Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 16 dicembre 2016

Corri con Ricola alla Maratona di Pisa

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

maratona-pisaLa Maratona di Pisa 2016, insieme con il percorso breve di 21 km, La Pisanina si correrà Domenica 18 Dicembre. Tutti i podisti partecipanti potranno degustare i prodotti offerti da Ricola nello spazio espositivo dedicato presso Expo Sport aperto Venerdì 16 e Sabato 17 dalle 10:00 alle 20:00 per ricevere la carica di gusto e benessere necessaria per la gara! Il giorno della manifestazione Ricola offrirà le sue caramelle buone di natura in piazza dell’Arcivescovado; inoltre tutti potranno assaggiare la grande novità dell’azienda : Ricola Herb-Caramel, una caramella golosa che mixa la bontà del caramel alle 13 erbe officinali che dal 1940 sono la ricetta base di tutti i prodotti dell’azienda.
Ricola già in passato è stata sponsor di eventi sportivi. “Il nostro impegno” Luca Morari, Amministratore Delegato Divita srl, azienda che dal 2006 distribuisce la gamma di specialità Ricola in Italia “è far conoscere le nostre caramelle a un pubblico vasto e variegato. Lo sport come atto di cura del sé e divertimento si sposa benissimo con la filosofia dell’azienda attenta nella ricerca delle materie prime dei suoi prodotti e rispettosa non solo del consumatore ultimo, ma anche di tutto l’ambiente nelle diverse fasi di produzione.” Le caramelle Ricola saranno inoltre presenti in tutti i pacchi gara dei partecipanti alla Maratona; un dolce momento tutto per sé da gustare prima di iniziare la corsa o subito dopo come piccolo premio da concedersi!
Ricola è un’azienda familiare che vanta una lunga tradizione: fondata in Svizzera da Emil Richterich nel 1930 è giunta alla terza generazione. Ricola ha la sua sede principale a Laufen, nei pressi di Basilea, e ha delle filiali negli Stati Uniti ed in Asia. Da 85 anni Ricola è sinonimo di qualità nella produzione di specialità a base di erbe officinali naturali in più di 50 paesi al mondo. La notorietà del marchio si fonda su elementi semplici ma basilari che, partendo dalla tradizione nella produzione delle caramelle e delle specialità alle erbe, si coniuga con i valori distintivi del territorio e si orienta verso la modernità dell’innovazione di prodotto e di processo. Ricola ha saputo diventare leader del mercato, mantenendo salde nel tempo le sue posizioni grazie anche allo sviluppo di un’ampia gamma di prodotti. Da giugno 2006 la distribuzione in Italia è curata da Divita srl, con sede a Gallarate (Va), società di proprietà del gruppo elvetico. http://www.ricola.com

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Cinque stelle: uniti verso l’obiettivo

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

davide-casaleggiodi Davide Casaleggio. Insieme a Beppe Grillo abbiamo incontrato i portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera e al Senato per iniziare a parlare del programma di governo che verrà votato online su Rousseau e per definire gli imminenti flashmob parlamentari a Siena e in Val di Susa. Oggi con i portavoce abbiamo definito i temi che verranno affrontati nel nostro programma e ci siamo organizzati per arrivare in tempi brevi alla presentazione online dei quesiti sui punti dirimenti, come avvenuto ieri per il programma energia, di modo che gli iscritti possano esprimersi. A proposito, ancora grazie ai 25.000 iscritti che ieri hanno votato online.Saranno mesi intensi di lavoro: sul programma, nelle piazze assieme a Beppe con i flashmob parlamentari e nello sviluppo di nuove applicazioni per Rousseau.
Abbiamo dato il massimo, giorno e notte, per il referendum e abbiamo ottenuto una vittoria importante assieme a 20 milioni di italiani. Continuiamo a farlo! L’unica nostra forza sono la passione e i cittadini che ci sostengono. Non abbiamo soldi pubblici per aiutarci che ci permettano di riposare. Non lasciamoci sopraffare dalla stanchezza e non lasciamoci spaventare dall’accanimento dei media. Il 24 gennaio è vicino. Lavoriamo sereni e uniti verso il nostro obiettivo coinvolgendo i cittadini. Non molliamo.

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Un selfie in piazza De Ferrari: Genova sempre più social

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

foto-di-christian-flammiaGenova. chi attraversa piazza De Ferrari può scattare una foto con il logo Genova More Than This e connotarla con l’hashtag #genovamorethanthis. L’installazione tridimensionale è stata inaugurata dagli assessori comunali Carla Sibilla e Giovanni Crivello, sulla musica della Simons Brass Band, marching band da atmosfera di New Orleans. A “svelare” l’installazione il gruppo cabarettistico I Pirati dei Caruggi con divertenti sketch. Il logo GenovaMoreThanThis, è già presente, oltre che sul materiale di comunicazione del Comune di Genova, su gadget, totem, insegne che colorano di rosso e bianco punti della città. Ora è anche nella centrale Deffe, per scorci fotografici con la storica fontana e i palazzi circostanti. Le azioni di marketing del territorio dell’Amminsitrazione civica, condivise da Camera di Commercio e associazioni di categoria, puntano a catturare potenziali turisti grazie anche ai social media: questo foto-di-christian-flammia1photo set è un modo molto efficace per costruire in maniera condivisa lo storytelling della città.
Ad oggi sono più di 81mila le immagini su Instagram condivise con l’hashtag #genovamorethanthis e le foto con l’hashtag #piazzadeferrari sono oltre 10.600. Cresce in modo costante il canale Instagram Genovamorethanthis: i followers sono 7.350 con un incremento del 131% nel 2016. Favorire la diffusione di scatti fotografici da una piazza simbolo e farla diventare una cartolina online non può aumentare l’attenzione generale sul brand Genovamorethanthis. Con questa installazione si vuole incrementare il numero di “raccomandazioni” di turisti e utenti attraverso l’utilizzo di User Generated Content UGC. E’ noto che i turisti (89%) dichiarano di essere influenzati dalle recensioni di altri viaggiatori, che il 50% utilizza lo smartphone durante il viaggio e che il 37% lo utilizza anche per attività post evento: le persone amano sempre più postare, condividere e consigliare. E infine, non si può dimenticare che quelli di viaggio occupano la terza posizione tra i post i più pubblicati sulle profili personali di Facebook. (Fonte: http://www.comune.genova.it e foto di Christian Flammia)

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Gentiloni svende la sovranità italiana all’Europa

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

gentiloniLa sovranità espropriata un pezzetto alla volta. E questa volta tocca al Parlamento Italiano (che è appunto sovrano, secondo la Costituzione appena salvata dai cittadini): niente voto parlamentare sul Consiglio europeo, in calendario oggi.Finora i Governi, prima di ogni Consiglio Ue, hanno comunicato al Parlamento la posizione che intendevano assumere in Europa in rappresentanza dell’Italia sui vari temi, ricevendo poi mandato dalle Camere dopo il voto sulle risoluzioni delle varie forze politiche (è la legge 234 del 2012). Sia chiaro: il Parlamento, a maggioranza, non ha mai votato contro le proposte governative. Però almeno la nazione salvava la faccia, consentendo ai propri rappresentanti di essere informati, discutere, votare e decidere sulle istanze da portare in Europa. Bando alle ciance, deve essersi detto il nuovo esecutivo: tutti sanno che il Parlamento non conta nulla, che il governo italiano è sottomesso all’Europa in tutto, quindi perché perdere tempo? D’altronde Gentiloni è colui che nel 2012 twittava: “Dobbiamo cedere sovranità all’Europa”, quindi se ne andrà a Bruxelles senza informare gli italiani e con le mani libere riguardo a dossier scottantissimi quali: immigrazione e accordi di Dublino, MES Cina e sanzioni alla Russia.Il Parlamento sarà allora lasciato a commemorare ricorrenze, mentre i burattinai prenderanno le decisioni per nostro conto oltreconfine. E tra i burattinai, ne siamo certi, Gentiloni non è neppure incluso. (fonte blog 5 stelle)

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La bufala delle perquisizioni in Campidoglio

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

visite-campidoglio2Il Movimento 5 Stelle è sotto attacco e presto, mano a mano che ci avvicineremo alle politiche, sarà molto peggio. Ora si inventano vere e proprie bufale. Quanto riportato oggi da tutti i media su Virginia Raggi è falso. Contrariamente a quanto riportato dai giornali e dalle tv non c’è stata nessuna perquisizione in Campidoglio. Si é trattato di una semplice acquisizione di atti. Hanno mentito ai cittadini facendo immaginare uno stuolo di forze dell’ordine che si aggira tra i corridoi e le stanze di Palazzo Senatorio, rovesciando scrivanie, aprendo cassetti e seminando il panico tra i dipendenti. Tutto falso.Si è trattato di una semplice acquisizione di documenti che il Campidoglio, come ha chiarito Virginia Raggi, ha messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria dopo formale richiesta. Nulla da nascondere.
Basta falsità e bugie, basta ricostruzioni fantasiose.
La Raggi non può neppure fare un di tweet di ringraziamento per la lettera inviata da Papa Francesco, come ha fatto anche la sindaca di Barcellona, che i giornali gridano allo scandalo. Ma che avete? Vi vietano di scrivere del governo fotocopia e vi sfogate così?
Il M5s è al lavoro per ripulire le macerie lasciate dal Pd e dagli altri partiti, supportati dai media, contro un’amministrazione finalmente trasparente e impegnata a curare le ferite lasciate da Mafia Capitale. Ci impegneremo a smascherare giorno per giorno tutte le falsità raccontate ai cittadini. Voi dateci una mano.

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Qual è il vero problema delle banche italiane?

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

BANCAIl governo Gentiloni parte malissimo sulla questione banche. Se, da una parte, Gentiloni ha rassicurato i mercati nello specifico del Monte dei Paschi di Siena, garantendo che il Governo è pronto a “intervenire per banche e risparmiatori”, dall’altra ha ripetuto anche il solito refrain del sistema bancario che sarebbe “solido” e, udite udite, darebbe perfino il proprio “contributo alla ripresa economica dell’Italia”. Questo ritornello va avanti dall’epoca dei governi Berlusconi con l’ineffabile Ministro Giulio Tremonti che continuava a dire che le Banche italiane erano fra le più solide del mondo… Sia chiaro, nel 2007/2008 c’era un fondo di verità in quelle parole, perché è vero che le nostre banche non hanno i problemi connessi ad operazioni finanziarie molto discutibili che avevano travolto diverse banche Americane ed Europee e che, ad esempio, stanno creando problemi a banche un tempo ritenute solidissime come Deutsche Bank.
Nel frattempo, però, ci sono stati moltissimi anni di crisi economica che ha impattato sui bilanci delle banche italiane con un ammontare di sofferenze nei crediti incredibilmente elevato. Le sofferenze lorde dell’intero sistema bancario superano la quota di 200 miliardi euro.
Abbiamo già scritto, in passato, in modo più approfondito su questo tema delle sofferenze bancarie. E’ un tema delicato che non può essere affrontato “sparando cifre” in modo allarmistico. Qui abbiamo approfondito: http://www.aduc.it/articolo/cosa+succede+alle+banche+italiane_24607.php. Ciò che dobbiamo sapere, però, è che all’inizio della crisi le sofferenze bancarie lorde erano circa un decimo di quelle attuali. In altre parole, questa lunghissima crisi economia ha aumentato il problema di oltre 10 volte!
E’ da irresponsabili continuare a negare che esiste un grande problema generale del nostro sistema bancario. Ciò non significa mandare messaggi allarmistici che possano far scattare “code agli sportelli”. Non significa che il nostro sistema bancario sia sull’orlo del fallimento, significa invece prendere atto che c’è un problema sistemico da affrontare che consiste nel risolvere in via definitiva il problema delle sofferenze bancarie generate da questi lunghissimi anni di crisi economica. Al momento si è scelta la strada di far risolvere la cosa ai privati. Le banche più solide lo stanno facendo. In questi giorni Unicredit ha annunciato un aumento di capitale monster da 13 miliardi, la maggior parte dei quali serviranno a svalutare le sofferenze bancarie di oltre il 70%. Molte banche, però, non hanno la forza di chiedere al mercato aumenti di capitale sufficienti a coprire le sofferenze bancarie. Perché? Qual è il vero problema?Il nodo della questione è la fiducia nella qualità di gestione di molti istituti bancari e conseguentemente dei possibili buchi che che possono essere stati nascosti nelle pieghe di bilancio. Diciamola tutta come va detta: i mercati non si fidano del fatto che i crediti in bonis, cioè quelli non classificati dalle stesse banche come “in sofferenza”, in realtà siano poi così “buoni”.Spesso, una banca in difficoltà di bilancio, con ha troppe sofferenze, attua pratiche poco corrette per “nascondere” sofferenze che renderebbero necessari ulteriori aumenti di capitali. Una delle pratiche più diffuse è quella di concedere altri finanziamenti ad aziende che non possono ripagare i precedenti crediti con il solo scopo di spostare il problema di qualche tempo (così detto: evergreening). Con i nuovi finanziamenti le aziende pagano quelli vecchi, ma si ritrovano con più debiti ancora sulle spalle… che non pagheranno mai. Ciò nonostante non risultano nei bilanci delle banche come crediti in sofferenza. Sappiamo che la Banca Centrale Europea ha in corso un’analisi sui crediti in bonis del Monte dei Paschi di Siena. I risultati dovrebbero essere resi noti a Gennaio. E’ evidente che questo ha un peso rilevante sull’aumento di capitale che dovrebbe essere sottoscritto entro fine dicembre.Ma, dal momento che il problema non è affatto circoscritto a questa o quella banca, bensì si tratta di un problema sistemico (chiaramente non tutte le banche hanno le stesse difficoltà, ma il problema è generale) l’unico modo serio di affrontarlo è una soluzione generale. Serve una sorta si “whateveriitakes” per il sistema bancario italiano. Una soluzione, ciò, definitiva, che fughi qualsiasi dubbio ragionevole sulla reali condizioni dei bilanci delle banche italiane.
I provvedimenti che si sono presi fino ad oggi, e quelli che si annunciano nelle prossime ore, sono provvedimenti emergenziali, non sistemici. Ma tappata una falla, in questo contesto di sfiducia, se ne crea poco dopo una ancora più grossa. “Salvata” (si fa per dire…) Banca Etruria, ci si trova per l’ennesima volta il Monte dei Paschi. Sistemato, provvisoriamente, il Monte dei Paschi, fra poche settimane ci si troverà una delle due banche Venete… ecc. ecc.
Più tempo facciamo passare più la situazione peggiora. Serve una soluzione sistemica con o senza l’assenso della burocrazia europea. Sistemare definitivamente il sistema bancario italiano è il singolo provvedimento più efficace per rilanciare l’economia Italia.
Dire, come ha detto il nuove Presidente del Consiglio Gentiloni, che il sistema bancario italiano è solido e contribuisce alla ripresa economica dell’Italia, è esattamente l’opposto di ciò che serve, oltreché una frase che fa evidentemente a pugni con la realtà. (Alessandro Pedone, responsabile Aduc Tutela del Risparmio)

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Porti UE: i deputati approvano nuove regole su costi e finanziamenti pubblici

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

parlamento europeoI contributi che le linee di trasporto pagano per i servizi portuali dovrebbero diventare più trasparenti grazie alle nuove norme approvate dal Parlamento mercoledì. Tali norme dovrebbero rendere più trasparenti anche i fondi pubblici destinati ai porti e contribuire ad attrarre maggiori investimenti privati.La risoluzione legislativa è stata approvata con 546 voti a favore, 140 contrari e 22 astensioni.
“Dopo 15 anni di discussione sulla politica europea dei porti, abbiamo finalmente trovato un accordo: i modelli di gestione dei porti esistenti possono essere mantenuti e per la prima volta vi è un’enfasi sulle buone condizioni di lavoro, che sono una parte importante della competitività dei porti e un punto per noi non negoziabile “, ha affermato il relatore Knut Fleckenstein (S&D, DE).”La trasparenza finanziaria è al centro dell’accordo, che dovrebbe facilitare il lavoro della Commissione su un regime di aiuti di Stato coerente e favorire gli investimenti nei porti”, ha aggiunto.Secondo la Commissione, la mancanza di regole chiare sulle sovvenzioni pubblici destinati alle infrastrutture portuali e gli oneri richiesti alle compagnie di trasporto per il loro utilizzo frenano l’investimento nei porti.
Queste norme si applicheranno agli oltre 300 porti europei che fanno parte della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e introducono l’obbligo per le autorità portuali di mostrare in odo chiaro nei loro sistemi di contabilità i fondi pubblici che hanno ricevuto, oltre a altre disposizioni per migliorare la trasparenza sui metodi di definizione dei costi dell’uso delle infrastrutture. Gli Stati membri dovranno inoltre garantire che sia introdotta una procedura efficace per gestire i reclami dei passeggeri.Dai porti dell’UE transitano, in totale, il 96% di tutte le merci e il 93% di tutto il transito di passeggeri delle navi. I tre quarti dei beni importati e il 37% del traffico merci all’interno dell’Unione passano dai porti.Per garantire servizi di alta qualità, le norme prevedono una formazione su salute e sicurezza per i fornitori di servizi portuali. Questi requisiti di formazione dovrebbero essere regolarmente aggiornati per rispondere alle sfide dell’innovazione tecnologica.Il regolamento non impone un modello specifico di gestione dei porti marittimi. Tuttavia, si prevedono alcune condizioni qualora si intenda stabilire dei requisiti minimi per i fornitori dei servizi di rimorchio, ormeggio, bunkeraggio e raccolta dei rifiuti navali, o per limitare il numero dei prestatori di tali servizi. Ad esempio, i porti potrebbero limitare il numero di fornitori di servizi al fine di garantire la sicurezza e la sostenibilità ambientale. Anche i servizi di movimentazione merci e i passeggeri potranno essere soggetti a norme sulla trasparenza finanziaria, ma saranno esentati da quelle sull’organizzazione dei servizi portuali.

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SACE (Gruppo Cdp) garantisce €400 milioni per il progetto Yamal in Russia

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

moscaSACE (Gruppo Cassa depositi e prestiti) ha garantito una linea di credito da 400 milioni di euro destinata a finanziare i lavori per la realizzazione dell’impianto di liquefazione di gas naturale Yamal LNG in Russia.
Il finanziamento, erogato da Intesa Sanpaolo, andrà a favore dei contratti di subfornitura assegnati a Nuovo Pignone (sussidiaria di GE Oil & Gas) e a un gruppo di 20 imprese italiane specializzate in tecnologie per l’oil & gas, in prevalenza PMI.
Il progetto, del valore complessivo di 27 miliardi di dollari, prevede la costruzione di un impianto integrato di liquefazione di gas naturale proveniente dal giacimento di South Tambey, nella regione siberiana di Yamal, e destinato ai mercati europei e asiatici. Una volta realizzato, Yamal LNG sarà una delle più grandi facility del settore mai realizzate nell’Artico, incorporando il porto di Sabetta, un nuovo aeroporto e una centrale elettrica da 380 megawatt. Lo sviluppo e la gestione dei lavori sono affidati alla società veicolo Yamal LNG detenuta dal colosso russo NOVATEK, dal gruppo cinese CNODC, da Total e dal fondo d’investimento Silk Road Fund.

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Rapporto Immigrazione e Imprenditoria – Scenario e prospettive

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

immigratiDal Censimento del 2001 la presenza immigrata ha conosciuto un incremento straordinario. Non meno sorprendente è l’aumento delle imprese immigrate, arrivate a superare le 550mila unità. Nel corso della crisi, altresì, le imprese immigrate sono aumentate, in controtendenza con il dato generale. Rimane vero, dunque, che gli immigrati hanno dimostrato, e continuano a dimostrare, una maggiore capacità di “resilienza”. Inoltre, sono stati fatti molti passi in avanti e diversi imprenditori di origine straniera si distinguono per numero di dipendenti e per lavorazioni innovative ad alta tecnologia, come pure vengono maggiormente curati i rapporti con l’estero, a partire dai Paesi di origine.
Probabilmente sono ancora incipienti gli indicatori delle potenzialità che si legano alla crescente presenza immigrata nel mondo imprenditoriale, delle quali bisogna farsi carico, non essendo conseguibili automaticamente.
Le difficoltà che si presentano nel contesto imprenditoriale italiano riguardano tanto gli italiani quanto gli immigrati, e anzi su questi ultimi pesano maggiormente diversi fattori: adempimenti burocratici, assistenza, credito, rapporti con la burocrazia. Ne deriva la necessità di fare di più per superare queste difficoltà, che rendono l’Italia meno incentivante rispetto ad altri contesti nazionali, dove essere imprenditori è più facile e anche più redditizio. I limiti che riscontriamo nell’imprenditoria a gestione immigrata rimandano a quelli che caratterizzano in linea generale il “Sistema Italia”. Non si può fare a meno di ricordare che da noi gli investimenti per lo sviluppo ammontano all’1,9 % del Pil, mentre nell’Ue l’incidenza è del 2,3% (dati del 2014). Stando così le cose, non desta sorpresa che per numero di brevetti l’Italia venga dopo non solo dopo i grandi Stati membri, ma dopo Stati molto più piccoli. Questo svantaggio va a detrimento della competitività, ma può essere superato, con conseguente beneficio sia degli imprenditori italiani che di quelli immigrati.
Il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2016, giunto alla terza edizione, è un sussidio utile perché offre uno spaccato preciso della realtà imprenditoriale immigrata. Non si tratta solo di numeri ma anche di considerazioni incentivanti, che aiutano a conferire a questo comparto la dovuta attenzione.

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Istat industria: crollano beni durevoli, dal 2007 -37,3%

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

produzione-industrialeSecondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale a ottobre segna una variazione nulla rispetto a settembre 2016 e sale dell’1,3% rispetto a ottobre 2015, nei dati corretti per gli effetti di calendario.
“Il Paese è ancora fermo. Anche il lieve aumento della produzione su base annua è dovuto esclusivamente al comparto dell’energia. I beni di consumo segnano una variazione nulla, e quelli durevoli addirittura crollano del 6,1%. Un evidente segnale del fatto che le famiglie hanno finito i soldi e, quindi, non stanno acquistando” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Se poi confrontiamo i dati di oggi con quelli pre-crisi, allora ci rendiamo conto della gravità della situazione Rispetto a settembre 2007, i beni di consumo durevoli sono crollati del 37,3%. La cosa più preoccupante, è che nel 2015 c’erano già stati segnali di miglioramento e, rispetto all’ottobre 2014, si era registrato un rialzo del 4,8%. I beni di consumo erano saliti nel complesso dell’1,6%, mentre ora sono fermi. La produzione dall’ottobre 2014 al 2015 era salita in totale del 3,1%. Insomma, nel 2015 si intravedeva l’uscita dal tunnel. Invece nel 2016, la situazione è nuovamente peggiorata” conclude Dona.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori (cfr tabella), da ottobre 2007 a ottobre 2016, la produzione industriale è precipitata del 22,7%. I beni di consumo nel loro complesso sono scesi del 16,4%, mentre quelli non durevoli sono calati del 10,8%.

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77° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

cardiologyRoma, 16-19 dicembre 2016 Rome Cavalieri (Via Cadlolo 101) Si tratta del più importante appuntamento scientifico nazionale del nostro Paese riguardante la cardiologia. Verranno affrontate, e approfondite a 360 gradi, patologie che interessano milioni di cittadini come ipertensione, infarto, scompenso cardiaco e aterosclerosi. Il Congresso Nazionale della SIC rappresenta un’occasione unica di incontro e dialogo per i rappresentati della professione, la comunità scientifica internazionale, le Istituzioni preposte alla tutela della ricerca scientifica e della salute e i cittadini. La conferenza stampa ufficiale si terrà venerdì 16 dicembre alle 11.00 in sede congressuale. Parteciperanno all’incontro con i giornalisti, tra gli altri il prof. Francesco Romeo (Presidente Nazionale SIC) che farà il punto sullo stato dell’arte della cardiologia italiana: le nuove linee guida sul colesterolo, le terapie innovative, la prevenzione (con focus sulla vaccinazione contro l’aterosclerosi) la cardiochirurgia. Per tutta la durata del Congresso, Intermedia diffonderà comunicati stampa e coordinerà le interviste con i relatori del congresso. Nella speranza che gli impegni ti consentano di partecipare, ti ricordiamo che siamo a disposizione per qualsiasi necessità e ti porgiamo un caro saluto. Il programma dell’evento è disponibile all’indirizzo http://www.sicardiologia.it

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“Sparare sul governo è come sparare sulla croce rossa”

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

palazzo chigi“E’ un governo inconsistente che nasce sulle macerie di Renzi e del renzismo, non ha la forza e la capacità di staccarsi in nulla. Ci sono le stesse persone, le stesse facce fallite del governo Renzi. Gli italiani si sono espressi con il referendum e a questo punto prima si approva la nuova legge elettorale meglio è così poi possiamo andare voto. Per quanto ci riguarda ieri abbiamo fatto un primo incontro di tutte le forze del centrodestra, 7-8 soggetti politici a partire da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Fitto, Quagliariello, Mario Mauro, Rotondi, tutte le forze del centrodestra che hanno dichiarato di voler concorrere per trovare un modello di legge elettorale unitario con cui ci presenteremo in Parlamento. In tutto questo aspettiamo quello che vorrà fare il padrone del Partito Democratico Renzi, si fa il congresso, non si fa, primarie sì, primarie no. Aspettiamo anche il giorno in cui lui staccherà la spina al Senato, perché ormai questa è la vulgata che prima o poi, anzi più prima che poi, Renzi staccherà la spina sempre per il suo personale disegno di potere. Ma gli italiani hanno in serbo per lui grandi delusioni, la sua stagione è finita, il suo PD è finito. Il centrodestra ora deve proporsi agli adesso agli italiani come area politica vincente, con un programma vincente e con una classe dirigente vincente. La stagione del Pd, che ci ha regalato tre Presidenti del Consiglio in 4 anni, che ha prodotto disastri, macerie, egemonismi è finita ed è solo grazie solo referendum che abbiamo salvato l’Italia dal renzismo e dalla deriva autoritaria.” Così Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.

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“Obiettivo Terra 2016 – Il mare: polmone blu del pianeta”

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

obiettivo-terra1obiettivo-terraÈ stata inaugurata a Milano, presso la sede centrale di Banca Popolare di Milano, in Piazza Filippo Meda 4, la mostra fotografica “Obiettivo Terra 2016 – Il mare: polmone blu del pianeta”. 30 scatti selezionati tra le 2.000 immagini, dell’omonimo concorso fotografico, che raccontano il “Mare Nostrum” attraverso le aree costiere dei Parchi Nazionali e Regionali e le Aree Marine Protette italiane. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione UniVerde e da BPM in partnership con Cobat, e in collaborazione con Società Geografica Italiana, Marevivo, Coldiretti e Campagna Amica, rientra in una campagna di sensibilizzazione sulla necessità di preservare l’ecosistema marino.
All’incontro sono intervenuti: Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione UniVerde; Mario Anolli, Presidente del Consiglio di Gestione di Banca Popolare di Milano; Valentina Aprea, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia; Tessa Gelisio, Conduttrice televisiva, giornalista e ambientalista; Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat.«Il 2017 è stato dichiarato dall’ONU come anno del turismo sostenibile – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio – . Questa mostra sulla bellezza naturale delle coste e dei mari italiani è il miglior modo di raccontare il nostro Bel Paese. La difesa delle nostre biodiversità è un doveroso impegno verso le future generazioni, ma anche un’opportunità per lo sviluppo di un turismo, davvero sostenibile, che coniughi occupazione e ambiente».«Con questa iniziativa, BPM conferma la volontà di aprire alla città e a tutti i suoi stakeholder i propri spazi e, in particolare, il salone centrale di Piazza Meda, una delle più belle obiettivo-terra3“piazze coperte” del centro di Milano – ha dichiarato Mario Anolli. Obiettivo Terra 2016 rappresenta un interessante connubio di attenzione al tema della sostenibilità e valorizzazione delle bellezze dei nostri territori attraverso una forma d’arte moderna quale è la fotografia».Per l’Assessore Valentina Aprea: «una mostra così importante, che ritrae aspetti meravigliosi della nostra natura, dei nostri fondali, delle nostre coste, merita di essere conosciuta a approfondita dagli studenti. Nelle prossime ore invierò una circolare nelle scuole per invitarle a visitare l’esposizione, un’occasione davvero utile per sensibilizzare tutti, in primis i giovani, sulla necessità di tutelare e conservare queste bellezze naturali».Per Tessa Gelisio: «è una mostra che celebra la bellezza della natura per colpire al cuore e alle emozioni; una bellezza che crea ammirazione e poi rispetto e che permette e comunicare, in modo ancora più efficace al pubblico, quanto sia importante salvaguardare l’ambiente, e in particolare il polmone blu del nostro pianeta».«È la ricerca della bellezza – spiega Giancarlo Morandi – a unire mostre come Obiettivo Terra e il lavoro che ogni giorno fa Cobat. Perché l’economia circolare, quella che il nostro consorzio pratica da oltre 25 anni, raccogliendo e avviando al riciclo prodotti tecnologici per creare nuove materie prime, altro non è che il modo migliore per magnificare la bellezza del nostro pianeta. L’uomo e la natura possono e devono essere in armonia: lo obiettivo-terra4obiettivo-terra5dimostrano i bellissimi scatti del concorso e lo dimostra questo nuovo modello di sviluppo basato sull’efficienza e il rispetto dell’ambiente».L’Italia, con la sua varietà di ecosistemi, dalle Alpi a Pantelleria, con la sua rete di parchi e centinaia di aree protette, è il Paese leader in Europa per biodiversità di flora e fauna. Il concorso fotografico Obiettivo Terra, promosso per celebrare la Giornata Mondiale della Terra, indetta dall’ONU nel 1970 e celebrata ogni 22 aprile, è giunto all’ottava edizione e ogni anno sollecita tutti i partecipanti ad un maggiore impegno per proteggere i nostri paesaggi naturali da inquinamento e sviluppo incontrollato. L’edizione 2016, in collaborazione con Marevivo, è stata dedicata al ruolo incomparabile del mare, polmone blu del pianeta, e ai gravi rischi che corrono le isole, le aree costiere dall’ecosistema marino, a causa dello sfruttamento e del degrado di mari e oceani. Dopo la prima mondiale al Palazzo delle Nazioni Unite a New York, la mostra fa tappa a Milano alla Sede di Banca Popolare di Milano.La mostra sarà visitabile gratuitamente6 fino al 28 febbraio 2017. (foto: obiettivo terra)

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Libro bianco sulla salute delle donne

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

cuoreLe malattie cardiometaboliche rappresentano un problema molto diffuso tra la popolazione femminile con un significativo impatto in termini di comorbilità e mortalità. Si stima infatti che rappresentino la causa di morte per più una donna su due. Diverse sono le problematiche coinvolte, dalle malattie cardiovascolari, al diabete, al sovrappeso e obesità, sino ai tumori.Per contribuire a migliorare la qualità e l’accesso ai servizi sanitari per la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento di queste malattie Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, ha voluto porre in evidenza e premiare con un apposito riconoscimento le migliori competenze degli ospedali italiani appartenenti al network dei Bollini Rosa nell’ambito delle malattie cardiometaboliche. Le strutture vincitrici sono state premiate oggi, presso la Fondazione culturale San Fedele, alla presenza delle Autorità cittadine e degli specialisti coinvolti nella tematica.
Dal Libro Bianco sulla salute della donna 2016 promosso da Onda emerge come le malattie cardiovascolari costituiscano la principale causa di mortalità e disabilità nella popolazione femminile di età superiore ai 50 anni. È noto, infatti, che nel genere femminile queste malattie hanno un esordio posticipato di circa 10-15 anni rispetto a quanto accade negli uomini, per l’azione protettiva degli ormoni estrogeni. Si stima inoltre che il 55% delle donne morirà per malattie cardiovascolari contro solo il 43% degli uomini. Tra i fattori di rischio, accanto a quelli “tradizionali” come ipertensione arteriosa, tabagismo, diabete mellito, età e sovrappeso, si evidenziano fattori specifici per il sesso femminile, come menopausa, sindrome dell’ovaio policistico, malattie autoimmuni e malattie associate alla gravidanza.
Il diabete e le problematiche legate al peso, nonostante siano peculiari nella popolazione maschile, nelle donne, se presenti, possono provocare un severo impatto sulla salute in generale comportando l’insorgenza di malattie importanti a livello cardiovascolare, oncologico e muscoloscheletrico. Il diabete, infatti, è l’ottava causa di morte negli uomini (3,1%) mentre ha un maggior impatto sul genere femminile essendo la sesta causa di morte con il 3,9% dei decessi totali e nelle donne aumenta da 3 a 7 volte il rischio di andare incontro a malattia coronarica rispetto agli uomini diabetici. Inoltre, le donne diabetiche hanno una maggiore prevalenza di obesità e ipertensione arteriosa, un peggior controllo dei valori di glicemia e colesterolo e maggior rischio di trombosi. Per quanto riguarda il sovrappeso, nonostante sia più diffuso tra gli uomini che tra le donne (44,8% vs 28,2%), così come l’obesità (10,8% vs 9,7%), gli effetti sulla salute variano considerevolmente rispetto al genere. Secondo numerosi studi, sovrappeso e obesità nelle donne sono associati in modo significativo con aumentato rischio di diabete di tipo 2, diverse forme di tumori e malattie cardiovascolari, ad esempio aumentando il rischio di malattia coronarica del 64%, contro il 46% registrato negli uomini.“Le malattie cardiometaboliche sono sempre più diffuse nella popolazione femminile e meritano un’attenzione particolare in quanto patologie complesse e multifattoriali con un forte impatto sulla salute generale della donna. A parità di rischio cardiovascolare, le donne continuano a ricevere meno frequentemente terapie farmacologiche o comportamentali di prevenzione rispetto a quanto accade nella popolazione maschile in tutte le fasce di età”, sottolinea Francesca Merzagora, Presidente di Onda. “Per questi motivi Onda ha deciso di realizzare sul tema diverse attività tra cui, quest’anno, il Concorso Best Practice, coinvolgendo gli ospedali con i Bollini Rosa. Il nostro obiettivo è contribuire alla promozione di percorsi di prevenzione, diagnosi e cura declinati al femminile che tengano conto delle differenze genere-specifiche”.
Sono pervenuti 92 servizi da parte di 67 ospedali candidati, di cui 43 al Nord, 9 al Centro e 15 al Sud e nelle Isole. Un apposito Comitato ha assegnato 2 riconoscimenti: una targa alle “Best Practice” per le strutture eccellenti e una pergamena con le “Menzioni speciali” agli ospedali comunque attenti e impegnati sul tema.Sono stati premiati come Best Practice: l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle – Ospedale S. Croce (Cuneo-Piemonte), l’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico (Bari-Puglia), l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (Pisa-Toscana), l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (Milano-Lombardia), l’Istituto Auxologico Italiano – IRCCS S. Luca (Milano-Lombardia), l’Ospedale Piero Palagi (Firenze-Toscana) e l’Ospedale Santo Spirito (Roma-Lazio).Hanno ricevuto la Menzione speciale: l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino–Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna (Torino-Piemonte), l’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese (Siena-Toscana), l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (Milano-Lombardia), l’ASST Santi Paolo e Carlo – Ospedale S. Paolo di Milano (Milano-Lombardia), l’Ospedale Civile di Dolo (Dolo-Veneto), l’Ospedale Civile di Mirano (Mirano-Veneto), l’Ospedale San Bassiano di Bassano Del Grappa (Bassano del Grappa-Veneto) e l’Ospedale SS Annunziata di Savigliano (Savigliano-Piemonte).“Margaret Chan, segretaria dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) afferma che lo stato di salute delle donne è l’indice più significativo dello stato di salute della stessa società”.

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Esoscheletro: La tecnologia che trasformerà le fabbriche del futuro

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

industria-mecspe2Gli esoscheletri, sia passivi che attivi, assisteranno ad una maggiore adozione in tutti i settori, tra cui automobilistico, manifatturiero, della Difesa e della sanità. Nelle fabbriche, possono favorire i lavoratori, migliorare l’ergonomia e offrire sicurezza aumentando l’automazione, migliorando così la qualità, riducendo gli sprechi e diminuendo i livelli di assenteismo dovuti agli infortuni. Comprendere i costi, i benefici e il ritorno sull’investimento (ROI) dell’integrazione degli esoscheletri nelle catene di montaggio potrebbe inoltre essere il primo passo verso la collaborazione uomo-robot. “Gli esoscheletri rivestiranno un ruolo critico nel futuro delle fabbriche intelligenti”, osserva Vijay Natarajan, analista del gruppo per l’Innovazione Visionaria di Frost & Sullivan. “Entro il 2020, le aziende nella maggior parte dei settori utilizzeranno una qualche forma di tecnologia dell’esoscheletro ed è probabile che entro il 2025 concetti come la collaborazione uomo-robot sostituiranno gli esoscheletri, portando ad una maggiore collaborazione tra esseri umani e robot.” Lo studio intitolato “Analysis of Exoskeleton Technology Implementation in Future Factories” fa parte del programma Visionary Innovation (Mega Trends) Growth Partnership Service di Frost & Sullivan, che esamina le macro tendenze che plasmano il mondo, evidenziando le implicazioni da macro a micro sulle aziende e sulla società. Il servizio in abbonamento fornisce approfondimenti su diversi argomenti tra cui: futuro della logistica, analisi comparativa delle città intelligenti, rivoluzione fintech, futuro del lavoro e implicazioni della Brexit.
Il potenziale per una perfetta integrazione all’interno delle fabbriche, i costi di manutenzione inferiori e un ROI interessante con un periodo di ammortamento inferiore a un anno indicano un’enorme promessa per la tecnologia dell’esoscheletro, anche se alcune sfide rimangono:
· Attualmente, non ci sono normative che limitino l’utilizzo degli esoscheletri negli stabilimenti industriali. È necessaria la definizione di un quadro normativo adeguato per garantire che i requisiti di sicurezza relativi all’utilizzo della tecnologia siano soddisfatti.
· Resta una percezione negativa che le macchine sostituiscano gli esseri umani, invece che aiutarli. Inoltre, il dibattito su chi abbia il controllo, la macchina o l’utente, rappresenta una preoccupazione per la maggior parte degli utenti.
Poiché i notevoli vantaggi economici in termini di produttività e assicurazione per i lavoratori spingono avanti la tecnologia dell’esoscheletro, diversi operatori stanno offrendo soluzioni innovative. Questo studio presenta case study su diverse nuove soluzioni di aziende innovative come Noonee, Exso Bionics, Cyberdyne, Active Bionics, Robo Mate Consortium, Lockheed-Martin, Bioservo Technologies e Sarcos.

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Bando Anghiari Dance Hub per i giovani organizzatori

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

anghiari-danceAnghiari Dance Hub, Centro di Promozione della Danza nato nel gennaio 2015 per fornire a giovani / nuovi coreografi strumenti di approfondimento del proprio percorso creativo, indice un bando rivolto a giovani organizzatori di attività di spettacolo.
Cinque operatori saranno selezionati per frequentare il seminario sull’organizzazione dell’attività di spettacolo dal vivo con indirizzo per le attività di danza tenuto da Mimma Gallina che si svolgerà dal 13 al 16 febbraio 2017 ad Anghiari nei locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale (presso i Vecchi Macelli, il Teatro dei Ricomposti) o altri spazi del territorio.
Agli organizzatori selezionati sarà fornita una borsa di studio a sostegno delle spese di viaggio e vitto, oltre all’alloggio messo a disposizione da Anghiari Dance Hub. Con questo bando ADH vuole promuovere l’incontro degli artisti selezionati con apposito bando nel mese di settembre 2016 con giovani figure professionali di accompagnamento al lavoro di creazione attraverso la condivisione di specifici seminari tematici. Al seminario tenuto dalla professoressa Mimma Gallina parteciperanno i selezionati tramite il presente bando insieme ai coreografi e i loro interpreti che stanno partecipando al progetto 2016 – 2017.La scadenza del bando, scaricabile dal sito http://www.anghiaridance.eu, è martedì 31 gennaio 2017.

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I deputati europei approvano la riforma del mercato ferroviario

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

ferrovieIn base alle nuove norme approvate dal Parlamento mercoledì, la fornitura di servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri nazionali nei Paesi dell’UE dovrà di norma essere assegnata tramite gare d’appalto. Tali regole mirano anche a stimolare gli investimenti e lo sviluppo di nuovi servizi commerciali.Secondo le nuove regole, le compagnie ferroviarie saranno in grado di offrire i propri servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri nazionali nei mercati ferroviari interni dell’UE in due modi.In primo luogo, nei casi dei servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri coperti da contratti di servizio pubblico, la procedura dell’appalto pubblico, aperta a tutti gli operatori ferroviari UE, diventerà gradualmente la procedura standard.I contratti di servizio pubblico rappresentano circa i due terzi dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri nell’UE. La nuova procedura, che quindi prevede che le imprese presentino un’offerta pubblica per tali contratti, dovrebbe aumentare l’attenzione per il cliente e ridurre i costi per il contribuente.In via d’eccezione, le autorità nazionali potranno mantenere il diritto di aggiudicare contratti direttamente, senza indire una gara d’appalto. Tuttavia, per poter scegliere tale opzione, le autorità dovranno:
sostenere che tale decisione porta a miglioramenti per una serie di requisiti di prestazione (ad esempio, puntualità e frequenza dei servizi, qualità del materiale rotabile e capacità di trasporto), e
applicarla solo nei casi di servizi pubblici al di sotto di un certo valore medio annuale o per la fornitura di servizi di trasporto pubblico di passeggeri (7,5 milioni di euro o 500.000 km).
In secondo luogo, ogni compagnia ferroviaria potrà offrire servizi commerciali concorrenziali sui mercati ferroviari europei per il trasporto passeggeri.
Tuttavia, per garantire la fornitura di tutti i servizi che i paesi UE desiderano fornire nell’ambito dei contratti di servizio pubblico, gli Stati membri possono limitare il diritto di accesso di un nuovo operatore solo a determinate linee. Un’analisi economica oggettiva da parte del regolatore nazionale sarà necessaria per determinare in quali casi l’accesso può essere limitato.Potenziali conflitti di interesse dovranno inoltre essere valutati per garantire che i gestori dell’infrastruttura operino in modo imparziale, in modo che tutti gli operatori abbiano lo stesso accesso alle tratte e alle stazioni.
Gli operatori del servizio pubblico dovranno conformarsi agli obblighi previsti dalle leggi sociali e sul lavoro, stabiliti dal diritto comunitario, dal diritto nazionale o dai contratti collettivi.Le compagnie ferroviarie potranno offrire nuovi servizi commerciali sulle tratte nazionali a partire dal 14 dicembre 2020. Gare di appalto competitive dovranno diventare la regola generale per i nuovi contratti di servizio pubblico dal dicembre 2023, salvo alcune eccezioni.

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Urge una strategia più realistica per le relazioni UE-Russia

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

europa-comunitariaLa diplomazia, l’aiuto allo sviluppo e la politica di difesa dovrebbero essere i pilastri della politica estera dell’UE, affermano i deputati in una risoluzione votata mercoledì. Sostengono inoltre una strategia più realistica per la Russia e una politica “less for less” (minori aiuti a fronte di un minore impegno) per quei Paesi che cercano di arretrare in termini di democrazia.Nel corso del dibattito di martedì Elmar Brok (PPE, DE), relatore e presidente della commissione per gli affari esteri, ha dichiarato che “c’è un tema sul quale il settanta per cento dei cittadini europei è d’accordo a chiedere più Europa: la politica estera e di sicurezza comune, che a volte è bloccata nelle capitali, ma non dai cittadini. Abbiamo bisogno di più diplomazia, sviluppo e capacità militare per la PESC […] per garantire che le persone si sentano in sicurezza e protette”.Nella risoluzione annuale che passa in rassegna le principali scelte delle politica estera comunitaria, i deputati hanno evidenziato che l’UE è circondata da “un arco di instabilità” che va da una Russia aggressiva alle vicine guerre in Medio oriente e in nord Africa. Ciò comporta “conseguenze dirette e gravi per la sicurezza e il benessere dei cittadini”, poiché alimenta il terrorismo, i flussi di rifugiati e le massicce campagne di disinformazione.I deputati rilevano che poiché l’architettura europea di sicurezza è stata gravemente danneggiata dagli interventi militari della Russia in Crimea e nell’Ucraina orientale bisogna definire una strategia “più realistica per le relazioni dell’UE con la Russia”.A tale scopo, suggeriscono di impegnarsi maggiormente nel dialogo con la società civile russa, pur mantenendo la pressione diplomatica, politica ed economica sul governo russo, per porre fine alla sua aggressione. “Le sanzioni si sono dimostrare il più efficace mezzo di dissuasione” per scoraggiare un’ulteriore aggressione russa in Ucraina. Invitano quindi l’UE a riservarsi la possibilità di imporre ulteriori sanzioni nel caso in cui la Russia continui a violare il diritto internazionale.I deputati rilevano che poiché “la politica di potenza sta di nuovo dominando le relazioni internazionali, le capacità di difesa e di deterrenza sono cruciali” per avere peso nei colloqui federazione-russadiplomatici. Sollecitano quindi ulteriori stanziamenti per la difesa, fondi collettivi per le missioni UE, misure per migliorare ulteriormente l’utilizzabilità dei gruppi tattici e anche l’acquisto congiunto di materiale di difesa. I deputati chiedono inoltre maggiore cooperazione tra l’UE e la NATO in materia di sicurezza informatica, migrazione, comunicazione strategica e risposta alle minacce ibride.Nella risoluzione si constata che “lo strumento europeo di vicinato non ha realizzato i propri obiettivi”, poiché il principio più progressi più aiuti non è riuscito a conquistare i vicini dell’UE. L’UE dovrebbe quindi passare all’impostazione “less for less” (minori aiuti a fronte di un minore impegno) per quanto riguarda i Paesi che arretrano in termini di governance, democrazia e diritti umani. La risoluzione è stata approvata con 433 voti in favore, 174 voti contrari e 93 astensioni.

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Nuove categorie della comunicazione

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

opinion-makersSi rinnova nel lay-out e si arricchisce di nuovi contenuti ‘Opinion Makers’ (www.opinionmakers.it) – il blog creato nel 2007 – dedicato a tutte quelle categorie di professionisti che si occupano di comunicazione ‘Below the line’ e che si confrontano quotidianamente con l’opinione dei ‘pubblici influenti’. Community che oggi si allarga per accogliere le nuove categoria professionali degli influencer, dei reputation manager e dei nation brander.Il blog curato da Carmelo Cutuli, professionista delle Relazioni Pubbliche con esperienze internazionali, cambia veste grafica e diventa una blogzine-community dedicata alla comunicazione pubblica e d’impresa, rafforzando il suo posizionamento all’interno di un panorama che vede oggi la nascita di nuove categorie della comunicazione, sempre più specializzate nel “fare opinione”.“Opinion Makers – dichiara Cutuli – nasce dieci anni fa come blog trasversale e multi-settoriale con l’obiettivo di aggregare in un unico spazio comunicatori, relatori pubblici, operatori dei media e social marketers dando loro la possibilità di confrontarsi su temi comuni e aggiornarsi sulle tendenze di settore, anticipando di fatto la creazione di nuove figure specializzate come quella, oggi particolarmente ricercata dalle aziende, dell’influencer”.Trasformatosi negli anni in una vera e propria Blog Community, opinionmakers.it invia, settimanalmente, una newsletter a migliaia di utenti, particolarmente influenti nel mondo della comunicazione e dei media, con una selezione dei contenuti più interessanti ed alert sugli eventi di settore. La newsletter di OpinionMakers è ormai consolidata come strumento di aggiornamento e di informazione per molti operatori del campo. Tra i contenuti, il blog continuerà a proporre quotidianamente recensioni di manuali e saggi tecnici, interviste agli operatori del settore, case histories insieme a nuove rubriche che saranno lanciate nei prossimi mesi. (foto: opinion makers)

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Addio alla German Air Force dall’Aeroporto militare di Decimomannu

Posted by fidest press agency su venerdì, 16 dicembre 2016

decimomannu1Decimomannu. Ieri si è chiuso un libro di storia. La German Air Force lascia definitivamente dopo 60 anni l’aeroporto militare di Decimomannu in Sardegna. Da una parte il processo di razionalizzazione interno alle forze armate tedesche, dall’altra l’aumento del periodo di chiusura dei poligoni sardi sancito da un accordo tra il Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi e il Presidente della regione Sardegna Francesco Pigliaru nel gennaio del 2015 hanno portato ad una necessaria revisione dei piani di collaborazione tra l’Aeronautica Italiana e quella tedesca e ad un graduale ridimensionamento dell’impegno in terra sarda che si è concluso oggi con il ripiegamento della bandiera tedesca che spicca definitivamente il decimomannu-1volo dall’isola. Alla presenza dei rispettivi capi di Stato Maggiore, autorità, sindaci, rappresentanze militari e civili si guarda con un filo di malinconia al passato ma con ottimismo al futuro della base di Decimomannu. Progetti, idee e volontà politiche sono gli elementi emersi quest’oggi. Che ruolo voglia giocare la regione Sardegna resta un elemento ancora mancante ma urgente. Il tempo dei tentennamenti è finito. Servono risposte non più rinviabili per l’avvenire di tutti i lavoratori civili, militari e per le migliaia di famiglie che popolano la Sardegna e che senza un piano strategico di impiego delle basi rischierebbero seriamente il posto di lavoro. (Lo dichiara il Delegato del Cocer Interforze Antonsergio Belfiori) (foto: Decimomannu)

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