Roma lunedì 24 e martedì 25 ottobre ore 21 Teatro Vascello Via Giacinto Carini 78 (lunedì 24 ottobre 2016 ore 21:00 martedì 25 ottobre 2016 ore 21:00 platea 20 euro) spettacolo “Il grande Inquisitore” da “I fratelli Karamazov” di F. Dostoevskij, con la regia di Irma Immacolata Palazzo. Il gioco del Doppio, tema caro a Dostoevskij, è la chiave di volta attorno alla quale ruota lo spettacolo “Il grande Inquisitore”, dove la figura del Cristo diviene una mera proiezione di determinati aspetti della coscienza. Con Nicola Vicidomini, Roberta Laguardia, la partecipazione del Soprano Bibiana Carusi, l’orchestrazione e le tastiere di Domenico Virgili, la coreografia di Paola Maffioletti. E gli allievi della Scuola di Teatro Fondamenta.
Inizio cantato e coreografato, quasi fossimo ‘caduti’ improvvisamente nell’evocazione del celeberrimo musical Jesus Crist Superstar e quindi, stilisticamente, richiamati a vivere il Doppio della figura del Cristo. Decisivo il ‘voto’ del popolo, impersonato dagli allievi della Scuola di Teatro Fondamenta, che, tra Cristo e il ladrone, si sa, sceglierà Barabba. Sui loro abiti bianchi (Cristo è l’umanità) verranno proiettate in parte le varie stazioni di una singolare Via Crucis fotografata nel 1981, e per l’occasione rielaborata in slide. Il video, proiettato sul fondale, che racconta di una Passione ‘giocata’ e vissuta nella periferia del Sud, un solitario rito-spettacolo, nel quale Cosimo Cinieri truccato da Gesù portò una pesante croce per le strade, è supportato da una colonna sonora di voci fuori campo: esplosioni di parole come quelle che vengono dette o urlate a ogni angolo della strada, in attinenza con la lingua furbesca e popolare, commento degli astanti di fronte a un ‘mistero’ di una religiosità etnologicamente cupa che accetta come vera la rappresentazione, legata com’è alle proprie credenze o illusioni religiose. Commenti stupiti, ammirati, partecipi o increduli, fideismi e scetticismi, della povera gente assiepata lungo il percorso: comari, vecchi sfaccendati, ragazzotti. Un documento della demenzialità diffusa esilarante e agghiacciante al contempo, un impasto di scioccaggine, superstizione, ‘cuore in mano’, pruriginoso pietismo, credulonità da tossicodipendenza televisiva (frequenti i richiami al Gesù zeffirelliano).
In contrappunto, il canto del soprano Bibiana Carusi, che scopriremo infine essere il Doppio di quel Cristo in borgata. Da Madonna Addolorata per quel Figlio destinato al Golgota e fuori per destino da qualsivoglia agognato sogno materno, il soprano infine si fa silenzioso Cristo anch’esso, di fronte all’eloquio del sofista Inquisitore. Simmetrici, sul lato destro della scena, spettatori e poi commentatori della filippica dell’Inquisitore, i due fratelli Karamazov: Ivan (Nicola Vicidomini), autore del poemetto messo in scena, e Alioscia (Roberta Laguardia), altro Doppio del Cristo, qui a testimoniare in maniera più umana una variante della divina –fattasi umana- comprensione, nei confronti del fratello che finirà pazzo a causa delle sue idee.
Il testo, e conseguentemente la sua messinscena, consente molteplici riflessioni che riguardano la contemporaneità. Morto Dio, o l’idea di Dio, che poi è la stessa cosa, davvero all’uomo è permessotutto? E davvero l’uomo non sa reggere la libertà di scelta tra bene e male preferendo invece un destino servile, manovrato da padri-padroni (oggi, soprattutto il mercato e la TV) che, secolo dopo secolo, scelgono per lui, manovrandolo e manipolandolo in cambio di una fittizia tranquillità? Nel mondo della globalizzazione, nel quale i confini hanno sempre minor importanza, e lo Stato non è più l’esclusivo detentore del potere, nella nostra epoca, il Grande Inquisitore si nasconde appunto dietro il concetto impersonale di mercato, che, attraverso la pubblicità, influenza non solo gli acquisti ma anche gli stili di vita. Anche la religione, ci dice Dostoevskij, quando occorre, entra nel gioco, e viene strumentalizzata per contribuire a organizzare la società così come la pretende il Grande Inquisitore, lasciando gli uomini nella condizione di sudditi non permettendogli di diventare cittadini consapevoli, uomini.
Dostoevskij elabora, con questo suo romanzo-testamento dai forti accenti filosofici, la prima impietosa radiografia della crisi dell’uomo contemporaneo, lacerato da contraddizioni insanabili, che abita un contesto incerto e ormai senza punti di riferimento. I suoi personaggi sono incarnazioni di figure morali che si dibattono su un palcoscenico dell’anima; talmente vivi da sentirceli contemporanei ed empaticamente vicini.
Montaggio video: Esperimento Cinema – Conversione digitale: Giannantonio Marcon – Scenografia: Fabiana Di Marco – Pittore: Giancarlino Benedetti Corcos – Costumi: Adelaide Innocenti– Foto di scena: Daniele Lanci -Dir.di scena: Damiano Francesco Palazzo.
Archive for 19 ottobre 2016
Spettacolo: “Il grande Inquisitore”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
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Enhancing Point Source CO2 Management Technologies Is Crucial for Increased Adoption
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
LONDON The focus on a low-carbon economy is highlighting the need to manage point source CO2 emissions. Emissions from any single stationary industrial source are high enough to quantify and capture, and provide more accountable stakeholders than with atmospheric CO2 capture. However, the tremendous costs involved in CO2 capture are underlinging the importance of developing more effective solutions.
“CO2 conversion technologies can help offset the capture cost, at least to a certain extent,” said TechVision Research Analyst Lekshmy Ravi. “This is giving impetus to the carbon capture and utilization (CCU) trend, which enables the use of CO2 as a potential revenue stream and will set stakeholders on the path toward the ideal of a zero-carbon economy. The challenge for CO2 conversion products is in providing performances similar to, or better than, conventional products and in finding acceptance among customers.”Point Source Carbon Dioxide (CO2) Management, recent analysis from Frost & Sullivan’s TechVision subscription, provides insights on various capture and utilization technologies and details innovators in the carbon management domain.Click on the following link for complimentary access to more information on this analysis and to register for a Growth Strategy Dialogue, a free interactive workshop with Frost & Sullivan’s thought leaders: http://frost.ly/xv
Government support in the form of suitable frameworks and regulatory policies will be vital to ensure the financial stability of carbon capture and sequestration/storage (CCS) projects.“For instance, the depressed carbon prices in Europe, public opposition to onshore storage, and complexity of CCS projects have stalled committed public funding for projects in the region,” noted TechVision Research Analyst Kowtham Kumar Kannadasan. “On the other hand, Canada, Australia and a few states in the US have well-addressed regulations for carbon storage.”Adoption levels are set to improve as changing mindsets and commercial viability of applications like plastic from CO2 and algae farming using CO2 encourage technology development. Some of the major market players investing in the CCS space are the Linde Group (Germany), ENGIE (France), and Royal Dutch Shell plc (Netherlands).
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The ESOMAR Global Market Research report 2016
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
The (traditionally defined) market research community enjoyed another year of growth in net (2.2 per cent) and absolute (3.5 per cent) terms, in 2015 according to the Global Market Research report (ESOMAR, 2016). This year’s report takes into account revenues generated by the data analytics sector, adding an estimated US$ 4.6 bn to the global turnover, bringing it to a total of US$ 44.3 bn in 2015.Having said this, due to the renewed strength of the US dollar in 2015, exchanging numerous markets’ turnovers into the dollar at first glance appears to contradict much of the reported growth rates around the globe. For instance, the reported 2014 global turnover sits at US$ 46.2 bn and yet when examining the 2015 turnovers in their local currencies, the reported growth of 3.5 per cent becomes all the more apparent due to fluctuating exchange rates. Additionally, data from ESOMAR collaboration with Outsell Inc. illustrates that the insights industry as a whole, could be considered to be a large as almost US$68 bn, if expanded to include emerging sectors. (photo: Global turnover)
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EU – Turkey deal should be taken to Court, French human rights ombudsman tells MEPs
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
The EU- Turkey deal goes against all rules, said Mr Toubon, French Defender of Rights. He added that the deal should be taken to the European Court of Justice as it is against the Charter on Fundamental Rights.
MEPs in particular asked about the situation of unaccompanied minors living in the shantytowns in the refugee camps in Calais such as the “Jungle” which a delegation from the Civil Liberties Committee visited in July.
Mr Toubon, who described his role as Defender of Rights as a form of ombudsman with effective powers such as the power to make observations and give recommendations, shared their worries regarding the conditions in the camps and the protection of the children.
He stressed the responsibility of the UK for the children, and urged that some of the more stable structures remain as shelters for the minors when the Jungle is dismantled.
Mr Toubon also voiced concerns about some aspects of the French emergency law, introduced following the terrorist attacks, in particular in relation to the power to carry out house searches at night, based on administrative decisions, and the effect such searches might have on children who witness them.
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Europe’s largest medical congress returns to Paris in 2019
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Paris. The European Society of Cardiology (ESC) is proud to announce that its annual congress will be held in Paris at the end of August 2019. The ESC Congress is the world’s premier cardiovascular congress, attracting more than 30,000 healthcare professionals from more than 140 countries during a five-day scientific programme.“We are delighted to be returning to Paris, a destination which contributed to one of the greatest successes of the ESC,” said Chief Executive Officer of the ESC, Isabel Bardinet. “The ESC Congress 2011 that was held in ‘The City of Light’ will be remembered as one of the most productive and well attended ESC events. We hope that this future edition will encounter even greater success in this very attractive capital.”Bernard Jomier, Deputy Mayor of Paris for Health, Disability and relations with the APHP, welcomed this good news for Paris: “After the success of the 2011 edition, Paris is very honoured to once again host the annual congress of the ESC. It is an excellent opportunity to increase the efforts undertaken by the City of Paris for the prevention of cardiovascular disease risks.” This enthusiasm is also shared by Jean-François Martins, Deputy Mayor for Sport and Tourism, who added: “Paris will assure the best conditions to make this major event a success. Once again, Paris proves its capacity to host such world-class events and is going to intensify its work to attract more congresses in the years to come.” Pierre Schapira, Chairman of the Paris Convention and Visitors Bureau, praises: “the daily work carried out by the Convention Bureau teams to increase the attractiveness of the destination, offering help and advice to planners of major events in the capital; work which has been crowned today with this good news.”
Michel Dessolain, CEO of Viparis, is delighted to host the ESC Congress at Paris Convention Centre: “We are proud to contribute to the international appeal of Paris. Paris Convention Centre will provide an optimal setting for major events such as this one. This represents a real vote of confidence for the future Convention Centre of the Parc des Expositions de la Porte de Versailles, which will be the biggest in Europe.”
The Paris Convention Bureau encourages and supports professional associations that wish to propose Paris as a host destination and was proud to count more than 1,000 congresses in 2015. It works alongside Parisian professionals to make the destination even more appealing to associations. More information on its dedicated website: http://www.convention.parisinfo.com
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Looking to the future
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
SANTIAGO — As the sun rose behind the Andes, more than 250 people representing various indigenous populations of South America entered the newly-dedicated continental Baha’i Temple. The melodies of the choir permeated that sacred space, as Baha’i scriptures in Spanish and the Mapuche language, resounded through the Temple’s auditorium, touching the hearts of those present.This moving scene ushered in the final day of the special inauguration ceremonies that have unfolded since Thursday.Speaking after the dawn visit, Paicavi Painemal Morales, an indigenous Baha’i from Temuko in Chile explained that “As Mapuches, we pray in many different places—we are very connected to the land and to nature.”When we pray,” he continued, “we pray directly to God and so for this reason the Temple is very special for us—and it is for this reason that many Mapuche are Baha’is.”Jesus Angel Gudino was among the first of Argentina’s Guarani people to accept the Baha’i teachings in the early 1970s. “I am very happy to be here,” said Mr. Gudino, “because this event shows the unity of everything—the cultures, the people: all is put into practice.”
“It was impossible for me to imagine such a great number of people,” he said. “We were so small when I first became a Baha’i.” Some 250 people representing various indigenous populations of South America began the final day with a special visit to the Temple. Enlarge (12 images) A member of the Wayuu from the north of Colombia, Carlos Javier Epiayu Herrera, was determined to tell his family and friends back home everything that he had been experiencing over the past several days.”All the knowledge that we acquire here we will apply in our country and we will share it.” This special dawn visit to the Temple on the final day reflected the significance given to the indigenous peoples’ contribution to the advancement of civilization—a theme that was present throughout the conference and highlighted on day 3. A presentation by Baha’is from the northern region of Brazil drew attention to the love expressed in the Baha’i writings for indigenous populations. Baha’i sacred scriptures place particular emphasis on their capacity to illumine the world. “Their awakening is a decisive moment in the life of the Faith and the life of these peoples,” said the Brazilian delegation. As in the day before, groups of up to 500 people from among the nearly five thousand conference participants continued to make their first visits to the House of Worship.
Inspired by the vision of the Temple as an institution that weds together worship of God and service to humanity, representatives of national Baha’i communities from around the continent and further afield continued to share their experiences with social action.In particular, a number of presentations were made about transformative educational processes initiated by Baha’i communities or Baha’i-inspired organizations. From small grassroots projects to larger, well-established institutions, examples were presented from such countries as Brazil, Suriname, Panama, and Bolivia.A delegation from northern Brazil described how a program for 11-14 year olds was offered to a school in response to lack of spiritual values in the national school curriculum. A video showed the director of the school expressing gratitude for this program, which reaches around half of the pupils. “We are building a new history here,” she said.Gustavo Ortega from the Nur University in Bolivia, which is also working to apply Baha’i principles to both its academic curriculum and administrative structures, told the conference, “We started a process that has changed education in our country.” The University has become recognized for its commitment to fairness, gender equality, and the generation and application of knowledge.Individuals also shared the benefit of learning from other communities around the continent and applying what they discovered to their own activities.
The final session of the conference lifted and directed the vision of participants toward the months and years ahead.In a keynote address, a former member of the Universal House of Justice, Dr. Farzam Arbab emphasized the great role that indigenous populations have in the “process of the spiritualization of the peoples and the nations”.Dr. Arbab asked those present to look toward the future: “What will be the fruits that our efforts produce under the influence of the spiritual forces that now emanate from this House of Worship?”Calling on those present to carry back with them to their countries the spirit of the conference, representative of the Universal House of Justice, Antonella Demonte, in the closing moments, drew the attention of the conference to the power of unity and love that had permeated the gathering of nearly five thousand people—what she described as “collective spirit”. (photos: people)
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Kuwait’s Al-Sumait 2015 Health Prize For Africa Development Awarded to Briton For Tackling Malaria In Children
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Kuwait City, Tuesday October 18, 2016 – The 2015 Kuwait-sponsored Al-Sumait Health Prize for African Development has been awarded to Britain’s Professor Kevin Marsh of the University of Oxford and African Academy of Sciences, Kenya, for his sustained efforts to control and eradicate malaria, which impacts the health of tens of millions of African children. The choice was announced at a meeting Monday in Kuwait City of Al-Sumait’s Board of Trustees, which comprises Bill Gates, co-chair of the Bill & Melinda Gates Foundation, and Kuwait’s First Deputy Prime Minister and Minister of Foreign Affairs, H.E. Sheikh Sabah Khaled Al-Hamad Al-Sabah.Professor Marsh said: “I am tremendously honoured and excited to have been awarded the Al-Sumait 2015 Health Prize, which I see as recognition of the work of many wonderful colleagues who I have been fortunate to work with over the last thirty-five years. The award will be used to continue to support the development of science in the continent, particularly through supporting emerging young African research leaders.” Dr. Adnan Shihab-Eldin, Director General of the Kuwait Foundation for the Advancement of Sciences (KFAS), which administers the awards, said: “Professor Marsh has spent over half his life living and working in Africa where he’s had a major impact on malaria and other infectious diseases through his ground-breaking work that has helped the health of millions of children.” Noting that declining rates of malaria have spared the lives of an estimated 6 million children in Africa in the last 15 years, Dr. Adnan Shihab-Eldin said Professor Marsh has played a key role over the past decade in widening the focus on better control and eventual eradication of the malaria.Professor Marsh will receive the prestigious one-million dollar prize for African development – sponsored by the Kuwait government – during an award ceremony at the Fourth Arab African Summit in Equatorial Guinea on November 22, 2016. The citation from the Board of Trustees noted that Professor Marsh has published over 450 medical articles with African colleagues in peer reviewed journals and built training and research centers in Africa that have educated numerous medical scientists, including many now holding leadership positions in Africa and globally.
The citation continued: “Professor Marsh has gained the trust and respect of his African colleague with his work in the African Academy of Sciences to promote health sciences among scientists. His leadership in the development of AESA, a new pan African platform for supporting excellence in science, is having a continent wide effect in building the scientific and technological base on which Africa’s development depends.”Al-Sumait Prizes, which honor individuals or institutions who help advance economic and social development, human resources development and infrastructure in Africa, were instigated on the initiative of His Highness Sheikh Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, the Amir of the State of Kuwait.The awards acknowledge the work of the late Dr. Abdulrahman Al-Sumait, a Kuwaiti doctor who dedicated his life to addressing the health challenges confronting Africa and established the Direct Aid humanitarian organization. Al-Sumait awards are administered by the Kuwait Foundation for the Advancement of Sciences (KFAS) and a Board of Trustees who oversee the selection of the recipients.“Each of the Al-Sumait prize winners represent innovative, exciting initiatives underway to address the challenges facing Africa,” said Dr. Adnan Shihab-Eldin.(photo: Professor Kevin Marsh)
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Nel 2016 raddoppia il business sugli immigrati
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Il governo svela i numeri dell’accoglienza nel Documento di bilancio: “Basta affari alle spalle degli italiani: obbligare le coop a rendicontare le spese””Adesso abbiamo la conferma messa nero su bianco dal governo nel Documento programmatico di bilancio 2017: secondo le cifre diffuse dal Ministero dell’Economia sono infatti 127.721 gli immigrati accolti nelle strutture temporanee al 14 ottobre 2016, contro i 76.683 del 2015. Si può dunque presumere che alla fine dell’anno il numero degli immigrati accolti in Italia nei centri allestiti in emergenza sarà pressoché raddoppiato rispetto al 2015. Ecco perché il governo non si impegna per fermare gli sbarchi: il business dell’accoglienza è sempre più un affare per le cooperative e tutti gli altri soggetti che non sono obbligati a rendicontare le spese sostenute”. E’ quanto afferma il coordinatore dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, promotore della legge parlamentare d’iniziativa regionale “Taglia business immigrati”.”Se ai numeri delle persone accolte nei centri di emergenza sommiamo quelli dei Cara e degli Sprar – sottolinea Donzelli – si scopre che al momento sono 164.521 gli immigrati che trovano accoglienza in Italia. Si tratta di cifre spaventose che ci danno la conferma una volta di più della gravità della situazione. Per questo, come ha già sottolineato anche la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, nei prossimi giorni rilanceremo la nostra proposta di legge ‘Taglia business’ per obbligare tutti i soggetti che si occupano di immigrazione di dimostrare le proprie spese con scontrini, fatture e contratti, come accade per qualsiasi azienda in qualsiasi altro settore. Lo stesso governo nello stesso documento calcola in 4,2 miliardi la spesa prevista per gli immigrati nel 2017, praticamente quadruplicata rispetto al 2014 – conclude Donzelli – il business dell’accoglienza è una vera e propria truffa ai danni degli italiani alla quale vogliamo al più presto che si ponga fine”.
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Presentazione del programma pastorale della Caritas diocesana all’Università Lateranense
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Roma Venerdì 21 ottobre, alle 17.30, nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense (piazza San Giovanni in Laterano 4), il cardinale vicario Agostino Vallini presiederà l’incontro di presentazione del programma pastorale della Caritas diocesana di Roma. All’appuntamento, che segna l’inizio dell’anno pastorale per gli animatori della carità, parteciperanno parroci, diaconi, religiosi, operatori e volontari dei centri Caritas, sia diocesani che parrocchiali.Il convegno si aprirà con un momento di preghiera; seguiranno l’introduzione del direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci, la riflessione di Grammenos Mastrojeni, coordinatore per le iniziative eco-sostenibili della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, che interverrà su “Ambiente, sviluppo, giustizia e pace: l’ecologia integrale in pratica”, e le conclusioni del cardinale vicario Agostino Vallini.“La comunità testimone della misericordia ricevuta in dono” è il titolo del programma pastorale che la Caritas diocesana propone alle comunità parrocchiali, alle associazioni e ai movimenti ecclesiali. «Trasmettere la misericordia – scrive il cardinale Agostino Vallini nell’introduzione – significa riscoprire la città con le sue vie, piazze e luoghi di aggregazione come primo luogo di testimonianza cristiana, ove introdurre un nuovo modo di entrare in relazione, facendosi prossimi e prendendosi cura di quanti sono feriti nel corpo e nel cuore. In questo modo i singoli battezzati e la comunità cristiana possono introdurre nel tessuto cittadino sangue fresco, capace di sconfiggere “l’anemia spirituale” di cui la nostra Città soffre e che genera un disagio crescente. Dobbiamo continuare a celebrare il Giubileo nella quotidianità, consapevoli che è necessario irrigare ogni giorno con le opere di misericordia il cuore degli uomini e della città per trasformare i tanti deserti presenti in giardini fioriti».«Il Giubileo della misericordia – spiega monsignor Enrico Feroci – ci chiede non solo di fare qualcosa, di lasciare un segno a ricordo, come un tempo si lasciava un monumento, una croce all’inizio del paese in ricordo delle “missioni” ma di essere, utilizzando la parola espressamente coniata da papaFrancesco “misericordianti”. È stato lo stesso Pontefice a suggerire le grandi priorità di questa misericordia: il creato nel rispetto di quella ecologia “integrale”; il fratello che chiede aiuto, nell’accoglienza delle sue sofferenze e della sua persona; la famiglia e la comunità, iniziando ad amare chi ci è vicino, con cui condividiamo la vita, le giornate, il lavoro, il quartiere».Durante l’incontro verranno distribuiti il programma, che al suo interno contiene anche i riferimenti di tutti i servizi promossi dalla Caritas diocesana, e i sussidi per i tempi liturgici di Avvento e Quaresima.
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Al via la prima campagna “Menopausa meno… male”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
La menopausa è ancora considerata una fase negativa della vita per troppe italiane. Il 61% afferma di sentirsi peggio di prima della fine del ciclo mestruale. Il 76% lamenta un aumento di peso, il 68% presenta disturbi urinari, irritazione e secchezza vaginale. E il 31% soffre di sbalzi d’umore. Oltre il 50% delle donne non sa che aumenta il rischio oncologico e cardiovascolare. Otto su dieci però vorrebbero ricevere maggiori informazioni su prevenzione, pericoli per la salute e possibili terapie. Sono questi alcuni dei dati emersi dal sondaggio “Come Vivi la Menopausa” condotto dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) il mese scorso su 2.037 italiane d’età compresa tra i 40 e i 60 anni. I risultati sono presentati oggi a Roma nel corso della penultima giornata del 91° congresso della Società Scientifica dal titolo La Salute al Femminile tra Sostenibilità e Società Multietnica. L’indagine fa parte della campagna Menopausa Meno…Male lanciata dalla SIGO con l’obiettivo di aiutare a vivere questa fase della vita con maggiore consapevolezza e serenità. Il progetto è stato realizzato grazie a un educational grant di MSD. “La menopausa non deve essere più considerata un periodo grigio e di decadenza – afferma il prof. Paolo Scollo, Presidente Nazionale della SIGO -. L’aspettativa di vita femminile è, infatti, di 84 anni nel nostro Paese. Significa che dopo la fine della fertilità una donna ha quasi 30 anni di vita attiva di fronte a sé e almeno 15 di vita sessuale. I disturbi legati ai cambiamenti psico-fisici sono spesso sottovalutati e ritenuti, in modo errato, inevitabili. Nella maggior parte dei casi invece basta correggere gli stili di vita per migliorare i sintomi e, quando serve, ricorrere alle terapie più innovative”. “Vogliamo promuovere a livello nazionale una nuova cultura della prevenzione e combattere vecchi stereotipi – sottolinea il prof. Enrico Vizza, Segretario Nazionale SIGO e Presidente del Congresso di Roma -. Per esempio i chili di troppo sono una delle conseguenze più temute della menopausa ma solo il 24% delle donne afferma di praticare regolarmente sport. Mentre il 32% sostiene di seguire una dieta regolare ed equilibrata. Anche gli esami tipici di questa fase della vita non sempre vengono scrupolosamente eseguiti. Un’italiana su tre non controlla annualmente la pressione arteriosa e il livello di colesterolo nel sangue. Il 29% non svolge ogni 24 mesi la mammografia per la diagnosi precoce del tumore del seno”. “La menopausa è ancora vissuta come un tabù ed è un argomento di cui si parla molto poco nel nostro Paese – aggiunge il prof. Giovanni Scambia, Direttore del Dipartimento Tutela della Salute della Donna della Cattolica di Roma e Presidente del Congresso di Roma -. Appena il 31% delle italiane riesce a comunicare i suoi problemi, dubbi e ansie con il proprio marito o partner. Una su due preferisce confidarsi con amiche e parenti. Nelle prossime settimane distribuiremo in tutti gli ambulatori di ginecologia materiale informativo. Proseguiremo poi con altre iniziative nazionali per fornire a tutte le donne gli strumenti formativi e i rimedi più adatti a preservare il benessere psico-fisico anche dopo i 50 anni”.
Menopausa Meno…Male vede la collaborazione di diverse società scientifiche come l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), la Società Italiana di Endocrinologia (SIE) e la Fondazione Insieme contro il Cancro. Si articola attraverso un sito internet dedicato http://www.menopausamenomale.org; la distribuzione di materiale informativo; l’elaborazione di sondaggi e survey tra la popolazione e le società scientifiche, l’organizzazione di dibattiti pubblici e la formazione degli stessi ginecologi. In particolare nei prossimi mesi si terrà la prima conferenza nazionale sulla salute della donna in menopausa che riunirà ginecologi, oncologi, cardiologi, endocrinologi, medici di famiglia. “Con la nostra campagna vogliamo raggiungere anche tutti i camici bianchi che si interfacciano direttamente con le over 50 – afferma Scollo -. Siamo gli specialisti del benessere femminile e seguiamo le nostre assistite fin dall’inizio dell’età fertile. Possiamo quindi dare il nostro contributo affinché i vari professionisti della salute migliorino il loro approccio verso chi sta affrontando una fase complessa della vita”. “Con la fine del ciclo mestruale non deve interrompersi la “collaborazione” tra il ginecologo e la donna – prosegue Vizza -. Solo il 51% delle italiane però si sottopone regolarmente, almeno una volta l’anno, alla visita con lo specialista. Il nostro ruolo invece è ancora fondamentale per assicurare che il corpo femminile venga mantenuto in salute il più possibile. Possiamo interpretare i segnali, medicare tempestivamente gli eventuali piccoli disturbi ed intercettare le patologie più serie”. Menopausa Meno…Male vuole inoltre contrastare la diffidenza sulle terapie a cui le donne possono sottoporsi. “Il 42% delle intervistate non le utilizza perché ha paura di possibili effetti collaterali – conclude Scambia -. Il 35% però non ha ricevuto nessuna informazione a riguardo. Abbiamo un problema culturale da affrontare, il progetto ci aiuterà a farlo”. (foto: menopausa)
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Webtrekk, un “Campione Nascosto”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
, provider mondiale di strumenti di digital intelligence basato a Berlino, pianifica un’ulteriore crescita nel mercato Italiano dopo un fruttuoso 2016.Webtrekk offre strumenti di analisi di mercato di livello professionale e ha recentemente lanciato delle “smart marketing solutions”, che permettono alle aziende non solo di analizzare ma anche di comprendere meglio le attività dei loro utenti. Fornisce inoltre una serie di strumenti di automazione del marketing per agire su questi preziosi insight.Compagnie leader del mercato come Mediaset, Red Bull, Repubblica, Hugo Boss, RAI, Porsche, La Stampa e più di 1000 realtà in diversi settori hanno già utilizzato appieno i propri dati grazie a Webtrekk. “Un grande sito di e-commerce, nostro cliente, è riuscito ad aumentare i propri tassi di conversione del 72% e le proprie entrate del 21%, semplicemente offrendo un interessante sconto poco prima che i visitatori abbandonassero il sito”, ha detto il CEO di Webtrekk Christian Sauer.Il Country Manager per l’Italia Nicola Liverani ha così commentato: “Alcuni dei nostri clienti sono rimasti sorpresi da tutto il potenziale nascosto che i loro dati possedevano. Più conoscono i loro clienti, meglio possono servirli, guidare l’innovazione e accrescere il loro business”.Webtrekk Italia è una compagnia registrata e, secondo i ranking internazionali, un “Campione Nascosto” del mondo digitale, in diretta competizione con giganti dell’industria quali Google Analytics e Adobe. “L’Italia è un mercato digitalmente sofisticato e perciò uno dei paesi più importanti per Webtrekk. Vogliamo espandere la nostra attività in questo paese e concentrarci ancora di più nel lavorare con i player dell’industria Italiana”, ha affermato Nicola Liverani.Con la sua ampia offerta di prodotti, Webtrekk si aspetta di proseguire la propria forte crescita in Italia nel 2017.
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Rapporto Open Innovation e Corporate Venture Capital
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Milano. Martedì 25 Ottobre 2016, Ore 14.00 SMAU, Fieramilanocity Viale Scarampo, Porta Colleoni – Gate 4 Sala Plenaria. Italia Startup e SMAU ti invitano alla presentazione del primo Rapporto sui modelli italiani di Open Innovation e di Corporate Venture Capital, promosso da Assolombarda, Italia Startup e Smau, in partnership con Ambrosetti e Cerved, che si terrà nell’ambito di SMAU martedì 25 ottobre alle ore 14.00.
Una ricerca che punta a 2 obiettivi, condivisi nel contesto dell’Industry Advisory Board di Italia Startup, in coordinamento con il progetto Startup Town di Assolombarda:
– dare una prima dimensione al fenomeno del Corporate Venture Capital italiano, inteso come investimento finanziario e industriale in startup innovative italiane;
– individuare modelli concreti e replicabili di Open Innovation, includendo nell’analisi l’identificazione delle esigenze aziendali, gli incontri conoscitivi, i vantaggi per il business, la costruzione di reti innovative, fino alle vere e proprie acquisizioni.Questi gli argomenti che verranno presentati, con il supporto di testimonianze per le diverse tipologie di modelli individuati.
Programma: Apertura Pierantonio Macola, Smau Stefano Venturi, Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza
Marco Bicocchi Pichi, Italia Startup
Interventi di: Alessandro Braga, Ambrosetti, Guido Romano, Cerved
Tavola Rotonda: Emilio Paccioretti, Arti Grafiche Boccia; Ettore Botto, Reda; Paolo Costa, Spindox; Paolo Penati, QVC Italia; Antonio Grioli, Zucchetti.
Moderatore: Alvise Biffi, Vice Presidente Piccola Industria Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza e coordinatore Industry Advisory Board Italia Startup
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Donatella Versace: Un racconto per immagini intimo e personale
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Diventata direttore artistico della maison nel 1997, dopo la tragica perdita del fratello Gianni, l’enigmatica figura di Donatella Versace ha da allora catapultato il brand nel futuro. Questo libro racconta e illustra l’interpretazione che Donatella ha dato di Versace e ripercorre il suo straordinario lavoro di cura e definizione dell’identità della maison attraverso il ventunesimo secolo. Il libro scritto da Donatella Versace con Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi Contributi di Tim Blanks, Ingrid Sischy e altri, fotografa il presente di Versace e il suo archivio storico, dalle passerelle agli scatti backstage fino a raccontare i segreti di Atelier Versace. VERSACE è accompagnato da contributi scritti da alcune delle voci più autorevoli del mondo della moda. Il libro raccoglie foto di Richard Avedon, Steven Meisel e Mario Testino, per citarne alcuni; le immagini di supermodelle come Christy Turlington, Naomi Campbell e Linda Evangelista; questo volume racconta l’energia magnetica, il lusso e il fascino che definiscono Versace.
G Donatella Versace è direttore artistico e vice presidente della Gianni Versace SpA, Maria Luisa Frisa è professoressa alla Università IUAV di Venezia, critica e fashion curator. Stefano Tonchi è direttore di W Magazine. Tim Blanks è editor at large di Business of Fashion, Ingrid Sischy è stata scrittrice, critica e international editor per Vanity Fair e Vogue. Cartonato / 10.5” x 13.5” / 336 pagine / 250 fotografia a colori e in bianco e nero Euro 95 / Rizzoli Data di pubblicazione: Novembre 2016 (foto: donatella versace)
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Nel 15° anniversario dalla scoperta della prima sequenza del genoma umano (2001)
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Firenze dal 18 al 21 Ottobre congresso annuale della Società Europea di Terapia Genica e Cellulare. Dalla pietra miliare della sequenza del genoma umano, la terapia genica e cellulare ha portato enormi progressi, con un impatto importante sul futuro della medicina e della salute umana. Nelle ultime tre decadi sono stati approvati circa 1.992 test clinici sulle terapie genetiche, di cui 2/3 (63,9%) negli USA e 1/4 in Europa (25,8%), dove la ricerca made in Italy si colloca in prima linea.
In quest’ambito della medicina, in questo cruciale momento di svolta il passaggio dalle scoperte scientifiche in laboratorio alla loro applicazioni nella pratica clinica sta diventando realtà. L’appuntamento “Cambiare il volto della medicina moderna: cellule staminali e terapia genica” è stato organizzato in partnership con la Società Internazionale per la Ricerca sulle Cellule Staminali (ISCCR) e l’Associazione di Biologia Cellulare e vedrà la partecipazione di oltre 1.000 partecipanti. ESGCT è la massima società scientifica che supporta il progresso della ricerca di base e traslazionale che impiega la terapia genica e cellulare e conta un’adesione crescente tra studenti di medicina, scienziati, clinici, esperti di etica e di regolamentazione di settore, appartenenti sia al mondo accademico che industriale. Lo scopo del Congresso annuale è quello di facilitare collaborazioni che possano accelerare i progressi della ricerca e l’evento di quest’anno celebra risultati senza precedenti: per la prima volta nella storia la terapia genetica è, infatti, diventata disponibile come terapia commerciale standard.
In maggio, la Commissione Europea ha approvato la prima terapia genica per il trattamento di una malattia rara, ADA-SCID (immunodeficienza combinata a causa di deficit di adenosina deaminasi), che colpisce i bambini: Strimvelis® di GlaxoSmithKline. I dati clinici e i risultati di questo trattamento sono discussi in una sessione con focus sulle terapie geniche per i pazienti. In agosto, la Commissione Europea ha autorizzato, inoltre, l’immissione condizionata in commercio per Zalmoxis® di MolMed, la prima terapia cellulare basata sull’ingegnerizzazione del sistema immunitario per il trattamento delle leucemie e di altri tumori del sangue. Al simposio MolMed si discute di come la conoscenza accademica possa tradursi in soluzioni terapeutiche, grazie a partnership strategiche con il mondo imprenditoriale, per esempio gli start-uppers e le aziende biotech.Luigi Naldini, Direttore scientifico dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la Terapia Genica (Tiget) – che ha lavorato sui vettori lentivirus e il trasferimento di geni – crede nella possibilità di ulteriori svolte nei trattamenti. “Test clinici recenti di terapia genica hanno dimostrato notevoli benefici terapeutici e statistiche di sicurezza eccellenti e forniscono prove concrete del fatto che la terapia genica possa offrire cure per condizioni altrimenti terminali o seriamente invalidanti.” – afferma Naldini.Durante le quattordici sessioni della manifestazione, ricercatori e scienziati leader a livello mondiale presentano dati inediti sui progressi clinici in terapia genica per il trattamento del cancro, dell’emofilia, delle malattie neurali, scheletriche e cardiovascolari.La scienza delle terapie geniche e staminali è stata rivitalizzata negli ultimi anni dopo diverse false partenze. I risultati, però, non hanno sempre ricevuto la giusta attenzione. Un altro obiettivo del Congresso è quello di modificare questa tendenza. “I nostri sforzi meritano di essere maggiormente riconosciuti dalla comunità scientifica, dai media generalisti, dal mondo della finanza e dalla società in generale – afferma Nathalie Cartier-Lacave, Presidente di ESGCT – Accanto a risultati clinici notevoli, il contributo offerto dalla terapia genica al progresso della biologia sperimentale e delle scienze biomediche supera l’attuale percepito.”Il Congresso ospita altre 21 sessioni parallele incentrate su temi specifici e presentazioni di abstract. Vi sarà anche un convegno promosso dalla Fondazione Telethon, rivolto alle Associazioni Pazienti per informare sui progressi della terapia genica e le future possibilità di trattamento. L’intento è quello di coinvolgere i pazienti e il grande pubblico in un dibattito sulle implicazioni mediche ed etiche della terapia genica e cellulare e di riconoscere l’importante ruolo che le ONG come Telethon possono svolgere a favore della ricerca sul campo, lavorando a stretto contatto con le università pubbliche e con le istituzioni e le aziende private.Hans Clevers, professore di genetica molecolare presso l’Università di Utrecht, ritiene che questa dovrebbe essere una parte importante del processo di ricerca. Il Prof. Clevers ha sviluppato innovative tecniche che impiegano le cellule staminali adulte. “Molti credono che sia preferibile essere riservati riguardo le proprie scoperte e non condividerle per il timore che vengano rubate. Fin dall’inizio ho deciso che non volevo lavorare in un mondo in cui la sfiducia è la norma, ma in un mondo in cui siamo aperti e possiamo condividere – afferma – Con la mia squadra ho sviluppato un nuovo, promettente modello: un ‘organoide’ tridimensionale derivato da cellule staminali adulte che replicano la struttura delle cellule che rivestono l’intestino. Più di 100 laboratori in tutto il mondo stanno oggi lavorando con questo approccio per studiare il cancro e altre malattie.”Il Congresso si chiude ospitando il “Germline Editing Debate”, in cui i partecipanti alla discussione si focalizzano sull’uso del gene editing per modificare gli embrioni umani e sulle questioni scientifiche, etiche e sociali ad esso correlate.
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E’ iniziato il quarto anno del Laboratorio di comunicazione “Non sei un nemico!”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Roma. All’Università Europea di Roma è iniziato il quarto anno di attività del Laboratorio di comunicazione “Non sei un nemico!”, fondato e diretto dal giornalista Carlo Climati. L’obiettivo del Laboratorio è quello di sensibilizzare i giovani ad una nuova forma di comunicazione, che non veda nell’altro un nemico e che sia basata sul dialogo e su una serena accoglienza dell’altro.
Il Laboratorio, teorico e pratico, fa parte delle attività di responsabilità sociale dell’Università Europea di Roma. Esplora le diverse forme di comunicazione del mondo di oggi: dal giornalismo ai social network, dalla musica alla radio, dalla televisione ai fumetti.“Non sei un nemico!” è il motto, l’idea di base del Laboratorio. I giovani sono incoraggiati a vedere gli altri con uno sguardo nuovo, a creare linguaggi che possano rappresentare un ponte verso tutti, contribuendo all’abbattimento di muri, ostacoli, sospetti e diffidenze.
Nell’incontro inaugurale del Laboratorio, Carlo Climati ha parlato della bellezza della cultura dell’accoglienza nella vita quotidiana.“Siamo nel tempo del dialogo e della speranza”, ha spiegato Carlo Climati. “Penso all’invito di Papa Francesco a vivere la cultura dell’incontro e vedo che sta toccando i cuori di tante persone. E’ un messaggio bellissimo, che può davvero cambiare il mondo. Ci fa comprendere che, in ogni forma di comunicazione, possiamo e dobbiamo sforzarci di mettere da parte gli scontri ideologici per lasciare spazio al reciproco ascolto. Questo ci aiuterà a guardare al futuro con fiducia, perché saremo comunicatori di pace”.
“Incontrare ed ascoltare ogni essere umano significa aprire il proprio cuore ad una comunicazione autentica e senza confini”, ha detto Carlo Climati.“Ma per fare questo bisogna, prima di tutto, vincere la non-cultura del pregiudizio. E’ quella sensazione che ci spinge a non comunicare con gli altri perché, dentro di noi, li abbiamo già giudicati, catalogati, scartati, messi da parte.Capita spesso di avere questo tipo di atteggiamento di chiusura nei confronti del prossimo. Non lo avviciniamo perché ha idee diverse dalle nostre o chissà quale altra cosa che ci spinge ad avere un pregiudizio nei suoi confronti”.“Il pregiudizio – ha spiegato Carlo Climati – è una cosa terribile perché, come dice la parola stessa, è un giudizio dato prima. Prima di conoscersi realmente, di abbracciarsi e guardarsi negli occhi”A volte questo giudizio può diventare una sentenza di morte, perché uccide la comunicazione, il dialogo, la possibilità di trovare un nuovo amico. Ed è così che nascono i muri, le guerre, i silenzi, i conflitti irrisolti della vita quotidiana.Vincere i pregiudizi significa ritrovare la nostra più autentica natura di comunicatori e di esseri umani, serenamente pronti all’accoglienza e al dialogo con tutti”.
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Contro le stragi, per un’Europa di pace
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Ieri mattina gli organizzatori della Marcia PerugiAssisi hanno incontrato la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, per illustrare le preoccupazioni e le idee che hanno spinto oltre centomila persone a mobilitarsi per la pace e la fraternità lo scorso 9 ottobre.”Abbiamo espresso alla Presidente della Camera, la nostra grande preoccupazione per le guerre e le stragi che si susseguono nel mondo”, ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore della Marcia. Aleppo o Mosul non fa differenza! La guerra è un crimine insopportabile. Sempre e comunque. Condannare i bombardamenti su Aleppo e inneggiare per quelli su Mosul è unipocrisia. A finire sotto le bombe è sempre la povera gente. Per questo abbiamo marciato da Perugia ad Assisi. Perché tutto questo scandalo possa finire. Ci preoccupano le notizie della vendita di armi italiane allArabia Saudita che sta bombardando lo Yemen così come non possiamo accettare lidea che si costruisca una nuova cortina di ferro ai confini con la Russia.
Dopo aver apprezzato la decisione degli organizzatori della PerugiAssisi di opporsi a tutte le forme di violenza, inclusa quella contro le donne o alimentata dai discorsi dellodio, la Presidente della Camera ha sottolineato la necessità di accrescere il comune impegno per la costruzione di una nuova Europa. Di fronte a quello che sta accadendo dentro e fuori i nostri confini non possiamo restare inerti. Dobbiamo rilanciare e completare il progetto europeo.Condividiamo la preoccupazione per il futuro dellEuropa, ha ribadito Sergio Bassoli, coordinatore della Rete della Pace. LEuropa che oggi conosciamo non ci piace ma questo non vuol dire che possiamo buttarla via. Senza lEuropa saremmo tutti più deboli e vulnerabili. Anziché distruggerla oggi dobbiamo rifare lEuropa realizzando loriginale progetto di pace, giustizia sociale e fratellanza.Con questo spirito, la Presidente Boldrini e i promotori della PerugiAssisi hanno condiviso la necessità di promuovere nuove iniziative anche in vista del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma (25 marzo 2017).Dobbiamo investire sui giovani e sui programmi di educazione alla pace e alla cittadinanza glocale ha affermato Aluisi Tosolini, dirigente scolastico e coordinatore della rete delle scuole di pace. LAula di Montecitorio è laula di tutti, ha rilanciato la Presidente della Camera. Sarò molto lieta di accogliervi e di ascoltare le voci dei protagonisti di questo prezioso impegno.
Quellanniversario ci deve aiutare a riscoprire le ragioni dellEuropa e il suo contributo fondamentale alla costruzione della pace, ha affermato Piero Piraccini, della Tavola della pace. Dobbiamo riportare lEuropa sulla via della pace, fare dellEuropa un luogo e uno strumento di pace. La prossima Marcia PerugiAssisi deve essere una marcia europea.A tutto questo deve concorrere il mondo dellinformazione e della comunicazione, a partire dalla Rai e dal suo ruolo di servizio pubblico, ha sottolineato Vittorio Di Trapani, Segretario dellUsigrai, intervenuto anche in rappresentanza della FNSI e di Articolo 21. Il prossimo contratto di servizio venga firmato a Lampedusa! Alla PerugiAssisi abbiamo portato la voce dei giornalisti minacciati in Italia e nel mondo rinnovando il nostro impegno contro i discorsi dellodio stigmatizzati nella Carta di Roma. (foto: boldrini)
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Mostra: “Colors. Omaggio al colore”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Roma dal 27 ottobre al 14 gennaio 2017 galleria edieuropa QUI arte contemporanea Piazza Cenci 56 Inaugurazione mercoledì 26 ottobre 2016 alle ore 18.00 “Colors. Omaggio al colore”. La Galleria Edieuropa, per festeggiare i suoi cinquant’anni di attività, ha scelto di inondare di colore le sale di Palazzetto Cenci.
Circa trenta artisti, tra quelli che in questi anni hanno collaborato con la galleria, che hanno esplorato e ‘giocato’ col colore e con i suoi infiniti effetti cromatici.
Un percorso attraverso i più importanti artisti del Novecento, che hanno dato vita ai movimenti storici dell’arte contemporanea, passando attraverso le ultime generazioni a cavallo tra Ventesimo e Ventunesimo secolo, sino ad arrivare alla street art dei nostri giorni.
L’avvento dei colori sintetici apre infinite propettive all’Arte del secondo Novecento, le opere di Sanfilippo e Rotella della fine degli Anni ‘40, dimostrano la verietà di cromie gia a disposizione. L’esposizione continua negli anni Cinquanta con artisti come Perilli e Prampolini, per giungere agli anni Sessanta, anni di forte fermento per la galleria Edieuropa nella sua storica sede di Piazza del Popolo, con Afro, che Cesare Brandi definì “colore puro”, con Pascali e le sue Balene blu, i cangianti di Turcato, gli acrilici di Marcia Hafif. Gli anni ‘70 sono ampiamente presenti in mostra con le opere degli Artisti di Piazza del Popolo, oltre a Consagra, Sadun, Verna, e Carla Accardi, nelle cui tele, i segni rossi tracciati sul fondo verde sembrano pulsare ritmicamente
Geometrici e coloratissimi gli acrilici su juta di Giuli degli anni ‘80; astratti i vinilici su cartoncino di Scialoja nella sua produzione degli anni ‘90; ricca di esplosioni di luce la ceramica riflessata di Cerone. Chiudono idealmente e cronologicamente il percorso i coloratissimi collages dello street artist Bros. La mostra è promossa e in programma tra gli eventi della Rome Art Week [RAW] (foto: Pissarro,, Mimmo Rotella)
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Mostra “Horse and Rider – Leonardo da Vinci scultore”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Milano giovedì 20 ottobre, alle ore 11.00, presso il Palazzo delle Stelline-Sala Solari, in corso Magenta 61, sarà presentata alla stampa la mostra “Leonardo scultore – Horse and Rider” nella quale sarà esposta, per la prima volta in Italia, presso l’Institut Francais di Milano, una straordinaria opera scultorea del genio fiorentino dedicata al Governatore francese di Milano Charles d’Amboise,attribuita al Vinciano dal prof. Carlo Pedretti, massimo esperto al mondo di studi su Leonardo da Vinci. Interverranno il prof. Ernesto Solari, curatore della mostra, e il prof. Franco Cardini, storico e saggista. Saranno inoltre presenti i collezionisti statunitensi proprietari dell’opera. (foto: horse)
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La Rivoluzione del 1956 e l’Italia
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Tra il 19-20 ottobre 2016, presso la Sala Liszt dell’Accademia d’Ungheria in Roma (Palazzo Falconieri – Via Giulia, 1) si terrà il convegno internazionale dal titolo La Rivoluzione del 1956 e l’Italia. L’intento degli organizzatori è quello di illustrare al pubblico i risultati delle ultime ricerche effettuate in tema, soffermandosi in particolare sul comportamento e sull’attività della direzione politica, della diplomazia e della Sinistra italiana di allora riguardo la Rivoluzione e l’ondata di rifugiati. Nel corso del convegno verranno inoltre analizzati i rapporti tra il Vaticano, gli organismi ecclesiastici e la Rivoluzione stessa.
La giornata di mercoledì 19 ottobre p.v. avrà inizio alle ore 10.00 con l’inaugurazione della mostra Mario De Biasi, Budapest 1956 realizzata dal CRAF in collaborazione con l’Ambasciata di Ungheria presso il Quirinale e l’Accademia d’Ungheria in Roma. Indirizzi di saluto a cura di S.E. Dr. Péter Paczolay, Ambasciatore di Ungheria presso il Quirinale. Al vernissage seguirà l’apertura dei lavori con gli interventi di Federico Argentieri (John Cabot University), Andrea Carteny (Università di Roma La Sapienza), Balázs Juhász (Università degli Studi Eötvös Loránd di Budapest), Petra Hamerli (Università degli Studi di Pécs), Ádám Somorjai OSB (Abbazia di San Martino, Pannonhalma), András Fejérdy (Centro per le ricerche umanistiche dell’Accademia Ungherese delle Scienze, Università Péter Pázmány), Gábor Andreides (Comitato per la Commemorazione Ungherese).
La sessione di mercoledì si concluderà alle ore 19.30 con la presentazione del documentario di Gilberto Martinelli, intitolato MCMLVI (2016, in lingua italiana).
Giovedì 20 ottobre p.v. gli interessati potranno seguire gli interventi di Roberto Ruspanti (Università degli Studi di Udine), Ilona Fried (Università degli Studi Eötvös Loránd di Budapest), Cinzia Franchi (Università degli Studi di Padova), László Csorba (Università degli Studi Eötvös Loránd di Budapest), Katalin Somlai ((Istituto 1956- Archivio Oral History presso la Biblioteca Nazionale Széchenyi), Francesco Guida (Università degli Studi Roma Tre). Il convegno si concluderà alle ore 17.30 con la presentazione del libro Romano Petrosanti: Imre Nagy, un ungherese comunista. Vita e martirio di un leader dell’ottobre 1956, alla cui presentazione interverranno Roberto Ruspanti, Katalin Somlai e Federico Argentieri. Sia la mostra De Biasi che il convegno sono stati realizzati con il sostegno del Comitato Commemorativo istituito in occasione del 60o anniversario della Rivoluzione e guerra d’indipendenza ungherese del 1956. (foto: la rivoluzione ungherese)
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Michele Miglionico a The Look Of The Year 2016
Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 ottobre 2016
Catania sabato 22 ottobre 2016 alle ore 20.30 al Teatro Metropolitan di Catania presentata dalla conduttrice televisiva Jo Squillo ospite della serata è lo stilista Michele Miglionico, già vincitore del “The Look Of The Year Fashion Award 2015”, esponente dell’Alta Moda Italiana, che presenterà un’antologia delle sue collezioni total red con una performance che vedrà coinvolgere anche modelli in quanto quest’anno torna “The Look Of The Year Man”.
Oltre allo stilista Michele Miglionico si alterneranno sulla passerella altri nomi internazionali dell’Alta Moda: Raffaella Curiel, Ettore Bilotta e Luca Litrico.L’evento coinvolge modelle, agenzie, operatori del settore, tv, radio, giornalisti, fashion blogger, fotografi, case di moda, aziende del settore (make up, prodotti di bellezza, abbigliamento, moda, etc), nonché notissimi personaggi del mondo dello spettacolo e della moda.Tv Moda Media Partner, sarà trasmesso sul canale 180 di Sky a copertura mondiale, è l’unico canale televisivo italiano che unisce moda, lusso e intrattenimento. Speciali e servizi andranno in onda sul programma “Modamania”, trasmesso sui canali Mediaset, La 5 e Rete 4; TGCOM e The Beach Channel, canale televisivo di Miami che trasmette su Atlantic – Channel 5. La direzione artistica dell’evento è affidata al direttore di moda, Antonella Ferrari già direttrice del magazine “Freetime Excellence Lifestyle”.
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