9 lavoratori su 10 soffrono ogni giorno di un sensibile calo di energie. L’ora più critica per chi siede a una scrivania scatta mediamente alle 15.27: è quello il momento in cui la testa tende inesorabilmente a cedere alla forza di gravità. Il rimedio più diffuso, per sei italiani su dieci (58%), è quello del caffè, ma il 17% degli italiani confessa di concedersi un pisolino sul luogo di lavoro. E soltanto il 5% si alza per fare dell’attività fisica. È quanto emerge da una ricerca realizzata da Brooks Running, leader nel settore delle attrezzature sportive, su oltre 1.000 lavoratori italiani di età compresa fra i 18 e i 65 anni.“Invece che esagerare a pranzo o andare avanti a forza di caffè, per chi fa un lavoro sedentario la soluzione potrebbe essere una bella corsetta, spiega Susana Pezzi Rodriguez, Marketing Manager Brooks Italia. Tutti sappiamo che la corsa ha la capacità di aiutarci a non sentire il peso della vita quotidiana e di darci felicità, salute e motivazione. Ecco perché Brooks, con l’aiuto di diversi personal trainer, sta collaborando in tutta Europa con alcune aziende per collaudare delle pause running durante la giornata lavorativa”. Dalla ricerca emerge che l’84% dei lavoratori italiani non svolge alcuna attività fisica durante il giorno. In media un lavoratore italiano trascorre 5 ore e 7 minuti seduto alla propria scrivania, mentre il 20% raggiunge l’impressionante totale di 8 ore e oltre sempre seduto.Il crollo alla scrivania è una costante da nord a sud, che coinvolge tutti indistintamente senza differenze
geografiche. I picchi si registrano in Emilia, dove il colpo di sonno in ufficio riguarda il 94,4% degli impiegati, in Calabria (94,9%), e, al primo posto, in Veneto (96,4%). Insomma, una repubblica fondata sull’abbiocco pomeridiano. La caduta verticale delle energie attorno alle 15.27 ha una durata che varia dai 22 minuti e 30 secondi del Molise ai 38 minuti e 45 secondi del Trentino Alto Adige (oltre 4 minuti in più della Sicilia, per dire, ferma a 31 minuti e 27 secondi). Un dato che ribalta, insomma, molti luoghi comuni.Questa eclissi dell’energia sul luogo di lavoro (la cui media nazionale è di 34 minuti al giorno) significa sull’anno un totale di 141 ore di scarsa produttività. “Inserire una ‘pausa corsa’ nella giornata lavorativa può cambiare drasticamente questo scenario”, afferma Daniel Fontana, atleta e personal trainer. “Tutti noi in alcuni momenti della giornata ci sentiamo svogliati o stanchi, o abbiamo semplicemente voglia di non sentire le pressioni della routine quotidiana. Una ‘pausa corsa’ ha il potere di trasformare una giornata all’insegna della noia e dello stress in qualcosa di completamente diverso. Correre per almeno 30 minuti durante la pausa pranzo lascia addosso una sensazione di felicità e motivazione che ha un’efficacia immediata in termini di energia nel corso della giornata”. (foto: BROOKS)
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Allarme produttività negli uffici italiani
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
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Trump e l’intelligence
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Attacco di Trump ai servizi segreti americani: abbiamo chiesto un commento a Mario Caligiuri, direttore del Master in Intelligence presso l’Università della Calabria e autore per Rubbettino di diversi libri sul tema tra i quali, appena pubblicato: “Intelligence e magistratura. Dalla diffidenza reciproca alla collaborazione necessaria” un libro che tra le altre cose affronta proprio il tema della diffidenza verso i servizi e della loro estrema necessità nel mondo globalizzato.
CALIGIURI: «Il mandato di the Donald è nato sotto il segno dell’intelligence. Infatti, agli esponenti dei servizi segreti si è direttamente rivolto nell’immediatezza della sua elezione, ringraziandoli in modo inconsueto insieme a familiari e collaboratori della campagna elettorale. Adesso è in aperta polemica con loro perché non gli passerebbero le informazioni. Da rilevare che, in particolare negli States il sistema di intelligence, in cui la CIA ha un ruolo preminente, dipende direttamente dal Presidente, che di prima mattina ne incontra il direttore per un briefing quotidiano. Quindi se Trump non può fidarsi della propria Intelligence, che a sua volta lo ritiene inaffidabile, si pone un problema fondamentale, non solo per gli Stati Uniti ma per l’intero blocco occidentale. Riemergono in modo netto le critiche alla CIA avanzate negli anni Sessanta nel primo testo che ha affrontato in modo organico il ruolo dei Servizi nel sistema politico, il celebre “Il governo invisibile” di Wise e Ross, nel quale una delle accuse che veniva rivolta alla CIA era quella di compiere una politica estera tutta sua, che sfuggiva al controllo del Presidente e del Congresso. Pertanto, se un Capo dello Stato, peraltro di una potenza mondiale, non può fare pieno affidamento su uno degli strumenti principali dai quale avere utili indicazioni per orientare la propria politica siamo di fronte a una crisi senza precedenti. Da sempre all’interno dell’intelligence americana convivono molte anime e differenti sensibilità, ma nel XXI secolo, segnato dalla lotta al terrore e alla criminalità oltre che della sorveglianza globale, questo strumento è diventato decisivo. Infatti, chi prima e meglio conosce ha un vantaggio differenziale straordinario. È stato sempre così, dalla notte dei tempo ma oggi in una società liquida dalla comunicazione immediata non si può fare a meno di una efficace intelligence, con tutto quello che questo comporta»
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Incontro sulle lingue antiche e la riforma della “Buona Scuola”
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Parma Martedì 21 febbraio 2017, alle ore 15, nell’Aula B del Plesso D’Azeglio (via Massimo d’Azeglio 85), si terrà l’incontro Lingue antiche e ‘Buona scuola’, rivolto a dirigenti scolastici, docenti di scuola e universitari, studenti universitari.L’evento, che verte sullo stato dell’arte dell’insegnamento del greco e del latino nella scuola superiore dopo la “Riforma Gelmini” e nell’imminenza dei decreti attuativi della riforma “Buona scuola”, è organizzato dall’Unità di Antichistica del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, in sinergia con l’Ufficio IX dell’Ufficio Scolastico Provinciale (U.S.P.) di Parma e Piacenza,
Dopo l’introduzione del prof. Giuseppe Gilberto Biondi, docente ordinario di Letteratura latina dell’Università di Parma, e del dott. Maurizio Bocedi, Dirigente dell’U.S.P. di Parma e Piacenza, seguiranno gli interventi di docenti di greco e latino di alcuni fra i più rappresentativi Licei emiliani, che presenteranno problemi e prospettive della didattica, con riferimento ad esperienze e progetti specifici.Seguirà la discussione, aperta a tutti i partecipanti.Non è necessaria iscrizione. Alla fine dell’incontro verrà rilasciato un attestato di partecipazione (l’iniziativa è valida ai fini della formazione docenti ex l. 107/2015).
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Venezia: Il corteo storico è arrivato in Piazza San Marco
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Primo bagno di folla per il Carnevale di Venezia che questa mattina poco dopo le 11 ha alzato il suo sipario più prestigioso, quello del grande palcoscenico di piazza San Marco. Tra una visita alle Botteghe dei Mestieri di “Creatum”, uno spettacolo della compagnia Pantakin e le prime passerelle del concorso per la Maschera più bella è iniziato ufficialmente l’evento simbolo di Venezia quest’anno è ispirato e dedicato al tema della Vanità e dei Vanity Af-fairs, le sue tradizioni, la sua storia, le sue eccellenze.
Nel pomeriggio il momento clou con la prima passerella per le 12 Marie del Carnevale che da San Pietro di Castello hanno sfilato in via Garibaldi e quindi per tutta Riva degli Schiavoni e davanti Palazzo Ducale sostenute dalle portantine sostenute da giovani gondolieri per poi tuffarsi nella folla di piazza San Marco. Una ad una sono state presentate al pubblico dal cerimoniere Principe Maurice e dalla mamma delle “Marie” Maria Grazia Bortolato. La manifestazione rievoca in chiave moderna il rapimento e la liberazione di dodici promesse spose ai tempi del doge Pietro Candiano III (1039). All’inizio del IX secolo il 2 febbraio di ogni anno, giorno della purificazione di Maria, le dodici più belle fanciulle del popolo scelte a rappresentare la città Si radunavano insieme ai loro promessi sposi nella chiesa di S. Pietro di Castello, per ricevere la benedizione nuziale.
Bruno Tosi, noto regista e operatore culturale, scomparso nel 2012, ha rilanciato a Venezia dopo secoli di abbandono, questa meravigliosa tradizione che oggi viene portata avanti dall’infaticabile Maria Grazia Bortolato. Elisa Costantini (18 anni di Burano), Giada Simionato (21 anni, di Zelarino), Angela Tommasi (23 anni, di Mestre), Laura Magnan (21 anni, di Mestre), Elisa Andreoli (19 anni, di Venezia), Anna Bardi (19 anni, di Spinea), Federica Furlan (19 anni, di Mestre), Aurora Zamengo (18 anni di Venezia), Giulia Boscolo (22 anni, di Chioggia), Giulia Moretti (anni 18, di Campalto), Giulia Adolfo (22 anni di Venezia), Giulia Colombi (23 anni, di Mestre): questi i nomi delle ragazze che fino al 27 febbraio, giorno dell’elezione della Maria dell’Anno 2017, vivranno il Carnevale tra feste, sfilate e partecipazioni a iniziative culturali e spettacoli in attesa di sapere chi si assicurerà la possibilità di lanciarsi dal campanile per il Volo dell’Angelo nel 2018. A conclusione della presentazione delle 12 Marie la Festa si è chiusa con una Farandola Collettiva, danza storica che si snoda come un serpentone per la piazza, sulla musica eseguita dalla Ballata Bellica e l’aiuto dei danzatori del Palio di Arcella. Il corteo, accompagnato dai gruppi storici in costume del C.E.R.S. e dalle associazioni Amici del Carnevale di Venezia e Associazione Internazionale per il Carnevale di Venezia era composto da Timpanisti Nicolaus Barium di Bari; Centro Studi Nundinae di Gravina di Bari, Este Medievale, Cavalieri del Drago, Schola Tamburi Storici di Conegliano, Serenisimo Tribunal de l’Inquisithion di Venezia, Palio Arcella, Corporazione Artigiani Medievali, Ordinanza de Tera Firma, Associazione Giano, Compagnia di S. Vitale, Gruppo Storico di Servigliano, The Gilde from Schoten – Belgio, Firlitanz – Germania, Confraternita del Leone.
Piazza San Marco domani, domenica 19 febbraio 2017, sarà di nuovo protagonista di uno dei momenti più attesi del Carnevale di Venezia, un evento planetario che attare turisti da tutto il mondo: Il Volo dell’Angelo. Claudia Marchiori, Maria dell’Anno 2017, alle ore 12 si lancerà dal campanile per arrivare sul palcoscenico della piazza e dare così seguito alla tradizione che ha cambiato pelle e protagonisti nel tempo e che da ormai 16 anni vede non più una “Colombina” piena di coriandoli e stelle filanti scendere verso il pubblico ma una persona in carne ed ossa.
La formula del Volo dell’Angelo è stata reintrodotta dall’edizione del 2001, la prima del millennio. Il primo Volo venne affidato alla Compagnia dei Folli, che prestò una propria artista, Katiuscia Triberti, per l’evento. L’artista, assicurata a un cavo metallico, effettuò la sua discesa dalla cella campanaria del campanile scorrendo lentamente verso terra, sospeso nel vuoto, sopra la moltitudine che riempie lo spazio sottostante. Dal 2001 al 2008 quando a scendere come Angelo fu il rapper Coolio (unico uomo ad avere vissuto l’esperienza del Volo dell’Angelo fino ad oggi) il lancio ha continuato svolgersi verso la Piazzetta con arrivo davanti a Palazzo Ducale. Le altre protagoniste del Volo dell’Angelo furono poi: 2002 Antonella Elia (attrice e showgirl), 2003 Frida Scarpa (schermitrice), 2004 Carlotta Mantovan (Miss Veneto 2001), 2005 Carolina Marconi (modella e attrice), 2006 Manuela Levorato (velocista), 2007 Federica Pellegrini (nuotatrice), e appunto nel 2008 Coolio (rapper).
Dal 2009, il direttore artistico Marco Balich, decise di far volare il suo primo “angelo” Margherita Maccapani Missoni, dal Campanile verso piazza San Marco con arrivo davanti al Correr. Nell’edizione del 2010 toccò alla modella Bianca Brandolini D’Adda. Dal 2011 a scendere dal campanile nel giorno del Volo dell’Angelo è la giovane ragazza veneziana che si è aggiudicata nell’anno precedente il titolo di Maria del Carnevale. Dal 2001 ad oggi sono così state splendide protagoniste di questo momento 2011 – Silvia Bianchini (Maria dell’anno 2010), 2012 – Giulia Selero (Maria dell’anno 2011), 2013 – Marta Finotto (Maria dell’anno 2012), 2014 – Julia Nasi (Maria dell’anno 2013), 2015 – Marianna Serena (Maria dell’anno 2014), 2016 – Irene Rizzi (Maria dell’anno 2015).
Claudia Marchiori verrà accolta sul palcoscenico dal Doge e dalle 12 Marie del 2017. Dopo la cerimonia il palcoscenico della Piazza resterà aperta fino alle 17 per ospitare il Concorso della Maschera più bella e con le sue botteghe artigiane ospitate in un allestimento fiabesco davanti al Museo Correr e tra le due Ali Napoleoniche per ricreare l’atmosfera della Repubblica Serenissima. Gran finale dalle diciassette alle venti con il Palco che si trasforma in una grande milonga per ospitare uno spettacolo di tango argentino .
Il palco di Vanity Af-fairs è stato ideato dallo scenografo Massimo Checchetto del Gran Teatro della Fenice e voluto dal direttore artistico Marco Maccapani e segue il tema conduttore “Creatum” avviato già lo scorso anno. Gli spazi delle botteghe artigiane sono occupati dall’Atelier Longhi di Francesco Briggi, dai maestri del Consorzio Vetro Artistico di Murano Promovetro. E ancora, gli artigiani dell’associazione El Felze, quelli del Consorzio dei Mascareri, del Politecnico Calzaturieri del Brenta, i tessutai di Venice Textile e Consorzio dei Tajapiera Restauratori Veneziani.
Il Carnevale di Venezia riporta visitatori e maschere come in un’antica bottega dove le Arti e i Mestieri saranno i protagonisti. Ogni giorno e fino al 28 febbraio, dal vivo, calzaturieri, costumisti, artigiani della gondola, mascareri, tessutai e vetrai riapriranno le loro botteghe come nella Venezia del ‘700. Attrazione assoluta la “Dogaressa”, la gondola di grandi dimensioni che in passato ha trasportato i papi in visita a Venezia che per l’occasione subirà degli interventi di restauro effettuato dagli artigiani del Felze che occupano una delle officine della Piazza.
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Rassegna Operazione Blake Edwards con la proiezione di Hollywood Party
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Torino lunedì 20 febbraio ore 15,30 Museo Nazionale del Cinema – National Cinema Museum – Musée National du Cinéma via Montebello 22 proseguono alla Bibliomediateca “Mario Gromo” le proiezioni del lunedì pomeriggio con la rassegna Operazione Blake Edwards, che propone per febbraio, quattro film del grande maestro americano.
Capace di destreggiarsi con ammirevole eleganza e leggerezza tra registri diversi, Edwards ha alternato la sua attività di regista di commedie (genere del quale è stato indiscusso maestro) a prove che hanno dato conto della sua capacità di controllare generi in apparenza antitetici come il noir, il thriller, il melò a forti tinte drammatiche. I quattro film selezionati per la retrospettiva- omaggio Operazione Blake Edwards danno conto della varietà di approcci del cinema del regista statunitense: a partire dall’esperimento sul genere di Operazione terrore, verranno proposti alcune gemme dalla commedia cinematografica come Uno sparo nel buio e Hollywood Party (che segnano due importanti tappe del regista con l’attore inglese Peter Sellers, indimenticabile interprete dell’ispettore Clouseau), oltre ad una scintillante riflessione sul mondo dello spettacolo come Victor Victoria.
Blake EdwardsHollywood Party (The Party)(USA, 1968; 95’) Comparsa marginale in un film hollywoodiano di ambientazione coloniale inglese, l’attore indiano Hrundi V. Bakshi viene cacciato dal regista perché ha fatto inavvertitamente saltare in aria un set. Minacciato da Divot – delegato del produttore Clutterbuck – di non lavorare più in alcuna produzione, Bakshi viene però per errore inserito nella lista degli invitati all’esclusivo party che si terrà proprio presso la villa di Clutterbuck. Impacciato e non a suo agio tra ospiti che non conosce, Bakshi inanella una serie di gaffes e provoca un crescendo di involontari e disastrosi incidenti che mettono sottosopra la casa, gli arredi e anche gli ospiti della festa.
Con Peter Sellers, Claudine Longet, Gavin McLeod, J.E. McKinley
Regia: Blake Edwards; Soggetto: Blake Edwards; Sceneggiatura: Blake Edwards, Tom Waldman, Frank Waldman; Fotografia: Lucien Ballard; Scenografia: Fernando Carrère; Costumi: Jack Bear; Montaggio: Ralph E. Winters; Interpreti e personaggi: Peter Sellers (Hrundi V. Bakshi), Claudine Longer (Michèle Monet), Gavin McLeod (C.S. Divot), J. Edward McKinley (Fred Clutterbuck), Fay Mckenzie (Alice Clutterbuck).
Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino esaurimento posti, previo tesseramento gratuito alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità. (foto: Blake Edwards)
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Futuro del lavoro e del welfare, sharing economy e misure di sostegno al reddito: si conclude così il 4° Future Forum
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
La sharing economy distrugge lavoro? Più che regolamentarla, bisogna formare i lavoratori e i cittadini a utilizzare gli stessi strumenti delle grandi piattaforme per tutelarsi e “giocare” al rialzo. Forse è una strada più difficile, ma probabilmente più efficace di quella di creare regolamentazioni che è plausibile risultino già superate una volta che completano tutto l’iter di approvazione, con questa politica che non riesce a star dietro ai tempi della tecnologia. Marco Luccisano, già capo della segreteria recnica del Miur e fondatore del Progetto Rena, Intelligenza collettiva a servizio dell’Italia, ha aperto oggi pomeriggio l’ultimo “giro di relatori” del Future Forum, in sala Valduga. Moderati dal direttore de Linkiesta Francesco Cancellato, con Luccisano c’erano Giuseppe Bronzini, magistrato della Cassazione sezione lavoro, Guido Ferradini, avvocato, Vice Presidente AGI Toscana, Marco Bentivogli segretario generale Fim-Cisl e, in collegamento skype, Marco Leonardi, professore di economia politica all’Università di Milano e consulente economico della Presidenza del consiglio.In apertura, un videomessaggio del presidente dell’Inps Tito Boeri, che non è potuto intervenire di persona, ma che ha lanciato tutti i temi di discussione di questo tavolo conclusivo dell’edizione 2017 del Future Forum della Camera di Commercio di Udine: il futuro del lavoro, del welfare, della previdenza, la sharing economy, le conseguenze del jobs act, le misure di sostegno al reddito e la formazione continua.Argomenti assolutamente centrali, su cui si giocherà il futuro di tutti.
«Nella “Buona scuola”, l’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro è un fatto positivo – ha sostenuto Luccisano –. Non per imparare un mestiere, perché oggi forse non serve, ma perché servono invece le competenze per poter leggere il cambiamento della nostra società e del nostro mondo del lavoro. E forse, farlo nei luoghi in cui il lavoro accade, permette ai ragazzi di leggerlo meglio». Per Luccisano «oggi le persone producono valore non lavorando ma consumando. Amazon ha distrutto posti di lavoro, ma ne ha creati altri. Ha cominciato, per esempio, distruggendo il lavoro dei librai, ma ha creato lavoro per chi si occupa di consegne».
Leonardi ha parlato poi di welfare. «Nel jobs act, una delle riforme principali dello scorso governo e che ora continuiamo, una delle cose principali è stato l’allargamento dei sussidi disoccupazione. Si cambia più spesso lavoro, si passa da lavoro dipendete ad autonomo e viceversa, molti sono i contratti a termine. Chi aveva, per esempio, un cococo non aveva diritto al sussidio di disoccupazione. Ora abbiamo allargato la platea di chi ne ha diritto ed è uno dei vantaggi maggiori della riforma, passato in secondo piano perché oscurato dal dibattito sull’articolo 18. Chi ha lavorato anche solo per 13 settimane nei 4 anni precedenti ha comunque un sussidio e non è poco. Oggi poi c’è anche sussidio disoccupazione assistenziale che prima non c’era in Italia». Ciò che il Governo sta concludendo ora «è costruire un sistema di reddito di ultima istanza, una misura universale – ha aggiunto Leonardi –. Abbiamo fatto una sperimentazione prima su alcune città del Sud e poi sulle grandi città. Si si chiama Sia e rappresenta una misura per tutti contro la povertà. Finora su questa misura abbiamo sempre stanziato pochi fondi e culturalmente non siamo stati pronti. La crisi ha lasciato ferite profonde: 600 mila nuclei familiari sotto la soglia povertà. Ma se quest’anno ne abbiamo coperte solo 60 mila, saremo in grado di raddoppiarle nel 2017 e arrivare a 400 mila nel 2018. Una strada verso una misura universale contro la povertà ci rende Paese più civile. Siamo impegnati a fare i decreti attuativi in tempo record».
Guido Ferradini ha invitato poi a considerare i diversi punti di vista che vengono spesso confusi quando si parla di lavoro: economia, diritto, sociologia, etica. «L’economia è stata sempre elemento trainante di tutte le riforme. Ma l’aspetto sociale dell’impatto del lavoro è sempre stato tralasciato. Si può creare massima flessibilità nel mercato del lavoro, ma si rischia di distruggere l’aspetto sociale. È possibile che l’occupazione cresca, ma creiamo un disastro sociale, perché la gente si trova a lavorare per più datori di lavoro e a fare lavori mal pagati. Socialmente ci si trova in profonda insicurezza e noi si ha tempo né forza per formarsi. Va dunque creato un sistema che garantisca formazione continua anche in queste condizioni». Ferradini si è invece detto favorevole a un reddito di cittadinanza, da lui visto «non affatto come un disincentivo alla formazione. Io credo che se garantiamo una risorsa come questa, forse diamo la possibilità alle persone di formarsi. E la formazione facilita anche la nascita d’impresa». Bentivogli della Cisl invece non si è detto d’accordo sul reddito di cittadinanza e ha anche messo in luce diverse anomalie del nostro sistema, «su cui dobbiamo anche avere il coraggio di essere impopolari. Abbiamo 800 miliardi di spesa pubblica. Ma abbiamo pensionati sotto i 65 anni che ci costano 85 miliardi. Ma veramente sono in pensione o continuano a lavorare in altre forme? Ne spendiamo poi 70 nel sistema di formazione. Siamo dunque un Paese per vecchi e in buona salute». Il tema è scomodo per tutti, ha detto. «Lo squilibrio non è più nord-sud, è tra i giovani e tutti gli altri. Bisognerebbe fare politiche più serie. Il primo scivolone di Renzi fu mettere il Tfr in busta paga, un errore per i nostri giovani». Per i quali c’è però, contemporaneamente, anche «un problema “di sveglia” e di scossa». Bentivolgi ha poi parlato di welfare. «Appena si sono tarati meglio e stretti i criteri per l’Isee sono “spariti” un sacco di poveri. I poveri ci sono, ma nel grande numero dobbiamo essere consapevoli che ci sono anche tanti evasori. La lotta all’evasione fiscale non credo sia una delle medaglie del governo Renzi. Qui la si fa franca ancora troppo quando si frodano le regole minime del vivere insieme». (foto: forum)
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17 marzo: sciopero della scuola
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
A un anno dalla pubblicazione del bando, il quotidiano La Repubblica tira le prime tragiche somme: un posto su sei non sarà assegnato; uno su cinque tra i vincitori non avrà mai la cattedra, gli idonei esclusi. Secondo uno studio parallelo dell’Anief, che conferma la ricerca Tuttoscuola, avremo ancora supplentite assicurata per i prossimi sette anni: in Lombardia per matematica nella scuola media e nel Lazio per sostegno alle superiori. Ecco tutti i numeri del flop della selezione nazionale, destinati ancora a cambiare, perché ad aprile prenderanno il via le prove suppletive per migliaia di candidati inizialmente esclusi dal Miur. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): servono modifiche urgenti nella fase transitoria prevista dalla delega su formazione iniziale e reclutamento (Atto 377), all’esame del Parlamento. Oltre alla riapertura delle GaE per gli abilitati, il doppio canale per le assunzioni da graduatorie d’istituto laddove risultano esaurite le GaE, la validità di quelle di Merito non esaurite e l’inserimento degli idonei. Tutti i vincitori e idonei del concorso vanno immessi in ruolo. Se ciò non avverrà entro breve, Anief si rivolgerà ai giudici, rivendicando, nel contempo, la trasformazione di tutto l’organico di fatto in organico diritto e chiedendo finanziamenti adeguanti. Poiché, infatti, non possono di certo bastare i 400 milioni previsti dalla Legge di Stabilità: servirebbero solo a stabilizzare 13.300 precari, mentre i posti sono 100mila. Più 35mila Ata. Noi a questo gioco al ribasso non ci stiamo: per questo abbiamo proclamato lo sciopero della Scuola per il prossimo 17 marzo.
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Confidi, il Mise sblocca 225 milioni. In arrivo plafond di oltre un miliardo di euro di nuovi finanziamenti per le imprese
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha ora sbloccato le risorse derivanti dal comma 54 della legge di Stabilità 2014: 225 milioni di euro destinati ad incrementare i fondi rischi dei Confidi e a realizzare un connesso plafond di nuovi finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro. Ad annunciarlo è Pier Giorgio Piccioli, Presidente di Assoconfidi, l’Associazione che rappresenta le Federazioni a cui aderiscono i Confidi italiani di tutti i settori economici.
Il decreto del 3 gennaio 2017, recante “Misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di rafforzamento della solidità patrimoniale di consorzi di garanzia collettiva dei fidi”, è stato infatti pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2017 ed il medesimo è frutto di due anni di intenso e costruttivo confronto che è stato svolto da Assoconfidi insieme al competente Ministero ed alla Commissione Europea.
Le garanzie rilasciate dai Confidi, a valere sullo specifico fondo rischi, saranno concesse in favore di micro, piccole e medie imprese operanti in tutti i settori merceologici di qualsivoglia attività economica e potranno coinvolgere anche le micro PMI che non vantano i parametri per l’accesso ai benefici della garanzia/controgaranzia del Fondo Centrale.
Nel ringraziare le Istituzioni coinvolte per il comune lavoro che ha portato a raggiungere questo importante obiettivo, il Presidente Piccioli auspica che il medesimo provvedimento possa essere replicato negli anni a venire in un contesto di rinnovata e più forte collaborazione tra le parti.
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APRA: La nascita del sistema solare e la vita nell’universo
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Roma martedì 21 febbraio, nell’ambito delle conferenze del Master in Scienza e Fede, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, si terrà la lectio magistralis dal titolo: “La nascita del sistema solare e la vita nell’universo”, a cura del Prof. Cesare Barbieri dell’Università di Padova, in aula Magna, dalle ore 17:10 alle ore 18:40. Al termine dell’incontro è prevista la cerimonia di consegna dei diplomi agli studenti che hanno terminato il Master in Scienza e Fede.Il Professore, in merito al tema al centro dell’incontro ha dichiarato – Stiamo vivendo un periodo di straordinarie scoperte sul “nostro” sistema solare. Ugualmente straordinario è stato l’ampliarsi delle conoscenze su pianeti di stelle vicine. Progressi che hanno portato da un lato a ripensare a come si arriva, dal cosiddetto Big Bang iniziale 14 miliardi di anni orsono, alla formazione delle galassie, e poi delle stelle e dei pianeti, alle prime forme di vita elementare, sino alla complessità degli esseri viventi, e poi a ripensare al significato di “vita” e della sua diffusione nell’Universo.
Inoltre ha aggiunto: “Probabilmente i primi batteri erano presenti sulla Terra già 3,5 miliardi di anni orsono, più o meno un miliardo di anni dopo la prima solidificazione della crosta terrestre e lunare. Quindi la comparsa dei primi mammiferi e delle prime specie bipedi e infine umane occupa solo una minuscola frazione al termine di questi 4,6 miliardi di anni. Tuttavia, la definizione di organismo vivente è tutt’altro che agevole, quando si scende a forme elementari. Sono in corso tante ricerche sul confine tra forme biotiche e forme pre-biotiche, e su come riconoscere la vita o almeno i suoi prodromi su altri corpi celesti. L’acqua allo stato liquido sembra dunque essere un ingrediente fondamentale”. Durante l’incontro, queste ed altre tematiche saranno sviluppate nell’ora di approfondimento sulle conoscenze del nostro sistema solare, sulla sua struttura, la sua origine ed evoluzione. Questa sarà anche l’occasione per fare il punto sullo stato della ricerca di acqua allo stato liquido, di pianeti extra-solari abitabili in orbita attorno a stelle vicine nonché di pianeti extra-solari abitati da esseri intelligenti.Oltre queste grandi tematiche saranno oggetto di discussione anche i risultati di alcune missioni spaziali recenti, in particolare di quella cometaria conclusasi da pochi mesi, come la missione europea “Rosetta”.
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Migranti della Tunisia: rimpatri “farsa”
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Migranti, Fontana (FI), da accordi con Tunisia rimpatriati al mese meno della metà di quanti sbarcano in Italia al giorno. “La grancassa sull’accordo con la Tunisia per il rimpatrio dei migranti ha qualcosa di patetico e di tragicomico al tempo stesso. I migranti accettati dal paese nordafricano – come si apprende dal ‘Corriere della Sera’ – saranno appena 200 al mese, cioè quanti ne sbarcano in Italia in meno di dodici ore. Per essere ancora più chiari: il numero di migranti che sarà rimpatriato in un mese è meno della metà del numero di migranti che sbarca sulle nostre coste in un solo giorno. Il conto è presto fatto, visto che nel 2016 gli arrivi sulle nostre coste sono stati 181.436. Certo, gli accordi di rimpatrio sono la via giusta per risolvere il problema dei flussi alla sua radice. Ma qui siamo alla pura propaganda. Insomma, è la solita montagna che partorisce il misero topolino”.Lo afferma in una nota Gregorio Fontana, deputato di Forza Italia e membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonchè sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate.
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Teatro: Il complesso di Antigone
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Roma al Teatro dei Conciatori, Via dei conciatori, 5 dal 21 al 26 febbraio, Francesca Accardi e Sarah Nicolucci saranno le protagoniste di IL COMPLESSO DI ANTIGONE, scritto e diretto da Johannes Bramante.Il testo, inedito, di Johannes Bramante esplora la notte che precedette la fatidica decisione di Antigone (Francesca Accardi) e della sorella minore Ismene (Sarah Nicolucci) in relazione al duello mortale dei loro fratelli Eteocle e Polinice, durante la guerra dei Sette contro Tebe, come è raccontata nelle tragedie di Eschilo e Sofocle.Nella drammaturgia di Johannes Bramante le figure di Antigone e Ismene sono trasportate in un presente mondano. Le due sorelle agiscono nella quotidianità di ragazze privilegiate del XXI secolo: sarà la scelta del loro fratello Polinice di combattere quello stesso sistema di valori a scuotere profondamente le loro convinzioni e sicurezze. Infatti, si troveranno a dover reagire di fronte alla decisione fatale di Polinice che abbandona la “città di Tebe”
con le sue convenzioni e si associa ai gruppi terroristici che minano la cultura del mondo occidentale a cui le figure tragiche di Antigone e Ismene appartengono. Il dilemma di Antigone, nel passato come oggi, sarà se restare fedele alle leggi della cultura alla quale appartiene o di abbracciare la memoria del fratello anche nell’estrema scelta, nemica di ogni sistema familiare.Lo spettacolo si articola in tre atti, di cui il primo e il terzo sono finestre sulla vita dinamica e moderna di due ragazze costrette anzitempo a prendere decisioni dolorose davanti all’amato Polinice che sposa ideali fanatici e violenti; mentre il secondo atto, quasi un intermezzo, è uno squarcio elegiaco in cui gli stessi personaggi vivono visionariamente la natura più profonda della scelta stessa e della responsabilità che essa comporta, soprattutto in tempi estremi in cui il gioco delle parti si offusca e il bene e il male non sono così facilmente individuabili come a prima vista appare. TIPOLOGIA BIGLIETTI: € 18,00 + tessera obbligatoria di 2 € ORARIO SPETTACOLI: dal martedì al sabato ore 21,00 domenica ore 18,00 (foto: complesso antigone)
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Heiner Müller tre paesaggi
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Roma dal 23 al 26 Febbraio 2017 ore 20.00 Villa Piccolomini Via Aurelia Antica n. 164 l´Accademia Nazionale d´Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta Heiner Müller tre paesaggi, studi ideati e diretti con la guida di Giorgio Barberio Corsetti dagli allievi del II anno del Corso di Regia, Tommaso Capodanno, Paolo Costantini, Marco Fasciana. ‘La scrittura del grande drammaturgo tedesco – scrive Giorgio Barberio Corsetti – del secolo scorso è costantemente in bilico nel fulcro della crisi di un’epoca; racconta la modernità, la desolazione, plasmando la materia mitica e tragica e restituendola in figure dell’esilio del nostro tempo. Müller osserva il mito di Giasone e Medea e le tragedie shakespeariane di Tito Andronico e di Amleto attraverso le rovine della storia e della nostra contemporaneità mostrandoci dei paesaggi nei quali degli eroi è rimasta solo una ’traccia’, un’orma sulla riva di fiumi e mari devastati e contaminati. I nostri giovani registi si interrogano sul tempo e sull’arte con lo sguardo inverso dell’Angelo della Storia di Müller, che da un futuro tragico viaggia verso di noi guardando il passato dietro le nostre spalle.”
Il progetto ha coinvolto quattro Corsi dell´Istituzione: gli allievi di Regia, l´intera classe di Recitazione del II anno, gli allievi del Master di Drammaturgia e Sceneggiatura nella funzione di dramaturg e quelli del Master di Critica giornalistica per la comunicazione, e infine otto giovani attori professionisti diplomati in Accademia.
Il laboratorio, durato tre mesi, ha prodotto uno spettacolo itinerante pensato per gli spazi fortemente evocativi di Villa Piccolomini.
L’impegno di Giorgio Barberio Corsetti come maestro delle giovani generazioni di registi, autori e attori dell’Accademia si rinnova ormai da tre anni proponendo ogni volta agli allievi uno studio esaustivo di un autore, da cui trarre poi autonomi progetti di elaborazione scenica: prima Pasolini, poi Kleist, ora Müller. Sono nati così Anatomia Tito Fall of Rome Un commentario shakespeariano, Paesaggio con Argonauti e HamletMaschine, tre diversi studi di altrettante opere dell’autore tedesco. Anatomia Tito Fall of Rome Un commentario shakespeariano. Allievo regista: Marco Fasciana Durata 35 minuti
Il testo, inedito in Italia, viene per la prima volta messo in scena. Il suo traduttore, Francesco Fiorentino, ha gentilmente concesso i diritti di rappresentazione all’Accademia, prima ancora della prossima pubblicazione.
E’ una riscrittura mülleriana del Tito Andronico di Shakespeare. Nel progetto scenico di Marco Fasciana l’azione si svolge attorno a un muro che diventa, di volta in volta, il luogo in cui Tito macella i suoi nemici o si prende cura della figlia violata e mutilata. Su tutti i personaggi spicca la figura di un clown-narratore che commenta (come recita il titolo) l’opera di Shakespeare, ragionando sulla caduta degli imperi e sul rapporto tra “il primo e il terzo mondo”.
HamletMaschine Allievo regista: Tommaso Capodanno Durata 35 minuti
Il pubblico entra in un cabaret anni ’30, dove viene rappresentata, divisa in numeri, tra una canzone e l’altra, come nel più classico varietà, la storia di Amleto o, meglio, dell’attore che lo interpreta.
HamletMaschine è forse il testo più ‘intimo’ di Müller; non solo il titolo reca in maiuscolo le iniziali del suo nome, ma durante il dramma viene strappato un ritratto dell’autore.La scelta di utilizzare l’ambientazione del cabaret è nata da uno studio sulla figura del clown e del saltimbanco nell’opera del drammaturgo e si collega con l’obbligo, per Amleto, di ripetere ogni volta la sua storia dolorosa ad un pubblico da intrattenere.
Paesaggio con Argonauti Allievo regista: Paolo Costantini Durata 30 minuti
Paesaggio con Argonauti è la riscrittura mülleriana del mito di Medea e del viaggio verso la Colchide degli eroi greci guidati da Giasone, così come narrato da Apollonio Rodio.Il pubblico circonda una vasca quadrata, da cui emergono cumuli di vestiti e argonauti-naufraghi, personaggi persi, senza più patria. Sono, come suggerisce il titolo, solo parte del paesaggio e non più protagonisti, non più eroi.
Il principio drammaturgico che ha guidato la messa in scena è quello dell’ambiente: l’allievo regista ha creato una situazione fatta di acqua e musiche elettroacustiche dal vivo, volte a riprodurre “paesaggi sonori”, in connubio o in contrasto con le azioni e le parole degli attori.Prenotazione obbligatoria – fino ad esaurimento posti. (foto: muller)
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Regione Molise, la Bit sì, Repubblica no
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
ROMA – “La Regione Molise spenderà 90mila euro per partecipare alla Bit, nella solita logica di affiancamento con altre Regioni certamente più forti, attrezzate e dinamiche. Lo stesso governatore Di Laura Frattura ha dichiarato nella conferenza stampa di presentazione della trasferta alla Bit che ‘quest’anno abbiamo un’idea molto più precisa’, rimarcando le ‘idee meno precise’ degli anni scorsi. A questo ingente investimento si aggiungeranno i contributi dei sindaci, dalle casse non certo floride. Non è chiaro perché si continui a puntare su questi eventi collettivi, trascurando iniziative esclusivamente molisane”. E’ quanto sottolinea in una nota l’associazione “Forche Caudine”, il circolo dei molisani a Roma.
“Ci sono due casi emblematici qui a Roma, di cui si sa poco in regione. Il primo è l’offerta commerciale sicuramente interessante, avanzata del quotidiano ‘La Repubblica’, per realizzare la Guida gastronomica del Molise, l’unica regione assente nella prestigiosa collana editoriale, particolarmente pubblicizzata sui mezzi del Gruppo. L’impegno di spesa è inferiore di oltre due terzi rispetto alla partecipazione alla Bit. Da più di sei mesi i promotori sono in attesa di una risposta dalla Regione Molise. La seconda è un evento tutto molisano a Roma, sulla falsariga dei vari ‘Molisedays’ e ‘Molise, un’altra Storia’ di successo: se ne parla da tempo in Regione, ma fatti zero. Eppure – conclude l’associazione – nella Capitale operano, con non pochi sacrifici, numerosi imprenditori molisani, soprattutto dell’enogastronomia, che avrebbero bisogno di vetrine e di essere messi in rete”.
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C’è una “parolina” che permette di pensare insieme
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Roma Lunedì 20 febbraio 2017, ore 16:30 Sessione finale – Giovedì 23 febbraio 2017, ore 15:45 presso l’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana Piazza della Pilotta, 4.La Conferenza Internazionale Franz Rosenzweig si svolgerà dal 20 al 23 febbraio, 2017. Le sessioni plenarie di apertura e chiusura dei lavori si svolgeranno presso la Pontificia Università Gregoriana, mentre le sessioni parallele si svolgeranno presso la Sapienza Università di Roma (Villa Mirafiori). Il programma completo è disponibile sul sito http://www.unigre.it.
C’è una “parolina” che permette di pensare insieme l’uomo e Dio, Dio e la natura, la natura e Dio. Una “parolina” che si protende come un ponte là dove sarebbe forse più semplice elevare un muro. Si tratta della congiunzione “e”, che riveste una grande importanza nel pensiero del filosofo di origine ebraica Franz Rosenzweig (1886-1929). Come è possibile pensare insieme l’unità e la molteplicità senza disperdere l’identità nelle differenze o, al contrario, le differenze nell’identico? In un’epoca caratterizzata dalla globalizzazione, il metodo dialogico di Rosenzweig può offrire percorsi fecondi per affrontare le sfide concrete, religiose, politiche e sociali poste da una opposizione dualistica tra identità e differenza.
Proprio questa “parolina” sarà al centro della IV Conferenza Internazionale su Franz Rosenzweig, ospitata per la prima volta in Italia grazie alla collaborazione tra la Pontificia Università Gregoriana (Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici), la Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Filosofia) e la Franz Rosenzweig Gesellschaft.«L’importanza del pensiero di Franz Rosenzweig – ci spiega P. Philipp G. Renczes SJ, direttore del Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici – risiede nella sua forza profetica ad elaborare precisi fondamenti filosofico-teologici per un dialogo che oggi, a quasi 100 anni dalla sua morte, vengono messi in pratica nell’incontro tra Chiesa Cattolica ed Ebraismo e nell’ambito del dialogo interreligioso. Per questo abbiamo ritenuto importante organizzare questo appuntamento che vede una straordinaria concretizzazione della congiunzione “e” nell’unire persone di religioni, culture e discipline scientifiche diverse e, last but not least, la Sapienza Università di Roma e la Pontificia Università Gregoriana». (foto: Franz Rosenzweig)
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Torneo Internazionale di Para Ice Hockey
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Torino Lunedì 27 febbraio a Torino prenderà il via la sesta edizione del Torneo Internazionale di Para Ice Hockey, organizzato dall’associazione Sportdipiù in collaborazione con l’IPC-International Paralympic Commitee. La manifestazione, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, si svolgerà al PalaTazzoli e si concluderà sabato 4 marzo.Sono annunciate le partecipazioni delle squadre nazionali di Italia, Canada, Corea del Sud e Norvegia. Le squadre arriveranno in città già qualche giorno prima e, tra venerdì 24 e domenica 26, svolgeranno due allenamenti di rifinitura. Il torneo di Torino è il primo evento internazionale del 2017 per quanto riguarda il para ice hockey. La stagione culminerà con i Mondiali, in programma nel mese di aprile a Pyeongchang e validi per la qualificazione alle Paralimpiadi Invernali del 2018. La Corea del Sud, padrona di casa ai prossimi Giochi, sarà quindi al PalaTazzoli con l’obiettivo di migliorare il terzo posto conquistato nell’ultima edizione del torneo sabaudo, nel dicembre del 2015. In quella edizione vinse il Canada, che in finale sconfisse la nazionale italiana. Al terzo posto, come detto, si piazzò la Corea, dopo aver battuto la Norvegia ai rigori nella finale di consolazione. Anche quest’anno la squadra favorita sarà quella canadese, medaglia d’argento mondiale in carica e bronzo alle Paralimpiadi di Sochi. Da guardare con attenzione anche l’Italia, quinta ai Mondiali 2015 e seconda nei Campionati Europei 2016, battuta solamente dalla Russia. Nella prima trasferta internazionale della stagione, in autunno in Svezia, gli
azzurri hanno affrontato due volte in amichevole la Norvegia, tornando a casa con una vittoria e una sconfitta entrambe maturate ai rigori.
Lunedì 27 febbraio alle 10 si giocherà la partita Italia-Norvegia e alle 15 Canada-Corea del Sud; martedì 28 alle 10 Canada-Italia e alle 15 Norvegia-Corea del Sud; mercoledì 1°marzo alle 10 Corea del Sud-Italia e alle 15 Norvegia-Canada; venerdì 3 alle 10 la semifinale 1 e alle 15 la semifinale 2. Sabato 4 alle 10 e alle 13 si disputeranno le finali, con la cerimonia di premiazione a seguire. L’albo d’oro del torneo comprende le vittorie nel 2015 del Canada, nel 2014 e 2013 della Russia, nel 2012 della Repubblica Ceca e nel 2011 della Norvegia. Come avvenuto per le passate edizioni, la manifestazione verrà trasmessa integralmente in diretta sui canali di Rai Sport, che proporranno anche highlights e interviste. Nel corso del torneo l’ingresso al PalaTazzoli sarà libero e gratuito. Centinaia di studenti delle scuole di Torino e del Piemonte assisteranno ad alcune partite della nazionale italiana.
Il para ice hockey (o sledge hockey) è una disciplina paralimpica derivante dall’hockey su ghiaccio, nella quale gli atleti si spostano su una slitta utilizzando le braccia per spingersi sul ghiaccio e una stecca, di dimensioni ridotte rispetto a quella dell’hockey tradizionale, per muovere il disco. La prima apparizione olimpica risale ai Giochi di Lillehammer del 1994. Da allora il para ice hockey è diventato una disciplina molto popolare e amata dal pubblico, per il dinamismo, la velocità e la fisicità. La finale delle Paralimpiadi di Sochi tra Russia e Stati Uniti ha richiamato allo stadio più di 6.000 spettatori e anche a livello televisivo è stato uno degli eventi paralimpici più seguiti nella storia. (foto Mauro Ujetto: Italia-Norvegia, locandina)
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Appello dall’Europa al Segretario del Pd, Matteo Renzi e ai protagonisti del confronto
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Viviamo ormai da tempo in una fase di grande difficoltà dell’Europa, che è giunta al punto anche di una possibile disgregazione, ma anche di cambiamenti rapidi e di improvvise accelerazioni nel processo di integrazione che vanno governate con attenzione e competenza.
Il progetto europeo è a rischio: per l’affermarsi e il diffondersi di movimenti populisti e spesso xenofobi, che contrappongono all’Europa l’illusione di un sovranismo chiuso e aggressivo, e per la crisi del fragile ordine multilaterale internazionale sotto una crescente spinta all’unilateralismo a est e a ovest dei confini dell’Unione, rilanciata con preoccupante forza dalla nuova amministrazione americana
Per rispondere a queste sfide l’Unione europea deve rinnovarsi e rilanciare la sua unità, costruendo politiche comuni nel segno della crescita, della coesione sociale e territoriale, dell’equità, dell’innovazione, dei diritti, della democrazia, della solidarietà.
Questa battaglia richiede un Pd forte e unito, che contribuisca al rilancio e al rinnovamento della sinistra europea e un’Italia forte capace di svolgere una funzione di guida all’interno dell’Unione.
In questi anni, con il Governo Renzi prima e Gentiloni poi, l’Italia ha ricoperto un ruolo forte nel Consiglio e nella Commissione, e ha condotto battaglie importanti su temi cruciali, dalla flessibilità e dagli investimenti all’immigrazione e ha riconquistato la credibilità e la forza che l’Italia meritava.
Noi abbiamo saputo lavorare con unità ed efficacia nel PSE e nel gruppo dei Socialisti e Democratici e siamo stati protagonisti di risultati importanti per il superamento delle politiche di austerità, per la costruzione di un pilastro sociale dell’Unione economica e monetaria, per una politica comune dell’immigrazione, per affermare il ruolo internazionale dell’Unione, esprimendo funzioni di primo piano, come il capogruppo dei socialisti e democratici europei.
Per proseguire e rilanciare queste battaglie, a partire dall’appuntamento di Roma sui Sessant’anni dal Trattato del 1957 non possiamo mettere a repentaglio l’unità del Pd e la stabilità del paese, indebolendo il principale partito del PSE in una fase cruciale e delicatissima in cui è in gioco futuro dell’Europa e il destino dell’Italia.
C’è bisogno di un Pd forte, che continui a portare avanti i suoi valori europeisti e le sue idee progressiste.
Al segretario Matteo Renzi e a tutti i politici protagonisti in queste ore di un confronto acceso, chiediamo di trovare un punto di incontro basato sul rispetto reciproco, personale e politico.
Il Pd è di tutti non solo dei dirigenti, è soprattutto dei suoi iscritti ed elettori.
Il Pd è anche nostro, di noi europei, che ogni giorno in Europa lavoriamo, confrontandoci nel merito, sui temi, senza personalismi.
Chiediamo pertanto che in Italia si mantenga la forza del PD unito perché questo è un “bene pubblico” e nessuno può metterlo a rischio e che si apra il confronto vero e “sincero” sui contenuti, dai valori ai programmi, e sulla leadership.
Il luogo, la sede, è il Congresso, e lì si giocheranno le diversità, le unità e le convergenze che dovranno misurarsi col sostegno della base democratica. Un Congresso che nel suo svolgimento può consentire momenti unitari di riflessione ed elaborazione programmatica, e che deve svolgersi in modo leale, franco, assicurando la contendibilità della guida del partito e al tempo stesso salvaguardando la sua unità e il suo pluralismo.Per questo chiediamo a tutti di non lasciare nulla di intentato per ricomporre l’unità del partito.
Patrizia Toia e Gianni Pittella, Brando Benifei, Simona Bonafè, Mercedes Bresso, Renata Briano, Nicola Caputo, Silvia Costa, Andrea Cozzolino, Nicola Danti, Paolo De Castro, Isabella De Monte, Enrico Gasbarra, Elena Gentile, Michela Giuffrida, Roberto Gualtieri, Cécile Kyenge, Luigi Morgano, Alessia Mosca, Pina Picierno, David Sassoli, Renato Soru, Daniele Viotti, Damiano Zoffoli.
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Morto Michael Novak il filosofo che ha conciliato il Cristianesimo con il liberalismo
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
È appena scomparso a Washington, al termine di una grave malattia, Michael Novak tra i principali filosofi cattolici americani. Questo il ricordo di Flavio Felice, docente universitario e autore per Rubbettino dell’unica monografia in lingua italiana dedicata proprio al pensatore liberale intitolata “Capitalismo e Cristianesimo. Il personalismo economico di Michael Novak”:«Con Novak scompare una figura eminente del pensiero sociale cattolico del nostro secolo. L’importanza di Novak è fondamentale in quanto ha contribuito a sviluppare quella corrente di pensiero che riconcilia la tradizione cristiana con la modernità, sanando quel conflitto che si era aperto con la rivoluzione borghese. Sulla scia di San Giovanni Paolo II, Novak ha saputo far dialogare la Dottrina Sociale della Chiesa con la modernità politica ed economica».Michael Novak era nato nel 1933 in Pennsylvania. Laureato in filosofia allo Stonehill College aveva conseguito il Baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e un Master in Storia e filosofia della Religione ad Harvard.Fu corrispondente per il National Catholic Reporter durante il Concilio Vaticano II. È stato il primo cattolico romano a insegnare una disciplina umanistica nella prestigiosa università di Stanford.Rubbettino ha contribuito alla diffusione del suo pensiero in Italia pubblicando alcune sue opere, tra le quali ricordiamo: “L’impresa come vocazione” e “Coltivare la libertà” (foto: Michael Novak)
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Allarme siccità per la Somalia
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
A causa della siccità devastante che sta duramente colpendo la Somalia, le agenzie ONU UNICEF e World Food Programme (WFP) lanciano l’allarme che solo con un rafforzamento massiccio e immediato dell’assistenza umanitaria si potrà evitare al paese di precipitare in un’altra catastrofe.La siccità con cui si confrontano le regioni settentrionali da un anno sta colpendo ora tutta la Somalia, minacciando una popolazione già fragile indebolita da decenni di conflitto. Quasi la metà della popolazione del paese, circa 6,2 milioni di persone, vive nell’insicurezza alimentare grave o ha bisogno di sostegno nei mezzi di sostentamento. Si prevede che 944.000 bambini soffriranno di malnutrizione in forma acuta, quest’anno, inclusi 185.000 bambini che saranno gravemente malnutriti e che avranno bisogno di sostegno urgente salvavita. E’ molto probabile che questo numero possa aumentare del 50%, arrivando a 270.000 bambini gravemente malnutriti nei prossimi mesi. Questa settimana, i rappresentanti UNICEF e WFP hanno visitato alcune delle aree maggiormente colpite, nella regione settentrionale del Puntland, dove le due agenzie stanno fornendo assistenza di cui si ha estremo bisogno. “Sono tantissimi i somali che hanno esaurito tutte le loro possibili risorse e che vivono alla giornata”, ha detto Steven Lauwerier, rappresentante UNICEF in Somalia. “Abbiamo una piccola finestra di opportunità per evitare questa catastrofe incombente e salvare vite di bambini e siamo determinati a lavorare con tutti i partner e gli stakeholder per riuscirci”. La siccità attuale e altri eventi traumatici hanno lasciato le comunità con pochissime o addirittura nessuna risorsa su cui potere contare. Interi villaggi hanno perso i propri raccolti o hanno visto morire il bestiame. I prezzi dell’acqua e del cibo prodotto localmente sono aumentati drasticamente e migliaia di persone si stanno spostando in cerca di acqua e di cibo. La siccità ha anche portato, quest’anno, un aumento delle malattie causate dall’acqua contaminata con oltre 4.000 casi di diarrea acuta e colera. “Lo scorso anno, l’assistenza umanitaria ha salvato vite umane nel nord colpito dalla siccità, ma ora che la crisi si diffonde non c’è tempo da perdere”, ha detto Laurent Bukera, Direttore WFP in Somalia. “Insieme a l’UNICEF e ad altri partner, ci stiamo muovendo il più rapidamente possibile per raggiungere molte più persone con sostegno salvavita usando ogni opzione che abbiamo, inclusi i trasferimenti di contante, sostegno nutrizionale speciale e trasporto aereo di beni di soccorso”.Le agenzie segnalano preoccupate che l’accesso umanitario rimane limitato a sud in alcune aree colpite dalla siccità, ma che il WFP e l’UNICEF stanno rafforzando gli sforzi congiunti per potenziare la risposta nelle aree accessibili dove sono a rischio milioni di vite. Le agenzie stanno rispondendo insieme alla siccità fornendo voucher per cibo e acqua a centinaia di migliaia di persone nelle aree maggiormente colpite della Somalia, oltre a fornire assistenza nutrizionale. Man mano che si aggiungono ulteriori risorse, questa risposta congiunta continuerà ad espandersi nelle regioni più vulnerabili.Con l’aumento dei bisogni, l’UNICEF e il WFP insieme necessitano di oltre 450 milioni di dollari per poter fornire assistenza urgente nei prossimi mesi.
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Fondi immobiliari sottoscritti alle Poste, fissati i criteri per i risarcimenti
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Le associazioni dei consumatori hanno incontrato giovedì 16 febbraio Poste Italiane per fissare i criteri di rimborso previsti per i risparmiatori che avevano investito nel fondo immobiliare Irs (Invest Real Security), venuto a scadenza a fine dicembre 2016 con forti penalizzazioni rispetto alla cifra inizialmente investita. Si tratta di circa 25mila clienti, titolari di oltre 14mila depositi titoli (talvolta erano cointestati), che nel 2003 avevano investito complessivamente 141 milioni di euro, sottoscrivendo 56.400 quote con un taglio di 2.500 euro l’una, a fronte dei quali se ne sono visti riconoscere riconoscere 390.
L’accordo in via formale verrà firmato, probabilmente, nei prossimi giorni. Maria Stella Anastasi, vicepresidente nazionale della Lega Consumatori, ha intanto già anticipato ai microfoni di Cuore e denari su Radio 24 quali sarebbero i criteri, definiti – appunto – nell’incontro di giovedì.«La procedura di conciliazione sarà riservata ai clienti investitori del Irs che hanno una serie di criteri di “disagio economico-sociale”, mentre per tutti gli altri è stata prevista la possibilità di riavere le quote attraverso la sottoscrizione di una polizza ad hoc creata da Poste Italiane che, portata a scadenza naturale, farà recuperare l’intera quota investita», ha premesso Anastasi, precisando che «per chi rientra in queste situazioni di disagio ci sarà possibilità di fare domanda di conciliazione da marzo a giugno prossimi. Sarà possibile trovare la modulistica relativa alla domanda sul sito di Poste e sui siti delle associazioni dei consumatori. Rispetto ai criteri sui quali ci si è confrontati, sarebbero «una “situazione economica disagiata” (è il caso dei possessori della “social card” versione 2016-2017), la perdita del lavoro (licenziamento, cassa integrazione, chiusura di partita Iva) e soglia ISEE INPS Fascia 1». Rientrerebbero inoltre le “condizioni di salute precarie”: invalidità al 100%, indennità di accompagnamento o presenza di patologie gravi e i residenti nei comuni interessati dal sisma del 2016. «Noi suggeriamo comunque anche a chi, tra i sottoscrittori di questi fondi, non si vedesse rientrare in questi requisiti», ha aggiunto Maria Stella Anastasi, «di venire agli sportelli delle associazioni dei consumatori e di verificare con i nostri operatori, perché non è detto che di fronte a situazioni che apparentemente non rientrano in maniera stringente nei criteri non si possano verificare, invece, situazioni di difficoltà, invalidità, perdita della casa che si possano far rientrare nella procedura di conciliazione. Le associazioni valuteranno se portarle al tavolo di conciliazione e provare a discutere con Poste queste singole posizioni».
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Mercato contadino al Circo Massimo
Posted by fidest press agency su domenica, 19 febbraio 2017
Roma Proseguire l’esperienza del mercato contadino del Circo Massimo con una procedura di affidamento trasparente e a norma. Lo prevede la delibera di approvata oggi dalla Giunta Capitolina, con la quale si definiscono i criteri di assegnazione dell’immobile di via San Teodoro mediante un avviso pubblico che sarà emanato dal Dipartimento Attività Produttive.Il bando prevederà l’affidamento dell’immobile in gestione per la realizzazione di un progetto che comprenderà, oltre alla vendita diretta da parte dei produttori agricoli nel fine settimana, anche iniziative di carattere promozionale e culturale legate ai prodotti alimentari tradizionali e artigianali del territorio. Il progetto dovrà promuovere, inoltre, iniziative di valorizzazione di aree e territori colpiti dal terremoto.Con la delibera di oggi, l’amministrazione conferma, quindi, la volontà di riaprire nel più breve tempo possibile le porte della struttura di via San Teodoro, nei pressi del Circo Massimo. Il progetto del farmer’s market denominato “Domus Agricola”, con il quale si era concesso l’uso dell’immobile alla Fondazione Campagna Amica, è infatti scaduto il 31 gennaio 2017.“Con questo provvedimento difendiamo il lavoro dei produttori agricoli e delle loro famiglie, ribadiamo una volta per tutte che San Teodoro continuerà ad essere un mercato contadino con prodotti genuini e a chilometro zero, rispettiamo la domanda di tanti cittadini che vogliono la riapertura del mercato contadino il più rapidamente possibile”, dichiara l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale Adriano Meloni.
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