Cairo. La minoranza cristiana egiziana, scossa da due attentati a Tanta e ad Alessandria, piange almeno 47 morti, senza contare centinaia di feriti. È da accogliere positivamente il fatto che il presidente Al-Sisi abbia dichiarato lo stato di emergenza. L’auspicio è che ciò possa garantire una maggiore sicurezza per la popolazione, sia cristiana sia musulmana, a meno di venti giorni dalla visita di Papa Francesco.
Non sappiamo ancora quale possa essere la chiave di lettura più appropriata. La prima possibile causa è la persecuzione religiosa. Gli attentati infatti si verificano prevalentemente in coincidenza dei tempi liturgicamente forti: la strage verificatasi nella cattedrale di Abbasseya, al Cairo, pochi giorni prima dello scorso Natale, e ora quella della Domenica delle Palme, a ridosso della Pasqua. Se questa fosse la principale causa, allora si dovrebbe parlare di vero e proprio odio alla fede. La seconda chiave di lettura è quella prevalentemente politica: dal 2013 i gruppi estremisti musulmani accusano la comunità cristiana di aver contribuito in maniera decisiva alla caduta di Morsi; dunque gli attentati di ieri come un’ulteriore forma di vendetta. La terza chiave di lettura, qualora sia accertata la responsabilità dell’ISIS, potrebbe essere ricondotta alla necessità del cosiddetto Stato Islamico di dimostrare la propria vitalità mentre viene ridimensionato in altre aree mediorientali come l’Iraq e la Siria.
Ciò che è certo, l’orrore irrompe ancora una volta nella vita quotidiana della minoranza cristiana. Alla distruzione del futuro dei cristiani in Egitto Aiuto alla Chiesa che Soffre stamane ha deciso di contrapporre la speranza nel futuro, nella forma concreta di un progetto. Si tratta del “Programma di formazione spirituale della gioventù 2017” del Patriarcato copto cattolico di Alessandria d’Egitto. In particolare, il Diakonia Development Center del Patriarcato ha programmato per l’anno in corso una serie di incontri, seminari, conferenze e workshops indirizzati a 400 giovani laici. La formazione prevista dal Programma, diretta a prepararli alle loro future attività nel contesto sociale e in ambito ecclesiale, consentirà loro di diventare cittadini responsabili e cristiani consapevoli. È un esempio di come si possa rispondere cristianamente a chi è impegnato a trasmettere un’ideologia di morte alle nuove leve del terrorismo jihadista.
Archive for 11 aprile 2017
Egitto – Monteduro (ACS): Agli attentati rispondiamo formando 400 ragazzi
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
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Il divorzio: l’ultima commedia di Vittorio Alfieri
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Roma dal 18 aprile al 22 al Teatro Palladium Piazza Bartolomeo Romano Il divorzio, l’ultima commedia di Vittorio Alfieri. «In questo periodo particolarmente difficile della nostra vita civile – racconta Beppe Navello – Sentire lo sdegno sarcastico di Alfieri, riproporlo al pubblico con la forza di un lessico esemplare per sobrietà e ricchezza espressiva, libera lo spirito costretto nelle poche centinaia di espressioni alle quali è definitivamente condannata la lingua italiana contemporanea; e travestire i suoi personaggi con i caratteri eterni della mediocrità patria, con i ceffi imperituri dell’impudenza sociale, dell’ambiguità morale ci fa capire che qualcosa di eterno e imperituro è all’origine della nostra secolare decadenza». Una storia semplice, ricca di colpi di scena, su un matrimonio che assomiglia subito ad un divorzio e più in generale sul malcostume italiano del Settecento, che si rivela quanto mai
attuale. Un ragazzo di buona famiglia si innamora di una ragazza di famiglia altrettanto buona ma di costumi più disinvolti, più alla moda: il fidanzamento va a monte e allora, per risolvere in maniera acconcia le cose senza provocare scandalo, la madre di lei trova alla figlia un marito di comodo, vecchio e ricco, disposto a chiudere un occhio sull’andirivieni di amici, cicisbei e confidenti. Il tutto rappresentato alla maniera di una farsa, divertente ma con una morale alla fine della storia: come scandalizzarci se i costumi italiani costituiscono “obbrobrio d’Europa tutta?” Se il matrimonio nel nostro paese assomiglia da subito a un divorzio? Naturalmente, ogni allusione a fatti o persone della realtà contemporanea è puramente casuale.”Biglietti € 15 intero € 10 ridotto, € 5 studenti. Orari spettacolo: tutte le sere ore 21 Durata: 1 ora e 20 minuti. (foto: divorzio)
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Achille Lauro torna a Roma, al Piper l’atteso concerto tra rap e urban pop
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Roma Venerdì 14 aprile ore 21 Piper Club Via Tagliamento,9 Achille Lauro torna a Roma, al Piper con il suo show tra rap e urban pop con tanti ospiti e sorprese. Il tour che prende il nome dall’ultimo cd Ragazzi Madre, pubblicato lo scorso novembre con il suo nuovo collettivo No Face, sancisce la maturazione artistica e il consolidamento del suo stile. Ragazzi Madre rappresenta per l’artista un significato profondo, un concetto che rimanda alla sua storia personale, al di là del mero significato provocatorio della copertina. Lauro De Marinis, questo il vero nome di Achille Lauro che è originario del quartiere Val Melaina, sta portando nelle città italiane i brani del nuovo album assieme al suo produttore Boss Doms e a Dj Pitch8 (cofondatore di No Face). Da Maharaja a Coca Cola Light, da Ulalala a Teatro & Cinema, proponendo anche qualche brano dai precedenti lavori Achille Idol immortale del 2014 e Dio c’è del 2015. Ragazzi Madre è un disco che consegna al passato i cliché del rap italiano e racconta la vita attraverso gli occhi di uno dei giovani artisti più originali e chiacchierati del panorama nazionale. Ragazzi Madre racconta i quartieri e le strade di Achille Lauro senza filtro in cui riesce a catturare la realtà della periferia con lucidità disarmante, senza mettere accenti drammatici e senza enfatizzare gli aspetti più spettacolari o pittoreschi. Ragazzi Madre più che di vita di strada parla della solitudine come motore per l’arte, nella sua urgenza e nella sua ricerca del dettaglio. La sua scrittura innovativa e la sua immagine eccentrica hanno acceso su di lui numerosi riflettori, che l’hanno portato alla ribalta anche oltre la scena hip hop. Un look trasgressivo che strizza l’occhio alla moda, sonorità innovative e argomenti raccontati tra serietà e grottesco, rendono Achille un fuoriclasse del panorama musicale nazionale. (foto: achille lauro)
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Davide Alogna ambasciatore della musica italiana del Novecento nel mondo
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Istanbul (Turchia) 24 aprile 2017 presso la Cemal Reşit Rey Concert Hall, Davide Alogna insieme ai Cameristi della Scala – diretti da Hakan Sensoy – eseguirà il Concerto in la minore “All’antica” P.75 per violino e orchestra di Ottorino Respighi.E si tratterà di un’occasione davvero particolare, considerando il mistero e l’oblio che per lungo tempo hanno circondato quest’opera: scritto nel 1905 da Respighi ed eseguito per la prima volta a Budapest da Remy Principe nel 1925, il Concerto “All’antica” è stato poi inspiegabilmente dimenticato per quasi 60 anni e riportato alla luce dal violinista Ingolf Turban solo nel 1990. Ad oggi però non esistono in commercio edizioni della partitura (solo le parti orchestrali per il noleggio, edite da Ricordi, mentre la parte solistica del violino è difficile da reperire), e anche tra i violinisti in genere è praticamente sconosciuta.“Dopo essere riuscito ad entrare in possesso del manoscritto originale in una libreria di Monaco – racconta Davide Alogna -, ho proseguito le mie ricerche recuperando la riduzione per violino e pianoforte originale dello stesso Respighi. Ho poi lavorato sulla revisione di quell’unica edizione esistente, sia per le parti di violino e pianoforte che di quelle dell’orchestra”.
Davide Alogna è l’unico violinista ad essersi interessato a questa opera dimenticata, facendo anche un importante lavoro di revisione personale delle parti che presto verrà pubblicato per il commercio.“E’ in atto un processo di riscoperta della musica del Novecento – aggiunge Davide Alogna -, che risveglia sempre maggiore attenzione nel pubblico ma che pochi musicisti hanno interesse a promuovere perché richiede un investimento di tempo e di energie che qualcun altro ha già impiegato per le composizioni del grande repertorio. Con la maturità mi sono appassionato a questo repertorio meno conosciuto e battuto, che non ha ancora ricevuto la giusta attenzione. E’ nato in me un amore per la produzione cameristica e solistica di Ottorino Respighi, noto soprattutto per il trittico romano dei Poemi Sinfonici, ma che vanta un’interessante produzione per violino: ho deciso di dedicare il mio impegno nel portare questa musica a platee sempre più vaste e internazionali”. Alogna ha infatti già eseguito l’opera con due concerti nella Prince Mahidol Hall di Bangkok, in Thailandia, in prima continentale, e ha già in programma altri concerti internazionali, come quelli a Cascais in Portogallo e a New York.Grazie alla sua passione, Alogna ha inoltre inciso un cd monografico per la rivista Amadeus nel 2014: oltre, appunto, al Concerto “All’antica” di Respighi, registrato dal vivo da Davide Alogna con la Sinfonica di Sanremo, contiene le splendide raccolte op.31 e op.62 per violino e pianoforte.Il programma del concerto a Instanbul prevede: prima mondiale di Munir Nurettin Beken; la Sinfonia n°5 in si bem magg D. 485 di Franz Schubert; La Scala di Seta, ouverture di Gioachino Rossini; il Concerto per violino e orchestra in La minore p.75 All’Antica di Ottorino Respighi. (foto: alogna)
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Simposio internazionale “Age and genders factors in Hypertension”
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Dubrovnik (Croazia) il 21 e 22 aprile 2017 Grand Villa Argentina Hotel simposio internazionale “Age and genders factors in Hypertension”. Il simposio è organizzato dalla Scuola di Medicina dell’Università di Zagabria, dalla Società Croata di Ipertensione e dalla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca, ed è promosso dalla Fondazione Internazionale Menarini. Tra i numerosi argomenti delle due giornate le linee guida della Società Europea di Cardiologia riguardanti l’ipertensione negli anziani, il trattamento dell’ipertensione nei bambini e negli adolescenti, l’ipertensione nelle donne in gravidanza e dopo la menopausa, la fibrillazione atriale a seconda dell’età e del genere, la funzione sessuale negli anziani e in presenza di rischi cardiovascolari.
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Romanzo: L’ultimo angolo di mondo finito
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Firenze. Giovedì 13 aprile alle ore 19,00, presso il caffè letterario “La Cité” (Borgo San Frediano 20/r), lo scrittore Giovanni Agnoloni presenterà il suo nuovo romanzo L’ultimo angolo di mondo finito (Galaad Edizioni), atto conclusivo della serie “della fine di internet”, che esplora i territori della distopia letteraria in chiave filosofica per affrontare il tema della dipendenza da internet che affligge tanti di noi, ipotizzando una situazione paradossale: l’ipotetico crollo della Rete. Ecco la sintesi della trama del romanzo:
2029. Internet è crollato da quasi quattro anni in Europa, e la crisi della comunicazione si è ormai estesa alla telefonia, mentre le principali città sono state gradualmente invase da ologrammi intelligenti, “cloni” immateriali capaci di orientare il comportamento delle persone. Negli Stati Uniti il sabotaggio della Rete ordito dal movimento degli Anonimi è fallito, e internet è rinato grazie a un progetto di copertura wireless mediante l’uso di droni.
Sospese tra questi due grandi poli di eventi, si svolgono le vicende di Kasper Van der Maart, spintosi fino a New York sulle tracce della scrittrice Kristine Klemens, scomparsa nel nulla, e di quattro affiliati degli Anonimi impegnati nella ricerca delle fonti di misteriosi segnali elettromagnetici, possibili sorgenti di una nuova Rete europea: Emanuela, che esplora la Bosnia, Aurelio, che attraversa il Portogallo, e i fratelli Ahmed e Amina, spersi nel Sud Italia. Le loro indagini porteranno alla luce sorprendenti verità nascoste, legate non solo al contesto politico e tecnologico generale, ma al loro passato. E aperte su un orizzonte di percezioni capace di connetterli tutti, creando un ponte di comunicazione con chi è già “al di là del confine”.
L’ultimo atto della serie della fine di internet, dopo Sentieri di notte (già pubblicato anche in Spagna e in Polonia), Partita di anime e La casa degli anonimi. La fine di una saga che, nel suo capitolo conclusivo, rivela l’identità e lo scopo della mente che fin dall’inizio ha tessuto le fila degli avvenimenti.
L’autore verrà presentato dal giornalista Gabriele Fredianelli e dal critico letterario e docente della Scuola Normale di Pisa, Prof. Giuseppe Panella. (Pagine: 268 Formato: 14×21 Prezzo: € 13,00 Isbn: 978-88-98722-47-1 Galaad Edizioni). (foto: l’ultimo angolo del mondo finito)
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Giornata mondiale dell’emofilia
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Roma. Se ne è discusso ieri a Roma al Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi, dove la Federazione delle Associazioni Emofilici (FedEmo) ha organizzato la XIII Giornata Mondiale dell’Emofilia, in sinergia con l’Associazione Italiana Centri Emofilia (AICE), la Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza (SIMEU) e la Società Italiana di Medicina Emergenza Urgenza Pediatrica (SIMEUP).Al centro dei lavori, che hanno ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute, proprio la gestione del paziente emofilico in Pronto Soccorso e i trattamenti d’urgenza in caso di incidenti, infortuni e malori improvvisi.L’evento capitolino è nato dunque con l’obiettivo di individuare parametri che possano essere sensibili in ogni Regione, fino all’identificazione del codice di triage che meglio agevoli l’accesso in Pronto Soccorso per chi è affetto da emofilia e da altre Malattie Emorragiche Congenite (MEC).“Abbiamo ideato questa Giornata – ha spiegato il Presidente FedEmo, Cristina Cassone – perché sul territorio italiano non esiste un’organizzazione omogenea nella gestione del paziente emofilico. Purtroppo le Regioni all’avanguardia sul tema dell’accettazione Pronto Soccorso sono ancora poche. Tra queste, come esempio positivo, figura l’Emilia Romagna, dove la collaborazione tra professionisti dei PS, ematologi dei Centri Emofilia e organi regionali ha generato linee guida specifiche per gestire le emergenze: il paziente emofilico è facilmente riconoscibile e viene immediatamente soccorso. Registriamo invece notevoli difficoltà nella maggioranza delle altre regioni, nelle quali non è presente un’organizzazione altrettanto efficace”.
Il paziente emofilico deve immediatamente ricevere l’infusione e successivamente le indagini diagnostiche, perché l’emofilia è una malattia tempo dipendente: prima si infonde il fattore, prima viene scongiurato qualsiasi esito che possa avere ripercussioni potenzialmente anche gravi sulla salute della persona. Inoltre, diverse sono le difficoltà che un paziente emofilico si trova ad affrontare. Deve infatti poter dichiarare la propria patologia essendo cosciente e avere il farmaco con sé, perché a volte i Pronto Soccorso non hanno a disposizione il fattore di coagulazione.”Ancora oggi la principale causa di morte negli emofilici è l’emorragia in urgenza (30% dei casi) – ha affermato Maria Pia Ruggieri, presidente nazionale Simeu – per questo motivo la nostra società scientifica è costantemente impegnata nella sensibilizzazione e formazione dei professionisti dell’emergenza-urgenza, medici ed infermieri, affinché il paziente emofilico soccorso in ambulanza e al pronto soccorso possa ricevere le cure migliori nel minor tempo possibile”.Ma come migliorare la situazione? “Oltre all’infusione immediata – ha dichiarato Cristina Cassone – bisogna informare: si dovrebbero organizzare corsi di formazione, che riuniscano AICE, SIMEU e SIMEUP in maniera capillare, motivando i Centri Emofilia all’interno delle singole Regioni. Nel Lazio, in Puglia e in Veneto – ha concluso – stiamo portando avanti la sperimentazione del braccialetto USB che, in caso di incidente, garantisce l’identificazione della persona emofilica da parte del personale sanitario e l’accesso ai suoi dati tramite computer, smartphone o tablet. All’interno dei Pronto Soccorso di queste regioni sono inoltre presenti locandine che sensibilizzano la visualizzazione di questo dispositivo, in modo che i medici lo riconoscano immediatamente quale supporto nelle emergenze emorragiche”.
La XIII Giornata Mondiale dell’Emofilia ha visto la partecipazione dell’ex pilota di Formula 1 Ivan Capelli, testimonial FedEmo.
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Future applications of nuclear cardiology and cardiac CT to be revealed at ICNC 2017
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Sophia Antipolis. Future applications of nuclear cardiology and cardiac computed tomography (CT) imaging are set to be revealed at the International Conference on Nuclear Cardiology and Cardiac CT (ICNC) 2017. ICNC is organised by the Nuclear Cardiology and Cardiac CT section of the European Association of Cardiovascular Imaging (EACVI), a registered branch of the European Society of Cardiology (ESC), the American Society of Nuclear Cardiology (ASNC), and the European Association of Nuclear Medicine (EANM).ICNC has been a key international scientific event for more than 20 years. Experts from across the globe will present the latest advances in nuclear cardiology and cardiac CT.
“This year’s programme focuses on novel applications, new developments, state of the art and future applications in the field,” said Dr Oliver Gaemperli, ESC/EACVI programme chair.Hybrid PET and magnetic resonance (MR) is a new frontier in cardiovascular imaging. Journalists will get an update on the possible use and impact of this technology and how it has the potential to cover unmet needs in cardiology.Novel applications are also on the horizon with the new generation cardiac SPECT scanners. Members of the press will learn about the practical advantages and appropriate use of these new devices.Radiation exposure is a hot topic and journalists can hear the latest data on the risks, plus efforts and successes in dose reduction. They will also get breaking knowledge about the best method for assessing chemotherapy induced cardiotoxicity – is it echocardiography, radionuclide imaging, or cardiac MR?Controversies in clinical cardiac imaging will be debated by leaders in the field. Media representatives will get pro and contra sides of the argument on which imaging modalities should be used to screen asymptomatic patients, follow-up after coronary revascularisation, in the emergency room, and before non-cardiac surgery.A session will be devoted to contemporary ideas and recent trends in cardiovascular disease in women. Specialists will discuss particular uses of nuclear cardiology, CT, and echocardiography to benefit female patients.More than 600 cardiologists, nuclear medicine physicians, radiologists, physicists, technologists and other healthcare professionals are expected in Vienna. During two and a half packed days there will be more than 30 scientific sessions led by over 110 international expert faculty and scientists will present their original science in hundreds of abstracts.Dr Prem Soman, ASNC programme chair, said: “Journalists attending ICNC 2017 will have access to the international leaders in nuclear cardiology and CT. This is the place to find out what’s on the horizon in this fast-moving field.”
Dr Hein Verberne, EANM programme chair, said: “ICNC is the event to attend for the most comprehensive update on nuclear cardiology and cardiac CT imaging. Journalists should register now.”
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Concerto teatrale: Le NoChoice
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Roma 19 aprile 2017 h.21.30 – ingresso gratuito con tessera a 2 € Piazzale del Verano 71, San Lorenzo. Le No Choice, ovvero Federica Tuzi (voce narrante) e Merel Van Diik (voce, chitarra e pianola), in un concerto teatrale dal titolo Dilemmi, soluzioni impossibili per animi sensibili.Le due artiste affrontano temi universali e attualissimi: le unioni civili, il desiderio di maternità, la paura di invecchiare, la difficoltà di stare in relazione, il gender, l’ossessione per le diete, l’ossessione per i tatuaggi … Con sincerità e tantissima ironia propongono uno show composto da monologhi, rap, letture e varie formule di teatro canzone per voce narrante e per voce cantante. Una formula intelligente capace di coniugare filosofia e demenzialità, tenerezza e sarcasmo, comicità e commozione.La cifra è autobiografica: Federica Tuzi è una scrittrice (premio John Fante per il romanzo “Non ci lasceremo mai”) con una lunga
carriera di filmmaker alle spalle (abbiamo seguito le sue avventure nella serie tv “Santiago. Anche le lesbiche sono pellegrine” in onda su Fox Cult). Merel Van Dijk è una musicista performer che canta in italiano, inglese e olandese passando dalla dolcezza all’ironia, dai graffi rock agli acuti soprano. Insieme formano il duo NoChoice.Ogni pezzo è un dilemma (Esco o sto a casa? Ti lascio o ti sposo? Mi tatuo o non mi tatuo?): si ride assistendo all’indecisione, all’incoerenza, agli assoluti con cui le certezze vengono affermate e poi smentite un attimo dopo. Un dilemma (dal greco δί-λημμα: proposizione doppia) è infatti un problema che offre un’alternativa fra due soluzioni spesso inadeguate, se non inaccettabili (Muoio o mi ammazzo?).Ci sono dilemmi per tutti i gusti: filosofici, demenziali, pratici e soprattutto sentimentali. Chi non si interroga su come trovare la distanza giusta in amore (Vicino o lontano?), o sulla gelosia nelle relazioni monogamiche? (Possesso o libertà?). C’è anche tanto corpo in questi dilemmi che parlano di botox e ialuronico (Mi buco o non mi buco?), ormoni per la menopausa (Natura o cultura?) e identità di gender (Maschio o femmina?). Le rime si inscrivono nella tradizione del rap, ma anche nella tradizione della poesia d’altri tempi che in questi tempi risulta comica. La proposta delle NoChoice è l’ironia.
Dilemmi è stato rappresentato con grandissimo successo al Gay Village 2016 e alla Limonaia di Firenze, subito dopo alcune anteprime romane alla libreria Tuba e al Monk Club nell’ambito della serata “Amorucci”. Il “mantra” Lesbica Tardiva, uno dei pezzi dello show, ha ottenuto in venti giorni più di 10.000 visualizzazioni su You Tube, oltre ad articoli usciti spontaneamente su l’Internazionale, l’Espresso online e Q Magazine. (foto: LeNoChoice)
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Mostra:”Lo studio di Marisa Volpi. Arte, critica, scrittura”
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Roma giovedì 20 aprile 2017 ore 17.00 MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea. Università Sapienza Palazzo del Rettorato Piazzale Aldo Moro, 5. A due anni dalla scomparsa di Marisa Volpi – studiosa, critica d’arte, docente e scrittrice – il Dipartimento di Storia dell’arte e Spettacolo dell’Università Sapienza di Roma le dedica una mostra-memorial al Museo Laboratorio della città universitaria dal titolo “Lo studio di Marisa Volpi. Arte, critica, scrittura”.
Nata a Macerata nel 1928, Marisa Volpi si è dedicata – fino alla sua scomparsa avvenuta a Roma nel 2015 – alla ricerca storico-artistica su temi dal Seicento al contemporaneo, alla promozione di artisti, alla narrativa, vincendo importanti premi letterari. Professoressa emerita di Storia dell’arte contemporanea, ha insegnato all’Università di Cagliari e poi a Roma, al Magistero e, per due decenni, alla Sapienza. La mostra presenta al pubblico una selezione di foto e documenti provenienti dal suo archivio (entrato a far parte del Dipartimento e in via di sistemazione), prime edizioni delle sue pubblicazioni e rari cataloghi di mostre, il tutto nella cornice della ricostruzione parziale dello studio della sua casa romana di via Panama. Le tre settimane di apertura saranno animate da diversi appuntamenti,che vedranno la presenza di amici, colleghi, allievi, lettori, nelle date del 28 aprile, 3, 12 e 13 maggio. Progetto: Antonella Sbrilli, Maria Stella Bottai, Michela Santoro, in collaborazione con Caterina Volpi, Paola Volpi, Claudio Zambianchi.
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Vinitaly: la difesa del vino inizia dall’etichetta
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Il vino va difeso partendo dall’etichetta. È con questo obiettivo che lo studio GLP, che da 50 anni opera nel campo della tutela della proprietà intellettuale, si presenta a Vinitaly 2017. Un obiettivo che parte dalla consapevolezza che «ci troviamo davanti a un’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo e che ha bisogno di essere tutelata maggiormente per evitare che, in un mercato sempre più globale e in uno scenario che vede sorgere produttori ovunque, una bottiglia prodotta in Piemonte possa essere facilmente confusa con una che invece arriva dall’altra parte del mondo», spiega Daniele Petraz contitolare insieme con il fratello Davide di GLP che ha sedi a Udine, Milano, Perugia, San Marino e Zurigo, più di 70 dipendenti, oltre 7mila clienti e più di 90mila casi trattati. Davanti a una bottiglia è l’etichetta che parla. «Ci racconta l’azienda produttrice, ci dice i vitigni utilizzati e con il nome caratterizza il vino. Storia, lavoro, ingegno e passione sono tutti concentrati in pochi centimetri quadrati. Eppure di questi pochi centimetri in Italia ce ne si cura poco», continua Petraz. Quella di tutelare il proprio marchio è una necessità che va oltre le già riconosciute denominazioni di origine controllata (e garantita), soprattutto in un contesto, quale è quello vitivinicolo, in costante movimento dove vengono riscoperti antichi vitigni e nascono nuovi vini. «È una necessità – prosegue il contitolare di GLP – dettata anche dal fatto che il mercato non ha più confini e quando si varca l’oceano spesso si trovano consumatori che non fanno differenza tra un vino piemontese ed uno siciliano, eppure siamo davanti a territori profondamente differenti che hanno dato origine a vini altrettanto diversi. La tutela del proprio marchio è una sensibilità sviluppata da chi ha già esperienze consolidate con l’export, ma viene del tutto ignorata da molti». Andando a vedere solamente Lombardia, Piemonte e Veneto, tra le regioni più attive – infatti nel 2015 hanno raccolto il 40% dei marchi depositati in Italia (dati UIBM) – sono ben poche le aziende vitivinicole che hanno pensato di tutelare il loro marchio. «Considerando i produttori presenti a Vinitaly proveniente da queste tre regioni, meno di una azienda su tre ha provveduto a difendere la propria etichetta. Questo perché in Italia molto spesso c’è una mancanza di conoscenza in questo ambito: da un lato si ignorano o sottovalutano i rischi di una mancata tutela, dall’altro non vengono compresi i vantaggi diretti ed indiretti che una politica di tutela comporterebbe. E questo vale sia per un marchio, sia per un brevetto».
GLP è presente a Verona Fiere nel padiglione F (Enolitech – tecnologia innovativa applicata alla filiera del vino e dell’olio), stand L1 fino al 12 aprile.
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“Pazienti affetti da ipoparatiroidismo”
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Mantova. Da malattia rara a patologia comune: l’ipoparatiroidismo cambia il suo profilo eziologico: se prima era causata da fattori autoimmuni, congeniti e familiari, oggi in Europa oltre la meta’ dei casi l’anno sono causati da danni alle ghiandole paratiroidi durante gli interventi di tiroidectomia totale.“I pazienti affetti da ipoparatiroidismo” sottolinea il Prof. Andrea Giustina, Direttore della Cattedra di Endocrinologia dell’Universita’ Vita e Salute San Raffaele di Milano, durante l’8° Skeletal Endocrinology Meeting che si è appena concluso a Mantova “ presentano sintomi prevalentemente sensitivi e motori causati dalla riduzione dei livelli circolanti di calcio come parestesie, soprattutto alle mani ma anche alle labbra ed alle dita dei piedi, convulsioni, crampi muscolari sino alla tetania, condizione caratterizzata da spasmi e prolungamento doloroso della contrazione dei muscoli dovuta ad una alterazione dell’attività delle fibre di actina e miosina.Nell’intervento di asportazione della tiroide il danno alle ghiandole paratiroidi è la complicanza più comune che può interessare fino al 40-50% dei pazienti. Nella maggioranza dei casi, l’ipoparatiroidismo e’ transitorio correlato ad un danno funzionale su base vascolare e meccanica durante le procedure chirurgiche. Tuttavia, l’ipoparatiroidismo post-chirurgico può anche essere permanente (fino al 7-10% dei casi). Ciò può accadere anche in mani di chirurghi esperti quando si rendono necessari interventi chirurgici estesi e demolitivi per malattie tiroidee neoplastiche o per gozzi multi nodulari di grandi dimensioni. “L’ipoparatiroidismo permanente e’ una malattia invalidante a causa dei disturbi causati dall’ipocalcemia cronica dovuti alla frequente inefficacia della terapia farmacologica, che peraltro risulta pure spesso poco accettata dai pazienti ipoparatiroidei” prosegue Giustina “Fino ad oggi, infatti, il trattamento dell’ipoparatiroidismo si e’ basato sull’utilizzo di analoghi attivi della vitamina D e di composti a base di calcio che, per le loro modalità di somministrazione (necessarie più somministrazioni al giorno) e per i non infrequenti effetti collaterali gastrointestinali, risultano spesso poco tollerati dal paziente che pertanto tende ad assumerli con incostanza”.Ne può derivare quindi una inefficacia terapeutica con conseguente persistenza di ipocalcemia e rischio di complicanze cliniche che talvolta causano il ricorso alle cure ospedaliere. In Italia, è stato calcolato che ogni anno si verificano oltre 3000 ricoveri ospedalieri per complicanze acute causate correlate all’ipoparatiroidismo con una durata media di ricovero di circa 7 giorni. Numeri importanti che rendono l’ipoparatiroidismo una malattia ad elevato impatto clinico per il paziente e per il sistema socio-sanitario.
Come per le altre malattie endocrine caratterizzate da un deficit ormonale, anche per la terapia dell’ipoparatiroidismo sarà possibile avere a disposizione il corrispondente ormone sintetico (paratormone 1-84) per la cui immissione in commercio è stato dato parere positivo dal comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA). Gli studi condotti finora con il paratormone 1-84 hanno dimostrato una maggiore efficacia del farmaco nel normalizzare i valori circolanti di calcio rispetto alla terapia convenzionale e soprattutto un miglioramento della qualità di vita del paziente, correlato sia alla migliore correzione dell’ipocalcemia che alla ottimizzazione del trattamento in termini di riduzione dell’elevato numero di farmaci che il paziente ipoparatiroideo ancora oggi e’ costretto ad assumere. (foto: logo)
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La temperatura del Pianeta che continua a salire
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
All’apertura dell’ultimo giorno di lavori del G7 energia, attivisti di Greenpeace sono entrati in azione a Roma consegnando ai ministri delle sette grandi potenze mondiali un gigantesco termometro, simbolo della temperatura del Pianeta che continua a salire.
Ricevuti dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, Presidente di turno del G7 energia, gli attivisti dell’organizzazione hanno ricordato quanto sia importante rispettare gli impegni presi alla Conferenza sul Clima di Parigi, chiedendo inoltre di isolare le posizioni negazioniste e anti-scientifiche della nuova amministrazione Trump, rappresentata al G7 Energia dal segretario del dipartimento energia Rick Perry.
«Il ministro Calenda ci ha confermato che c’è la volontà di rispettare gli impegni presi alla COP21 e che l’Italia farà la sua parte, ma questo non basta», dichiara Luca Iacoboni, responsabile della campagna clima e energia di Greenpeace Italia. «Se davvero vogliamo mantenere l’aumento di temperatura entro i 2°C, o ancor meglio sotto la soglia di 1,5°C, bisogna fare molto di più. E l’Italia, che ha la presidenza di turno del G7, deve dare l’esempio non limitandosi a fare i compiti a casa ma facendo pressione su chi non sembra prendere sul serio i cambiamenti climatici»Lo scorso anno ha fatto registrare un sorprendente e forse definitivo punto di non ritorno per il carbone, la più importante fonte di emissioni di CO2, con tre dei Paesi del G7 (Canada, Regno Unito, Francia) che hanno annunciato le date in cui abbandoneranno completamente questa fonte inquinante. Nel frattempo, la chiusura di centrali continua sia negli Stati Uniti che in Europa, la costruzione di oltre 100 nuovi impianti è stata fermata in Cina e India e, a livello globale, l’avvio di nuovi progetti per centrali a carbone ha avuto un calo del 62 per cento.Secondo quanto dichiarato da Calenda nella settimana del 18 aprile verrà presentata in audizione alla Camera la nuova Strategia Energetica Nazionale.«L’auspicio è che non sia l’ennesimo piano energetico basato sulle fonti fossili, ma purtroppo la decisione di separare la SEN dal Piano integrato energia e clima sembrerebbe confermare l’idea del ministro di mettere al centro del piano energetico il gas, relegando le energie rinnovabili a una fonte marginale, senza prendere impegni per un definitivo abbandono del carbone», continua Iacoboni. «Speriamo che il ministro ci smentisca con i fatti, ma ad oggi il governo sembra avere davvero poca ambizione. Non è questo ciò che ci aspettiamo da un Paese investito della presidenza del G7, e non smetteremo di farlo presente al governo», conclude Iacoboni.
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Prima English summer school of life science di fondazione golinelli
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Quest’estate Fondazione Golinelli organizza la prima English summer school of life science in lingua inglese, un percorso formativo di eccellenza aperto a 12 studenti (italiani e stranieri) interessati a prendere parte a un’esperienza internazionale che dà loro la possibilità di lavorare in laboratorio e comunicare nella lingua della ricerca scientifica. Gli studenti saranno seguiti e coordinati da Gordon Kennedy, ricercatore (dottorato di ricerca in biochimica e chimica organica) e madrelingua inglese. La English summer school nasce con lo scopo di accrescere la conoscenza degli studenti attraverso il lavoro di gruppo e lo studio di specifici aspetti di biochimica, bioinformatica e biotecnologia, utilizzando tecniche e metodi che vengono comunemente utilizzati nei laboratori di ricerca. Il tema di ricerca è il mondo degli enzimi: come funzionano e perché sono così importanti in biochimica e biotecnologia. Il corso si svolgerà tra il 12 e il 16 giugno 2017 a Opificio Golinelli (Bologna). Il programma è rivolto a studenti italiani e stranieri che frequentano gli ultimi anni della scuola media superiore. In particolare, gli studenti italiani devono aver completato il terzo, quarto o quinto anno di liceo, mentre i candidati stranieri devono avere un’età compresa tra i 16 ei 19 anni.
Un percorso formativo di eccellenza rivolto a studenti del terzo, quarto o quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia. Un’opportunità unica per sperimentare tecniche innovative di biotecnologia, biochimica, biologia molecolare, microbiologia e genetica, utilizzate nei laboratori di ricerca più avanzati a livello internazionale, ma soprattutto un’occasione per riflettere su temi scientifici di estrema attualità insieme a studenti provenienti da tutta Italia accomunati dalla passione per la scienza. I corsi, della durata di una settimana ciascuno, si svolgeranno nel periodo compreso tra il 12 giugno e il 28 luglio 2017 a Opificio Golinelli (Bologna). Durante l’intero percorso ogni studente potrà lavorare in laboratori a posto singolo, dotati delle più moderne strumentazioni scientifiche come la PCR real time e spettrofotometri. Due i percorsi formativi proposti: lo studio del glutine e la predisposizione alla celiachia e gli OGM. (foto: laboratorio opifici)
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Vacanze di Pasqua last minute
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Le vacanze pasquali sono ormai alle porte, attenzione alle truffe online sui viaggi last minute. Come succede in tutti i periodi di festa, anche per questa Pasqua molte persone decideranno di mettersi in viaggio per trascorrere una settimana (o anche solo un week end) lontano dal ritmo frenetico della routine; molti sceglieranno di prenotare il loro viaggio all’ultimo minuto, incappando però nell’enorme rischio di essere truffati.
Sono, infatti, sempre più all’ordine del giorno casi di singoli biglietti venduti a più persone o offerte”last minute” all’apparenza molto vantaggiose ma che in realtà nascondono sorprese dal retrogustro amaro.
Oltre ad estorcere denaro, i truffatori online rubano ai clienti anche informazioni sensibili che poi rivendono al mercato nero del cybercrime e con cui compiono dei veri e propri furti d’identità.
Come difendersi dunque da queste truffe?
Innanziutto mai fidarsi di offerte sensazionali avvistate in qualche banner comparsoci mentre navigavamo sui social network;
Inoltre, sempre meglio prenotare almeno 3 mesi prima, in questo modo avremo tutto il tempo di controllare tutti i dettagli del nostro viaggio.
Se non è possibile mettersi all’opera con tanto anticipico, alcuni utili consigli sono:
accertarsi che la location presso la quale abbiamo effettuato la prenotazione esista realmente;
consultare le recensioni dei precedenti ospiti (meglio se si riferiscono allo stesso periodo in cui stiamo partendo);
infine, chiamare chi ha emesso l’offerta, in modo da verificare se sia ancora disponibile per fornirci eventuali delucidazioni;
altro sintomo che può metterci in guardia è anche la pressione del venditore affinchè denaro e informazioni personali gli vengano inviati a indirizzi e-mail non di lavoro e account privati: in situazioni del genere è sempre meglio diffidare e, se possibile, consultare amici e conoscenti che sono già stati nella nostra destinazione.
L’Associazione Codici è a vostra disposizione per qualsiasi dubbio o informazione e per raccogliere eventuali segnalazioni. Scrivete a http://www.codici.org/viaggi.html o chiamate al numero 06.55301808.
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I fumogeni del governo per nascondere l’aumento delle tasse
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
“Il governo la butta in caciara. Non sa dove trovare i 3,4 miliardi della manovrina, non sa cosa dire nel Def, rinvia il Consiglio dei ministri per l’approvazione di queste due misure. Fa trapelare notizie di tagli, incentivi, sussidi, mescolati al Piano nazionale delle riforme – privatizzazioni, liberalizzazioni – per far confusione, per non far capire agli italiani che dalla prossima settimana aumenteranno le tasse”.Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.“Aumenteranno le accise, aumenteranno probabilmente le sigarette, gli alcolici, forse la Coca Cola. Robetta di questo tipo: aleatoria, superficiale, senza carattere strutturale. Il tutto per dimostrare a Bruxelles che sta raccattando qualche miliardo di euro, in realtà non sarà così.E il governo mescolerà tutto questo insieme a sgravi fiscali a questo o a quello, riduzione del cuneo fiscale, salvo non dire che queste sono idee, programmi per il futuro che poi non si realizzeranno, visto che questo governo è in fase non solo discendente, ma in fase finale, anzi terminale.E questo è l’imbroglio del governo. Mescola tutto in un unico calderone: manovrina che aumenterà le tasse, Def che traccia percorsi luminosi, Pnr rispetto al quale non c’è alcun accordo all’interno della maggioranza (pensiamo al catasto). Il governo mescola tutto insieme cercando così di indorare la pillola. La pillola invece è amara, e aumenteranno le tasse”.
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Agenda lavori parlamento europeo
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Bruxelles. Politica migratoria / di ritorno. La questione del ritorno dei migranti senza diritto di soggiorno nell’UE sarà oggetto di un dibattito tra la commissione Libertà Civili e la Commissione europea, che ha recentemente proposto alcune riforme delle norme esistenti. (Martedì)
Spreco di cibo. La commissione Ambiente proporrà misure per ridurre gli sprechi di cibo del 50% entro il 2030, ad esempio rendendo più semplice il processo di donazione dei generi alimentari. Le proposte contribuiranno alla discussione attualmente in atto al Parlamento europeo sul pacchetto legislativo sull’economia circolare e sulla gestione dei rifiuti. (Martedì)
Agenda del Presidente. Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani terrà un discorso al European Solidarity Corps Stakeholders Forum mercoledì a Bruxelles.
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U.N. recognizes role of religion in protecting human rights
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
BEIRUT, Lebanon — Too often, religion is portrayed primarily as a divisive force in society. The abuse of power by segments of religious and political leadership, the fueling of prejudice and superstition, and violations of human dignity and honor, are highlighted in popular media and discourse.”These distortions of religion undermine a powerful force that can help combat the very ills in society that are tearing it apart,” explained Diane Ala’i, representative of the Baha’i International Community (BIC) to the UN in Geneva. “This is true especially because religion speaks to the highest aspirations of human beings and inspires them to act for the greater good in a way that few other things, if any, can.”The challenge before us is to look at religion from a different angle and draw on those universal principles of love, of justice, of forgiveness, and of concern for our fellow human beings, all of which lie at the heart of religious belief,” she continued.
In his opening remarks, Zeid Ra’ad Al-Hussein, UN High Commissioner for Human Rights, attributed the root cause of human rights violations to an absence of a deep sense of justice. To address this void, he explained, religion must play a pivotal role in upholding respect for the dignity and equality of all humankind.In fact, in recent years, the UN has been appealing to religious communities to share in the responsibility of safeguarding human rights. “Religion and human rights are not in contradiction—quite the contrary,” said Ms. Ala’i.
Several of the participants at the meeting of experts on “Faith for Rights,” organized by the Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights in Beirut from 28-29 March 2017. Among those pictured are Ahmed Shaheed, UN Special Rapporteur on freedom of religion or belief, and Diane Ala’i, representative of the BIC to the UN in Geneva (fourth and fifth from the left, respectively).
Speaking about the Faith for Rights meeting, she said, “There was this consensus about the need to show the unifying nature of religion—a force for peace, not for war; a force for unity, not for violence; a force for understanding, not for fanaticism.” Religious leaders and civil society actors, hailing from around the world, explored ways to cooperate in safeguarding human rights for all. The result was the preparation of two documents: the Beirut Declaration on “Faith for Rights” and 18 Commitments on “Faith for Rights.”
Among those sacred texts selected for the document is a passage quoted from ‘Abdu’l-Baha during a talk in New York City in June 1912: “The essential purpose of the religion of God is to establish unity among mankind. The divine Manifestations were Founders of the means of fellowship and love. They did not come to create discord, strife and hatred in the world. The religion of God is the cause of love, but if it is made to be the source of enmity and bloodshed, surely its absence is preferable to its existence; for then it becomes satanic, detrimental and an obstacle to the human world.” The passage is included in Article 9 of the 18 Commitments on “Faith for Rights.” The entire talk can be found in The Promulgation of Universal Peace.It is hoped that the Commitments and Declaration from the UN’s “Faith for Rights” meeting in Beirut will be read and endorsed by government officials in an upcoming conference to be held in Rabat, Morocco. (photo: meeting experts)
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Concerto pasquale
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Abbazia di Praglia, a Bresseo di Teolo (Pd) Mercoledì 12 aprile 2017 ore 21 concerto pasquale dell’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Marco Angius, Chiara Isotton, Soprano. Ingresso Libero sino ad esaurimento dei posti. Il tracciato del programma procede dall’immediatezza del sentire e dall’evidenza delle passioni di cui è pervasa la Sinfonia n. 49 in fa minore di Franz Joseph Haydn per avvicinarsi, attraverso le molteplici finestre e finestrelle aperte dalla Quarta sinfonia di Gustav Mahler, all’innocenza ambigua dell’infanzia. E, nel riemergere di sensazioni che sembravano essersi asciugate ed assopite, apre alla possibilità di una reviviscenza di quella purezza: di una sorta di seconda nascita, o di resurrezione.
Il titolo attribuito alla sinfonia di Haydn in programma, “La passione”, più ancora che all’occasione sacra – o alla leggenda secondo cui quest’opera sarebbe stata composta il giorno di Venerdì Santo – è legata all’estrema espressività della scrittura musicale, che rimanda alla rinascita di un sistema degli affetti in seno alla corrente settecentesca dello Sturm und Drang. E infatti questa sinfonia, che è una delle poche che Haydn scrisse in tonalità minore, è lontanissima dai toni soffusi e galanti dello stile delle corti e dei palazzi; ricorda piuttosto, almeno nei movimenti lenti, l’emotività esasperata del primo Seicento. Nei tempi veloci, invece, l’incisività dei frammenti che compongono i temi, i contrasti fra suoni sforzati e melodie raccolte e soprattutto il trattamento spaziale del materiale già chiamano uno stile successivo, quasi beethoveniano.Incisività dei fraseggi, scrittura per frammenti ed iperespressività si ritrovano appieno nella Quarta sinfonia di Mahler, ma senza le inquietudini di coerenza e di economia di materiale che agitavano il sinfonismo di Haydn e Beethoven. E’ proprio di Mahler guardare oltre le leggi intrinseche dell’arte musicale (che, essendo così poco razionale, quando la si vuole rigorosamente derivata da sé stessa conduce a un’ascesi potenzialmente senza fine) per lasciarsi attraversare da tutti i flussi del mondo, esagerandone le asperità, i contrasti, le dolcezze ed i drammi per renderli riconoscibili in mezzo al caos della loro mescolanza reciproca. Come ha affermato Marco Angius, in Mahler “la forma musicale coincide con l’irregolarità dell’esistenza”.La rappresentazione del mondo che ci offre la Quarta sinfonia è un labirinto aereo, disperso, percorso da intensità impalpabili. Così, nel primo e nel secondo movimento, ricordi di Schubert, Haydn, Beethoven si mescolano al suono dei musicisti di strada, a rumori della natura ed a versi di animali, rievocando la capacità dei bambini di passare dalla leggerezza al sacro candore, al terrore e infine a un altro gioco. E così il terzo movimento, che si annuncia fin dall’inizio come un lungo incantamento, un intreccio di curve di cui non si distinguono bene i contorni – quasi un arabesco visto troppo da vicino – si rivela la traduzione di una sensazione infantile ben precisa, forse la sensazione infantile per eccellenza: quella di essere immersi in un mondo che sfugge totalmente al proprio dominio, ma nondimeno capace di dispensare grandi gioie e profonde sofferenze – sentimenti ben più forti di quelli che possono provare gli adulti, dannati dall’illusione del controllo.
Totalmente immersa nel mondo dell’infanzia è infine la conclusione della sinfonia, in cui entra una voce di soprano, Chiara Isotton, giovane soprano bellunese, già avviata verso una brillante carriera, per cantare il Lied finale (“La vita celestiale”, tratto da Des Knaben Wunderhorn). Come disse lo stesso Mahler, l’idea del mondo superiore che ne traspare è talmente lontana dalla nostra comune rappresentazione della beatitudine celeste da risultare quasi disturbante. “Di nessun mondano frastuono / s’ode qui in cielo il suono”, si canta; ma subito dopo la vita angelica viene invasa da danze, salti e canzoni, fiumi di vino e grandi mangiate; San Pietro torna pescatore, Santa Marta fa la cuoca e perfino a S. Ursula Martire, alla vista della gran giostra dei beati bambini, scappa una sonora risata. (foto: marco angius, orchestra, chiara_isotton)
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Incontri a Roma Tre
Posted by fidest press agency su martedì, 11 aprile 2017
Fino al 2 Maggio 2017 Dipartimento di Scienze della Formazione, Aule 11, 6, 10 Via Principe Amedeo 184. La cattedra di Didattica interculturale del Dipartimento di Scienze della Formazione propone sette incontri con intellettuali di diversa formazione e professione su temi e testi utili a comprendere il presente del mondo.
Gli incontri nascono dal corso del prof. Donatello Santarone dedicato allo studio della dimensione letteraria, interculturale, educativa e storica dell’opera poetica di Franco Fortini, del quale quest’anno si celebra il centenario della nascita (1917-2017).
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