parte dell’Upb.Se il buongiorno di vede dalla mattina, siamo all’inizio di un percorso molto accidentato della legge di bilancio, che ovviamente si mescola con la campagna referendaria. Ma tutto questo l’ha voluto Renzi. E ne vedremo delle belle, perché se Renzi pensa con la legge di bilancio di comprarsi in consenso al referendum si sbaglia di grosso. Già da questi iniziali scontri si evidenzia come tutto questo stia diventando, per il premier e per il governo, un boomerang”, ha concluso Brunetta.

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Umberto Eco e la Massoneria di Mauro Cascio

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

mauro-cascio1Ci siamo. Ecco un nuovo libro che nasce, cresce e che vivrà insieme a noi. Per dimostrare una cosa semplice, all’apparenza, ma che semplice in realtà non è: che la Massoneria non è quel luogo infame dove si concepisce ogni complotto, inclusi detersivi, scie chimiche, vaccini, o dove si custodisce la realtà dei cerchi nel grano. La Massoneria è, da secoli, la chiesa della Filosofia, senza dogmi, senza assolutismi e senza padroni. «Solo che se lo dico io nessuno mi dà retta», dice Mauro Cascio. «Ma forse scomodando Umberto Eco…».
Ecco il perché di «Umberto Eco e la Massoneria», l’ultimo lavoro del filosofo pontino pubblicato da Tipheret (Catania) nella Collana di De Lantaarn, il capitolo di studio del Rito di York. «La passione di essere nel mondo. Questa è la Massoneria. Con la voglia di interrogarlo, di rubargli il segreto del suo senso e di stupirsi. Questo fanno i ‘muratori’, oggi, e lo fanno insieme: costruiscono edifici di comprensione e questo si chiama, a rigore, ‘Spirito’. Umberto Eco non ne ha fatto parte, è stato sempre in un angolo, a raccontare, a criticare, a studiare. E restituire la sua voce è un contributo prezioso, significa fare i conti con se stessi, anche a sporcarsi, anche a farsi male. Ma sono rischi che ogni operaio del pensiero ha già messo in conto». Se e quando la Massoneria sbaglia è giusto che si intervenga, ma, se si parla di nomi, è giusto citare anche quelli di Fichte, di Schelling, di Hegel, di Goethe, di Lessing, di Mozart. E in Italia Pascoli e Carducci. Altezze dello spirito che forse con Mafia e affini avevano poco a che fare.
Mauro Cascio, ha curato in italiano l’opera omnia di Martinez de Pasqually e di Jean-Baptiste Willermoz, ha proposto le prime edizioni di classici di Louis-Claude de Saint-Martin, Constant Chevillon, Jean Bricaud, Oswald Wirth e ha scritto numerosi libri, anche dedicati alla Massoneria. L’ultimo sull’argomento è «Filosofia Massonica», con una introduzione di Alessandro Cecchi Paone.

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Gli esperti sulla Malattia di Gaucher

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

porto antico genovaGenova 11 ottobre 2016 Palazzo della Borsa a partire dalle 8.15 XII incontro annuale sulla Malattia di Gaucher. L’evento è sotto la guida della dottoressa Maja Di Rocco, responsabile dell’Unità operativa semplice dipartimentale di Malattie Rare dell’Ospedale Gaslini di Genova, che da dodici edizioni è responsabile scientifico dell’evento, affiancata da uno Scientific Steering Committee, l’appuntamento chiamerà a raccolta i medici che da anni si occupano della patologia. La giornata, che sarà aperta appunto dalla dottoressa Di Rocco con la presentazione degli obiettivi dell’incontro, vedrà tra i protagonisti il professor Timothy M. Cox, del Dipartimento di Medicina dell’Università di Cambridge, che terrà una lectio magistralis proprio sui benefici della terapia, dal titolo “Development of substrate reduction therapy in Gaucher disease” e parlerà di una nuova terapia orale per la Malattia di Gaucher, che potrebbe migliorare la qualità di vita delle persone affette per le quali ad oggi è disponibile solo l’infusione endovenosa. Durante i lavori, diversi altri specialisti ed esperti svilupperanno una serie di argomenti di discussione (in allegato, il programma) per poi arrivare alle conclusioni, in serata.
E’ così che anche quest’anno, Genova ospiterà i maggiori esperti nazionali e internazionali della Malattia di Gaucher, per fare il punto su diagnosi, terapia, esperienze e ricerca riguardo a questa patologia rara che in due terzi dei soggetti affetti vede l’esordio in età pediatrica. Anche se la diagnosi è spesso ritardata all’età adulta. E’ a partire dalla prima edizione del 2005 che ogni anno, grazie al contributo non condizionato di Genzyme, gli esperti si riuniscono a Genova per confrontarsi e discutere sulle più recenti acquisizioni sulla Malattia di Gaucher. L’obiettivo raggiunto è stato la creazione di un gruppo di lavoro italiano che coinvolge non solo i clinici dei centri di riferimento per la malattia di Gaucher del nostro Paese, ma anche i medici ospedalieri che effettuano ogni quattordici giorni la terapia enzimatica sostitutiva. Un gruppo di lavoro coeso, che ha condiviso le conoscenze ed elaborato le esperienze cliniche in pubblicazioni di rilievo internazionale, creando cultura e professionalità per questa malattia rara. Un percorso che ha permesso di rendere omogeneo l’approccio clinico e terapeutico.
Nel 2014, per esempio, è stato presentato un algoritmo che individua la malattia già nei bambini. Creato da un gruppo di metabolisti ed ematologi, l’algoritmo è nato partendo da due premesse: la prima è che più del 30% di chi manifesta la malattia lo fa, appunto, in età pediatrica, pure se la diagnosi può arrivare con ritardo anche di otto o dieci anni. La seconda è che con la giusta terapia, se iniziata precocemente, si possono evitare danni permanenti e irreversibili agli organi. Durante il convegno, saranno presentati i primi risultati di uno studio italiano che, applicando appunto l’algoritmo, aiuta il pediatra a diagnosticare precocemente i bambini affetti dalla malattia.
La Malattia di Gaucher è una condizione rara ed ereditaria con una frequenza intorno a 1 su 40.000 persone. A causa della carenza di un enzima, la beta-glucosidasi acida (glucocerebrosidasi), che ha il ruolo di scindere una molecola di natura lipidica, la malattia porta un accumulo di lipidi nelle cellule denominate appunto di Gaucher. Questo provoca l’ingrossamento della milza e del fegato con anemia, ematomi, sanguinamento eccessivo, ma anche osteoporosi o alterazioni ossee. La malattia di Gaucher fu descritta per la prima volta nel 1882, ma gli studi clinici sono partiti molti anni dopo. Basti pensare che solamente nel 1984, grazie alla madre di un bambino statunitense e a un gruppo di ricercatori, si iniziò la sperimentazione della terapia con l’enzima mancante.

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“Adolescente deviante”: tesi per la terza laurea di un ergastolano

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

musumeciDa bambino sognavo di diventare grande per vendicarmi di essere stato bambino. Ci riuscii senza neppure accorgermene. Ricordo che da pochi giorni avevo compiuto quindici anni. Con Adamo e Nunzio mi ero appostato vicino a una piccola banca. Dovevamo decidere chi sarebbe entrato per primo. Io ero preoccupato perché pensai: – Chissà che faccia faranno gli impiegati quando ci vedranno entrare con la pistola in mano. Immaginando il loro spavento mi vergognai un po’. Ormai, però, era troppo tardi. Per nascondere la paura e la timidezza mi offrii di entrare per primo, io che ero il più giovane. Dovevo dimostrare ai miei compagni e a me stesso che avevo le palle. E poi i soldi mi servivano.
A casa avevo due fratelli e una madre che non ce la facevano a tirare avanti. Entrai dentro la banca come un pazzo furioso, gridando le identiche parole che avevo ascoltate tante volte nei tanti film che avevo visto: – Fermi tutti, questa è una rapina! Mi voltai indietro, sicuro di vedere i miei compagni. Ma non c’erano. Ero solo. Se l’erano fatta addosso e mi avevano abbandonato. Preso dal panico, per un attimo pensai di scappare anch’io. Per fortuna gli impiegati di banca furono molto solerti. Devo dire anche gentili. Mi dicevano: – Sta’ calmo, non sparare, ecco, prendi. I soldi non sono i nostri, prendili pure. Ho una moglie e tre bambini non farmi del male.
Sentendo quelle parole mi calmai. Presi i soldi e uscii dalla banca. Una volta fuori, pensai che era stato persino troppo facile. E credetti che, in futuro, non avrei avuto più problemi di soldi.
Pensai che da grande avrei fatto il rapinatore di banche. Prima, però, avrei dato una lezione a quei due bastardi dei miei complici che mi avevano tradito. Diedi loro un appuntamento per l’indomani al solito posto. Dietro il cimitero. Vicino alle case popolari. Arrivai a piedi con addosso una pistola calibro 22 a canna lunga e un coltello. Erano già lì i bastardi. La luna era alta nel cielo. E li illuminava. Erano seduti sulla panchina ad aspettarmi. Spuntai all’improvviso come partorito dalla notte. Appena mi videro si alzarono. Mi vennero incontro. E iniziarono a balbettare:
carcere– Appena tu sei entrato in banca, abbiamo visto dall’altro lato della strada una macchina della polizia e siamo scappati.
– Comunque è andata bene.
– Abbiamo letto dal giornale che hai portato via dodici milioni.
– L’hai portata la nostra parte?
Risposi loro:
– Eccola!
A Nunzio diedi un colpo di calcio di pistola alla tempia. Adamo era molto più alto di me e non ci arrivavo; così gli sparai a un piede. Dopo averli presi a calci tutte e due e aver loro intimato: Se ve la cantate vi ammazzo come cani, me ne andai pensando:
– Per quale ragione nel giornale c’era scritto che il rapinatore aveva portato via dodici milioni quando invece i soldi erano solo sette milioni?
Da lì in poi, capii che le banche ci guadagnano sempre, anche quando vengono rapinate! Quella sera mi sentii invincibile, capace di realizzare i miei sogni. Mi incamminai verso il centro.
Me ne andai a puttane, in via Prè. E pensai alla prossima rapina che avrei fatto. Rapina che, però, fu un disastro. Fuori dalla banca c’era una pattuglia di carabinieri ad aspettarci. Scappammo a piedi.
Antonio e Ciccio fuggirono a destra, io scappai a sinistra. Dopo pochi metri inciampai e caddi.
Provai a sparare, ma la pistola si inceppò. Mi sentii perduto. Gettai la pistola in faccia al carabiniere più vicino. E proprio mentre mi stavo per rialzare, da dietro mi arrivò un calcio alla tempia che mi fece svenire. Mi svegliai nel gabbione centrale del carcere di Marassi.
All’ufficio matricola mi schedarono: Carmelo Musumeci, nato il 27/07/1955 ad Aci Sant’Antonio, provincia di Catania, alto un metro e settanta, occhi castani, capelli castani, accento siciliano, segni particolare nessuno. Mi presero le impronte. Mi fecero le foto. Mi ordinarono di spogliarmi. E mi perquisirono. Subito dopo, venni messo nel reparto minorenni al piano terra.
E così fui scaraventato in una lurida e sporca cella a sognare la libertà. Iniziai a pensare solo a scappare. Nella mia giovane vita aveva sopportato abbastanza bene ogni traversia ma il carcere, quello, non riuscivo proprio a sopportarlo. Rimanevo sdraiato sulla branda per ore intere pensando a come scappare da quell’inferno. I giorni venivano e andavano. E il morale sprofondava sempre di più. Mi sanguinava il cuore perché, abituato a essere libero, non riuscivo a vivere chiuso in una cella. Dovevo andarmene. Ne parlai con il mio compagno di cella Salvatore:
– Te la senti di fare la bella?
– Ma da qui non è riuscito a scappare nessuno.
– Noi ce la possiamo fare.
Salvatore accettò. Dovevamo procurarci un seghetto. Salvatore era un ragazzone calabrese grande e grosso. Buono come il pane. In seguito lo incontrai a Milano. E in quell’occasione mi salvò la vita durante una sparatoria contro il clan dei Marsigliesi. Salvatore aveva la carnagione scura. I capelli e gli occhi neri come il carbone.
Mi assicurò:
– Per il seghetto ci penso io a farlo entrare. Mi faccio fare un pacco da mia sorella e lo faccio incollare sul fondo fra le due pareti del cartone.
Ero pessimista:
– E come arriva a noi? Di solito la guardia del magazzino, dopo che svuota il pacco, il cartone vuoto lo butta via.
Ma lui aggiunse:
– Un mio amico lavora con la guardia del magazzino e, in un secondo momento, di nascosto lo potrà recuperare.
E così andarono le cose. La sera stabilita segammo le sbarre. Ci davamo i turni. Uno segava. E l’altro cantava. I nostri compagni delle altre celle ci urlavano di smettere che eravamo stonati. Scegliemmo di scappare una notte in cui una nebbia bianca, umida, spessa e impregnata di pioggia avvolgeva tutto il carcere. Levammo le sbarre della finestra della nostra cella. E uscimmo fuori. Nel carcere regnava una gran calma. Il mio cuore si era fatto piccolo e batteva forte. Controllavo con gli occhi e con le orecchie tutto il cortile. Io andavo avanti. E Salvatore mi veniva dietro. Sapevo che non era ancora fatta perché c’era da saltare il muro di cinta. All’improvviso, ci trovammo circondati da una decina di guardie. Mentre pensavo che l’amico di Salvatore che lavorava in magazzino ci aveva traditi, già mi arrivavano calci e pugni da tutti le parti. Caddi per terra e svenni. Mi svegliai all’indomani con un oscuro velo di sangue che mi scendeva continuamente davanti agli occhi. Avevo le sopracciglia spaccate. Ero legato a un letto di contenzione, con i lacci stretti ai polsi e ai piedi. La finestra aperta. Tremavo e battevo i denti. Avevo una fame da lupi e sentivo un freddo cane. Le guardie volevano sapere da chi avevamo avuto il seghetto per tagliare le sbarre. Per questo mi picchiavano di continuo. E io rispondevo urlando: – Bastardi, rotti in culo.
Solo il mio orgoglio di siciliano mi faceva resistere. Ma la mia era davvero una resistenza disperata. Orgoglio a parte, mi sentivo a pezzi. Dopo una settimana, le guardie si stancarono di maltrattarmi e mi sciolsero dal letto di contenzione. E dopo altri dieci giorni di isolamento mi portarono di nuovo in sezione. A un anno da quell’episodio fui scarcerato. Ma fu troppo tardi, perché ero già diventato un ragazzo deviante e non potevo o non volli più voltarmi indietro. Era iniziata la mia carriera di criminale. (Carmelo Musumeci)
(foto: musumeci)

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Il diavolo e la città bianca di Erik Larson

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2016

erik-larsonStati Uniti, 30 ottobre 1893. L’architetto Daniel H. Burnham è sul tetto del mondo: l’Esposizione Universale di Chicago si è appena conclusa con uno straordinario successo di critica e pubblico e, ad appena quattro anni dal clamore suscitato dall’Esposizione di Parigi, l’America celebra il suo trionfo di avanguardia globale nel campo dell’architettura e simbolo delle promesse della modernità e del Novecento. Quella di Burnham è stata una lotta dai contorni epici contro tempo, politica e caratteristiche fisiche del terreno: tra complesse bonifiche – l’area di Jackson Park, su cui sorgono gran parte degli edifici, pochi mesi prima dei lavori era una landa di sterpaglie e desolazione –, rischi di sciopero, scontri con le personalità locali e un clima quanto mai inclemente, l’edificazione della «Città Bianca» appare a tutti come un miracolo. Un sogno giunto al suo lieto fine.
Ma c’è un’altra città, oscura e demoniaca, che si è andata costruendo parallelamente nel ventre del paese; una città tirata su da un unico uomo nel silenzio dello scantinato del suo albergo, cadavere su cadavere, omicidio dopo omicidio. Per tutta la durata dell’Esposizione, Henry Howard Holmes, «l’assassino piú folle e depravato dell’Ottocento», ha infatti continuato a uccidere: il suo hotel, «il Castello», da cui sono passati nei mesi della fiera centinaia di turisti, è un intricato dedalo di stanze e corridoi che nascondono scannatoi, camere di tortura e forni crematori.
Un capolavoro di perversione, sorretto unicamente dal fascino di un uomo che, con la sua avvenenza e i suoi modi calmi e diretti, è riuscito a ingannare un’intera comunità: dai numerosissimi creditori alle giovani donne che continuavano a venire da lui cercando lavoro, per poi scomparire per sempre.
Con la stessa prosa esatta e potente de Il giardino delle bestie, Erik Larson ricostruisce la storia di queste due città – la città della speranza e quella della morte – e dei due uomini che le hanno erette. Il diavolo e la città bianca è l’affresco di un momento storico elettrizzante in cui, a pochi passi da Buffalo Bill e Thomas Edison, si aggiravano le illusioni e gli incubi di un’America ingenua e inconsapevole.
Erik Larson è nato a Freeport, Long Island, nel 1954. Collaboratore di Time, New Yorker, Atlantic Monthly, Harper’s e altre prestigiose riviste americane, ha scritto numerose opere, tra le quali si segnalano Il giardino delle bestie, Guglielmo Marconi e l’omicidio di Cora Crippen e Scia di morte. L’ultimo viaggio della Lusitania, tutte pubblicate da Neri Pozza. Il diavolo e la città bianca ha vinto l’Edgar Award in the Best Fact Crime 2004. Erik Larson vive a Seattle con la moglie e tre figlie.Traduzione dall’inglese di G. M. Griffini Euro 18,00 472 pagine biblioteca Neri Pozza. (foto: Erik Larson)

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