Next year, the Republican Party will control the presidency and both houses of Congress. The president can kill trade deals and green initiatives with the stroke of a pen; Congress can roll back Obamacare. But the two branches will need to find a compromise in order for Donald Trump’s costly wall to get built. And smart Democrats will soon stop despairing over Mr Trump’s power and start working to constrain it, writes our deputy news editor. Mr Obama was his usual calm self when he met Mr Trump at the White House yesterday. But his poise is hard to reconcile with the ferocity of protests against the president-elect breaking out in cities across America. Some 20,000 demonstrators in New York gathered outside Trump Tower on Wednesday, chanting “not my president”. Such efforts will not prevent Mr Trump from taking office. But protesters hope they do not go unnoticed. (font: the economist)
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Republican dominance: Great again
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
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Ultima mostra del progetto Arno Immaginario Collettivo
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Firenze venerdì 18 novembre alle ore 18.30 presso Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, piazza delle Murate Firenze.La Fondazione Studio Marangoni ha organizzato un triplice lavoro fotografico sull’Arno che ha coinvolto fotografi locali, internazionali e giovani fotografi, dal titolo “Arno immaginario Collettivo”, concentrandosi sul rapporto tra la città di Firenze e il suo elemento naturale più imponente: il fiume.La realizzazione del progetto “Arno Immaginario Collettivo” è stata possibile grazie anche alla collaborazione con RIVA che, sotto la direzione artistica di Valentina Gensini e la partnership di Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, Mus.e e Tempo Reale, ha promosso un’indagine inedita ed ha commissionato interventi e ricerche artistiche dedicate al fiume Arno in occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione. “Arno Immaginario Collettivo” è realizzato nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei per la Toscana con il contributo di “Toscanaincontemporanea2016″ e Comune di Firenze. (foto: firenze arno immaginario)
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“Force of Nature”
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Martedì 15 novembre esce in digital download “Force of Nature”, il nuovo album di musica elettronica/dance, cantato interamente in inglese, di Dylan Jay (prodotto da Francesco D’Augello e registrato presso Dissonanze Studios di Lamezia Terme), che “parla proprio della connessione fisica e spirituale dell’essere umano. Il punto di connessione tra corpo e anima. Di piaceri sessuali e fisici, collegando l’uomo a uno step superiore, viaggiando nella mente e nello spirito dell’uomo. Un mondo nuovo connesso con lo spazio e la natura che ci circonda”.E ne parla attraverso 11 brani che descrivono le varie facce dell’amore: come sentimento ritrovato in “Back To Him”; come piacere fisico di una vita o di una notte in “Whirlwind” (primo singolo estratto che uscirà a breve e sarà accompagnato dal videoclip) e in “Let Me Believe”; come parole che cercano di accorciare la distanza “(Distance Lies”); come la fine di un incubo in “Get Me Down (feat. Synchronized)”. Nei brani si parla anche di connessione con l’ambiente nella titletrack “Force Of Nature”; con se stessi e la propria mente come in “Wills” e “Game Over”; con il tempo e la vita eterna (“On My Face” e “Never Die”). L’album si chiude con una cover rivisitata di “Up & Down” di Billy More.Dylan Jay (Andrea Mercuri) nasce a Lamezia Terme il 30 Agosto 1988. Cantautore italiano, si avvicina alla musica all’età di 5 anni. Inizia a studiare canto e comincia a fare qualche esibizione di fine anno e in seguito concorsi a livello regionale. Si avvicina alla musica dance elettronica grazie anche allo zio, dj/speaker radiofonico.
All’età di 15 anni, dopo anni di concorsi e aver cantato solo cover, scrive pezzi inediti, tra cui “Wills”, contenuta nel disco con un arrangiamento. Il pezzo è stato scritto con il fratello Antonio che ha curato parte della musica, mentre Dylan si è occupato di testo e linea vocale. La passione per il synth pop inglese lo porta a scrivere interamente in inglese e pensa che sia un ottimo strumento per far arrivare i suoi messaggi a più persone possibili. Negli anni ha acquisito diverse influenze musicali, ascoltando diversi generi musicali e artisti molto diversi fra loro quali Depeche mode, Mind.in.a.box, Empire of the sun e artisti pop e dj che hanno fatto la storia musicale degli anni 90 e inizio 2000. Nel 2012 pubblica il suo primo singolo, Wills, in chiave differente dalla versione odierna. L’anno successivo è il turno di un altro brano, Stereophonic boy, pubblicato con un’etichetta indipendente. Nel corso del 2013 gli viene diagnosticato un sarcoma, quindi lascia la pubblicazione di altri brani per curarsi. Terminate le cure si trasferisce a Roma per lavoro. Nel corso di quell’anno continua a scrivere e dà alla luce molti dei brani che faranno parte del primo album.Dopo un anno e tre mesi torna in Calabria dove conosce Dissonanze Records e riprende a studiare canto. Nel luglio 2015 esce Never Die, un brano con sonorità elettroniche/dance anni 90. (foto: force of nature)
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Corruzione e sistema penale integrato
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Napoli lunedì 14 e martedì 15 novembre alla Federico II alle 9.30 nell’Aula Pessina del Dipartimento di Giurisprudenza, in corso Umberto I, 40. si terrà il convegno, di respiro internazionale, ad un anno dalla firma del Protocollo d’intesa anticorruzione, tra l’Università Federico II di Napoli, l’Autorità nazionale anticorruzione, la Procura generale presso la Corte d’Appello, l’Universidade de São Paulo e la Pontificia Universidade Católica do Rio Grande do Sul.
Apriranno i lavori i saluti di Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università Federico II. La prima sessione su ‘Il fenomeno nell’esperienza italiana ed in quella brasiliana’ sarà presieduta da Lucio De Giovanni, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza. Interverranno Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Alfonso Furgiuele, Professore di Diritto Processuale Penale, Josè Mauricio Conti, Professore di Diritto delle Finanze FDRP-USP, Alessandro Jazzetti, Sostituto Procuratore presso la Corte d’Appello di Napoli, Henry John Woodcok, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Napoli, Domenico Ciruzzi, già Vice Presidente dell’Unione delle Camere Penali. Terrà le conclusioni Giuseppe Riccio, Professore emerito di Procedura penale.La manifestazione, che si propone di analizzare un’altra pagina della perenne emergenza, caratterizzata da evidente simbolismo sanzionatorio, che sconfessa sia il diritto penale del fatto, sia lo scopo di accertamento del processo, per il ricorso, al suo interno, a strumenti repressivi endofasici e, al suo esterno, a misure preventive, è organizzata dai corsi di perfezionamento in Legislazione penale minorile e Scienze penalistiche integrate e il corso di dottorato in Diritti Umani, Teoria, Storia e Prassi.
L’azione di contrasto alla corruzione si basa sulla prevenzione – sottolineano gli organizzatori – ma la predisposizione di mezzi, ispirati ad una prospettiva di stretta impostazione penale, finisce per superare i limiti della legittimità ordinamentale. Pertanto, se, da un lato, si condivide il rafforzamento delle regole relative ai presupposti di integrità degli agenti pubblici, la rivisitazione della disciplina riguardante i codici etici, la previsione delle situazioni di incompatibilità, nonché l’identificazione dei limiti ai conflitti di interesse; dall’altro, non si possono nascondere le perplessità del giurista fedele ai principi dello stato sociale di diritto, in ordine a quegli interventi preventivi strutturati su atti prodromici alla corruzione, privi di disvalore fattualmente rilevante ed applicati fuori dall’area della giurisdizione di garanzia.Il problema, dunque, è comprendere fin dove si possa spingere la politica della prevenzione e quali siano i confini invalicabili, che condizionano l’ambito operativo delle misure alle quali essa ricorre.Di particolare pregio appare anche il contributo della comparazione relativa a Paesi come il Brasile, che presenta significative similitudini con l’esperienza italiana, per le modalità e per l’ampiezza del fenomeno. La qualificazione della delegazione brasiliana, composta da professori e magistrati, arricchisce un dibattito complesso e fornisce la possibilità per un dialogo proficuo nel solco dei principi di uno stato sociale di diritto e, dunque, della Democrazia.
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Premiazioni del Lavoro e Progresso Economico
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Udine mercoledì 16 novembre, alle 15.30 (apertura ingresso dalle 15) Camera di commercio. Le quattro Targhe “d’oro” saranno conferite a quattro simboli di “ricostruzione”. Un tema che, proprio in occasione del 40esimo anniversario del Terremoto, si lega alla necessità di progettare oggi nuovi “scenari di ricostruzione economica” (è questo il titolo scelto per la Premiazione), per superare con lo stesso spirito le tante crisi, in tutti i settori, che abbiamo vissuto negli ultimi anni. Al Messaggero Veneto, all’Università di Udine, alla Protezione civile regionale e alla rete dei friulani all’estero (conferimento a Ente Friuli nel mondo): a loro saranno assegnati questi Premi speciali, a coronamento di un evento che vedrà come ospiti d’onore anche il presidente di Unioncamere Ivanhoe Lo Bello e il giornalista e scrittore Federico Rampini. La Cerimonia andrà a rendere merito poi a lavoratori, imprese e imprenditori, studenti e scuole, per il loro impegno, il talento, i risultati raggiunti. A stringersi attorno ai premiati, oltre ai familiari e ai colleghi, ci saranno come sempre anche tanti esponenti del mondo produttivo, delle istituzioni e della politica regionali. I momenti istituzionali prevedono in apertura i saluti del sindaco Furio Honsell e del presidente della provincia Pietro Fontanini. Ci saranno poi due momenti di intervista, al presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo – che introdurrà anche il tema della 63esima Premiazione – e alla presidente della Regione Debora Serracchiani, a cura del direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier. Confronti e riflessioni sull’attuale momento economico e sulle prospettive future, in cui si inseriranno anche gli interventi di Lo Bello e, in conclusione, di Rampini.
«Questo è un anno speciale, legato a un anniversario che tocca profondamente tutti noi. In questo 2016, tra l’altro, che sfortunatamente vede altre zone d’Italia soffrire tragedie analoghe – commenta il presidente Da Pozzo -. A maggior ragione, con questa Premiazione celebriamo il coraggio della rinascita, immaginando possibili strade da percorrere per superare le tante crisi vissute in questi ultimi anni, in connessione con la vera grande sfida di ricostruzione che a fine anni ’70 rese il nostro popolo protagonista, simbolo di una resilienza e una rinascita straordinarie. Del territorio, delle istituzioni e della politica, dell’economia e del lavoro, della finanza: tante sono state le crisi che ci hanno investito e da cui stiamo cercando di uscire, non senza difficoltà. Forse l’unica certezza che ci hanno lasciato è che d’ora in avanti il “cambiamento” sarà la nostra condizione costante. Se però è vero che oggi servono strumenti nuovi, ciò non significa che dobbiamo rifiutare il passato. Significa, semmai, che dobbiamo ricordare e recuperare lo spirito con cui nel passato sono stati affrontati con successo i cambiamenti, piccoli e grandi. Ecco che lo spirito della ricostruzione post-Terremoto rimane un faro per prepararci al futuro. A questo si ispirano i nostri tanti premi, sintetizzati perfettamente anche nelle quattro Targhe dell’eccellenza, indicative di modi esemplari di costruire di nuovo, di rigenerare, da diversi punti di vista, il nostro Friuli».
Lungo tutto il corso della Cerimonia, i componenti di giunta camerale, con il coordinamento della conduttrice dell’evento, la giornalista Francesca Spangaro, si alterneranno a consegnare, oltre alle Targhe d’oro, anche sei Riconoscimenti per l’innovazione, la green economy, al giovane imprenditore e all’imprenditrice, il premio Friuli Future Forum e quello per la promozione del territorio, nonché 11 Riconoscimenti speciali. Inoltre, 10 premi andranno all’iniziativa imprenditoriale ad altrettante imprese dell’industria, commercio, turistico-alberghiero, artigianato e agricoltura, e 3 premi saranno legati al passaggio generazionale. Un premio sarò riservato a una scuola superiore per aver saputo esprimere anche particolari progettualità legate all’imprenditoria e all’economia. Ma i primi a essere premiati saranno gli 11 lavoratori con oltre 35 anni di attività – alcuni anche molti di più e chi addirittura tutti all’interno della stessa impresa.
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Il nostro sogno è di un’Africa libera dall’AIDS
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Questa settimana vogliamo parlare di DREAM, il programma di cura e prevenzione dell’AIDS della Comunità di Sant’Egidio, completamente gratuito e attivo in 10 paesi africani.DREAM nasce dal sogno di rendere accessibile la terapia antiretrovirale anche in Africa, laddove non era mai arrivata, allo stesso livello di qualità e di eccellenza che c’è nei paesi ricchi. DREAM è un sogno che si può realizzare: ce lo dicono i 300.000 pazienti sieropositivi che hanno potuto beneficiare dei trattamenti, ce lo confermano i 63.000 bambini che grazie al programma sono nati sani da madre malata di AIDS.E’ così che l’11 novembre l’Accademia Nazionale dei Lincei ha conferito a DREAM il premio Antonio Feltrinelli per “un’impresa eccezionale e di alto valore morale e umanitario”. Siamo orgogliosi e grati per questo riconoscimento, che andrà a sostenere il nuovo Centro di salute di Zimpeto, in Mozambico, che ha l’ambizione di diventare un riferimento per la cura delle donne e i bambini per l’intero paese.Per questo siamo grati ai tanti che hanno sostenuto DREAM, e che ci aiutano a realizzare il sogno di salvare la vita e restituire un futuro a tante donne e bambini in Africa. (foto: dream)
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“Siglo XXI°: La economia del terror”
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Il libro di di Agostino Spataro e GIuseppe Lo Brutto, e’ stato presentato a Puebla (Messico) il giorno 7 novembre 2016 presso la Facolta’ di Sociologia dell’Universita’ statale il 10 novembre presso la Escuela Libre de Derecho (Universita’ privata) I due autori si sono soffermati sulle linee principali del libro e rispondendo alle numerose domande del pubblico (in gran parte docenti e studenti universitari) hanno svolto alcune considerazioni cosi’ riuassunte. Con l’inizio del nuovo secolo, all’orizzonte del nostro futuro si profila una tendenza inquietante, maturata nell’ambito delle oligarchie neoliberiste dell’Occidente: il frequente ricorso alla guerra, anche locale, come risposta ai problemi insorti con la crisi globale.Tale tendenza è insita nella natura violenta, nella stessa dinamica del capitalismo internazionale. Tuttavia, oggi, appare anche come una reazione metodica alle difficoltà crescenti d’imporre il suo modello politico-culturale e consumistico.Più che un fenomeno ciclico, essa parrebbe denunciare una difficoltà, perfino un declino, non tanto del sistema capitalistico in se stesso quanto dell’egemonia occidentale sul terreno dell’economia e della cultura.Siamo a un cambio d’epoca? Si vedrà, nel tempo.Intanto, appare necessaria un’analisi più puntuale, più precisa dei sanguinosi conflitti aperti in varie parti del pianeta; vere e proprie guerre locali che provocano morte e distruzioni, specie laddove più si concentrano le principali riserve minerarie, di energie fossili (petrolio e gas), di acqua e di beni alimentari. Con questo libro cercheremo di analizzare, in particolare, la situazione di due aree fondamentali del Pianeta, ricche di materie prime e di contrasti sociali, dove tali processi sono in corso d’opera: l’America Latina e la regione Mena (acronimo di “Middle East North Africa” comprendente il Medio Oriente e il Mediterraneo) nelle loro relazioni con le nuove superpotenze dell’economia e della finanza. C’è chi sostiene che tale conflittualità sia propedeutica al “nuovo ordine internazionale” e pertanto necessaria per garantire la transizione dal vecchio ordine al nuovo.Eppure, dal crollo dell’Urss e del sistema dei Paesi a economia socialista (Comecon) è passato un quarto di secolo e la
“transizione” può dirsi compiuta, almeno sul terreno politico ed economico. Tuttavia, il “nuovo ordine” non è arrivato o, peggio, si presenta come un nuovo, pericoloso disordine internazionale. Ideologicamente, il neo-liberismo ha vinto ed è dilagato anche nei territori ex socialisti. A cominciare dalla Cina che si ostina a proclamarsi socialista seppure la sua economia sia perfettamente inserita nel sistema globale di produzione capitalista.Sul campo non restano più forze antagoniste organizzate, potenze rivali capaci di contrastare il disegno del vincitore.A seguito di una guerra così lunga e snervante (anche se “fredda”), finita senza spargimento di sangue e con la resa incondizionata del “campo socialista”, (per la prima volta nella storia un “impero” si arrende al nemico senza colpo ferire!), era lecito attendersi che “scoppiasse” la pace, che seguisse un periodo di grande fervore costruttivo, di crescita compatibile con l’integrità degli eco-sistemi e ri – equilibratrice degli storici divari fra Nord e Sud, di benessere condiviso, ecc. Invece, sta accadendo, esattamente, il contrario. Dopo la “vittoria” del campo neoliberista, probabilmente truccata[1], sono scoppiate le guerre regionali, religiose, tribali che insieme fanno una guerra più grande, micidiale, una “ guerra infinita” che per Papa Francesco è la “terza guerra mondiale”, non dichiarata.Venti di guerra soffiano in ogni direzione e alimentano conflitti che sembrano divenuti insanabili, specie in alcune regioni del mondo meno sviluppato (Medio Oriente, Africa, ecc), disegnano scenari terrificanti che generano e alimentano paure e smarrimenti nei popoli.Secondo “Armed Conflict Database – 2015” dell’IISS (International Institute for Strategic Studies), nel 2014, sono stati 42 conflitti armati fra i più sanguinosi e distruttivi che hanno provocato 180.000 vittime (in gran parte civili) e 12.181.000 di rifugiati in diverse regioni del mondo.Da notare che bel 8 di tali conflitti si svolgono nella regione Mena (Libia, Egitto, Israele – Palestina/Gaza, Iraq, Siria, Libano, Yemen), mentre altri 14 in Paesi asiatici e africani di prevalente e o importante tradizione islamica, alcuni detentori di rilevanti risorse petrolifere e di gas (Nigeria, Nagorno- Karabach, Cecenia, ecc). Visto l’alto numero dei conflitti (il 52%) in atto in questa categoria di Paesi), si potrebbe pensare a una sorta di “guerra all’Islam”. La religione c’entra poco o nulla: la guerra è per l’accaparramento degli idrocarburi che, in buona misura, si trovano nel sottosuolo dei territori dell’Islam.Nonostante ciò, la globalizzazione neoliberista procede decisa e spietata, senza tener conto delle perdite in vite umane, delle gravissime conseguenze sociali e ambientali, degli squilibri politici e territoriali prodotti.Impropriamente, la chiamano “crisi”, in realtà si tratta di una colossale sistemazione degli assetti produttivi e di poteri che mira al dominio globale. La “crisi”, infatti, evolve provocando emarginazioni sociali e povertà e nuove concentrazioni di ricchezza, intolleranze razzistiche, politiche di rapina supportate da vili commerci di uomini e di armi, omologazioni culturali e pensiero unico, egoismi e militarismi, ecc. Così procedendo, il XXI° rischia di caratterizzarsi come il secolo della disuguaglianza e del terrore. Se il XX° fu detto “il secolo breve” (che breve non fu) il XXI° potrebbe passare come il secolo della guerra endemica, infinita, dell’esplosione degli odi razziali e di nuove povertà. Questa è, oggi, l’atmosfera che sovrasta il mondo e deprime lo spirito pubblico, soprattutto quello europeo, occidentale. Con l’aggravante che non s’intravvede una via d’uscita. (foto: agostino spataro)
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Greenpeace Italia si unisce al cordoglio per la scomparsa di Enzo Maiorca
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
E’ stato un grande ambientalista che ha sempre dedicato tutti i suoi sforzi alla difesa dei nostri mari. «Averlo al nostro fianco in battaglie importanti, come quelle contro le spadare e le trivelle, è stato un piacere e un onore. Mancherà a noi e mancherà al mare», dichiara Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia. «Vogliamo ricordarlo con noi in difesa della pesca artigianale, contro chi il mare lo sfrutta oltre ogni limite. Contro le maledette trivelle e contro chi del mare non ha rispetto. Lui, che il mare lo conosceva e lo amava, sapeva quello che gli stiamo facendo».«Non stava zitto, Enzo. Lo potevi ascoltare per ore e sentivi che il mare era parte di sé, che il mare ce l’aveva dentro come pochi altri», continua Giannì. «Ci stringiamo a sua moglie e a sua figlia Patrizia: anche lei, come suo padre, compagna di tante battaglie che anche per Enzo sentiamo il dovere di continuare», conclude Giannì.
“Il mio pensiero oggi corre ad Enzo Maiorca che non solo ha rappresentato una parte importante nella storia dello Sport italiano ma anche per l’Italia stessa . Aveva 57 anni circa quando toccò in apnea i -101 metri , record mondiale indimenticabile ed inoltre non bisogna dimenticare la sua grande dedizione per l’ambiente ed in particolare per la difesa dell’ambiente marino . Dunque davvero un grande uomo” . Lo ha affermato Vienna Cammarota , proprio mentre in questo momento sta camminando verso la città di Troia in provincia di Foggia . Vienna ha 67 anni , non è una maratoneta ma una Guida Ambientale Escursionistica AIGAE ad un passo dall’impresa di percorrere a piedi 230 km , nell’anno del Giubileo , per raggiungere il Parco Nazionale del Gargano, l’Oasi Naturale di Lago Salso , entro Giovedì 17 Novembre pomeriggio , dove sarà accolta da più di 300 Guide Ambientali Escursionistiche Italiane che per la prima volta giungeranno in massa in Puglia dove dal 16 al 20 Novembre si terrà la XXIV Convention Nazionale AIGAE . “ Questo percorso storico e tutto a piedi lo sto facendo con un obiettivo molto preciso – ha proseguito Vienna Cammarota – che è quello di far capire alla gente che c’è del positivo in tutti noi in ogni persona , basta semplicemente mettere alla base delle nostre azioni il dialogo , la misericordia , le relazioni umane, il parlare. Il mio obiettivo è quello di cercare di far comprendere la misericordia , l’importanza dell’ascolto , dell’osservare e di vivere con serenità , sorriso , trasparenza , rispetto per il territorio e per la diversità delle culture. Quando è difficile sorridere all’altro? Quando si vive un problema ed invece ogni giorno dobbiamo essere sempre felici perché la vita è un grande dono . Il mio compito , di Guida AIGAE , è di far conoscere l’Italia che non conosciamo . Il mio obiettivo è di dare voce a chi voce non ha e di accendere i fari su questi piccoli ma meravigliosi comuni . C’è in noi consapevolezza in quale Paese abbiamo l’onore e la fortuna di vivere? Alcune volte questa consapevolezza non l’abbiamo . Viviamo in un’Italia dove magari entrando in una chiesetta di un piccolo, qualsiasi borgo abbiamo la grande arte rinascimentale e non solo . Questi 8000 campanili ed i sentieri , alcuni non sono andati persi , vanno tutelati , sono il nostro patrimonio immenso etico e culturale . A Bovino ho trovato un borgo splendido , vivo ,da visitare . Ringrazio la gente il sindaco , la Pro – Loco per la loro straordinaria ospitalità . Io ho bussato e mi è stato aperto così come è accaduto nella meravigliosa Irpinia. Ho visitato le sorgenti , i boschi di Bovino , il Castello Ducale che ha ospitato Torquato Tasso e Benedetto XIII . Ho visitato il Santuario della Madonna del Carmine e adesso sono in costante cammino verso un’altra avventura ”. Vienna è una Guida Ambientale Escursionistica AIGAE , che ha deciso di evidenziare l’importanza del territorio e del dialogo , in un anno importante quale quello della Misericordia . Lei non teme sfide avendo già attraversato a piedi Israele , Nepal, Tibet , Palestina . Adesso Vienna è ad un passo anche dalla nostra storia . (foto: enzo maiorca)
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Oltre 15mila visitatori per Modena Benessere Festival: un successo “naturale”
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Modena. Si chiude con un bilancio più che positivo la terza edizione di Modena Benessere Festival: oltre 15mila persone hanno visitato la manifestazione, che si conferma un appuntamento imperdibile per gli appassionati di discipline olistiche, ma anche per tutti coloro che amano prendersi cura di sé in maniera naturale. Oltre 250 espositori con proposte legate al benessere naturale, 1.000 massaggi e trattamenti gratuiti, 50 free lesson di yoga e altre discipline, 37 conferenze con esperti per un totale di ben 15 mila ingressi in due giornate di manifestazione. E’ questo il primo bilancio di Modena Benessere Festival, che prosegue fino a stasera a ModenaFiere.Tecniche di respirazione, riflessologia, meditazione, granuli, erbe, aromi, colori, rilassamento profondo, energie sottili: per muoversi bene nel vasto mondo della medicina naturale e delle discipline olistiche occorre conoscerle, ed è proprio l’informazione l’obiettivo di Modena Benessere Festival: “Lo stato di salute viene definito dall’Organizzazione Mondiale della sanità come: “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia” – sottolinea Florido Venturi, direttore del “Modena Benessere Festival” – Noi partiamo dal presupposto che una sana alimentazione, buone relazioni, adeguata attività fisica e una buona dose di serenità d’animo proteggono dalle malattie. Da qui la missione del festival: informare sulle diverse discipline olistiche e i rimedi naturali, senza estremismi, ma con lo scopo di avvicinare questo mondo a tutti i tipi di persone, dagli appassionati ai curiosi”.Anche i modenesi, dunque, sono stati conquistati dalle discipline naturali. Ma come si spiega il loro grande successo? “Molti di questi sistemi di cura hanno origine millenaria – spiega Venturi – altri sono di recente utilizzazione ma tutti hanno in comune una visione dell’uomo come entità indivisibile, difficilmente incastrabile in dettami dualistici che separano la mente dal corpo. La gente comincia a capire che prevenire è meglio che curare, e le discipline olistiche lavorano principalmente per preservare il benessere psico-fisico: sollecitano le risorse di cui ogni individuo è dotato”.
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Scuola: oggi in migliaia davanti a Montecitorio per sensibilizzare i parlamentari
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
L’esame della Commissione Bilancio della Camera prenderà il via nel giorno dello sciopero Anief e della manifestazione nazionale organizzata dallo stesso sindacato autonomo davanti a Montecitorio. Le richieste di modifica riguardano le storture della Legge 107/2015, la piaga del precariato scolastico, le graduatorie ad esaurimento e d’istituto, gli idonei e vincitori non assunti del Concorso a cattedra 2016, le selezioni pubbliche nazionali, anche per Dirigenti scolastici, Dsga, Coordinatori di segreteria, la carriera del personale docente e Ata, lo sblocco dell’indennità di vacanza contrattuale, l’abolizione della trattenuta del Tfr, il blocco del primo gradone stipendiale per i neo-assunti dal 2011, l’estensione dell’Ape “social” a tutti gli insegnanti. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): approvare i nostri emendamenti significa dare seguito alle richieste di chi vive e gestisce la scuola ogni giorno, dopo essersi reso conto sulla propria pelle che le norme in vigore necessitano di modifiche urgenti. Vuol dire, però, anche tornare a valorizzare il lavoro di chi svolge un ruolo delicato e fondamentale per la crescita dei nostri giovani cittadini, in cambio di stipendi che sono in fondo all’area Ocse. L’occasione per riparare a questa iniquità è proprio la Legge di Stabilità, ma occorrono risorse e non più ‘mance’. I parlamentari lo devono capire e domani lo grideremo a gran voce.
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Giornata del Dottorato d’Ingegneria
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Roma Lunedì 14 Novembre 2016, ore 11:00 / 15 Novembre 2016 Dipartimento di Ingegneria – Aula Conferenze Via Vito Volterra 62 Nuove idee, proposte innovative e originali, progetti studiati in maniera approfondita: sarà possibile trovare tutto ciò nella Giornata del Dottorato d’Ingegneria che si svolgerà il prossimo 14 novembre 2016 nel nuovo edificio della Vasca Navale, in via Vito Volterra 60/62, nella sede del Dipartimento di Ingegneria di Roma Tre.
I ragazzi del XXX e XXI ciclo di Dottorato presenteranno le attività che hanno svolto nell’ambito dell’Elettronica Applicata, dell’Informatica e Automazione, dell’Ingegneria Civile e dell’Ingegneria Meccanica e Industriale.
L’evento è rivolto non solo a chi lavora nell’Area culturale dell’Ingegneria ma anche a settori diversi, sia a quelli inquadrati tradizionalmente nell’area umanistica che scientifica o tecnologica. L’evento è quindi aperto a chi pensa di poter collaborare su argomenti scientifici e culturali sia a livello di pura ricerca che di possibile applicazione al mondo del lavoro e della produzione economica a vario livello: dalle start-up alle piccole e medie o alle grandi imprese. Ricercatori e Innovatori di enti e aziende interessate ad interagire su tematiche di ricerca o innovazione e a proporre eventuali progetti in collaborazione saranno pertanto benvenuti.Dalle 10:30 verranno affissi i poster con le attività svolte da tutti i Dottorandi di Ingegneria del XXX e XXXI ciclo.
Dalle 11:00 alle 13:00 ci sarà una sessione riservata ai docenti dei Collegi di Dottorato per la visione delle attività svolte durante l’anno accademico.
Dalle 13:00 alle 17:00 ci sarà la sessione aperta anche ad esterni.
Alle 13:00 sarà offerto un piccolo rinfresco.
Dalle 15:00 presso l’Aula Conferenze si svolgerà l’inaugurazione del XXXII ciclo di Dottorato, con la presentazione, a cura della Biblioteca di Area Scientifica e Tecnologica, delle risorse informative disponibili.
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Giornate di studi sulla linguistica cinese
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Roma Lunedì 14 Novembre 2016, ore 9:30 / 15 Novembre 2016 Sala Ignazio Ambrogio Via del Valco di San Paolo, 19. Le giornate di studi sulla linguistica cinese si prefiggono lo scopo di riunire gli studiosi italiani che si occupano di linguistica cinese per presentare i filoni, i risultati e i possibili esiti delle ricerche svolte o in corso. Le passate edizioni (Venezia 2014; Milano 2015) hanno visto la partecipazione di rinomati studiosi e di giovani ricercatori che si occupano di diversi ambiti della linguistica cinese, tra i quali lessicologia, morfologia, tipologia, sintassi, pragmatica, acquisizione del cinese da parte di apprendenti italofoni ma anche dell’italiano da parte di apprendenti cinesi. L’evento si profila come occasione utile non solo al confronto tra esperti del settore ma anche come possibilità di arricchimento per la formazione degli studenti di cinese e di linguistica, presenti in numero crescente nell’Ateneo di Roma Tre.
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Crisi banche popolari in Veneto
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Almeno 4 i miliardi di euro persi dalle famiglie venete che possedevano quote di Veneto Banca e di Popolare Vicenza, meno di un miliardo quelli persi dalle imprese: a conti fatti fanno almeno 5 miliardi di euro. La crisi finanziaria che ha colpito l’economia del Veneto ha piegato soprattutto le famiglie e comporterà un calo dei consumi almeno dello 0,27%, pari a una perdita di almeno 239 milioni di euro. Una contrazione che, rispetto alla situazione in assenza degli effetti della crisi bancaria, comporterà una caduta del Pil regionale dello 0,13%, pari a una flessione di almeno 192 milioni di euro.I numeri sono contenuti in “A conti fatti. Un primo bilancio dell’impatto della crisi del sistema bancario veneto”, ultimo lavoro del Centro Studi di Unioncamere Veneto, presentato questa mattina alla presenza di Giuseppe Fedalto, presidente Unioncamere Veneto, Pier Paolo Baretta, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Paolo Gurisatti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno. Lo studio, primo ed unico nel suo genere, è stato realizzato partendo dalle liste complete dei soci degli istituti bancari e incrociando i dati con quelli di fonte Istat ed Infocamere, al fine di stimare la dimensione e l’impatto della crisi delle due popolari.«Gli effetti della crisi delle due principali banche popolari del territorio sono consistenti sia sul fronte dei risparmiatori-investitori sia su quello delle imprese coinvolte – il commento di Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere Veneto –. Gli investitori rappresentano un pezzo importante del sistema economico e sociale da sostenere attraverso un’assunzione di responsabilità collettiva che porti a rigenerare quella ricchezza che è andata perduta. Per quanto riguarda le imprese, vanno considerate non solo le perdite subìte ma anche la perdita di garanzie derivante dall’utilizzo delle azioni delle banche stesse quale copertura per l’ottenimento del credito. Ma preoccupa inoltre il generalizzato calo di fiducia, al quale come mondo imprenditoriale e in particolare come Camere di Commercio dovremmo far fronte».«Sono soprattutto le imprese più piccole e le famiglie ad aver sofferto per la crisi di queste importanti banche del territorio veneto – sottolinea Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Belluno-Treviso e vicepresidente Unioncamere italiana –. Purtroppo il contesto in cui si inserisce questa crisi non è un contesto di crescita, ma di lento declino che sta duramente colpendo la nostra economia da più di otto anni. Anche se gli effetti di questa crisi bancaria sembrano ridotti, in realtà accentuano l’involuzione dell’economia veneta. Se a ciò aggiungiamo infine l’accentramento costante e continuo portato avanti da questo Governo riguardo alle risorse fiscali e alle competenze, fra cui in particolare pesa la riforma del Sistema camerale, possiamo affermare che abbiamo pochissimi strumenti per rimediare a questi gravi danni. Fino a prima della riforma, le Camere di Commercio potevano infatti intervenire attraverso finanziamenti a favore dei Confidi, con bandi per favorire la ricerca e sviluppo tecnologico delle imprese, con iniziative a favore della formazione e degli investimenti. Oggi, grazie a questa pessima riforma del Sistema camerale, non possiamo più dare quel contributo che avremmo potuto dare fino a poco tempo fa».L’impatto complessivo del caso Veneto Banca ha riguardato 87.504 soci per un totale di 124,5 milioni di azioni e una stima di perdita di 3,8 miliardi di euro al valore di 30,5 euro (fissato all’assemblea dei soci del 2015) e di 4,9 miliardi di euro al valore di 39,5 euro (fissato all’assemblea dei soci del 2014). Solo per le famiglie e le imprese del Veneto la crisi della banca popolare trevigiana ha causato una perdita compresa tra i 2,1 e i 2,7 miliardi.L’impatto complessivo del caso Popolare di Vicenza ha riguardato 118.994 soci per un totale di 100,2 milioni di azioni e una stima di perdita di 4,8 miliardi di euro al valore di 48 euro (fissato all’assemblea dei soci del 2015) e di 6,3 miliardi di euro al valore di 62,5 euro (fissato all’assemblea dei soci del 2014). Solo per le famiglie e le imprese del Veneto la crisi della banca popolare vicentina ha generato una perdita fra i 2,9 e i 3,8 miliardi di euro.Il crollo delle due banche popolari venete ha portato pertanto a una perdita complessiva dello stock di attività finanziarie di almeno 5 miliardi di euro (circa il 3,4% del Pil veneto) con un effetto concentrato soprattutto nelle province di Treviso (33%) e Vicenza (44%). La perdita media per socio è stata di 47mila euro (45mila per famiglia e 57mila per impresa). I settori maggiormente colpiti sono stati le attività professionali e le attività finanziarie ed assicurative. Le imprese maggiormente coinvolte si concentrano nella classe di fatturato fino a un milione di euro. Sono 2.483 le famiglie che possiedono azioni sia in Veneto Banca che in Popolare Vicenza, pari al 2,8% delle famiglie coinvolte dagli effetti della crisi bancaria. Le imprese con azioni in entrambe le banche sono 764, pari al 4,6% delle imprese complessivamente coinvolte. (foto: da sx Gurisatti-Pozza-Fedalto-Baretta)
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La Cassazione apre ai risarcimenti di massa sui periodi di precariato
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
È quanto scaturisce dal parere dei giudici dell’Organo supremo di Giustizia che, con una serie di sentenze “pilota” pubblicate in settimana, hanno fatto chiarezza sull’abuso dei contratti a termine, sui risarcimenti e sulle ricostruzioni di carriera del personale scolastico supplente o anche già di ruolo: chi ha avuto più di due anni di supplenza ha diritto al pagamento degli scatti di anzianità, oggi invece riconosciuti in parte. Il rispetto dei diritti dei lavoratori e la loro immediata stabilizzazione sono tra i punti-chiave dello sciopero nazionale organizzato dall’Anief per dopodomani 14 novembre con manifestazione a Roma in Piazza Montecitorio.Secondo Marcello Pacifico (presidente Anief) la cifra da recuperare per ogni lavoratore è di almeno uno stipendio in più all’anno per il periodo pre-ruolo, come per quelli successivi all’assunzione. Va specificato che lo Stato, per il risarcimento, pagherà solo chi ricorrerà o ha ricorso per dei contratti svolti dopo i 36 mesi su posto vacante e disponibile, comunque senza ragioni sostitutive.
“A partire da oggi, qualunque precario per i dieci anni precedenti può chiedere gli stessi scatti di anzianità del personale assunto a tempo indeterminato, mentre chi è di ruolo può ricorrere per ottenere per intero il riconoscimento di tutto il servizio pre-ruolo”: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal che, in un’intervista ad Orizzonte Scuola, commenta la serie di sentenze “pilota” della Cassazione, pubblicate in settimana, sull’abuso dei contratti a termine, risarcimenti e ricostruzione di carriera del personale scolastico.
Ricordando l’articolo 3 della nostra Costituzione che richiama al diritto di uguaglianza tra tutti i cittadini, il sindacalista dice che “l’Anief fin dal primo anno della sua fondazione – dicembre 2008 – ha denunciato alla stampa la disparità di trattamento tra personale precario e di ruolo da sempre perpetrata dal legislatore e dal sindacato rappresentativo. La Cassazione ci ha dato, finalmente, ragione dopo che siamo riusciti a fare eleggere gli stessi precari alle ultime elezioni Rsu. È una battaglia che per noi deve concludersi con una piena equiparazione anche in termini di ferie, malattie e ogni diritto riconosciuto al lavoratore indipendentemente dalla scadenza del contratto. Temi che abbiamo sottoposto all’attenzione del Parlamento anche nell’ultima legge di stabilità (attraverso più di 70 emendamenti presentati alla Camera) e in occasione dello sciopero e del sit-in del 14 novembre prossimo”.Ma chi potrà decidere di presentare ricorso, avendo ora anche la Cassazione dalla sua parte? “Chiunque – risponde Pacifico – ha avuto più di due anni di supplenza ha diritto al pagamento degli scatti di anzianità riconosciuto al personale di ruolo per i contratti avuti negli ultimi 10 anni. Questo stesso diritto lo deve richiamare anche il personale di ruolo per il periodo pre-ruolo o, ancora, impugnando il decreto di ricostruzione di carriera laddove non venga riconosciuto per intero il servizio di precariato svolto dopo i primi 4 anni”.Il presidente Anief sottolinea che i risarcimenti non sono affatto figurativi: “la cifra da recuperare è di almeno uno stipendio in più all’anno per gli anni pre-ruolo come per quelli post-ruolo; sarebbe stupido non farlo dopo la sentenza della Cassazione”. Ma “lo Stato pagherà soltanto chi ricorrerà o ha ricorso per dei contratti svolti dopo i 36 mesi su posto vacante e disponibile (come previsto dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del novembre 2014), comunque senza ragioni sostitutive, al di là che si tratti di 31 agosto o 30 giugno, per il risarcimento”. “Dopo 24 mesi, invece, scatta l’aumento anche retroattivo. Ci aspettiamo ricorsi di massa per dare ai precari e ai docenti di ruolo quanto dovuto per i periodi di precariato svolti, mentre stiamo valutando di adire la Cedu, convenzione europea dei diritti dell’uomo, per il personale Ata escluso dal piano straordinario di assunzioni, per il risarcimento spettante al personale di ruolo al di là della piena ricostruzione di carriera e della quantificazione dello stesso risarcimento che dovrebbe essere dissuasivo e non soltanto sostitutivo rispetto alla mancata stabilizzazione avvenuta”, conclude Pacifico.Nell’ultimo anno e mezzo, quindi prima della sentenza della Cassazione, sono state diverse le sentenze favorevoli alla riformulazione delle ricostruzioni di carriera con l’intero periodo di precariato. Nel maggio 2015, si è espressa così la sezione Lavoro di Bologna; il 25 febbraio scorso abbiamo assistito all’appello della sezione Lavoro di Trento; altre due sentenze positive per il riconoscimento intero del precariato sono arrivate dai giudici di Bari e Pordenone, rispettivamente l’11 maggio e l’8 agosto 2016. Ad inizio estate, altri 17 precari erano stati indennizzati, stavolta, dal tribunale di Roma. Pochi giorni prima, anche una docente emiliana, precaria da 14 anni, era stata risarcita, con ben 35mila euro. E una cifra leggermente minore era stata corrisposta il mese precedente ad un precario storico di Genova. Tutti i lavoratori della scuola che vogliono chiedere informazioni in merito possono collegarsi sul sito internet Anief sezione ricorsi per ricostruzioni di carriera oppure alla sezione relativa agli scatti stipendiali che tengono conto per intero del periodo di precariato.
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A Sud a Marrakech per la Cop22/A South to Marrakech for Cop22
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Si celebra fino al 18 novembre a Marrakech la 22° Conferenza delle Parti ONU sui cambiamenti climatici. A un anno dalla sigla a Parigi dell’Accordo globale sul clima, sulla Cop22 è concentrata l’attenzione della comunità internazionale. Ribattezzata la Cop dell’azione, la Conferenza di Marrakech ha come obiettivo definire aspetti importanti per l’implementazione dell’Accordo, entrato in vigore lo scorso 4 novembre, in anticipo rispetto al termine ultimo fissato per il 2020.
A Marrakech sarà presente una delegazione dell’Associazione A Sud che seguirà le negoziazioni, i forum sociali di discussione e le mobilitazioni, riportando aggiornamenti e notizie dalle giornate della Cop. Gli argomenti chiave in discussione a Marrakech saranno:
valutazione degli INDC e trasparenza dei criteri e dei target in essi previsti
elaborazione del bilancio globale
messa in funzione del comitato di facilitazione per l’implementazione dell’Accordo
impegni finanziari e avanzamento del Fondo Verde
definizione Loss&Damage mechanism
politiche di genere legate ai cambiamenti climatici
It is celebrated on November 7 to 18 in Marrakech The 22nd Conference of the Parties to the UN on climate change. A year after the initials in Paris Global Agreement on climate, Cop22 has focused the attention of the international community. Cop renamed the action, the Marrakesh Conference h aims to define important aspects for the implementation of the Agreement, which entered into force on 4 November, in advance of the deadline set for 2020.
In Marrakech there will be a delegation to South that will follow the negotiations, social discussion forums and mobilizations, bringing updates and news from the days of the Cop.
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“Oltre il CUP” vince il premio nazionale Innovazione S@lute 2016
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Il progetto “Oltre il CUP” si aggiudica il Premio “Innovazione S@lute2016” assegnato ieri a Regione Veneto, Arsenàl.IT e Azienda ULSS 1 Belluno in occasione del Forum dell’Innovazione per la Salute in corso di svolgimento a Milano. La cerimonia di premiazione è stata presieduta dall’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. L’iniziativa, che permette ai medici di medicina generale di prenotare le visite specialistiche e gli esami di laboratorio direttamente all’atto della prescrizione avviato lo scorso anno nel territorio dell’ULSS 1 Belluno, è stata premiata per la categoria “Infrastrutture di comunicazione e comparto amministrativo-gestionale”. Il premio nazionale è promosso da Aris-Allea, ForumPA e Motore Sanità e ha raccolto 101 progetti provenienti da tutta Italia che rispondono ai crescenti bisogni di salute in sei ambiti differenti. Tutto ciò nella convinzione che la costante ricerca di innovazione delle istituzioni, delle strutture della sanità pubblica e privata, dei professionisti della cura e dell’assistenza, delle imprese produttrici di beni e servizi è una strada irrinunciabile per cambiare stili di vita e comportamenti dannosi, migliorare le modalità di erogazione dei servizi di assistenza e cura, assicurare benessere e sviluppo.
“Oltre il CUP” è un progetto della Regione Veneto coordinato da Arsenàl.IT e realizzato nell’Azienda ULSS 1 Belluno nell’ambito della realizzazione del fascicolo sanitario elettronico ed in particolare nella attività legate alla ricetta dematerializzata. Proprio per sfruttare alcune delle potenzialità offerte dalla dematerializzazione delle prescrizioni, dal 2015 è stato avviato grazie ad alcuni medici bellunesi un progetto pilota che permette al medico, contestualmente alla compilazione della ricetta con i dati relativi al tipo di visita o esame da prescrivere, di accedere telematicamente, tramite al proprio gestionale, alle prime disponibilità dell’azienda sanitaria o ospedaliera di riferimento. In base alle alternative offerte, il medico è in grado di selezionare la soluzione più appropriata in base al quadro clinico e in accordo con le esigenze dell’assistito, stampare il promemoria dell’appuntamento e consegnarlo al paziente, il quale potrà recarsi direttamente nel luogo prescelto. Nel caso in cui le alternative proposte non rispondano alle necessità dell’assistito, questo può scegliere di essere contattato telefonicamente successivamente. Tutto ciò è reso possibile da un sistema di interoperabilità che mette in collegamento la cartella del medico di medicina generale, il sistema di prenotazione dell’azienda sociosanitaria e i servizi informativi socio-sanitari regionali, permettendo lo scambio di dati dentro l’infrastruttura del fascicolo sanitario elettronico regionale.La sperimentazione ha permesso di identificare i punti di forza del progetto in particolare per quanto concerne i vantaggi identificati dai medici: condivisione dei tempi di attesa rispetto alla prestazione, scelta condivisa del percorso diagnostico in base alle esigenze dell’assistito, minori abbandoni del percorso terapeutico e/ diagnostico; e dei vantaggi percepiti dai pazienti: semplificazione delle attività di prenotazione, riduzione degli spostamenti con risparmio di tempo e denaro, soluzione accessibile anche a chi non ha dimestichezza con le tecnologie, e comunque l’utente può scegliere di prenotare autonomamente.Il progetto è partito da un gruppo di medici volontari dell’Azienda ULSS 1 Belluno ed è in corso di estensione nell’Azienda ULSS 12 Veneziana e ULSS 17 Bassa Padovana. Entro il 2017 è prevista l’estensione in tutto il Veneto. (foto: premio)
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Con la morte di Veronesi si riapre il dibattito sull’eutanasia
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Sul Sole 24 Ore ieri in edicola è apparso l’ultimo documento firmato da Umberto Veronesi: il manifesto per una legge sull’eutanasia in attesa di essere pubblicato sul secondo numero della rivista The Future of Science and Ethics edita dalla Fondazione Umberto Veronesi, il 30 novembre. Cuore della mozione, firmata da Umberto Veronesi, Cinzia Caporale e Marco Annoni, è la constatazione del fatto che quella della morte sia oggi un’esperienza sempre più medicalizzata e impersonale, lontana dal quotidiano di ciascuno di noi: si muore sempre più spesso in ospedale, soli o circondati da un’équipe di professionisti e da macchinari, invece che a casa insieme ai propri cari. La tecnologia è sempre più capace di posticipare il naturale processo del morire, mentre nel contempo le persone sono sempre meno libere di prendere decisioni riguardo alle modalità e ai tempi della propria morte.
Questo nonostante vi sia un consenso crescente da parte dell’opinione pubblica verso modalità attraverso cui anticipare la morte in caso di gravi malattie, sofferenze non controllabili e sintomi refrattari.
In questo contesto il Comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi ha identificato, accanto ad una serie di motivazioni empiriche a sostegno del ricorso all’eutanasia, i fondamenti etici alla base della sua liceità, che vengono espressi nel documento pubblicato sul Domenicale del Sole 24 Ore: rispetto dell’autonomia personale del paziente, considerazione del fatto che è il paziente stesso che assume la decisione di ricorrere all’eutanasia a sopportare la larghissima parte delle conseguenze della propria scelta, necessità di non esigere da un paziente gravemente sofferente comportamenti supererogatori, valutazione del fatto che non può esistere un’indisponibilità assoluta della vita, riconoscimento delle conseguenze che il progresso tecnologico della biomedicina ha portato con sé, allungando artificialmente le fasi terminali e agoniche di pazienti che, in considerazione di ciò, devono sopportare sofferenze intollerabili e crudeli. Nel quadro di questi fondamenti etici, il documento redatto dal Comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi sostiene la possibilità che una persona malata possa decidere se e come anticipare la propria morte, auspicando un intervento normativo che, nel più breve tempo possibile, renda l’eutanasia concretamente esercitabile anche in Italia.
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Quanto costa inviare 4 milioni di lettere? Chi paga realmente?
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
“Ribadiamo le domande: come ha fatto il Partito Democratico a pagare le 4 milioni di lettere inviate dal premier agli italiani all’estero? Il Pd può caricare sul proprio sito la fattura dell’avvenuto pagamento? Siamo proprio sicuri che Poste Italiane possa accettare i pagamenti di un partito per una spesa affrontata da un diverso committente (Palazzo Chigi)? Viceversa, se il Pd ha gestito anche l’invio delle lettere, il che sarebbe davvero gravissimo e penalmente rilevante, chi ha fornito il partito dell’indirizzario dell’Aire? Dopo anni di assoluta indifferenza Renzi ha scoperto l’esistenza degli italiani all’estero. Prima facendo iniziare improvvisi viaggi della Boschi oltre oceano e ora con questa clamorosa gaffe della lettera ai 4 milioni di connazionali. Peccato però che nella lettera non abbia detto che gli stessi destinatari saranno privati del diritto di voto al Senato, visto che di fatto la riforma mantiene la Seconda Camera, ma priva gli italiani all’estero dei loro rappresentanti. A queste domande, che Fdi ieri ha posto per per prima, dovrà rispondere il presidente del Consiglio, e la magistratura alla quale faremo un esposto”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli. (n.r. E’ davvero sorprendente che solo ora ci si accorge dei quattro milioni di italiani che vivono all’estero mentre in passato è stato fatto di tutto per ignorarli e umiliarli nei loro diritti. Nella nuova costituzione che si vuole osannare per via plebiscitaria con il si ci sarà sempre meno spazio per loro e dopo i clamori di questa sceneggiata la politica di Renzi li ricaccerà nell’oblio. Ricordiamo l’insegnamento gattopardesco adottato da Renzi: tutto cambiare per nulla cambiare perché il potere che si chiede è solo finalizzato a svendere l’Italia agli intrallazzatori di turno.)
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Seminario di Antichistica
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Roma Venerdì 18 Novembre 2016, ore 15:00 Dipartimento di Studi Umanistici , Aula Radiciotti Via Ostiense 234/236 – Roma, Italy
Venerdì 18 Novembre 2016 alle ore 15 nell’Aula Radiciotti dell’Area di Studi sul Mondo Antico del D.S.U. – Università degli Studi Roma Tre, la Dott.ssa Serena Ammirati (Università degli Studi Roma Tre) terrà un seminario sul tema: Cum in omnibus bonis… Un inedito frammento berlinese tra papirologia e paleografia.
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Seminario di Logica
Posted by fidest press agency su lunedì, 14 novembre 2016
Roma Venerdì 18 Novembre 2016, ore 11:30 Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, Aula Verra Via Ostiense 234 Speaker: Jean-Yves Girard (CNRS, Aix-Marseille Université)Titolo: Le fantôme de la transparence, I : Qu’est-ce qu’une réponse?
Il seminario tratterà una parte del volume Le Fantôme de la transparence (Editions Allia, Paris, 2016). In questo testo Girard propone un ripensamento dei fondamenti filosofici della logica, a partire dalla consapevolezza, maturata attraversi i risultati limitativi della logica del XX secolo e il più recente incontro della logica matematica con il mondo dell’informatica teorica, del fallimento della pretesa trasparentista. In un precedente articolo che ha ispirato il volume, Girard scriveva: “Le fantasme (ou fantôme) de la transparence est l’idée qu’au-delà de la perception immédiate, existerait un monde, un niveau de lecture, complétement intelligible, i.e., explicite et immédiat. Cette transparence nous dévoilerait ainsi un envers unidimensionnel de l’univers. Ce qui part d’une prémisse correcte, dépasser les apparences ; mais, pour ce faire, on imagine un autre côté du miroir aux contours nets, précis et sans la moindre ambiguïté. Le monde devient un rébus dont il suffit de trouver la clef : tout serait tellement immédiat, lisible, qu’il n’y aurait même plus besoin de poser de questions, i.e., de penser” (Girard, Le Fantôme de la transparence, 2014).
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