Saluto di Virginia Raggi (censurato dal TG1) ai 27 capi di Stato e di governo giunti in Campidoglio per l’anniversario della firma dei trattati di Roma che diedero vita alla Comunità europea.
“Signore e Signori, Capi delegazione dei 27 Paesi dell’Unione Europea e delle Istituzioni europee, sono onorata di darvi il benvenuto a nome della città di Roma. Sessanta anni fa qui a Roma prese il via una avventura straordinaria. I padri fondatori della Comunità Europea – animati da uno spirito rivoluzionario non scontato – misero da parte le distanze tra Stati che avevano portato alla guerra. E diedero vita ad un progetto visionario con l’obiettivo di garantire pace e benessere agli Europei.
Per la prima volta nella Storia ci si trovò di fronte ad una scelta condivisa e non imposta da un vincitore, nata da un intento comune e dalla capacità di ascoltare i cittadini. Anche ora c’è necessità di pace: un pensiero va a Londra e alle vittime dell’attentato terroristico di mercoledì. Hanno attaccato tutti gli europei, Roma è con voi.“Solidarietà”, “interesse dei popoli” sono parole comuni a Adenauer, De Gasperi, Monnet, Spinelli. Questa è l’Europa, quella solidale dei popoli, che nel lontano 1957 si immaginava e che in parte abbiamo avuto in eredità tutti noi. Una eredità gioiosa e impegnativa da proseguire.Questa Europa non poteva realizzarsi in un giorno. Dobbiamo realizzarla noi, dobbiamo realizzare una comunità solidale. Stare insieme richiede impegno, soprattutto dopo anni segnati da una violenta crisi finanziaria che ha messo a nudo errori. Dobbiamo avere il coraggio di riconoscerli e rilanciare la sfida: la finanza non è tutto. E nessuno deve rimanere indietro.La nostra generazione è chiamata a portare avanti quel sogno di Europa, ritornando allo spirito di quegli anni che oggi non c’è più e va recuperato. E’ stato Schuman ad ammonire che “l’Europa” sarebbe sorta “da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”. Tra i cittadini europei la solidarietà è già presente; le Istituzioni invece dovrebbero iniziare ad ascoltarli di più.Le città avvicinano cittadini e Istituzioni che qui si incontrano: ascoltiamo i loro interessi, problemi, speranze. Noi sindaci siamo definiti “primi cittadini”: per questo, anche nei luoghi delle decisioni, dobbiamo far sentire forte la voce di chi chiede più lavoro, più inclusione sociale, più sicurezza. I cittadini devono essere messi al centro del potere decisionale. Le politiche non devono essere imposte dall’alto ma rappresentare la volontà popolare, introducendo strumenti di democrazia diretta e
partecipata. Vanno tenute “in conto le attese dei cittadini”. L’Europa o è dei cittadini o non è Europa. Alcuni trattati, come il Regolamento di Dublino, vanno rivisti. Un’Unione soltanto economica non può durare.Lavoriamoci tutti insieme, aprendo porte e cuore ai cittadini. Solo con la partecipazione di tutti l’Europa sarà legittimata. L’unione può essere maggiore della somma delle sue parti. Questo concetto è alla base della cultura europea, all’interno della quale le diversità trovano valorizzazione nel rispetto delle identità nazionali.Al Parlamento di Strasburgo, nel 2014, Papa Francesco ha chiesto: “Che cosa ti è successo Europa?”. Tante sono le risposte. Ma il Pontefice ha sottolineato che “le difficoltà possono diventare promotrici potenti di unità”. E’ questa l’opportunità della nostra generazione.
Sono presenti forze di coesione e di disgregazione. E’ fisiologico che sia così. Importante, però, è dare risposte concrete a chi denuncia insofferenza. Così è nata l’Europa: dalle richieste dei cittadini che i nostri padri fondatori hanno avuto il merito di saper ascoltare.Buon lavoro”.
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Il saluto del sindaco di Roma Virginia Raggi ai 27 capi di Stato e di governo giunti in Campidoglio
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
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24 Marzo 1944: il massacro delle Fosse Ardeatine
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Sia pure con qualche giorno di ritardo, e ci rammarichiamo per questo, pubblichiamo il comunicato che ci è pervenuto da Emanuel Baroz per ricordarci un evento drammatico che ha vista coinvolta la Capitale durante la seconda guerra mondiale. “24 marzo 1944: il massacro delle Fosse Ardeatine di Carlo Cipiciani. Ci sono storie che sembrano inventate. Come questa. Il 24 marzo 1944, il giorno dopo l’attacco contro l’11a compagnia del III battaglione dell’SS Polizei Regiment Bozen in via Rasella a Roma, dove restano uccisi 31 militari tedeschi e 2 civili (altri 10 soldati moriranno nei giorni successivi), per ordine di Adolf Hitler viene decisa una rappresaglia di 10 italiani per ogni tedesco ucciso.
Ci sono storie che sembrano incubi. Come questa storia di belve con sembianza umana, che parlano tedesco e dicono: “Punizioni esemplari”. La Convenzione di Ginevra del 1929 fa esplicito divieto per gli atti di rappresaglia nei confronti dei prigionieri di guerra. Ma al comando tedesco non importa. Ci si aggrappa ai codici di diritto bellico nazionali che consentirebbero la rappresaglia. Ma si violano anche quelli: non si aspettano le 24 ore di rito perché i responsabili si consegnino, non si indaga su eventuali responsabilità, non si risparmiano civili innocenti, non si fanno avvisi alla popolazione. Ci vuole una punizione esemplare, una rappresaglia.
Ci sono incubi che sono storia. Una punizione esemplare, una parola che mette i brividi, una regressione per la bestia umana che anima il nazismo già agonizzante. Hitler vorrebbe far saltare in aria un intero quartiere di Roma con tutti quelli che lo abitano, e per ogni poliziotto tedesco ucciso vorrebbe far fucilare da 30 a 40 italiani. Himmler dà ordine di cominciare ad organizzare la deportazione di tutta la popolazione maschile dei quartieri più pericolosi, famiglie comprese rastrellando le persone dai 18 ai 45 anni e solo per motivi logistici. Alla fine la decisione: 10 italiani per ogni soldato. Se sono partigiani prigionieri bene, sennò pazienza. Ebrei, comunisti, detenuti comuni, gente rastrellata per caso, testimoni scomodi. L’importante è che la belva umana sia sazia.
Ci sono incubi che durano da 66 anni. Herbert Kappler, ufficiale delle SS e comandante della polizia tedesca a Roma, già responsabile del rastrellamento del Ghetto di Roma e delle torture contro i partigiani nel carcere di via Tasso, comanda le operazioni, coadiuvato dal capitano Priebke. Un plotone di soldati tedeschi blocca l’accesso alla cava di arenaria, 4 camion portano 335 persone all’incrocio di via Fosse Ardeatine e via delle sette chiese. Arrivano 5 auto piene di SS armati di tutto punto. Scendono lentamente, molti di loro sono stati torturati. Le SS li spingono dentro la cava, cominciano le esecuzioni. I soldati lanciano bombe a mano nella cava, e si infierisce senza pietà anche sui corpi senza vita. Poi due serie di mine servono a nascondere o almeno a rendere più difficoltosa la scoperta di quest’eccidio. Anche le belva provano vergogna.
Ci sono storie che fanno orrore. Finita l’esecuzione, i tedeschi affiggono pure nelle vie di Roma un manifesto in cui il comando tedesco promette che se vengono consegnati gli attentatori non ci sarà nessuna rappresaglia (anche se su questa parte della storia abbiamo ricevuto alcuni messaggi da parte dei nostri lettori che ci dicono non sia vera). Per coprire le loro colpe. Ma anche la terra ha orrore, si ribella: i corpi senza vita emanano un odore così forte che i tedeschi sono costretti a tornare, il 25 marzo, per far saltare ancora la cava. E la voce si sparge sulle strade di Roma. In molti sanno cosa c’è lì sotto, alle Fosse Ardeatine. In molti fingeranno di non saperlo.
Ci sono storie che sembrano un sogno, un incubo, un orrore che non riesce a spegnersi dopo 66 anni. Ma è storia, sono accadute, proprio qui davanti ai noi. Ci sono 335 persone innocenti massacrate per vendetta, in mezzo all’assurda guerra dove milioni di uomini finirono in un camino solo perché ebrei. Storie di cui si è persa la memoria, che si preferisce non raccontare, perché ormai è passato. Storie di un passato che bisogna lasciarsi alle spalle.
E’ vero che tanto tempo è passato. E’ vero che altri incubi disumani compiuti da tanti compongono quest’assurda storia dell’uomo che si fa belva, parlando tedesco, italiano, russo, turco, inglese, serbo, arabo, israeliano e chissà quale altra lingua di questo mondo. Sarà. Ma anche per questo io resto qui, davanti a questa strada, e mi sembra di vederli tutti lì, i martiri delle Fosse Ardeatine. Antonio, Umberto, Aldo, Ilario, Cesare, Ugo, Giacomo, Enrico, Carlo e tanti altri. Muti davanti a noi. Il vento continua a soffiare su questa storia. Giornalettismo .Nella foto: la targa posta alle Fosse Ardeatine in ricordo dei martiri.
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Intervento del Presidente del Parlamento Antonio Tajani al Quirinale 24 marzo 2017
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
In occasione delle celebrazioni per il 60mo anniversario della firma dei Trattati di Roma una delegazione del Parlamento europeo guidata dal Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e composta dai Vice Presidenti e dai Presidenti dei gruppi politici è stata ricevuta oggi al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questo il discorso pronunciato dall’On. Tajani in presenza del Capo dello Stato.
Signor Presidente,
La ringrazio per aver accettato di incontrare i rappresentati dei popoli europei alla vigilia delle celebrazioni per i sessant’anni della firma dei Trattati di Roma. I cittadini sono i veri protagonisti della grande avventura della democrazia europea. La forza e la legittimazione delle nostre azioni derivano dalla loro partecipazione. Per questo mi preoccupa molto il senso di disaffezione che cresce in una parte rilevante dell’opinione pubblica. Se vogliamo rilanciare la nostra Unione è necessario, prima di tutto, riavvicinare le istituzioni ai nostri cittadini. E’ il principale impegno del mio mandato. Il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali devono essere in prima linea su questo fronte.
Con questo spirito, con i Presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo e i suoi Vice Presidenti, abbiamo voluto celebrare questo anniversario a Norcia. E’ un modo per testimoniare che l’Europa non dimentica, che è capace di essere vicina, di dare solidarietà concreta.Tre giorni fa ognuno dei 751 parlamentari europei ha ceduto simbolicamente, per un giorno, il suo posto a un cittadino. Studenti, lavoratori, artigiani, ricercatori, liberi professionisti, imprenditori, artisti, hanno discusso insieme sul futuro della nostra unione.Le istituzioni europee non possono restare rinchiuse in castelli col ponte levatoio alzato. Noi parlamentari, per primi, insieme a chiunque altro eserciti un ruolo di responsabilità, abbiamo l’obbligo di aprire le porte, uscire, ascoltare, discutere. Capire. Mettere i problemi, la dignità delle persone al centro.
Signor Presidente, ho molto apprezzato la lungimiranza dei suoi richiami alla necessità di un vero rilancio del progetto europeo. Lei ha ragione quando afferma che, fatti gli europei, bisogna fare l’Europa.E’ vero, i nostri cittadini si sentono europei, ma vogliono un’Europa diversa, meno distante e autoreferenziale. Capace di rispondere alle loro preoccupazioni: la disoccupazione dei giovani, il terrorismo, l’immigrazione, la difesa dei diritti e della pace nel mondo. Se non sapremo colmare il vuoto lasciato da questa Europa incompiuta, ancora a metà del guado, saranno altri a occuparlo.
Magari propendo soluzioni di ripiegamento nazionale, meno solidali, tornando all’orgoglio dell’ognuno per sé.Sarebbe un grave errore, come ci insegna il nostro passato non così remoto. Queste false risposte politiche – isolazionismo e protezionismo – sono simili a quelle già sperimentate sia sul finire della prima globalizzazione, all’inizio del XX secolo, che nel periodo tra le due guerre. Rinacquero i dazi, gli ostacoli alla libertà di movimento. Fu, anche allora, la risposta alla paura, all’angoscia di chi temeva di perdere il posto di lavoro a causa dei nuovi arrivati.Purtroppo, sappiamo tutti come andò a finire.Ma sarebbe un errore altrettanto grave non capire queste paure, il disorientamento provocato da una globalizzazione che ha lasciato indietro troppe persone.
In un mondo che cambia rapidamente, con le tecnologie, il commercio che fanno cadere confini e barriere, è semplicemente illusorio pensare di potersi rinchiudere in se stessi. Lasciare il resto del mondo fuori dalla porta.Solo uniti possiamo davvero affrontare le sfide globali, rassicurare chi ha paura, dissolvere le angosce di chi non riesce a immaginare un futuro migliore per se e per i propri figli.A febbraio, il Parlamento europeo ha aperto questo grande dibattito sul nostro futuro. I tre Rapporti che abbiamo approvato indicano l’esigenza di mutamenti profondi, non di facciata.Domani, 27 capi di Stato e di Governo, con i vertici delle istituzioni europei, firmeranno una Dichiarazione solenne che riflette la necessità di questi mutamenti.Non è un’occasione retorica, ma un vero impegno politico davanti ai nostri cittadini per costruire un’Unione più forte, efficace, giusta e solidale.L’Europa è una storia di successo quando sa incarnare un sogno di progresso, prosperità, libertà e pace.Signor presidente, come Lei, sono convinto che gli europei non abbiano perso la voglia di sognare. Sta a noi, oggi, cambiare questa Europa, dandole gli strumenti per garantire un futuro migliore ai nostri giovani.
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Picasso e Napoli: Parade
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Napoli 8 aprile – 10 luglio 2017 Museo e Real Bosco di Capodimonte, Antiquarium, Scavi di Pompei. Nel 2017 si celebra a Napoli e a Pompei il centenario del viaggio di Picasso in Italia che l’autore compì insieme a Jean Cocteau per lavorare con i Balletti Russi a Parade, balletto che andrà in scena a Parigi a maggio del 1917, su soggetto dello stesso Cocteau e musica di Erik Satie. Durante il soggiorno nel nostro paese l’artista fu a Napoli due volte, tra marzo e aprile del 1917, e a Pompei.Per l’occasione, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Soprintendenza di Pompei, il Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Teatro dell’Opera di Roma, con il contributo della Regione Campania e attraverso la Fondazione regionale Donnaregina per le arti contemporanee e la società regionale Scabec, con la produzione e l’organizzazione di Electa, promuovono la mostra Picasso e Napoli: Parade, che avrà luogo a Capodimonte e Pompei, a cura di Sylvain Bellenger e Luigi Gallo.
L’evento espositivo permetterà di sottolineare l’importanza dell’incontro diretto di Picasso con l’antichità a Pompei e soprattutto con la cultura tradizionale napoletana, aspetto totalmente nuovo negli studi picassiani, attraverso alcune fra le sue maggiori espressioni – il presepio, il teatro popolare e il teatro delle marionette-.
Con Parade, il pittore cubista torna alla sua prima ispirazione legata al mondo del circo, rinnovando inoltre l’interesse per la tradizione classica, evocata poi da Cocteau con il suo “Richiamo all’ordine”. La reggia di Capodimonte ospiterà nella sala da ballo il sipario Parade. Sarà a Napoli, per la prima volta, la più grande opera di Picasso, di capitale importanza per l’arte moderna, una tela di 17 metri di base per 10 di altezza, conservata al Centre Georges Pompidou di Parigi ma, per le sue dimensioni, esposta solo in rare occasioni –al Brooklyn Museum (New York 1984); al Palazzo della Gran Guardia (Verona 1990); a Palazzo Grassi (Venezia 1998) e al Centre Pompidou di Metz (2012-2013). L’opera sarà accompagnata in mostra da un’ampia selezione di lavori del pittore spagnolo.
Ad indagare ulteriormente il rapporto di Picasso con il teatro e la tradizione partenopea, a Capodimonte saranno inoltre esposti i bozzetti eseguiti dall’artista per il balletto Pulcinella (in scena nel 1920 a Parigi con musiche di Stravinsky e coreografie di Massine) insieme a alcune marionette e pupi della maschera napoletana dalla collezione Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte. (foto: picasso)
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Da Giotto a Morandi
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Perugia, Palazzo Baldeschi al Corso 11 aprile – 15 settembre 2017 (Presentazione alla Stampa Mercoledì 29 marzo 2017, ore 11.30 Associazione Civita, Sala Gianfranco Imperatori Piazza Venezia, 11 – Roma). Mostra a cura di Vittorio Sgarbi. “Non chiamiamola mostra, sarà come varcare le porte di un grande museo nazionale, come visitare la Galleria degli Uffizi di Firenze o il Museo di Capodimonte di Napoli”. Vittorio Sgarbi evoca le raccolte di due prestigiosi musei italiani per descrivere la mostra “Da Giotto a Morandi. Tesori d’arte di Fondazioni e Banche italiane”.
Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte, la mostra è realizzata con l’importante contributo di Unicredit, la società che ha assorbito la Banca dell’Umbria, della quale la Fondazione deteneva la proprietà. Come annuncia il titolo, la mostra intende valorizzazione lo straordinario patrimonio artistico posseduto dalle Fondazioni di origine bancaria e delle Banche italiane. La maggior parte delle opere in mostra sono catalogate in Raccolte, la banca dati consultabile online realizzata dall’Acri, l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio che ha concesso il suo patrocinio, insieme alla Regione Umbria e al Comune di Perugia.La mostra perugina propone dunque un avvincente percorso lungo sette secoli di storia dell’arte e, al contempo, consentirà di verificare la pluralità degli orientamenti che stanno alla base del fenomeno del collezionismo bancario. http://www.studioesseci.net
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Libro: Il cuore dell’Etna
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Modica Venerdì 31 marzo alle ore 18,30 nei locali della Società operaia di mutuo soccorso “Carlo Papa” in Corso Regina Elena 13, a Modica Alta, si terrà la presentazione del libro Il cuore dell’Etna di Stefano Pannucci, Santino Mirabella e Salvatore Caffo (Edizioni Arianna, 2017).Ne parleranno gli autori: Stefano Pannucci, geologo e vulcanologo, appassionato di fotografia e innamorato dell’Etna; Santino Mirabella, magistrato del Tribunale di Catania, saggista e scrittore, presidente dell’Associazione Efesto; Salvatore Caffo, geologo e dirigente vulcanologo dell’Ente Parco dell’Etna; e l’editrice Arianna Attinasi. Dialogherà con loro Michele Armenia, docente di Lettere presso l’Istituto d’Istruzione superiore “Galilei – Campailla” di Modica. Le poetesse Enza Giurdanella e Sofia Ruta leggeranno alcuni brani del libro, intervallati dalle note e dalle melodie del duo “Y Guisar”. Presiederà l’incontro Giorgio Casa, presidente della Società operaia “Carlo Papa”.
Il volume raccoglie storie, scatti ed emozioni di tre amici che, per lavoro e per passione, vivono intensamente il rapporto con la Montagna, ne perlustrano i sentieri con lo zaino in spalla e la macchina fotografica a tracolla per cogliere la magia e l’armonia selvaggia dei luoghi.Oltre al libro sarà inaugurata la mostra fotografica omonima di Stefano Pannucci. L’autore, grazie agli scatti e ai filmati realizzati anche con l’ausilio di un drone, condurrà lo spettatore in un fantastico viaggio alla scoperta di scenografie naturali inedite e di straordinaria bellezza, tra crateri secondari innevati e coni di cenere scura. L’analisi delle immagini sarà affidata al critico fotografico Mario Caruso, avvocato con talentuosa passione per la fotografia.
La mostra resterà aperta dal 1° al 16 aprile e potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 8 alle 13.30 e dalle ore 15 alle 21. Ingresso gratuito. (foto: etna, silvestri)
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Teatro: Tutti possiamo sbagliare
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Roma giovedì 30 marzo al 9 aprile 2017 (dal giovedì alla domenica) al Teatro Petrolini di Roma (Via Rubattino, 5), “Tutti possiamo sbagliare”, commedia ironica e profonda scritta e diretta da Andrea Quintili. Lo spettacolo sarà in scena tutti i giorni alle ore 21.00 e la domenica alle ore 18.00. In scena, insieme all’autore e regista Andrea Quintili, Simone Destrero, Ornella Lorenzano, Mario Sapia, Eleonora Pedini, Pierfrancesco Galeri e Umberto Stefolani.
Una moglie casalinga che vuole un figlio dal marito, un uomo egoista, venale, tutto dedito alla carriera; un ragazzo simpatico, caciarone, invadente e ballerino di hip hop a modo suo; un’avvenente venditrice di libri; un clochard italo-francese, simpatico, esilarante, opportunista e maleodorante; un inquilino del piano di sopra, burbero ma buono e, infine, un Dio, nel nostro immaginario, perfetto ed onnipotente, che si rivelerà simpatico ma tutt’altro che perfetto e quasi umano. Questi i personaggi di fantasia, ma maledettamente realistici, protagonisti della commedia scritta da Andrea Quintili. Personaggi nei quali il pubblico può riconoscersi, inseriti in una storia inventata ma verosimile, ironica e profonda, che vi farà ridere della quotidianità.
“Tutti possiamo sbagliare” mostra come la quotidianità possa all’improvviso essere stravolta, arricchendosi con nuovi arrivi, abbandoni, incontri e rivelazioni. La tranquillità familiare di una coppia felice, Marco e Sole, sussulta con l’arrivo di un “figlio” non previsto che altera gli equilibri della coppia. Marco e Sole accolgono in casa il figlio di un amico prematuramente scomparso. Quella che inizialmente sembra una convivenza forzata, si rivela un modo per conoscersi e apprezzarsi. E quando Sole abbandonerà il tetto coniugale, arrivi inaspettati stravolgeranno la vita della nuova strana “coppia”… Tutti i giorni alle ore 21.00 – La domenica alle ore 18.00
Biglietti 10€ + 2 € tessera. (foto: Andrea QUintili)
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Desertificazione investimenti esteri
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Pavia. “Marvell è solo l’ultima di una serie di aziende e multinazionali che abbandonano il nostro paese. In particolare, Pavia e il nostro territorio pagano un caro prezzo per la scarsa attrattività ed assenza di servizi causata da anni di amministrazioni inadeguate e di scelte politiche sbagliate dettate a livello centrale e locale. C’è una forte responsabilità politica in ciò che sta accadendo sul nostro territorio in cui è in atto una progressiva desertificazione degli investitori esteri dettata da politiche incapaci di valorizzare le potenzialità del nostro territorio, di sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo. Poi come sempre si aprono gli occhi quando il male è già conclamato dopo anni di latenza, senza alcuna lungimiranza nel saper individuare le necessarie strategie per operare a monte e non, in emergenza, a danno fatto salvando il salvabile. Quanto accade è purtroppo frutto di una cecità politica colpevole che uccide l’occupazione sui territori, quella stessa che di fronte ai licenziamenti innesca il solito ed ipocrita teatrino della solidarietà ai lavoratori, senza avere più uno straccio di credibilità”, così Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia sull’audizione in Commissione Attività produttive l’audizione di Marvell Italia. (Stefano Bolognini) (fonte: http://www.lombardia5stelle.it)
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Manutenzione del territorio e ‘costi del non fare’
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Trani venerdì 24 incontro promosso da ANCE Puglia con Paolo Savona, Andrea Gilardoni e Bruno Vespa. Dopo i saluti del sindaco di Trani Amedeo Bottaro, dei presidenti di ANCE Bari e BAT Beppe Fragasso e Gruppo Giovani ANCE Puglia Dario Mallardi, aprirà i lavori il presidente ANCE Puglia Gerardo Biancofiore; seguirà l’intervento sui costi del non fare – con un focus sulla Puglia – del docente del dipartimento di Analisi delle politiche e management pubblico dell’Università Bocconi Andrea Gilardoni e le proposte del politico e ordinario di Politica economica alla Luiss Guido Carli Paolo Savona. A seguire il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso colloquierà col giornalista e scrittore Bruno Vespa prendendo spunto dall’ultimo libro del conduttore televisivo ‘C’eravamo tanto amati. Amore, politica, riti e miti. Una storia del costume italiano’.
Gerardo Biancofiore (Ance Puglia): dalla viabilità sui Monti Dauni alle coste erose dal mare, troppi gli interventi bloccati dall’immobilismo amministrativo«L’immobilismo amministrativo che impedisce di sbloccare i fondi necessari per i lavori di manutenzione del territorio non è più sopportabile: dalle strade dei Monti Dauni alle coste erose dalla Capitanata al Salento, sono moltissimi i cantieri che potrebbero rendere la Puglia meno fragile e più efficiente e ospitale nei confronti dei turisti che arrivano sempre più numerosi nella nostra terra». È questo il monito lanciato dal presidente di ANCE Puglia Gerardo Biancofiore, che invita le istituzioni ad accelerare le azioni amministrative necessarie per liberare le risorse finanziarie attualmente disponibili e cantierizzare lavori di manutenzione del territorio troppo a lungo rimandati.Su questi temi e sui costi del non fare, prenderà le mosse l’incontro ‘Quale sviluppo per la Puglia. La sfida delle città: infrastrutture utili e sostenibili’ organizzato da Ance Puglia, in programma al Marè Resort di Trani venerdì 24 marzo alle 16.
«Nel corso dell’evento – prosegue Biancofiore – torneremo a spronare le istituzioni affinché i quattro miliardi da attivare tra FSC (ex-FAS) e fondi strutturali di competenza prevalentemente regionale per la manutenzione del territorio e la salvaguardia dell’assetto idrogeologico della regione diventino subito utilizzabili per i lavori per i quali è disponibile la progettazione esecutiva. Serve un grande passo avanti, nella consapevolezza che territori straordinari come il Mezzogiorno e la Puglia senza infrastrutture efficienti, non saranno mai competitivi. È fondamentale che quanto si continua ad annunciare diventi presto realtà».
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Floralia: Dialogo senza tempo
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Roma Sabato 8 aprile 2017 alle ore 18.00 (Dall’8 al 17 aprile 2017 Orari: 10.00 / 13.00 – 15.00 / 18.00 Chiusura settimanale: martedì e mercoledì) si inaugura, presso le Case Romane del Celio Clivio di Scauro – adiacente Piazza SS. Giovanni e Paolo, la mostra Floralia Dialogo senza tempo, a cura di Antonietta Campilongo e Jada Mucerino, con il patrocinio del Ministero dell’Interno – Fondo Edifici di Culto, sotto l’alta sorveglianza del MiBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, in collaborazione con Spazio Libero soc. coop.soc.
Simboli per eccellenza di quanto vi sia di più fragile sul nostro pianeta, i fiori hanno esercitato un fascino continuo sullo sguardo degli artisti.
Quindi nel più reale territorio del linguaggio dell’arte, quale qui si propone, viene accarezzata l’idea di un recupero tematico che possa consentire una piena riconsiderazione di un genere di cui ha più volte abusato la pessima pittura, focalizzando l’attenzione su una tematica, quella floreale, spesso considerata minore. L’esposizione vuole porre l’attenzione sul fatto che non si tratta di un ritorno alle tradizionali nature morte di fiori, ma della presentazione di un rapporto tra uomo e natura pensato per il tramite dei fiori e reso per via metaforica. I fiori sono raccontati e narrati in questa mostra collettiva attraverso non poche declinazioni dell’attuale linguaggio dell’arte. Ventisette artisti: si va dalla fotografia alla pittura, alla scultura, alla poesia, alla performance.
Il progetto, realizzato appositamente site specific per le Case Romane del Celio, è stato pensato come un’inclusione nello spazio architettonico delle Domus e una riflessione sulle dinamiche relative alla funzione e all’identità di un luogo, confrontando stratificazioni storiche con opere di arte contemporanea. Mettendo in relazione storia e contemporaneità, gli artisti traggono ispirazione con i luoghi della classicità. Attraverso il percorso espositivo emergerà il filo unico che unisce personalità diverse e che suggerisce la presenza di una vera tendenza dell’arte italiana del nostro tempo, implicita e trasversale: il dialogo con il passato.
Artisti: Rolando Attanasio, Rosella Barretta, Antonella Catini, Federica Cecchi, Carolina Ciuccio, Alexander Luigi Di Meglio, Patrizia Di Poce, Giò Di Sera, Letizia Girolami, Antonella Graziano, Valentina Lo Faro, Sebastiano Longo, Mat Toan, Roberta Moretti, Sandra Naggar, Paolo Paleotti, Pamela Pintus, Eugenio Rattà, Gerardo Rosato, Stefania Scala, Carmelo Tommasini, Annamaria Volpe, Lisa Yachia, Dina Zanfardino. Poesia: Rolando Attanasio Performance: artisti§innocenti, Barbara Lalle. ( locandina: floralia)
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“Paesaggi umani: con lo sguardo rivolto all’interno”
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Roma 29 marzo alle ore 18:30 e sarà visitabile sino al 28 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15:30 alle 19:30 galleria romana SpazioCima, in via Ombrone 9. La galleria rimarrà chiusa dal 13 al 18 aprile. Ingresso libero.La mostra, organizzata da Roberta Cima e Giuliano Graziani, propone una trentina delle opere dell’artista nichilista, Piero Petracci tra bianco e nero, conflitto e uniformità, fratture e sfumature
I soggetti della mostra sono Cornici liquefatte, cemento frammentato, grovigli di corde ben intrecciate, bruciature quasi perfette. Una serie di opere in cui i contrasti, tra materiali morbidi e duri, tra bianco e nero, sottolineano la disillusione e il pessimismo dell’artistanichilista. Il colore qui non è un elemento cromatico, meramente estetico, ma un principio significativo. Le sfumature sono lievissime, prevalgono il conflitto e l’uniformità, ulteriore simbolo di dualità psicologica e sensoriale. Qui anche i puzzle perdono valore, la propria riconoscibilità: vengono privati del loro senso, così comel’uomo viene alteratonella sua esistenza.
Un contrasto tra i contrasti. Tra fratture e perdite di senso, la galleria SpazioCima ospita, durante la permanenza della mostra, anche un’esposizione di porcellane giapponesi. Mercoledì 5 (vernissage ore 18:30) e giovedì 6 aprile, in vista dell’appuntamento romano “Festival dell’Oriente” di fine aprile, l’artista Yuriko Damiani presenta le sue delicate e colorate creazioni, tra draghi e farfalle, fiori e tanti altri simboli della cultura nipponica. Piatti, vasi e centrotavola di rara bellezza, realizzati artigianalmente e dipinti con colori puri e oro 14 carati. (foto. piero petracci, cuore)
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Rassegna Internazionale di Drammaturgia Contemporanea XI edizione
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Roma, 28-31 marzo 2017 Piazza di S. Pietro in Montorio, 3 – Real Academia de España en Roma e Teatro Palladium Piazza Bartolomeo Romano 8.
28 marzo, ore 11.00 – Real Academia de España en Roma Una voce – Maestro amore di Luigi Pirandello (adattamento teatrale di Pino Tierno) a cura di Marco Belocchi con Cristiano Arni, Carlo Caprioli, Maria Teresa Pintus di Luigi Pirandello a cura di Pino Tierno e Simone Trecca responsabile artistico Ferdinando Ceriani Una voce – Maestro amore di Luigi Pirandello (adattamento teatrale di Pino Tierno) a cura di Marco Belocchi con Cristiano Arni, Carlo Caprioli, Maria Teresa Pintus. Un evento in collaborazione con: Teatro Palladium, Real Academia de España en Roma, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.Con il contributo di: Programa de Internacionalización de la Cultura Española (PICE) de Acción Cultural Española (AC/E), Ambasciata d’Israele, Ambasciata di Lituania e con il patrocinio di: AITS21 – Asociación Internacional Teatro Siglo XXI.
Segue: 28 marzo, ore 20.30 – Teatro Palladium La puttana dell’Ohio di Hanoch Levin (traduzione di Serena Scateni e Pino Tierno) a cura di Stefano Genovese con Antonio Salines, Alessandra Muccioli, Diego Savastano
29 marzo, ore 20.30 – Teatro Palladium Sognare forse di Antonio Tabares(traduzione e adattamento di Simone Trecca) a cura di Ferdinando Ceriani con Luciano Virgilio, Laura Mazzi, Salvatore Palombi
Tavola rotonda: 29 marzo, ore 15.30 Università degli Studi Roma Tre, Sala Conferenze “Ignazio Ambrogio” Via del Valco di S. Paolo, 19 Biografie mediate: riscrivere le “vite” per lo schermo e la scena Conversazione con Rosemary Kay (romanziera e sceneggiatrice) e Antonio Tabares (drammaturgo) a cura di Maddalena Pennacchia e Simone Trecca
30 marzo, ore 18.00 – Teatro Palladium La città vicina (Artimasmiestas) di Marius Ivaškevičius (traduzione di Alessandra Calì) a cura di Stefano Moretti
immagini a cura di Luca Carboni con Giulia Valenti, Stefano A. Moretti e 4 allievi diplomati dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma
30 marzo, ore 21.00 – Teatro Palladium La pietra oscura di Alberto Conejero (traduzione di Simone Trecca) a cura di Loredana Scaramella con Luca Tanganelli e Mauro Santopietro
Junko Mashima – piano Lorenzo Perracino– sax
31 marzo, ore 18.30 – Real Academia de España en Roma Principe di Juan Carlos Rubio (traduzione di Martina Vannucci) con Pietro Bontempo
In altre parole – in programma dal 28 al 30 marzo a Roma negli spazi del Teatro Palladium e della Real Academia de España, è ancora adesso un appuntamento imprescindibile per professionisti e semplici appassionati, in pratica per tutti coloro che desiderino conoscere le voci più rappresentative del panorama teatrale internazionale e che, attraverso gli spettacoli proposti, gli incontri con gli autori, le conferenze e i seminari, intendano riscoprire insieme a noi la forza, la bellezza, il senso della parola in scena.
Negli appuntamenti di marzo, prosegue l’approfondimento del teatro spagnolo (Tablas), ma si farà anche la conoscenza di nuove, vivaci drammaturgie, quali quella lituana, passando altresì per le pagine migliori del teatro di Israele.
Il teatro vive se rimane un incontro attivo e partecipe; vive se non perde mai di vista il sogno, la necessità, il compito di comunicare, di metterci in contatto con noi stessi e con gli altri. (foto: pirandello)
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Mercato immobiliare USA
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Il mese di febbraio ha registrato un aumento dei prezzi degli immobili, combinato ad una crescita della domanda e ad un record in negativo dell’offerta. Tutto questo ha fatto alzare i prezzi nelle 53 aree analizzate dal National Housing Report di RE/MAX.
Il secondo mese del 2017 ha visto una diminuzione alquanto irrilevante del numero di vendite rispetto al febbraio 2016, considerato il miglior mese in termini di transazioni nei 9 anni di pubblicazione dell’Housing report RE/MAX. Meno della metà dei mercati delle 53 aree analizzate hanno registrato una crescita nelle vendite su base annua.
D’altra parte, l’offerta attiva ha raggiunto un record minimo a febbraio, registrando una diminuzione del 17,9% e portando a 100 il numero di mesi consecutivi di diminuzioni su base annua dall’ottobre 2008.
Questo ha fatto sì che il prezzo mediano di vendita sia salito a $ 212.000 – un altro record di febbraio – pari quindi ad un incremento del 6%. Il mese di febbraio è l’undicesimo mese consecutivo in cui sono stati registrati aumenti di prezzi su base annua.Nelle 53 aree coinvolte gli immobili sono stati venduti più velocemente, con una media di giorni sul mercato di 68 rispetto ai 75 del febbraio 2016.“L’offerta, non l’aumento dei tassi di interesse, rimane il principale limite relativamente alle vendite di immobili” – dichiara Dave Liniger, Amministratore delegato RE/MAX e Presidente del consiglio di amministrazione – “Il “mercato delle rivendite” è guidato automaticamente dalla disponibilità di nuove case. La maggior parte dei mercati degli Stati Uniti hanno un’alta domanda per la costruzione di nuove case, e nonostante sia sempre bello vedere i trend dell’immobiliare crescere, ne abbiamo bisogno di più”. (foto: grafico)
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Finanza etica per una nuova Europa
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Nuove regole per arginare la speculazione e per chiudere il casinò finanziario; stop alla demonizzazione degli investimenti e della spesa pubblica; sostegno alla finanza etica che favorisce lo sviluppo sostenibile e l’economia solidale. Sono questi gli ingredienti della ricetta della Finanza Etica per rimettere la solidarietà e la cooperazione al centro della missione dell’Europa. Il documento è stato elaborato dalla Fondazione Finanza Etica (Gruppo Banca Etica) in occasione dei 60 anni dall’inizio del processo di integrazione europea che si celebrano a Roma il 25 marzo. La Fondazione Finanza Etica è tra gli aderenti a “La Nostra Europa”, una coalizione di associazioni, movimenti e organizzazioni nata per cambiare rotta all’Europa delle diseguaglianze, dell’insicurezza sociale, dei muri e delle spinte nazionaliste e per promuovere un’Europa unita, democratica e solidale.
In questi anni abbiamo assistito a un ribaltamento dell’immaginario collettivo. Mentre vengono imposti limiti durissimi alle finanze pubbliche, dall’austerità al fiscal compact, poco o nulla è stato fatto per bloccare gli eccessi del sistema finanziario privato, malgrado le sue enormi responsabilità nell’attuale crisi. L’austerità rimane la stella polare delle politiche economiche nonostante l’evidenza del suo fallimento sociale, occupazionale e anche economico visto che ha inibito la ripresa degli investimenti, mentre il rapporto debito/PIL continua a peggiorare.Si strangola la finanza pubblica ma la BCE inonda i mercati di denaro tramite il Quantitative Easing con effetti paradossali: ci sono talmente tanti soldi che i titoli di Stato sono ormai a rendimento negativo, ma agli Stati è proibito indebitarsi anche per investimenti a lungo termine, per una riconversione ecologica dell’economia o per ricerca e formazione. Ma né credito né economia ripartono.
Per salvare il progetto e gli ideali europei bisogna ripartire su binari radicalmente differenti, dove al dominio di finanza e mercati e di una competitività esasperata si sostituisca la visione di un’Europa unita, democratica, solidale.Il paper completo della Fondazione Finanza Etica è disponibile su: http://www.fcre.it
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Economia/Viaggi d’affari
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Il Gruppo UVET, polo italiano leader nel turismo che ha da tempo rivolto la propria attenzione all’analisi dei trend dei viaggi d’affari, attraverso la Business Travel Survey annuncia una nuova e importante novità che permette al Gruppo guidato da Luca Patanè di costruire un “nuovo” modello predittivo dei viaggi d’affari. Attraverso una prima ricerca frutto della collaborazione con uno spin off dell’Università degli Studi di Milano specializzato nei big data analysis (VOICES from the Blogs) si è potuto osservare che l’andamento macro economico negli Stati Uniti anticipa di tre trimestri la variazione dei viaggi d’affari verso gli USA. Questo risultato ha permesso di prevedere un incremento dei viaggi d’affari verso gli Stati Uniti nel secondo trimestre 2017 rispetto al secondo trimestre 2016 del 16% (con un intervallo di previsione tra il 12% e il 20%).
Come anticipato in Gennaio, sulla base dei dati consuntivi del 4° trimestre del 2016 l’UVET Travel Index , indice curato per la parte scientifica da The European House – Ambrosetti, stima una crescita economica dello 0,22%, in linea con quanto stimato per il terzo trimestre.Ciò rappresenta una continuazione della moderata crescita registrata tra luglio e settembre, ma senza l’accelerazione di cui il Paese avrebbe bisogno. Dal “picco” più basso, registrato nel secondo trimestre del 2014, l’UVET Travel Index ha segnato una lenta e graduale risalita, in linea con il PIL, anticipando i dati sulla crescita economica italiana, seppure contenuta, che poi si è realizzata fino ad oggi.
Complessivamente la stima di chiusura sul PIL dell’UVET Travel Index del 2016 si attesta a +0,93%.
Il 2° semestre 2016 ha registrato un trend positivo, che vede un aumento delle trasferte e delle spese di viaggio rispettivamente di 9 punti e 1 punto percentuale.Cala invece il costo medio per viaggio, confermando il trend in discesa anche nel 2° semestre 2016. Rispetto al 2015, il costo medio per trasferta è sceso del 7%, con una riduzione di 15 Euro a trasferta.Se si osserva il comportamento del costo medio per trasferta negli ultimi tre anni, si nota che si è ridotto di ben 12 punti, ossia di 28 Euro circa.
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Ancora un importante successo per la ricerca di eccellenza di Unicam
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Camerino Il dott. Augusto Amici, ricercatore Unicam della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, è uno dei membri del team internazionale impegnato nel lavoro di ricerca che ha portato alla scoperta di una proteina, la p140Cap, in grado di limitare la crescita del tumore mammario e di diminuirne la capacità di dare origine a metastasi.Lo studio, coordinato dalla professoressa Paola Defilippi del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute dell’Università di Torino, è stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature Communications.“La proteina – spiega il Dott. Amici è molto importante proprio perché inibisce la proliferazione cellulare in tumori sovraesprimenti l’oncogene ERBB2, ed è stato dimostrato che proliferando meno le cellule sono anche meno metastatiche.
All’IFOM di Milano hanno analizzato le cartelle cliniche di oltre mille pazienti, ed hanno individuato una correlazione tra l’elevata espressione della p140Cap nei tumori mammari e la risposta alle terapie antitumorali. Il nostro ruolo è stato quello di confermare in modelli murini transgenici il dato clinico ottenuto”.Lo studio ha evidenziato quindi che la presenza della proteina p140cap rappresenta una sorta di protezione dalla proliferazione del tumore mammario.Il Dott. Amici lavora da anni sempre con successo e con riconoscimenti internazionali sulla biologia dei tumori ERBB2 positivi, in particolare il suo gruppo ha realizzato dei vaccini antitumorali contro questo oncogene. Ancora una volta, dunque, la ricerca di Unicam si conferma ricerca di eccellenza in settori molto importanti dal punto di vista sia sanitario che sociale. (foto. amici)
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Tutela della biodiversità nel Mediterraneo
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Borgo Val Di Taro (Parma) Sabato 25 Marzo – briefing stampa e convention – ore 15 – Sala dell’Unione dei Comuni della Comunità Montana – Piazza XI Febbraio, 7. Una grande Convention Nazionale targata AIGAE e FORMA FUTURO. Martellos: “L’apertura e il successivo allargamento del Canale di Suez stanno causando, nel Mar Mediterraneo, un’invasione importante di specie marine aliene provenienti dal Mar Rosso, mettendo potenzialmente a rischio il mercato della pesca in Italia. Per questo e altri motivi nel nostro Paese la biodiversità è in pericolo. Ecco i risultati di CSMON – LIFE, uno dei primi progetti italiani di Citizen Science sulla biodiversità in Italia, finanziato nell’ambito del programma LIFE”. “Renderemo noti ed illustreremo alcuni dei risultati di CSMON–LIFE, uni dei primi progetti italiani di citizen science sulla biodiversità, che prevede il coinvolgimento delle scuole e dei cittadini nello studio, nella gestione e nella conservazione della biodiversità – ha proseguito Martellos – mettendo in rete scuole, persone comuni, istituzioni e comunità scientifica. CSMON-LIFE, acronimo di Citizen Science MONitoring (http://www.csmon-LIFE.eu) è realizzato dall’Università di Trieste, l’Università Tor Vergata, l’Università La Sapienza, la Regione Lazio, l’Istituto Agronomico Mediterraneo Valenzano di Bari, la Divulgando Srl e Comunità Ambiente. I risultati sono preoccupanti, e confermano che la biodiversità presente in Italia è fortemente in pericolo, anche a causa delle attività umane . L’Italia è probabilmente il paese Europeo più ricco di biodiversità. Ad esempio, nel solo comparto vegetale, contiamo ben 8000 specie diverse di piante e 3000 di licheni. Questo patrimonio è a rischio. Abbiamo esemplari di farfalle che stanno spostando il proprio habitat, piante e animali provenienti da diverse parti del mondo che stanno invadendo anche le nostre città. Inoltre l’allargamento del Canale di Suez sta causando una vera invasione di specie marine del Mar Rosso che stanno prendendo il posto di quei pesci che troviamo nel Mediterraneo e che rischiamo di non avere più”.
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È “Reconnecting Suburbia 4.0” il progetto con cui Roma parteciperà al bando europeo Azioni Urbane Innovative
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
Roma Capitale parteciperà al secondo bando Urban Innovative Actions, in scadenza il prossimo 14 aprile, con una proposta innovativa nel campo della mobilità sostenibile. L’idea, del tutto sperimentale, è quella di creare un sistema integrato di servizi di trasporto pubblico e privato nella periferia romana in grado di colmare la distanza tra i principali luoghi di connettività come stazioni di metro e treni e le aree in cui le persone, vivono, lavorano e si recano per il tempo libero. Si partirà con un progetto pilota per la realizzazione di un Mobility hub (Centro per la Mobilità) ispirato ad alcune stazioni statunitensi servite da un transito ad alta frequenza, che dispongono di una vasta gamma di scelte di trasporto quali, tra le altre, il bike-sharing, il car-sharing, i servizi di navetta basati sulla domanda, punti di informazione ai passeggeri in tempo reale e da una strategia dinamica per la gestione dei parcheggi.Questo nuovo concetto sperimentale di stazione dovrà interagire con i quartieri limitrofi grazie ad una maggiore accessibilità data da un miglioramento del design urbano attento alla sostenibilità ambientale economica e sociale ed in particolare alle persone disabili.Il progetto sarà realizzato attraverso un processo partecipativo con la popolazione residente nei quartieri serviti dalla stazione e i portatori di interesse. Questo grazie alla realizzazione di un Urban Lab, dove progettisti, decisori politici e cittadini potranno confrontarsi nelle fasi di realizzazione che si succederanno. Anche in questo senso, il progetto presenta un alto tasso di innovazione per Roma e per l’Europa.
“L’idea è quella di dare la possibilità ai cittadini di Roma di scegliere il mezzo di trasporto a loro più congeniale per poter raggiungere le nuove stazioni di metro e treni, sfruttando le nuove tecnologie emergenti che siano rigorosamente sostenibili a livello ambientale, creando nuovi posti di lavoro nel settore del trasporto breve”, dichiara l’Assessora alla Città in Movimento di Roma Capitale Linda Meleo.
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MOTORK raccoglie 10 milioni di dollari di investimento per offrire prodotti e servizi digitali al settore automotive
Posted by fidest press agency su sabato, 25 marzo 2017
MotorK, azienda che sta innovando l’intero comparto europeo della distribuzione nel settore automotive, annuncia oggi di aver ricevuto il suo primo finanziamento: un investimento di 10 milioni di dollari guidato dalle società europee di venture capital 83North e Zobito. La notizia rappresenta un traguardo significativo non soltanto per MotorK, da anni in prima linea nella digital transformation nel settore automobilistico, ma anche per l’ecosistema nazionale: si tratta infatti del più alto finanziamento di “serie A” mai ottenuto finora da un’azienda digital italiana.Il finanziamento, ufficializzato durante Internet Motors – la due giorni di incontri dedicata alla definizione degli scenari futuri di tutto il comparto auto – servirà a potenziare ulteriormente il team dell’azienda (che conta già quasi 200 dipendenti) e la sua espansione a livello europeo ed extraeuropeo.
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