Del Monte, Geomorfologo La Sapienza: “A Roma in 30 anni precipitazioni diminuite del 13%”
Posted by fidest press agency su sabato, 29 luglio 2017
“Nei primi 6 mesi solo 150 mm di pioggia. Il Tevere prossimo ai valori minimi di portata di 100 mc/sec. Il Po è quasi nelle stesse condizioni”. E soggiunge Davoli dell’Università La Sapienza: “Le acque del Mar Mediterraneo si stanno riscaldando di 2-3°C in più rispetto al valor medio. Possibili perturbazioni cicloniche potenti tra fine Estate ed inizio Autunno. Fenomeni che su suoli asciutti per siccità ed ancor peggio se ricoperti dalla cenere degli incendi, potranno dare luogo a fenomeni di erosione del suolo estremamente intensi”.
“Le acque del Mar Mediterraneo si stanno riscaldando di 2-3°C in più rispetto al valore medio e ciò potrà favorire, verso la tarda estate-inizio autunno, (settembre – ottobre) la genesi di perturbazioni cicloniche potenti, in grado di provocare piogge violente e intense”. Lo ha dichiarato Lina Davoli docente di Geomorfologia dell’Università La Sapienza di Roma ed esponente dell’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia “Tali fenomeni, verificandosi su suoli asciutti per la prolungata siccità, o ancora peggio se ricoperti dalla cenere degli incendi e privi della copertura protettiva della vegetazione, potranno dare luogo a fenomeni di erosione del suolo estremamente intensi – ha proseguito Davoli – a causa dell’aumento della quantità e della velocità delle acque di ruscellamento superficiale. In aggiunta, si ritiene che possa aumentare considerevolmente anche il rischio di inondazioni fluviali, favorite dall’aumento della velocità delle acque dilavanti e dagli effetti nefasti degli incendi estivi”. Parla dunque la comunità scientifica italiana per spiegare i fenomeni in corso. Si tratta di ricercatori ed esponenti importanti del mondo accademico. Geologi – a Roma in 6 mesi solo 150 mm di pioggia. In 30 anni diminuzione del 13% delle precipitazioni. Interruzione idrica porterebbe eviterebbe l’abbassamento del Bracciano solo di 1 mm al giorno.
“L’interruzione dell’approvvigionamento idrico di Roma dal Lago di Bracciano eviterebbe l’abbassamento dei livelli del lago solo di un millimetro al giorno, mentre l’evaporazione ne causa anche 5 mm al giorno. Oggi Roma prende circa 14 mc/sec di acqua dalla falda acquifera che alimenta il Peschiera – ha dichiarato Maurizio Del Monte, docente di Geomorfologia dell’Università La Sapienza di Roma ed esponente dell’Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia, ricercatori che conducono indagini sul Lago di Bracciano – e potrebbe arrivare a prenderne altri 5 o 6. Quella del Peschiera è una falda molto grande con una risorsa che durerebbe centinaia di anni.
Alla Stazione Meteorologica del Collegio Romano (Roma) nel periodo 1862- 2006 si sono registrati mediamente 795 mm di precipitazioni annue, distribuite essenzialmente in autunno-inverno. Si rileva una generale tendenza alla diminuzione delle precipitazioni. In particolare, confrontando gli ultimi 30 anni con la serie storica, viene confermata una diminuzione delle precipitazioni pari a circa il 13% in meno specialmente nei mesi di marzo, gennaio e maggio. Normalmente a Roma si registrano circa 300 mm di precipitazioni nei primi sei mesi dell’anno distribuiti in 50 giorni piovosi; nel 2017, nei primi 6 mesi sono stati registrati solamente 150 mm (in 18 g.p.), evidenziando questo anno come particolarmente anomalo. Premesso che, nell’Italia centro-meridionale, i mesi estivi risultano normalmente caldi e asciutti, si rileva che nei primi 7 mesi del 2017 sono state registrate frequentemente temperature sopra la media contemporaneamente a una drastica diminuzione delle piogge. Un periodo secco così prolungato ha comportato la riduzione della portata liquida dei principali corsi d’acqua italiani, quali il F.Po ed il F.Tevere, che allo stato attuale è prossimo ai valori minimi di portata (circa 100 mc/sec) ”.
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