Bruxelles. Migliori controlli sulle automobili. Giovedì, la commissione per il Mercato Interno voterà nuove regole per rendere più indipendenti sia i test ambientali che quelli di sicurezza delle nuove automobili e per migliorare la supervisione di quelle già in circolazione. La legislazione proposta permetterà anche di rafforzare il mercato di sorveglianza in tutta Europa.
BCE/Mario Draghi. Lunedì, in commissione Affari economici e monetari, il Presidente della Banca centrale europea Mario Draghi presenterà il punto di vista della BCE sul futuro prossimo in materia di politica economica e monetaria. La discussione con gli europarlamentari dovrebbe anche coprire il programma di quantitative easing della BCE nel contesto di una inflazione crescente.
Schengen/Controlli dei confini interni. Giovedì, gli europarlamentari della commissione Libertà civili discuteranno con la Commissione europea una proposta di prolungamento di altri tre mesi dei controlli ai confini interni temporanei in Austria, Danimarca, Germania, Svezia e Norvegia. Questi controlli sono stati reintrodotti per la prima volta a maggio 2016 in risposta ai crescenti flussi migratori.
Tassazione/Inchiesta dell’Europarlamento. Giovedì, la commissione speciale sul Riciclaggio, frode ed elusione fiscale (PANA) continuerà la sua inchiesta ascoltando banche, avvocati e contabili su cosa può essere fatto per evitare la creazione di strumenti finanziari segreti offshore. Parteciperanno anche i giornalisti del Consorzio internazionale di giornalismo investigativo.
Preparazione della Plenaria. I gruppi politici si prepareranno per la sessione plenaria a strasburgo in programma la prossima settimana. Fra gli argomenti in agenda, il voto sulla ratifica dell’accordo commerciale tra Unione Europea e Canada (CETA), nuove misure anti-terrorismo, il rafforzamento dei controlli ai confini esterni dell’Ue e la riforma del mercato europeo delle emissioni di Co2 (EU ETS). Gli europarlamentari discuteranno inoltre risoluzioni per valutare il ruolo degli informatori nella protezione degli interessi finanziari europei e per proporre norme di diritto civile sulla robotica. La sessione plenaria ospiterà l’intervento del presidente austriaco, Alexander Van der Bellen. Il Presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, discuterà invece con gli eurodeputati delle riforme economiche in Grecia.
Agenda del Presidente. Il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, incontrerà, lunedì, il Primo ministro francese, Bernard Cazeneuve, e il Presidente dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev. Giovedì, incontrerà il Presidente moldavo, Igor Dodan, e mercoledì il Presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, e il Presidente del Kosovo, Hashim Thaçi.
Seminario per la stampa sulla robotica. Martedì e mercoledì, a Bruxelles, si terrà un seminario per giornalisti sul tema “Diritti civili nella robotica”. Il seminario vedrà la partecipazione di eurodeputati ed esperti che analizzeranno l’impatto della sempre crescente introduzione della robotica e dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite e la necessità di stabilire delle norme in tale ambito. Il programma del seminario prevede anche una dimostrazione live di alcuni robot.
Archive for 6 febbraio 2017
Parlamento europeo: Riunioni delle commissioni e incontri dei gruppi politici
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
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“Il tesoro dei proverbi latini”
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
Bergamo domenica 12 febbraio 2017 ore 11:00 Museo Cividini nella Antica Zecca – via Donizetti 18/a Bergamo alta Letture Bergamasche 2017 presenta: “Il tesoro dei proverbi latini” di UMBERTO ZANETTI. Continua la serie degli incontri letterari domenicali presso l’atelier dello scultore Pierantonio Volpini. Ne sarà protagonista il commendator Umberto Zanetti, il quale presenterà la sua recente fatica, intitolata “Il tesoro dei proverbi latini”, un’opera postfazionata dal professor Vincenzo Guarracino e pubblicata dalla casa editrice nazionale Puntoacapo. L’incontro sarà introdotto dalla professoressa Marina Vavassori, docente di lettere, archeologa specializzata in epigrafia greca e latina, accademica per la Classe di Scienze Morali e Storiche dell’Ateneo di Bergamo, autrice di numerosi saggi d’interesse archeologico ed epigrafico. Sarà un’occasione per rinverdire la memoria di tante massime latine della nostra tradizione erudita. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
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As America and Russia talk, Ukraine fights
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
THE timing was ominous. A day after the first, seemingly cordial telephone conversation between Donald Trump and Vladimir Putin, the residents of Avdiivka, a small town on the Ukrainian side of the conflict line with Russian-backed separatists, heard the echoes of heavy artillery fire. The conflict that Russia started in Ukraine in 2014 has been partly frozen over the past two years. But on January 29th it flared up with renewed force.Three days later, on February 1st, the bodies of seven Ukrainian soldiers killed in the fighting were brought to Kiev. Maidan, the city square that was the site of the country’s 2014 revolution, once again swelled with people. Social media were filled with messages of support for soldiers and calls to collect supplies for victims, along with videos of shelling by Russian Grad rockets. Ukrainian soldiers received text messages seemingly sent by the Russian side: “You are just meat to your commanders”. Since then other Ukrainian positions along the front line have been attacked, and the death toll is rising.Following the flare-up, the American ambassador to the Organisation for Security and Co-operation in Europe, which monitors the ceasefire, blamed “combined Russian-separatist forces” for starting the attacks. Ukrainian forces have been creeping forward into the “grey zone” in recent months, seizing positions in several small towns. The rebels might have felt it was an opportune moment to hit back.Whoever started the fighting, its victims are the 16,000 civilians in Avdiivka, who for days were cut off from electricity in temperatures of -20°C, and those in the rebel-held territories, many of whom lack water. The violence underscores the difficulty of implementing the Minsk Two ceasefire agreement, signed in February 2015, which the two sides interpret differently. For Kiev and its Western backers, the agreement is a path for Ukraine to reassert control over its east and close its border with Russia, followed by a decentralisation of power to its regions. Russia, however, sees the agreement as a way of retaining control over eastern Ukraine, keeping the border open and demanding that Kiev recognise Donbas as an autonomous region within Ukraine. This would give Russia permanent influence over Ukraine’s future.From Ukraine’s point of view, the violence was a warning to its American and European allies, several of whom are considering lifting sanctions against Russia. “Who would dare talk about lifting the sanctions in such circumstances?” asked Petro Poroshenko, Ukraine’s president, who cut short a visit to Germany to attend to the crisis. Mr Poroshenko later said he would call a national referendum on joining NATO—which Russia considers a red line and NATO itself does not want.
Many Russia-watchers think Mr Putin may have stoked the conflict to test his new American counterpart. Mr Trump has promised better relations with Moscow. Mr Putin may have decided to probe his willingness to turn a blind eye to Russian actions in Ukraine, the two countries’ main point of conflict. The Russian government says Ukraine was discussed in their telephone conversation.
In the past, significant escalations of fighting were quickly met by the White House or the State Department with strongly worded statements condemning Russian aggression and supporting Ukraine’s territorial integrity. This time it took the State Department two days to say it was “deeply concerned”; it did not mention Russia. This response was duly noted in Moscow. “Washington does put the blame on the [separatist] republics, does not express support for Kiev and does not say a word about Russia’s role,” Rossiiskaia Gazeta, the official government newspaper, wrote jubilantly. The Kremlin also noted the American failure to react to the news that Alexei Navalny, an opposition leader and anti-corruption campaigner, would be tried again on trumped-up charges. Mr Navalny pledged to run against Mr Putin in next year’s presidential elections, but is now likely to observe Mr Putin’s re-election from a prison cell. (by The Economist)
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20° edizione del Capodanno Cinese ad Hong Kong
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
Hong Kong Un bagno di folla ha accolto e poi salutato gli Sbandieratori dei Rioni di Cori nel corso della 20^ edizione del Capodanno Cinese ad Hong Kong, uno dei 10 eventi più grandi del pianeta, che conta numeri da capogiro: una partecipazione di oltre 10 milioni di persone; un’organizzazione con un migliaio di addetti in organico; più di 100 gruppi provenienti da tutta la Cina e un’altra decina da tutto il mondo. Così l’Ufficio del Turismo di Hong Kong e Cathai Airlines hanno dato lustro alla metropoli cinese per uno degli appuntamenti più sentiti attesi dell’anno. Numerosi anche gli italiani che hanno avvicinato ed incontrato gli Alfieri di Cori.I maestri nell’arte del maneggiar l’insegna hanno inaugurato l’Anno del Gallo con nuove esibizioni e coreografie ancor più spettacolari, tra cui una marcia molto originale costruita pensando al folklore rinascimentale della bandiera, ma anche come omaggio alle musiche cinesi, che ben si è incastonata nella parata monumentale che ha sfilato per le vie della City. Circa 4 km di carri giganteschi, compagnie di animazione, intrattenimenti collettivi, formazioni folkloriche che hanno riempito Nathan Road e altri crocevia della capitale degli affari del sud est asiatico.
Gli Ambasciatori della scuola corese di sbandieramento hanno portato gli ossequi della Città d’Arte all’amministrazione cittadina, all’Ufficio del Turismo e al capo del cerimoniale del Capodanno Cinese, ospiti in prestigiose cene di gala, autentiche vetrine internazionali dove promuovere le bellezze, le eccellenze e le tipicità del territorio lepino e laziale. Gran finale all’Hong Kong Well Wishing Festival, con il tradizionale lancio sugli alberi di mandarini con allegati bigliettini sui quali è espresso un desiderio per il nuovo anno: più in alto si ferma, maggiore è la probabilità che si realizzi. (foto: sbandieratori)
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Italia record europeo di scatole nere grazie alle “agevolazioni” delle polizze
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
In Italia è boom di polizze assicurative dotate di scatola nera. Sono circa 4,5 milioni gli italiani (dati Corriere Economia) che ritengono questo tipo di assicurazione vantaggiosa. Un numero impressionante se si confronta il dato con gli altri paesi europei, dove in media non si superano le 20 mila unità. Ma qual è il segreto di questo successo? Il consumatore è davvero tutelato? La black box è un dispositivo satellitare dotato di un geo-localizzatore e di un accelerometro in grado di registrare tutti i movimenti del veicolo e lo stile di guida del conducente, quindi, almeno sulla carta, consentirebbe, in caso di sinistro, di aiutare a ricostruire le modalità di accadimento del sinistro stesso.Tuttavia secondo A.N.E.I.S. (Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale), l’installazione della scatola nera sul veicolo rappresenta una vera e propria “invasione della privacy” di cui evidentemente gli assicurati non comprendono la portata.”In grave pericolo è la tutela della riservatezza e della privacy personale – spiega il Presidente A.N.E.I.S., Giovanni Polato – in quanto i dati registrati dalla “scatola nera”, possono essere divulgati senza il consenso del proprietario del veicolo.Non solo. La gestione e la “vendita” di tutti questi dati (così come già accade per i social network FACEBOOK o TWITTER o altri) è destinata a diventare una nuova area di business per le imprese di assicurazione, senza alcun vantaggio per gli assicurati.Infine, giova ricordare che in caso di danneggiamento della scatola stessa, l’assicurato deve rimborsarne il costo all’assicurazione, così come a suo carico sono i costi di disinstallazione in caso di vendita del veicolo.
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“Cessi pubblici”: l’opera scritta da Guo Shixing
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
Milano Teatro dei Filodrammatici dal 21 al 26 febbraio. “Cessi pubblici” è l’ultima delle sue opere, rappresentata al Capital Theatre di Pechino nel 2004, e in Italia, messo in scena da attori italiani, arriva con una regia che punta a trasmettere il messaggio universale contenuto nel testo. Più che a soffermarsi sugli aspetti strettamente cinesi dell’opera, lo spettacolo presenta al pubblico l’immane metafora della crisi economica e sociale contemporanea (non soltanto cinese) e del bivio tra collettività ed individualismo contenuta nel testo di Guo Shixing.
Il drammaturgo ne parlerà giovedì 16 febbraio alle 10:30 nell’aula magna del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (Piazza Indro Montanelli, 1 Sesto San Giovanni, MM1 Sesto Marelli) nell’incontro organizzato dal CARC (Contemporary Asia Research Centre) dell’Università degli Studi di Milano e dalla Compagnia teatrale Teatraz, in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. Con il regista Sergio Basso, Guo Shixing parlerà dell’opera e del suo significato, delle modalità di rappresentazione scelte e della sua carriera di drammaturgo in Cina. Ingresso libero. (foto: Guo Shixing)
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Orfani di femminicidio
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
Torino. «Non possiamo e non dobbiamo dimenticarci degli orfani delle vittime di femminicidio. Anche loro sono vittime perché perdono, in modo differente, entrambi i genitori e le istituzioni devono stare loro vicino. I modi per farlo ci sono» – così Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, ha annunciato che porrà il tema sul tavolo della Cabina di regia nazionale contro la violenza sulle donne.
La soluzione che prospetta l’assessora regionale Monica Cerutti è quella di intervenire sul Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere: «Ci sono due strade da percorrere: ampliare la banca dati che è prevista tra gli obiettivi del piano implementandola con le informazioni relative a quelli che vengono definiti “orfani speciali”; prevedere l’istituzione di un fondo esclusivamente dedicato ai figli e alle figlie delle vittime di femminicidio. Mi impegno a presentare queste due proposte alla prossima seduta della Cabina di regia nazionale contro la violenza sulle donne».
«I dati a nostra disposizione dicono che negli ultimi dieci anni i femminicidi avrebbero prodotto ben 1.600 orfani. L’implementazione della banca dati ci permetterebbe di avere un monitoraggio puntuale della situazione in modo da agire a livello legislativo, anche con l’istituzione del Fondo loro dedicato. Come Regione Piemonte sensibilizzeremo le realtà locali nel sostegno ai figli e alle figlie delle vittime di femminicidio, sapendo che molti interventi sono già in campo» – ha concluso Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.
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Banche, commissione d’inchiesta e esternazioni di Renzi
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
“Leggiamo in un colloquio con il “Corriere della Sera” che il segretario del Partito democratico, l’ineffabile Matteo Renzi, afferma: ‘Si vuole una Commissione di inchiesta sul sistema bancario che usa come parafulmini Banca Etruria, Banca Marche e le Casse di Risparmio di Ferrara e di Chieti. Ma in realtà vedo un disegno forte per allargare il campo a Bankitalia e Consob’.‘Si vuole’? A chi è rivolto quel ‘si vuole’? Sicuramente al sottoscritto, ma forse anche (inconsciamente) a se stesso e al suo Pd…”.Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.“Rinfreschiamo la memoria al distratto e confuso ex premier.Rinfrescata numero uno. Nel dicembre del 2015 l’allora presidente del Consiglio, per l’appunto Matteo Renzi, dopo la mia proposta ufficiale per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario italiano, esternò il suo ok a questo tipo di percorso (‘sì alla Commissione d’inchiesta sulle banche, lo dico a nome del governo e del Pd: non abbiamo nessuno scheletro nell’armadio’, 13 dicembre 2015).
Rinfrescata numero due. La Camera dei deputati, in data 10 gennaio 2017, ha approvato una mozione (firmata da Brunetta, Laffranco, Alberto Giorgetti, Palmizio, Occhiuto) nella parte in cui ‘impegna se stessa e i propri organi, ciascuno per le proprie competenze, a deliberare in ordine all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sullo stato del sistema bancario italiano e sui casi di crisi verificatisi dal 10 gennaio 1999, in connessione con l’inizio dell’operatività in strumenti finanziari denominati in euro, sulla base di quanto già richiesto, attraverso specifiche proposte di inchiesta, da diverse forze politiche’. Nello specifico, la parte sopra citata è stata approvata all’unanimità (presenti 454, votanti 452, astenuti 2, favorevoli 452). Votata dunque, anche dal Pd di cui Renzi è segretario politico.
Che dire? Renzi, evidentemente, non ha più il senso del reale. Qualcuno lo aiuti. Qualcuno gli spieghi cosa votano i suoi gruppi parlamentari e magari qualcuno gli faccia ripassare le dichiarazioni fatte, su qualsiasi argomento e in modo ossessivo, in questi ultimi anni. Non farebbe male all’ex premier un bel bagno di umiltà”, conclude Brunetta.
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Lucio Del Pezzo: Un Sogno Elegante
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
Roma Dal 24 Febbraio al 18 Marzo 2017 Orario: Martedì-Sabato 11:00 – 19:00 Inaugurazione Venerdì 24 Febbraio ore 18:00 Galleria Lombardi – Via di Monte Giordano 40.
Il 24 Febbraio 2017,viene presentata a Roma,dopo molti anni di assenza,una mostra di Lucio Del Pezzo. Saranno presentate 15 opere su legno e su carta,che vanno dagli anni 70 ai nostri giorni. Il suo mondo,fatto di oggetti ritrovati,nascosti negli armadi,di scatole abbandonate,da scaffali e casse perse nei solai e cantine dei nostri appartamenti,nelle mani del maestro diventano pittura,pensiero moderno e cultura di sintesi. Questo è Lucio Del Pezzo,come amava definirlo Pierre Restany, un De Chirico rococò. Curatori: Enrico e Lorenzo Lombardi. (foto: Lucio del Pezzo)
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Champion of women’s emancipation celebrated
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
BAKU, Azerbaijan — The story of Tahirih, a Bahá’í heroine born of Azeri roots, has long been a symbol of inspiration in the country of Azerbaijan. She was one of the pre-eminent champions of the equality of women and men in the nineteenth century.On 25 January, Azerbaijan’s National Museum of History held a celebration of women’s education in the nineteenth and twentieth centuries where Tahirih’s dedication and contributions to the advancement of women were recognized.“Tahirih is held in high regard; she is not only renowned within the Bahá’í Faith but also well-known and respected throughout the East,” explained Azer Jafarov, professor at Baku State University.“She influenced modern literature, raised the call for the emancipation of women, and had a deep impact on public consciousness.
“The fulfilment of Tahirih’s vision of emancipation has found greater expression over time,” continued Dr. Jafarov. “It is the rise of a sun that brings about enlightenment to the human heart.” A recently published book on Tahirih’s life and works was presented at the conference by Salahaddin Ayyubov, a representative of the Bahá’í community. The presentation highlighted Tahirih’s impact on the advancement of women. Also discussed at the event were her contributions to poetry, for which she is well known.“Tahirih is a great personality to whom Christian, Atheist, and Muslim writers have all paid homage. Her far-reaching vision of reality sheds light on the aspirations of everyone who yearns for peace and harmony,” said Ali Farhadov, a researcher for the National Museum of History in Azerbaijan.“Today, not only women of the East, but the entire planet must learn from her character and life, which is an embodiment of freedom of thought, emancipation of women, and the attitude of independent search for the truth.” A statue in central Baku of a woman casting aside her veil is said to have been influenced by the story of Tahirih. The monument, known as “the statue of a liberated woman,” was built in 1960 by the sculptor Fuad Abdurrahmanov. (photo: Tahirih)
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Summit di Taormina: riportare la Russia nel G8
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
E’ partita un’iniziativa italiana per il reintegro nel G8 della Federazione Russa. E’ un’iniziativa giusta, opportuna e che tiene conto anche degli interessi del nostro Paese.
I presidenti del Consiglio Italiano del Movimento Europeo (CIME), dell’istituto di ricerche sociali EURISPES e dell’Istituto Italiano per l’Asia e il Mediterraneo (ISIAMED) hanno scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, sollecitando il nostro governo a farsi promotore di azioni affinché il presidente Vladimir Putin possa essere al summit di Taormina, al fine di costruire “ponti” e la necessaria, vera e positiva collaborazione di pace per una efficace cooperazione tra i popoli.
Come è noto, dal primo gennaio l’Italia ha la presidenza del G7, di cui sono membri anche gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone, la Germania, la Francia e la Gran Bretagna. Gli altri Paesi dell’Ue sono rappresentati dalla Commissione europea, che, si ricordi, non può ospitare i vertici ne presiederli.
Quindi a maggio a Taormina si terrà il prossimo summit dei capi di stato e di governo con la presenza di nuovi leader mondiali, come il Presidente americano Donald Trump, il prossimo Presidente francese e il Primo ministro inglese Theresa May.
E’ noto che, dal 1998 fino al 2014, al G8 ha partecipato anche la Federazione Russa. A seguito della crisi in Ucraina, del referendum in Crimea e delle conseguenti sanzioni, è stata impedita tale partecipazione.
Pertanto a Taormina, purtroppo, potrebbe non esserci, ancora una volta, il Presidente della Federazione Russa. In merito riteniamo che il meeting potrebbe essere l’occasione per l’Italia per spingere verso la riapertura di un dialogo costruttivo con Mosca. La Russia, non sfugge a nessuno, è un partner importante. Lo è ancor di più per l’Unione europea, se davvero si vuole agire per affrontare le tante questioni globali. La soluzione di problemi quali quello della sicurezza e delle migrazioni e ovviamente quelli relativi ai costruendi nuovi assetti pacifici e multipolari, non può prescindere dal coinvolgimento della Russia.
Si ricordi che il 2016 si è purtroppo chiuso con il massacro terroristico di cittadini inermi nel mercatino di Natale a Berlino e il 2017 è cominciato con l’orrendo attentato di Istanbul. Sono eventi che pongono al centro della politica europea ed internazionale la questione della sicurezza e della pacificazione e risoluzione dei troppi conflitti regionali che, come dice il Papa, nel loro insieme, anche se a pezzi, costituiscono la terza guerra mondiale.
Le grandi istituzioni internazionali, a cominciare dall’ONU e dall’Unione europea, sono chiamate ad assumere delle responsabilità dirette. Ma anche i vertici G20, G7 e G8 sono importanti organismi di coordinamento per affrontare le cause delle tante tensioni legate soprattutto alle maggiori sfide economiche e geopolitiche e dare indicazioni sulle soluzioni più adeguate e condivise.
Perciò riteniamo positivo che il primo ministro Gentiloni abbia già sottolineato la necessità per tutti di abbandonare la logica della guerra fredda, senza rinunciare ai principi, Lo sono anche le recenti dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che sembra sollecitare il rientro della Russia nel G8.
Ciò potrebbe aiutare anche la stessa Unione europea a recuperare un ruolo più incisivo nel contesto internazionale. Il vertice di Taormina, città di grande storia proiettata nel Mediterraneo, potrebbe, quindi, essere davvero l’occasione per aprire nuove prospettive di cooperazione e crescita comune.
L’esclusione della Russia sarebbe non solo inopportuna e ingiustificata, ma darebbe l’impressione di una decisione negativa esclusiva dell’Europa, tenuto conto delle più recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti.
Mancando la Russia, oltre alla Cina e all’India che non vi hanno mai fatto parte, il G7 rischia di essere visto nel mondo come un club di amici dell’Occidente. Un club di Paesi che, rispetto al loro Pil, sicuramente occupano le prime posizioni mondiali, ma hanno economie in prolungata stagnazione.
Si rammenti che le perduranti sanzioni incrociate con la Russia penalizzano esclusivamente le economie europee. In proporzione, è l’Italia a rimetterci di più. Se ciò è vero, come è vero, il nostro Paese non può non cogliere l’opportunità di Taormina per assumere un ruolo più incisivo ed avere un maggiore spazio nella scena internazionale, a partire dal Mediterraneo e dalla stessa Europa. (Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista)
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No a un’economia che uccide. Sì a un’economia di comunione
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
«Economia e comunione. Due parole che la cultura attuale tiene ben separate e spesso considera opposte. Due parole che voi invece avete unito, raccogliendo l’invito che venticinque anni fa vi rivolse Chiara Lubich, in Brasile, quando, di fronte allo scandalo della diseguaglianza nella città di San Paolo, chiese agli imprenditori di diventare agenti di comunione». Così papa Francesco saluta i 1200 imprenditori, giovani e studiosi convenuti per questa festa dell’Economia di Comunione, dopo 25 anni di vita: «Al vostro progetto sono da tempo sinceramente interessato».
«Voi fate vedere con la vostra vita che economia e comunione diventano più belle quando sono accostate una accanto all’altra. Più bella l’economia, certamente, ma più bella diventa anche la comunione, perché la comunione spirituale dei cuori è ancora più piena quando diventa comunione di beni, di talenti, di profitti».
Ad un auditorio estremamente attento, papa Francesco rivolge tre auguri e raccomandazioni.
Primo il denaro. «È molto importante che al cuore dell’Economia di Comunione ci sia la comunione dei vostri utili. L’Economia di Comunione è anche comunione dei profitti, dei soldi, espressione della comunione della vita». Il denaro, ha detto, «diventa idolo quando diventa il fine (…). E’ stato Gesù a dare al denaro la categoria di signore». E ancora: «Si capisce, allora, il valore etico e spirituale della vostra scelta di mettere i profitti in comune. Il modo migliore e più concreto per non fare del denaro un idolo è condividerlo con altri, soprattutto con i poveri (…). Quando condividete e donate i vostri profitti, state facendo un atto di alta spiritualità, dicendo con i fatti al denaro: tu non sei Dio, tu non sei signore, tu non sei padrone!».
Secondo la povertà. «Il principale problema etico del capitalismo è la creazione di scarti per poi cercare di nasconderli o curarli per non farli più vedere (…). Gli aerei inquinano l’atmosfera, ma con una piccola parte dei soldi del biglietto pianteranno alberi, per compensare parte del danno creato. Le società dell’azzardo finanziano campagne per curare i giocatori patologici che esse creano. E il giorno in cui le imprese di armi finanzieranno ospedali per curare i bambini mutilati dalle loro bombe, il sistema avrà raggiunto il suo culmine. Questa è l’ipocrisia!». Di fronte a questo abominio «l’Economia di Comunione, se vuole essere fedele al suo carisma, non deve soltanto curare le vittime del sistema, ma costruire un sistema dove le vittime siano sempre di meno, dove possibilmente esse non ci siano più. Finché l’economia produrrà ancora una vittima e ci sarà una sola persona scartata, la comunione non è ancora realizzata, la festa della fraternità universale non è piena».
Terzo il futuro. «Questi 25 anni della vostra storia dicono che la comunione e l’impresa possono stare e crescere insieme», un’esperienza limitata ancora ad un piccolo numero di imprese se confrontato al grande capitale del mondo, «ma i cambiamenti nell’ordine dello spirito e quindi della vita non sono legati ai grandi numeri. Il piccolo gregge, la lampada, una moneta, un agnello, una perla, il sale, il lievito: sono queste le immagini del Regno che incontriamo nei Vangeli. Non occorre essere in molti per cambiare la nostra storia, la nostra vita: basta che il sale e il lievito non si snaturino (…), il sale non fa il suo mestiere crescendo in quantità, anzi, troppo sale rende la pasta salata, ma salvando la sua “anima”, la sua qualità». E evocando il tempo in cui non c’erano i frigorifici e si condivideva il lievito madre per fare nuovo pane, ha spronato gli imprenditori EdC a «non perdere il principio attivo, l’ “enzima” della comunione» mettendo in atto «la reciprocità». «La comunione non è solo divisione ma anche moltiplicazione dei beni, creazione di nuovo pane, di nuovi beni, di nuovo Bene con la maiuscola». Con un invito: «Donatela a tutti, e prima ai poveri e ai giovani (…). Il capitalismo conosce la filantropia, non la comunione».
Infine: «Queste cose voi le fate già. Ma potete condividere di più i profitti per combattere l’idolatria, cambiare le strutture per prevenire la creazione delle vittime e degli scarti; donare di più il vostro lievito per lievitare il pane di molti. Il “no” ad un’economia che uccide diventi un “sì” ad una economia che fa vivere, perché condivide, include i poveri, usa i profitti per creare comunione». «Vi auguro di continuare sulla vostra strada, con coraggio, umiltà e gioia…, continuare ad essere seme, sale e lievito di un’altra economia: l’economia del Regno, dove i ricchi sanno condividere le loro ricchezze, e i poveri sono chiamati beati».
Questa la nuova consapevolezza con cui si riparte, con gioia e rinnovato impegno.
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Il Campidoglio va avanti sul percorso di chiusura dei Centri di assistenza alloggiativa temporanea (Caat)
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
La Giunta Capitolina ha approvato oggi una delibera che stabilisce il nuovo piano operativo di chiusura dei cosiddetti residence prevedendo per il 2017, come obiettivo minimo, la dismissione di 250 alloggi che produrrà un risparmio per le casse capitoline stimato in oltre 3 milioni di euro l’anno. A tal fine vengono riaperti i termini per la presentazione delle richieste per il “Buono Casa”, erogato dal Campidoglio a favore degli aventi diritto che stipulino contratti di locazione per immobili privati. I nuclei familiari attualmente residenti nei Caat, che non abbiano già provveduto in passato, potranno avanzare le richieste entro il 20 marzo 2017 purché prima dello stesso termine abbiano anche proposto domanda per l’assegnazione di alloggio Erp.Successivamente si provvederà all’assegnazione degli alloggi Erp nei confronti di coloro che risultano utilmente collocati nelle graduatorie e alla concessione del “Buono Casa” per chi possiede i relativi requisiti. Tutti gli altri perderanno il diritto all’assistenza alloggiativa e la stessa decadenza è prevista anche nei confronti di tutti i nuclei familiari che risultino occupanti illegittimi di alloggio Erp o non abbiano presentato domanda per la sua assegnazione entro il nuovo termine fissato.Per facilitare il reperimento di abitazioni private, entro lo stesso 20 marzo verrà istituito un Elenco pubblico degli operatori del settore immobiliare, comprese le associazioni rappresentative dei piccoli proprietari immobiliari, che abbiano espresso una manifestazione d’interesse a mettere a disposizione immobili da destinare a contratti di locazione diretta assistita dall’istituto del c.d. “Buono casa”, restando comunque salva la possibilità del singolo cittadino proprietario di abitazioni di offrire la propria disponibilità locativa a prescindere dall’iscrizione nel predetto Elenco.La delibera prevede, infine, che entro il 30 giugno prossimo venga redatto e sottoposto all’approvazione della giuntaun Piano generale assistenziale alternativo ai residence per l’accoglienza di soggetti in condizioni di fragilità sociale (come minorenni, disabili e anziani). Fino ad allora, per i nuclei familiari valutati in condizioni di fragilità, da parte dei servizi sociali territoriali, verrà disposto il trasferimento dai Caat in dismissione verso quelli la cui chiusura è prevista nel 2018. “Con questa delibera – spiegano l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale, Laura Baldassarre, e l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Andrea Mazzillo – l’amministrazione capitolina comincia a mettere ordine nel settore delle politiche abitative, per porre definitivamente fine alla lunga stagione dell’‘emergenza’ che ha prodotto fenomeni di illegalità diffusa. La nostra azione, anche con i provvedimenti che adotteremo in futuro, sarà dunque ispirata al ripristino della legalità, per rispondere alle esigenze di chi ha davvero diritto a un alloggio pubblico e per contrastare la pratica delle occupazioni abusive da parte di chi non possiede i requisiti previsti per l’assistenza alloggiativa. Allo stesso tempo, però, tale priorità non potrà ignorare le necessità di tutela dei soggetti più fragili, le cui condizioni vanno sempre valutate se si intende costruire una comunità più equa e solidale”.
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Teatro: te lo faccio vedere chi sono io
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
Roma 6 febbraio 2016 ore 20,30 Teatro Brancaccio, via Merulana 244 serata di beneficenza in onore di Gianni Elsner. Anche quest’anno la serata, giunta alla sua settima edizione ed organizzata dall’“Associazione Gianni Elsner ONLUS”, permetterà di raccogliere fondi a sostegno delle iniziative di solidarietà promosse dall’Associazione stessa, in primis i progetti legati alle adozioni a distanza in Paraguay. Paolo Bonolis, Carmine Faraco, Alberto Farina, Antonio Giuliani, Alberto Laurenti & Rumba De Mar, Luciano Lembo, Lontano Da Qui, Donatella Pandimiglio, I Sequestrattori. Sono gli artisti che si alterneranno sul palco nel corso di “Te lo Faccio Vedere Chi sono Io!”.
Era il 1988 quando Gianni Elsner, attore e conduttore radiofonico nato a Merano ma romano di adozione, ebbe questa idea, sull’aereo che lo riportava in Italia dal Paraguay. Era andato a trovare il cugino missionario redentorista, Padre Attilio Cordioli. Nel corso del viaggio scoprì le condizioni precarie in cui i bambini facevano lezione, disegnando e scrivendo con bastoncini di legno sulla sabbia del fiume.
Gianni Elsner ebbe un’intuizione: adottare a distanza quei bambini, chiedendo aiuto ai tanti ascoltatori della sua trasmissione, “Te lo Faccio vedere chi sono io!”, per acquistare il materiale che permettesse ai bambini paraguaiani di andare a scuola regolarmente.
Nel corso degli anni il progetto è cresciuto in maniera esponenziale, grazie alla fiducia che gli ascoltatori riponevano in Gianni e oggi nell’associazione a lui dedicata. Ogni anno, a gennaio, i Missionari vengono a Roma a incontrare i padrini italiani, a consegnar loro le pagelle e a permettere di rinnovare il sostegno economico. La famiglia di Gianni Elsner è diventata sempre più grande!
Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2009, è nata la Associazione che porta il suo nome e che, soprattutto, porta avanti il suo progetto.
Con l’aiuto e la generosità dei sostenitori, nel corso di quasi 30 anni sono arrivati in Paraguay circa 120 container pieni di merce di ogni genere, sono stati aiutati circa 15 mila bambini, costruite 5 scuole, oltre a 120 aule in altre 50 scuole già presenti, e sono state realizzate due grandi opere: nel 2006 è stata difatti inaugurata l’Università di Carapeguà e nel 2012 l’inaugurazione della Sala Polifunzionale multiuso intitolata proprio a Gianni Elsner.
Dopo la morte di Gianni, l’Associazione ha anche deciso di organizzare una serata annuale di raccolta fondi. Le serate hanno sempre avuto un grande riscontro in termini di partecipazione, grazie agli artisti e grazie a coloro che hanno deciso di investire in una buona causa.
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M5S Lombardia: Carenza medici, agire con visione di medio lungo periodo
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
“Entro il 2023, circa 21.700 medici di famiglia italiani andranno in pensione, e con l’attuale sistema per l’assegnazione dei posti da medici di base si farà fatica a sostituirli: potrebbero essercene 16.000 in meno rispetto al numero considerato necessario”. Lo scrivono in una mozione che sarà discussa dal Consiglio regionale martedì 7 febbraio, i consiglieri regionali lombardi del Movimento 5 Stelle Paola Macchi e Dario Violi. I due consiglieri riportano “i dati dell’Enpam, l’ente nazionale di previdenza per i medici e gli odontoiatri”. “Considerando – aggiungono – che il numero medio di pazienti per ogni medico di famiglia è circa 1.200, nel 2023 un italiano su tre potrebbe rimanere senza medico di base: la regione in cui andranno in pensione più medici è la Lombardia (2.776)”.
Per questo gli esponenti del M5S chiedono alla Giunta Maroni di “valutare in tempi brevi la situazione della disponibilità di medici di medicina generale nell’arco dei prossimi 5 anni” e “a fronte di risultati che confermino l’allarme sulla possibile futura carenza di medici di famiglia aumentare il numero di medici abilitati che possano frequentare i corsi di formazione specifica in Medicina Generale, in accordo con i ministeri della Salute e della Ricerca”.
Paola Macchi dichiara: “E’ indispensabile che la politica abbia una visione a lungo termine dei problemi che si possono venire a creare. Per questo riteniamo opportuno occuparci, fin da subito, di questa tematica su cui è stato dato l’allarme molte volte dagli stessi medici, ma che pare non essere ancora stata presa in considerazione di Regione Lombardia. Già ora in Lombardia molti medici seguono anche più dei 1500 pazienti dati come limite massimo dalla legge e con la prevedibile e certa ondata di pensionamenti la situazione potrebbe diventare esplosiva e i servizi per i pazienti potrebbero essere molto ridotti”.
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Roma: Conferenza capi gruppo del comune
Posted by fidest press agency su lunedì, 6 febbraio 2017
Roma lunedì 6 febbraio p.v. alle13,30 presso la sala delle Bandiere in Campidoglio conferenza dei Presidenti di gruppo. L’iniziativa è stata presa “A seguito della richiesta urgente di convocazione dell’Assemblea Capitolina, comunicata quest’oggi al Presidente De Vito dai gruppi del Partito Democratico, della Lista Civica Roma torna Roma, della Lista Marchini e di Sinistra per Roma Così in una nota l’ufficio stampa del gruppo del PD capitolino.
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