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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°185

Archive for giugno 2019

Grande successo de La Girandola

Posted by fidest press agency su domenica, 30 giugno 2019

girandola 2019Roma. La manifestazione storica della Girandola – giunta alla XIII edizione e al decennale come Festa di Roma – è stata, ancora una volta, un grande successo di pubblico che ha riempito Piazza del Popolo e oltre fino a Prati. Roma e i turisti festeggiano i Santi Pietro e Paolo con una spettacolare giornata dedicata alla Capitale e alla sua tradizione.
Grazie alla IX Invicta e il comitato “La Girandola” per la passione e la determinazione. Le difficoltá organizzative causate dalla circolare Gabrielli sono state superate solo grazie a un impegno costante e molta volontà. Viva la cultura alta e popolare. Viva la Girandola.” È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone.

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La“Infiorata delle Pro Loco d’Italia” e la“Infiorata Storica di Roma”

Posted by fidest press agency su domenica, 30 giugno 2019

infiorata any.jpgUna variegata rassegna di composizioni (floreali e non) per un grande e colorato spettacolo a cielo aperto. L“Infiorata delle Pro Loco d’Italia” e l’ “Infiorata Storica di Roma” realizzate oggi in onore del Santo Padre e in occasione della festa patronale dei Ss. Pietro e Paolo, colgono nel segno attirando l’attenzione di turisti e romani.
Sedici i quadri realizzati da volontari provenienti da dieci diverse regioni per complessivi 800 mq declinati con molteplici tecniche, in rappresentanza delle tradizioni delle singole regioni coinvolte: dall’uso dei trucioli, al mosaico di petali e materiali vegetali; da fiori freschi, a quelli essiccati, passando per granaglie, sale naturale e zucchero (di scarto) colorato, gessetti su tavola di paniforte ed anche con coriandoli e sabbia vulcanica. Uno sforzo organizzativo sostenuto, anche quest’anno, dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia e dalla Pro Loco di Roma Capitale. “Ripetiamo la collaborazione avviata lo scorso anno, proponendo una spettacolo che alla tradizione dell’Infiorata di Roma, aggiunge il fascino delle infiorate regionali per un evento unico nel suo genere” sottolinea il presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco, Antonino La Spina.
I quadri, come da tradizione, sono stati composti di fronte alla Basilica di San Pietro, in via della Conciliazione ed in piazza Pio XII con molteplici tecniche.L’ “Infiorata Storica di Roma” è un evento ideato e promosso dalla Pro Loco Roma Capitale, con il patrocinio di Regione Lazio e Municipio Roma I Centro.Di seguito l’elenco delle associazioni che hanno realizzato i quadri (tutti delle dimensioni di 6m per 8m, circa), il titolo della realizzazione e la tecnica utilizzata.
infiorata any2.jpgPro Loco Torricella Sicura (Abruzzo):quadro “San Paolo”; trucioli. Pro Loco Rotonda (Basilicata): “Giglio di Celeste Purità”; sale colorato. Pro Loco Tramutola (Basilicata): “Maria dei Miracoli in una Barca di Rose”; fiori freschi essiccati, con l’uso di parti vegetali e petali. Pro Loco Aprilia (Lazio): “San Michele Arcangelo”; fiori freschi e granaglie. Pro Loco Gallese (Lazio): “Apparizione dei santi Apostoli Pietro e Paolo a San Famiano”; sale colorato e fiori freschi. Pro Loco Roma Capitale (Lazio): “Santissimi Pietro e Paolo”; petali e trucioli. Pro Loco Curtatone (Lombardia): “La Madonna delle Grazie, San Giorgio e il Drago, San Paolo VI Papa, San Pietro e San Paolo”; gessetti su tavola di paniforte. Pro Loco Castelraimondo (Marche): “San Biagio”; fiori, semi e trucioli. Pro Loco Patù (Puglia): “San Giovanni Battista”; fiori ed essenze vegetali.Pro Loco Guspini, Associazione Culturale Infioratori Santa Maria (Sardegna): “San Nicola di Mira”; sale colorato. Pro Loco di Acireale (Sicilia): “San Sebastiano, il guerriero”; coriandoli monocromatici accessi e sabbia vulcanica dell’Etna. Pro Loco Acquaviva Platani (Sicilia): “Santo Crocifisso, Patrono di Acquaviva Platani”; pennelli artistici di legno e breccia colorata. Pro Loco Fucecchio (Toscana): “San Candido”; fiori freschi e semi. Pro Loco di Granze (Veneto): “Passione di Santa Cristina”; fiori recisi, segatura, sementi, sabbie colorate. Pro Loco di Pontelongo (Veneto): “Sant’Andrea e Pontelongo”; zucchero di scarto.

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Potsdam: Mostra “Wege Des Barock”

Posted by fidest press agency su domenica, 30 giugno 2019

Potsdam dal 13 luglio al 6 ottobre 2019 al Museum Barberini di Potsdam mostra Wege des Barock. Die Nationalgalerien Barberini Corsini in Rom. La mostra si inserisce nella politica di scambi con musei italiani e stranieri promossa dalle Gallerie, volta a rafforzare il ruolo chiave svolto dal museo a livello internazionale, allargando sempre più i rapporti con le istituzioni museali di tutto il mondo.Il palazzo di Potsdam venne costruito dall’architetto Carl von Gontard nella seconda metà del Settecento su modello di Palazzo Barberini; venne poi distrutto durante la Seconda guerra mondiale e ricostruito tra 2013 e 2016. Una vera propria copia d’oltralpe che con questa mostra vuole rievocare le atmosfere barocche della Roma del Seicento.Saranno esposte a Potsdam 54 opere della collezione delle Gallerie Nazionali, provenienti dalle sale in riallestimento e dai depositi del museo, alcune molto note, come il Narciso attribuito a Caravaggio, la Trasfigurazione di Giovanni Lanfranco, l’Amor Sacro e Amor profano di Giovanni Baglione, il San Francesco sorretto dall’angelo di Orazio Gentileschi, accanto ad opere meno conosciute e solitamente non esposte, come il dipinto La volta della Sala della Divina Provvidenza di Pietro da Cortona, o le allegorie della La Musica e La Poesia di Salvator Rosa.Le opere in prestito rientreranno a Roma a ottobre e alcune di esse saranno allestite nelle sale rinnovate dell’ala nord del Palazzo, la cui riapertura è prevista per i primi di dicembre 2019.
Dal 1° luglio 2019 Palazzo Barberini prosegue il rinnovamento degli spazi espositivi riallestendo le sale dedicate a Caravaggio, ai caravaggeschi e alla pittura del Seicento, adeguandole alla recentemente rinnovata ala sud del piano nobile.I lavori comportano la chiusura fino a novembre delle sale espositive dalla n. 17 alla n. 24, ma le opere più rappresentative qui conservate saranno fruibili in altre sale del museo. La Giuditta e Oloferne di Caravaggio dialoga ora con quella dipinta da Francesco Furini nella sala 34 della nuova Ala sud; l’Enrico VIII di Hans Holbein il giovane si trasferisce in una sala dedicata al genere del ritratto, la n. 10; nella sala 14 trovano posto i capolavori di Lorenzo Lotto, El Greco e Tintoretto mentre la pittura di scuola caravaggesca si potrà ammirare nella sala 15.
Galleria Corsini, via della Lungara 10 – Roma dal mercoledì al lunedì dalle 8.30 alle 19.00. La biglietteria chiude alle 18.30
Giorni di chiusura: il martedì, 25 dicembre, 1° gennaio. Costo biglietti: Intero 12 € – Ridotto 2 € (ragazzi dai 18 ai 25 anni)

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Affidi illeciti: Save the Children, se confermati, reati di gravità assoluta

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

“Lascia senza parole l’elenco dei reati contestati dalla Procura di Reggio Emilia sugli affidi familiari nella Val d’Enza. Se confermati, sarebbero di una gravità assoluta, a maggior ragione perché i presunti autori di reato sono proprio le figure che dovrebbero essere preposte alla protezione e alla tutela dei bambini più vulnerabili. È indispensabile assicurare ai minori coinvolti tutto il sostegno in una fase evidentemente critica”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia – Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro. “L’affido familiare è un istituto di grande importanza che riguarda, secondo gli ultimi dati disponibili, oltre 14.000 bambini e ragazzi in Italia, a cui consente la crescita in un ambiente familiare, in momenti particolarmente difficili per la loro famiglia di origine, in una prospettiva temporanea, alla luce del supremo interesse del bambino. È un istituto che richiede una costante attività di formazione, supervisione e sostegno da parte della rete dei servizi. Ề quindi urgente fare luce al più presto su quanto accaduto, anche al fine di tutelare un istituto fondamentale come quello dell’affido”, ha concluso Raffaela Milano.

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La scuola italiana non sa trattenere gli studenti più deboli

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

che la scuola di tutti, nessuno escluso: quella del Belpaese sembra sempre più una scuola pubblica per élite, che non sa trattare come dovrebbe chi è più in difficoltà. Come gli allievi iscritti in aree difficili, i giovani con disabilità e che non sono italiani. A confermarlo è l’ultimo Country Report sull’Italia elaborato dalla Commissione europea, sul quale Anief ha realizzato un focus e dal quale emerge che nonostante i recenti miglioramenti nella qualità dell’istruzione scolastica, le ampie e persistenti disparità regionali nei risultati dell’apprendimento continuano a destare grande preoccupazione. La dispersione scolastica italiana non è solo maggiore rispetto agli altri Paesi, molto lontano dalla Strategia Europa 2020 che lo poneva al 10%, anziché oltre il 14% che si ravvisa nel nostro Paese. Ora si scopre che a figurare in alto numero tra chi è destinato a diventare Neet ci sono i giovani del Sud, tanti giovani disabili e stranieri. In base ad uno studio di livello nazionale nel 2018 – dice l’UE – il numero di persone con risultati insufficienti è decisamente maggiore al Sud rispetto al Nord (nel grado 8: 45 % contro 28 % in italiano, 67 % contro 27-30 % in inglese, 54-56 % contro 28-32 % in matematica). Dal Country Report risulta che “soprattutto al Sud le differenze significative nei risultati tra e all’interno delle scuole potrebbero indicare una tendenza a raggruppare gli studenti in base alla loro capacità. Il Sud e le isole registrano inoltre i tassi più elevati di abbandono scolastico (rispettivamente 17,3 % e 21 % rispetto al dato nazionale del 14 % e alla media UE del 10,6 %)”.
La discriminazione tocca, con effetti ancora più pesanti, gli alunni con seri problemi di apprendimento: “Il tasso di abbandono scolastico delle persone con disabilità è superiore alla media dell’UE (30,2 % contro 23,6 %)”, sottolinea la Commissione Ue. C’è poi il problema dei troppi alunni stranieri che lasciano i banchi prima del tempo: “Il livello di istruzione conseguito dagli studenti non italiani è notevolmente inferiore a quello degli italiani. Gli studenti non italiani – scrive ancora la Commissione UE – rappresentavano il 9,4 % della popolazione scolastica nell’anno scolastico 2016/2017. La maggioranza (61 %) è nata in Italia. Rispetto agli studenti italiani, quelli stranieri presentano un rischio più elevato di ripetenza (31,3 % contro 10 %) e di abbandono scolastico (30,1 % contro 12 %)”. Sulle motivazioni di questi dati poco edificanti, la stessa Commissione europea mette in risalto due problematiche. La prima è che “i risultati dell’apprendimento potrebbero essere influenzati negativamente dalla gestione degli insegnanti e dalle loro condizioni di lavoro”.

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La “monnezza” di Roma: Di chi è la colpa?

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

“Al Segretario del Pd Zingaretti sfugge che la Capitale ha l’immondizia a terra perché la Regione non ha impiantistica sufficiente ad assicurarne il trattamento (quindi anche a prevedere soluzioni immediate in caso di imprevisti come l’incendio avvenuto al Salario), un concetto che non dovrebbe invece sfuggire al Presidente della Regione Lazio, Zingaretti, che dovrebbe sapere perfettamente quanto la gestione integrata e adeguata degli impianti in tutta la regione sia di sua esclusiva competenza.
Due anni fa in Toscana ci sono stati degli arresti e sono stati sequestrati gli impianti a causa del solito traffico illecito di rifiuti. L’area di Firenze Prato e Pistoia è finita subito con le strade invase dall’immondizia. Il Pd allora iniziò una guerra interna perché l’Ato Sud con Siena Arezzo e Grosseto non vollero farsene carico. Il Presidente della Regione intervenne per sistemare le cose. A pagarne le spese però fu la Regione Liguria, che in assenza di impianti, e non potendo più portare i rifiuti in Toscana, si accordò e risolse tutto col Piemonte. Ne avete mai sentito parlare? Eppure hanno avuto rifiuti a terra, contrasti fra territori. Zero clamore, del resto mica si è trattato di Roma! Tutto è stato gestito fra Presidenti di Regione. Non è che ad esempio i Sindaci di Firenze o Genova si sono messi a pregare in ginocchio per essere aiutati. Ci hanno pensato i loro Presidenti, delle loro Regioni. Semplicemente perché rispettano le norme.
Tranne che nel Lazio, dove invece il nostro Presidente non solo si dimentica di amministrare e non aiuta, (di esempi ne avremmo a decine), ma ci prende anche per i fondelli: bisogna ‘spiegare che si tratta di una cosa provvisoria’. Intende rispetto al tempo necessario per la realizzazione degli impianti. Peccato che questi li autorizza la Regione (con tempistiche variabili), e dipendono dal Piano Rifiuti regionale, che guarda caso dopo la chiusura della discarica di Malagrotta (evento significativo occorso nel 2013) non è mai stato rivisto nonostante lo imponesse la Legge, proprio da quando lui è Presidente della Regione, ovvero da 6 anni. Piano Rifiuti adeguato che invece hanno le altre Regioni di cui sopra, compresi gli Ambiti Territoriali Ottimali, con cui possono pure stabilire le tariffe per il conferimento.
Insomma, tutto l’opposto di Zingaretti”.Lo dichiara in una nota il consigliere M5S e Presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale Pietro Calabrese.

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Giustizia. Cgil Cisl Uil: Servono assunzioni, riqualificazione e maggiori risorse

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

“Grande adesione allo sciopero della Giustizia, indetto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa. A incrociare le braccia le lavoratrici e i lavoratori dell’amministrazione giudiziaria, registrando in moltissimi uffici giudiziari del paese adesioni oltre il 70%”. Al centro della protesta, fanno sapere i sindacati, “le gravissime carenze di personale, che porteranno entro il 2021 a un drammatico vuoto di organico, con la metà del personale che andrà in pensione, e la mancata valorizzazione del personale, sempre più anziano, demotivato e pagato meno di tutti altri dipendenti pubblici”.Dietro le parole ‘Giustizia Anno Zero’ oggi le lavoratrici e i lavoratori della Giustizia hanno scioperato per mandare un messaggio chiaro al governo e al titolare del dicastero di via Arenula, Alfonso Bonafede: “Oggi in tanti – affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa – hanno aderito allo sciopero per rivendicare dignità e rispetto. La Giustizia versa in condizioni drammatiche e con essa le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Rivendichiamo il diritto all’applicazione degli accordi, a partire dalla riqualificazione del personale per arrivare all’avvio di processi di innovazione e miglioramento organizzativo. Così come esigiamo un piano straordinario di assunzioni, il personale manca e in prospettiva ancora di più, mentre le assunzioni previste non basteranno a colmare i vuoti. Ora andremo avanti dopo questa straordinaria giornata di lotta. Lo faremo per le lavoratrici e i lavoratori, e lo faremo per i cittadini che meritano una giustizia celere ed efficace”, concludono.

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Autostrade: stop aumento pedaggi fino al 15 settembre 2019

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

“Ottima notizia il blocco dei pedaggi autostradali fino alla fine dell’esodo estivo. Ci piacerebbe anche capire se riguarda tutti i concessionari o solo alcuni e quali, se è una libera iniziativa autonoma di alcuni concessionari, come annunciato stamane da Autostrade per l’Italia o merito della politica, come dichiarato dall’on Di Maio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”In ogni caso resta comunque una good news che si aggiunge alla riforma dei pedaggi dell’Autorità dei trasporti, che finalmente impedirà rincari spropositati ed ingiustificati a danno dei consumatori” prosegue Dona.”Il nuovo sistema tariffario eviterà che le concessionarie, approfittando di contratti generici, possano inserire voci improprie per giustificare gli aumenti dei pedaggi, a fronte di investimenti inesistenti e servizi per gli utenti invariati” aggiunge Dona.”Ora l’Authority, a fronte di verifiche annuali, potrà anche revocare gli aumenti dei pedaggi in caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi. Meglio di così!” conclude Dona.

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Papa Francesco e Benedetto XVI: Il nuovo libro sullo scandalo degli abusi sessuali

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

L’evento straordinario è contrassegnato dalle pagine di questo nuovo libro: per la prima volta nella storia della Chiesa due Papi parlano all’unisono, denunciando la piaga terribile della pedofilia che ha sconquassato la Chiesa negli ultimi anni.
Una summa del pensiero di Papa Francesco e del Papa emerito Benedetto XVI sul fenomeno degli abusi sessuali perpetrati a danno dei minori da parte di sacerdoti, laici e prelati.I due Papi, pur avendo un approccio diverso sulle cause di tale fenomeno, denunciano con un’unica voce, quella di Pietro, una tragedia che non può e non deve rimanere sottaciuta, individuandone le cause e la cura.Una scelta, questa di pubblicare testi di Francesco e Benedetto XVI sugli abusi sessuali a danno dei minori, dettata anche dalla necessità di spengere un fuoco che è stato alimentato da una ridda di supposizioni fatte da chi vede una contrapposizione tra Papa Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI. Un fronte progressista ed uno tradizionalista che non perdono occasione per affermare la supposta supremazia dell’uno sull’altro. Questo libro dimostra come tale contrapposizione non esista ed, anzi, sia frutto di una strumentalizzazione che mira a dividere la Chiesa.Come spiega in modo chiaro Padre Federico Lombardi nella sua Introduzione non esiste un’ermeneutica della divisione e chi vuol far credere ciò lo fa in modo strumentale.Pur se differente l’approccio che i due autori hanno sul grave scandalo della pedofilia, comune ed evidente è la volontà di condannarla e di combatterla, al fine di risanare una profonda ferita che ha colpito la Chiesa e il popolo di Dio.
ntroduzione di Federico Lombardi, sj A cura di Pierluca Azzaro Cantagalli 2019 | pp. 144 | euro 15,00 In libreria dal 1 luglio 2019 Tradotto in spagnolo, francese, portoghese, tedesco, inglese, albanese

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I giochi pericolosi della guerra dei dazi

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

L’ha detto recentemente anche Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea:“Nel protezionismo i mercati sembrano vedere molto di più che un danno all’economia. Potrebbero vederci un fenomeno molto più ampio che mette in dubbio l’intero ordine multilaterale raggiunto dopo la seconda guerra mondiale. Le incertezze sui dazi sono aumentate“. Il rischio, poi, è che la guerra dei dazi possa degenerare in guerra delle valute.
Le altalenanti minacce americane “dazi si-dazi no”, le ritorsioni, le sospensioni condizionate hanno creato l’instabilità che l’intero sistema economico mondiale sta pagando. Finora non ci ha guadagnato nessuno, non gli Usa, non la Cina e tanto meno l’Europa. L’Europa e, di conseguenza, anche l’Italia ci rimettono più di tutti.
Direttamente, quando i dazi sono imposti sui settori agroalimentari e dell’auto. Giustamente la Coldiretti teme che la “black list” americana colpisca pesantemente i prodotti agroalimentari del made in Italy che sono esportati fuori dai confini comunitari per ben 4,2 miliardi di euro. Dopo i settori dell’acciaio e dell’alluminio, il bersaglio numero uno dei dazi americani è quello dell’auto, in particolare le imprese automobilistiche tedesche. La Germania, com’è noto, esporta negli Usa auto per 42 miliardi di dollari. Il che significa un duro colpo anche per le imprese italiane della componentistica i cui prodotti sono esportati in Germania. La Germania, si ricordi, è il primo partner commerciale mondiale dell’Italia.
Poi indirettamente, poiché i dazi imposti alla Cina o al Messico colpiscono soprattutto prodotti altamente tecnologici, di cui molte parti provengono dall’Europa.
Inoltre, un’importante area di scontro è quella dell’aviazione civile, tra la Boeing americana e l’Airbus europea. Washington si lamenta dei sussidi erogati dall’Unione europea, dimenticandosi che tutti i suoi settori tecnologicamente importanti, militari e civili, godono da sempre di sostanziosi sostegni statali. Trump ha avuto l’ardire di portare la controversia persino davanti all’Organizzazione del Commercio Mondiale, la stessa istituzione che quotidianamente boicotta.
I dazi nei confronti della Cina, inizialmente del 10%, poi aumentate al 20%, su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi, potrebbero vedere una pericolosa escalation con dazi del 25% su altri 325 miliardi. Pechino ha annunciato le sue ritorsioni su 60 miliardi di dollari di prodotti americani. Per esempio, sulle importazioni di soia, che finora coprivano il 60% della produzione americana.Una delle aree di scontro più pericoloso verte intorno alle tecnologie informatiche, considerate di rischio per la sicurezza nazionale americana. Di conseguenza Trump si è mosso per il blocco verso l’azienda cinese Huawei e altre imprese simili. Come risposta, Pechino ha fatto subito sapere di voler sfruttare la sua posizione di principale esportatore mondiale di materiali delle cosiddette “terre rare” utilizzati per le tecnologie avanzate.
Si tenga inoltre presente che la Cina possiede obbligazioni del Tesoro americano per più di mille miliardi di dollari.Anche la minaccia di Trump di applicare il 5% di dazi su tutti i beni importati dal Messico, per poi alzarli fino al 25%, andrebbe a colpire, tra l’altro, i settori delle automobili, dei mezzi di locomozione e dei televisori, dove la componentistica europea è molto rilevante.
Il Messico è il terzo partner commerciale degli Usa con circa 265 miliardi di dollari di esportazioni di merci. Negli anni passati molti produttori americani vi hanno trasferito le loro fabbriche per sfruttare il basso costo della mano d’opera. Gli effetti dei dazi non penalizzeranno solo gli esportatori messicani ma anche gli importatori americani, che, poi, aumenteranno ovviamente i prezzi per i consumatori finali.
Poiché la questione è il blocco dei flussi immigratori, la guerra dei dazi diventa immediatamente una guerra sociale con conseguente destabilizzazione politica. Trump, però, non può ignorare che la questione immigrazione ha ragioni economiche e sociali profonde e dimensioni epocali.
Recentemente gli Usa hanno tolto anche l’India e la Turchia dalla lista dei partner commerciali privilegiati, costringendo persino Nuova Delhi, da sempre amica di Washington, a reagire con delle contromisure commerciali.
In America, comunque, cresce l’opposizione contro la politica dei dazi e c’è la campagna “Tariffs hurt the heartland”, sostenuta da 150 organizzazioni di vari settori produttivi, che lamenta come i dazi colpiscano il cuore del paese e rischino di generare la perdita di 2 milioni di posti di lavoro.
Non sfugge che l’intento di Trump sia di colpire l’Unione europea. A Londra ha esplicitamente invitato la Gran Bretagna a uscire dall’Ue e le ha offerto accordi commerciali superprivilegiati. E’ un atteggiamento che va ben oltre l’attitudine di Trump!
E’ chiaro, tuttavia, che sono in gioco le strategie della grande finanza e i corposi interessi geopolitici di quel sistema che si chiama, fin dai tempi del presidente Eisenhower, “il complesso militare industriale
Pur mantenendo strette relazioni con gli Usa, il nostro alleato storico, l’Ue dovrebbe sfidare certi disegni dell’unilateralismo di oltre Atlantico. Potrebbe, invece, diventare il perno principale per la creazione di un nuovo sistema monetario internazionale basato su un paniere delle monete più importanti e non soltanto sul dollaro. Così potrebbe svolgere un’importante funzione di equilibrio geoeconomico e geopolitico tra gli attuali grandi attori internazionali. (Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista)

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Scuola: – Mobilità docenti nel caos

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

Errori e rettifiche per circa mille docenti: forse per errore degli uffici non si è considerato l’accantonamento dei posti da dare in ruolo. Amaro il commento di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Almeno questa volta qualcuno a Viale Trastevere se ne è accorto, mentre ancora in migliaia aspettano di capire perché l’algoritmo ‘segreto’ li ha trasferiti a chilometri di distanza dalla sede dove hanno svolto l’anno di prova e dalla propria famiglia. Ancora una volta la metà delle domande non è stata accolta, anche perché gli organici continuano a essere truccati, vacanti e disponibili, ma non in organico di diritto. Una truffa che coinvolge pure i precari, i quali non possono essere immessi in ruolo su questi posti e sono costretti a ricorrere in tribunale per vedersi riconoscere lo stipendio dei mesi estivi”. Altro che “grande lavoro”, tutto bene tutto a posto, come voleva farci credere solo qualche giorno fa Marco Bussetti. La mobilità docenti 2019/20 è nel caos più totale. Con il ministero dell’Istruzione che ha fornito i numeri di quasi mille trasferimenti sbagliati, tra annullati e rettifiche effettuate. Si tratta, riassume la rivista specializzata Orizzonte Scuola, di 925 casi. questi, i trasferimenti revocati sono 352: 8 per posti di scuola dell’infanzia, 14 di primaria, 187 di secondaria di I grado e 143 di secondaria di II grado. Poi sono state effettuate 573 rettifiche di movimento: hanno riguardato più che altro i docenti che avevano ottenuto il passaggio di cattedra/ruolo e che, con la modifica, hanno ottenuto invece il trasferimento nella propria classe di concorso. Ma perché è accaduto tutto questo? L’ipotesi iniziale, il fatto che le rettifiche e le revoche siano da attribuire al mancato accantonamento dei posti per i docenti FIT 2018 (le cui graduatorie sono state pubblicate entro il 31 dicembre scorso e che hanno già scelto la provincia), non sembra avere avuto riscontro. Perché, in realtà, scrive ancora Orizzonte Scuola, sono stati annullati anche alcuni trasferimenti alla scuola primaria e infanzia, che non riguardano il FIT. In ogni caso, per Anief quanto è accaduto non è una sorpresa: il sindacato aveva da subito messo in risalto che la metà dei trasferimenti andati in porti, di cui si vantava il Miur, era un dato superficiale. Perché non sono andati a buon fine la maggior parte dei trasferimenti più rilevanti, quelli interprovinciali, che avrebbero finalmente sanato le assunzioni della Buona Scuola di Matteo Renzi, svolte sulla base di un algoritmo “impazzito” che solo nella fase B del reclutamento straordinario attuato nel 2016 ha portato oltre 8 mila docenti fuori provincia e regione.

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Scuola – Precari, passa il decreto legge Crescita senza modifiche in Senato

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

Preclusa la votazione di emendamenti e ordine del giorno. I sindacati che hanno firmato il vago accordo del 24 aprile a Palazzo Chigi, da Anief ritenuto insufficiente per risolvere il problema del precariato, ora scrivono al premier Giuseppe Conte e scoprono che prima di dicembre niente potrà essere approvato in un provvedimento legislativo. Si conferma, quindi, l’italica lentezza delle procedure concorsuali nella scuola pubblica italiana.
Marcello Pacifico (Anief): Intanto inizierà un nuovo anno scolastico con molte decine di migliaia di posti vacanti e disponibili ancora una volta dati in supplenze. E anche tante convocazioni per l’assegnazione delle cattedre che andranno deserte, durante le prossime immissioni in ruolo, per via della mancata riapertura delle GaE e dell’assunzione su graduatorie nazionali degli idonei dei concorsi ordinari e riservati.
Doccia fredda per i sindacati, ai quali Anief aveva detto di non fidarsi: il nulla di fatto su reclutamento e abilitazioni, a seguito della mancata inclusione, nel decreto crescita e nell’ultimo Consiglio dei ministri, dei corsi Pas, dei concorsi riservati ai precari storici e a varie misure da attuare con urgenza per risollevare il reclutamento, sta compromettendo il futuro professionale di decine di migliaia di docenti. Oltre a mettere ancora di più a rischio il regolare avvio del nuovo anno scolastico.
“Evidentemente – commentano ora i sindacati maggiori – non vi è stato in Consiglio dei Ministri un sufficiente coordinamento, il che chiama in causa direttamente le responsabilità del Presidente del Consiglio. A questo punto non possiamo non ricordare al Premier gli impegni assunti, a nome del Governo da lui presieduto, con la sottoscrizione dell’intesa del 24 aprile a Palazzo Chigi”.

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Decreto crescita

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

Fischio d’inizio per la partita della ripresa economica che l’Italia si giocherà con il Decreto Crescita. Agevolazioni fiscali per le imprese, promozione degli investimenti privati, tutela del made in Italy sono tre dei principali pilastri sui quali si fonda il provvedimento contenente misure urgenti di crescita economica, appena diventato Legge. Il primo dei 51 articoli contenuti nel testo reintroduce il cosiddetto “superammortamento”, ovvero l’agevolazione che consente di maggiorare del 30% il costo di acquisizione a fini fiscali degli investimenti in beni materiali strumentali nuovi. Rispetto alle norme previgenti, l’articolo introduce un tetto di 2,5 milioni di euro agli investimenti agevolabili. La disposizione, nel dettaglio, di fatto consente ai titolari di reddito d’impresa che effettuino investimenti in beni materiali strumentali nuovi, dal 1° aprile 2019 fino al 31 dicembre 2019, di usufruire dell’aumento con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria. L’articolo, che non a caso si trova in testa alla Legge, costituisce un incentivo per le imprese e un vero e proprio motore di crescita se utilizzato al meglio. Quali sono i benefici immediatamente realizzabili e come funziona il nuovo testo applicato in scala reale? Lo spiega uno dei massimi esperti italiani in materia di energie rinnovabili, presidente di Enerqos Energy Solutions, Giorgio Pucci: « Il Decreto Crescita reintroduce uno strumento importantissimo per l’economia del Paese con il superammortamento 130% per chi compra una caldaia nuova a biomassa per una serra, un impianto fotovoltaico, un cogeneratore, o anche lampade nuove purché questi beni siano collegati alla produzione e all’innovazione delle imprese e non siano utilizzati per vendere energia elettrica, ma per usarla». Per rendere immediatamente fruibile il superammortamento come si devono muovere le imprese? «Effettuando l’investimento fin da ora– spiega ancora Pucci-, purché il 20% dell’investimento sia pagato entro l’anno, poi l’installazione si può finire anche entro la data del 30 giugno 2020». Cosa succederà a breve termine con l’entrata in vigore della Legge? «Secondo me- prosegue Pucci- ma anche secondo le ultime indagini nel settore, è facilmente riscontrabile un incremento del fotovoltaico già prima degli incentivi appena approvati, proprio perché è ormai acclarato che ha dei ritorni e dei vantaggi molto rapidi anche grazie al crollo dei costi di tutto il materiale che serve per realizzare un impianto, in particolare i pannelli. Quindi tutte le aziende che vogliono innovare e risparmiare energia hanno un atout importante considerando entrambi gli aspetti, il superammortamento e il beneficio di utilizzare fonti di energia rinnovabile. Le biomasse legnose, ad esempio, sono molto chiaramente specificate all’interno della nuova Legge. Chi compra una caldaia a biomassa legnosa a filiera corta risparmia il 50% rispetto al gasolio e tra l’altro finalmente non inquina. Si pensi al caso del primo produttore italiano di piante da fiori in vaso, l’Azienda Agricola Luca Maffucci, che ha un’estensione di superficie totale pari ad 80 campi da calcio e che grazie alle caldaie a biomassa , alimentate da cippato di legno proveniente da filiera corta con approvvigionamento inferiore a 70 chilometri, ha risposto immediatamente all’allineamento degli obiettivi prefissati dal Pniec da raggiungere entro il 2030. Inoltre, ha ottenuto una notevole riduzione dell’impatto ambientale che l’attività ha nelle emissioni in atmosfera e nelle sostanze concimanti nel terreno, oltre ad un notevole risparmio sui costi energetici. Infine bisogna considerare la maggiore competitività sul mercato che l’impresa assume potendo investire le somme che prima erano destinate alle spese per l’energia in tecnologie più avanzate e concorrenziali. Una sorta di economia circolare a beneficio delle imprese italiane che finalmente potranno vedere la luce dopo anni di dura crisi. Ma bisogna iniziare da subito».

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Nuovo boom dei furti di auto a noleggio (+36%)

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

Rubati in un anno quasi 1.600 veicoli in noleggio a breve termine, più di 4 ogni giorno. Notevole il danno d’immagine per il Paese e quello economico per gli operatori del settore che supera i 10 mln di euro. In alcune aree delle Regioni più a rischio (Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia) il fenomeno mette a serio rischio l’operatività del comparto, con evidente danno d’immagine per il Paese.L’allarme resta alto, nonostante le società di autonoleggio negli ultimi anni siano corse ai ripari proteggendo la propria flotta con dispositivi hi-tech per poter continuare a garantire servizi di mobilità ad aziende e turisti sull’intero territorio nazionale e negli ultimi 6 anni i recuperi dei veicoli sottratti siano passati dal 18% al 49%”.

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“Progetto Vita” per smascherare all’interno dei tumori, mutazioni genetiche rare

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

“Sono circa 200 le diverse forme di tumore e nel 2018 in Italia sono stati stimati 373.300 nuovi casi – afferma il Prof. Antonio Marchetti, coordinatore della Rete NGS e del ‘Progetto Vita’, Ordinario di anatomia patologica, Direttore del Centro di Medicina Molecolare Predittiva dell’Università di Chieti e membro del Consiglio Direttivo SIAPEC-IAP -, per cui il numero globale delle alterazioni rare non è così basso, ma è molto difficile scoprirle. Grazie all’approccio utilizzato nel ‘Progetto vita’, siamo in grado di superare questi ostacoli e, dopo una prima fase pilota, l’iniziativa verrà estesa su scala nazionale. Perché il paziente possa ricevere una terapia di precisione sono necessarie una diagnosi accurata e una definizione del profilo molecolare della malattia con test specifici. La diagnosi può essere garantita attraverso il lavoro di laboratori di qualità in grado di fornire risultati standardizzati che supportino il lavoro dei clinici. Questi pazienti sono candidabili a un trattamento definito ‘tumore agnostico’, perché non è legato all’organo di insorgenza della neoplasia ma alla mutazione genetica individuata”.
Novità importanti anche sul fronte del monitoraggio della malattia grazie al prelievo di sangue. “La biopsia su tessuto rappresenta un’immagine istantanea, limitata nel tempo e nello spazio, ma il tumore non rimane uguale, si evolve acquisendo nuove mutazioni che lo possono rendere ancora più aggressivo – sottolinea il Prof. Antonio Russo, Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università degli Studi di Palermo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa del Policlinico Universitario di Palermo e membro del Consiglio Direttivo Nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) -. È quindi fondamentale sviluppare nuove tecniche, che consentano un miglior follow-up dei pazienti. La biopsia liquida rappresenta una valida opzione: è una procedura minimamente invasiva che permette di studiare alcune componenti tumorali (Cellule Tumorali Circolanti e il DNA tumorale circolante) direttamente da un semplice prelievo di sangue. Negli ultimi anni, la ricerca in quest’ambito ha subito un incremento esponenziale e l’interesse della comunità scientifica è in continuo aumento. La biopsia liquida oggi è utilizzata nella pratica clinica nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule, dopo la diagnosi, per individuare la mutazione del gene EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor), ma sta aumentando il peso di questa tecnica per controllare nel tempo l’evoluzione della malattia, cioè per capire se il paziente risponde alla terapia estendendone così l’impiego a diversi tipi di neoplasie. Questo utilizzo della biopsia liquida, che consente il monitoraggio costante e non invasivo della patologia, è ristretto per ora ad alcuni centri di riferimento e ne rappresenta il futuro impiego su larga scala”.
“Oggi il monitoraggio viene essenzialmente effettuato attraverso metodiche di tipo radiologico, quali TAC o PET, che di fatto forniscono soltanto informazioni sull’andamento della malattia in termini di cambiamenti dimensionali e/o di attività – spiega la Prof.ssa Silvia Novello, Ordinario di Oncologia Medica all’Università di Torino, Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Oncologia Toracica del San Luigi di Orbassano e membro del Consiglio Direttivo Nazionale AIOM -. La ripetizione della biopsia su tessuto è d’altro canto un esame invasivo, non sempre praticabile, e comunque impattante sulla qualità di vita del malato. Nel tumore del polmone con alterazione molecolare, è possibile individuare, anche in anticipo, la resistenza al trattamento mediante la valutazione dell’alterazione stessa nel plasma, prima e durante la terapia. Se il trattamento è efficace, l’alterazione si modifica. La progressione della malattia può essere osservata radiologicamente, ma in maniera più precisa è individuabile nel sangue a livello molecolare e anche anticipatamente rispetto alle modifiche osservabili con TAC e PET”. “Inoltre – continua la Prof.ssa Novello – prospettive importanti si stanno aprendo per l’uso della biopsia liquida come strumento di screening per la diagnosi precoce associandola alla TAC spirale. Va infatti ricordato che circa il 60-70% delle neoplasie polmonari è diagnosticato in fase avanzata di malattia”.
Al convegno di Firenze sono presentate anche le raccomandazioni per la caratterizzazione molecolare del carcinoma del polmone (41.500 nuovi casi in Italia nel 2018). “Sono state stilate da 10 esperti – sottolinea il Dott. Truini -. Abbiamo considerato i problemi morfologici da affrontare, in particolare la necessità di utilizzare la minor quantità possibile di tessuto perché nella maggior parte dei casi abbiamo a disposizione solo frammenti molto piccoli, da gestire al meglio. In questa neoplasia, un biomarcatore, PD-L1, si è rivelato importante per il trattamento con l’immunoterapia. Finora mancavano a livello internazionale linee guida specifiche su PD-L1. Siamo partiti da questo ‘vuoto’ e abbiamo definito un algoritmo generale diagnostico dedicato al paziente con tumore polmonare, dove PD-L1 si inserisce in un percorso diagnostico complesso che vede la necessità di determinare anche altre alterazioni molecolari, come la mutazione di EGFR e la traslocazione di ALK o di ROS1. Queste raccomandazioni avranno una ricaduta sul lavoro dei gruppi multidisciplinari, indispensabili per il trattamento dei tumori e che includono, fra gli altri, il chirurgo, lo pneumologo, l’anatomo-patologo, l’oncologo medico, il farmacologo e il biologo molecolare”.
Le banche dati costituiscono il presupposto dell’oncologia di precisione perché permettono agli oncologi di disporre di più conoscenze e di assumere le decisioni migliori per i pazienti. “All’interno della rete NGS, abbiamo realizzato il primo database nazionale sulla mutazione del gene BRCA nel tumore dell’ovaio – conclude il Prof. Marchetti -. Nell’ambito dei 20 centri della rete NGS, sono state coinvolte 6 strutture (tre Università e tre Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). Il database è stato validato da bioinformatici di livello internazionale: ad oggi, abbiamo raccolto circa 300 casi di alterazioni, che saranno analizzate dettagliatamente”.

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L’Istat ha diffuso oggi i dati relativi all’andamento del tasso di inflazione a giugno

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

Si attesta sullo stesso livello di maggio, al +0,8% su base annua.Il tasso relativo al carrello della spesa si ferma al +0,3%.Con il tasso di inflazione a questo livello l’aggravio annuo per una famiglia tipo ammonta a circa 236,80 Euro, che incidono su bilanci familiari molto provati dalla sostanziale assenza di misure per la crescita. I redditi delle famiglie, infatti, non aumentano in misura proporzionale rispetto al costo della vita: crescono in questo modo la povertà e le disuguaglianze nel nostro Paese, determinando una situazione a cui è sempre più urgente fornire risposte concrete.Non dimentichiamo, infatti, che la crescita dei costi dei beni di largo consumo inciderà notevolmente soprattutto sulle famiglie meno abbienti.“Questo andamento non fa altro che sottolineare la necessità di un piano straordinario capace di determinare una ripresa stabile dell’occupazione, determinando così una ripresa della domanda interna e dell’intero sistema economico.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.È indispensabile, in tal senso, fare di tutto per evitare una procedura di infrazione che avrebbe effetti drammatici sulla nostra economia.

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Notte Europea dei Ricercatori

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

L’edizione 2019 della Notte Europea dei Ricercatori prosegue e conclude il percorso intrapreso lo scorso anno con BEES, Be a citizEn Scientist, il tema lanciato da Frascati Scienza per incoraggiare la partecipazione dei cittadini nella ricerca scientifica. La Notte Europea dei Ricercatori in programma il 27 settembre in centinaia di città di tutto il continente sarà l’evento di punta della Settimana della Scienza 2019, dal 21 al 28 settembre, una sette giorni ricca di iniziative di divulgazione scientifica. Esperimenti interattivi, visite ai laboratori, incontri con ricercatori, conferenze, giochi, spettacoli, aperitivi scientifici e molto altro saranno la chiave per avvicinarsi e conoscere il mondo della ricerca e i ricercatori, persone ordinarie con un lavoro straordinario. Il coinvolgimento dei cittadini nel dare un contributo alla ricerca scientifica ha una doppia valenza, in campo educativo e per rafforzare il legame scienza-società. Un concetto che vuole essere riassunto nel nome della Notte Europea dei Ricercatori 2019, intitolata BEES, che prende spunto dalle api e dalla loro organizzazione. Negli alveari, come in tutte le società complesse, il contributo di ogni componente è fondamentale per il benessere della collettività.Il progetto coordinato da Frascati Scienza è realizzato con il supporto della Regione Lazio, del Comune di Frascati e dell’Ente Parco Regionale Appia Antica. Come in ogni edizione, saranno coinvolti moltissimi partner tra enti istituzionali, associazioni e aziende. Sono già circa 60 le partnership attive: Comune di Ariccia-Ufficio Statistica, Consortium GARR, ESA-ESRIN, Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA), Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, ISCR Istituto Superiore di Conservazione e Restauro, Istituto Dermatologico San Gallicano (ISG) e Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE), Istituto Superiore di Sanità, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani’, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Università Campus BioMedico di Roma, Parco Archeologico di Pompei Laboratorio di ricerche applicate, Centro Studi sull’Intelligence, Scienze Strategiche e della Sicurezza (U.N.I.), RES (REte di Scuole) Castelli Romani, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Management, Sissa Medialab-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati-Trieste, Unitelma Sapienza, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Università degli Studi di Sassari e Dipartimento Architettura Design e Urbanistica, Università LUMSA, Università degli Studi di Roma Tor Vergata ? Centro di Studi Giuridici Latinoamericani (CSGLA) Macroarea di Scienze MM FF NN e Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società, Università Roma Tre-Dipartimenti di Scienze, Matematica e Fisica, Ingegneria, Architettura, Accatagliato, Associazione Arte e Scienza, Associazione AGET, Associazione italiana degli Infermieri di Camera Operatoria-AICO Italia, Astronomitaly, B:kind Science & Co., Fondazione E. Amaldi, Fondazione Universitaria INUIT-Tor Vergata, G.Eco, GEA S.C.a r.l., Il Refuso-Giornalisti Nell’erba, INSPIRE, K-production A.S.D., L.U.D.I.S., Matita Entertainment, MindSharing.tech APS, Multiversi, Explora, il Museo dei bambini di Roma, Gruppo Astrofili Monti Lepini, Parimpari Onlus, Scienza Divertente-Roma e Verona, ScienzImpresa, Speak Science, Tecnoscienza.it, Toscience, Unione Astrofili Italiani, Algares, Algaria srl, FVA New Media Research, Moveo Walks, Inc., Sotacarbo-Società Tecnologie Avanzate Low Carbon SpA, Banca d’Italia Centro Donato Menichella, Osservatorio Malattie Rare, Pro Loco di Frascati, Novamont S.p.A., Aistap, PA Social, Museo della Terra Pontina di Latina, Istituto Comprensivo di Villanova d’Asti.The European Researchers’ Night project is funded by the European Commission under the Marie Sk?odowska-Curie actions (GA N° 818728).

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Strasburgo: Sessione costitutiva del Parlamento europeo

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

Settimana 1 – 7 luglio 2019 Conferenza dei presidenti / Donald Tusk. Il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, ed i leader dei gruppi politici, che formano la Conferenza dei presidenti, si riuniranno domenica a mezzogiorno con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in vista del vertice europeo di Bruxelles. Il Presidente del Parlamento europeo si rivolgerà ai capi di Stato o di governo alle 18:00 e terrà una conferenza stampa intorno alle 18:30.
Costituzione del nuovo Parlamento. La prima sessione del nuovo Parlamento inizierà martedì alle 10:00. I deputati selezioneranno otto scrutatori che supervisioneranno l’elezione del Presidente e fisseranno il termine per la presentazione delle candidature alla presidenza del Parlamento. La sessione sarà quindi sospesa fino a mercoledì mattina.
Elezione del presidente del Parlamento europeo. Mercoledì alle 9:00, il Parlamento eleggerà il suo Presidente per i prossimi due anni e mezzo (metà della legislatura). Le candidature alla presidenza possono essere presentate da un gruppo politico o da un ventesimo dei deputati. L’elezione avviene a scrutinio segreto. Per essere eletto, un candidato deve ottenere la maggioranza assoluta dell’emiciclo, vale a dire il 50% più uno dei voti validi espressi (le schede bianche e nulle non contano). Se alle prime tre votazioni nessuno raggiunge tale maggioranza, alla quarta si realizza un ballottaggio tra i due candidati che al turno precedente hanno ricevuto più voti.
Elezione dei vicepresidenti e dei Questori. Dopo l’elezione del Presidente, il Parlamento eleggerà gli altri due principali organismi politici necessari per il funzionamento delle attività del Parlamento: i 14 vicepresidenti e i cinque questori. (Mercoledì e giovedì)
Composizione delle commissioni parlamentari. Il Parlamento voterà la composizione numerica delle sue commissioni e sottocommissioni mercoledì alle 13.00. Le nomine saranno decise dai gruppi politici e annunciate in plenaria lo stesso giorno. Le commissioni terranno le loro riunioni costitutive la settimana seguente a Bruxelles ed in questa occasione eleggeranno i loro presidenti e vicepresidenti. (Mercoledì)
Conclusioni dei vertici europei di giugno. Giovedì mattina i deputati discuteranno i risultati dei vertici del 20-21 giugno e del 30 giugno con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ed il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker.
Briefing pre-sessione per la stampa. Il servizio stampa del Parlamento terrà un briefing pre-sessione alle 9.30 di martedì (Sala stampa Daphne Caruana Galizia, Strasburgo).

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European Committee of the Regions calls to radically reform the way the EU works

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

Following the European elections and ahead of the new term of the European Commission, the European Committee of the Regions (CoR) has put forward its expectations and proposals for the EU’s new legislative mandate for 2019-2024. In a resolution adopted on 26 June 2019, the CoR argues that for the EU to regain citizens’ trust and address major current challenges, EU decisions and policies must be anchored locally and local and regional authorities involved at all stages of EU decision-making.To further strengthen the legitimacy and democratic foundation of the EU, the CoR also urges the European institutions to respond to its call for setting up a structured and permanent system of citizens’ consultation. Such mechanism would be based on a long-term strategy, with the involvement of both local and regional authorities and the civil society. The CoR also calls for establishing a systematic feedback mechanism on the implementation of EU policies at local/regional level, with the involvement of local and regional authorities. The CoR is currently testing such mechanism via its pilot project of so-called “regional hubs”.The CoR’s proposals for the upcoming new EU mandate also include the following:
· Giving priority to the development of an overarching “Digital Single Market for all” strategy, with dedicated actions for the local economy and local digital services, and working toward closing the “innovation gap” in Europe by providing dedicated EU funds for connecting territories and building regional research;
· Further developing a European Industrial Policy focusing on the promotion of place-based solutions and interregional innovation investment;
· Encouraging a more systematic use of qualified majority voting, in particular on tax matters, to facilitate the fight against tax avoidance.
· Building cohesion within the EU, including a strong EU’s cohesion policy beyond 2020 benefitting from adequate funding, a reinforced EU social dimension, better urban/rural linkages to address the territorial divide, and relevant measures to tackle demographic changes;
· Agreeing an ambitious and politically binding “EU Urban Agenda”, and better consideration to the urban dimension of EU policies;
· Considering the adoption of a Code of Conduct to involve the local and regional authorities in the European Semester, following the example of the one adopted in the context of Cohesion Policy;
· Building a Common Agricultural Policy that is fair, sustainable and based on solidarity, and developing a comprehensive EU Rural Agenda;
· Addressing the social dimension of the digital economy, in particular through better regulation of the working conditions of platform work.
· Making the Sustainable Development Goals the overarching development strategy for the EU and formally recognising the role of local and regional authorities in delivering a sustainable Europe;
· Strengthening the involvement of cities and regions when adopting climate-related decisions to ensure that the EU’s position reflects the needs, capacities and potential of all EU territories;
· Paying greater attention to the growing problem of energy poverty in many EU regions and cities;
· Developing appropriate co-financing at European level to address missing links in transport infrastructure to enable better accessibility of all regions;
· Further promoting the development of regionally sensitive indicators to better measure progress on certain aspects of the circular economy.
· Given the responsibilities of cities and regions in the reception and integration of migrants, the CoR asks for increased direct EU funding for European cities and regions in this area;
· Better communication at all levels of the costs and benefits of immigration and integration, notably through the support of cities and regions’ networks for the integration of migrants such as the new CoR initiative “Cities and Regions for Integration” launched earlier this year.

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EU promotes sustainable fisheries in the Mediterranean at high-level conference on MedFish4Ever initiatives

Posted by fidest press agency su sabato, 29 giugno 2019

The countries surrounding the Mediterranean Sea will meet in Marrakech, Morocco, for the high-level conference of the General Fisheries Commission for the Mediterranean on restoring healthy fisheries in this important sea basin.
Karmenu Vella, Commissioner for Environment, Maritime Affairs and Fisheries, who is representing the Commission at the conference, said: “Fisheries are a source of food and livelihoods for thousands in the Mediterranean. This is why two years ago, together with our partners, we delivered the MedFish4Ever Declaration setting political commitments to turn around the struggling and critical state of most fish stocks. We have made significant and concrete progress towards delivering our ambition to achieve sustainable fisheries. We must keep up the direction and the speed, committing to do even more in the coming years”.Adopted in 2017, the Declaration sets in motion a new drive towards sustainable development of Mediterranean fisheries and aquaculture. Riparian countries have committed to a roadmap with concrete actions for the coming 10 years, and significant progress has since been achieved, including ambitious fisheries management measures, protection of biodiversity, improved research and control, and a stepped-up fight against illegal, unreported and unregulated fishing (IUU). All these achievements were possible thanks to close regional cooperation as well as to the reinforced capacities in the EU and in the neighbouring countries of the Mediterranean region. Despite improvements in fisheries management, the Mediterranean remains in a critical state and further action is urgently needed to secure the future of fishing communities. In order not to lose momentum, the high-level conference will take stock of the common achievements and renew the commitment to live up to the full promises of MedFish4Ever.

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