Atac e il concordato preventivo
Posted by fidest press agency su venerdì, 15 settembre 2017
“Se sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Alla maggioranza capitolina continuo a consigliare quello che ho già detto in Aula: per la via del concordato preventivo di Atac non può bastare una memoria di Giunta. L’unico atto legittimo è e deve essere una delibera approvata dall’Aula Giulio Cesare. Qual è il vero motivo per cui la maggioranza teme il passaggio in Assemblea? Forse non tutti i consiglieri sono d’accordo? E perché ad oggi non abbiamo il bilancio 2016 di Atac? Il rischio vero e sottostimato dal M5S è la svalutazione che si prospetta con la ricontrattazione dei debiti. E in assenza di un bilancio che certifichi questa svalutazione, quella del concordato è una scelta al buio e piena di rischi per i romani. Ad oggi infatti non è chiaro chi pagherà gli ammanchi delle mancate entrate. Le scelte poco trasparenti di chi sta governando in questo modo la Capitale, e ambisce al governo del Paese, non sono più tollerabili. Non è più solo una questione di buone prassi e buoni principi, i romani con questa Amministrazione rischiano di dover pagare un prezzo altissimo”.
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