Il y a tout juste un an, l’Europe, de Bruxelles à Berlin, soufflait de soulagement après avoir tremblé jusque durant l’entre-deux-tours de la présidentielle française. Depuis cette élection remportée au son de l’Hymne à la joie, pourquoi cacher la sienne devant tant d’enthousiasme pour un projet européen qui avait fini par s’en interdire toute démonstration ? C’est cet « enthousiasme contagieux » qui a impressionné le jury allemand du prix Charlemagne, qui sera décerné à Emmanuel Macron ce 10 mai. Dans l’auguste ville d’Aix-la-Chapelle, l’Union européenne fêtera son nouvel héros. Nul doute que le discours du président français sera à la hauteur de l’honneur qui lui est fait. Durant sa campagne comme durant sa première année au pouvoir, Emmanuel Macron a compris que l’Europe ne se poursuivra qu’en suscitant de l’émotion, qu’elle se ragaillardira par un sentiment d’appartenance commune. Les « petits pas » de Jean Monnet n’interdisent pas les grandes envolées, ni la froideur normative et la tiédeur des compromis, la chaleur d’un affectio societatis à former, y compris par le verbe. Le chef de l’État cherche ainsi à make Europeans proud again (redonner fierté aux Européens), pour paraphraser Trump. Son discours d’Aix s’inscrit à la suite de ceux d’Athènes à Strasbourg, en passant par Francfort et Göteborg, avec la Sorbonne en point d’orgue d’une première année toute en éloquence. Une série pour chercher à rendre au projet européen profondeur, horizon et hauteur de vue quand sa justification tendait à se borner à Erasmus et au roaming gratuit.Mais le cycle des discours doit maintenant faire place à celui des actes. Le temps presse d’ici aux élections européennes, en mai prochain. Budget de la zone euro, taxe carbone aux frontières, université européenne, mobilité lycéenne, listes transnationales,… Emmanuel Macron a jeté des tas d’idées sur la table. Sans doute trop d’un coup, déversées en même temps. Certaines sont remises à des jours meilleurs tandis que Paris, à défaut de faire bouger les lignes, retrouve ses lignes rouges sur la PAC.Si l’art oratoire est un noble exercice mais solitaire, agir est un exercice collectif, qui exige de mettre en avant tout autant sa disposition au dialogue, son ouverture aux idées des autres, l’envie de co-construire plus qu’étaler d’emblée ses vues. Les consultations citoyennes, que le président français est parvenu à lancer à travers le continent, envoient un signal positif à cet égard. Mais elles ne suffiront pas à lui apporter des alliés dans son ambition pour l’Europe. Avec une conjoncture politique dégradée dans de nombreux pays, notamment en Italie, Emmanuel Macron apparaît en Europe comme un premier sans cordée.De fait, depuis le soulagement européen apporté par son élection, il n’est pas payé de retour, un an plus tard. La cérémonie d’Aix-la-Chapelle et l’hommage que lui rendra Angela Merkel à cette occasion ne doivent pas faire illusion. Décerner le plus honorifique prix européen ne doit pas masquer le manque d’entrain de la nouvelle coalition à faire bouger l’Europe, en particulier la zone euro.Emmanuel Macron a besoin plus que d’un prix, lequel survient trop tôt. Le prix Charlemagne couronne le plus souvent une œuvre européenne plutôt qu’il ne la précède. Il ne faudrait pas que cet honneur lui signale qu’après avoir sauvé les meubles européens, il y a un an, il peut maintenant s’arrêter là, et se dispenser d’autres travaux dans la maison. Ce prix précoce au contraire oblige son récipiendaire. En prenant garde aux précédents. Tony Blair l’a reçu en 1999 après avoir ramené la Grande-Bretagne dans le concert européen et aidé à l’apaisement en Irlande du Nord mais son engagement européen n’a pas marqué ses deux mandats suivants. Plus embarrassant encore, Barack Obama a reçu le prix Nobel de la paix en 2009, sans longtemps ensuite avoir su l’honorer. Il faut accueillir une telle distinction avec humilité. La considérer non comme un aboutissement mais comme une invitation à aller jusqu’au bout de la promesse qu’on incarne, par des « réalisations concrètes », comme y appelait Robert Schuman le 9 mai 1950, pour transformer le réel au-delà du seul pouvoir des mots. (Sébastien Maillard)
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Un an de présidence Macron: Après les discours pour l’Europe, place aux actes
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
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Nuovo spazio per lo Europe Direct Torino
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Far conoscere l’Europa e facilitare l’accesso alle informazioni sull’Unione europea è l’obiettivo del protocollo che 12 comuni hanno firmato il 9 maggio, in occasione della Festa dell’Europa, con la Città metropolitana. La festa dell’Europa celebra la pace e l’unità in Europa. La data è stata scelta per ricordare la storica dichiarazione resa proprio il 9 maggio del 1950 dall’allora ministro degli esteri francese Robert Schuman, in cui proponeva la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica per l’Europa, che avrebbe reso impensabile una guerra tra le nazioni europee.L’inaugurazione è stata anche l’occasione per presentare ufficialmente il nuovo spazio dedicato allo sportello Europe Direct Torino nella sede della Città metropolitana di corso Inghilterra. Per tutto il giorno sono state distribuite pubblicazioni gratuite ed è stato svolto un servizio di informazione e consulenza per vivere, studiare formarsi e lavorare in Europa.
Il “taglio del nastro” del nuovo spazio dello Europe Direct Torino è stato affidato al vicesindaco della Città metropolitana, che ha sottolineato l’importanza delle opportunità offerte dall’Unione europea: “In un momento di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo, l’Italia utilizza solo il 30 per cento dei fondi messi a disposizione dalla Ue: occorre uno sforzo, ed è su questo che siamo impegnati come istituzione, per mettere in contatto il mondo imprenditoriale con l’Unione”.Un concetto rafforzato dalla consigliera delegata alle relazioni internazionali e ai progetti europei che ha firmato con i Comuni di Alpignano, Balangero, Carmagnola, Condove, Moncalieri, Pomaretto, Rivalta, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Vidracco e Villarfocchiardo il protocollo d’intesa: “E’ con un po’ di emozione che inauguro il nuovo spazio dello sportello Europe Direct, ospitato sin dalla fine degli anni Novanta prima dalla Provincia e oggi dalla Città metropolitana. Svolge un ruolo importantissimo perché i nostri cittadini devono vivere l’Europa in modo consapevole e attivo, cogliendo le opportunità ma anche imparando a valutare ciò che è veramente adatto al loro territorio”.
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Presentazione della miniserie Tv: “Il Confine”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Roma Giovedì 10 maggio ore 10.30 – Sala A Viale Mazzini, 14 Presentazione della miniserie Tv: “Il Confine” con Filippo Scicchitano, Caterina Shulha, Alan Cappelli Goetz Stefano Dionisi, Fiorenza Tessari, Edoardo Purgatori Roberto Chevalier e con Alessandro Sperduti e con la partecipazione di Fabrizia Sacchi, Johannes Brandrup e Massimo Popolizio. Regia di Carlo Carlei. Una coproduzione Rai Fiction – PayperMoon Italia
La prima Guerra Mondiale attraverso l’inedito punto di vista di tre giovani amici in una Trieste lacerata dalle spinte irredentiste e conservatrici. Tre ragazzi sul ciglio della maturità, chiamati a divenire, loro malgrado, pedine al servizio della Storia. Al termine della proiezione, ore 12.00 circa, incontro con il cast In prima visione su Rai1 il 15 e 16 maggio 2018.
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Al M5S la Commissione Antimafia, Monica Forte eletta Presidente
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
La consigliera regionale del M5S Lombardia Monica Forte è stata eletta Presidente della Commissione speciale Antimafia di Regione Lombardia. Forte commenta: “E’ una scelta che premia il grande lavoro del Movimento negli ultimi cinque anni in Commissione Antimafia in particolare modo sulla legge regionale approvata nel 2015.
E’ una commissione che lavorerà sodo, non solo sulla prevenzione delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, ma anche su trasparenza, anticorruzione e diffusione della cultura della legalità, quattro fra i pilastri della proposta politica del M5S. Giudico molto positiva l’esperienza del passato. Va riproposta la collaborazione con le scuole e le sedute esterne della Commissione sul territorio. L’obiettivo però è implementare il lavoro di elaborazione di risoluzioni e atti di indirizzo politico alla Giunta, insieme al controllo delle attività del Consiglio e del bilancio regionale e a rapporti più stretti con le Prefetture e le Forze dell’Ordine. L’impegno per il contrasto a mafie e corruzione non è mai sufficiente e a tale scopo vogliamo aumentare le audizioni in Commissione di esperti e persone in prima linea nella lotta alle mafie per arricchire il nostro bagaglio di conoscenze e confrontarci sugli strumenti e le strategie da mettere in campo.Corruzione e mafia sono fenomeni estirpabili. Dobbiamo reagire, il malaffare ha un costo elevatissimo che ricade sulle tasche dei cittadini e si traduce in una riduzione dei servizi pubblici. Il lavoro della Commissione può fare la differenza”.
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Governo: comunicato Fratelli d’Italia
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
È in corso la riunione dei gruppi congiunti di Fdi. La relazione di Giorgia Meloni ha ripercorso le fasi della crisi la cui lunghezza e farraginosità è stata duramente criticata dal presidente di Fdi che torna a domandarsi perché non è stato subito dato dal Presidente della Repubblica Mattarella l’incarico al centrodestra che è la forza parlamentare più vicina col suo 42% di deputati e senatori, alla maggioranza richiesta. Ancora oggi, anziché sviluppi extraparlamentari, la scelta migliore dovrebbe essere quella di un incarico alla luce del sole a Salvini (o Giorgetti se indicato da Salvini) perché si presenti in Parlamento a chiedere i voti (innanzitutto ai Cinquestelle o anche ai singoli parlamentari) necessari per iniziare subito a dare agli italiani le risposte che attendono. È solo dall’esito delle scelte di Mattarella che Fdi indicherà le proprie decisioni, sin da ora assolutamente negative per qualsiasi governo tecnico. I parlamentari finora intervenuti hanno esaminato le varie ipotesi possibili di soluzione della crisi concordando sulla linea del presidente. E’ quanto comunica in una nota Fratelli d’Italia.
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Il Corso di laurea in Ostetricia di Milano-Bicocca confermato dall’UNICEF “Amico dell’allattamento”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Oggi, presso l’Università Milano – Bicocca ha avuto luogo la cerimonia di riconferma, da parte dell’UNICEF Italia, del Corso di laurea in Ostetricia a “Corso di laurea amico dell’allattamento materno”, il primo in Italia ad aver ricevuto questo riconoscimento. La riconferma del titolo è avvenuta in seguito ad un’attenta valutazione dell’offerta formativa, dei tirocini curriculari e di interviste con docenti e studenti per verificare la coerenza con gli standard previsti dall’UNICEF sulle competenze e le abilità necessarie a sostenere le madri che allattano e le famiglie nei percorsi di genitorialità. Da quando il Corso di Laura è iniziato al 2016 sono stati circa oltre 500 i laureati in Ostetricia all’Università di Milano-Bicocca. I Corsi di Laurea riconosciuti dall’UNICEF Amici dell’Allattamento raggiungono un ‘cambiamento culturale’ nel loro insegnamento, nell’apprendimento e nella valutazione degli studenti in relazione all’alimentazione infantile. Gli Standard dell’Iniziativa mantengono il focus sugli stili di comunicazione e un approccio centrato sulla madre, e rispondono anche alla necessità di colmare le disuguaglianze in salute fra i più ricchi e più poveri della società, individuando la prima infanzia come il momento ottimale per fare questi miglioramentiGli standard formativi previsti dall’UNICEF per ottenere il riconoscimento riguardano sei macro aree: 1. descrivere come funziona la lattazione umana e l’allattamento; 2. sostenere le madri nell’avvio e nel proseguimento dell’allattamento; 3. gestire le sfide che potranno insorgere nel corso dell’allattamento; 4. facilitare e proteggere la relazione madre-bambino; 5. diffondere la cultura dell’allattamento e di una corretta alimentazione per madre e bambino attraverso una comunicazione efficace; 6. descrivere l’Iniziativa UNICEF Insieme per l’Allattamento e il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno.Hanno preso parte alla cerimonia Prof.ssa Cristina Messa, Rettore Università degli Studi di Milano – Bicocca, Dott. Stefano Taravella – Presidente Comitato UNICEF Lombardia, Dott.ssa Anna Miccoli – Presidente Comitato UNICEF Monza Brianza, Dott.ssa Elisabetta Paganessi – Presidente Comitato UNICEF Bergamo, Prof.ssa Patrizia Vergani – Direttrice Area Ostetrica Fondazione MBBM, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Prof. Paolo Tagliabue – Direttore del Dipartimento Materno Infantile Fondazione MBBM, Dott.ssa Elise Chapin – Programma UNICEF Insieme per l’Allattamento, Dott.ssa Enrica Capitoni – Dirigente della Formazione Universitaria – ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo, Dott.ssa Nadia Rovelli – Presidente del Collegio Interprovinciale delle Ostetriche di Bergamo, Cremona, Lodi, Milano, Monza-Brianza, Prof.ssa Antonella Nespoli – Coordinatrice Generale Corso di Laurea in Ostetricia, Università degli Studi di Milano-Bicocca, ed una Rappresentanza Studentesca del Corso di Laurea In Ostetricia.Il corso di laurea in Ostetricia ha due sedi didattiche: a Bergamo, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, e a Monza, presso l’Ospedale San Gerardo-Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma.
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Roma: Domani giovedì 10 maggio serrata dei commercianti del centro storico
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
“La manifestazione di domani organizzata dalle organizzazioni dei commercianti a cui hanno aderito oltre 250 locali è anche un’occasione per fare il punto sull’immobilismo della giunta Raggi sui temi della difesa del commercio non solo dall’insicurezza e dai continui furti e rapine che stanno colpendo il settore ma anche dalla furia oltranzista di Municipi e Comune che vorrebbe piazze deserte e commercianti sul lastrico”, lo dichiarano in una nota Francesco Figliomeni, consigliere capitolino e Fabrizio Santori già consigliere regionale del Lazio.“In un periodo così difficile per l’economica cittadina, serve molta attenzione sulle scelte relative al commercio che sia i Municipi sia il Comune vogliono adottare. Ai bar e ai ristoranti del centro storico va riconosciuto il diritto di lavorare per tali motivi riteniamo legittima la manifestazione di domani contro le limitazioni imposte. Siamo i primi ad aver sempre sostenuto il rispetto delle regole sui tavolini ma molti atteggiamenti appaiono discriminatori e di conseguenza disconoscono il ruolo che hanno non solo dal punto di vista commerciale, ma anche turistico e di accoglienza. Il M5S piuttosto si preoccupi di intervenire su quel settore ancora molto ‘grigio’ rappresentato da frutterie, chioschi e minimarket gestiti da stranieri, su cui abbiamo presentato un esposto alla Guardia di Finanza, che proliferano sul territorio facendo concorrenza sleale ai commercianti della zona, e che possono rappresentare occasione di illegalità rispetto alla conservazione degli alimenti, alla fiscalità e alle norme igieniche”. Concludono Figliomeni e Santori.
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Europa, Sant’Egidio: offrire al mondo un modello di pace, diritti e solidarietà
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
In occasione della Giornata dell’Europa, che viene celebrata oggi in tutta l’Unione, la Comunità di Sant’Egidio invita a guardare al futuro del continente e alla sua crescita democratica, sociale ed economica, senza essere condizionati dalle paure che l’attraversano, a tratti, in questo momento storico. Come Comunità nata a Roma, ma presente oggi in tutti i continenti, abbiamo sperimentato quanto l’Europa può offrire al mondo grazie a ciò ha costruito nella sua storia, anche recente: la scelta per la pace, che ha intrapreso con convinzione a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, la solidarietà e l’integrazione, che affondano nella sua cultura, e la difesa dei diritti che permettono ad ogni suo residente garanzie di libertà e di rispetto reciproco.In questo quadro, per affrontare adeguatamente il complesso fenomeno dell’immigrazione, sarebbe opportuno prevedere vie legali per il reinsediamento, forme di sponsorship e quote di ingresso per motivi di lavoro insieme all’allargamento dell’esperienza positiva di accoglienza e integrazione già avviata da Italia, Francia e Belgio con i Corridoi Umanitari.Sono elementi che ci invitano, malgrado le tante difficoltà, a guardare all’Europa non come un problema ma come un’occasione, a patto che liberi le sue energie per costruire il futuro e non ceda a egoismi localisti che la farebbero tornare al passato.
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200 anni dalla nascita di Francesco Crispi
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Palermo 10 maggio a Palazzo dei Normanni e l’11 a Marsala. Si comincia il 10 maggio alle 10 nella sala gialla di Palazzo dei Normanni in piazza del Parlamento a Palermo. Dopo il saluto delle istituzioni il professore Marcello Saija terrà una introduzione. Seguirà una lectio magistralis di Giuseppe Barone sul tema “Francesco Crispi nel giudizio della storiografia italiana ed europea”.I lavori riprenderanno alle 15,30 con l’intervento di Francesco Bonini, rettore della Lumsa. Interverranno: Angelo Granata, Chiara Pulvirenti e Alessia Facineroso dell’università di Catania, Daniela Novarese dell’università di Messina, Pasquale Hamel della Società siciliana di storia patria.Il giorno successivo, 11 maggio, alle 10, il convegno si trasferirà al Complesso monumentale San Pietro a Marsala, in occasione della settimana garibaldina. Si parlerà dell’impresa dei Mille e del ruolo centrale avuto da Crispi nell’organizzazione.
L’incontro sarà introdotto da Giorgio Scichilone dell’università di Palermo. Seguiranno: Roberto Martucci dell’università di Lecce, Corrado Malandrino dell’università del Piemonte orientale, Carlo Fiorentino dell’Archivio centrale dello Stato, Luana Alagna dell’università La Sapienza di Roma. Gli eventi legati al bicentenario dalla nascita di Francesco Crispi continueranno il 18 settembre a Messina al Salone degli Specchi della provincia. La quarta giornata si terrà a Roma alla Camera dei Deputati il 22 settembre. La quinta giornata si terrà a Palermo alla Società di Storia Patria il 25 settembre e con la Manifestazione conclusiva che si terrà a Ribera in provincia di Agrigento il 4 ottobre.L’intera iniziativa è promossa dall’assessore ai Beni Culturali della Regione siciliana Sebastiano Tusa, che ha apprezzato e condiviso il progetto che è stato promosso dal Consorzio universitario di Agrigento e dal Comune di Ribera. Il progetto sarà realizzato grazie alla cura dell’architetto Bernardo Agrò.«Quando si sente il nome di Crispi – spiega il professore Marcello Saija – il pensiero subito vola alla repressione dei fasci siciliani del 1894. Secondo la vulgata storiografica degli anni 60 e 70 un movimento contadino cosciente dei propri obbiettivi di lotta tenta l’ultima carta risolutiva per modernizzare l’isola occupando i latifondi e chiedendo la distribuzione delle terre. Crispi si sarebbe reso responsabile di avere spazzato via questo movimento difendendo gli equilibri sociali di una Sicilia immobile. Non è così. Studi recenti hanno messo in evidenza come il movimento dei fasci era un fenomeno molto composito e tutt’altro che sostenuto da una cosciente rivendicazione di classe se non in zone limitate dell’Isola. La sua tendenza ad essere uomo d’ordine ed il suo carattere decisionista hanno fatto in modo che il fascismo si appropriasse della sua figura esaltandolo con il mito del Bismark italiano, Questa è la gabbia da cui tentiamo di fare uscire Crispi, mettendo in evidenza come, con le luci e con le ombre, egli resta un protagonista positivo della nostra storia nazionale, ed è a lui che si devono le decisive trasformazioni istituzionali che proprio a partire dalla cosiddetta “età crispina” hanno plasmato le strutture centrali e locali dello Stato italiano avviando il più importante processo di modernizzazione del paese».
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Etna, revealed the surface structure of lava flows with a drone
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
UAV-based remote sensing surveys of lava flow fields: a case study from Etna’s 1974 channel-fed lava flows M. Favalli, A. Fornaciai, L. Nannipieri, A. Harris, S. Calvari, C. Lormand. During an eruption, time scales of topographic change are fast and involve vertical and planimetric evolution of millimeters to meters as the event progresses. Repeat production of high spatial resolution terrain models of lava flow fields over time scales of a few hours is thus a high-value capability in tracking the buildup of the deposit. Among the wide range of terrestrial and aerial methods available to collect such topographic data, the use of an unmanned aerial vehicle (UAV) as an acquisition platform, together with structure from motion (SfM) photogrammetry, has become especially useful. This approach allows high-frequency production of centimeter-scale terrain models over kilometer-scale areas, including dangerous and inaccessible zones, with low cost and minimal hazard to personnel. This study presents the application of such an integrated UAV-SfM method to generate a high spatial resolution digital terrain model and orthomosaic of Mount Etna’s January–February 1974 lava flow field. The SfM method, applied to images acquired using a UAV platform, enabled the extraction of a very high spatial resolution (20 cm) digital elevation model and the generation of a 3-cm orthomosaic covering an area of 1.35 km2. This spatial resolution enabled us to analyze the morphology of sub-meter-scale features, such as folds, blocks, and cracks, over kilometer-scale areas. The 3-cm orthomosaic allowed us to further push the analysis to centimeter-scale grain size distribution of the lava surface. Using these data, we define three types of crust structure and relate them to positions within a channel-fed ʻaʻā flow system. These crust structures are (i) flow parallel shear lines, (ii) raft zones, and (iii) folded zones. Flow parallel shear lines are found at the channel edges, and are 2-m-wide and 0.25-m-deep zones running along the levee base and in which cracking is intense. They result from intense shearing between the moving channel lava and the static levee lava. In zones where initial levees are just beginning to form, these subtle features are the only marker that delimits the moving lava from the stagnant marginal lava. Rafts generally form as the system changes from a stable to a transitional channel regime. Over this 170-m-long zone, the
channel broadens from 8 to 70 m and rafts are characterized by topographically higher and poorly cracked areas, surrounded by lower, heavily cracked areas. We interpret the rafts as forming due to breakup of crust zones, previously moving in a coherent manner in the narrow proximal channel reach. Folded zones involve arcuate, cross-flow ridges with their apexes pointing down-flow, where ridges have relatively small clasts and depressions are of coarser-grained breccia. Our folds have wavelengths of 10 m and amplitudes of 1 m; are found towards the flow front, down-flow of the raft zones; and are associated with piling up of lava behind a static or slowly moving flow front. The very high spatial resolution topographic data available from UAV-SfM allow us to resolve surfaces where roughness has a vertical and horizontal scale of variation that is less than 1 m. This is the case over pāhoehoe and ʻaʻā flow surfaces, and thus allows us to explore those new structures that are only apparent in the sub-metric data. Moreover, during future eruptions, the possibility to acquire such information in near-real time will allow a prompt analysis of developing lava flow fields and structures therein, such as developing lava channel systems, so as to contribute to timely hazard assessment, modeling, and projections. (foto: campo lavico del 1974 (foto: drone, campo lavico)
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An American in Paris
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Milano Il 16 e 17 maggio alle 21:00 a UCI Bicocca e UCI Porta di Roma arriva An American in Paris, il musical diretto e coreografato dal britannico Christopher Wheeldon, vincitore del Tony® Award 2015 come Miglior Coreografo, associato artistico al Royal Ballet e premiato con un OBE ai New Year’s Honours 2016 “per i servizi di promozione degli interessi e della reputazione della danza classica e teatrale britannica in tutto il mondo”. Ispirato al film Premio Oscar®, An American in Paris racconta l’appassionata storia della scoperta dell’amore nella “Ville Lumière” del dopoguerra, narrata sulle musiche di George e Ira Gershwin (tra cui i classici ’S Wonderful e I Got Rhythm) e sui testi del libro di Craig Lucas. Nel secondo dopoguerra, si ritrovano vicini di casa due americani, in una Parigi improvvisamente strabordante di speranze e di possibilità: Jerry Mulligan sta cercando di diventare un pittore, mentre Adam suona il piano. Il duo, rinforzato da Henri, un cantante francese grande amico di Adam, esegue alcuni numeri nel caffè sottostante. Intorno a questo trio, e all’incontro di Jerry con Lise, una bella e giovane ballerina, si sviluppa una sorprendente storia d’amore, arte e amicizia, che ha come sfondo le strade parigine.Nel musical brillano il primo ballerino del New York City Ballet Robert Fairchild, che interpreta Jerry Mulligan, e la ballerina del Royal Ballet Leanne Cope nei panni di Lise Dassin. Al loro fianco, una compagnia di oltre 50 attori, ballerini e musicisti tra cui Haydn Oakley come Henri Baurel, Zoë Rainey come Milo Davenport, David Seadon-Young come Adam Hochberg e Jane Asher come Madame Baurel.Scenografia e costumi sono stati ideati dal designer del West End e di Broadway Bob Crowley (The Audience; Mary Poppins); le proiezioni sono quelle dei famosi designer britannici di 59 Productions (autori di War Horse, e della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra nel 2012), con luci di Natasha Katz e effetti sonori di Jon Weston. La colonna sonora è adattata, arrangiata e supervisionata da Rob Fisher con orchestrazioni di Christopher Austin e Bill Elliott, arrangiamenti di danza di Sam Davis, supervisione musicale di Todd Ellison e la direzione musicale di John Rigby.An American in Paris è stato prodotto a Londra da Stuart Oken, Van Kaplan, Roy Furman, Michael McCabe e Joshua Andrews su speciale accordo con Elephant Eye Theatrical, Pittsburgh CLO e Théâtre du Châtelet, acquisito da Trafalgar Releasing e distribuito nei cinema italiani da Nexo Digital con i media partner Radio DEEJAY, in MYMovies.it, British Council, Danza&Danza e Sipario.Il gruppo ODEON Cinemas Group è il più importante circuito cinematografico europeo e fa capo alla società AMC Entertainment Holdings. In Italia conta 50 strutture multiplex, per un totale di 503 schermi. Il costo del biglietto è di 13 euro per l’intero e 11 euro per il ridotto.
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Canto y piano para el cuarto concierto del ciclo “Note Nuove – Suono Italiano Madrid 2018”
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Madrid 2018, que tendrá lugar el próximo 17 de mayo a las 20h00 en el Istituto Italiano di Cultura di Madrid.En esta nueva edición del ciclo, organizado por el IIC Madrid con el patrocinio de UFG (Unión Fenosa Gas) y que se compone de 5 conciertos (15 de febrero: Emanuele Ferrari, 15 de marzo: Raoul Moretti, 12 de abril: Mariangela Vacatello, 17 de mayo: Akiko Kozato y Adele D’Aronzo, 7 de junio: Mario Mariani), el repertorio va desde lo clásico hasta lo contemporáneo y serán sus protagonistas algunos de los mejores intérpretes de la música italiana.El Dúo Kozato-D’Aronzo interpretará piezas de Azio Corghi, Bruno Zanolini, Carlo Boccadoro, Luciano Berio, Giuseppe Colardo, Giorgio Colombo Taccani, Paolo Longo y Fabrizio De Rossi Re, entre otros.
El Duo Kozato-D’Aronzo nace en 2013 con motivo de la reseña “Risuonanze – incontri di nuove musiche” en la que sigue participando en todas sus ediciones. El dúo está especializado, sobre todo, en la música contemporánea. Han interpretado más de 50 estrenos absolutos de compositores vivos de todo el mundo: en la Showroom Fazioli (Milán) durante la presentación de la editorial Consonarte y en el Conservatorio de Música de Milán; en Trieste, en Japón en La Forte Concert Studio de Tokyo, en la Nanko Sunset Hall de Osaka y en la Toa Hall de Kobe. Entre los compositores que han escrito para ellas recordamos a S. Bo, C. Boccadoro, G. Bosco, G. Colardo, G. Colombo-Taccani, M. Minamikawa, M. Montalbetti, A. Padova, F. De Rossi Re, A. Solbiati, S. Procaccioli, G. Taglietti, B. Zanolini, entre otros.
Akiko Kozato se ha licenciado en 1992 en la Tokyo National University of fine Arts and Music y se ha titulado en Italia, en 2002, en el Conservatorio de Música de Mantua, realizando los estudios de perfeccionamiento con Bianca Maria Casoni y el curso de perfeccionamiento para artistas del Coro lírico-sinfónico del Teatro alla Scala.
Adele D’Aronzo, pianista, ha realizado estudios de perfeccionamiento en la Accademia di Santa Cecilia bajo la guía del maestro Perticaroli, en el Mozarteum de Salzsburgo y en la Accademia Chigiana de Siena. Actualmente es maestro de sala en la fundación Teatro Lirico G. Verdi de Trieste y Arena de Verona.
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“Olivo D’Argento” di Fabrizio Fazzi al Presidente Onorario delle Città dell’Olio
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Nel corso di Buonolio Salus Festival, ideata e promossa da Vincenzo Nisio, la manifestazione che, da quattro anni, vede l’olio, con i suoi produttori, gli esperti, i bambini e i tanti artisti, animare Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, Fabrizio Fazzi, ideatore di un “Premio non premio”, L’Ulivo d’Argento, ha scelto quale primo destinatario del simpatico riconoscimento, Pasquale Di Lena, il Presidente onorario dell’Associazione Città dell’Olio. Non solo perché ideatore, nella sua Larino nel Molise, dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, ma, anche, quale promotore di tante iniziative atte a dare immagine a un prodotto, l’olio, che appartiene al Mediterraneo, ma che, negli ultimi anni, vola alla conquista di nuovi territori che interessano tutt’e cinque i continenti. Pasquale di Lena, rispettando la regola del “Premio non premio” da consegnare a un suo prescelto entro venti giorni, ha scelto il Campione Italiano di potatura 2017, Alessandro Di Lena, anch’egli di Larino, al quale spetta ora scegliere un nuovo destinatario del Premio che, così, diventerà il terzo anello di una catena che ha un anno per allungarsi. Alessandro Di Lena, che non è parente di Pasquale, è stato scelto per la sua passione per l’agricoltura e, soprattutto, per l’olivo, tant’è che dallo scorso anno, subito dopo il diploma, ha scelto di fare l’agricoltore a fianco dei genitori Livia e Antonio e di suo fratello Pasquale, anch’egli campione regionale e nazionale (giovani) di potatura. Una passione per l’agricoltura, che, nei tempi attuali, acquista un significato maggiore del passato e ancor più una passione particolare per l’olivicoltura, che l’ha portato a vincere, giovanissimo, il campionato regionale e, non ancora diciottenne, il campionato nazionale di potatura a vaso policonico.
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Incontro, con la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il Presidente Colombiano Manuel Santos
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Assisi sabato 12 maggio dalle 11.00, sarà l’occasione per delineare un “manifesto” sull’Europa, sul nord e sud del mondo e sul futuro di convivenza pacifica tra i popoli. La Cancelliera Merkel riceverà in dono dai frati del Sacro Convento la lampada della Pace di San Francesco per “la sua opera di conciliazione in favore della pacifica convivenza dei popoli”. Un riconoscimento che nel 2016, venne assegnato a Santos per “lo sforzo tenuto nei processi di riconciliazione con le FARC” opera che gli valse il premio nobel per la pace.“Il senso dell’appuntamento di Assisi – ha dichiarato il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato – è quello di essere più vicini alle speranze e alle inquietudini degli uomini e delle donne di oggi. L’incontro sarà l’occasione per dialogare sui temi cari ai francescani: economia, lavoro, giovani, ambiente, pace e accoglienza. Ci saranno due momenti: in Basilica Superiore, dove si terrà la cerimonia di consegna della lampada e dove la Cancelliera terrà un discorso; il secondo, nel Salone Papale, con 300 giovani provenienti da tutto il mondo, a porre domande a Merkel e a Santos sul futuro delle prossime generazioni”.
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Antibiotico-resistenza: l’emergenza continua
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Negli USA la chiamano ESKAPE gang: ne fanno parte sette microrganismi (Enterococcus spp, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa, Enterobacter spp) capaci di selezionare, trasmettere, riprodurre mutazioni che permettono loro di “sfuggire” agli antibiotici. A questi e ad altri superbatteri si deve la diffusione del fenomeno dell’antimicrobico-resistenza, ovvero la perdita di efficacia degli antibiotici e l’inquietante prospettiva del ritorno di malattie infettive che si pensavano sconfitte o sotto controllo.
Secondo l’European Centre for Disease Control (ECDC) ogni anno in Europa 25.000 persone muoiono a causa di infezioni da germi resistenti con un impegno finanziario vicino a 1,5 miliardi di euro. Nel mondo, sono circa 700.000 i decessi dovuti alle infezioni resistenti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), prevede che, agli attuali tassi di incremento delle antibiotico-resistenze, da qui al 2050 i “superbug” saranno responsabili di almeno 10 milioni di decessi annui diventando la prima causa di morte al mondo.
A questa grande emergenza sanitaria, che minaccia la salute e le economie di tutti i Paesi, è dedicato il Corso di Formazione Professionale Continua “Antibiotico-Resistenze: un’emergenza globale. Il ruolo dei Media tra informazione e Formazione” promosso, insieme al Master “La Scienza nella Pratica Giornalistica” della Sapienza Università di Roma, dalla Fondazione Giovanni Lorenzini che consolida il proprio impegno nella diffusione della conoscenza scientifica e nella promozione della prevenzione nei confronti delle patologie a largo impatto sociale.
Uno studio di farmaco-epidemiologia condotto in sei grandi ospedali degli USA ha rivelato come il 60% dei pazienti al quarto giorno di ricovero sia esposto a un antibiotico, nel 30% dei casi prescritto in assenza di segni o sintomi di infezione e in poco più del 50% con un corretto work out microbiologico precedente la prescrizione.
In Italia, la resistenza agli antibiotici si mantiene tra le più elevate in Europa e quasi sempre al di sopra della media europea. Nel nostro Paese Klebsiella pneumoniae carbapenemasi produttrice, considerato un superbatterio killer, è diventato in oltre il 50% dei casi resistente a tutti gli antibiotici. Le infezioni ospedaliere compaiono in circa 3 casi ogni 1.000 ricoveri acuti che avvengono in Italia, con un impatto sul Servizio Sanitario compreso tra i 72 e 96 milioni di euro.
L’aumento delle resistenze e la conseguente riduzione di efficacia degli antibiotici impatta soprattutto sulla terapia delle cosiddette ‘infezioni correlate alle pratiche assistenziali’, sia mediche sia chirurgiche, il 70% delle quali correlato all’invasività delle moderne procedure, che spesso indeboliscono le difese immunitarie dei pazienti pur prolungandone la vita. Uno studio di sorveglianza di recente pubblicato su JAMA, ha stimato che il 3% della popolazione adulta americana può definirsi immunodepresso, dato che per l’Italia si tradurrebbe in 1.500.000 di persone immunodepresse. Le strategie per controllare l’evoluzione dei fenomeni di resistenza agli antimicrobici richiedono quindi più livelli di attuazione all’interno delle organizzazioni sanitarie per acuti, nelle strutture di lungodegenza e nella medicina di comunità, dando priorità alla ricerca e all’innovazione.
A questi principi è ispirato il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020 messo a punto dal Governo italiano e pubblicato lo scorso novembre. Quattro le azioni strategiche indicate nel PNCAR per ridurre il tasso di infezioni da microrganismi resistenti agli antibiotici associate all’assistenza sanitaria ospedaliera e comunitaria: 1) sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni da microrganismi resistenti, nell’ambito sanitario umano e veterinario; 2) uso appropriato e sorveglianza del consumo di antibiotici, con una riduzione dell’impiego entro il 2020 superiore al 10% in ambito territoriale, e oltre il 5% in ambito ospedaliero, e un taglio oltre il 30% nel settore veterinario (rispetto ai livelli 2016); 3) potenziamento dei servizi diagnostici di microbiologia; 4) formazione degli operatori sanitari, educazione della popolazione e ricerca mirata.
Un’altra opportunità allo studio è quella di intervenire sull’ecologia del corpo umano, in particolare sul microbioma, il patrimonio genetico dei microrganismi normalmente presenti sul nostro corpo. Il processo della resistenza all’antibiotico ha modificato il modo di intendere il rapporto tra malattie infettive batteriche e, in parte, fungine e il microbioma umano, oggi rappresentato come un vero organo, le cui funzioni non sono ancora completamente conosciute.
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Con il Fondo Perseo Sirio il piano integrativo diventa più conveniente
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Nella Legge di Bilancio per il 2018 (legge 205/17) sono state introdotte alcune importanti novità sui temi della pensione complementare per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e della Sanità
La prima riguarda l’estensione al pubblico impiego, dal 1° gennaio 2018, della disciplina fiscale sulla previdenza complementare prevista dal D.Lgs. 252 del 2005. Ciò vuol dire che, indipendentemente dalla data di assunzione nella PA, il pubblico dipendente potrà dedurre dal proprio reddito contributi a previdenza complementare (per sé e per i soggetti fiscalmente a proprio carico) fino ad un importo complessivo di € 5.164,27 e, soprattutto, le prestazioni saranno soggette ad una tassa, sostitutiva dell’IRPEF, con aliquota massima del 15% e, di particolare interesse per i più giovani, decrescente in relazione al tempo di partecipazione alla previdenza complementare fino ad un minimo del 9%. Per i montanti maturati dagli iscritti a previdenza complementare fino al 31.12.2017 continua ad applicarsi pro-rata la previgente disciplina fiscale.
La seconda novità argomentata in conferenza stampa riguarda gli assunti dal 1° gennaio 2019, i quali saranno obbligatoriamente informati sul loro fondo pensione e potranno liberamente scegliere di dotarsi o meno di una copertura previdenziale complementare, secondo le modalità che saranno regolamentare dalle parti istitutive dei fondi di previdenza complementare, anche mediante forme di silenzio/assenso.
Questi interventi sono stati per lungo tempo attesi, ma oggi inizia una nuova era, i lavoratori pubblici da oggi possono godere degli stessi benefici di cui godono da dodici anni i loro colleghi del settore privato; benefici fiscali certo ma, anche, il diritto all’informazione che per la prima volta viene affermato per legge, anche se questo riguarderà i soli nuovi assunti.
Ad oggi è importante scegliere consapevolmente grazie alla giusta informazione: il contributo del datore di lavoro, pari all’1% della retribuzione utile al calcolo del Tfr, la minore tassazione su contributi versati e il TFR stesso, fanno un gran bel guadagno e un pensionamento decisamente più sereno. Per i lavoratori pubblici assunti prima del 1° gennaio 2001, inoltre, è prevista un’ulteriore quota di accantonamento pari all’1,5% della base contributiva vigente ai fini TFS (80% della retribuzione utile).La previdenza complementare è una scelta volontaria e importante ed è perciò necessario informarsi adeguatamente. http://leggedibilancio2018.fondoperseosirio.it/
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Forza Italia si candida al governo del Paese
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
“Pur con il dovuto rispetto che si deve alle conclusioni cui è giunto il Presidente della Repubblica ad esito delle ultime consultazioni, la posizione di Forza Italia non cambia. Va riconosciuto al centrodestra, prima forza politica nel Paese ed in Parlamento, l’onore e l’onere di governare, incaricando un suo esponente che, partendo da un programma scelto dal 37% degli elettori, provi a cercare i numeri per mettere in piedi una maggioranza di governo stabile e coesa. La soluzione proposta dal Quirinale, per quanto rispettabile, rappresenterebbe il contrario della volontà di cambiamento a più riprese manifestata dagli Italiani il 4 marzo e alle successive elezioni regionali. Peraltro, non si comprende per quale ragione un governo “neutrale”, privo di legittimazione popolare e con esponenti che non si sono mai sottoposti al giudizio degli Italiani – peraltro sostenuto solo dal Partito democratico e dunque nient’affatto di garanzia e con prevedibili simpatie sinistre – debba fare scelte rilevanti per i cittadini e traghettare il Paese alle elezioni, mentre alla prima forza politica – con la legittimità che le deriva dal voto democratico – non sia stata offerta la medesima opportunità.
Siamo sicuri che, a parti invertite, e dunque con un Pd prima forza politica, sarebbe stato riservato lo stesso trattamento al vincitore? A coloro che invece gridano “alle urne subito, entro l’estate”, addirittura fissando una data per l’apertura dei seggi in spregio alle prerogative esclusive del Capo dello Stato, è utile ricordare che sarebbe un inedito condurre una campagna elettorale sotto gli ombrelloni, soprattutto in tempi di antipolitica e disaffezione degli Italiani verso le istituzioni, con il rischio di aumentare a dismisura l’astensionismo.
Peraltro un ritorno immediato alle elezioni graverebbe per circa 400 milioni di euro sulle tasche degli Italiani quando sono ben altre le priorità in cui occorre investire, dall’occupazione alla riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese. L’impasse istituzionale che stiamo vivendo da oltre 60 giorni e l’esito cui probabilmente si andrà incontro, è frutto esclusivamente dell’irresponsabilità, della spregiudicatezza, dell’immaturità del Movimento 5 Stelle che, rifiutando ogni forma di dialogo con i veri vincitori delle elezioni, ha anteposto gli interessi del suo leader a quelli degli Italiani”.Lo afferma in una nota Marta Fascina, deputata di Forza Italia.
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NeoArchimede italiani alle sfide americane
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
Dal 13 al 18 maggio concorrono con altri 1800 giovani da tutti gli Stati Uniti e da settanta paesi dei cinque continenti. ISEF, è la più grande rassegna del mondo per la scienza e l’ingegneria riservata agli studenti delle scuole superiori con meno di vent’anni.
I progetti in gara sono un migliaio; coprono tutte le discipline scientifiche e le loro applicazioni; vengono valutati da 900 giudici. In palio ci sono premi per oltre 4 milioni di dollari. Tra questi vanno segnalati i tre grandi riconoscimenti finali, di cui uno da 75 mila dollari e due da 50 mila. Lo scorso anno il giovane Valerio Pagliarino ne vinse uno di questi due.
Sono pronti alla sfida Marco Battisti del Fermi di Mantova con il progetto “AE Space Herbs: il futuro in aeroponica”; Elisa Seghetti e Gabriele Morello del Galileo Ferraris di Torino con “Harmony, alla ricerca della bellezza”; Valentina Bo, Roberto Mignacco e Samuele Ferrero del Sobrero di Casale Monferrato con il lavoro “SoBlue: un pigmento del passato con un nuovo futuro. Complessi nanostrutturati di argilla halloysite e coloranti”. Concludono la lista due ragazze del Magrini di Gemona del Friuli: Annalisa Persello e Martina Piemonte si presentano con “Osserva! Sposta! Fissa! Buone pratiche per la sicurezza sismica”.
Ancora America dall’11 al 16 giugno a Oswego, sul lago Eire, per Genius Olympiad, la rassegna internazionale principalmente orientata alla soluzione delle grandi questioni ambientali che ci riguardano tutti.
Anche in questo caso i dati sono particolarmente rilevanti. L’organizzazione Terra Science and Education stima di poter ospitare nella sede di Oswego della Università dello Stato di New York almeno 1200 partecipanti provenienti da 75 paesi del mondo e da 39 stati degli Usa. Le oltre 800 proposte sono finalizzate a “costruire insieme un futuro migliore”, come recita l’invito, e una amicizia globale tra i presenti. Oltre alla grande tematica dell’ambiente, sono gradite proposte in altri settori quali robotica, scrittura creativa, arti figurative.
I tre finalisti scelti dalla Fast sono Lucio Passerini dell’Istituto di Agraria Raineri di Piacenza con il lavoro “Dalle Ande agli Appennini… Quinoa a km 0”; Lorenzo Benedettini e Lorenzo Tabarrini dell’Istituto Belluzzi-Da Vinci di Rimini. Il loro progetto si intitola “T.A.P.-Message in a plant”. Anche in questo caso i tre studenti si devono confrontare con l’importante risultato ottenuto dai partecipanti del 2017: la medaglia d’oro e quella d’argento.
Con riferimento a queste opportunità per le ragazze e i ragazzi eccellenti è particolarmente appropriato il commento del presidente della Fondazione Salvetti: “Non sappiamo cosa ci riserva il futuro; la discontinuità dei tempi che stiamo vivendo fa si che il futuro non sia più quello di una volta. Il domani è nelle mani dei giovani che, se sapranno utilizzare la mentalità dei Galilei e dei Newton, si rendono conto che non è nello scontro dei fanatismi ideologici che si può creare un avvenire migliore. Il continuo ‘prova ed errore’ fa avanzare la scienza e la conoscenza e poi diventa coscienza e cultura” conclude Stefano Salvetti.
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VueTel sbarca negli Stati Uniti
Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 Maggio 2018
L’azienda italiana specializzata in telecomunicazioni internazionali, i cui mercati di riferimento sono rappresentati da Nord Africa e Africa Subsahariana, ha dato vita a VueTel Usa attivando una centrale installata a New York per collegare gli Stati Uniti all’Africa. La sede operativa si trova a Holmdel, in New Jersey, nell’edificio ristrutturato che storicamente ospitava i laboratori di Bell Labs, mentre le infrastrutture tecnologiche sono situate a New York, nella prestigiosa sede di 60 Hudson Street.
L’obiettivo è quello di investire oltre 1 milione di euro per ampliare i suoi servizi wholesale voce e dati. Con lo sbarco oltreceano, il focus del gruppo diventa quello di fornire servizi dati e sistemi antifrode, basati su principi di intelligenza artificiale, dedicati alle imprese di grandi dimensioni e alle corporations. Il gruppo si inserisce in un mercato, come quello statunitense, caratterizzato dalla presenza di grandi player che spesso non hanno un focus direttamente concentrato sull’Africa. Il continente ha conosciuto un forte incremento della connettività sia fissa che mobile. Secondo i dati dell’Internet World States, gli utenti internet sono passati da circa 4.5 milioni del 2010 a quasi 350 milioni del 2017.
Dopo i nodi principali di Londra, Parigi, Marsiglia, Milano e Palermo, con l’attivazione del PoP di New York, VueTel si consolida come punto di riferimento a livello internazionale per il mercato wholesale voce-dati verso il continente africano. Tra i paesi africani in cui il gruppo è presente vi sono: Tunisia, dove ha costituito la locale “VueTelSi”, Egitto, Algeria, Libia, Benin, Togo, Niger, Mali, Ghana, Nigeria, Burkina Faso e Angola.
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