Il centro-destra sta lavorando per la costruzione della coalizione
Posted by fidest press agency su venerdì, 10 febbraio 2017
“Forza Italia sta lavorando seriamente alla costruzione della coalizione di centrodestra che in questa fase necessita di programma e valori comuni. Per esempio, pensiamo al regionalismo speciale esteso a tutta Italia – Nord, Centro e Sud -, una riforma che già si può fare”.Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista al “Quotidiano Nazionale”.
”Molto probabilmente ora il centrodestra non è pronto per una lista unica ma il profumo della vittoria comincia a farsi sentire: nei sondaggi siamo accreditati di un 34%, la sinistra ha meno del 30% e Grillo intorno al 26%”. Per questo apprezza la proposta di Franceschini di una legge elettorale con premio alla coalizione? “Questa è stata sempre la nostra linea. Berlusconi, all`epoca del Nazareno, fu costretto ad accettare il premio alla lista per volontà di Renzi che giustificò il cambio con le pressioni di Napolitano”.
Quali sono i confini della coalizione? “Da Forza Italia alla Lega, da Fratelli d’Italia a Fitto alle altre forze cattoliche, liberali e repubblicane di centrodestra”. C`è posto per Stefano Parisi? “Non c`è posto per chi non vuole l`unità di tutto il centrodestra e per chi vuole dentro Alfano”. Come scioglierete il nodo della leadership? “Con la fine del doppio turno dichiarata dalla Corte costituzionale non è più necessario dire prima chi sarà il leader: la regola è che lo sarà chi prende più voti”. Zaia è un buon candidato premier? “Lo deciderà la Lega se prenderà più voti. Il nostro resta Berlusconi: con lui in campo Forza Italia arriva almeno al 20%”.Che lingua parlerete in Europa se la Lega sta con la Le Pen e voi con la Merkel nel Ppe? “Mi pare che nel Ppe convivano più anime e nessuno ne fa un problema. Se persino la Merkel arriva a parlare di più velocità per l`Unione ritengo possibile definire nella coalizione una strategia di riforme e di condizioni nette e dure nei confronti di questa Europa. O cambia, con la fine dell`egemonia tedesca, oppure è finita”, conclude Brunetta.
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