“Quanto è accaduto nei giorni precedenti il 40° anniversario della strage di via Fani, una delle più drammatiche e dolorose vicende di cronaca che hanno colpito al cuore le istituzioni italiane attraverso il brutale assassinio dei più fedeli Servitori dello Stato, ci dimostra ancora una volta, con nostro grandissimo dolore, come il ‘sistema’ non abbia in alcun serio conto il valore della vita e del sacrificio di donne e uomini in divisa. In occasione di questa tragica ricorrenza, infatti, ci saremmo aspettati di ascoltare ai vari microfoni e di vedere sotto le varie telecamere vedove, orfani, colleghi, magari, dei nostri eroi trucidati senza pietà, in modo che suonasse chiara, netta, incontrovertibile e severissima la condanna per quell’eccidio ignobile che, come sempre, vide immolate vittime incolpevoli che nulla avevano a che fare con la politica, ma solo servivano con onore il proprio paese. Ma invece no. Disgraziatamente siamo stati costretti, con enorme sdegno e disgusto, ad assistere al pietoso spettacolo di una narrazione affidata alle parole di criminali senza scrupoli che, ancora, incredibilmente, provano a dare un senso a ciò che accadde, e che fu e resta un massacro di figli, fratelli, mariti, padri, in un Paese ingrato che così ha dimostrato di disonorarli senza ritegno dopo quarant’anni, prima di questa mattina quando le massime autorità italiane hanno reso il dovuto omaggio pubblico ai nostri morti”.
Durissima la critica di Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, ai servizi televisivi che hanno affidato ad appartenenti alle brigate rosse il ricordo della strage di via Fani in occasione del 40° anniversario della ricorrenza del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione dei 5 uomini di scorta, l’appuntato dei carabinieri Domenico Ricci, che guidava l’auto di Moro, il maresciallo Oreste Leonardi, capo scorta, e agli agenti di polizia Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino.
“Nel momento in cui rivolgiamo il nostro più profondo e sentito pensiero ai familiari dei nostri martiri – aggiunge Pianese -, condanniamo anche certi atteggiamenti che in nome di una presunta e fasulla necessità di svolgere ancora analisi politiche su questioni fin troppo chiare, tralasciano la verità e la concretezza delle cose: chi fu trucidato in via Fani stava compiendo il proprio dovere, non aveva alcuna colpa e non faceva politica. Chi ha trucidato Poliziotti e Carabinieri in via Fani era puramente e semplicemente un assassino. Non merita alcuna considerazione o comprensione per ciò che fece, non merita alcun palcoscenico da cui parlare per dare inutili spiegazioni o, peggio ancora, deliranti messaggi di fanatismo, non merita microfoni per riaccendere pericolosi e insensati pensieri nostalgici. Il rispetto che è dovuto alle nostre vittime in divisa avrebbe meritato, merita, che il loro ricordo, il loro sacrificio, e il senso stesso dello svolgimento del loro dovere, che dopo 40 anni è ancora e sempre anche il nostro, fosse celebrato e mostrato a tutti in ogni modo, come hanno fatto stamani il Presidente della Repubblica e il Capo della Polizia nella cerimonia commemorativa in via Fani”.
Archive for 16 marzo 2018
Strage Via Fani: Un sistema senza vergogna
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
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Istanza per rinnovo concessione derivazione acque sorgenti del Peschiera per Roma
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Roma. Presso il Consiglio superiore dei Lavori pubblici è stata attivata la cabina di regia per la messa in sicurezza dell’approvvigionamento idrico di Roma attraverso l’acquedotto del Peschiera. Il tavolo è stato possibile grazie al lavoro svolto dai diversi soggetti coinvolti tra cui Ministero delle Infrastrutture, Roma Capitale, Regione Lazio, Acea, Acea Ato 2 e lo stesso Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. La prima cittadina ha depositato in questa occasione l’istanza alla Regione Lazio per il rinnovo della concessione di derivazione delle acque delle sorgenti del Peschiera–Le Capore. Nell’istanza si sottolinea come il soggetto affidatario pro-tempore della gestione del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale 2–Lazio Centrale debba essere Acea Ato2. “Dopo 22 anni di stallo, è stato finalmente avviato l’iter per il rinnovo della concessione a Roma Capitale delle sorgenti del Peschiera. Un risultato positivo raggiunto grazie al lavoro svolto con Mit, Regione Lazio e Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e che punta a salvaguardare l’approvvigionamento idrico di Roma per i prossimi anni. Il 70% dell’acqua consumata dai cittadini di Roma, infatti, proviene dall’acquedotto del Peschiera. Abbiamo richiesto alla Regione il rinnovo della concessione che era scaduta il 26 ottobre del lontano 1996. Il nuovo contratto sarà valido fino al 2031. Si tratta di un fatto storico e di un ulteriore passo per garantire che le risorse idriche restino saldamente in mano pubblica. Finalmente si fa chiarezza sulla titolarità delle concessioni. Questo passo consentirà ad Acea Ato 2 di far partire tutte le attività propedeutiche per il raddoppio del troncone superiore dell’Acquedotto del Peschiera, un’opera di rilevante impatto, sotto il profilo ingegneristico e della realizzazione che richiederà alcuni anni e che metterà in sicurezza l’approvvigionamento idrico della città”, afferma la Sindaca di Roma Virginia Raggi.
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Solidarietà ai giornalisti dell’agenzia di stampa Askanews
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
“Esprimo a nome del gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati e mio personale la totale solidarietà ai giornalisti dell’agenzia di stampa Askanews confidando in una soluzione positiva che scongiuri la cassa integrazione stellare proposta dall’editore Luigi Abete. Ci impegneremo nei prossimi giorni in un’attività di sensibilizzazione sul ruolo centrale delle agenzie di stampa, un patrimonio da tutelare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione e del pluralismo dell’informazione, così come ha ricordato la presidente del partito stamattina Giorgia Meloni a proposito della crisi di Askanews”. E’ quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati Fabio Rampelli al termine dell’incontro con il comitato di redazione dell’agenzia stampa Askanews rappresentato da Daniela Mogavero e Roberto Vozzi. (n.r.: La Fidest si associa alla lotta dei colleghi dichiarando la propria disponibilità a rilanciare i comunicati che saranno emessi riguardo l’evoluzione dei rapporti con l’editore)
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Tumori: Nuova arma nei casi di alterazione genetica
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Una nuova arma nei tumori che presentano una particolare alterazione genetica, la fusione di geni NTRK (Neurotrophic Tyrosine Receptor Kinase). Lo dimostrano i dati su una molecola innovativa, Loxo-101, pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica The New England Journal of Medicine (NEJM). Queste alterazioni genetiche sono presenti in una vasta serie di tumori e determinano un’attivazione incontrollata di un recettore, TRK (Tropomyosin Receptor Kinase), e la crescita del tumore. Loxo-101 agisce direttamente su TRK, disattivando la via di segnalazione che consente ai tumori con fusione TRK di crescere. Nei dati analizzati dei 55 pazienti trattati nello studio di Fase I (su pazienti adulti), nello studio NAVIGATE di Fase II e nello studio SCOUT di Fase I/II (su pazienti pediatrici), Loxo-101 ha dimostrato un’attività marcata e duratura, con un tasso di risposta globale pari al 75% in base alla valutazione centralizzata e all’80% in base alla valutazione dello sperimentatore. Al momento dell’analisi, l’86% dei pazienti che aveva manifestato una risposta proseguiva il trattamento con Loxo-101 o era stato sottoposto a interventi chirurgici con finalità terapeutiche. La durata mediana della risposta e la mediana della sopravvivenza libera da progressione di malattia non sono state raggiunte. Il farmaco è stato ben tollerato e la maggior parte degli eventi avversi è stata di grado 1 o 2.
“I dati riportati nella pubblicazione sul NEJM evidenziano il potenziale di questo farmaco per i pazienti affetti da tumori con fusione TRK”, ha dichiarato David Hyman, M.D., principal investigator dello studio NAVIGATE, responsabile del servizio Early Drug Development presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center e autore principale dell’articolo pubblicato sul NEJM. “Questi dati, prosegue Hyman, “giustificano lo screening per le fusioni TRK nei pazienti di tutte le età affetti da tumori solidi in stadio avanzato”.
“Le fusioni genetiche di NTRK, che possono essere identificate mediante sequenziamento dei geni, sono rare, ma presenti in vari tumori di pazienti pediatrici e adulti. Questi dati dimostrano il potenziale di questo farmaco, del quale potrebbero beneficiare i pazienti affetti da una vasta serie di tumori con fusione TRK”, spiega Scott Fields, MD, vice president senior di Bayer e responsabile dello Sviluppo oncologico nella Divisione Pharmaceuticals di Bayer. “Ci impegniamo”, conclude il vice president, “per collaborare con le autorità regolatorie e la comunità scientifica in modo da mettere questa nuova e importante opzione terapeutica a disposizione dei pazienti nel più breve tempo possibile”. I dati pubblicati sul NEJM includono un periodo di follow-up dei pazienti superiore di tre mesi rispetto ai dati presentati in occasione del congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) 2017.
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Omaggio a Luis Bacalov, premio Oscar per la musica, recentemente scomparso
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Roma Mercoledì 21 marzo alle 18.00 presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Auditorium “Ennio Morricone”, Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Michele Reali, con i solisti Marco Serino al violino e Simone Briatore alla viola, ricorda Luis Bacalov, argentino di nascita e romano d’adozione, premio Oscar per la miglior colonna sonora, recentemente scomparso. Inoltre musiche di Ada Gentile, Aaron Copland e Joaquin Turina.
Luis Bacalov, che collaborò tante volte con l’orchestra, sia come direttore che come pianista, sarà ricordato con l’esecuzione della Suite per violino e orchestra d’archi, basata sulla sua musica per il cinema, tra cui Il postino, con cui vinse l’Oscar nel 1996. Ma il programma è molto vario. Il concerto inizia con Appalachian Spring di Aaron Copland: è un balletto scritto nel 1944 per la famosa coreografa Martha Graham e caratterizzato dall’uso di melodie popolari americane e ritmi jazz, che gli procurò un’immensa popolarità negli States e nel mondo intero. Saranno invece le melodie e i ritmi tipici della musica iberica a risuonare in Scène andalouse per viola e orchestra di Joaquin Turina, uno dei più famosi esponenti della scuola musicale spagnola dell’inizio del Novecento. Conferiscono ulteriore interesse al concerto Ho scritto una canzone per orchestra da camera di Ada Gentile, una delle compositrici contemporanee più notevoli a livello non solo italiano ma internazionale, e la prima esecuzione mondiale di Stabat Mater – Minimo macabro per violino, viola e 11 strumenti di Cristiano Serino.
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Cure personalizzate: le nuove frontiere della Profilazione Genomica
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Più opzioni di trattamento per i pazienti oncologici: grazie all’impegno di Roche è disponibile nel nostro Paese FoundationOne®, un servizio innovativo di ampia Profilazione Genomica che supporta i medici nella scelta della terapia più appropriata da intraprendere. Il test – effettuato su un campione di tessuto tumorale – rappresenta l’ultima frontiera nella personalizzazione delle terapie.Sviluppato da Foundation Medicine, questo servizio è in grado di identificare le alterazioni genomiche della crescita tumorale individuando tutte le classi di alterazioni clinicamente rilevanti. Conoscere le mutazioni genetiche dei tumori aumenta le probabilità di poter trattare il cancro con le terapie target che agiscono direttamente su queste mutazioni per arrivare a risultati migliori e terapie meglio tollerate. Per fare un esempio, da uno studio condotto in pazienti non fumatori (o fumatori occasionali) con adenocarcinoma polmonare, FoundationOne® ha identificato nel 65% dei casi alterazioni genomiche potenzialmente trattabili con terapie già disponibili o in studio clinico che i precedenti test non avevano individuato.
Grazie a questo nuovo strumento l’oncologo può quindi acquisire informazioni dettagliate che consentono di ampliare le opzioni terapeutiche, mettendo in relazione il profilo mutazionale del tumore del singolo paziente con le terapie target. Il nuovo test riesce a rilevare tutte le 4 classi di alterazioni genomiche necessarie per un’ampia profilazione del tumore.
“Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti nel campo dell’oncologia – afferma il Professor Armando Santoro, Direttore dell’Humanitas Cancer Center e Ordinario di Oncologia all’Università Humanitas – noi medici oggi possiamo usufruire di servizi che ci supportano nelle decisioni terapeutiche e che ci consentono di offrire ai pazienti cure sempre più personalizzate. La profilazione genomica è, in quest’ottica, uno strumento estremamente efficace. Attraverso l’individuazione delle alterazione responsabili della crescita tumorale siamo in grado di valutare più opzioni terapeutiche per il paziente”.
FoundationOne® è adatto a tutte le tipologie di pazienti (sono oltre 180.000 i pazienti profilati, e oltre 4.000 medici/patologi che lo hanno utilizzato). Ad oggi viene principalmente applicato per:
– Nuova diagnosi con carcinoma polmonare non a piccola cellule (NSCLC) metastatico.
– Nuova diagnosi con tumore solido raro metastatico.
– Nuova diagnosi con carcinoma di origine sconosciuta (CUP).
– Nuova diagnosi tumore solido aggressivo metastatico (ad esempio carcinoma del pancreas).
– Tumori solidi metastatici che hanno esaurito le terapie indicate nelle linee guida e che necessitano di un test molecolare pur mantenendo performance status adeguato.
– Diagnosi di tumore solido e scarsa disponibilità di tessuto. http://www.foundationmedicine.it
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Nuovo prototipo per l’insegnamento online
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Perugia.Palazzo Gallenga, Piazza Fortebraccio, 4 Si chiama “Pro 3” ed è un prototipo didattico-scientifico che servirà a potenziare l’insegnamento online dei corsi di laurea magistrale dell’Università per stranieri di Perugia. Un modo rivoluzionario per avvicinare studenti, docenti e ricercatori nei percorsi formativi. L’ambizioso progetto è stato presentato oggi dal rettore della Stranieri, Giovanni Paciullo insieme a Giuliana Grego Bolli, coordinatrice del gruppo di lavoro Pro3. Il programma scientifico è stato presentato al Campus universitario della Stranieri di Perugia, in via Carlo Manuali, alla presenza del professor Marco Ronchetti, docente di Ingegneria dell’Università di Trento che ha ampiamente discusso del nuovo metodo di studio per migliorare l’apprendimento degli studenti.“L’obiettivo principale di questo progetto sperimentale – ha detto il rettore Giovanni Paciullo – assolutamente innovativo per l’Ateneo perugino è quello di rafforzare le competenze trasversali degli studenti iscritti ai quattro corsi di laurea magistrale dell’Università per Stranieri di Perugia, ed è importante di come il nostro Ateneo si pone nei confronti delle nuove sfide della frontiera didattico-scientifica sempre in costante e veloce perfezionamento”Per Giuliana Grego Bolli “La Stranieri di Perugia ha pensato come indicatori un progetto di Ateneo che mira da un lato a rafforzare le cosiddette soft skills o competenze trasversali degli studenti intese sia in termini cognitivi sia in termini relazionali ma anche come capacità creative. Un esperimento che ha tra gli obiettivi anche quello della modernizzazione degli ambienti di studio e di ricerca, dell’innovazione delle metodologie didattiche e soprattutto degli interventi per il rafforzamento delle competenze trasversali acquisite dagli studenti mediante il nuovo prototipo didattico per i corsi di Laurea magistrale dell’Università per stranieri di Perugia”.Il prototipo sperimentale dei percorsi formativi si baserà principalmente su due tipologie: una rivolta in modo specifico a studenti non frequentanti, mirato a erogare quattro insegnamenti curricolari delle quattro lauree magistrali attraverso una piattaforma e-learning, integrando strumenti e metodologie digitali a distanza; l’altra sarà rivolto in generale agli studenti delle quattro lauree magistrali, finalizzato ad assegnare due insegnamenti curricolari in una modalità integrata aula/rete, in cui strumenti e metodologie tradizionali si integrino in modo modulare con metodi innovativi, basati anche su approcci informali, sociali ed interdisciplinari all’apprendimento, come ad esempio la compresenza in aula di docenti di discipline diverse.
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Presentazione Atlante di Pedagogia del Lavoro
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Roma 21 marzo 2018 alle ore 16, nel Parlamentino del CNEL a Roma, in via Davide Lubin 2, verrà presentato il volume Atlante di Pedagogia del Lavoro, curato da Giuditta Alessandrini, Professore ordinario all’Università degli Studi di Roma Tre, ed edito dalla Casa Editrice Franco Angeli nella collana Pedagogia del Lavoro. I lavori saranno aperti dall’indirizzo di saluto del Dottor Pasquale Basilicata, Direttore Generale dell’Università di Roma Tre e introdotti dal Senatore Tiziano Treu, Presidente CNEL. Interverranno il Professor Umberto Margiotta, Presidente SIREF e ordinario di Pedagogia Generale, il Dottor Federico Cinquepalmi, Dirigente MIUR (Coordinamento della ricerca in ambito internazionale) e il Professor Massimiliano Costa, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, membro del consiglio direttivo SIPED con delega ai temi di Educazione, Formazione e Lavoro.
Parteciperanno poi alla tavola rotonda, coordinata dal giornalista e docente dell’Università di Roma “La Sapienza”, Romano Benini, il Professor Massimiliano Fiorucci, Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre e consigliere SIPED e il Dottor Maurizio Drezzadore, consulente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Interverrà l’Autrice e saranno presenti alcuni Coautori.L’Atlante di Pedagogia del Lavoro disegna alcuni percorsi narrativi proposti da una rosa di Autori, tra i più rappresentativi della disciplina in ambito accademico a livello nazionale ed internazionale (Ocse, Cedefop, Vetnet, EERA). Le “narrazioni” si traducono in approcci di ricerca e raccomandazioni per le policies sociali. Il lettore può trovare risposte sulle questioni più rilevanti oggi e nel prossimo futuro sul rapporto tra formazione e lavoro. Il volume è destinato agli studenti e ai dottorandi dei Dipartimenti di Scienze dell’Educazione, ai formatori, agli studiosi delle discipline relative al lavoro, agli insegnanti e ai dirigenti impegnati nell’innovazione scolastica e professionale.Il volume contiene scritti di Giuditta Alessandrini, Giuseppe Bertagna, Massimiliano Costa, Fabrizio d’Aniello, Daniela Dato, Piergiuseppe Ellerani, Michael Gessler, Pierluigi Malavasi, Valerio Massimo Marcone, Umberto Margiotta, Emanuele Massagli, Alessandro Mele, Daniele Morselli, Martin Mulder, Paolo Nardi, Claudio Pignalberi, Andrea Potestio, Konstantinos Pouliakas, Henning Salling Olesen, Fabio Roma, Alessandra Vischi, Giuseppe Zago.
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“L’informazione che vorrei: La Rete, le sfide attuali, le priorità future”
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Libro di Ruben Razzante, docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano e alla Lumsa di Roma. “L’informazione che vorrei. La Rete, le sfide attuali, le priorità future”, edito da FrancoAngeli, di cui Ruben Razzante ha curato la pubblicazione e che include scritti di: Marcello Cardani, Elio Catania, Maurizio Costa, Carlo D’Asaro Biondo, Pasquale D’Innella Capano, Luciano Fontana, Giovanni Pitruzzella, Lorenzo Sassoli de Bianchi, Franco Siddi, Antonello Soro e Carlo Verna. “L’informazione che vorrei” intende essere una sorta di manifesto programmatico per la prossima legislatura, che spieghi a un pubblico generalista, dal punto di vista degli addetti ai lavori (authority, motori di ricerca, editori, giornalisti, professionisti della comunicazione, manager del settore, esperti), quali saranno gli impegni che Parlamento e Governo dovranno prendere in questi ambiti e quali saranno le sfide più impegnative e avvincenti che attendono l’Europa multimediale e digitalizzata.
Nel suo corposo saggio introduttivo e in quello conclusivo, Ruben Razzante analizza le prospettive e gli sviluppi possibili dei media tradizionali e affronta i temi della diffusione in Rete di disinformazione e fake news, della protezione dei diritti in Rete, della valorizzazione della professione giornalistica e della riforma della governance Rai.
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Franco Mulas ‘68: Opere dal 1968 al 1973
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Roma Venerdì 23 marzo alle ore 18.00 si inaugura, presso la Galleria André,Via Giulia 175 la mostra Franco Mulas ’68, opere realizzate negli anni 68-73. L’esposizione è curata da Lorenzo Canova, con testi di Lorenzo Canova, Enzo D’Arcangelo, Tommaso Di Francesco, con il supporto dell’Archivio delle arti elettroniche – Laboratorio per l’arte contemporanea – Università degli Studi del Molise.
In cinque decenni Franco Mulas ha tracciato un arco lungo e ricco di capitoli, iniziato con una figurazione di grande rigore che ha saputo raccogliere sollecitazioni internazionali e lo stimolo decisivo della Pop Art americana, con espliciti omaggi a James Rosenquist, che però non si declinano nella linea di una banale imitazione di modelli d’oltre oceano, ma che si collocano in modo autonomo e del tutto personale in un ampio contesto italiano ed europeo.Mulas ha saputo infatti distinguersi grazie ad uno sguardo lucido e rigoroso, a una visione che non vuole seguire pedissequamente una realtà trasposta dalla fotografia, ma innestandolo nelle radici della sua opera per stravolgere completamente ogni possibilità di intenzione imitativa.
Il famoso ciclo sul ’68 dipinto da Mulas ha così la forza di una riflessione critica e la potenza di una premonizione, rileva in modo immediato e folgorante il dramma e le contraddizioni di quel movimento e l’impossibilità di una rivoluzione perennemente sognata e teorizzata con la forza dell’utopia.Si è parlato per Franco Mulas di confluenze di Rosenquist, di Blow Up di Antonioni, di Godard, di pensiero di Rudi Dutshke, di “benessere alienante”, meglio ancora aggiungeremo di Basaglia, di Laing, di Marcuse,di Benjamin.C’è nei dipinti “L’Immaginazione non ha preso il potere”, “Le pietre d’Europa”, “Dialogo sul potere”, “Nous sommes tous indesirables”,”Gilles alla Bastiglia”, tutta la frenesia dei corpi, la forza carnale della loro solitudine. C’è l’inizio dell’antropologia contemporanea del malessere profondo, ineludibile, narrata con il colore lucido che vuole rimanere e non offuscarsi. In questo modo Mulas dipinge figure in fuga e il dialogo silenzioso tra l’uomo dalla pelle nera e Lincoln, apre possibili riflessioni sulla schiavitù e sulla persistenza nel mondo contemporaneo su un razzismo che oggi è riemerso con una diffusione devastante, sulla storia e sulla narrazione del nostro presente.Ecco allora la metamorfosi cercata da Franco Mulas: il manifesto del Maggio Francese diventa una duratura pala del Duecento e le scalinate porose di Valle Giulia trasmettono il dolore fisico per un potere che non si è diffuso. Per un mondo nuovo che non è venuto.
Franco Mulas nasce a Roma nel 1938. Studia pittura all’Accademia di Francia a Roma, città in cui tuttora vive e lavora. La prima mostra personale, con una presentazione di Renzo Vespignani, si tiene alla Galleria “Sagittario” di Bari nel 1967.
Dal 23 marzo al 7 aprile 2018 Orari: martedi-venerdi 10.30-12.30 / 16.00-19.30 – 24marzo e 7 aprile: 16.30-19.30 – 30 marzo chiuso.
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Be Comics! 2018
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Padova Dal 23 al 25 marzo Festival internazionale del Fumetto, del gioco e della cultura pop il festival internazionale che nella città di Padova farà divertire proprio tutti. La manifestazione organizzata da Arcadia Arte in collaborazione con il Comune di Padova, direzione artistica di Matteo Stefanelli, offrirà unampia gamma di appuntamenti pensati per il pubblico di ogni età.
Tre i poli principali in cui verranno convogliate le proposte tutte accessibili con un unico biglietto: il Centro Culturale Altinate San Gaetano fulcro del fumetto e manga con case editrici, ospiti, incontri, workshop e mostre; il padiglione 7 della Fiera di Padova cuore dellentertainment con spazi games, videogames, cosplayer e Youtuber; lOrto Botanico interamente riservato al mondo dei bambini, con laboratori e area ludica. Ogni sede sarà comodamente raggiungibile attraverso i mezzi pubblici o autonomamente e ciascuna location sarà collegata da un servizio navetta gratuito. Si potranno trovare:
tre mostre dedicate alle frontiere della fantascienza ‘quotidiana’, attraverso una rassegna dei lavori più immaginifici del maestro Milo Manara, un tuffo nelle fantasiose creazioni Marvel di Gabriel Walta, e una vasta monografica dedicata alle “Femmine Fantastiche” di Manuele Fior, presente anche con un’esposizione completa delle sue eleganti copertine per la serie Bonelli Mercurio Loi
una speciale selezione di preziosi disegni originali (cels) per le indimenticabili serie animate di super robot giapponesi, da Goldrake a Mazinger, da Jeeg Robot a Daitarn3
un divertente percorso tra le Piccole storie di Federico Bertolucci, l’illustratore italiano che ha dato vita ad alcuni dei più emozionanti racconti di “scoperta della natura” degli ultimi anni
una mostra-anteprima dedicata alla serie italiana che rilancia il cult Il Corvo di James O’Barr, con le tavole originali dei disegnatori Werther dell’Edera e Matteo Scalera
un tributo ad Akira Toriyama, il creatore di Dragon Ball, realizzato da alcuni tra i più interessanti talenti emergenti del fumetto italiano
un’esposizione delle fotografie del reporter Carlos Spottorno, già vincitore di un World Press Photo Award, per il suo innovativo “fotoromanzo giornalistico” La Crepa
una mostra-anteprima delle tavole originali di Marco Galli per il suo Epos, graphic novel che segna il debutto editoriale della nuova etichetta Stigma
…e molto altro ancora, nelle due speciali Dark Room e Color Room che esporranno tavole originali dalle opere “nere” firmate da Ratigher, Spugna, Adriano Carnevali e work in progress di nuovi maestri del colore quali Barbara Baldi, Luke Healy ed Emanuele Tenderini.
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Povera Italia! Il 23% delle famiglie a rischio povertà
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Rimbalzano oggi, sulle prime pagine di tutti i quotidiani italiani, e appena dopo la chiusura della campagna elettorale (casi della vita!), i risultati dell’ultima indagine di Bankitalia sui bilanci delle famiglie italiane nel 2016. Con grande meraviglia di tutti coloro che la povertà non la vivono e non la vedono nemmeno da lontano, e che invece oggi riguarda tantissimi lavoratori, si scopre che in Italia una grande parte delle famiglie (23%) è a rischio povertà e che si tratta soprattutto di nuclei formati da giovani, stranieri e residenti al sud, quasi un quarto della popolazione in Italia, il livello più alto mai raggiunto (il precedente record si è registrato nel 2006 col 19,6%) e che ci fa tornare indietro di 30 anni. Contemporaneamente uno studio Censis-Confcooperative che leggeremo sui giornali domani avverte che quasi sei milioni di cosiddetti millennials nel 2050 ingrosseranno i ranghi dei poveri grazie alle pensioni da fame di cui, si fa per dire, godranno. Per l’esattezza si parla di 5,7 milioni di lavoratori tra precari, Neet e working poor.Non basta, poiché il dato che emerge da Bankitalia è anche quello che il 70 % della popolazione detiene solo il 25% del patrimonio complessivo: “È aumentata la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi” e certifica che: il 30% più ricco delle famiglie ha circa il 75% del patrimonio netto rilevato nel complesso, con una ricchezza netta media di 510mila euro e di questo il 5% più ricco ha un patrimonio netto in media pari a 1,3 milioni di euro.
Al 30% delle famiglie più povere invece vengono lasciate briciole pari a ben l’1% della ricchezza.Viene da chiedersi come mai i commentatori non facciano alcun riferimento alle cause e al quadro internazionale, alle politiche UE e non solo. E’ fuor di dubbio che questa situazione è la diretta conseguenza delle politiche di aggressione dei poteri finanziari europei e mondiali che macinano lavoro, massacrano ricchezze aumentando divari, alimentano guerre di rapina e che non potrà che peggiorare grazie alla modifica dell’art.81 della Costituzione che ha inserito nella Carta Costituzionale il principio del pareggio di bilancio e alle continue richieste di sempre maggiore austerità che puntualmente arrivano dalla Commissione Europea come avverrà ancora di qui a poche settimane.Sì, questi dati evidenziano e ci si spiegano tante cose! Soprattutto fanno emergere sempre più pressante e irrinviabile la necessità che i lavoratori tornino protagonisti e si organizzino per dare la forte risposta sociale di lotta necessaria a mettere fine all’arroganza delle lobby economiche e sindacali e allo sfruttamento del lavoro.
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La famiglia è un punto di riferimento per i giovani sportivi
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
“Il mondo del calcio ha bisogno di valorizzare il ruolo della famiglia”. E’ il messaggio lanciato dal Prof. Alberto Gambino, Pro-Rettore dell’Università Europea di Roma e Direttore della Rivista di Diritto Sportivo del CONI, in apertura di un incontro sul tema del Calciomercato, che si è tenuto all’Università Europea di Roma.“La famiglia – ha ricordato Gambino – ha un ruolo fondamentale e insostituibile nella formazione e nella tutela dei giovani calciatori, che spesso vengono catapultati in un mondo più grande di loro, in cui è facile smarrirsi. Le forti pressioni e l’improvviso successo possono rappresentare un rischio. Per questa ragione, la famiglia è il punto di riferimento più importante per chi si affaccia nel mondo dello sport. Nessuno potrà mai prendere il suo posto. L’influenza della famiglia è talmente forte che se i rapporti al suo interno sono in crisi, questo si riverbera anche sulla serenità dell’atleta”.Secondo il Pro-Rettore dell’Università Europea di Roma “oggi i giovani calciatori sono spesso sottoposti a condizionamenti e pressioni, fin dal momento in cui iniziano la loro attività. La ricerca esasperata del campioncino e il falso mito della vittoria ad ogni costo rischiano di offuscare l’autentico significato della pratica sportiva, che è quello educativo”.“Gli interessi economici – ha ricordato Gambino – non devono prevalere sugli aspetti etici fondamentali dell’attività sportiva. Negli ultimi anni si è diffusa sempre di più una nuova figura professionale: il procuratore sportivo. E’ importante che il procuratore sia alleato della famiglia. Oltre ad essere un bravo professionista, deve saper accompagnare con umanità i familiari dei giovani calciatori, consigliandoli ed aiutandoli nelle proprie scelte. Tutto questo non potrà che giovare al mondo dello sport, contribuendo a costruire un ambiente migliore ed un futuro sano per le nuove generazioni”.
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Il terzo paradiso di Michelangelo Pistoletto: ad Ancona l’arte sfida l’odio
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Ad Ancona dal 4 all’8 aprile 2018, il festival art+b=love(?) è dedicato alla capacità dell’arte di stimolare lo sviluppo economico e sociale dei territori, adotta il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto come simbolo di uguaglianza e cittadinanza contro ogni forma di intolleranza, ad appena due mesi dalla strage aggravata da razzismo avvenuta a Macerata.
La performance artistica si svolgerà sabato 7 aprile 2018, a partire dalle ore 16, presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, alla presenza del Coordinatore degli Ambasciatori del Terzo Paradiso Francesco Saverio Teruzzi, come tramite di un messaggio culturale: un’azione per sensibilizzare la società a farsi promotrice di un cambiamento culturale, stimolando la capacità di rispondere al razzismo e all’intolleranza attraverso gli strumenti della legalità, del dialogo
sociale e del lavoro.
«“Terzo Paradiso” – ha affermato Pistoletto – significa il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzi tutto ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune».
«Nella convinzione che il lavoro, cioè le imprese, – dichiarano Cesare Biasini Selvaggi e Federico Bomba, direttori del festival – già da molti anni stiano dando prova di essere uno dei luoghi chiave per agevolare l’integrazione tra culture diverse, vogliamo coinvolgere in questa
straordinaria performance le aziende che hanno già fatto proprio questo valore, rendendo protagonisti dell’opera i dipendenti stranieri, risorsa fondamentale per la crescita economica e sociale dei territori».
L’opera “Terzo Paradiso” è composta da tre cerchi consecutivi, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito. I cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie; quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo
della nuova umanità. Le aziende potranno contribuire a comporre il simbolo del “Terzo Paradiso” di Pistoletto inviando alla Mole di Ancona, in rappresentanza, un proprio dipendente straniero che depositerà un oggetto emblematico dell’azienda stessa, della sua attività. Ogni azienda partecipante diventerà così testimonial di quanto il simbolo rappresenta, dei suoi valori di integrità e integrazione.
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Pasqua al Castello di Rivau nella Loira
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Valle della Loira: riapre venerdì 31 marzo Chateau du Rivau, un castello medievale immerso in un’atmosfera da sogno che in passato ha ospitato molti personaggi illustri (anche Giovanna d’Arco e Rabelais sono passati di qui…), circondato da 14 giardini, – vere eccellenze botaniche ispirate dalle fiabe e dalla mitologia (l’Aiuola di Lavanda, l’Orto di Gargantua, Il Bosco Innamorato, la Foresta Incantata, Il Giardino di Pollicino, Il Labirinto di Alice nel Paese del Rivau, Cassinina, Il Viale dei Profumi, Il Frutteto del Paradiso, Il Giardino dei Filtri d’Amore,I Giardini Segreti, Il Giardino della Principessa Raperonzolo, La Tartufiera e Il Viale delle Fate)-, e arricchito da 20 opere d’arte monumentali dislocate nel parco. Una meta ideale da visitare con la famiglia.
Per Pasqua il Castello organizza sabato 31 marzo, domenica 1 e lunedì 2 aprile “la “Caccia alle uova” per i bambini dai 4 ai 12 anni. Accompagnati da animatrici in costume, i più piccoli
partiranno alla ricerca delle uova di cioccolato e, rispondendo ad alcuni indovinelli, scopriranno dove sono nascoste le uova.
Quando: 31 marzo, 1 e 2 aprile alle ore 11.00 e alle ore 15.30 Costo: 3.50 euro a bambino + 7,00 € ingresso (ingresso gratuito per i bambini di età inferiore ai 5 anni) Trasformato dall’amore e dall’impegno della famiglia Laigneau in un luogo magico, Il Rivau si risveglia con l’arrivo della bella stagione con tantissime fioriture come quelle delle viole color malva e bianche, dei muscari, degli anemoni e delle fritillarie, ma soprattutto protagonista del mese di aprile è l’oceano di narcisi del parco, che offrono uno spettacolo ineguagliabile. A forma di farfalla, doppi, a trombetta, i narcisi regalano una sinfonia di chiaroscuro di bianchi, con bottoni dall’oro all’arancio, tutti con profumi deliziosi. Sono tantissime le varietà di narcisi presenti nei Giardini, tra i più sorprendenti i Narcisi ‘Kedron’, dal colore albicocca con le corolle arancio: al Rivau ce ne sono 1000, tutti profumatissimi.
Ideati da Patricia Laigneau, i Giardini sono stati classificati come “Jardin Remarquable” dal Ministero della Cultura francese. Sono inoltre Conservatorio della Rosa Profumata – con oltre 450 varietà di rose profumate – e Conservatorio degli Ortaggi della Regione del Centro, con la coltivazione di prodotti locali come cavoli, fagioli e zucche.
I visitatori possono fermarsi al Ristorante della Fattoria dove vengono proposte insalate, quiches e zuppe, realizzate solo con le verdure coltivate nell’orto del Castello come il Cavolo rapa giallo di St. Marc, il Fagiolo del Barangeon, la Lattughina del Berry, la Zucca di Touraine o provenienti delle fattorie vicine.
E’ possibile anche soggiornare nelle 7 camere del Castello situate nelle Scuderie Reali e ognuna dedicata a grandi re, regine e figure del passato. Le camere sono una diversa all’altra e ciascuna ospita opere di arte contemporanea affiancate a quadri antichi, raccolte da Patricia Laigneau, proprietaria con la famiglia del castello e collezionista d’arte da 40 anni, con la precisa volontà di condividere con gli ospiti la bellezza e l’arte distribuendo la propria collezione personale nei saloni del castello, nelle camere e nel parco.
Un salto nel passato per respirare la vera atmosfera del XV secolo in un castello delle fiabe.
Il Castello di Rivau si trova a 10 km da Chinon, tra Tours e Poitiers, a due ore e mezza da Parigi, ed è un’ottima base per escursioni di uno o due giorni nei dintorni.Chateau du Rivau è aperto tutti i giorni fino al 4 novembre. http://www.chateaudurivau.com
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Nel bicentenario della nascita di Karl Marx
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Roma, 23/24 marzo 2018 ore 10 via della Dogana Vecchia 5 Sala conferenze Fondazione Basso Questo seminario intende rileggere il lascito di Marx e in particolare del Capitale alla luce di questioni che oggi rendono particolarmente vive le analisi marxiane, facendo di questa opera uno strumento irrinunciabile al fine di comprendere le dinamiche del capitalismo contemporaneo. Non a caso negli ultimi anni Marx torna ad essere interrogato da più parti del globo e le sue categorie interpretative tornano ad essere utilizzate per far luce sia sui rapporti di dominio odierni, sia sui conflitti e le lotte che sfidano le dinamiche, i dispositivi e l’organizzazione dell’attuale capitalismo. I temi proposti intendono interrogare il Capitale alla luce del presente, sulla base dell’assunto che il pensiero di Marx è stato ed è ancora, più che mai nel contesto odierno, un metodo per interpretare e per pensare ad una trasformazione possibile. «Leggere Il Capitale» è ancora all’ordine del giorno. Intervengono:
Étienne Balibar, L’attualità del Capitale di Marx
Giacomo Marramao, General Intellect: il cervello sociale come bene comune
Alfonso Maurizio Iacono, La cooperazione
Chiara Giorgi, L’interpretazione di Lelio Basso
Claus Offe, The liberal democracy ‘cube’ under the onslaught of populist politics
15.00-19.00
Alisa Del Re, Inchiesta operaia e riproduzione
Riccardo Bellofiore, Teoria del valore e critica dell’economia politica: la riscoperta del Capitale come teoria monetaria dello sfruttamento
Stefano Petrucciani, Reificazione: le avventure di un concetto
Luca Basso, Lo Stato nel Capitale fra genealogia e pratica politica
Paolo Favilli, Il Capitale e la storia: appunti
Sabato 24 marzo – 9.30-13.30
Laura Pennacchi, Feticismo della merce e alienazione
Giorgio Cesarale, Logica e processo conoscitivo nel Capitale
Alessandro Montebugnoli, La questione della produzione materiale
Roberto Finelli, Il Capitale come Soggetto. Il circolo del presupposto-posto
Adalgiso Amendola, Produzione di merci/produzione di soggettività
Francesco Raparelli, Note sul concetto di forza-lavoro
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A Pasqua l’orchestra Mozart con Haitink in residenza
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
Lugano 1, 2, 4 e 5 aprile 2018 L’Orchestra Mozart, compagine che affianca grandi solisti e prime parti di orchestre a giovani talenti provenienti da ogni parte del mondo, torna a LuganoMusica per una residenza pasquale che in cinque giorni presenterà due concerti sinfonici e due cameristici presso la Sala Teatro del LAC. Sotto la direzione prestigiosa del maestro Bernard Haitink, i due concerti sinfonici si terranno il giorno di Pasqua, domenica 1 aprile, alle ore 17.00, e mercoledì 4 aprile alle ore 20.30. I programmi alternano alle due ultime sinfonie di Franz Schubert (La Grande e l’Incompiuta) due concerti di Mozart: il venticinquesimo per pianoforte in do maggiore (solista Paul Lewis) e il quinto per violino (solista Vilde Frang).
I due concerti cameristici con i Solisti dell’Orchestra Mozart si terranno invece il giorno di Pasquetta, lunedì 2 aprile alle ore 17.00, e giovedì 5 aprile alle ore 20.30 e presenteranno, accanto a capolavori cameristici di Schubert (Trio in si bemolle maggiore e Ottetto), opere di due maestri del secondo Novecento: Luciano Berio (Opus Number Zoo) e György Ligeti (Bagatelles).
L’entusiasmo comunicativo dei musicisti che compongono l’Orchestra Mozart, aggiunto all’altissimo livello artistico di ognuno di loro e dell’orchestra nel suo complesso, corrisponde perfettamente allo scopo che LuganoMusica vuole raggiungere con la rassegna dei concerti di Pasqua.In occasione di tutti e quattro i concerti, alle ore 19.00 presso il “Caffè degli Artisti”, creato per l’occasione, si terranno incontri e dialoghi di approfondimento con artisti ed esperti.
Concerto domenica 1 aprile, ore 17.00 Orchestra Mozart Bernard Haitink, direttore Paul Lewis, pianoforte
Il primo concerto dell’Orchestra Mozart si apre con un’opera del Genio di Salisburgo: il Concerto in do maggiore K. 503. Bernard Haitink accompagnerà il pianista inglese Paul Lewis – allievo di Alfred Brendel e apprezzato interprete del classicismo viennese – nell’opera che sancì il distacco, nel 1787, fra Mozart e il pubblico della sua città. Sembra infatti che il concerto fosse destinato a Praga, città che si apprestava ad accogliere trionfalmente il compositore proprio nel momento in cui Vienna gli voltava le spalle. Nella seconda parte del programma, Haitink dirigerà l’ultima Sinfonia di Franz Schubert (la Grande in do maggiore), che vanta due padrini d’eccezione: Robert Schumann, scopritore dell’autografo e incantato della divina monumentalità della Sinfonia e Felix Mendelssohn, che la battezzò postuma nel 1839 al Gewandhaus di Lipsia. Mozart e Schubert sono anche un omaggio alla tradizione dell’Orchestra Mozart, in quanto già al centro degli interessi e dell’attività del fondatore: Claudio Abbado.
Dopo il concerto, alle ore 19.00 presso il Caffè degli artisti si terrà un incontro dal titolo “La Bologna musicale – Mozart, Rossini, Wagner”. Giada Marsadri dialoga con il Prof. Loris Azzaroni, Presidente della Regia Accademia Filarmonica di Bologna, sede dell’Orchestra Mozart.
Concerto lunedì 2 aprile, ore 17.00 Solisti dell’Orchestra Mozart
Accanto al grande repertorio sinfonico, l’Orchestra Mozart ha coltivato la musica da camera. È nella natura di questa compagine esercitare anche in formazione completa quell’arte dell’ascolto, dello studio e della condivisione indispensabili nella musica da camera, seguendo il pensiero musicale del fondatore, Claudio Abbado. Così, per il secondo concerto della residenza a LuganoMusica, i Solisti della Mozart propongono, oltre all’accostamento fra una versione per pianoforte e quintetto d’archi del Concerto in la maggiore K. 414 di Mozart e del Trio per archi in si bemolle maggiore di Schubert, una gustosa opera di Luciano Berio. Si tratta di Opus Number Zoo, per quintetto di fiati. Secondo l’Autore «è un breve lavoro d’occasione scritto nel 1951 per un pubblico di giovani e rivisto nel 1970. I quattro brani che lo compongono corrispondono ciascuno a un testo letto dai musicisti, isolatamente o assieme. I quattro poemi, che narrano vicende di animali, sono di Rhoda Levine». Dopo il concerto, alle ore 19.00 presso il Caffè degli artisti: “Musica e poesia – Dante”, con Igor Horvat (lettore) e Riccardo Ronda (pianista). In programma, Après une Lecture de Dante di Franz Liszt.
Concerto mercoledì 4 aprile, ore 20.30 Orchestra Mozart Bernard Haitink, direttore Vilde Frang, violino.
Anche il secondo concerto sinfonico dell’Orchestra Mozart sotto la direzione di Bernard Haitink nasce nel segno dei sommi vertici della musica viennese: Mozart e Schubert. L’apertura e la chiusura del concerto sono affidate a due fra le più celebri Sinfonie del repertorio: l’inquieta e fantastica “Incompiuta” di Schubert e la “Jupiter”, diamante della corona sinfonica di Mozart. L’Incompiuta eseguita postuma nel 1865 (più di quarant’anni dopo la sua composizione) è l’emblema del suo autore fin dal tema principale. Il titolo latino per il testamento sinfonico di Mozart che richiama il Re degli Dei sottolinea l’olimpica monumentalità della forma e l’equilibrio magistrale fra armonia e contrappunto, sempre congiunto a semplicità, leggerezza, trasparenza. Fra le due Sinfonie Haitink accompagna nel Quinto Concerto per violino di Mozart l’affermata solista norvegese Vilde Frang, scoperta bambina da Mariss Jansons e vincitrice nel 2012 del prestigioso Credit Suisse Young Artists Award. Prima del concerto, alle ore 19.00 presso il Caffè degli artisti nella Hall: Enrico Parola, giornalista, Etienne Reymond, direttore artistico di LuganoMusica, e i musicisti dell’Orchestra Mozart faranno un’introduzione al concerto.
Concerto giovedì 5 aprile, ore 20.30 Solisti dell’Orchestra Mozart. I Solisti dell’Orchestra, abituati fin dalla fondazione a formare organici variabili, dal trio all’ottetto, a cui hanno partecipato di volta in volta diverse prime parti dell’orchestra (Alessandro Carbonare, Giuliano Carmignola, Guilhaume Santana, Jacques Zoon) o affermati solisti (Guy Braunstein, Bruno Canino, Till Fellner e Ingrid Fliter), presentano le sei Bagatelles per quintetto di fiati dell’ungherese György Ligeti (1957). Segue l’Ottetto per archi e fiati in fa maggiore di Schubert. Commissionato dal conte viennese Troyer, eccellente clarinettista amatore, con l’indicazione di realizzare un’opera nello spirito del Settimino di Beethoven, l’Ottetto di Schubert brilla di una luce propria così forte da oscurare anche il modello.
Prima del concerto, alle ore 19.00 presso il Caffè degli artisti: “Musica e Poesia – Petrarca”, con Cristina Zamboni (lettrice) e Cecilia Facchini (pianista). In programma i Tre Sonetti del Petrarca, S 270 di Franz Liszt.www.luganomusica.ch
Biglietti per i concerti dell’Orchestra Mozart: Fr. 132.- / 13.20Biglietti per i concerti con i Solisti dell’Orchestra Mozart: Fr. 20.
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Agorà e Hotel Volver dedicato alla riqualificazione alberghiera
Posted by fidest press agency su venerdì, 16 marzo 2018
“Il Turismo è uno dei più potenti volani del nostro territorio. Il riposizionamento strategico del nostro sistema turistico deve essere fondato sulla riqualificazione”. Con queste parole Salvatore Contrafatto, Presidente CDO Sicilia Orientale ha aperto la seconda tappa di Hotel Rewind tenutasi lo scorso 7 marzo a Catania.Per il Presidente informare è l’obiettivo primario per poter avere un impatto a livello nazionale.“Non si vendono emozioni, ma responsabilità e progetti”, prosegue Nico Torrisi, Presidente Federalberghi Sicilia. Nell’evidenziare lo stato di salute del turismo in Regione, Torrisi fa capire quanto ancora in Sicilia si viva nel fenomeno della stagionalità. Bisognerebbe essere più vivi sul mercato, prendere spunto da chi fa meglio e attuarlo nella maniera migliore. “A me piacerebbe una Sicilia in grado di pensare a tutti coloro che animano il turismo. Dobbiamo avere una visione più aperta: la vera scommessa è una lotta sulla qualità non sono sulle strutture, ma anche sulle persone che lavorano nelle strutture alberghiere”.
Bisogna lavorare sulla qualità a partire dalla formazione, dalle persone e soprattutto dalle strutture. È quanto portato in campo anche da Alessandro D’Andrea, Presidente Nazionale Associazione Direttori Albergo, con l’esempio della riqualificazione del Senato Hotel Milano. “Riqualificare o costruire ex novo una struttura significa far sì che questa funzioni al meglio per far vivere un’esperienza agli ospiti”.Questo perché, prosegue Roberto Vitali, CEO Village for All V4A, saper rispondere alle reali esigenze dei propri clienti è necessario. Soprattutto se si considera una fetta della popolazione mondiale (circa il 13%) che presenta delle disabilità motorie temporanee o permanenti e che è sempre più attenta all’accessibilità delle strutture che seleziona e al comfort che contemporaneamente offrono. Per Leopoldo Busa, esperto in qualità dell’aria indoor, sono clienti attenti alla propria salute e, nella scelta della struttura alberghiera, si concentrano su quelle che nel processo di realizzazione o riqualificazione hanno prestato attenzione alla scelta dei materiali, degli arredi e dei prodotti. E sono clienti attenti al comfort acustico, come sostiene Elena Stoppioni, Presidente Federazione CDO Edilizia.A parlare di qualità delle persone che lavorano nel settore alberghiero è Mario Cardone con JobValet, la prima piattaforma di recruiting dedicata agli hotel e ristoranti, che individua il matching tra candidati e ruoli, sulla base del bilanciamento ideale tra esperienza e competenze. A parlare, invece, di qualità delle strutture, è Giuseppe Chiodo, Applied Systems Specialist Daikin, che ha illustrato alla platea Soluzioni HVAC integrate nella riqualificazione alberghiera.
Appuntamento a Milano il 19 aprile con una puntata speciale di Hotel Rewind all’interno di space&interiors 2018 per parlare dell’albergo del futuro.
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