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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 107

Migranti e blocco navale

Posted by fidest press agency su martedì, 4 settembre 2018

“L’Europa deve fare i conti con il continente africano e l’ambizione per oltre il 15% della sua popolazione a emigrare. Numeri che è irragionevole pensare di poter gestire e necessitano dell’immediata attivazione di un ‘blocco navale’ che, ricordo, inaugurò per primo il governo Prodi con l’Albania nel 1997. Dall’altro lato occorre smettere di sfruttare l’Africa, di dominarla fomentando guerre tribali e regionali, vendendo armi, difendendo dittatori e governi fantoccio come fanno buona parte dei paesi predicatori di solidarietà. Peraltro i blocchi vengono costantemente sostenuti dalla Germania e dalla Francia attraverso il respingimento alle frontiere, il rifiuto a ricollocare i clandestini, la solerzia nella restituzione all’Italia dei transitanti irregolari in numero superiore ai profughi assegnati, la difficoltà nella concretizzazione delle quote di profughi. Non si capisce perché le anime belle della sinistra non facciano le loro proteste sotto le ambasciate tedesche e francesi, invece che a piazza San Babila. Del resto o si stabilisce la convenzione erga omnes della libera circolazione (per chi la condivide) oppure, se nessuno vuole accogliere gli immigrati irregolari, non può certo farlo da sola l’Italia, se non con conseguenze pari alla sconfitta di una nuova guerra mondiale.
Se l’Europa – su input della Merkel – dà 6 miliardi alla Turchia per bloccare con l’esercito la frontiera sud, significa che intende contrastare questo esodo e, dunque, deve finanziare l’Italia per la medesima finalità. Nulla cambia, se non logisticamente, tra confine terrestre e confine marittimo. Così come Prodi, senza troppi complimenti, fece accordi bilaterali con l’Albania e respinse i pescherecci carichi di esseri umani, oggi Conte sottoscriva accordi con la Libia e schieri la flotta per scoraggiare gli scafisti e stroncare il mercato di esseri umani. Riportando indietro i clandestini. Va detto che con l’atteggiamento di questo governo gli sbarchi sono diminuiti, se invece si vuole adottare il metodo propinato dalla sinistra con ‘Mare Nostrum’ allora aspettiamoci la moltiplicazione”. E’ quanto ha dichiarato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi, intervenuto come ospite a Sky Ttg24.

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