Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for 2 luglio 2017

Vacanze all’estero? Cosa ne pensano gli italiani

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

Andrea LacalamitaIl sito di sondaggi online Surveyeah.com ha intervistato un campione rappresentativo di italiani riguardo le imminenti vacanze per conto di Homepal.it, il primo portale per trovare casa tra privati senza l’intermediazione delle agenzie immobiliari. Rispetto allo scorso anno cresce di mezzo milione il numero di coloro che andranno in vacanza così come aumenta la durata per il 30% degli intervistati.
A sorpresa però ben il 30% del panel ha dichiarato che a causa dei recenti attentati terroristici quest’anno non andrà in vacanza all’estero; le mete che fanno più paura sono il medio oriente (92%) e il nord Africa (80%), seguite dal sud-est asiatico (70%). La destinazione più ambita resta il mare (53%), seguita a pari merito da montagna e città d’arte (11%). A pari merito anche la scelta tra albergo (40%) e casa (38%), quest’ultima preferita per la libertà d’orari e per un risparmio in termini di costi.
Per la ricerca della casa vacanze, il 37% gli italiani preferisce non avere intermediari e prenotare online.Questo vale anche per l’acquisto e l’affitto della prima casa che nel 45% dei casi è stato fatto tra privati.Il desiderio degli italiani se avessero una cifra ingente da spendere nel settore immobiliare? Una villa al mare (52%). “Analizzando i dati abbiamo notato che, in generale, gli italiani sono cautamente più ottimisti riguardo al futuro e tornano a investire nelle vacanze in Italia; questo è un indicatore importante del fatto che il paese piano piano si stia riprendendo” afferma Nicolò Fisogni – Founder di Surveyeah.com”. “Lo stesso ottimismo è riscontrabile nel settore immobiliare” commenta Andrea Lacalamita – Founder di Homepal.it “nel quale le trattative per la compravendita e affitto di immobili sono in crescita. Nel nostro portale il traffico è aumentato del 70% rispetto allo scorso anno e notiamo che c’è forte attenzione ai costi. Piace molto la possibilità di concludere la trattativa direttamente tra privati, ma sempre con la nostra assistenza”.
Nicolo FisogniFondata nel 2014 da Andrea Lacalamita e da un gruppo di manager e imprenditori, Homepal cambia radicalmente il mercato immobiliare permettendo di trovare casa senza avvalersi di un intermediario. La piattaforma guida l’utente in tutti i passaggi – dall’inserimento dell’annuncio alla firma dei documenti – senza intervenire direttamente nella compravendita, ma mettendo a disposizione servizi a valore aggiunto con costi ridotti come a esempio il notaio, le certificazioni, le transazioni assicurate. Homepal nasce dall’unione delle parole “casa” e “pal” (amico, compagno) per rinforzare la sua natura social, con l’obiettivo di stimolare il rilancio del mercato immobiliare, alla base della crescita del nostro Paese. http://www.homepal.it
Surveyeah è un sito di sondaggi online che supporta noti marchi italiani e grandi gruppi internazionali nelle loro ricerche di mercato.
In cambio del tempo impiegato per rispondere ai sondaggi le persone ricevono euro convertibili sul conto PayPal, buoni Amazon, Decathlon, Trony e Zalando oltre a molti altri.
L’azienda aiuta anche studenti e dottorandi a completare le loro tesi trovando le persone che rispondano alle loro ricerche.www.surveyeah.com (foto: Andrea Lacalamita, Nicolo Fisogni)

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Campidoglio: ampliamento Piano Rom

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

romRoma l’Amministrazione capitolina ha esteso le misure previste dal Piano per il superamento dei campi rom, portando a tre il numero dei primi campi da superare. Gli interventi definiti da una delibera approvata in Giunta, includono anche il Villaggio Camping River. La delibera autorizza in via sperimentale, per il periodo 1 luglio 2017 – 31 dicembre 2018, ad attuare, per le persone ospiti del Camping River, le azioni e gli interventi elaborati nel ‘Piano di Indirizzo di Roma Capitale per l’inclusione delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti’ in favore dei circa 430 ospiti attualmente presenti nell’ insediamento. Si tratta quindi dell’avvio immediato di un progetto, della durata di tre mesi a decorrere da domani, 1 luglio 2017, in collaborazione con l’attuale organismo gestore, per l’accompagnamento degli ospiti tramite l’applicazione delle misure di inclusione previste dal Piano. Le misure di inclusione andranno di pari passo con le verifiche reddituali e patrimoniali in collaborazione con la Guardia di Finanza, con l’obiettivo di modulare con precisione l’entità degli interventi e i destinatari in reale stato di bisogno. “Auspichiamo che la soluzione intrapresa sia la più efficace – spiega l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Laura Baldassarre – In coerenza con quanto previsto dal nostro programma, procediamo verso un percorso di superamento dei campi rom legato al rispetto di diritti e doveri”.

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La storia di Pompei prima del 79 d.C. ricostruita attraverso gli ex-voto

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

pompei repertipompei reperti2Un capitolo inedito della storia di Pompei prima del 79 d.C. ricostruita attraverso le offerte votive ritrovate nei santuari. Oggetti provenienti da tutto il Mediterraneo, tra cui armi, vasellame con iscrizioni etrusche ,gioielli offerti come voto per i momenti più salienti della vita: il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, il matrimonio, il primo figlio, l’iniziazione alle armi.Oggetti ben conosciuti alla storia, ma restituiti numerosi dai recenti scavi condotti nelle aree sacre di Pompei (Santuario di Apollo, di Atena e Ercole, Capitolium) e in tantissimi ritrovati intatti, in particolare dal Santuario extraurbano del Fondo Iozzino dove sono stati ritrovati così come al momento della loro deposizione e pertinenti ad un lungo periodo che va dal VI secolo almeno fino all’inizio del I secolo a.C.Il Santuario, posta al centro della città moderna un tempo cava di estrazione del lapillo di proprietà Iozzino, fu indagata a più riprese a partire dal 1960 e dal 2014 ha visto l’avvio di una ricerca approfondita e continuativa.Le indagini recenti si sono concentrate nello spazio tra i due recinti sacri e hanno portato alla luce un piano di frequentazione riferibile al VI secolo a.C. in cui sono stati ritrovate tantissime armi in bronzo e ferro e vasellame ceramico soprattutto in bucchero, deposto intenzionalmente: brocchette, kantharoi o scodelle. Tra le armi: corte spade, una ventina di punte di lancia in ferro a volte con immanicatura in pompei reperti1pompei reperti3bronzo, cuspidi di giavellotto, uno scettro in ferro, rarissimo per l’Italia meridionale, un grande scudo in bronzo con la fascia interna decorata nella quale si infilava il braccio.L’aspetto più eclatante dei ritrovamenti riferibili all’età arcaica è costituito dalla notevole quantità di vasellame in bucchero con iscrizioni graffite in lingua etrusca che rappresenta il più grande corpus di iscrizioni etrusche fino ad ora rinvenuto in un unico contesto in Italia meridionale. Il vasellame in bucchero era utilizzato per sacrifici che prevedevano l’offerta alle divinità di vino rosso e bianco, o infusi d’erbe.
Le iscrizioni erano poste sulla vasca e sul piede di scodelle e di vasi da banchetto che, dopo l’uso, venivano deposti capovolti sul suolo.
Queste iscrizioni rivelano i nomi degli offerenti, etruschi che provenivano anche dalla Toscana, e della divinità a cui era dedicato il santuario, il dio “apa” “padre”, forse Giove Meilichios. Accanto a queste iscrizioni ci sono anche numerosissimi segni graffiti come croci, stelle a cinque punte, asterischi, alberelli. Insieme a queste offerte sono stati rinvenuti anche gioielli come anelli in argento o oro con pietre decorate e vasellame proveniente da tutto il Mediterraneo antico: ceramica a vernice nera dall’Attica, vasi per profumi da Corinto, contenitori per unguenti configurati a gamba dal mondo ionico e coppe etrusco- corinzie. (foto: pompei reperti)

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Mostra: 80mq di silenzio. Domenico Fazzari

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

domenico fazzariMilano 7 luglio – 1 ottobre 2017 via San Sisto 4A inaugurazione giovedì 6 luglio, ore 18 saranno presenti Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano Maria Fratelli, Direttrice Studio Museo Francesco Messina Giuseppe Chigiotti, architetto Domenico Fazzari, artista. L’esposizione organizzata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura – Studio Museo Francesco Messina, e voluta dalla direttrice del museo Maria Fratelli, con il supporto del Laboratorio di Scenografia del Teatro alla Scala, propone una riflessione sul senso dei luoghi e del tempo incentrata sul tema delle rovine di due chiese nel nord e nel sud Italia, una a Milano e una in Aspromonte.
L’ex Chiesa di San Sisto, la cui abside è andata distrutta nei bombardamenti della seconda guerra mondiale, ospita un dipinto scenografico di 80 metri quadri di Domenico Fazzari che ritrae l’abside della Chiesa di San Salvatore ad Africo, in Aspromonte, la sola architettura significativa sopravvissuta dopo l’alluvione del 1951, e da allora abbandonata.L’enorme scenografia innesca un dialogo tra i due luoghi, strutturalmente simili e accomunati da una storia di distruzione, e invita alla ricerca della loro identità passata e della loro memoria, facendoli rivivere l’uno nell’altro.
Maria Fratelli nota: “Rappresentare Africo su una tela di 80mq e dislocarla in una chiesa milanese significa riproporre all’attenzione del visitatore il miracolo della pittura. I grandi freschisti hanno sempre creato grandi illusioni, squarciando i soffitti sull’immensità del cielo o aprendo le pareti su paesaggi e orizzonti lontani. In San Sisto la congruenza tra lo spazio reale e quello della Chiesa di Africo è talmente forte che la variazione non è di luogo ma di tempo. Non si spiegherebbero altrimenti i muri scrostati, le finestre rotte, lo stato di abbandono (e quella mucca a destra dell’altare che guarda sospettosa). Entrare in San Sisto per non essere a Milano oggi, ma nell’immediato dopoguerra, quando l’abside non c’era più, quando il silenzio che sempre segue a una distruzione è ancora sospeso nell’aria”.Il silenzio, citato nel titolo dell’esposizione, rappresenta la condizione dello spettatore di fronte alle rovine e ai luoghi abbandonati, siano essi la conseguenza di un’azione della natura o della violenza umana. In questo suo dipinto il paesaggista Domenico Fazzari dà voce alle rovine di Africo, e consente così alla chiesa abbandonata di essere nuovamente vista e vissuta, e a Claudio Emmer, MilanoSan Sisto di recuperare temporaneamente l’abside perduta. Ancora Maria Fratelli osserva: “Fazzari non vuole creare uno spazio che non esiste (anche se la tentazione di vedere la sua opera come una citazione dello sfondato di Bramante in San Satiro, all’inizio di via Torino, è molto forte), ma vuole portare una riflessione sul tema della rovina, in centro a Milano, nel cuore della città romana dove il progresso ha costruito la capitale moderna del Paese. Vuole creare un corto circuito, innestando in questa efficiente dinamicità l’immobilità di Africo, aprire una finestra spazio-temporale che per qualche mese renda parallele due velocità incomparabili”.
Lo spazio architettonico rappresentato nell’opera, di forte impatto emotivo, evoca le fratture profonde che spesso segnano l’esistenza umana: la presenza di una mucca spaesata tra le rovine dell’abside allude ai giorni in cui la chiesa di Africo è stata riparo per gli abitanti e gli animali del paese distrutto, così come San Sisto è stata rifugio per i senzatetto.Nella tela di Fazzari allo Studio Museo Francesco Messina, Africo e la sua chiesa, da lui conosciuti in una delle sue escursioni in Calabria, appaiono collocati in una dimensione in cui il tempo sembra essersi fermato. Il senso di “80mq di silenzio” è forse anche quello di un implicito auspicio di rinascita.In settembre la mostra prevede una serie di eventi collaterali tra cui corsi di pittura, laboratori teatrali, incontri e dibattiti.(foto: Claudio Emmer Milano, domenico fazzari)

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Lucio Fontana: Ambienti/Environments

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

Milano 19 settembre 2017, ore 11 Via Chiese 2 preview stampa Opening 20 settembre 2017, ore 19 lucio fontana(Date mostra 21 settembre 2017– 25 febbraio 2018 Orari di apertura Giovedì – domenica, 10-22 Ingresso Libero Catalogo Mousse Publishing). La mostra, a cura di Marina Pugliese, Barbara Ferriani e Vicente Todolí e realizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana, raccoglie nello spazio delle Navate di Pirelli HangarBicocca dieci ambienti, creati da Fontana (1899, Rosario, Argentina – 1968, Varese, Italia) tra il 1949 e il 1968 per istituzioni e musei italiani e internazionali.Gli Ambienti spaziali, stanze e corridoi concepiti e progettati dall’artista a partire dalla fine degli anni ’40 e quasi sempre distrutti al termine dell’esposizione, sono le opere più sperimentali e meno note di Fontana, proprio per la loro natura effimera. Alcuni degli ambienti esposti sono stati ricostruiti per la prima volta dalla scomparsa dell’artista grazie allo studio e alle ricerche della storica dell’arte Marina Pugliese e della restauratrice Barbara Ferriani e al contributo della Fondazione Lucio Fontana.
Il visitatore ha l’opportunità di osservare e fruire per la prima volta le opere meno conosciute di Fontana, di riscoprirne l’importanza storica e allo stesso tempo di coglierne la contemporaneità e la forza innovativa attraverso un allestimento inedito.
La ragione storica della mostra risiede nell’importanza degli Ambienti, un gruppo di lavori consistente e poco conosciuto, che, tuttavia, insieme ai Concetti spaziali, i cosiddetti “Buchi” e “Tagli”, rappresenta una rottura con le forme tradizionali della scultura e della pittura da parte di Fontana, anticipando le ricerche di artisti e movimenti della generazione successiva, dal Gruppo T a Yves Klein al Gruppo Zero. Esiste, inoltre, una ragione contemporanea: la ricerca sugli Ambienti entra in dialogo con l’opera di molti artisti che hanno esposto in Pirelli HangarBicocca. (Vicente Todolí, Direttore Artistico di Pirelli HangarBicocca e co-curatore della mostra)Il catalogo, pubblicato in concomitanza con la mostra ed edito da Mousse Publishing, presenta gli esiti più recenti della ricerca sul tema degli ambienti con un ampio apparato iconografico e testuale. (foto: lucio fontana)

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Il successo delle donne nel franchising

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

donna_imprenditriceL’imprenditoria femminile cresce in Italia, anche nel franchising, il settore del commercio e dei servizi in affiliazione che ha un giro d’affari di 23 miliardi annui. Tra i 51.000 franchisee titolari di un negozio o un centro servizi in franchising, le donne risultano essere 17.800 a fine 2016, pari al 35% del totale (con un aumento del 2% rispetto al 2015). Una crescita analoga si registra nel popolo del franchising, cioè tra quel mezzo milione di italiani che ogni anno si avvicina con interesse alla formula del franchising: qui le donne sono 160.000, pari al 32% del totale (con un aumento dell’1,8% rispetto al 2015). Ed infine una conferma viene dalla fiera di settore, il Salone Franchising Milano, che ha registrato tra i suoi visitatori il 31% di donne (con un aumento del 4% rispetto al 2015).Risulta anche che le donne chiudono positivamente un contratto di affiliazione il 15% in più degli uomini, confermando intuito imprenditoriale e spiccate capacità manageriali: pur essendo maggiore il numero degli uomini che si avvicinano al mondo del franchising è maggiore il numero delle donne che chiudono effettivamente un contratto e divengono franchisee.“Esattamente come gli uomini, ormai le donne sembrano preferire forme di autoimprenditoria – spiega Antonio Fossati, Presidente del Salone Franchising Milano – Nel franchising crescono anno dopo anno e sono arrivate ad una quota del 35% sul totale degli imprenditori franchisee. Hanno successo nel commercio in affiliazione anche perché sembrano essere migliori degli uomini nell’organizzare il negozio e la gestione delle risorse e nell’ascoltare la clientela e le loro necessità. Appaiono inoltre più fortemente motivate in quanto intraprendono la nuova avventura come una vera scelta di vita, tanto che le catene franchisor apprezzano sempre più le loro candidature”.I settori merceologici preferiti dalle donne sono, nell’ordine: Food (31%), Fashion (27%), Servizi alla persona (18%), Commercio specializzato (11,5%), Articoli per la casa (6%). Come primo investimento per aprire un punto di vendita, le donne prediligono per il 49% la fascia fino a 25mila euro; per il 26,5% la fascia fino a 50mila euro, per il 13,5% la fascia fino a 100mila euro. Le donne che si avvicinano al franchising appartengono per lo più alla fascia d’età tra i 30 ed i 40 anni ed hanno quasi tutte una precedente esperienza lavorativa: impiegate (24%), commercianti (17%), libere professioniste (16%), imprenditrici (15%) (Dati elaborati dal Centro Studi Rds Expo-Salone Franchising Milano).
Anche in considerazione del trend di crescita delle donne imprenditrici nel franchising, un noto settimanale femminile leader di settore è entrato come partner primario nell’organizzazione del Talent Show, una delle novità dell’edizione 2017 del Salone Franchising Milano (in Fieramilanocity dal 12 al 14 ottobre): verrà premiato il progetto di un negozio innovativo o di un concept rivoluzionario.E il Salone proporrà servizi pensati soprattutto per le donne che si avvicinano al franchising. F-foryou, un servizio di consulenza gratuito nei giorni della fiera, incluso il Desk Counseling che assisterà le donne che tendono a valutare il proprio ingresso nel franchising come una impegnativa scelta di vita, non come un mero cambiamento di lavoro. E la Franchising School, corsi gratuiti su come mettersi in proprio e costruire la propria evoluzione professionale, evitando errori e truffe. Salone Franchising Milano (SFM) ha compiuto 31 anni: dal 1985 è un incubatore e rampa di lancio per piccole catene in crescita, ma anche passerella per brand già noti che con il Salone hanno rafforzato la propria reputazione e visibilità. 2.500 aziende e 600.000 i visitatori sono passate da SFM in questi anni. SFM 2017, arrivato alla sua 32° edizione, cresce e raddoppia, grazie alla società Rds Expo, frutto della partnership tra RDS & Company, storico organizzatore di SFM, Fandango Club Spa, società specializzata in event management, marketing e comunicazione, e Fiera Milano. Salone Franchising Milano punta così a rafforzarsi, aumentando la sua forza di comunicazione e inserendo elementi di spettacolarizzazione, che faranno del Salone il punto di riferimento per i grandi brand di franchising e retail e per i brand con potenzialità di crescita, http://www.salonefranchisingmilano.com/it/Home. (foto: donna imprenditrice)

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Countries where women claim to have the best breasts make holiday planning easier this summer

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

best breastTravelling internationally this summer just got a whole lot more enticing as data from a recent study has revealed the Top 20 Countries of Women with the Best Breasts, meaning itineraries can now be planned specifically to take in the bountiful beauty of the local ladies.The study, conducted by VictoriaMilan – a dating site for married and attached people looking to have extramarital affairs, dived into its data archives and confirmed more than 1 million women in 20 countries across the globe believe their breasts are their most attractive physical feature. The Top 20 list has been created using the percentages of women in these countries who have beautiful bosoms.Scandivanian countries take out the top two slots: Denmark comes out on top with 28.1% of Danish women claiming their cleavage is worthy of international travel, while Sweden heaves into second place with a sumptuous 26.3% of Swedish females rating their décolletage as their #1 physical feature.
The United Kingdom busts into third place, with 26.2% of UK women claiming their boobs are the best you’ll find – and might make the English seaside a little more appealing.
Almost one quarter of Greek (25.3%), Norwegian (25.1%), Dutch (24.1%) and German (24.1%) ladies will be showcasing their assets this summer, making each of these countries tantalising travel destinations – Germany in particular, as even if they don’t have access to a beach, German ladies aren’t shy about letting it all hang out in public parks.
23.1% of New Zealanders say their boobs are their best feature – it’s a long way to travel to get a glimpse of some Kiwi cleavage so tourists would have to be pretty determined to take the trek to NZ to see the locals bare their bosoms.
Just over one-fifth of Austrian ladies think their cleavage is prize-winning, while similarly Irish and Finnish women rate their boobs around the same level (20.7% and 20.5% respectively).While passion and beauty are in their DNA, Italian senoras find physical features other than their boobs to be draw cards, with just 19.0% claiming their cleavage is their best feature. Australians are potentially too concerned with sunscreen and covering up with wetsuits at the beach – just 18.3% say their boobs are the feature they like to showcase as it is the best their bodies have to offer.Surprisingly, women in Belgium (17.7%) and the United States (17.5%) rate their breasts similarly – less than one-fifth of both nationalities say they are top heavy and proud. 16.7% of ladies from Switzerland say their boobs are worth crossing borders for, and will have their most sexy body parts on show in the sun this season.Spanish senoritas are famous for their voluptuous and sensual figures, however just 13.6% say their boobs are their #1 feature. Just over one-tenth of Canadian women (12.5%) say their Canadian cleavages are the best in the world and worth taking a plane ride to take a look at.Just 9.2% of Czech women think their breasts are best, and with the gorgeous faces, silky smooth legs that go for days and blonde hair, its not surprising they choose other features as their most attractive bits and pieces.
South African women are bold and beautiful, but believe they have more to offer physically than their breasts with just 8.9% saying their cleavages are worthy tourist attractions.Founder and CEO of Victoria Milan, Sigurd Vedal, said the list of Top 20 Countries of Women with the Best Breasts would make planning enjoyable holidays a whole lot easier.
“Imagine how much more appealing a family holiday would be if men have the best breasts in the world to feast their eyes on. This data is taken from self assessments any women, who intimately know their own bodies and have nominated their breasts as items that should be celebrated and showcased. These women have told us their chests are their #1 feature – and this summer, there’s only one way to find out. Just remember to pack your sunglasses so you don’t get caught looking,” Mr Vedal said. (photo: best breasts)

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Ddl concorrenza: pessimo testo, occasione perduta

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

camera deputati“Il ddl concorrenza, approvato ora dalla Camera, è un testo pessimo, oltre che un’occasione perduta. Sarebbe bastato stare dalla parte dei consumatori invece che delle varie lobby, per ridurre, a costo zero per lo Stato, spese che mandano in rosso i bilanci delle famiglie” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ma quello che è più inaccettabile, è che, in alcuni casi, si peggiori addirittura la normativa vigente, come è avvenuto eliminando il mercato tutelato nel settore dell’energia, nonostante, per la luce, i primi cinque operatori detengano l’87,8% del settore domestico e per il gas i primi tre gruppi controllino il 44,8% del mercato” prosegue Dona. “Quanto all’rc auto, la solita ipotesi di reintrodurre il rinnovo tacito per l’rc auto grida vendetta, considerato che l’averlo eliminato ha consentito in questi anni ai consumatori di risparmiare, cambiando velocemente compagnia. Il rinnovo tacito può essere ammissibile solo se all’assicurato viene concesso il diritto di poter recedere in qualunque momento dal contratto, a zero spese. Bene, invece, chiarire definitivamente che anche le assicurazioni sui rischi accessori non si rinnovano tacitamente e si risolvono automaticamente alla loro scadenza” conclude Dona.

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Gravidanza: le analisi preimpianto del globulo polare aiutano a non trasmettere malattie genetiche

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

gravidanzaLe analisi genetiche preimpianto sono un valido strumento per i casi di maternità in età avanzata e per prevenire le malattie genetiche trasmissibili per via materna. Il centro per la fertilità ProCrea di Lugano presenta al 33esimo congresso Eshre – European Society of Human Reproduction and Embryology – in programma a Ginevra dal 2 al 5 luglio, due lavori che si sono focalizzati sul globulo polare. Del resto, ProCrea è tra i centri con la maggiore esperienza a livello mondiale sulle analisi dei globuli polari.«Parliamo di analisi che hanno come vantaggio quello di non andare a toccare in alcun modo l’embrione. Anzi, il globulo polare, essendo un cosiddetto “prodotto di scarto”, non ha nessuna funzione e non sarà parte dell’embrione», spiega Giuditta Filippini, direttore di ProcreaLab il laboratorio di genetica molecolare del centro ProCrea. «La diagnosi genetica preimpianto (PGD) permette di prevenire la trasmissione di una malattia genetica di origine materna al figlio in quanto verifica se la mutazione familiare materna è presente oppure no nell’ovocita che genererà l’embrione; lo screening sui globuli polari (PGS) consente invece di individuare l’ovocita senza alterazioni cromosomiche, quello che ha una maggiore possibilità di portare ad una gravidanza».Filippini presenta al congresso Eshre uno studio condotto sulla gravidanza nelle donne in età avanzata, «quando per età avanzata intendiamo dai 36-38 anni in avanti», precisa. È ormai assodato nel mondo scientifico che l’età sia il maggior ostacolo alla gravidanza. «L’orologio biologico femminile incide in modo determinante sulla capacità riproduttiva perché uno dei fattori che impedisce la gravidanza è la composizione cromosomica “non normale” degli ovociti prodotti. Numerosi studi dimostrano che nelle donne di età superiore ai 36 anni gli embrioni aneuploidi – ovvero con un numero di cromosomi anormale – vanno dal 63% fino a oltre l’80%, invalidando la possibilità di rimanere incinta». Attraverso una tecnica molto sensibile detta Array-CGH, lo screening preimpianto analizza tutti i cromosomi sia per quanto riguarda il loro numero, sia per eventuali anomalie più sottili all’interno di essi. «Facendo così è possibile individuare l’ovocita con i parametri normali, quello che ha una maggiore probabilità di dare origine ad una gravidanza», aggiunge la direttrice di ProcreaLab. «I risultati che abbiamo ottenuto nello studio sono significativi, con tassi di gravidanza decisamente elevati rispetto al gruppo di controllo».L’analisi del globulo polare è utile anche nella prevenzione delle malattie genetiche di origine materna. Al congresso Eshre, Marina Bellavia, specialista in medicina della riproduzione del centro ProCrea presenta due casi relativi alla Sindrome dell’X Fragile e alla malattia di Gaucher. La prima è responsabile del ritardo mentale ereditario, la seconda del funzionamento alterato di milza, fegato e midollo osseo che, nelle forme più gravi, può arrivare a manifestazioni neurologiche. «I casi analizzati riguardano due donne, rispettivamente di 35 e 37 anni, con elevate probabilità di trasmettere ai loro figli queste malattie genetiche», spiega Bellavia. «Con la PGD siamo riusciti a individuare gli embrioni senza la mutazione. E dall’impianto di questi, sono nati due splendidi bambini». (foto: filippini_bellavia)

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Diamanti Idb e Dpi: meglio non lasciarli in custodia

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

diamantiDopo la notizia dell’apertura di un’inchiesta per truffa da parte della Procura di Milano, che segue l’indagine dell’Antitrust, sono aumentate le richieste di assistenza da parte di clienti Idp e Dpi che hanno comprato i “diamanti d’oro” nelle banche, a partire da Intesa Sanpaolo fino ad Unicredit passando per Mps, Banco Popolare ed altre. Non pochi tra questi hanno lasciato in custodia i diamanti presso le due società.
Il 27 maggio scorso la Idb ha comunicato, per poter concludere il processo di riorganizzazione, di prorogare la sospensione dell’attività di vendita fino alla fine dell’istruttoria sul mercato dei diamanti posta in essere dalle autorità competenti.
Il comunicato tende a celare la verità: la sospensione dell’attività di vendita è ad oltranza. Le istruttorie dell’Antitrust possono durare anche un anno ed oltre, infatti.
Anche, ma non solo, per tale motivo suggeriamo a tutti i clienti Idb e Dpi di non lasciare i diamanti in custodia presso le società. Vero che, nell’estrema ipotesi di fallimento, i diamanti appartengono al cliente che può rivendicarli presentando apposita istanza, ma nella malaugurata ipotesi in cui non si riuscisse ad individuarli/reperirli il cliente diventerebbe creditore chirografario come da articolo 103 della Legge Fallimentare. In pratica, il cliente perderebbe con ogni probabilità anche il “valore vero” dei diamanti ben inferiore a quello pagato presso le banche, che della vendita sono state complici consapevoli. Pertanto, invitiamo gli interessati ad attivarsi immediatamente per ritirare i diamanti lasciati in custodia alla Idb ed alla Dpi, anche nel caso in cui si sia conferito mandato alla vendita. (Anna D’Antuono, legale, consulente Aduc)

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Concluso il restauro delle scuderie di Palazzo Leopardi

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

Casa di SilviaRecanati. In occasione dell’anniversario della nascita di Giacomo Leopardi (29 giugno 1798), i discendenti della Famiglia Leopardi annunciano oggi l’apertura per la prima volta al pubblico della casa di “Silvia”, le antiche scuderie di Palazzo Leopardi dove visse Teresa Fattorini, la “Silvia” del celebre canto, dal prossimo 16 luglio 2017.
«Il restauro di uno degli edifici maggiormente legati alla poetica leopardiana e all’emotività di Giacomo, in un momento di tale fragilità per le Marche – ha dichiarato Olimpia Leopardi – è la nostra scommessa sul potere della cultura come motore per la ripresa del territorio. Abbiamo voluto dare un segnale di rinascita perché crediamo che la cultura non debba rimanere sotto le macerie. Lo abbiamo fatto con le nostre forze, ma anche grazie al prezioso contributo di tutti gli amici che hanno deciso di credere in questo progetto.» Un significativo obiettivo raggiunto dalla famiglia Leopardi, che lo scorso autunno aveva avviato la ristrutturazione dell’edificio fatto costruire da Monaldo Leopardi nel 1796.
Il restauro delle scuderie, oltre alla messa in sicurezza dello stabile e al ripristino del colore originale dei prospetti, ha permesso di recuperare ambienti che amplieranno i percorsi di visita di Casa Leopardi con nuove sale espositive e l’abitazione dove, al tempo del Poeta, viveva Teresa Fattorini, la “tessitora” cantata da Giacomo col nome di “Silvia”. Un progetto di recupero e valorizzazione importante, fortemente voluto dalla famiglia Leopardi e intrapreso in un periodo di particolare difficoltà per la regione, dovuto ai recenti eventi sismici.«Non ci siamo fatti abbattere dalla paura del terremoto né dal conseguente calo del turismo. – afferma il conte Vanni Leopardi – Occorre andare avanti e superare al più presto questo momento di depressione per far ripartire le Marche. Ed è guardando al futuro che si ricomincia con volontà e tenacia.»
A scommettere con i conti Leopardi, infatti, sono stati in molti, tanto che per il restauro delle stanze di “Silvia”, tecnici e operai hanno prestato generosamente la loro opera. Il nuovo percorso, mai aperto al pubblico prima d’ora, per due mesi sarà visitabile gratuitamente per decisione della famiglia e grazie al volontariato dei dipendenti di Casa Leopardi che con nobile slancio si sono resi disponibili a garantirne l’apertura.
La “Casa di Silvia”, sarà anche uno dei punti di raccolta fondi per il progetto FAI di ricostruzione dell’Oratorio della Madonna del Sole, un capolavoro del XVI secolo sito a Capodacqua, frazione di Arquata del Tronto (AP), gravemente danneggiato dal terremoto del 24 agosto. «Con il FAI condividiamo l’idea che la dignità e la forza morale di una comunità passano anche attraverso la sua cultura e la sua storia, – continua Olimpia Leopardi – e siamo felici di aver preso parte a questo progetto, tenendo fede a quel sentimento di solidarietà di cui è capace l’uomo di fronte alle avversità e nel quale il “nostro” Giacomo intravedeva la grandezza degli esseri umani. Siamo certi che i nostri visitatori e tutti coloro che, come noi, credono nel potere della cultura per la crescita del proprio paese, daranno il loro contributo per il recupero dell’Oratorio e per dare un futuro a un pezzo di storia che appartiene a tutti gli italiani.» Per la prima volta nella storia di Casa Leopardi i visitatori potranno sperimentare una prospettiva insolita e del tutto inedita. Non più “Silvia” con gli occhi di Giacomo, ma Giacomo con gli occhi di “Silvia”, e dalle finestre della casa immagineranno i pensieri di Teresa quando, dalla sua stanza, vedeva Giacomo intento a studiare col tavolino vicino alla finestra. (foto: Casa di Silvia)

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Antonio Paolucci, Vittorio Sgarbi e Franco Nembrini per l’estate sull’Acropoli di Siena

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

Antonio PaolucciAnche per quest’anno Piazza Jacopo della Quercia illuminerà le serate d’estate con una serie di eventi rivolto a senesi e turisti ogni mercoledì e giovedì di luglio e agosto. A completamento della Divina bellezza nei locali dell’Oratorio di San Giovannino, la Piazza lascerà spazio a numerosi eventi: lectio magistralis, musica, spettacoli di strada, artgame, raccolta fondi per le opere “ferite” di Norcia ed aperture straordinarie dei complessi museali Santa Maria della Scala e Opera del Duomo, con l’organizzazione di Opera- Civita.
Giovedì 6 luglio alle ore 21.30 lo storico dell’arte Antonio Paolucci, già Ministro dei Beni Culturali, Soprintendente Speciale per il Polo Museale Fiorentino e Direttore dei Musei Vaticani terrà una lectio magistralis nella Piazza Jacopo della Quercia, dal titolo Piazza del Duomo a Siena, una città ed il suo cuore. Il professore illustrerà il grande valore storico-artistico della Piazza del Duomo che trova nella Cattedrale e nell’antico Ospedale espressione di un’unica vocazione.
Giovedì 13 luglio alle ore 21.30 Franco Nembrini, ambasciatore della lingua italiana nel mondo, ci porterà in cammino con Dante con “Vergine Madre figlia del Tuo Figlio” il Canto XXXIII del Paradiso , Divina Commedia. Un omaggio alla Vergine Maria Signora di Siena.
Ad accendere Piazza Jacopo della Quercia Mercoledì 19 luglio sarà lo storico dell’arte Vittorio Sgarbi, Franco-Nembriniche terrà una lectio magistralis dal titolo “La Bellezza Ferita”. Durante la serata il noto critico d’arte porterà testimonianze dirette dei luoghi del sisma illustrando il valore del patrimonio storico-artistico umbro e il suo personale coinvolgimento nelle azioni di recupero di opere d’arte dopo le terribili scosse dello scorso ottobre.L’appuntamento con Vittorio Sgarbi sarà il primo dei tre eventi finalizzati alla raccolta fondi destinata al recupero delle opere d’arte terremotate: seguiranno il 23 agosto il concerto “Le voci di Siena insieme per Norcia”, eseguito dai maggiori Cori cittadini, in Piazza Jacopo della Quercia mentre il 30 agosto, la Piazza, farà da cornice alla Cena di Beneficenza per l’Arte promossa dall’Opera della Metropolitana, il Santa Maria della Scala e Opera – Civita.
La cena- evento, nata a seguito della suggestiva esposizione temporanea “La Bellezza ferita” che fino al 29 ottobre 2017 sarà visitabile all’interno del Santa Maria della Scala e della “Cripta” del Duomo, è finalizzata ad una raccolta fondi per il restauro delle opere terremotate di Norcia, esposte a Siena. La serata di gala sarà aperta a chi vorrà contribuire a sostenere, con la propria partecipazione, un progetto di recupero nato e sviluppatosi dallo scorso 23 dicembre quando le circa 30 opere “ferite” provenienti dal territorio umbro trovarono ricovero a Siena, portando con sé non solo il dolore e la sofferenza, ma anche la grande speranza di rinascita di cui l’arte è portavoce.
Il cartellone estivo dell’Acropoli di Siena si aprirà mercoledì 5 luglio ad ingresso libero con lo vittorio sgarbispettacolo dell’Accademia Creativa artisti di strada che si esibirà in una performance di luci e acrobazie sotto il cielo stellato di Piazza Jacopo della Quercia. Il 5, il 12 luglio e il 2 agosto gli artisti introdurranno al Percorso di Luce di “Divina Bellezza, sotto il Duomo” inoltre, il 27 ed il 24 agosto al percorso “Nello spazio e nel tempo” video mapping 3D del Santa Maria della Scala.Il 26 luglio e il 3 agosto l’estate dell’acropoli sarà animata anche da due serate di artgame: Giocare con la bellezza: caccia ai tesori dell’Acropoli. L’appuntamento, su prenotazione, è per le 21,30 sotto il campanile del Duomo. Nell’occasione i complessi museali saranno aperti al pubblico fino alle ore 24.00 compresi Panorama dal Facciatone, Porta del Cielo e Sotto il Duomo. L’estate all’acropoli si concluderà Giovedì 31 agosto con l’esibizione, ad ingresso libero, del Coro internazionale Cantus Anthimi che proporrà: “Homo viator, canti e racconti dei pellegrini”.Fuori programma è previsto per Domenica 6 agosto alle ore 21,30 in Cattedrale un concerto: “In nomine lucis” dell’Accademia Musicale Chigiana ad ingresso libero. (foto: Antonio Paolucci, Franco-Nembrini, vittorio sgarbi)

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Il nuovo Vicepresidente di Federchimica è Marco Colatarci

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

colatarciIl nuovo Vicepresidente di Federchimica è Marco ColatarciMarco Colatarci, Country Manager di Solvay in Italia, è stato nominato Vicepresidente di Federchimica, la Federazione Nazionale dell’Industria Chimica, con delega alle relazioni industriali. Dal 2012 è membro di Giunta e del Consiglio Direttivo di Federchimica e dal 2015 di Assolombarda.Nato nel 1954 e di origine livornese, Marco Colatarci è dal 2013 Country Manager di Solvay in Italia, con la responsabilità del Centro Direzionale di Bollate -Milano-. É presidente con delega delle diverse società del Gruppo nel nostro Paese: Solvay SA, Solvay Specialty Polymers Italy Spa, Solvay Chimica Italia SpA, Solvay Solutions Italia Spa, Solvay Cytec Mondovì Srl, Solvay Energy Services Italia Srl.
Colatarci, sposato e con un figlio, è laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Pisa. Ha conseguito i Master in “Managing in the Uncertainly” presso la Business London School, in “Business Executive Development” presso l’IMD di Losanna, in “Analisi del Valore” e “Creatività nell’impresa” presso la Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università “Luigi Bocconi” di Milano.Ha iniziato la sua carriera presso la Società Sarplast S.p.A. operante nel settore del “Composite Piping Manufacturing” come Ingegnere Responsabile dei Servizi Tecnici e Manutenzione di Stabilimento, partecipando a vari progetti internazionali.É entrato a far parte del Gruppo Solvay nel 1989, iniziando a lavorare nella società controllata GOR AS S.p.A., con sede a Pinerolo -TO- e operativa nel settore automotive. Nel 1998 è diventato Direttore di Stabilimento e nel 2000 Amministratore Delegato, gestendo le joint venture create in Cina, Corea e le start-up avviate in Brasile.Nel 2002 è stato nominato European Managing Director alla Solvay RBU PVC Rigid Foils e Amministratore Delegato delle due Società ADRIAPLAST S.p.A. & CALEPPIOVINIL, situate nel Nord Est in Italia. Ha proseguito la sua carriera nel Gruppo Solvay, diventando nel 2005 Direttore Risorse Umane Solvay Italia e della società Solvay Solexis e successivamente nel 2011 ha ricoperto la carica di Deputy Country Manager di Solvay in Italia. (foto: colatarci)

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Come stanno le banche italiane? Non proprio bene

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

BANCA

La vicenda delle due banche venete, di MPS e di altre banche non depone a favore della salute del nostro sistema bancario. Per decenni sono stati erogati prestiti a persone e a imprese che non erano in grado di restituirli. Il costo di questa follia ammonta a 320 miliardi di euro! Socializzare le perdite, privatizzare i profitti.Questa è la parola d’ordine che ha consentito a investitori in difficoltà di accedere alla cassaforte del denaro pubblico, cioè dei contribuenti.Di chi la colpa? Dei dirigenti delle banche, delle autorità di vigilanza (Banca d’Italia e Consip), ma soprattutto dei partiti, o meglio della partitocrazia, alla caccia di consensi elettorali. Alcuni giorni fa, il presidente della Giunta veneta, Luca Zaia, ha dichiarato: “Se gli obbligazionisti saranno ristorati al cento per cento, lancio il grido d’allarme per quei 205 mila risparmiatori che hanno acquistato azioni non per speculare, ma ritenendo le azioni più sicure delle obbligazioni e investendovi i pochi loro risparmi: secondo me andrebbero trattati alla stregua di obbligazionisti e non di azionisti.” Dimentica, si fa per dire, Zaia, che le azioni sono investimenti a rischio: possono dare buoni guadagni ma anche gravi perdite. Tuttavia, non si possono caricare sulle spalle dei contribuenti italiani i rischi assunti dai 205 mila investitori azionari veneti, cioè da una parte dell’elettorato di Zaia. Gli azionisti bancari veneti hanno, per caso, condiviso con i contribuenti italiani il loro guadagno? No. Perché i contribuenti italiani dovrebbero, a loro volta, condividerne le perdite? (Primo Mastrantoni, Segretario Nazionale Aduc)

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Roma capitale: I nasoni e lo spreco d’acqua, che non c’è

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

acqua-fresca4I “nasoni” sono quelle caratteristiche fontanelle pubbliche di acqua potabile, che hanno un rubinetto curvo che attribuisce il nome alle fontanelle. L’origine dei “nasoni” risale al 1874 e, tutt’ora, sono una caratteristica dell’arredo urbano.
Per la siccità, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha disposto la chiusura dell’erogazione dell’acqua dai “nasoni”.Un provvedimento utile? No. La maggior parte del consumo di acqua attiene al mondo agricolo (70%), poi a quello industriale (20%) e, infine a quello per usi domestici e altro (10%). Nella Capitale si consumano mediamente 165 litri di acqua al giorno, in netto calo rispetto ai 200 litri di 6 anni fa (-17%), nel frattempo i 2800 nasoni hanno continuato ad erogare acqua potabile e, probabilmente, a diminuire i costi di acquisto di acqua in bottiglia (soprattutto per i turisti) e della produzione dei relativi rifiuti plastici. Quanto incidono i “nasoni” sul consumo di acqua? Circa il 2%, praticamente nulla; in confronto le perdite idriche comunali (acquedotti, tubature, ecc.) sono mediamente del 40%. Dunque il problema non sono i nasoni ma la mancanza di interventi sul sistema idrico romano. Prendersela con i “nasoni” significa seguire le percezioni degli utenti e, soprattutto, quelle dei media. (Primo Mastrantoni, Segretario Nazionale Aduc)

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Migranti: Il governo tra il dire e il fare

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

marco minniti“Secondo notizie di stampa, nella giornata di oggi a Schiavonea in provincia di Cosenza, a pochi chilometri da Corigliano Calabro, sbarcheranno 1.035 migranti dalla nave “Aquarius”, che batte bandiera di Gibilterra, mentre a Salerno, al molo Manfredi, scenderanno invece i 1.216 migranti salvati dalla nave Rio Segura, che batte bandiera spagnola. Eppure il Ministro Minniti aveva ieri detto che avrebbe bloccato da subito i porti per le navi delle Ong battenti bandiera non italiana”.Ad affermarlo, il deputato di Forza Italia Gregorio Fontana, membro della Commissione d’inchiesta sui migranti, che prosegue: “quello di ieri è l’ennesimo annuncio non rispettato. Ci auguriamo almeno che gli sbarcati giunti in queste ore nei porti italiani siano tutti identificati con il massimo rigore nelle procedure, perché peraltro nei luoghi di sbarco non sono presenti le strutture hotspot specializzate per l’identificazione che il Governo si era impegnato ad attuare ma che invece sono rimasti in gran parte solo sulla carta”.

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New Asylum Agency to ensure respect of EU asylum rules and fundamental rights

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

european parliamentThe new EU Asylum Agency will ensure that EU countries respect rules on asylum, following a deal with Council. It will also monitor respect of fundamental rights.The informal, preliminary agreement reached on Wednesday covers all the main elements of the legislation, but inter-institutional talks will continue under the Estonian Presidency to finalise the text.The proposal to strengthen the current EU Asylum Support Office (EASO), turning it into a new EU Agency for Asylum equipped with the means and resources to assist Member States in crisis situations and to monitor compliance with EU legislation, is linked to the wider review of the Common European Asylum System currently under way.
MEPs ensured that the Agency will be in charge of regularly assessing all aspects of the common asylum policy, such as reception conditions, respect for procedural safeguards, the right to legal aid and access to interpretation, and whether financial and human resources are sufficient or not. It will also carry out “ad-hoc” monitoring checks when the situation in a specific country raises concerns.A new “asylum intervention pool”, formed by 500 national experts, will be set up and at the immediate disposal of the Agency. They will be deployed in cases where the asylum and reception systems of an EU country are under “disproportionate pressure”.
The Agency will also have a Fundamental Rights Officer, in charge of managing the newly-created complaint mechanism and monitoring and ensuring respect for fundamental rights in all the Agency’s activities.The Executive Director will be able to suspend or terminate the deployment of asylum support teams if a host Member State is found to be in serious breach of fundamental rights.Péter Niedermüller (S&D, HU), Parliament’s rapporteur for the proposal, said: “Our aim was to turn EASO into a fully-fledged Union Agency working with the Member States, but independent from them. The Agency will act as a watchdog of CEAS, an essential element for the EP. Increasing the Agency’s operational and technical capacities to make it more responsive to the current challenges, and ensuring respect for fundamental rights was also crucial”.

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Iraq: appello per proteggere i bambini intrappolati a Mosul ovest

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

iraq-mosul-jpg“Migliaia di bambini continuano ad essere intrappolati in una violenza implacabile nei quartieri della Città Vecchia di Mosul Ovest, visto che i combattimenti si sono fortemente intensificati nelle ultime ore.
I bambini stanno affrontando diverse minacce alla loro vita; alcuni sono bloccati dai combattimenti e si nascondono nei seminterrati, timorosi di un prossimo attacco; altri che cercano di fuggire rischiano di essere colpiti o feriti. Ci sono notizie di centinaia di civili che sono già stati uccisi e utilizzati come scudi umani.
I ragazzi e le ragazze che sono riusciti a fuggire mostrano segni di moderata malnutrizione e portano con loro ferite psicosociali dovute al conflitto, come conseguenza di ciò che hanno passato.
La difficile situazione di questi bambini e la loro sopravvivenza devono rimanere una priorità assoluta ora, nelle settimane e nei mesi successivi.
L’UNICEF ribadisce la sua richiesta a tutte le parti in conflitto di proteggere i bambini in ogni momento. I bambini devono essere tenuti fuori dai pericoli”.

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Turismo digitale, il 5 luglio incontro a Roma

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

turismo digitaleRoma “Turismo digitale: un motore per la crescita del paese” è il titolo del convegno che si terrà mercoledì 5 luglio, a Roma, con inizio alle ore 18, presso la Sala Gianfranco Imperatori dell’associazione Civita in piazza Venezia 11.
Nel corso dell’incontro, organizzato dall’associazione Italian Digital Revolution in collaborazione con l’associazione Civita, al quale interverranno i sottosegretari allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, e al Turismo, Dorina Bianchi, verrà fatto il punto sulla situazione per puntare sempre di più sul binomio turismo e innovazione, simili nel coinvolgere attori pubblici e privati in modo interdisciplinare e nell’esigenza manifesta di dover riempire il gap in materia di infrastrutture, che pesa come un macigno soprattutto per quanto riguarda la parte online. Basti pensare, ad esempio, alla frammentazione dei dati che da tempo caratterizza il settore e la crescita inferiore al resto d’Europa: in Italia infatti la quota delle prenotazioni online è del 35%, mentre nel Vecchio Continente raggiunge il 45%, nonostante nel 2016 nel nostro paese hanno registrato un aumento del 3%, mentre quelle via web sono cresciute del 7%. L’obiettivo quindi deve essere quello di migliorare il trend positivo e ottimizzare i risultati fin qui ottenuti.
“Il nostro paese – afferma Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio innovazione digitale nel turismo del Politecnico di Milano – sconta un chiaro ritardo nell’utilizzo degli strumenti digitali a supporto della propria offerta turistica a vari livelli, mentre ovunque la domanda è estremamente digitalizzata. Ciò non significa che manchino la voglia di fare e le esperienze positive, ma vanno supportate correttamente ed estese velocemente all’intera industria dei viaggi sia leisure che business, con quest’ultima che è certamente la meno servita. L’alternativa è perdere ulteriori posizioni nella classifica delle destinazioni più rilevanti e/o lasciare ad altri attori digitali internazionali la guida di un settore che in passato ha espresso grandissime capacità imprenditoriali italiane”. Il dibattito, moderato dall’esperto di innovazione e turismo Edoardo Colombo, sarà aperto dai saluti del presidente di Italian Digital Revolution, Mauro Nicastri, e dell’assessore allo Sviluppo economico di Roma, Adriano Meloni. Previsti gli interventi di Andrea Marin, dirigente del ministero degli Esteri; Simonetta Giordani, manager ed ex sottosegretario al Turismo; Francesco Palumbo, direttore generale del turismo del Mibact; Alberto Chalon, direttore generale del motore di ricerca “Qwant”; Arturo Siniscalchi, dirigente area produzione di Formez PA; Giovanni Lolli, vicepresidente della Regione Abruzzo, e dei parlamentari Francesco Giro (FI), Lorenza Bonaccorsi (Pd) e Mattia Fantinati (M5S). (foto: turismo digitale)

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Il Governo risparmia sulle scuole all’estero

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2017

Palazzo chigi1Non lascia spazio a dubbi il comma 2 dell’articolo 23 del Decreto legislativo n. 64 sulla Disciplina della scuola italiana all’estero, relativo alla Legge 107/15, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.112 del 16 maggio scorso: ‘i docenti temporaneamente assenti nelle scuole statali all’estero sono prioritariamente sostituiti mediante ripartizione delle relative ore di insegnamento fra i docenti già in servizio nel medesimo Paese’. In pratica, invece di incrementare gli organici e nominare i docenti precari laddove necessario, le ore di insegnamento del titolare assente verranno divise tra i docenti che già svolgono il loro orario settimanale completo. E anche gli ‘spezzoni’ di cattedra verranno affidati al personale già di ruolo, in questo caso facendo ancora meglio intendere che non sarà necessaria l’abilitazione specifica all’insegnamento. Lo stesso decreto prevede la riduzione dell’indennità fissa di sede per gli insegnanti (-38% dal 2014 alle superiori), la penalizzazione di chi rientra in Italia prima (no al super-punteggio e sì ad ambiti territoriali), di svilire la dirigenza (lontana dall’Ise dei diplomatici) negandogli anche le indennità tradizionali e di mortificare le reggenze, perché il docente che sostituisce il preside dovrebbe avere lo stesso trattamento economico. Viene infine introdotto un ridicolo tetto all’organico di sostegno: appena 10 unità, comprese nel ‘limite complessivo di 674 unità’ al cui interno sono previste anche le cattedre del ‘potenziamento’. Marcello Pacifico (Cisal-Anief): sono decisioni che penalizzano sia chi è disposto a fare supplenze, sia gli alunni iscritti nelle scuole all’estero, perché i docenti con ore extra possono pagare lo sforzo e produrre delle lezioni meno pregne di contenuti. È probabile che chi ha legiferato quella parte del decreto legislativo non sia a conoscenza del fatto che il 25 per cento del personale che opera all’estero è precario. Mentre in Italia è circa la metà. Ma quello che appare ancora più assurdo è che le ore da assegnare ai precari vogliono essere affidate a colleghi di ruolo senza abilitazione e magari in servizio a centinaia di chilometri sempre entro lo stesso Paese. Purtroppo pur di risparmiare, i nostri governanti sono ormai disposti ad approvare di tutto.

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