Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Archive for 8 Maggio 2017

Macron: Nuovo presidente dei francesi

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

macronParigi. “La vittoria di Macron è un’opportunità per l’Europa di diventare quello che oggi ancora non è: un’Unione tenuta assieme dai valori della politica e della democrazia”. Lo ha dichiarato Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, commentando l’affermazione al ballottaggio di Emmanuel Macron nella corsa all’Eliseo contro Marine Le Pen. Per Serracchiani “questo non è solo un voto ‘contro’ Marine Le Pen: i francesi hanno scelto di continuare a essere protagonisti di un progetto coraggioso, di essere degni testimoni dei principi fondamentali della Republique, che sono indissolubilmente legati all’idea d’Europa. Hanno detto che chiusura e isolazionismo non soluzioni ai problemi del loro Paese e del continente” “L’Europa e i suoi valori di pace e libertà – ha aggiunto – non sono passati di moda, ma per essere realizzati richiedono una proposta di cambiamento radicale. E Macron ha offerto i contenuti e i toni giusti per trasmettere ai francesi questa fiducia – ha concluso Serracchiani – in un futuro liberale e solidale”.

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“L’ultimo Sorriso”, il docu-film dedicato a Don Pino Puglisi

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

l'ultimo sorrisol'ultimo sorriso1Palermo Sabato 13 maggio ore 18.00 – Auditorium Rai il docu-film “L’ultimo sorriso” di Don Pino Puglisi, verrà presentato in anteprima alla Stampa presso l’Auditorium della Rai.
Da un’idea del Commissario Sergio Quartana, presidente dell’Associazione Culturale della Polizia Municipale di Palermo e della giovane regista palermitana Rosalinda Ferrante, direttrice della Cosmo Cinematografica, nasce un nuovo progetto cinematografico sul sacerdote scomparso per mano mafiosa nel suo quartiere di Brancaccio nel giorno del suo 56° compleanno, il 15 settembre del 1993. L’idea della docu-fiction è quella di raccontare la vita ed il martirio di Padre Pino Puglisi, 3P come veniva chiamato da molti, senza fermarsi ai tre anni vissuti dal prete a Brancaccio come fanno le precedenti pellicole “Alla luce del sole” di Roberto Faenza e “Brancaccio” di Gianfranco Albano. Lo scopo principe è dunque quello di mettere in evidenza, in una realtà di vita vissuta, le motivazioni spirituali che hanno guidato il sacerdote lungo la sua missione sino alla morte, mantenendo la ricostruzione fedele ai fatti storici e curandone minuziosamente i dettagli.
Il cast è composto principalmente da attori non professionisti, scelta voluta dalla regista, mentre il volto di Padre Puglisi è stato interpretato, in modo attento e magistrale, dal noto attore palermitano Paride Benassai che ha impersonato pienamente il sacerdote, riuscendo a ricreare l'ultimo sorriso2non solo il famoso sorriso, ma l’incedere lento. Tra gli interpreti ricordiamo anche l’attrice palermitana Stefania Blanderburgo. La sceneggiatura è stata scritta dalla stessa regista in un paio di mesi, dopo una serie di incontri e testimonianze raccolte anche dai familiari di Padre Puglisi che hanno pienamente sposato il progetto, tant’è che troviamo tra gli attori anche i pronipoti del sacerdote. I testi dei monologhi, presenti all’interno del film, sono stati redatti dalla scrittrice Teresa Gammauta che ha recuperato le parole autentiche di Don Puglisi grazie alle lettere, registrazioni ed interviste. Mentre, la fotografia ed il montaggio sono stati curati da Maurizio Vuturo e le riprese video da Daniele Sicilia.
La colonna sonora è del musicista Nicolò Renna ed è eseguita dai Room Quartet, il tutto arricchito dalla canzone “Cose che vanno cambiando” di Giò Patania.
Presenti all’Auditorium Rai, durante la proiezione della pellicola, oltre all’ideatore Sergio Quartana e alla regista Linda Ferrante, anche alcuni esponenti della famiglia Puglisi, l’attore Paride Benassai, il cast. (foto: l’ultimo sorriso)

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Libro di Giana M. Petronio Andreatta: E’ stata tutta luce

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

andreattaRoma Lunedì 15 maggio, ore 18,00 Sala Gianfranco Imperatori – Associazione Civita Piazza Venezia, 11 Aldo Cazzullo e Mariantonietta Colimberti presentano il libro di Giana M. Petronio Andreatta E’ stata tutta luce Bompiani editore. Interviene l’autrice.
È il 1957 quando Giana, studentessa diciannovenne di Scienze politiche all’Università Cattolica di Milano, incontra uno studioso di economia dall’andatura sghemba e dai dolci occhi giotteschi.
Lui è Nino Andreatta, destinato a diventare l’amore della sua vita e una figura di grande importanza nella storia italiana recente. Nel racconto di Giana scorre la loro vita insieme, dal primo incontro al matrimonio alla famiglia, ripercorsa attraverso le memorie dei fatti minuti, quotidiani e privati, alternando il prima e il dopo e preferendo all’ordine cronologico quello tutto interiore dei sentimenti. Una narrazione densa, precisa, accesa da lampi di ironia e dettagli illuminanti.In parallelo si dipanano gli impegni accademici e pubblici di Nino Andreatta, poi gli incarichi governativi, fino alla frattura, a quella “crepa di senso che trasforma tutto il mondo in un abisso”: l’arresto cardiaco, anni di silenzio e d’attesa, la fine. È stata tutta luce è la storia di un grande amore, è una storia di persone ma anche un frammento di storia sociale: nelle vicende di una famiglia italiana dagli anni del dopoguerra a oggi e di una classe dirigente appassionata affiora un ritratto di borghesia impegnata che al clamore preferisce la discrezione.
Giana M. Petronio Andreatta, nata a Trieste da famiglia di ascendenze inglesi e ungheresi, si laurea in Scienze politiche con una tesi sulla Comunità europea. È psicoanalista. Viaggiatrice instancabile e appassionata di popoli e paesi (ha tra l’altro vissuto in Egitto e in India), è madre di quattro figli. (foto: andreatta)

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Psoriasi: necessario terapia personalizzata

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

psoriasiLe terapie a lungo termine sono gravate da un alto rischio di abbandono e di non aderenza, secondo recenti stime dell’OMS circa il 50% nei Paesi sviluppati. Ixekizumab, l’anticorpo monoclonale per la psoriasi moderata grave è una molecola dall’elevata rapidità d’azione, efficacia sia nel breve che nel lungo termine oltre a profili di sicurezza tra i più elevati oggi disponibili.
“Un farmaco può essere efficace ma se è complesso da assumere o non permette al paziente di apprezzarne gli effetti in breve termine diventa un ostacolo alla terapia” spiega il Prof. Fabio Ayala Direttore della U.O.C. di Dermatologia clinica del Dipartimento di Medicina clinica e Chirurgia – Università di Napoli Federico II “la non compliance al trattamento non solo compromette l’efficacia delle cure ma determina un aumento dei costi legati ad una inefficace gestione della patologia. In questo senso complessità, durata, fallimenti precedenti, comparsa di effetti collaterali prima che il paziente possa apprezzare i miglioramenti, sono tra i fattori che inficiano maggiormente l’aderenza.
Sull’aderenza alle cure influiscono in negativo l’insorgenza di effetti collaterali, per cui per ciascun farmaco è importante che il bilancio tra effetti collaterali e benefici ottenuti sia favorevole: una recente analisi integrata ha preso in esame oltre 7800 pazienti affetti da psoriasi moderata-severa trattati con ixekizumab in sette studi clinici per un totale di 264 settimane. Dai risultati emerge un ottimo profilo di sicurezza del farmaco sia nel breve che nel lungo termine, che, unito alla rapidità d’azione e l’efficacia, lo candida come tra i migliori farmaci di prima scelta.
La psoriasi è una malattia immunitaria cronica che colpisce la pelle . Essa si verifica quando il sistema immunitario invia segnali difettosi che accelerano il ciclo di crescita delle cellule. La psoriasi colpisce circa 125 milioni di persone in tutto il mondo, di cui circa il 20% soffre di psoriasi a placche moderata-grave .La psoriasi può localizzarsi in qualsiasi parte del corpo ed è associata ad altre condizioni di salute gravi, come il diabete, le malattie cardiache e alcuni tumori. La forma più comune di psoriasi, la psoriasi a placche, è caratterizzata da chiazze rosse, ispessite, coperte da un accumulo bianco argenteo di cellule morte della pelle.

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“Reagire alla guerra: sport e società civile in Siria

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

siriaRoma 20 Maggio 2017 – Dalle ore 10.00 alle 23.00 Stadio Nando Martellini, Terme di Caracalla – Largo delle Vittime del Terrorismo. Per il decimo anno consecutivo – con ospiti come Max Paiella, Fabrizio Frizzi, Neri Marcorè, Il Muro del Canto, Giuliana Sgrena, Pino Scaccia, Santo Della Volpe, Yousif Latif Jaralla e molti altri nelle edizioni precedenti torna a Roma, lo speciale villaggio dello sport per la Pace, gemellato con le maratone di Baghdad ed Erbil, che vede riuniti in un’unica giornata atleti, dilettanti, famiglie, migranti e attivisti per giocare e dialogare sotto il segno delle buone pratiche inter-religiose e interculturali. Insieme allo Sport, per la prima volta in Italia, “Reagire alla guerra: sport e società civile in Siria”, mostra fotografica di Muhammad Abdullah (ex fotografo di guerra della Reuters attualmente rifugiato in Belgio), Radio Alwan e Arta.fm (media radio e tv dell’area) con le squadre femminili di calcio e immagini dai campi.
Una vera e propria festa dell’inclusione, attraverso il linguaggio universale dello sport, con attività sportive e workshop tra discipline maggiori e minori (atletica, staffetta, pugilato ecc), ma anche un’occasione unica per confrontarsi con appuntamenti come “Geografia per la pace”, a cura di Saverio Werther Pechar, Annalisa Mirabello e Emanuela Marini; una Tavola rotonda sulla società civile nell’area mediorientale (Siria, Iraq, Palestina), con la partecipazione di Fouad Roueiha (giornalista e attivista siriano), Cecilia Dalla Negra (Un Ponte per e Vicedirettore Osservatorio Iraq), Nicola Visconti (presidente AD Sport Against Violence) Giuseppe D’Agostino (presidente ASD Università Popolare dello Sport); Reading sul tema dello sport, a cura di Giulia Aleandri (attrice e regista teatrale).Cuore della manifestazione, per la prima volta in Italia, la mostra fotografica “Reagire alla guerra: sport e società civile in Siria”, di Muhammad Abdullah, Radio Alwan e Arta.fm con le immagini del campionato di calcio tra le squadre delle organizzazioni della società civile nel nord del paese, i giochi dei bambini siriani nei campi profughi informali del Libano, l’esperienza delle squadre femminili di calcio e pallavolo nate fin dal 2013 ad Amuda, nell’area curdo siriana e quelle della maratona degli atleti diversamente abili e feriti in guerra che si è tenuta nei sobborghi damasceni. Alcuni esempi di una società che cerca di reagire alla guerra e di costruire anticorpi contro il perpetrarsi della spirale della violenza anche attraverso la rinascita di federazioni ed associazioni sportive nelle aree al di fuori del controllo del governo di Damasco, nel tentativo di restituire normalità ai giovani.
Un programma di Pace, Dialogo e Sport, con il Patrocinio di Ministero degli Affari Esteri, Regione Lazio, Roma Capitale e I Municipio di Roma e gemellato con Sport Against Violence-Iraq, per sensibilizzare attraverso il linguaggio etico dello sport sulla solidarietà, in un periodo particolarmente caldo, ma anche per far incontrare direttamente le persone: che siano italiani o migranti, professionisti o dilettanti. Oltre le categorie: le persone, per un viaggio iniziato in una Baghdad martoriata, ormai 10 anni fa. “L’avventura in Iraq” spiegano infatti gli organizzatori di SAVe, SAV, Lar e UPS, “prima come gruppo sportivo Baghdad Marathon, poi come ASD Sport Against Violence, è iniziata nel 2008 dalla volontà di contribuire al processo di pacificazione e ricostruzione dal basso di un paese dilaniato da anni di guerra, occupazione e violenza. Contribuire significa per noi utilizzare lo sport come strumento di educazione, condivisione e diffusione di valori quali la pace e il rispetto, fondamenta imprescindibili di qualsiasi convivenza tra persone, culture, esperienze diverse. Oltre al comitato organizzatore (composto da SAV, Lar e UPS) molte associazioni hanno contribuito alla manifestazione nel corso dei suoi dieci anni di vita: Un Ponte per, Nessuno tocchi le donne, CIR, Amref, Emergency, Libera, Ecoradio, ASD Amatori Castel Fusano, Comitato Atletico Centrale, Luconlus, Tuchef, Compagnia della mia misura, Cooperativa Lancillotto e Nausicaa, Associazione Io sono.

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Consob sanziona per 9,1 milioni Popolare di Vicenza per violazioni commesse dagli ex vertici

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

Consob“Finalmente la Consob ha inflitto una sanzione di 9,14 milioni di euro alla Banca Popolare di Vicenza per violazione delle regole di condotta nei confronti della clientela previste dalla normativa di settore e per violazione delle regole previste in materia di prospetto, di offerta al pubblico e di informazione societaria”. E’ quanto dichiara l’Avv. Valentina Greco, legale dell’Unione Nazionale Consumatori in merito ai provvedimenti sanzionatori nei confronti dell’istituto pubblicato ieri sul sito dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.“Era da molto tempo che attendevamo la notizia che consideriamo una conferma delle conclusioni alle quali siamo giunti dopo aver analizzato le centinaia di segnalazioni giunte all’Unione Nazionale Consumatori da parte dei clienti della Banca veneta”. “Le sanzioni accessorie della perdita temporanea dei requisiti di onorabilità -continua l’avv.Greco- e dell’incapacità di assumere incarichi in società quotate o loro controllate per un totale di 76 mesi, comminata al consiglio di amministrazione, ai sindaci e ad alcuni dirigenti della banca, la dice lunga sulle caratteristiche dei soggetti, ai quali clienti hanno affidato in buona fede i propri risparmi ed ai quali, questa notizia, potrà restituire la fiducia che non tutto è perduto e che bisogna agire nei confronti della banca”.“Chi non ha aderito all’offerta di transazione, conclusasi lo scorso marzo, e fosse interessato a farlo ora può contattare l’Unione Nazionale Consumatori per un’analisi della propria posizione” conclude l’Avv.Greco.

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Donazione di sangue all’Università Europea di Roma

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

università europea romaRoma Mercoledì 10 e giovedì 11 maggio 2017, dalle 8.00 alle ore 12.00, l’Università Europea di Roma organizza una raccolta di sangue aperta a tutti, nella sua sede, in via degli Aldobrandeschi 190, in collaborazione con l’Associazione Donatori Volontari di Sangue EMA-Roma.
All’attività parteciperanno gli studenti dello stesso ateneo. L’Università Europea di Roma, infatti, ha tra i suoi obiettivi principali la formazione della persona. Una formazione che consenta non solo l’acquisizione di competenze professionali, ma che orienti anche lo studente ad una crescita personale e sviluppi uno spirito di servizio per gli altri.In questo solco si inserisce l’attività di donazione di sangue, che è tra le iniziative di responsabilità sociale dell’università. Gli studenti collaborano alle iniziative dell’Associazione EMA-Roma che si svolgono nel corso dell’anno, non solo durante le raccolte del sangue, ma anche con incontri di informazione e di sensibilizzazione alla donazione volontaria.
Questi incontri hanno l’obiettivo di sviluppare la conoscenza del mondo della donazione del sangue e i principi che ne derivano. Illustrano le pratiche operative che vengono utilizzate per poter realizzare, migliorare e sviluppare donazioni e gruppi di donatori, con lo scopo di raggiungere una donazione periodica e volontaria.
L’Università Europea di Roma organizza la raccolta di sangue due volte all’anno. Sono momenti di solidarietà che riuniscono l’intera comunità dell’ateneo: studenti, professori, familiari, dipendenti, amici, collaboratori. Inoltre la raccolta è aperta a tutti. Tutti possono recarsi all’Università Europea di Roma il 10 e l’11 maggio e donare il sangue.

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Telemarketing: Le lacrime di coccodrillo del segretario del maggiore partito…

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

coccodrilloIl Parlamento ha approvato, con voto di fiducia, il dl concorrenza in cui, tra l’altro, si e’ data mano libera ai molestatori del telemarketing per vendere i loro prodotti alle vittime del continuo furto e uso illegale di dati che avviene essenzialmente attraverso Internet. Capitolo tutt’altro che chiuso, perché dovra’ poi fare i conti con quando, a maggio 2018, cominciera’ ad essere applicato un nuovo regolamento europeo di protezione dei dati, piu’ restrittivo rispetto all’attuale, che si spera possa servire a migliorare il controllo dei cittadini sui dati personali che vengono ceduti a terzi.
Ma per capire come i rappresentanti istituzionali del nostro Paese si pongono in materia (cioe’: confusione, ignoranza, pressapochismo, voto di bandiera, partigianeria fine a se stessa e lontano dagli interessi dei cittadini utenti e consumatori), fa testo una dichiarazione in merito del neo-segretario del maggiore partito del nostro Paese, nonche’ maggiore gruppo politico nelle Camere rappresentative, il Partito Democratico. Matteo Renzi, rispondendo ad un supporter che su Facebook gli chiedeva se non riteneva sbagliato il voto sul telemarketing, ha detto: “sinceramente mi sembra un errore. Ho chiesto al capogruppo del Pd alla Camera di verificare per bene la situazione”.
No, non ci siamo. Troppo facile il giorno dopo. Il nostro era segretario di questo partito -nonche’ esponente di maggior rilievo- anche quando in Parlamento e’ stato votato l’emendamento del Movimento 5 Stelle che ha dato mano libera al telemarketing intrusivo, denunciato tale anche dal Garante della Privacy . Le lacrime di coccodrillo del segretario del Pd sono per l’appunto tali. E’ probabile che il nostro non sappia bene di cosa si tratta, anche perche’ probabilmente quando e’ a cena con la sua famiglia, e’ difficile che gli arrivi una telefonata di qualcuno che voglia vendergli qualcosa. Ma il segretario del partito che ha determinato -come governo e come maggioranza parlamentare- il voto di fiducia in merito, non si puo’ consentire di non-sapere.
Oppure il segretario Renzi sta gia’ pensando come rivoltare il tutto e far rinsavire governo e maggioranza parlamentare? Lo auspichiamo e lo aspettiamo al varco. Ma col sospetto che si tratti di una sorta di estemporaneita’ (incosciente?) ballerina, per non doversi trovare spiazzato di fronte a cio’ che tutti riconoscono come la legalizzazione di una violenza (tranne chi ha interessi economici -diretti o indiretti- per facilitare le imprese del settore). (Vincenzo Donvito, presidente Aduc)

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Gli errori delle leggi “un tanto al chilo”

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

montecitorioGià fare le leggi non è un mestiere semplice, perché ogni norma disciplina una situazione astratta, e la realtà è sempre più complessa. In più i nostri parlamentari sottovalutano l’attività di produzione legislativa, motivo per cui siedono in Parlamento. L’ultimo caso è quello del telemarketing selvaggio, che il ddl concorrenza da poco licenziato dal Senato ha espressamente autorizzato, con scandalo nostro, del Garante Privacy e dei cittadini.
Di fatto si consentono le telefonate selvagge grazie ad un articolo che recita: “Gli operatori e i soggetti terzi che stabiliscono, con chiamate vocali effettuate con addetti, un contatto anche non sollecitato con l’abbonato a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale, hanno l’obbligo di comunicare all’esordio della conversazione i seguenti dati: 1) gli elementi di identificazione univoca del soggetto per conto del quale chiamano; 2) l’indicazione dello scopo commerciale o promozionale del contatto. Il contatto è consentito solo se l’abbonato destinatario della chiamata, presta un esplicito consenso al proseguimento della conversazione”.Inserire in una norma la frase “contatto anche non sollecitato” vuol dire che ovviamente il contatto non sollecitato, cioè senza il consenso del consumatore che dovrà poi specificare che non vuole ulteriori contatti, è possibile. Leggendo le varie dichiarazioni sulla stampa, viene fuori che questo emendamento è stato proposto da alcuni parlamentari 5 Stelle che ribadiscono di averlo pensato con l’intento opposto a quello che invece viene fuori dalla lettura della norma.
Il che mi pare ugualmente grave rispetto all’eventualità che cercassero di ottenere l’effetto di aprire al telemarketing selvaggio. Perchè dimostra che, senza un minimo di riflessione e di tecnica legislativa, si fanno danni.Il problema non è dei soli 5 stelle. Il penultimo esempio è la “manovrina” economica, fra le cui norme si annuncia con gran fasto la “lotta ai portoghesi del bus”. A parte che nella sostanza cambia poco, quand’anche fosse una grande innovazione resta comunque carta straccia, poiché la norma è frutto di un copia incolla maldestro, nel quale gli obblighi del viaggiatore sono contenuti ai commi 9 e 10 dell’articolo 48 e le relative sanzioni sono contenute al comma 11 e recita: “La violazione degli obblighi previsti dai commi 1 e 2 […]”. Peccato che i commi 1 e 2 di quell’articolo riguardino altro e che si siano dimenticati di correggere il numero dei commi malamente “copiaincollati” da uno dei decreti attuativi della riforma Madia… E di esempio in esempio potremmo continuare, anche con incursioni nella “tecnica legislativa del rimando”, il richiamo di comma in comma: “Fuori dei casi di cui ai commi 1 e 2, ulteriori comunicazioni per le finalità di cui ai medesimi commi effettuate con mezzi diversi da quelli ivi indicati, sono consentite ai sensi degli articoli 23 e 24 nonchè ai sensi di quanto previsto dal comma 3-bis del presente articolo”. Di cosa tratta questo comma? Cosa dice? Un qualsiasi lettore è in grado di capirci qualcosa? Il primo destinatario di una norma è il cittadino, che deve essere posto nelle condizioni di comprenderne il testo e non deve essere costretto a chiedere all’avvocato (il quale peraltro, per dare un senso a quanto legge dovrà decriptarlo come un codice segreto…) cosa significa. (Emmanuela Bertucci, legale Aduc)

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Legittima difesa: Lupi, finalmente inversione onere prova

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

armi“Che ci fosse l’esigenza e la necessita’ di modificare la legge sulla legittima difesa approvata nel 2006 dal governo di centrodestra con l’allora ministro leghista Castelli e’ frutto della realta’, perche’ spesso erano le vittime a dover dimostrare che non c’era stato eccesso di legittima difesa. Esisteva persino il paradosso che la vittima dovesse risarcire l’aggressore. Noi di Alternativa popolare abbiamo proposto modifiche proprio per porre termine a tutte queste storture. E sono contento che anche Renzi ora venga sulle nostre posizioni nonostante la contrarieta’ del ministro Orlando” .
Così il capogruppo di Alternativa popolare Maurizio Lupi, ospite all’Arena di Giletti.
“Con la nostra proposta – spiega Lupi – si inverte infatti l’onere della prova in tre casi: quando uno entra in casa tua, di giorno o di notte e usa violenza su persone e cose, quando uno entra in casa di giorno e di notte con minaccia e inganno, quando pur senza l’uso di violenza qualcuno entra in casa tua di notte, magari mentre stai dormendo e quindi non si hanno elementi per valutare cosa quella persona voglia fare. Quindi anche in quel caso si presume la legittima difesa”.

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Rogo di Pomezia: fare chiarezza per eventuali rischi sulla salute

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

La Fondazione Insieme contro il Cancro esprime la propria preoccupazione per l’incendio nell’azienda di smaltimenti di rifiuti a Pomezia di venerdì scorso. “A tre giorni dal rogo – spiega il presidente, prof. Francesco Cognetti – non vi sono punti fermi: lo stabilimento aveva strutture in amianto che sono state diffuse nell’ambiente? Quali altre sostanze tossiche sono costretti a respirare gli abitanti che vivono nei pressi della fabbrica? Sono note le conseguenze per la salute? Chi sta intervenendo e come? Finora, ci risulta, nessuno è intervenuto ai massimi livelli. La Regione sta monitorando con la dovuta attenzione? E il Ministero della Salute? Se da un lato non si devono creare allarmismi ingiustificati – sottolinea Cognetti – dall’altro è assolutamente indispensabile non sottovalutare quanto è accaduto. E soprattutto dobbiamo dare notizie certe alla popolazione, attivando tutti quegli strumenti e presidi di salute pubblica da parte delle Autorità competenti, Regione e Ministero della Salute in primo luogo”. “Da parte nostra – conclude Cognetti -, continueremo a seguire e monitorare oltre a essere a disposizione per offrire le nostre competenze in campo di prevenzione oncologica”.

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High Net Worth Marketing, a tailored approach

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

tecnologie fotonicheThe word exponential is often used to describe the pace of technological change which has come to define the world we live in. And with new technologies such as artificial intelligence, 3D printing and virtual reality only just warming up, the pace is unlikely to let up. In this environment is it easy to become convinced that, when competing in a global marketplace, speed is the greatest of virtues. Indeed, in The Great Acceleration, author Robert Colvile argues that speed has become the defining feature of the modern economy, the driving force behind wealth creation in the 21st century.The High Net Worth (HNW) marketing space is no exception and here also, the trend is towards speed, automation and algorithms. Some companies now use machine learning and natural language processing to target their HNW marketing. Even HNW financial advice is now being automated by companies looking to stay ahead of the technological curve and increase market share.A recent survey from the CFA (Chartered Financial Analyst) Institute found that, contrary to prevailing trends, while 70% of respondents agreed that automation would bring benefits, a majority still preferred some degree of human interaction.Automated marketing can also sometimes find itself on the wrong side of the fine line between mass electronic communications and spam. While approaches based on machine learning and other emergent technologies can be useful in building initial relationships, the simple act of clearing cookies has the potential to reset the system – in effect undoing any relationship and sending a marketing campaign back to square one.
There are also policy dimensions to consider. Recently a whole host of organisations have pulled advertising from YouTube following the discovery that the marketing campaigns into which they have poured a great deal of time, energy and finance, are running alongside extremist videos which have been uploaded to the site2. To a large extent governments and policy makers are engaged in a constant game of catch up when it comes to new technologies. For a HNW marketing campaign that finds itself promoted alongside a video glorifying extremist causes however the damage is already done, irrespective of whatever the government policy might be towards managing these issues.
Another problem posed by the one-size-fits-all approach to HNW marketing is that those who fall into the HNW and Ultra-HNW categories are an increasingly diverse and transnational demographic. There is now a broad spread of HNW individuals, spread both geographically, generationally and socially. Whether it’s industrial magnates from China, energy bosses from Russia or 20-something tech entrepreneurs from Silicon Valley, the days when HWN individuals could be easily categorised or understood as a homogeneous mass are long-gone.
The tastes and habits of this group are just as diverse and as a result patterns of luxury consumption are changing. The trend is away from mass produced items and towards individually created and bespoke products. Indeed, as Margaret Wolhunter of luxury brand strategists The Partners has argued: “Luxury can begin for the individual with a special interest which can become a passion – investing which can focus more on craftsmanship, limited editions and one-off items.” Is there a balance to be struck then between making the most of what new technologies allow when it comes to HNW marketing, while also remembering that those you are targeting are diverse and discerning individuals? For example, SKS Media has built a business around a granular, one-by-one approach which treats each campaign and each client individually. The focus of each campaign always remains very simple: return on investment. While the trend in HNW marketing is often towards expensive events and brand awareness campaigns, the returns on these significant expenses can often be ephemeral. This is why an established agency remains focused on tangible returns which actually grow a client’s business. And while, in a sped-up and interconnected world, this might feel like swimming against the tide, there are growing numbers of people willing to question the narrative that tech is always best. Snapchats recent $29 billion IPO (despite the company having never made a profit) have led many to speculate that we are in the midst of a tech bubble akin to the dot-com bubble of the late 90’s.John Winters, Director at SKS Media’s Singapore office, says: “Technology gives anybody working in the HNW marketing space a whole range of exciting tools with which to better develop and reach out to new audiences. The HNW market is increasingly diverse and increasingly global however and this makes it increasingly difficult to develop systems or approaches which can be applied to this audience as a whole.”The key to HNW marketing is relationships and while working with new technologies needs to be part of the mix for anybody looking to make an impact, there is still a preference in this audience demographic for a more traditional approach focused on ROI, detailed bespoke campaigns and personal attention to relationships.

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Immigrati: traversate del Mediterraneo dell’ultimo fine settimana

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

mediterraneoDichiara l’Alto Commissario per i Rifugiati Filippo Grandi: “Abbiamo verificato che, da venerdì, oltre 6.000 persone hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Italia – portando il totale di quest’anno a oltre 43.000. Questi arrivi massicci e il fatto che più di 1.150 persone siano scomparse o abbiano perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa dall’inizio dell’anno, dimostrano come il salvataggio in mare sia ora più cruciale che mai.La rotta del Mediterraneo centrale dal Nord Africa all’Italia, di gran lunga la più utilizzata da richiedenti asilo e migranti per raggiungere l’ Europa, si è dimostrata essere anche la più letale. Dall’inizio del 2017, una persona su 35 è morta durante il viaggio in mare fra la Libia e l’Italia. E solo negli ultimi quattro giorni, 75 persone avrebbero perso la vita.Salvare vite umane deve essere la priorità assoluta per tutti e, alla luce del recente aumento degli arrivi, esorto ulteriori sforzi per salvare le persone lungo questa rotta pericolosa. E’ una questione di vita o di morte, che che si appella al più basico senso di umanità di ognuno di noi, e che non dovrebbe essere mai messa in discussione.
Gli instancabili sforzi della Guardia Costiera italiana, in coordinamento con Frontex, l’Agenzia europea delle frontiere e della guardia costiera, e delle ONG sono veramente notevoli. Insieme, hanno salvato decine di migliaia di vite. Nel 2016, le ONG hanno salvato più di 46.000 persone nel Mediterraneo centrale, rappresentando più del 26% di tutte le operazioni di salvataggio. Tale tendenza continua, raggiungendo il 33% dall’inizio dell’anno.Rimango profondamente sconvolto dalla violenza perpetrata dai trafficanti, tra cui la crudele uccisione di un giovane pochi giorni fa, come è stato segnalato ai miei team da parte di alcuni sopravvissuti.Il crescente numero di persone che vengono fatte salire su queste barche, una media di 100/150, principale causa dei naufragi, è molto allarmante. A ciò si aggiunge la scarsissima qualità dei barconi usati dai trafficanti, e l’utilizzo sempre maggiore di imbarcazioni di gomma piuttosto che di legno. E, sempre più spesso, verifichiamo che la ridotta disponibilità di telefoni satellitari sulle barche (circa la metà tra il 2015 e il 2016), renda più difficili gli sforzi di salvataggio, impossibilitando migranti e richiedenti asilo ad inviare le loro richieste d’aiuto e rendendone difficile l’individuazione ai soccorritori.
E’ necessario affrontare le motivazioni alla base delle migrazioni, e allo stesso modo offrire alternative sicure a queste pericolose traversate e alle persone che hanno bisogno di protezione internazionale, inclusi modi accessibili e sicuri per raggiungere l’Europa, come riunificazioni familiari, ricollocamenti e reinsediamenti.È necessario intervenire prima che le persone vengano catturate e esposte a terribili abusi da parte dei trafficanti in Libia e in altri paesi di transito e prima che essi si imbarchino per attraversare il Mediterraneo. Ciò significa anche moltiplicare gli sforzi per risolvere i conflitti, soprattutto in Africa; utilizzare le risorse per lo sviluppo in modo molto più strategico – per ridurre la povertà, per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e per sostenere i paesi che ospitano un grande numero di rifugiati e i paesi di transito. Ciò richiede politiche e azioni coordinate da parte dei paesi europei e de​gli altri donatori”.

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Proroga sulle domande PAC

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

agricoltura_4L’autorizzazione da parte della Commissione europea a concedere una proroga fino a Giugno 2015 per consegnare le domande Pac rappresenta una buona notizia per il settore e per i suoi operatori. In un momento di forte crisi come quello attuale, infatti, è essenziale garantire il massimo accesso alle risorse comunitarie.
Come organizzazione continuiamo ad avere un atteggiamento fortemente critico verso la Pac, di fatto troppo sbilanciata verso gli interessi delle grandi imprese dell’agroindustria, ma accogliamo comunque con soddisfazione la proroga ottenuta dall’esecutivo e confidiamo che questo possa essere un segnale di apertura anche per entrare nel merito dell’applicazione della stessa Politica Comunitaria. Il mondo agricolo vive un momento storico di grande difficoltà e ha evidentemente bisogno di riforme in grado di ammodernarlo, perché tutto questo sia possibile c’è però bisogno di un fattore: la volontà di discutere e di essere collaborativi. Il nostro interesse è sempre stato quello di tutelare gli agricoltori e le Pmi del comparto; ed è per queste ragioni che, come già detto in passato, ribadiamo ancora una volta la totalità disponibilità a dialogare con chiunque abbia a cuore questi obiettivi.

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Borse di studio Erasmus Mundus

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

erasmusBruxelles. 1 345 studenti di tutto il mondo hanno recentemente ricevuto la buona notizia di aver ottenuto una borsa di studio finanziata dall’UE per partecipare a un master congiunto Erasmus Mundus in autunno. Le borse copriranno tutti i costi dei loro programmi di studio, che li porteranno a frequentare due o più istituti di istruzione superiore per conseguire un doppio titolo o un titolo congiunto. La maggior parte dei programmi ha una durata di due anni. I 100 programmi di master congiunto Erasmus Mundus che offrono borse di studio dell’UE nel 2017 coprono una vasta gamma di materie, dall’astrofisica alle nanotecnologie, dalla cartografia all’etica dello sport. Le borse di studio di quest’anno sono state concesse a studenti provenienti da tutti e sei i continenti. I primi cinque paesi assegnatari sono Brasile (79), India (63), Iran (59), Bangladesh (58) e Messico (49). Tibor Navraciscs, Commissario europeo per l’Istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport, ha affermato: “I master congiunti Erasmus Mundus sono un eccellente esempio di università che collaborano oltre le frontiere per offrire programmi di studio innovativi e di alta qualità. In occasione del 30° anniversario dell’Erasmus è fonte di grande ispirazione vedere come questo programma di finanziamento dell’UE abbia contribuito a promuovere una prospettiva internazionale nelle università, negli studenti e nel personale. Per questo motivo siamo felici di poter finanziare nel 2017 oltre 1 300 borse di studio per studenti di tutto il mondo, che tra due anni si laureeranno con una serie di conoscenze e competenze professionali su misura per iniziare o dare un forte impulso alle loro carriere.” Almeno il 75% delle borse di studio è assegnato a studenti dei paesi partner, con ulteriori borse assegnate a determinate regioni del mondo dove l’istruzione superiore è un settore prioritario per la cooperazione con l’UE. Il restante 25% delle borse è destinato a studenti dell’UE e di altri paesi partecipanti al programma[1].
Gli studenti recentemente selezionati potranno anche diventare membri e beneficiare dell’Erasmus Mundus Student and Alumni Association che prima, durante e dopo gli studi sostiene gli studenti e mette loro a disposizione una rete.
Ciascun programma di master prevede inoltre sovvenzioni dell’UE destinate a ospiti del mondo accademico affinché contribuiscano al programma attraverso attività di insegnamento o ricerca. Quest’estate saranno aggiunti al catalogo Erasmus Mundus circa 40 nuovi programmi di master, che amplieranno la gamma di programmi disponibili per le domande di borse di studio nella prossima tornata di selezioni. Gli studenti che desiderano iniziare il programma nell’autunno 2018 potranno presentare domanda dall’ottobre 2017 al gennaio 2018.
I master congiunti Erasmus Mundus sono programmi di studio pienamente integrati, offerti da un consorzio di almeno tre (o più, nella maggior parte dei casi) istituti di istruzione superiore. I 100 programmi che selezionano gli studenti nel 2017 coinvolgono 513 istituzioni. Quasi un terzo dei programmi comprende istituzioni di paesi partner di tutti e sei i continenti.Tutti gli studenti studiano in almeno due degli istituti di istruzione superiore partecipanti. Il modo in cui gli studenti si spostano durante il master – il loro “percorso di mobilità” – è una caratteristica unica di Erasmus Mundus e riflette la piena integrazione del corso in tutto il consorzio, dove viene impartito secondo le stesse modalità.I master congiunti Erasmus Mundus sono stati lanciati nel 2004 e dal 2014 fanno parte di Erasmus+, l’attuale programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. Da quel primo anno, che ha visto 140 studenti selezionati per soli 19 programmi, più di 21 000 studenti hanno beneficiato di una borsa di studio per un master Erasmus Mundus.Nel 2017 si celebra il 30° anniversario dell’Erasmus, che è nato come programma di mobilità per l’istruzione superiore e nel tempo si è trasformato in un più ampio programma che sostiene studenti, volontari, apprendisti, insegnanti, animatori giovanili, atleti e istituti di istruzione e altre organizzazioni che operano nell’ambito dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport.

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Michelangelo: amore e morte

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

michelangelo1Arriva al cinema dal 19 al 21 giugno il nuovo docu-film di David Bickerstaff, già regista di Vincent Van Gogh – Un nuovo modo di vedere, che ci guida attraverso la vita e le opere del gigante del Rinascimento. Uomo dall’energia straripante, ossessionato dall’arte, a tratti selvatico, complesso, fragile, assolutamente geniale. Michelangelo Buonarroti (1475-1564), figlio del podestà Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni, fu uno dei giganti che attraversarono la magnifica stagione del Rinascimento italiano. La sua esistenza tormentata e burrascosa e il suo eccezionale talento ne fecero uno degli artisti più amati di tutti i tempi, autore di capolavori come il David, la Pietà, Mosè, la Cappella Medicea, la volta della Sistina e il Giudizio Universale, la Pietà Rondanini. Scultore, pittore, architetto e poeta, l’artista nato a Caprese nel 1475 sarà il protagonista dell’ultimo docu-film, con eccezionali immagini in alta definizione, della stagione 2017 della Grande Arte al Cinema. Michelangelo. Amore e morte, che arriverà nelle sale per tre giorni, solo il 19, 20 e 21 giugno (elenco cinema a breve su http://www.nexodigital.it), propone infatti un viaggio cinematografico d’eccezione attraverso le opere, i musei e i luoghi fondamentali della vita del Buonarroti: Firenze naturalmente, e poi Roma e la Città del Vaticano.Diretto da David Bickerstaff e prodotto da Phil Grabsky il docu film si snoda attorno a una delle figure più carismatiche ed enigmatiche del Rinascimento, esplorandone i rapporti con i contemporanei e l’eredità artistica che ha lasciato dietro di sé. Ripercorrendo la biografia di Vasari, si comincia con l’apprendistato nella bottega del Ghirlandaio e l’incontro con Lorenzo il Magnifico nel Giardino di San Marco, una sorta Accademia ante litteram dove i giovani talenti studiavano le opere e le tecniche artistiche, copiando giorno dopo giorno le collezioni di arte antica dei Medici; seguono lo studio attento del corpo umano, di cui ci racconta il professore di anatomia Peter Abrahams, e la relazione complessa con i vari, eccezionali artisti fiorentini dell’epoca. Il film invita gli spettatori ad esaminare intimamente le opere e il processo artistico di Michelangelo: dalle cave di Carrara da cui ha attinto i suoi marmi, come ci racconta Francesca Nicoli dei Laboratori Artistici Nicoli, sino ai segreti dei lavori di più recente attribuzione.
Il percorso si snoda infatti dalle opere più antiche, come i rilievi marmorei della Madonna della Scala e della Centauromachia conservati a Casa Buonarroti, cui ci introduce il direttore Alessandro Cecchi, per passare poi ad analizzare il Crocifisso di Santo Spirito in legno policromo, mostrando la cura con cui l’artista, ancora giovanissimo, riesce a descrivere l’anatomia del Cristo. Il documentario ci guida quindi alla scoperta dei grandi capolavori pittorici, dal Tondo Doni degli michelangeloUffizi alla Deposizione di Cristo nel sepolcro della National Gallery, dalla volta della Cappella Sistina al Giudizio Universale, e approfondisce il delicato e appassionato tema del non finito che caratterizza molte delle opere dell’artista.Il regista propone inoltre un excursus al Victoria and Albert Museum di Londra dove Holly Trusted, Curatrice del Dipartimento Sculture del museo, ci accompagna nell’Italian Cast Court, ora ribattezzata Weston Cast Court, dove spicca la copia in gesso del David di Michelangelo, realizzata da Clemente Papi nel 1850 e destinata alla formazione di studenti d’arte. Tra gli altri luoghi del film anche il Dipartimento delle arti figurative occidentali dell’Ermitage (di cui conosciamo il responsabile Sergej Androsov), dove si trova il Ragazzo accovacciato in marmo, attribuito a Michelangelo solo in epoca recente.
Michelangelo. Amore e morte offre inoltre la straordinaria possibilità di conoscere i bronzi Rothschild, nudi virili in bronzo che cavalcano due pantere. Appartenute ai banchieri Rothschild, le due sculture sono state attribuite al maestro e sarebbero gli unici bronzi michelangioleschi sopravvissuti ai secoli come ci spiega Victoria Avery, Conservatrice di Arte Applicate del Museo Fitzwilliam di Cambridge.Tra le testimonianze raccolte dal regista ci sono inoltre quelle dei critici d’arte Martin Gayford, Jonathan Jones, Jennifer Sliwka e Cristina Acidini, quella del delegato per i dipartimenti scientifici ed i laboratori di restauro dei Musei Vaticani, Professore Arnold Nesselrath, e quella dell’artista Tania Kovats. (foto: michelangelo)

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“At the Root of Exodus: Food security, conflict and international migration”

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

foodIl rapporto “At the Root of Exodus: Food security, conflict and international migration” esplora il ruolo che la sicurezza alimentare e altri fattori rivestono nello spingere le persone a migrare e attraversare le frontiere. Si tratta della prima volta che un’analisi di tale portata viene pubblicata. Lo studio, che prende le mosse da ricerche di tipo quantitativo e qualitativo, presenta spesso racconti drammatici di persone costrette a fare ricorso a misure estreme, quando rimangono con nulla.Tra le tante testimonianze, quella di una donna fuggita dalla Siria con la sua famiglia per raggiungere la Giordania, che racconta: “Per sopravvivere abbiamo dovuto mangiare delle foglie. I miei figli rimanevano svegli tutta la notte a piangere per la fame.”Un uomo di Deir Ezzor ha parlato delle sofferenze a cui ha dovuto assistere in Siria: “Hanno fatto soffrire le persone di fame, hanno rubato ciò che producevamo, hanno chiuso le scuole e hanno impedito alla popolazione di lavorare.”Il rapporto sottolinea come spesso le persone sfollate non vogliano lasciare le loro case e cerchino di rimanere il più vicino possibile al proprio paese d’origine. Quasi otto famiglie rifugiate siriane su dieci, tra quelle intervistate, sono state sfollate almeno una volta, il 65 per cento due o più volte. Quasi tutti i siriani coinvolti nello studio hanno manifestato un forte desiderio di tornare in Siria nel caso in cui la situazione si stabilizzasse e la sicurezza fosse garantita.
La pubblicazione del rapporto avviene in un momento in cui le diverse e prolungate crisi e un periodo di cambiamenti politici stanno mettendo a dura prova il livello dell’assistenza internazionale umanitaria e alimentare fornita ai rifugiati e alle persone che sono state sfollate con la forza.
Nel 2016, il WFP ha fornito sostegno a 6,9 milioni di rifugiati in 32 paesi attraverso assistenza alimentare e trasferimenti di denaro. Il WFP sta lavorando per prevenire e curare la malnutrizione fornendo cibo nutritivo specializzato ai bambini rifugiati. Nelle aree in cui il cibo è disponibile e i mercati funzionano, il WFP opera sempre più assicurando ai rifugiati trasferimenti di denaro, dando alle persone la possibilità di acquistare il cibo di cui hanno bisogno e stimolando contemporaneamente l’economia locale. Nella sua più grande operazione per i rifugiati, il WFP sostiene quasi 2,2 milioni di rifugiati siriani tra i più vulnerabili in Libano, Giordania, Turchia, Egitto e Iraq.

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Bologna: ogni anno cure termali per due milioni di persone

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

bolognaOgni anno circa due milioni di persone si curano alle terme bolognesi. E negli ultimi tempi “abbiamo avuto un continuo aumento”. A dirlo è Antonio Monti, patron del Gruppo Salute più e direttore scientifico di Mare termale bolognese, che oggi in Cappella Farnese ha promosso un convegno proprio sull’importanza delle cure termali, alla presenza di esperti medici e scienziati.
“L’importanza delle cure termali, specialmente oggi che la medicina sta allargando i suoi orizzonti, diventa sempre più forte- spiega Monti, a margine del convegno- a Bologna abbiamo portato avanti studi precisi sulle terapie che si possono fare e sono di tre livelli: le cure del dolore, per risanare il corpo; le cure rigenerative, per allungare la vita e potenziare la salute; le cure estetiche, per il benessere delle persone”.
In questi anni, continua Monti, “abbiamo avuto un aumento continuo di richiesta di cure termali” e oggi “arriviamo tra 1,8 milioni e due milioni di persone ogni anno” che accedono alle strutture del gruppo. E non è un caso se per il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, le terme a Bologna devono essere viste “come un potenziale di sviluppo turistico della città. Credo che sia un punto fondamentale. Avere un bene e una storia nel campo termale come abbiamo noi e non metterla a frutto è un peccato, un peccato non veniale”. Quindi, lancia l’appello Galletti, occorre “riprendere il tema delle terme per pensare anche un rilancio turistico della città”.
Turismo a parte, le terme hanno prima di tutto un valore medico. “Da sempre- sottolinea lo pneumologo Alessandro Zanasi- le cure termali con acque che hanno caratteristiche particolari hanno un ruolo fondamentale nel trattamento delle patologie respiratorie. Le acque sulfuree sono maggiormente impiegate, perchè danno maggiore bronco-dilatazione. Poi ci sono le acque salsobromoiodiche e le solfate, che migliorano le performance respiratorie”.
Ma non c’è solo il tipo di acqua. Anche ogni apparecchio utilizzato nei trattamenti termali ha una sua funzione, per curare le patologie delle vie respiratorie più alte o dei polmoni. “Quindi anche il tipo di apparecchio che usiamo è fondamentale nel trattamento delle diverse patologie”, spiega Zanasi.
Infine, c’è il comportamento del paziente. E in questo senso, “l’ambiente termale facilita il rapporto di cura– spiega lo pneumologo- consente al paziente di essere rilassato e di accettare in modo più tranquillo la terapia”. In occasione del convegno e della giornata di studio, in piazza Maggiore è stato allestito un banchetto a disposizione della cittadinanza, e in particolare degli sportivi, per alcuni esami gratuiti della respirazione e dell’ossigenazione del sangue, insieme a un corso sulla corretta respirazione toraco-addominale. Nel pomeriggio di oggi, poi, è stato organizzato un open day delle strutture termali a Bologna, Minerbio e Monterenzio, aperte dalle 14 alle 19. “La cittadinanza ha risposto molto bene- assicura Monti- perché tutti i posti sono già stati occupati con le prenotazioni online”.

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Il meraviglioso mondo di Wal arriva a Villa Torlonia

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

Wal,-BarabàRoma 20 maggio – 1° ottobre 2017. Inaugurazione: venerdì 19 maggio ore 18.30 (Orario mostra: martedì – domenica 9.00 – 19.00). Musei di Villa Torlonia Museo e Giardino della Casina delle Civette Via Nomentana, 70 nel suo splendido stile liberty ospita la prima mostra personale nella Capitale di Walter Guidobaldi, in arte Wal, “Il meraviglioso mondo di Wal. Sculture fantastiche, animali magici e dove cercarli” con l’intento di farne conoscere l’universo artistico attraverso 50 sculture realizzate nell’ultimo decennio. Sono sculture a tutto tondo, di marmo, bronzo, resina o di terracotta, monumentali oppure di piccolo formato, in cui i protagonisti sono dei putti-monelli intenti a esibirsi in giochi di destrezza e degli animali fantastici tra civette, gatti, maialini, lumache, rinoceronti, mucche, pinguini, conigli che, come scrive Cesare Biasini Selvaggi, testimoniano quanto l’unico mondo in cui siamo davvero liberi, innocenti spettatori del suo spettacolo, sia quello dell’infanzia. La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è organizzata da Maniero Associazione culturale e realizzata da Exibartlab. L’esposizione, a cura di Cesare Biasini Selvaggi e Maria Grazia Massafra, sarà inaugurata venerdì 19 maggio alle ore 18.30. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Wal (Walter Guidobaldi) è nato nel 1949 a Roncolo di Quattro Castella (Reggio Emilia), dove tuttora vive e lavora. La sua formazione artistica si avvia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, in particolare, nell’aula di Umberto Mastroianni, per compiersi negli anni Settanta a Milano, dove frequenta l’Accademia di Brera e, con particolare trasporto, i corsi di Alik Cavaliere e Luciano Minguzzi. Nel 1980 è inserito da Renato Barilli nella pattuglia dei Nuovi-nuovi insieme, tra gli altri, a Ontani, Salvo e Mainolfi. Connotati tipici dei Nuovi-nuovi sono una leggerezza ludica, quasi degna di Palazzeschi, e il recupero del colore, dell’immagine e della manualità reagendo, così, al clima troppo “freddo”, intellettualistico, che si era stabilito negli anni Settanta intorno alle poetiche del cosiddetto “concettuale”.Il progetto di questa mostra nasce dal desiderio di risvegliare l’interesse del pubblico, dagli adulti ai bambini, a una narrazione suggestiva sull’importanza Wal,-Barabà1dell’arte come strumento in grado di evocare e riconoscere mondi interiori, dominati dall’immaginazione. Le sculture di Wal, con il loro originale bagaglio di figure fantastiche e animali fiabeschi, collocate nel giardino e all’interno del museo, si inseriscono perfettamente in un ambiente già di per sé “magico” accentuando l’atmosfera di un tempo che qui pare sospeso.A prima vista ai visitatori sembrerà di trovarsi di fronte a una casetta emersa direttamente da una delle storie dei fratelli Grimm. All’ingresso del giardino si è accolti da un gigantesco gatto albino, dallo sguardo enigmatico quanto una sfinge. Il gatto, probabilmente l’animale più amato e raffigurato da Wal, ritorna in altre opere in mostra. Tutt’intorno, sulle aiuole del giardino, la scena è catturata dallo scalmanato manipolo dei putti-monelli creati da Wal con il loro inconfondibile biancore di fondo che ne fa dei corpi astrali, eterei. All’interno della Casina delle Civette l’atmosfera non cambia e la fantasia continua a essere il motivo conduttore dell’esposizione.La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Exibart Edizioni che, oltre alla riproduzione delle opere, a colori, contiene testi a firma dei curatori. Apertura al pubblico: 20 maggio – 1° ottobre 2017 Curatori: Cesare Biasini Selvaggi e Maria Grazia MassafraAllestimento: Monica Petrungaro Catalogo: Exibart Edizioni. Biglietto d’ingresso: Biglietto Casina delle Civette: € 6,00 intero; € 5,00 ridotto. La mostra è parte integrante della visita. Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) € 5,00 intero; € 4,00 ridotto. Ingresso gratuito per tutti i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana la prima domenica del mese.(foto: Wal,-Barabà)

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Hodgkin lymphoma survivors have more severe coronary artery disease post chest irradiation

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2017

navigatore coronarieVienna, Austria. Hodgkin lymphoma survivors have more severe coronary artery disease 20 years after chest irradiation, according to research presented today at ICNC 2017.1“Patients with Hodgkin lymphoma receive high dose mediastinal irradiation at a young age as part of their treatment,” said Dr Alexander van Rosendael, a medical doctor at Leiden University Medical Centre, the Netherlands. “There is an ongoing debate about whether to screen patients who get chest irradiation for coronary artery disease.”The current study assessed the extent, severity and location of coronary artery disease (CAD) in Hodgkin lymphoma survivors who had received chest irradiation. The study included 79 patients who had been free of Hodgkin lymphoma for at least 10 years and had received mediastinal irradiation 20 years ago, plus 273 controls without Hodgkin lymphoma or irradiation.CAD was assessed using coronary computed tomography angiography (CTA). To assess differences in CAD between patients and controls they were matched in a one to three fashion by age, gender, diabetes, hypertension, hypercholesterolaemia, family history of coronary artery disease, and smoking status.Patients were 45 years old on average and the presence of cardiovascular risk factors was low overall. Just 42% of patients had no atherosclerosis on coronary CTA compared to 64% of controls.Regarding the extent and severity of CAD, Hodgkin patients had significantly more multi-vessel CAD: 10% had two-vessel disease and 24% had three-vessel disease compared to 6% and 9% of controls, respectively. The segment involvement score (which measures overall coronary plaque distribution) and the segment stenosis score (which measures overall coronary plaque extent and severity) were significantly higher for patients compared with controls.Regarding the location of CAD, patients had significantly more coronary plaques in the left main (17% versus 6%), proximal left anterior descending (30% versus 16%), proximal right coronary artery (25% versus 10%) and proximal left circumflex (14% versus 6%), but not in non-proximal coronary segments. Patients had a four-fold risk of proximal plaque and a three-fold risk of proximal obstructive stenosis compared to controls.
“Hodgkin patients who have chest irradiation have much more CAD than people of the same age who did not have irradiation,” said Dr van Rosendael. “The CAD occurred at a young age – patients were 45 years old on average – and was probably caused by the irradiation. The CTA was done about 20 years after chest irradiation so there was time for CAD to develop.”
He continued: “What was remarkable was that irradiated patients had all the features of high risk CAD, including high stenosis severity, proximal location, and extensive disease. We know that the proximal location of the disease is much riskier and this may explain why Hodgkin patients have such poor cardiovascular outcomes when they get older.”
Dr van Rosendael explained that irradiation of the chest can cause inflammation of the coronary arteries, making patients more vulnerable to developing coronary artery disease. But it is not known why the CAD in irradiated patients tends to be proximally located.
He said the finding of more, and more severe, CAD in irradiated patients supported the argument for screening. “When you see CAD in patients who received chest irradiation it is high risk CAD,” he said. “Such patients should be screened at regular intervals after irradiation so that CAD can be spotted early and early treatment can be initiated.”
“These patients are around 45 years old and they are almost all asymptomatic,” he said: “If you see a severe left main stenosis by screening with CTA (which occurred in 4%) then you can start statin therapy and perform revascularisation which may improve outcome. We know such treatment reduces the risk of events in non-irradiated patients so it seems likely that it would benefit Hodgkin patients.”

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