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Quotidiano di informazione – Anno 35 n°195

Archive for settembre 2019

Scuola: Decreto salva-precari, giovedì Fioramonti lo porterà in CdM

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Dopo il terzo incontro, i dirigenti Miur e i sindacati maggiori si sono dati appuntamento a martedì 1° ottobre, per definire le ultime cose di un testo che il ministro dell’Istruzione ha intenzione di fare approvare poche ore dopo dal Governo. Solo che il documento si preannuncia lacunoso e insufficiente per rispondere alle richieste legittime di stabilizzazione dei docenti collocati nelle GaE e nelle graduatorie d’Istituto, ad iniziare da quelli che garantiscono il sostegno agli alunni disabili, dei vincitori e idonei inseriti nelle graduatorie di merito dei concorsi, di chi è stato già immesso in ruolo con riserva e ha pure superato l’anno di prova, dei 40 mila precari del personale Ata, dei 600 amministrativi facente funzione Dsga sinora ignorati, oltre che inserire negli organici i maestri delle classi Primavera, gli assistenti alla comunicazione, gli educatori e lsu. Inoltre Anief chiede di far partire subito dei corsi Pas abilitanti con il servizio svolto nella scuola paritaria utile per l’accesso. Ecco perché Anief rilancia l’approvazione di un vero decreto salva-scuola e il suo leader, Marcello Pacifico, ricorda: la supplentite si vince reclutando i docenti dalle attuali graduatorie di merito, ad esaurimento, di istituto su tutti i posti vacanti.Quello all’esame del Governo uscente M5S-Lega e ora del nuovo esecutivo giallorosso doveva essere un decreto salva-precari. Invece, si sta sempre più trasformando nell’ennesimo provvedimento tappa-buco, tutt’altro che risolutivo: lo si evince dagli esiti dei tre incontri svolti in pochi giorni al Miur dai sindacati firmatari di contratto, propositori di soluzioni parziali che, se portate in porto, non risolverebbero affatto l’annoso problema della supplentite scolastica italiana, illudendo ancora una volta centinaia di migliaia di docenti e Ata precari, senza i quali la didattica e l’offerta formativa non potrebbero avere una realizzazione regolare. Dai sindacati maggiori della scuola giungono richieste solo in parti utili a stabilizzare le tante tipologie di precari oggi presenti nel panorama scolastico: si va dalla previsione di un concorso straordinario abilitante per il personale docente con almeno tre annualità di servizio a tempo determinato nella scuola secondaria statale, all’attivazione di percorsi abilitanti speciali, destinati prioritariamente al personale precario, per docenti con differenti tipologie di requisiti, dalla proroga delle misure contenute nel decreto cd “dignità” per i docenti con diploma magistrale, al fine di assicurare la continuità didattica nell’a.s. 2019/20, passando per previsione di specifiche modalità di accesso al ruolo di DSGA per gli assistenti amministrativi facenti funzione. “Se sul concorso ordinario e straordinario non dovrebbero esserci problemi – scrive la rivista specializzata Orizzonte Scuola -, le difficoltà sorgono invece per numerosi altri provvedimenti, a partire dal PAS per passare alla proroga dei contratti per i diplomati magistrale, alle modalità di reclutamento per i facenti funzione DSGA. L’intenzione del Ministro è quella di portare il decreto scuola in approvazione al Consiglio dei Ministri del prossimo giovedì, per cui l’incontro di martedì sarà particolarmente importante per capire se potrà esserci un accordo su punti comuni”.

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Segni di periferia

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

E’ stata presentata a Milano SEGNI DI PERIFERIE, installazione multimediale realizzata dal collettivo RACCONTAMI per WeWorld Onlus, organizzazione italiana indipendente che lavora in 29 Paesi, tra cui l’Italia, per promuovere progetti di Cooperazione allo Sviluppo e Aiuto Umanitario di elevato impatto, garantendo i diritti di donne, bambini e comunità locali. L’installazione girerà nelle scuole partner di progetto per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di divenire protagonisti delle proprie storie per cambiarne il finale.
La presentazione di SEGNI DI PERIFERIE è stata l’occasione per promuovere un dibattito e una riflessione più ampia sul tema periferie e adolescenti attraverso interventi di figure di spicco di varie discipline: Gabriele Rabaiotti, Assessore Politiche Sociali e Abitative Comune di Milano, Alessandro Volpi, Vice responsabile d.to Advocacy e Programmi Italia WeWorld Onlus, Gianni Biondillo, scrittore e Serena Girani, Architetto Arup Group.
SEGNI DI PERIFERIE si inserisce nel progetto nazionale R.E.A.C.T. – Reti per educare gli adolescenti attraverso la comunità e il territorio, lanciato da WeWorld per contrastare la povertà educativa e favorire inclusione e benessere dei ragazzi che vivono in contesti difficili. Selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, REACT è attivo da settembre 2018 in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna, regioni nelle quali sono stati individuati 10 quartieri periferici caratterizzati da situazioni critiche di disagio socioeconomico.
Il progetto coinvolge 3200 ragazzi, 1700 famiglie vulnerabili e 690 insegnanti, con un modello innovativo per rafforzare gli adolescenti più vulnerabili e potenziare i soggetti (insegnanti, operatori sociali, famiglie, volontari) che rappresentano la comunità educante. Nei Centri del progetto REACT adolescenti e famiglie trovano spazi che offrono diverse opportunità: formazione di competenze personali attraverso attività innovative e percorsi di orientamento, supporto allo studio, percorsi di supporto a genitori e famiglie vulnerabili attraverso counseling e formazione su competenze genitoriali.

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Maratona di idee

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Roma, 2 ottobre 2019 alle ore 13, Piazza San Marco, 51 SIOI – Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti, insieme al Presidente della SIOI, Franco Frattini, aprirà ufficialmente, con un intervento di saluto ai giovani partecipanti, la maratona di idee ZEROHackathon2019.
E’ il primo Hackathon internazionale dedicato alla tutela degli Oceani e delle Regioni Polari ed è promosso dalla SIOI, in collaborazione con Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia e la Reale Ambasciata di Norvegia in Italia.L’obiettivo è quello di far sentire la voce dei giovani in termini di idee e soluzioni innovative per affrontare la crisi climatica e cambiamenti prodotti dal riscaldamento globale e dall’inquinamento ambientale, promuovendo un uso sostenibile delle aree marine e delle risorse artiche e antartiche.Alla Opening Ceremony, sono previsti gli interventi di: Margit Tveiten, Ambasciatore di Norvegia in Italia, Karen Bel, Consigliere per l’ambiente, la scienza, la tecnologia e la salute, Ambasciata USA in Italia, Domenico De Maio, Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale Giovani ANG, Paolo Glisenti, Commissario generale di sezione per l’Italia per Expo 2020 Dubai; Bard Borch Michaelsen, Professore associato, School of Business and Economics UiT The Arctic University of Norway.

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Scuola: Decreto salva precari e supplentite

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

L’ottimismo del nuovo ministro dell’Istruzione sull’approvazione imminente del decreto salva-precari si sta scontrando con le tante esigenze da soddisfare: dopo l’entusiasmo del primo incontro, risultano infatti “ancora distanti le posizioni di Ministero e sindacati sui provvedimenti da adottare per porre fine al precariato e tutelare i docenti”, scrive oggi la stampa specializzata. Anief lo ha detto chiaramente da diverso tempo: bisogna riformare le graduatorie d’Istituto, garantendo il reclutamento attraverso il loro scorrimento. Occorre anche assumere tutti i docenti risultati vincitori e idonei inseriti nelle graduatorie di merito (a iniziare da quelle esaurite), a seguito dei vari concorsi svolti, anche assumendoli in altre regioni dove sono presenti i posti vacanti. Vi sono poi da salvaguardare e confermare nei ruoli coloro che sono stati immessi in ruolo con riserva e hanno pure superato l’anno di prova. Ci sono anche da stabilizzare 40 mila precari del personale Ata e i 600 amministrativi facente funzione DSAG non considerati nella selezione in corso, oltre che inserire negli organici i maestri delle classi Primavera, gli assistenti alla comunicazione, educatori e lsu. Infine, serve approvare un decreto che tuteli gli alunni con disabilità certificata, attraverso la conversione in organico di diritto degli oltre 60 mila posti utilizzati con l’assurdo sistema delle deroghe che li trasforma in supplenze fino al 30 giugno. Sulle soluzioni da adottare per assumere i tanti docenti precari della scuola pubblica italiana non c’è ancora chiarezza d’intenti: “non c’è ancora nulla di concreto – spiega oggi la rivista Orizzonte Scuola -: al momento si è discusso solo sul concorso ordinario e straordinario per la secondaria di I e II grado. La misura per lo straordinario dovrebbe essere affidata al Decreto legge mentre tutti gli altri provvedimenti rientrerebbero in un Disegno di legge. Non è ancora dato sapere cosa sia contenuto nel Disegno di legge ma sembra che, rispetto alla formulazione di agosto, manchi la “ciambella di salvataggio” per i diplomati magistrale e il concorso riservato per i facenti funzioni DSGA”. Il sindacato Anief ritiene che occorra approvare un decreto legge risolutivo, al fine di coprire le attuali 205 mila cattedre libere ed evitare il proliferarsi dell’uso delle Mad, venutesi a determinare proprio per l’accumularsi degli errori attuati dagli ultimi Governi nella gestione del reclutamento scolastico. Questo ha determinato gravi ricadute negative sulla didattica e sull’offerta formativa generale, con tantissime nomine ancora oggi da attuare e la sempre meno perseguita continuità didattica.
“Non c’è tempo da perdere – precisa Pacifico – e non ci possiamo più permettere di dare risposte estemporanee a un problema crescente e sempre più complesso, che sta ponendo sempre più problemi al regolare svolgimento dell’anno scolastico. Da sistemare, inoltre, c’è assolutamente la pratica del mancato rispetto dei diritti dei precari, ad iniziare dai mancati scatti stipendiali e dei docenti e Ata neo-assunti, ancora vessati in fase di ricostruzione di carriera e nelle procedure di mobilità. Sono tutte richieste che – conclude il presidente Anief – abbiamo presentato qualche giorno fa, in occasione dell’incontro tenuto al Miur con il ministro dell’Istruzione, attraverso una formale proposta contenuta nel decreto #salvascuola di 25 punti”.

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Lotta al bullismo, clima, integrazione tra le proposte formative per la scuola 2019-2020

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Anche per l’anno scolastico 2019/2020 il Ce.Se.Di. – Centro Servizi Didattici di Città metropolitana di Torinomette a disposizione un catalogo di attività formative rivolto a studenti e insegnanti con opportunità di approfondimento, formazione e sperimentazione didattica.”Con i progetti di attività per gli studenti” spiega la consigliera metropolitana delegata all’istruzione BarbaraAzzarà “abbiamo l’ambizione di collaborare a valorizzare le potenzialità e le progettualità espresse dalle autonomie scolastiche, ma nello stesso tempo di provare a rispondere ai reali bisogni formativi delle giovani generazioni. Tra gli obiettivi prioritari, la lotta a ogni forma di discriminazione, le pari opportunità, l’accesso ai diritti e ai percorsi di integrazione e di inclusione dei soggetti più deboli, la prevenzione e il contrasto dei bullismi. Proponiamo agli studenti tre percorsi di cittadinanza europea, mentre nel settore dedicato alla storia e alla società contemporanea valorizziamo il centenario della nascita di Primo Levi con la proposta di una mostra a lui dedicata; c’è spazio anche per affrontare le questioni legate ai sentimenti e all’affettività dei giovanissimi, ma si parla anche di prevenzione del suicidio degli adolescenti”.
“In particolare, abbiamo inserito percorsi mirati e dedicati ai temi della sostenibilità ambientale e della prevenzione del bullismo, consapevoli come siamo che si tratta di priorità cui rivolgere la nostra attenzione” aggiunge Azzarà riferendosi ai percorsi dedicati anche agli insegnanti.“Facciamo tesoro delle esperienze attivate in questi ultimi anni, partendo dalle rilevazioni fornite dalle ‘scuole polo’ che hanno contribuito a individuare le tematiche di maggiore interesse” dice ancora Azzarà, “e grazie alla collaborazione istituzionale, le proposte formative si sono aperte ai docenti di tutto il territorio regionale e sono rientrate a pieno titolo nel sistema nazionale di formazione continua dei docenti”.

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I benefici di un’educazione bilingue in età infantile secondo gli esperti

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Migliora l’attività cerebrale: diversi studi dimostrano come il bilinguismo abbia effetti positivi sul cervello dei bambini, che riesco ad adattarsi meglio all’ambiente circostante. Sviluppa le capacità di problem solving: l’abitudine a rapportarsi in due lingue permette alla mente dei più piccoli di affrontare senza timore i cambiamenti e cercare nuove soluzioni. Permette di apprendere in maniera più facile altre lingue: il bambino bilingue sviluppa naturalmente una conoscenza più approfondita della struttura linguistica. Favorisce l’attenzione e la concentrazione: l’educazione bilingue impone di esercitare continuamente un’attenzione selettiva, sviluppando ulteriormente la capacità di concentrazione.
Aumenta l’empatia: diversi studi hanno dimostrato come i bambini che parlano più lingue hanno una maggiore empatia e un rispetto verso le differenze altrui. Dà un boost alla carriera: arricchire il proprio curriculum con la lingua inglese è fondamentale per avere nuove opportunità lavorative.
Stimola la creatività: l’educazione bilingue stimola il pensiero creativo e la manualità del bambino.
Ma un’educazione bilingue viene vista ancora oggi in Italia con diffidenza a causa dei falsi miti creatisi nel corso degli anni. Uno dei più popolari riguarda la possibile confusione dei bambini nell’apprendimento di due lingue, smentito da numerosi studi che hanno dimostrato come il cervello sia per natura multilingue. E ancora, secondo alcuni apprendere due lingue richiede uno sforzo eccessivo, con una ricaduta sul piano dello sviluppo cognitivo. Mito sfatato da una ricerca della American Academy of Pediatrics, secondo cui i bambini sono dotati di una predisposizione innata per l’acquisizione del linguaggio. Ma non è tutto, perché è stato accertato da una ricerca pubblicata sul Washington Post che l’apprendimento simultaneo di due lingue non abbia alcuna controindicazione sulle condizioni psicologiche dei bambini e non produce effetti indesiderati.

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Nuova edizione di Ambizione Italia per la Scuola

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Riparte da Milano il programma di formazione promosso da Microsoft e Fondazione Mondo Digitale dedicato all’Intelligenza Artificiale e Robotica per preparare gli studenti di tutta Italia ai lavori del futuro. Sono stati oltre 360.000 gli studenti dai 12 ai 18 anni e i docenti raggiunti con strumenti online e training in presenza che si svolgono nei 37 hub dislocati in 14 regioni italiane e molti altri se ne aggiungeranno durante questo anno scolastico appena iniziato.L’iniziativa fa parte di Ambizione Italia, progetto più ampio di formazione, aggiornamento e riqualificazione delle competenze in chiave digitale, con il quale Microsoft si propone di coinvolgere entro il 2020 oltre 2 milioni di giovani, studenti, NEET e professionisti in tutta Italia, formando oltre 500.000 persone e certificando 50.000 professionisti con l’obiettivo di contribuire all’occupazione e alla crescita dell’Italia, riducendo il fenomeno dello skills mismatch ovvero il divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili.
Microsoft mette a disposizione degli studenti con disturbi dell’apprendimento, docenti e genitori una serie di strumenti tecnologici ideati per favorire e migliorare le competenze di lettura e scrittura: da soluzioni di lettura e scrittura immersiva, dettatura e traduzione.
Rinnovata in chiave accessibilità anche l’AI Class in Microsoft House: l’hub milanese dove si svolgeranno i nuovi corsi è stato infatti completamente ridisegnato grazie al contributo di C2 Group, azienda leader nella progettazione e fornitura di ambienti scolastici integrati alle tecnologie, che ha trasformato l’AI Class in una nuova aula più flessibile ed ecosostenibile, studiata appositamente per accogliere diverse metodologie didattiche. Le forme particolari, la robustezza degli elementi e la possibilità di ottimizzare lo spazio consentono di delineare durante l’orario di lezione diverse configurazioni per lo svolgimento di attività differenziate, agevolando comunicazione, collaborazione, senso critico degli studenti e in generale incrementando l’inclusione dal momento che le forme consentono di creare agevolmente gruppi di lavoro tra gli studenti, offrendo a tutti la possibilità di partecipare attivamente.“Prosegue il nostro impegno al fianco di Microsoft per offrire a migliaia di giovani e docenti l’opportunità di sperimentare attraverso il digitale nuovi modi di vivere, apprendere e lavorare. Quello che cerchiamo di trasmettere è il valore della tecnologia come acceleratore per lo sviluppo, non solo economico, ma soprattutto sociale e culturale: uno strumento potente per includere, ridurre differenze di genere, creare nuovi posti di lavoro e rispondere ai bisogni concreti delle persone, che possono sentirsi parte di comunità più aperte, accoglienti e resilienti”, ha dichiarato Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale.“Questo accordo rappresenta per l’Associazione Italiana Dislessia un importante passo avanti per la promozione della cultura dell’inclusione e dell’accessibilità nel sistema scolastico, attraverso la realizzazione di progetti di formazione e promozione di nuove tecnologie applicate alla didattica. Oggi in Italia si stimano 2.000.000 persone con DSA, fra loro oltre 276mila sono studenti, che attraverso un piano didattico personalizzato e tecnologie avanzate, possono trovare diverse modalità di apprendimento nel percorso verso la piena inclusione e il successo scolastico,” ha dichiarato Sergio Messina, Presidente di AID.

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Scuola: Procedure d’infrazione UE contro l’Italia in forte aumento

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Mentre l’Italia si appresta a rispondere alla lettera di costituzione di messa in mora prodotta in piena estate dalla Commissione Ue per abuso di precariato scolastico, giunge notizia dell’aumento esponenziale, registrato nel 2019, pari al 40% in più in un solo anno, delle procedure avviate dall’Unione europea nei confronti del nostro Paese per colpa dei Governi che non applicano leggi e direttive europee: hanno raggiunto quota 79, di cui 71 per violazione del diritto Ue, 8 per mancato recepimento delle direttive. Il dato in sensibile crescita giunge dopo una riduzione del 50%, tra il 2017 e il 2018 (da 119 a 57), del numero di procedure di infrazione. Le “osservazioni” della Commissione cominciano a pesare sulle casse dello stato italiano, costretto fino ad oggi ad un esborso complessivo di 301 milioni di euro. I dati sono stati presentati dal professore universitario Daniela Corona, docente di Diritto dell’UE alla Luiss di Roma: “Sono tutti soldi buttati, nel nostro Paese c’è una situazione incancrenita. Il messaggio per l’attuale governo è che bisogna studiare e fare i compiti”, ha detto l’accademico. Marcello Pacifico (Anief): “Il danno all’erario che stanno producendo i nostri governanti è altissimo, ma quello che fa più rabbia è il fatto che quasi sempre si tratta di procedure ampiamente annunciate e sottovalutate. Come quella che si sta consumando per l’abuso di precariato nella scuola, per docenti e Ata che rimangono supplenti ben oltre la soglia dei 36 mesi indicata proprio da Bruxelles, che dopo le avvisaglie delle passate settimane, è molto probabile che si concretizzerà in un’altra salatissima procedura d’infrazione: un’altra bella fetta di soldi pubblici sprecati, per colpa delle inadempienze di chi non ci ha voluto ascoltare, continuando ad considerare i precari come se fossero dei lavoratori ‘usa e getta’ su cui fare cassa”. Sono numeri importanti quelli presentati poche ore fa da Daniela Corona, docente di Diritto dell’Unione Europea all’Università Luiss Guido Carli, contenuti in uno studio transnazionale realizzato dalla Luiss, in collaborazione con la testata giornalistica Sanità Informazione.

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Internazionalizzazione dei mercati e nuove sfide per l’economia

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Camerino. Grazie ad un finanziamento della Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus Plus, l’Università di Camerino ha avviato un programma di scambio con l’International Business University (UIB) di Almaty in Kazakistan, paese in forte crescita, membro dell’OCSE, il cui modello di integrazione etnica costituisce un caso di successo nel complesso scenario dell’Asia Centrale.
La prof.ssa Lucia Ruggeri, direttore della Scuola di Specializzazione in Diritto civile, insieme agli assegnisti di ricerca Roberto Garetto e Manuela Giobbi, hanno effettuato un ciclo di incontri e di seminari incentrati sui principi contrattuali europei, con particolare riguardo al mercato energetico e turistico.
La UIB costituisce un’eccellenza nel contesto kazako preparando studenti destinati a lavorare nel programma di sviluppo avviato dal nuovo Presidente kazako il cui obiettivo è condurre il paese all’interno dei 30 Stati più avanzati del mondo. La delegazione UNICAM è stata ricevuta dal prof. Darkhan Akhmed-Zaki presidente della UIB e dalle autorità accademiche al fine di sviluppare nuove forme di collaborazione sia in àmbito didattico che di ricerca.
La collaborazione tra i due Atenei ha condotto a Camerino venti studenti della UIB per svolgere corsi in lingua inglese dedicati allo studio dei mercati e dei contratti ed ha permesso di includere la prof.ssa Meruyert Narenova, economista formatasi negli Stati Uniti e direttore dei programmi di ricerca della UIB, all’interno del collegio di dottorato giuridico di Unicam. L’internazionalizzazione in atto nel paese asiatico è sostenuta da ingenti investimenti in programmi di formazione universitaria e professionale e particolare interesse è stato dimostrato per Unicam quale ateneo accreditato dal Ministero della Giustizia per la formazione di mediatori in àmbito civile e commerciale e per i suoi programmi di studio e di ricerca in materia di risoluzione stragiudiziale delle controversie.
Grande successo ha ottenuto una sessione pratica di sessioni di mediazione e negoziazione oggetto in Almaty di specifici programmi di formazione.

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Salute, gli uomini sanno poco della loro salute sessuale

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Gli uomini hanno bassi livelli di consapevolezza sulla propria salute sessuale, e in particolare sulla funzione della loro prostata. A certificarlo una importante indagine, che ha valutato la conoscenza della prostata in 3.010 uomini oltre i 50 anni nel Regno Unito, Germania e Francia.
Lo studio (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1171045) ha rivelato anche una varietà di idee sbagliate sulla salute della prostata e, in particolare, sull’ingrossamento della prostata (noto anche come ingrossamento prostatico benigno (BPE) o iperplasia (BPH)) con solo il 38 percento degli intervistati in grado di identificare correttamente il disturbo.Una prostata sana ha le dimensioni di una noce e la sua funzione principale è quella di produrre liquido prostatico per trasportare lo sperma.Mentre cresce lentamente man mano che gli uomini invecchiano, solo uno su 6 (17%) intervistati ha affermato correttamente che i sintomi relativi a un ingrossamento della prostata non sono un segno “normale” dell’invecchiamento.
La causa di un ingrossamento della prostata non è nota, ma si ritiene che sia legata a cambiamenti ormonali con l’età degli uomini. Indicatori comuni della condizione includono l’impulso improvviso di urinare, una sensazione di tensione o dolorosa durante la minzione, la sensazione che la vescica non è completamente vuota e di alzarsi più di una volta durante la notte per urinare.Quasi il 50 percento degli uomini (50-60 anni) non riconosce questi sintomi, che sono spesso lievi, ma la cui gravità può compromettere la qualità della vita. La ricerca suggerisce infatti che gli uomini con sintomi moderati o gravi hanno un aumentato rischio di gravi patologie cardiache, come ictus e morte cardiaca.

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L’ipertensione arteriosa è strettamente legata agli stili di vita

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Abano Terme (PD) L’ipertensione arteriosa è una condizione di pressione sanguigna arteriosa uguale o superiore a 140-160/90-95 mmHg, che a livello globale interessa circa 1,13 miliardi di persone, di cui oltre 150 milioni solo nell’Europa centrale e orientale. Rappresenta il primo fattore di rischio cardiovascolare nel mondo e in Italia, dove è al primo posto tra le malattie croniche più frequenti (17,3 per cento) ; colpisce in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne, di età compresa tra i 35 e i 75 anni, ma può manifestarsi anche prima, in presenza di patologie come il diabete, l’eccesso di peso o obesità.
Secondo le linee guida sull’ipertensione pubblicate lo scorso anno dalle Società Europee di Cardiologia (ESC) e dell’Ipertensione Arteriosa (ESH), la prevalenza di persone con ipertensione continuerà a crescere proporzionalmente all’invecchiamento della popolazione: si stima che il loro numero aumenterà del 15-20% entro il 2025, raggiungendo l’1,5 miliardi.
L’ipertensione è una malattia complessa in quanto la sua comparsa è correlata al rischio di altre patologie quali malattia coronarica, insufficienza cardiaca, malattia cerebrovascolare, ictus cerebrale, infarto di cuore, fibrillazione atriale, insufficienza renale, decadimento cognitivo, disfunzione sessuale maschile. L’ipertensione in particolare si combina a tutte quelle patologie, come iperuricemia, diabete mellito di tipo 2, obesità e/o dislipidemia, che sono alla base del rischio cardiovascolare e sono collegate ad aspetti metabolici.
Per combattere l’ipertensione è necessario partire dall’adozione di un corretto stile di vita, tenendo sotto controllo il peso, moderando il consumo di alcol, evitando il fumo, limitando le condizioni di stress, riducendo l’apporto di sale nella dieta, come ricorda la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA), di cui è si terrà il XXXVI Congresso Nazionale dal 26 al 28 settembre a Roma. Nella popolazione in cui il rischio cardiovascolare non è consistente, possono svolgere un ruolo importante anche i nutraceutici.“La complessità di gestione dell’ipertensione arteriosa deriva dalla sua stretta correlazione con altre problematiche co-determinanti del rischio cardiovascolare, come la dislipidemia, il diabete, l’obesità o l’iperuricemia, recentemente inserita tra i primi dieci fattori di rischio cardiovascolare nelle ultime linee guida ESC/ESH 2018 – dichiara il Prof. Arrigo Cicero, del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna – Nell’ambito della gestione globale del paziente iperteso, che non sia in una condizione di rischio elevato e che necessiti di trattamento farmacologico specifico, si può intervenire con l’utilizzo di nutraceutici per il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare, come il riso rosso fermentato o la berberina per le dislipidemie, la melatonina a lento rilascio per l’ipertensione notturna”.

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“Vivere in verticale”

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

I nuovi skyline stanno cambiando il volto delle città più importanti. In tutto il mondo, dal 2010 al 2018, sono aumentati del +141% gli edifici oltre i 200 mt. Secondo l’analisi di Abitare Co., società attiva nell’ambito dell’intermediazione immobiliare, in Italia, considerando le 20 torri più alte esclusivamente residenziali (13 sono a Milano), l’altezza media è salita a 90 mt, mentre i piani a 24. Numeri importanti ma ben lontani dai 209 mt di altezza media (54 piani) registrati dai primi 20 grattacieli in Europa e dai 332 mt (81 piani) nel resto del mondo. In Italia Le Torri del Bosco Verticale a Milano sono in assoluto le più costose (da €12.300 a €16.500 a mq.), ma c’è chi ha speso ben €86 milioni (€112 mila a mq.) per diventare proprietario di un attico di 767 mq all’interno del 432 Park Avenue a New York.
La Torre Solaria a Milano, terminata nel 2013 nell’ambito del progetto Porta Nuova, con i suoi 143 mt e 37 piani è la più alta nel Bel Paese. Seguono la Torre EuroSky a Roma, che si “ferma” a 120 mt (31 piani), il Grattacielo di Cesenatico a 188 mt (35 piani), e la Torre 1 del Bosco Verticale a 116 mt (27 piani).Le altezze salgono decisamente se ci si sposta fuori Europa, e in particolare a New York e a Dubai. Tra i grattacieli residenziali al primo posto in assoluto troviamo il 432 Park Avenue, nel cuore di Manhattan (426 mt e 85 piani), seguito da Princess Tower (414 mt e 101 piani) e 23 Marina (392 mt e 88 piani), entrambe a Dubai. Nella classifica dei primi 20 grattacieli non rientrano quelli europei.Ma quanto costa vivere in Italia in uno dei 20 grattacieli più alti? I prezzi variano sensibilmente in base al numero del piano: tra il 1° e il 20°, ad esempio, bisogna prevedere in media circa il 25% in più. Le Torri del Bosco Verticale a Milano sono in assoluto le più costose (da €12.300 a €16.500 a mq.), ma i prezzi restano alti anche in altri grattacieli milanesi, come Torre Solaria (da €9.200 a €16.200 a mq.) e Torre Monforte (da €9.500 a €11.500 a mq.). Per chi non vuole rinunciare ai “piani alti” esistono comunque delle alternative, come la più economica Torre Cantore di Genova (da €1.100 a €1.900 a mq.) o una delle quattro Torri Baggio a Milano (da €2.200 a €2.800 a mq.).
In Europa, la torre residenziale più alta è la Skyland Residential Tower ad Istanbul (284 mt), dove tuttavia i prezzi di vendita sono fra i più bassi di tutto il continente: oggi si vendono gli appartamenti a partire da €2.200 al mq. sino ad un massimo di €3.400 euro. A Mosca il grattacielo più alto della capitale, il Capital City Moscow Tower, (274 metri), ha prezzi che variano fra €8.000 e €10.000 al mq.Fra i primi 20 grattacieli europei, uno solo si trova a Londra ed è il St. George Wharf Tower, conosciuta anche come la Torre di Vauxhall o semplicemente The Tower. Alto 180 metri, con i suoi 50 piani è il più alto edificio residenziale nel Regno Unito. Acquistare un appartamento al 40° piano costa oltre €23.000 al mq.

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In mostra al Maxxi per celebrare il Bauhaus

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Roma Dal 6 al 13 ottobre Via Guido Reni, 4A la Germania si racconta all’Italia: sono in tutto venti le città coinvolte, pronte ad accogliere più di cento eventi, tra concerti, mostre, spettacoli, incontri tematici, momenti educativi e dedicati alla socialità e all’intrattenimento, in un calendario che vede interagire le massime istituzioni culturali tedesche. Ovviamente non poteva mancare Roma, con RUFA – Rome University of Fine Arts che diventa parte integrante di questo programma così articolato, dando forma e sostanza ad un progetto espositivo finalizzato a raccogliere le esperienze del Bauhaus. “100 BAUHAUS: l’eredità in un manifesto” è il titolo di una mostra che avrà luogo al Maxxi, l’inaugurazione è prevista per domenica 6 ottobre alle ore 15, e che è stata fortemente voluta dall’Ambasciata che ha sede nella capitale.Il percorso, realizzato dagli studenti del corso di Graphic design, intende sviluppare il concetto di ricerca nell’ambito della comunicazione visiva, utilizzando le stesse tecniche di esplorazione del Bauhaus. Lo scopo dell’iniziativa, coordinata dal docente Paolo Buonaiuto e sostenuta anche dal Goethe Institut, ha inteso generare una serie di manifesti fatti a mano: nessun supporto informatico o tecnico, soltanto ingegno. I visual prodotti non sono unicamente grafici, ma si esprimono attraverso la restituzione di diverse metodologie, che hanno poi trovato riscontro in quello che è l’aspetto materiale legato alla comunicazione. L’interesse mostrato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti RUFA dimostra, a distanza di 100 anni, come il fenomeno storico e culturale del Bauhaus, sia vivo più che mai.
Il programma della settimana tedesca in Italia, dal profetico titolo “Non farmi muro” rappresenta anche la giusta occasione per avviare una riflessione a trenta anni dalla caduta del Muro di Berlino. Ed è esattamente il lascito di libertà e speranza che quell’accadimento ha offerto al mondo, che oggi si vuole valorizzare, dando seguito alla visione di un futuro comune tra diverse nazioni, nel segno dell’arte, della letteratura, della musica, del cinema e dell’innovazione.«La partecipazione di RUFA – ha spiegato il direttore arch. Fabio Mongelli – è rilevante da un duplice punto di vista: non solo si rende il giusto merito al Bauhaus, punto altissimo di ricerca e di produzione artistica, ma soprattutto si rinforza quel concetto di integrazione, tra Italia e Germania, che proprio sul fronte dell’espressività non si è mai interrotto».

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Personale di Alessandra Maxaculi

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Roma 3 Ottobre 2019 ore 18 inaugurazione (la mostra resterà aperta fino al 10 ottobre nei seguenti orari 11-19, lunedì-sabato. Riapre la stagione di Micro Arti Visive con MONOCHROME, mostra personale di Alessandra Maxaculi, curata da Paola Valori per le nuove iniziative in calendario dedicate all’arte grafica e incisoria. Il primo approfondimento sarà dedicato alla xilografia, la più antica tra le tecniche incisorie, che in epoca moderna ha trovato largo impiego- dal Rinascimento ai giorni nostri- e rivalutata da quasi tutti i pittori moderni e contemporanei: da Chagall, Picasso, Mirò, Dalì, a Guttuso, Campigli e Morandi.
Tra i temi ricorrenti vi sono ritratti di donne di epoche imprecisate, sicuramente legate al passato, che rimandano ad una femminilità arcaica e figure di animali mitologici frutto del profondo legame che l’artista conserva con la Grecia, terra di provenienza del padre. “Il tempo e lo spazio delle mie opere è indefinito, nebuloso e primordiale”, continua Maxaculi.
Alessandra Maxaculi passa giornate intere nel suo studio, lontana dalla mondanità e immersa nella lettura e nello studio dei testi dei grandi del passato, pensatori, filosofi e nella scoperta e nella ricerca delle tradizioni del mondo con una spiccata passione per l’Oriente e per l’Antica Grecia.

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Villarosa: possibile riordino Iva ma non per fare cassa

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

“No a qualunque ipotesi di riordino dell’Iva fino a che non sarà approvata la Legge di Bilancio e trovati i 23,1 miliardi necessari per scongiurare l’aumento dell’Iva” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la dichiarazione del sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa, che ipotizza riordino delle aliquote, anche se non per fare cassa. “Da anni chiediamo un riordino delle aliquote, per far scendere quelle sui beni necessari, compensato da un rialzo sulle spese voluttuarie, indicative di una condizione economica solida, ma a parte il fatto che, a differenza di quel che pensa il sottosegretario, non sono certo quelle sugli alimenti che vanno alzate, il punto è che queste operazioni, se davvero non si vuole fare cassa, vanno fatte solo ed esclusivamente quando non sono in corso manovre e conti da far quadrare!” conclude Dona.

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“Presa in carico assistenziale e terapeutica del paziente anziano”

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

L’Italia è il secondo Paese, dopo il Giappone, per percentuale di popolazione anziana – e statistiche contano 13 milioni di persone over 65, ovvero il 15,6% della popolazione totale- e detiene il record europeo con la Francia per presenza di ultracentenari (quasi 15 mila). Le stime all’inizio del 2019 parlano di 2,2 milioni di individui di età pari o superiore agli 85 anni. L’allungamento della vita, l’aumento delle malattie croniche e tuttavia l’avanzamento della ricerca scientifica che consente di gestirle, ha diversificato al suo interno la fascia di popolazione che viene indicata come “Terza Eta’”. Oggi ci sono i giovani anziani (65-75 anni), gli anziani veri e propri (76-84 anni) e i grandi anziani (dagli 85 anni in poi). Una nuova realtà che deve essere affrontata, a livello istituzionale, sociale e culturale, affinché non sia letto più come un problema bensì come un’opportunità. Diventa così cruciale per le istituzioni e la società civile promuovere l’invecchiamento attivo di tutti i cittadini, sostenendone la vitalità e la dignità, garantendo l’accesso a un’assistenza sanitaria adeguata e di alta qualità, ai servizi sociali, e all’educazione sui sistemi di prevenzione dei rischi per la salute associati al processo di invecchiamento.

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Gli inibitori di pompa protonica

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Dall’inglese proton pump inhibitors, PPI, sono tra i farmaci più utilizzati al mondo. Vengono largamente impiegati per il trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo e, data la loro capacità di ridurre efficacemente la secrezione acida dello stomaco, vengono anche utilizzati in molte altre condizioni acido-correlate, come la terapia eradicante l’infezione da Helicobacter pylori, la prevenzione e guarigione dell’ulcera peptica, la gastroprotezione nei pazienti ad alto rischio che assumono aspirina, farmaci anti-infiammatori non-steroidei e anti-aggreganti. Inoltre, dati recenti suggeriscono che la terapia PPI ad alte dosi può ridurre la displasia e prevenire lo sviluppo dell’adenocarcinoma esofageo nei pazienti con esofago di Barrett. Vista la grande utilità dei PPI, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha inserito l’omeprazolo (il capostipite di questi farmaci) nell’elenco dei farmaci essenziali. Siccome la secrezione acida torna rapidamente (nell’arco di 12-24 ore) a livelli fisiologici dopo l’interruzione della terapia, i PPI sono spesso usati in cronico, in particolare nei pazienti con malattia da reflusso gastroesofageo e nella dispepsia acido-correlata, patologie che colpiscono più del 25 per cento della popolazione mondiale (in Italia circa il 30 per cento). Visto l’ampio utilizzo di questa classe di farmaci, è importante assicurarsi che siano sicuri e fornire ai pazienti (e ai medici che li prescrivono) tutte le rassicurazioni al riguardo. Di recente sono state sollevate preoccupazioni riguardo ad un potenziale danno della terapia con PPI a lungo termine. Diversi studi osservazionali hanno infatti suggerito un’associazione tra i PPI e il rischio di polmonite, l’osteoporosi, le infezioni intestinali, eventi cerebrovascolari, l’insufficienza renale cronica, e la demenza. Altri studi offrono tuttavia una visione più equilibrata circa i pro e dei contro dell’utilizzo di questi farmaci.
Sul numero di Settembre 2019 di Gastroenterology, sono stati pubblicati i dati di sicurezza relativi allo studio Compass, uno studio in doppio cieco, randomizzato, e controllato con placebo, condotto su 17.598 soggetti con malattia cardiovascolare stabile e malattia arteriosa periferica, finalizzato alla valutazione della prevenzione del danno cardiovascolare secondaria dall’assunzione di rivaroxaban (unanticoagulate orale) e aspirina, in associazione a pantoprazolo o placebo. I dati di outcome precedentemente pubblicati di questo studio, avevano evidenziato come rivaroxaban e aspirina fossero in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari negativi nei tre anni successivi alla randomizzazione, mentre i dati di sicurezza adesso pubblicati hanno riscontrato come gli eventi avversi a lungo termine sono stati simili tra i pazienti che hanno assunto pantoprazolo rispetto ai pazienti che hanno assunto placebo; con la possibile eccezione delle infezioni enteriche, che sono state leggermente più frequenti nel gruppo che assumeva pantoprazolo. Da questo studio, che ha il vantaggio di essere scientificamente molto solido e robusto, si evince come gli inibitori della pompa protonica non sono associati a nessuno danno a lungo termine (lo studio ha avuto una durata di tre anni), tranne forse alcune forme di infezioni intestinali (le infezioni da Clostridium difficile), sebbene tale affermazione richieda maggiori conferme prima di essere considerata definitiva. Quindi, è probabile che i benefici legati all’assunzione di questi farmaci superino di gran lunga i rischi legati alla loro assunzione a condizione che vengano utilizzati ove clinicamente indicato e per indicazioni approvate. Inoltre, è importante sottolineare come l’allarmismo legato ad alcuni articoli spesso debba essere bilanciato da articoli che più attentamente pesino i rischi e benefici delle terapie, sulla base delle evidenze scientifiche più solide. Secondo il presidente della Sige professor Domenico Alvaro “…”.

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“Ridisegnare insieme Il Percorso Terapeutico Dei Pazienti Con Mieloma Multiplo”

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Dall’assistenza domiciliare al servizio di trasporto in ospedale fino al sostegno psicologico. Si tratta del programma “Ridisegnare insieme Il Percorso Terapeutico Dei Pazienti Con Mieloma Multiplo” realizzato da AIL – Associazione Italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma ONLUS – in collaborazione con Amgen. L’intento è quello di supportare il paziente durante l’intero percorso terapeutico, offrendo servizi concreti e gratuiti che possano favorire una migliore qualità di vita e una maggiore aderenza terapeutica.
Dolore, disabilità e talvolta gravi infezioni sono, infatti, solo alcune delle complicanze e delle difficoltà che il mieloma multiplo, un tumore del sangue che colpisce prevalentemente gli over 65, impone alle persone che ne sono affette, complicando ulteriormente l’accesso alle cure neoplastiche fornite in ospedale.Il programma, partito a giugno 2018, ha coinvolto 19 centri pubblici di 9 città italiane, da Milano a Palermo, a beneficio di 170 pazienti con MM facendo registrare numeri interessanti: più di 65.000 i chilometri percorsi finora per accompagnare i pazienti dal loro domicilio all’ospedale così da sottoporsi alle cure necessarie. Una distanza enorme che va oltre il giro del mondo. Inoltre, ad oggi, con quasi 2.200 ore dedicate sono state effettuate quasi 2.300 prestazioni.
Non solo trasporto. L’iniziativa fa tappa anche presso le abitazioni dei pazienti attraverso il servizio di assistenza domiciliare: in questo caso, i pazienti con mieloma multiplo ricevono le terapie direttamente presso casa propria, ottenendo evidenti benefici nel quotidiano.Parte integrante del percorso terapeutico è, infatti, la relazione umana. Un servizio, quello offerto alla persona con MM, che va oltre il farmaco e che prende in carico il paziente nella sua globalità: un supporto psicologico e sociale è offerto costantemente dai volontari AIL che affiancano i pazienti e i caregiver in tutte le fasi della cura.La collaborazione AIL-Amgen inoltre ha consentito l’avvio del progetto nella città di Palermo con un ambulatorio dedicato alle persone affette da mieloma multiplo: qui i pazienti vengono accolti da figure specializzate per prime visite, controlli e consulti, assicurando un monitoraggio costante della malattia e garantendo, dunque, il miglior percorso terapeutico. Rilevanti anche i numeri registrati dall’ambulatorio palermitano che ha erogato ben 956 prestazioni terapeutiche a beneficio di 73 pazienti affetti da Mieloma Multiplo.
Grazie al programma per Ridisegnare insieme Il Percorso Terapeutico Dei Pazienti Con Mieloma Multiplo, l’Unità di Cure Domiciliari e Palliative della UOC di Ematologia dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma è stata la prima struttura ospedaliera a erogare, tra le diverse attività di sostegno e cura per i pazienti ematologici, prestazioni a domicilio di infusioni parenterali di farmaci ospedalieri antiblastici per pazienti con Mieloma Multiplo.

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Il “pane degli Uffizi” in mostra tra i Sassi di Matera

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Matera. Inaugurazione mercoledì 9 ottobre 2019 Ore 18,30 Sala Convegni della Fondazione Sassi
via San Giovanni Vecchio – Rione Sasso Barisano Matera La mostra è allestita nella sala mostre della Fondazione Sassi, via San Giovanni Vecchio – Rione Sasso Barisano
Apertura al pubblico: dal 10 ottobre 2019 al 10 gennaio 2020 Giorno di chiusura: lunedì. Orari dalle 10:00 – alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00 Biglietti: € 5,00 intero; € 3,00 residenti in Basilicata; € 3,00 ridotto under 18; € 3,00 studenti. Ingresso gratuito:under 6, disabili con accompagnatore; giornalisti con tesserino ODG in corso di validità; guide turistiche munite di tesserino di abilitazione; dipendenti Soprintendenza.
La mostra Il Pane e i Sassi – L’antico tema del pane in una selezione di opere delle Gallerie degli Uffizi vede, per la prima volta, gli Uffizi in trasferta nella città Capitale Europea della Cultura 2019.
L’esposizione, a cura di Maria Anna Di Pede e Maria Matilde Simari, è organizzata e promossa dalle Gallerie degli Uffizi e dalla Fondazione Sassi di Matera.
Ed è negli spazi espositivi della Fondazione Sassi, nel Sasso Barisano, che il racconto dell’antico tema del pane in una selezione di dipinti della Galleria è allestito. La mostra sarà aperta al pubblico dal 10 ottobre 2019 fino al 10 gennaio 2020.
Ognuna delle quattro sezioni propone una serie di opere che evidenziano il valore storico, simbolico e religioso del pane attraverso scene di soggetto sacro e di vita quotidiana, nature morte e paesaggi dedicati al grano e alla sua lavorazione. Cibo del corpo, ma anche nutrimento dell’anima, il pane ha caratterizzato fortemente la cultura e la storia di Matera e, insieme ai Sassi, è diventato l’elemento identitario della città.
In mostra molte le opere che riprendono episodi dell’Antico e del Nuovo testamento: il pane viene offerto insieme al vino ad Abramo da Melchisedek (Genesi 14,18), cade dal cielo in forma di manna (Esodo 16, 1-35), viene moltiplicato da Gesù insieme ai pesci sulle rive del “mare di Galilea” (Giovanni 6, 11-14), è presente sulla mensa dell’Ultima cena (Luca 22, 19) in mostra raffigurata da suor Teresa Berenice così come sulla tavola di Emmaus (Luca 24, 30) dipinta nel bozzetto di Cristofano Allori. Il pane simbolo per eccellenza del rito eucaristico cristiano ed emblema di fertilità per le civiltà antiche, è stato anche il soggetto prediletto per allegorie e scene conviviali. Di diretta discendenza caravaggesca la Natura morta, esposta in mostra, attribuita al grande pittore spagnolo Diego Velasquez che mostra una lucidità ottica, un senso della luce e più di un’analogia con l’opera dal Caravaggio la Cena in Emmaus del 1602, ora conservata nella National Gallery di Londra.
Un altro dipinto spagnolo, esposto in mostra a Matera, ripete, dopo più di quarant’anni, i temi e i simboli concepiti da Caravaggio. Si tratta della Natura morta di Francisco Barrera, pittore specializzato nel genere del ‘bodegón’.
Degna di nota anche intrigante pittura su rame con un grottesco Uomo delle lumache come viene chiamato il villano letteralmente coperto da corna e simboli biforcuti. Ma un vero brano di vita quotidiana del Seicento narrato con toni attenti e poetici – tra le opere esposte nella mostra organizzata nei Sassi – lo si trova nel dipinto con la veduta di un Mulino di Filippo Napoletano grazie al quale si può osservare il lavoro quotidiano degli uomini impegnati nel trasporto dei sacchi di farina, la vita domestica sottintesa dentro le mura del casolare, la verità di un luogo abitato e vissuto. Curatori: Maria Anna Di Pede e Maria Matilde Simari
Artisti: Francesco Albani, Cristofano Allori, Francisco Barrera, Leandro Bassano, Francesco Bassano e bottega, Fabrizio Boschi, Filippo Napoletano, Luisa Maria Vitelli Suor Teresa Berenice, Diego Rodriguez de Silva y Velasquez e bottega, Doria Santilli, Jan Steen, Arturo Tosi, Ferrante Zambini. Comitato scientifico: Maria Anna Di Pede, Gioia Romagnoli, Maria Matilde Simari Prestatori: Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi, Galleria Palatina, Galleria d’Arte Moderna.Con il sostegno di: Bawer spa, Matera Hotel MH, Italcementi spa, Tecnoparco Vba spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania.

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Molino Rossetto riceve il Premio Aziende Eccellenti

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 settembre 2019

Pontelongo (PD)Molino Rossetto ha ricevuto anche quest’anno il Premio Aziende Eccellenti 2019. Per l’azienda di Pontelongo, guidata da Chiara e Paolo Rossetto, si tratta della seconda volta in Borsa Italiana a Palazzo Mezzanotte per la consegna di questo prestigioso premio assegnato da Global Strategy. L’evento, intitolato “Sostenibilità e Creazione di Valore. Un binomio da ricercare”, quest’anno è stato dedicato al rapporto tra le PMI italiane e le tematiche ESG (Environmental, Social, Governance).Le Aziende eccellenti d’Italia sono state individuate, come ogni anno, dall’OsservatorioPMI di Global Strategy, società di consulenza strategica e finanziaria, arrivato quest’anno all’XI edizione. Global Strategy ha analizzato un universo di riferimento di 10.800 aziende italiane, distribuite su tutto il territorio nazionale, e il cui VdP (Valore della Produzione) è compreso tra i 20 e i 250 milioni di Euro nel manifatturiero e nei servizi e tra i 20 e i 500 nei settori del commercio.
Tra le oltre 10mila aziende di partenza, sono 722 quelle che possono fregiarsi del titolo di Azienda Eccellente: si tratta di aziende che negli ultimi cinque anni sono state capaci a livello aggregato di saper coniugare crescita dimensionale (Valore della Produzione che è aumentato in 5 anni del 68%) con una marcata efficienza operativa (l’indice Return on Sales % è praticamente raddoppiato passando dal 6,3% del 2013 al 12,2% del 2017), e che di fatto costituiscono, da nord a sud, la spina dorsale dell’eccellenza produttiva italiana.

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