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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Archive for 18 aprile 2017

Vital Voices: Women and International Leadership Development

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

vital voicesFirenze 19 aprile 2017 – inizio alle ore 18:00 Villa Sassetti, all’interno del campus del New York University Firenze (ingresso da via Bolognese, 120) Vital Voices: Women and International Leadership Development.
Nel corso della conferenza Alyse Nelson, Co-fondatrice, Presidente e Amministratore Delegato di Vital Voices Global Partnership discuterà l’emergere di un trend positivo nel numero di donne in posizioni di leadership a livello globale ed il lavoro svolto dall’associazione Vital Voices Global Partnership. Inoltre, nel corso dell’evento, Alyse Nelson presenterà alcune delle storie più significative riguardanti donne che ricoprono posizioni di leadership e partecipano al Vital Voices Global Network: donne impegnate nella lotta contro il contrabbando di esseri umani, nel sostegno dei diritti politici, nella scolarizzazione delle ragazze, nel fermare la pratica delle n
ozze tra minori così come nel tirare fuori le comunità più povere dalla loro situazione attuale tramite iniziative di impresa sociale. Infine, Alyse Nelson discuterà progressi (e passi indietro) compiuti nel campo dell’emancipazione femminile negli ultimi due decenni, così come le lezioni più significative da lei apprese nel corso del suo lavoro nel settore.
La conferenza fa parte delle iniziative de La Pietra Dialogues, New York University. I dibattiti mirano a creare momenti di riflessione su urgenti problematiche politiche che riguardano l’Europa, gli Stati Uniti e le loro relazioni internazionali, invitando esperti in discipline diverse – leader mondiali, politici, intellettuali, accademici, giornalisti e imprenditori – a sedersi allo stesso tavolo e riflettere insieme su questi temi. Per maggiori informazioni http://www.lapietradialogues.org

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Crollo cavalcavia

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

Cuneo. “Un altro ponte crollato oggi a Fossano, in provincia di Cuneo, per fortuna senza vittime. Il terzo a distanza di pochi mesi. L’Italia cade a pezzi, mentre il governo stanzia 4 miliardi e 600 milioni di euro per l’immigrazione clandestina e solo una manciata di spiccioli per la manutenzione di strade e scuole. Vergogna! Non si può attendere l’ennesima tragedia per intervenire”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
“È così che l’esecutivo pensa di risolvere i problemi dei cittadini? È così che intende garantirne la sicurezza? Gli italiani non possono continuare a pagare. Sono stanchi di queste politiche assurde”.

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The 3rd International Symposium on Language Education and Teaching

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

università roma treRoma Giovedì 20 Aprile 2017, ore 9:00 / 22 Aprile 2017 Via Ostiense 234 Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere, Aula Magna, Aule: professori, conferenze, Verra, Matassi; Sala Ignazio Ambrogio III ISLET 2017 International Symposium on Language Education and Teaching The 3rd International Symposium on Language Education and Teaching (3rd ISLET) , organised by Nevşehir Hacı Bektaş Veli University and by Ağrı İbrahim Çeçen University, will be held in Rome, Italy hosted by Roma Tre University. There are 9 Plenary Speakers (see poster), over 150 presentations and 200 participants from: Albania,Armenia, Azerbaijan, Egypt, Germany, India, Italy, Morocco,Nepal, Russia, Tunisia, Turkey, Uzbekistan, USA. The 3rd ISLET aims at bringing the researchers and scholars of language education and teaching together to share recent theoretical and applied studies. The research topics include CALL/CALT; Distance Education in Language Teaching; EAP; English Language and Literature; ESL/EFL; ESP; Foreign Language Teaching; French Language and Literature; German Language and Literature; Interdisciplinary Studies in Language Teaching;Italian Language and Literature; Language Assessment; Language Policy; Language Teacher Training;Linguistics/Applied Linguistics;SLA; Teaching English to Young Learners; Teaching of Turkish and Turkic Languages; Teaching of Turkish as a Foreign/Second Language; Teaching Turkish to Young Learners; Turkish Language and Literature.
Programma: AULE: Aula Magna, Aula Professori, Aula Conferenze, Aula Matassi, Aula Verra, Sala Ignazio Ambrogio.

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Nanostructured Materials: from Fundamentals to Application

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

prato magnetico,43x75diamRoma Mercoledì 19 Aprile 2017, ore 9:00 Dipartimento di Scienze, Aula C Via della Vasca Navale 84. Davide Peddis, Sara Laureti e Gaspare Varvaro, dell’Istituto di Struttura della Materia (ISM) del CNR, terranno un breve corso per introdurre le proprietà dei materiali magnetici nanostrutturati, descrivendo sia le loro caratteristiche di interesse fondamentale sia le loro applicazioni tecnologiche. Le lezioni si svolgeranno nell’arco di una giornata e saranno così strutturate: Magnetic Nanoparticles (ore 9:00 – 11:00), Davide Peddis – Thin film magnetism (ore 11:30 – 13:30), Sara Laureti – Magnetic recording (ore 15:00 – 16:00), Gaspare Varvaro.

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Nei borghi più belli d’Italia prezzi immobiliari più alti del doppio rispetto alla media nazionale

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

LaiguegliaIl Ministero dei Beni Culturali ha definito il 2017 come l’anno dei borghi e la spinta alla promozione di questi particolari angoli d’Italia sta avendo un importante successo, non solo per l’aumento dei flussi turistici ma anche da un punto di vista immobiliare. Secondo un’analisi di Immobiliare.it, infatti, comprare casa in alcuni di questi borghi può costare cifre addirittura più alte del doppio rispetto alla media nazionale.
Laigueglia, in provincia di Savona, è il borgo più caro d’Italia con un prezzo medio richiesto per gli immobili pari a 5.071 euro al metro quadro. In confronto al dato nazionale le case di Laigueglia costano mediamente il 161% in più.
Non si allontana di molto Sperlonga: qui il prezzo medio rilevato è di 4.676 euro al metro quadro, il 141% in più rispetto alla media nazionale e il 119% in più rispetto a quanto si richiede nell’intera provincia di Latina.
La riviera ligure è senz’altro la più popolata da quelli che sono i borghi più belli e cari d’Italia, contando in classifica anche Vernazza, Cervo, Noli, Moneglia e Seborga.
Il mare è sicuramente un plusvalore, tanto che la fa da padrone fra i panorami dei borghi più cari: due si trovano nelle principali isole e sono Cefalù e Carloforte. Ma non mancano la montagna, con la provincia di Bolzano che ospita ben tre dei borghi in classifica, e le località di lago (Tremezzina e Gardone Riviera). (foto: Laigueglia)

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Cardiovascular nurses set to discuss how smartphones can improve continuity of care

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

Sophia Antipolis. The use of smartphones to assist the continuity of care between hospital and community iSophia Antipoliss set to be discussed at EuroHeartCare 2017, which will be held 18 to 20 May in Jonkoping, Sweden, at the Spira Cultural Centre.
EuroHeartCare is the official annual meeting of the Council on Cardiovascular Nursing and Allied Professions (CCNAP) of the European Society of Cardiology (ESC). This year’s meeting is held in collaboration with the Swedish Association on Cardiovascular Nursing and Allied Professions (VIC).EuroHeartCare is the event to attend for cardiovascular nurses and allied professionals. More than 500 delegates are expected from over 40 countries. During the two-and-a-half day event, members of the press can get the results of cutting edge research from original scientific abstracts and gain insights into topical areas of nursing and cardiovascular care in state-of-the art lectures by renowned experts.
Journalists at the conference will hear about smartphone innovations for patients with cardiovascular disease. “Sophisticated wireless technologies are being developed for many aspects of care in the cardiac patient,” said Dr Gabrielle McKee, programme chair of EuroHeartCare. “Remote ECG and rhythm monitoring have the potential for patients to alert the hospital when arrhythmias or a heart attack occur. These technologies are easy to use, yet safe, efficient and accurate, and should lead to patients responding and receiving treatment more promptly.” “The amount of time patients stay in hospital is much, much shorter than it used to be,” said Dr McKee. “After a major cardiac event we give substantial educational information to patients but the chances are that they don’t take it all in. Smartphone technologies are enabling us to continue to educate patients, to monitor their risk factors and help promote goal setting, behavioural change and self-care in the long-term.”The origins of obesity will be explored by international leaders in a dedicated session. Dr McKee said: “It is thought that when we became farmers instead of hunters and gatherers this increased the risk of famine, and those with the genetic make up to lay down fat survived better. In today’s world, this adaptation plus the fact that we need less than half the calories of our forefathers, and that food has become more varied, appealing and calorific leave us at risk of eating more calories than we expend.” Members of the press will discover how behaviour change can address the obesity crisis. “We need to shift the focus away from just the weighing scales and kilograms towards developing new habits,” said Dr McKee. “For example not rewarding yourself with something to eat when something good happens. At the congress we’ll discuss exciting ways that are helping people to change their behaviour which leads to a healthier lifestyle and subsequent weight loss that can be maintained long term.”The use of mindfulness to improve mental health and wellbeing in cardiac patients is another hot topic. Journalists will get the most up-to-date research findings on this and other mental health strategies such as cognitive behavioural therapy for treating depression in patients with cardiac disease and heart failure.The theme “Team Work for Excellence in Cardiovascular Care” will be featured throughout the congress. A session on how to build a golden team strategy will show journalists how the multidisciplinary team delivers treatment for a heart attack within an hour from the onset of chest pain, referred to as the golden hour. One of the consequences of good health care and innovation is that we are living longer. Frailty is a growing issue that requires team work between cardiology and gerontology and will be discussed in a session on the new challenges in prevention and rehabilitation.Dr McKee said: “There are many challenges in today’s care that mean that team work including cardiologists, surgeons, nurses, physiotherapists and nutritionists is needed to reinforce self-care and prevention messages. This will help patients not only to feel ‘fixed’ after a treatment in hospital but aware and educated with a care plan to help prevent recurrence.”

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Roma: variazione al Bilancio di previsione 2017-2019

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

campidoglioMaggiori risorse destinate al salario accessorio dei dipendenti capitolini, alla ristrutturazione e manutenzione di scuole e asili nido, alla riqualificazione già annunciata dei mercati rionali, alle politiche sociali (per servizi a disabili e minorenni e per i centri antiviolenza sulle donne), alla messa in sicurezza della collina di Monteverde. Sono i capitoli principali della variazione al Bilancio di previsione 2017-2019 approvata venerdì dalla Giunta Capitolina con cui si stanziano, tra parte corrente e in conto capitale, oltre 78 milioni di euro in più per il solo anno in corso.
Sul fronte delle maggiori entrate, ammontano a oltre 55 milioni quelle correnti e l’avanzo di amministrazione a destinazione vincolata. A queste si aggiungono più di 17,5 milioni sostanzialmente derivanti da una maggiore quantificazione del Fondo di Solidarietà Comunale, comunicata dal Ministero dell’Interno. E infine vanno sommati circa 5,5 milioni di entrate in conto capitale.
La manovra prevede oltre 66 milioni di maggiori spese, per la parte corrente, e 12 milioni di euro di nuovi investimenti per il 2017.Le voci principali per le quali viene aumentata la spesa corrente riguardano:
Personale: fondo per il trattamento accessorio (18,4 milioni);
Politiche sociali: servizi a favore di persone con grave disabilità (4,5 milioni), accoglienza minorenni non accompagnati (4 milioni), Punti Unici di Accesso (3,7 milioni), gestione asili nido in convenzione (1,2 milioni), accoglienza persone con bisogni speciali (700 mila euro) centri antiviolenza sulle donne (279 mila euro), servizio di cura domiciliare nel Municipio I (225 mila euro);
Beni culturali: “Forma Romae”, sistema informativo sul patrimonio storico, archeologico e architettonico di Roma (1,3 milioni);
Ambiente: manutenzione del verde nel Municipio X (900 mila euro).
Per quanto riguarda la manovra in conto capitale si prevedono, tra gli altri, i seguenti maggiori investimenti:
Lavori pubblici: parcheggi su area comunale per la stazione di Acilia-Dragona con realizzazione di un sovrappasso pedonale (2,5 milioni), stabilizzazione dei versanti della collina di Monteverde (2,4 milioni);
Attività produttive: manutenzione straordinaria, riqualificazione e realizzazione di mercati rionali (4 milioni)
Scuola: messa a norma del Cfp “Simonetta Tosi” nel Municipio I (500 mila euro), manutenzione straordinaria della scuola elementare “Nino Manfredi” nel Municipio IV (466 mila euro), rifacimento dell’asilo nido “Bolle di sapone” nel Municipio IV (300 mila euro), ristrutturazione della scuola materna “Ruspoli” nel Municipio I per la realizzazione di un asilo nido (250 mila euro), creazione aule di scuola media nell’istituto “Magarotto” nel Muncipio XII (200 mila euro)
Sociale: completamento centro anziani “San Felice Circeo” nel Municipio XV (200 mila euro).“Con questa variazione di bilancio abbiamo cercato di rispondere alle esigenze manifestate dalle strutture centrali e territoriali – spiega l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Andrea Mazzillo – privilegiando quelle che hanno dimostrato di saper utilizzare al meglio le risorse a disposizione traducendole in prestazioni per i cittadini, manutenzioni urbane e degli edifici pubblici. Inoltre, viene confermata l’attenzione nei confronti di tutti i Municipi della capitale, che questa amministrazione considera presidi fondamentali per garantire la corretta e puntuale erogazione dei servizi ai quali i romani hanno diritto”.

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Teatro: A che servono gli uomini?

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

a che servono gli uominiPalermo 21 aprile Teatro Lelio alle 21,30 di via Antonio Furitano 5. “A che servono gli uomini?” per “Casual theatre project”. Un classico della commedia musicale all’italiana, firmata Garinei e Giovannini e scritta da Iaia Fiastri, per chiudere la rassegna teatrale dedicata ai giovani della città. La commedia, accompagnata dalle musica di Giorgio Gaber, vede come protagonista una donna intraprendente, che vive la sua vita, convinta che gli uomini non servano per andare avanti. Ha solo un desiderio forte: diventare mamma senza sposarsi. Solo alla fine scoprirà a cosa servono gli uomini.
La produzione è a cura dell’associazione culturale “Il Carrozzone” e la regia di Lamberto Cosenza, che tiene a sottolineare di avere «deciso di mettere in scena “A che servono gli uomini?” perché, oltre ad una predilezione per la commedia musicale e il musical in generale, affronta una tematica molto attuale, dove la donna è al centro dell’attenzione, con tutte le sue sfumature».
Cosenza ha seguito scrupolosamente il soggetto originale della Fiastri del 1989, dove Teodolinda – personaggio principale – fu Ombretta Colli, moglie di Gaber, qui interpretata da Roberta Cosenza. Gianni è Claudio Mandalà, Osvaldo è Marco Maniscalco, Samantha è Serena Marino, Lella è interpretata da Marilù Filippone. Le scenografie si presentano in modo abbastanza minimale e la musica live – che vede Franco Caliò alle tastiere, Dario Modestini alle chitarre, Giuseppe Rinella al basso e Davide Rizzuto alla batteria – fa non soltanto da sfondo sonoro, ma anche visivo.La musica, inoltre, sarà accompagnata anche da un coro, formato da Elda Marullo, Rosanna Cosenza, Eleonora Ragosta, Stefano Barbaro, Salvo Mullone, Claudio Buscetta. Assistenti di palco sono Francesco D’Amore, Arcangelo Ragosta, Giovanni Proietto, Walter Cataldo, Salvo Ficano. «Far parte della rassegna Casual Theatre Project – continua il regista – è per noi tutti un grande piacere, perché ho potuto notare grande attenzione alla qualità degli spettacoli proposti e all’organizzazione. Devo ringraziare Giuseppe Marullo per la collaborazione e gli studenti dell’Istituto d’Arte di Palermo»Lo spettacolo è il conclusivo appuntamento di “Casual Theatre Project”, rassegna di arti sceniche che ha esordito nel dicembre 2016 al Teatro Lelio di Palermo, in cui al centro vi è l’universo giovanile con le sue tematiche e problematiche introspettive e culturali. La direzione artistica è di Marcello Carini e la coordinazione artistica di Renata Orlando. I biglietti interi costano 13 euro, mentre i ridotti 10.

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Mostra: Park Eun Sun

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

Park Eun Sun1Park Eun Sun2Padova 20 aprile ore 19:00 (La mostra resterà aperta fino al 20 maggio 2017) galleria Vecchiato Arte, Via Alberto da Padova, 2 con la presenza straordinaria di Park Eun Sun ed i curatori Chiara Gatti e Massimiliano Sabbion. Saranno presentate trenta opere realizzate negli ultimi dieci anni da Park Eun Sun. Le sculture dell’artista approdano, dopo le recenti esposizioni di Roma e di Firenze, a Padova, una delle più antiche città della penisola e la più antica del Veneto, crocevia di molteplici personalità artistiche che hanno contribuito alla sua crescita culturale e storica.
Sarà possibile ammirare il percorso dell’artista coreano presso la Galleria Vecchiato Arte in una serie di opere scultorie di diverse dimensioni, proseguimento delle opere monumentali esposte in città, ma concepite come lavori a se stanti cui rivolgere lo sguardo: colonne, sfere, cubi sono le forme cui si rivolge la ricerca dell’artista.
Park Eun SunLe composizioni in marmo di Park Eun Sun si configurano in strutture lineari e globulari: le colonne e le forme composte appaiono prive di funzionalità portanti ma sostenute da allegorie e costruzioni che sviluppano un’idea concettuale metamorfica di tipo orientale.
Strutture lineari e globulari composte da forme, colonne e monoliti, le sculture sono accentuate da fenditure e squarci che si sviluppano in un’ideologia di tipo orientale.
Nelle sue opere Park Eun Sun ricerca l’armonia e l’equilibrio ed arriva a congiungere lo sguardo a contatto con l’anima con la concretezza degli interventi granitici visibili nel risultato finale dell’opera, in un continuo scambio di interazione tra le culture.
La Galleria Vecchiato Arte presenta le sculture di Park Eun Sun in un contesto intimo e connesso agli spazi della galleria dove si evidenziano la grande forza dei materiali, dal marmo ai graniti, dalle forme ai colori, dalla terra al cielo.

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La separazione bancaria approda alla Camera

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

camera deputati2La Commissione Finanze della Camera ha iniziato la discussione sulle proposte di legge relative alla separazione tra banche ordinarie e banche d’affari. Le varie proposte sono accomunate dalla medesima finalità fondamentale, la salvaguardia e la tutela del risparmio dei cittadini. In generale le banche che svolgono attività di “commercio in proprio” di strumenti finanziari non dovrebbero svolgere anche le attività di raccolta del risparmio tra il pubblico né effettuare l’esercizio del credito.
In alcune proposte opportunamente si fa riferimento alla legge Glass-Steagall che venne introdotta negli Usa dal presidente Roosevelt nel 1933 per combattere la speculazione e impedire l’utilizzo del risparmio delle famiglie in operazioni ad alto rischio da parte delle banche. Il tema della separazione è diventato da tempo oggetto di discussione a livello mondiale, ma in Italia si è imposto soprattutto dopo il gennaio 2016 quando i governi europei, anche il nostro, hanno sottoscritto l’obbligo di applicare il “bail in” in caso di dissesti bancari. Per coprire i buchi dei fallimenti bancari la nuova norma impone di rivalersi sugli azionisti, sugli obbligazionisti e sui depositi oltre i 100.000 euro . E’ il passo obbligato dopo l’approvazione del decreto legge relativo alle “Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio”. C’è da sperare che la Camera concluda in tempi brevi l’iter legislativo del provvedimento in questione.
Intanto i dati riguardanti la salute del sistema bancario, evidenziati dalla Banca d’Italia, devono far riflettere. Si evince che il 70% delle sofferenze bancarie, pari a 140 miliardi di euro su un totale di 210, è in mano al 3% dei debitori! Il che significa che il restante 97% dei debitori detiene solo il 30% delle sofferenze bancarie.
Non possono essere, quindi, le famiglie e le pmi a pagare per le sofferenze succitate. I responsabili sono i grandi gruppi e le grandi imprese. E’ chiaro che le sofferenze sono state determinate dai prestiti facilmente concessi a chi evidentemente ex ante non era degno di credito. Continuiamo a ritenere indispensabile il puntuale accertamento delle responsabilità specifiche degli amministratori e del management delle singole banche.
Le perdite accumulate dalle cinque banche a rischio fallimento, in primis il Monte dei Paschi di Siena, sfiorano i 20 miliardi di euro, quasi pari a una manovra finanziaria. Purtroppo si calcola che dal 2013 i risparmiatori abbiano perso almeno 30 miliardi dei loro risparmi, più di 10 miliardi sarebbero stati persi solo dai 200 mila azionisti delle due banche popolari venete. Rispetto al problema delle sofferenze il governo e le autorità sembrano navigare ancora a vista. Secondo noi, bisognerebbe considerare le esperienze altrui. In Germania, per esempio, nel caso della Erste Abwicklungsanstalt, l’agenzia centrale creata per far fronte alle sofferenze bancarie tedesche, lo Stato ha recuperato quasi tutti i 246 miliardi di non performing loans. Berlino non solo ha fatto una rigorosa analisi delle cause ma ha anche accertato le responsabilità. Naturalmente sono state realizzate le opportune politiche per la crescita dell’economia reale.
Si ricordi che, dopo l’esplosione della crisi finanziaria globale, per stabilizzare i relativi sistemi bancari nazionali, la Germania spese 238 miliardi, la Spagna 52 e gli Stati Uniti 426. Purtroppo l’Italia non si attivò in merito prima dell’entrata del bail in. In conclusione si può affermare che, eliminate le varie degenerazioni, il sistema bancario italiano non sarebbe in pessime condizioni. Infatti il livello degli impieghi sul totale degli attivi, cioè i prestiti che le banche fanno sul totale delle loro attività, è quasi del 70%, mentre in Germania sarebbe del 56%. Inoltre i livelli dei derivati in Italia, sul totale degli attivi, sono meno del 10% a fronte di una media Ue del 20%, mentre in Germania essi arrivano al 34%.   L’argomento della separazione bancaria e della difesa del risparmio è troppo importante perché diventi materia per un ulteriore scontro elettorale ed ideologico. Potrebbe invece diventare un campo di fruttuosa cooperazione, mostrando che il bene comune è superiore agli interessi partitici o di bottega. Sarebbe anche un modo concreto per mostrare che in Italia vi sono anche degli statisti e non solo dei politicanti. (Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista)

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Macchina giudiziaria inefficiente e lavoro forze polizia

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

legge-e-giustizia“I tempi elefantiaci della macchina giudiziaria italiana, sia civile che penale, uniti ad una certa tendenza alla sottovalutazione di episodi criminali da parte di alcuni giudici, rischia di vanificare gli sforzi compiuti dalle Forze dell’Ordine per garantire sicurezza e legalità”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, commentando notizie di stampa relative a vicende diverse ma unite dal filo conduttore dell’inefficienza del sistema giudiziario. “Vicende che dimostrano come l’Italia sia tenuta in ostaggio da un sistema che, per ragioni normative o per responsabilità di singoli giudici, sembra incapace di dare risposte al bisogno di giustizia dei cittadini. Come nel caso di Macerata: quattordici anni di udienze per una truffa ai danni di quattro persone ai quali sono stati fatti sparire i risparmi di una vita, con un processo penale finito nel nulla per prescrizione ed una causa civile altrettanto tormentata, mentre tre delle quattro vittime sono nel frattempo passate a miglior vita. O come il caso del cittadino indiano che ha tentato di stuprare a Firenze una ragazza di 23 anni, rimesso subito in libertà dal giudice che, nonostante abbia evidenziato ’l’estrema brutalità dell’atto compiuto’, non ha ravvisato gli estremi per contestare il reato di violenza sessuale. L’uomo, che aveva confessato ai finanziari che lo hanno fermato che aveva intenzione di consumare uno stupro, ha avuto un semplice obbligo di dimora ed è stato fermato dalla Polizia di frontiera a Fiumicino mentre tentava di tornare in India.Vicende – conclude Maccari – che si ripetono quotidianamente, e non fanno che rafforzare l’idea nei cittadini di una impotenza della Giustizia, incapace di tutelare le persone perbene e garantire i diritti, nonostante il lavoro faticoso e rischioso delle Forze dell’Ordine, che rischia di venire reso inutile, se non addirittura ridicolizzato, da una macchina giudiziaria che a volte sembra volere tutelare se stessa più che i cittadini”.

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Si avvicina l’appuntamento con il Villaggio per la Terra

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

pincio_notteRoma dal 21 al 25 aprile al Galoppatoio di Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio, con una cinque giorni di iniziative dedicate alla tutela del pianeta, per creare e diffondere una maggiore sensibilizzazione verso l’ambiente attraverso la condivisione, il divertimento, la conoscenza, le esperienze. Tema di quest’anno il Dialogo interculturale.
GLI EVENTI. Dedicato sia ai grandi che ai più piccoli, agli sportivi, alle famiglie, agli studenti e agli esperti, nel villaggio sono in programma eventi di musica, scienza, sport, giochi, arte e cibo. Tra le attrattive ci saranno laboratori ludici, didattici, un villaggio dei bambini, laboratori di sismologia e vulcanologia, il planetario gonfiabile, corsi di giornalismo ambientale, dimostrazioni sportive a cura di campioni olimpici e paralimpici, biciclettate, tornei e competizioni sportive. Si svolgono poi diversi festival tematici, dedicati all’economia circolare, alla mobilità sostenibile, all’educazione ambientale, ai libri, alla festa dell’Erasmus e il forum ‘Cambiamenti climatici e migrazioni forzate’ dedicato al tema del drammatico aumento di eco-rifugiati nel mondo. Al Galoppatoio di Villa Borghese è stato allestito anche un villaggio sportivo in collaborazione con il CONI.
L’EARTH DAY ITALIA. Al Villaggio per la Terra si celebrerà anche l’Earth Day, giunto alla sua 47ma edizione, l’evento più importante al mondo per la sensibilizzazione alla tutela della Terra, celebrato da un miliardo di persone nei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite. Sulla terrazza del Pincio si svolgerà il Concerto per la Terra di cui nei prossimi giorni sarà svelata la line up artistica.
DAL MESSAGGIO DEL PAPA ALLA RICERCA DEL DIALOGO. Dallo scorso anno Earth Day Italia (promotore storico dell’iniziativa) organizza il Villaggio per la Terra insieme al Movimento dei Focolari di Roma. L’evento è organizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. La scorsa edizione è stata segnata dall’arrivo a sorpresa di Papa Francesco con il suo forte messaggio ai partecipanti “Trasformate deserti in foreste” che ha spinto Movimento dei Focolari edEarth Day Italia a dedicare l’edizione di quest’anno al Dialogo Interculturale per la Pace, ponendo così l’accento sull’urgenza assoluta di costruire ponti e abbattere muri, nella convinta ricerca di quell’unità mondiale senza la quale è impossibile rimettere al centro l’uomo e la sua felicità.
EARTH DAY ITALIA: BASTA MURI E SFRUTTAMENTO RISORSE. “Se lo scorso anno abbiamo festeggiato lo storico accordo sul clima di Parigi che vedeva uniti i 193 Paesi dell’ONU nella volontà di contenere le emissioni di C02, quest’anno Earth Day Italia vuole lanciare un messaggio forte e di stimolo nei confronti di tutte quelle politiche che, cavalcando il generale clima di sfiducia e rabbia, alzano muri e continuano a sfruttare senza remore le risorse naturali – dichiara Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia. Con il Villaggio per la Terra vogliamo mettere in scena e in festa il sentimento di solidarietà universale che esiste ancora, potente, tra le persone e che è capace di generare il cambiamento. Per questo invito tutti i cittadini a unirsi e partecipare”.
MOVIMENTO DEI FOCOLARI: IL DIALOGO TRASFORMA I CONFLITTI IN OPPORTUNITÀ. “Oggi più che mai il Movimento dei Focolari sente di dover dare il suo contributo all’affermazione della Pace per la quale è necessario il dialogo che sa fare di conflitti e problemi un’opportunità, come ci ha detto Papa Francesco l’anno scorso a Villa Borghese – dichiarano Antonia Testa e Donato Falmi, responsabili del Movimento dei Focolari a Roma – Nel Villaggio per la Terra il Movimento dei Focolari a Roma trova il naturale contesto in cui realizzare una delle sue manifestazioni più significative, la Mariapoli, esperienza nata nel 1949 e ora diffusa in più di 180 paesi del mondo, quale microrealizzazione di una città in cui si vive la fraternità universale. Saranno giorni in cui potremo declinare in variati modi la norma universale che ci mette in comunione con tutte le grandi religioni che va sotto il nome di Regola d’oro: Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te. Questa per noi è il cuore vivo dell’ecologia integrale”.

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Protestant Forum for young theology in Europe

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

protestant forumIt will take place in Wroclaw, Poland, 4-8 April 2018. The Community of Protestant Churches in Europe is organising a forum for young Protestant theologians “Being Protestant in Europe.” Young theologians up to the age of 35 are invited to apply. The gathering will be an excellent opportunity for networking and exchange on contemporary theological issues.
The World Communion of Reformed Churches (WCRC) has begun an intensive search to find its next executive secretaries for Justice and Witness and Communion and Theology. Executive secretaries are appointed by the WCRC Executive Committee to serve a term of five years and are eligible for one renewal for an additional five-year term. It is anticipated that duties for both will begin on 1 January 2018. Both positions will be based in the WCRC office in Hannover, Germany. The Special Representative of the Secretary General on Migration and Refugees (SRSG) of the Council of Europe, Tomáš Boček has published a Thematic Report on migrant and refugee children. The report calls for urgent measures to find alternatives to detention of children and guarantee minimum living conditions in camps, As part of the Lenten campaign “Seven Weeks for Water”, the World Council of Churches (WCC) Ecumenical Water Network (EWN) is promoting its second annual photo contest on Instagram encouraging people to share images of water in their daily lives. The EWN photo contest will be from 10 – 18 April and is open to all people who use Instagram.

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Yemen’s worsening humanitarian crisis

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

YemenAFTER two years of war, a quarter of Yemen’s 28m people are on the brink of starvation. Attention is now turning to Hodeida (pictured), the country’s biggest port, through which the majority of food passes, especially to the rebel-held north where the bulk of the population lives. A military coalition led by Saudi Arabia and backed by Western nations, which sides with the president, Abd Rabbo Mansour Hadi, is finalising plans to invade and take the port. An attack is imminent, say UN observers. A successful raid could push rebel forces—a combination of Shia revivalists, Houthis and soldiers loyal to the former president, Ali Abdullah Saleh—into the mountains and Sana’a, Yemen’s capital. But aid agencies and UN officials warn that fighting over the port would aggravate Yemen’s humanitarian crisis. Yemen relies on imports for 90% of its food, and even before the war Hodeida handled most of its food trade. The Saudi-led coalition laid siege to the rebel-held port from the moment it entered the war two years ago. Its bombing has badly damaged facilities, disabling the cranes which unload cargo. A Saudi-led effort has stopped the UN from installing replacements (kept in a warehouse in Dubai). As supplies have dwindled, levels of hunger have risen sharply. Shipments resumed partially after a year of fighting, thanks to a UN monitoring mechanism. More than 3.5m tonnes of food and almost 2m tonnes of fuel have since entered rebel-controlled ports. But the UN operates under strict supervision from Saudi, Emirati and Egyptian navies, which say they are enforcing a weapons embargo. Aid agencies fear that a major assult on Hodeida would cut supply lines to the rebel-held north, including Sana’a. That would be devastating for the two-thirds of Yemenis dependent on food aid. The coalition argues that supplies could instead pass through ports under their control in the south, particularly Aden. Indeed, since Yemen’s southern ports remain under the control of coalition-backed forces and operate freely, that is already beginning to happen. But aid agencies protest that Aden’s current capacity is insufficient to feed the entire country. The road north is also dotted with checkpoints, where armed groups, including al-Qaeda, demand heavy bribes. For the poor, the prices of staples are increasingly beyond reach. The consequences of a raid on Hodeida will be far-reaching. If the attack fails, the Saudi-led coalition will be humiliated, perhaps to the point of unravelling. A successful assault might see the coalition wrest control of the western coast but it would worsen Yemen’s humanitarian crisis. All sides have already tried to starve their foes into submission, so far to little advantage. Moreover, the loss of Hodeida would deprive the rebels of their main source of income. An assault on Hodeida might not end the fighting, but whatever the outcome it could shift a prolonged stalemate and determine the rest of the war’s trajectory. (font: The Economist) (photo: yemen)

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Infermiere di famiglia: la nuova figura accende la polemica

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

Nurse checking female patient's pulse on wrist, close-up«La sola gestione dei non autosufficienti a domicilio in mano ai medici di medicina generale è fallimentare». Così il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega commenta l’istituzione dell’infermiere di famiglia, una figura che, secondo il presidente Nursind, opportunamente valorizzata, potrebbe rappresentare «la soluzione per l’intasamento dei Pronto Soccorso. Pronta la replica dei medici di famiglia che in una nota di Snami esprimono la riluttanza verso la figura dell’infermiere di famiglia che in Piemonte, Lombardia e ora anche in Campania e Molise bussa alle porte di anziani, malati cronici, disabili e donne fresche di parto per verificare che controlli e terapie vengano fatti nei tempi e nei modi giusti. «Quello che sta succedendo in Piemonte – spiega Gianfranco Breccia, segretario nazionale Snami – è spia di una improvvisazione alquanto pericolosa. Si sono inventati l’infermiere di famiglia a cui è seguito il messaggio sui media che gli infermieri farebbero quello che una volta facevano i medici condotti, andrebbero cioè di casa in casa a seguire chi non può o non vuole muoversi e quando verificano qualche problema, in accordo con il medico specialista, invitano a fare un accertamento diagnostico». Non va giù l’accusa che il ‘medico’, secondo alcuni, avrebbe troppo da fare e trascurerebbe i suoi pazienti. Anche per il presidente nazionale dello Snami, Angelo Testa, bisogna fare chiarezza.«Abbiamo scritto più volte che per noi l’infermiere del territorio, quando è un buon giocatore, può far parte di una squadra allenata dal medico di Medicina generale. La storia calcistica ci insegna che viceversa, seppur con delle buone potenzialità, l’atleta che vorrebbe sostituire l’allenatore, dare indicazioni di chi deve e come si deve giocare, arriva a non sedersi neanche più in panchina», sottolinea Testa.«Mi auguro – conclude – che si sia andati “fuori tema” per un eccesso di pubblicizzazione del proprio ruolo in un attimo di enfasi e che invece debba prevalere il buon senso di capire il profondo significato della distinzione dei ruoli, netta e separata anche se si lavora in team. Siamo sicuri ad esempio che il triage al pronto soccorso, compito delicatissimo e di grande valenza professionale, sia assolutamente più consono ad una infermieristica rispetto a quella medica? Sicuramente i medici che lavoreranno in diurno nella prossima ri-modulazione dell’assistenza territoriale svolgerebbero tale percorso meglio di chiunque altro». (fonte: doctor33) (foto: infermiere)

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Come è destinato a cambiare il mondo del recruiting?

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

cercare lavoroCome sta cambiando, o meglio, come è destinato a cambiare il mondo del recruiting? Quali impatti hanno avuto e avranno nei prossimi anni i social network nel processo di ricerca e selezione del personale? E l’automazione del lavoro deve davvero spaventare i lavoratori? Per prepararsi a quello che accadrà nel mondo del recruiting italiano nei prossimi mesi, può essere senz’altro utile lanciare un’occhiata oltreoceano, a quel mercato statunitense che da sempre anticipa le più importanti mutazioni del mercato del lavoro mondiale. Ebbene, stando ai risultati dell’ultimo Recruiter Nation Survey di Jobvite, l’ansia di chi è alla ricerca di un nuovo lavoro nei confronti dell’automazione è per lo più esagerata. Proprio così: se infatti ben il 69% di chi è alla ricerca di un’occupazione lavorativa si dichiara preoccupato per il l’avanzata della digitalizzazione, solo il 9% dei recruiter è convinto che questo rappresenti un reale problema. «L’automazione può ovviamente spaventare i disoccupati alla ricerca di un nuovo lavoro, i quali temono di non trovare più spazio in settori sempre più dominati dalle macchine» spiega Carola Adami, fondatrice e CEO di Adami & Associati, società specializzata in ricerca di personale qualificato per Pmi e multinazionali. «Ma lo scenario reale è diverso e molto meno minaccioso, poiché solamente una minima percentuale delle realtà industriali ha concretamente pianificato di automatizzare i propri processi nei prossimi anni». Nello specifico, negli Usa, solamente il 10% delle compagnie sembra voler avviare l’automazione in tempi brevi: questo dato è molto significativo, soprattutto se pensiamo che questa fetta era pari al 25% nel 2015. Questo, dunque, per quanto riguarda l’automazione, ovvero il principale cambiamento nel mondo del lavoro. Ma quali sono, invece, fattori che influenzano maggiormente la decisione di un recruiter? Ebbene, quando un selezionatore decide se assumere o meno una persona, l’aspetto più importante, secondo il 67% dei professionisti statunitensi, è costituito dall’esperienza lavorativa precedente. Se questo primo dato può sembrare scontato, così non è per il secondo: il 60% dei recruiter assegna infatti un’enorme importanza al modo di pensare di un candidato, per essere certo che possa uniformarsi un pieno alla cultura aziendale del suo nuovo posto di lavoro. «La tendenza generale è quella di assegnare sempre più importanza a tutti quegli aspetti che davvero possono assicurare delle ottime performance da parte di un candidato» ha commentato Carola Adami, aggiungendo che «il voto di laurea e il prestigio dell’università finiscono per perdere d’importanza di fronte alla reale esperienza professionale di un candidato e alla sua capacità di condividere in pieno la mission aziendale». A dimostrazione di tutto questo, solo il 19% dei recruiter statunitensi ha assegnato grande importanza al punteggio di laurea, così come solo il 21% ha indicato il prestigio del college come fattore differenziante. È cambiato il modo di guardare ai candidati, e in parte sono cambiate anche le modalità di ricerca. Parliamo infatti dell’imperiosa ascesa del social recruiting: da una parte chi ricerca un lavoro lo fa sempre di più utilizzando dei social network (nel 59% dei casi negli USA) mentre i recruiter considerano ormai i social network come degli strumenti indispensabili. E se l’87% dei selezionatori dichiara che la piattaforma più utile per i propri scopi è LinkedIn, è da notare che il 43% valuta sistematicamente i candidati anche sulla base del rispettivo profilo di Facebook, il 22% considera anche Twitter e l’11% spende del tempo alla ricerca di eventuali blog personali. «Mai come oggi un cacciatore di teste ha avuto la possibilità di conoscere tutti gli aspetti della vita di un candidato» ha spiegato Carola Adami, e per questo «chi è alla ricerca di un nuovo lavoro, oppure chi vuole fare carriera, deve stare molto attento alla gestione dei propri profili social, senza mai dimenticare che tutto ciò che è visibile al pubblico è potenzialmente un allegato del proprio curriculum vitae». Stando ai dati del report, il 47% dei recruiter è colpito negativamente dalla pubblicazione sui canali social di fotografie legate al consumo di bevande alcoliche, mentre il 60% dei selezionatori tende a girare a largo dai candidati che tendono all’oversharing di contenuti. Ma il principale errore da evitare, per il 72% dei selezionatori intervistati, è proprio quello grammaticale: troppi errori di battitura e refusi sulla propria pagina Facebook, quindi, potrebbero compromettere una carriera lavorativa. «Il mondo del social recruiting, dunque, rappresenta un’occasione da non perdere per chi si occupa di Risorse Umane» ha sottolineato Adami, «mentre per chi è alla ricerca di un nuovo lavoro può essere sia una benedizione che una maledizione: tutto sta, infatti, nel gestire in modo razionale ed intelligente le informazioni personali che si vogliono condividere con il pubblico». (foto: cercare lavoro)

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Osteoporosi, dai farmaci biologici possibili opportunità per le terapie sequenziali

Posted by fidest press agency su martedì, 18 aprile 2017

osteoporosiDi recente è stato pubblicato uno studio di fase 3, condotto su 7180 donne in menopausa, con T-score femorale compreso fra – 2.5 e – 3.5, randomizzate a ricevere per 12 mesi 210 mg/mese di romosozumab sc o placebo. Al termine di questo periodo tutte le donne sono state messe in trattamento, per un altro anno, con denosumab, alla dose standard di 60 mg sc ogni 6 mesi. L’endpoint primario dello studio era l’incidenza di nuove fratture vertebrali a 12 e 24 mesi. Nel gruppo romosozumab/denosumab sono stati osservati un caso di frattura atipica del femore (AFF) e due casi di osteonecrosi della mandibola (ONJ).
«Romosozumab» ricorda Fabio Vescini, SOC Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, AOU S. Maria della Misericordia, Udine «è un anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro sclerostina, una glicoproteina secreta dagli osteociti, che ha un ruolo fondamentale come inibitore dell’attività osteoblastica.» Negli studi di fase 1 e 2 (Padhi D, et al. J Bone Miner Res, 2011; McClung MR, e al. N Engl J Med, 2014) ha aumentato la BMD in misura maggiore rispetto a tutti gli altri farmaci per la cura dell’osteoporosi, ha ridotto il riassorbimento osseo e stimolato potentemente l’osteoformazione.
I risultati dello studio citato di fase 3 sono commentati in un editoriale , in cui gli autori evidenziano come i bifosfonati, asse terapeutico portante di questa malattia, sono sempre meno utilizzati sia per il problema dell’aderenza dei pazienti alla terapia per os sia per la diffusa preoccupazione per le complicanze associate al loro uso. Le AFF e l’ONJ sono eventi molto rari e, specie per le prime, non vi è ancora certezza sulla reale incidenza e la patogenesi. I due casi di ONJ, descritti nello studio di Cosman et al. si sono verificati in due pazienti del gruppo romosozumab/denosumab con problemi particolari: il primo, portatore di una protesi mobile non adeguatamente dimensionata alle arcate dentarie, ha presentato l’ONJ a distanza di 12 mesi dall’inizio del romosozumab e il secondo, dopo la prima dose di denosumab, è stato sottoposto a un’estrazione dentaria, che ha provocato osteomielite e la conseguente ONJ. Il caso di AFF, sempre nel gruppo romosozumab/denosumab, è avvenuto 3.5 mesi dopo la prima iniezione di denosumab in un paziente che riferiva sintomi dolorosi prodromici già prima dell’arruolamento. «Per tutti e tre gli eventi avversi, l’unica spiegazione fornita è stata la presenza di fattori predisponenti che hanno agito da “confondenti”» osserva Vescini.
Al contrario Rosen e Ingelfinger offrono una spiegazione più articolata. Se un caso di ONJ, infatti, può essere attribuito alla somministrazione di denosumab (complicanza già descritta con questo farmaco), l’altra ONJ e la AFF sono da correlare con l’assunzione di romosozumab.
«Riguardo l’incidenza delle fratture, c’era una grande aspettativa sui risultati di uno studio che, per la prima volta, prevedeva una terapia sequenziale con due farmaci dall’azione opposta: il primo (romosozumab) bloccante la sclerostina e la sua azione inibitoria sull’osteoformazione e il secondo (denosumab) in grado di ridurre l’osteoclastogenesi e, di conseguenza, il riassorbimento osseo» sottolinea Vescini. Da un lato, l’incremento della BMD lombare, ottenuto in un solo anno di terapia con romosozumab (+ 13%), insieme alla significativa riduzione delle fratture vertebrali (-73%) è senza dubbio un ottimo risultato; invece, l’assenza di un effetto significativo sull’incidenza delle fratture non-vertebrali rappresenta un dato inatteso e deludente. Per gli autori, esistono almeno tre possibili interpretazioni: un solo anno di terapia con romosozumab è un tempo troppo breve per ottenere un risultato significativo; il rischio di frattura della popolazione arruolata da Cosman et al. potrebbe essere inferiore a quello delle coorti degli altri studi; potrebbero esserci importanti variazioni geografiche. Rosen e Ingelfinger, più cauti rispetto a Cosman et al. sottolineano che «le terapie sequenziali per l’osteoporosi sono una realtà importante del futuro ma che, allo stato attuale, sono necessari ulteriori studi per approfondire tutti gli aspetti di questa nuova tipologia di trattamento» conclude Vescini. (fonte: doctor33) (foto: osteoporosi)

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