Alle ore 18 di oggi martedì 3 settembre, si è chiusa la votazione su Rousseau per decidere se il MoVimento 5 Stelle debba far partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte.Di seguito gli esiti delle votazioni certificati dal Notaio che ha assistito alle procedure di voto e ne ha garantito la regolarità:
SI – 63.146 voti (79,3%)
NO – 16.488 voti (20,7%)
Nel corso di questa votazione si è segnato un nuovo record nella storia di Rousseau (il precedente di maggio 2019 era di 56.127 votanti). Dalle 9 alle 18 hanno infatti espresso la propria preferenza 79.634 iscritti, su una base di aventi diritto che, alla mezzanotte del 2 settembre 2019, ha raggiunto il numero di 117.194 iscritti. È un record mondiale di partecipazione ad una votazione politica online IN UN SOLO GIORNO.Il picco si è raggiunto nelle prime due ore di votazione nel corso delle quali hanno votato oltre 30.000 cittadini: un traffico addirittura 10-12 volte superiore rispetto a quello del primo turno di votazioni per la scelta dei candidati del MoVimento 5 Stelle alle elezioni europee.L’elevato afflusso di utenti sul sistema, in queste prime fasi, ha generato una “coda” di richieste che ha causato piccoli rallentamenti nell’ordine dei 10 secondi (nello specifico tra le ore 10:41 e le ore 12:00). È stato, tuttavia, in ogni momento garantito il regolare svolgimento delle votazioni.Nel corso dell’intera procedura di voto non è stato rilevato nessun attacco informatico diretto alla piattaforma Rousseau. Sono stati invece rilevati tentativi di attacchi nella giornata di venerdì 30 agosto 2019 che, tuttavia, il sistema ha respinto immediatamente confermando solidità e sicurezza della piattaforma.
In considerazione dell’elevato afflusso di votanti, grazie alla nuova Area Voto attiva da 5 mesi, è stato possibile scalare in tempo reale l’infrastruttura sottostante (numero di nodi, scaling dei servizi di backend, capacità computazionale del DB) andando a soddisfare tutte le richieste e garantendo tutti i requisiti in termini di sicurezza e velocità. Ancora una volta il MoVimento 5 Stelle si è confermata l’unica forza politica che dà la possibilità, attraverso la piattaforma Rousseau, a tutti i propri iscritti di partecipare a scelte fondamentali e contribuire alla scrittura della storia del nostro Paese. (fonte il Blog delle Stelle)
Archive for 3 settembre 2019
Oggi su Rousseau la votazione sul nuovo Governo
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
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Governo – Castelli su Facebook: “Ci hanno votati per cambiare il Paese”
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
“Da anni il MoVimento 5 Stelle si è intrufolato nelle istituzioni per cambiarle. Con la giuda di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, prima, e di Luigi Di Maio, poi.
Siamo arrivati al Governo per portare avanti i temi di sempre, senza svenderli mai. Temi che rappresentano la nostra identità, l’identità di persone normali a cui sta a cuore il futuro di questo Paese. Siamo sempre stati post ideologici, perché riteniamo che servano semplicemente soluzioni. E noi a queste soluzioni dedichiamo ogni attimo.
Per questo non c’è un voto giusto o un voto sbagliato. Non abbiate paura del vostro voto.
Personalmente credo che i temi per cui gli italiani hanno votato, a maggioranza, il Movimento 5 Stelle vadano portati avanti. E se è vero che dopo aver completato metà del programma con una forza politica, ora se ne manifesta un’altra con la quale si può realizzare la restante parte del programma, mi dico “Perché no?”. Siamo stati votati per fare le cose, per cambiare questo Paese. Una manovra equa, che riduca la pressione fiscale, si concentri sulle famiglie e crei lavoro nei settori in espansione. Una politica industriale in pieno stile “Green New Deal” con investimenti volti alla riconversione e alla sostenibilità. Una riprogrammazione dei sussidi ambientali dannosi costruita con le aziende e le parti sociali. L’autonomia e la riforma degli enti locali per dare maggiori servizi ai cittadini senza spaccare l’Italia. Ci siamo dati poche regole, ma chiare, che partono dall’avere cittadini onesti nelle Istituzioni. Se partiamo da qui possiamo andare avanti per realizzare ciò che a questo Paese serve. È lo stesso ragionamento che abbiamo fatto dopo il 4 marzo 2018. Buon voto a tutti!” Così su Facebook il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.
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La sicurezza nella sua visione globale: il voto pentastellato
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
E’ un aspetto della vita umana che ci ha attraversato sin dai primordi dell’umanità e forse ancora prima se pensiamo alla logica della catena alimentare che impone il criterio di uccidere per vivere. A questa visione di base l’evoluzione scientifica ci ha portato altri rischi come il nucleare sia per fini di pace (energia nucleare) sia per scopi bellici (bombe atomiche). Vi aggiungiamo, subito dopo, l’alterazione dell’ecosistema e le sue ricadute in termini di disquilibri termici e ambientali e la cosiddetta “bomba demografica” che ha ampliato a dismisura la presenza dell’essere umano sulla terra. Segue inquietante l’ingegneria genetica con sperimentazioni ardite sul genoma per comprendere la funzione dei geni appartenenti al genere umano, in se lodevole per lo sviluppo di medicinali e trattamenti medici, se non vi fosse in parallelo il tentativo di alterarli per condizionare artatamente il loro impiego per fini di conquista e di dominio della natura umana. A complicare ulteriormente le cose vi è il tema della democrazia rappresentativa in luogo di quella diretta. In pratica noi deleghiamo il potere politico a dei rappresentanti che se occupino a tempo pieno per studiare adeguatamente i problemi e trarne le possibili soluzioni nell’interesse generale degli amministrati. Sarebbe, sia chiaro, un’ottima cosa se una parte dei nostri fiduciari non ciurlassero nel manico più per interesse personale che per competenza. A questo punto entra in gioco una variabile legata alle logiche dell’informazione espressione di lobby ideologiche di natura economica e finanziaria che mistificano i fatti dominati come sono dall’esigenza di “fare audience” per fini commerciali e affaristici, nonché da rapporti personali e rendite di posizione varie. In questo modo depriviamo l’esperto della sua credibilità personale e certezza morale avendolo inteso come una persona che non vuole ingannare il suo interlocutore. E ciò ci rende ancor più insicuri e diffidenti nei confronti del nostro prossimo. A prescindere. E ora se ci caliamo nella realtà dei nostri giorni con un governo in formazione, con una nuova etichettatura, aleggia nell’aria, inevitabile, un sospetto di credibilità, una sicurezza resa a mezzo servizio con la diffidenza rendendo più emblematica la possibilità di giudizio dei cittadini. E con questo clima il popolo dei pentastellati si accinge a votare sulla piattaforma Rousseau il consenso o meno a una nuova formula di governo e a chi lo rappresenterà alla sua guida. Si tratta di un’idea che ruota attorno alla sua credibilità personale e alla sua certezza morale. Ne saranno convinti gli elettori? (Riccardo Alfonso)
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Fidia ha annunciato due importanti investimenti in Spagna
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Si tratta dell’acquisizione di tre nuovi prodotti oftalmici sul mercato spagnolo dalla multinazionale Novartis e l’acquisto della Società spagnola Soluciones Bioregenerativas SL. L’acquisizione dei tre prodotti di Novartis Farma Spagna, filiale spagnola del gruppo Novartis Pharma AG, Basilea, leader mondiale nell’Eye Care, si inserisce in un percorso di rafforzamento della presenza di Fidia nel mercato oftalmico nazionale ed internazionale, iniziato nel 2017 con l’acquisizione di Sooft Italia.Questa acquisizione, che offre a Fidia l’opportunità di ampliare la propria offerta di prodotti e terapie per il trattamento delle patologie oculari, rientra nelle strategie di espansione e crescita internazionale del Gruppo, e vede, nel mercato spagnolo, un’area di particolare interesse per l’espansione attraverso investimenti diretti.
In tale contesto si colloca infatti anche la recente acquisizione da parte di Fidia della società spagnola Soluciones Bioregenerativas SL, con sede a Barcellona, operante, a livello internazionale, nel settore della medicina rigenerativa, con il marchio Proteal®, settore che rappresenta un’importante novità terapeutica nelle aree osteoarticolare, della dermatologia e della medicina estetica, che vedono Fidia impegnata, da anni, nella continua individuazione e offerta di nuove soluzioni. La corsa all’internazionalizzazione da parte di Fidia vede la recente apertura di attività dirette in Egitto, mercato tra i più importanti e promettenti di tutta l’Africa, attraverso la costituzione di una nuova filiale commerciale.
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La Fonte Aretusa apre al pubblico
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Siracusa. la Fonte Aretusa Largo Aretusa ha aperto al pubblico con un percorso di visita che consente di ammirarne dall’interno la bellezza, accompagnati dalle voci italiane di Isabella Ragonese, Sergio Grasso e Stefano Starna. L’audioguida è disponibile anche in lingua inglese, francese, spagnola e cinese.Il percorso di visita restituisce l’emozione di un “viaggio” accanto allo specchio di acqua dolce popolato dai papiri nilotici e da animali acquatici, donati dai siracusani come devozione a una mitologia lontana dalle moderne religioni, superando le difficoltà di accedervi e permettendo di compiere una specie di percorso devozionale in piena sicurezza.È il primo risultato del progetto di valorizzazione elaborato da Civita Sicilia come concessionario del Comune di Siracusa con la collaborazione della Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese. Il progetto, elaborato e diretto per la parte architettonica da Francesco Santalucia, Viviana Russello e Domenico Forcellini, ha visto la collaborazione della Struttura Didattica Speciale di Architettura di Siracusa e si è avvalso della consulenza scientifica di Corrado Basile, Presidente dell’Istituto Internazionale del papiro – Museo del Papiro.Da oltre duemila anni, la Fonte Aretusa è uno dei simboli della città di Siracusa. Le acque che scorrono nel sottosuolo di Ortigia, ragione prima della sua fondazione, ritornano in superficie al suo interno, dove il mito vuole che si uniscano a quelle del fiume Alfeo in un abbraccio senza tempo. È un mito straordinario, cantato nei secoli da poeti, musicisti e drammaturghi. La storia di Aretusa e Alfeo è una storia d’amore, inizialmente non corrisposto, tra una ninfa e un fiume che inizia nella lontana Grecia e trova qui il suo epilogo, simbolo del legame che esiste tra Siracusa e la madrepatria dei suoi fondatori.Ma la Fonte Aretusa è anche il luogo nelle cui acque, nel corso dei secoli, filosofi, re, condottieri e imperatori si sono specchiati e genti venute da lontano, molto diverse tra loro, sono rimaste affascinate, anche attraverso le numerose trasformazioni del suo aspetto esteriore.La Fonte ospita da millenni branchi di pesci un tempo sacri alla dea Artemide e, da tempi più recenti, una fiorente colonia di piante di papiro e alcune simpatiche anatre che le valgono il nomignolo affettuoso con cui i Siracusani di oggi talvolta la chiamano, funtàna de’ pàpere.Dalla Fonte si gode un tramonto che Cicerone descrisse “tra i più belli al mondo” e la vista del Porto Grande dove duemila anni fa si svolsero epiche battaglie navali che videro protagonista la flotta siracusana e dove le acque di Alfeo e Aretusa si disperdono nel mare in un abbraccio eterno. Orari fino al 30 settembre 2019 Dal lunedì alla domenica ore 16.00 – 22.00 (La biglietteria chiude mezz’ora prima)
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L’Italia unitaria tra il dire e l’essere
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
E’ diventata una specie d’operazione chirurgica avvenuta all’insaputa del paziente. Dopo gli effetti post-operatori questi si è accorto che l’appartenenza o meno al regno borbonico o a quello sabaudo nulla ha cambiato alla propria condizione sociale. Povero era e povero è rimasto. Illuso era e illuso resta per una crescita economica ed industriale promessa dai soliti imbonitori di turno e persino pagata in anticipo, e regolarmente disattesa. Penso alla Casa del Mezzogiorno.
Fu un progetto sbandierato per decenni e ora si rende conto, finalmente, che quest’illusione è la sola realtà che lo fa convivere con il suo passato. L’Italia è stata a lungo mutilata nella sua identità nazionale. Ricordiamo le invasioni barbariche, Brenno, Pirro, Annibale, le disfatte alla Trebbia, Trasimeno e a Canne, le irruzioni galliche con il conseguente assedio di Roma, le lotte civili dei Gracchi fino a Mario e Silla, la corruzione, il dispotismo, l’impero in balia dei pretoriani, il suo triste dissolvimento, le successive invasioni di Attila con gli Unni, dei Goti, dei Greci con a capo Bellisario e Narsete, dei Longobardi con Alboino e di Franchi, la inframmettenza del potere temporale dei Papi effettuata da Pipino e da Carlo Magno, le guerre e le feroci conquiste fatte dagli angioini, dagli spagnoli, le devastazioni, i vili saccheggi e gli incendi subiti al tempo del Barbarossa. Altre mortali ferite furono inferte dalle guerre avvenute fra Carlo V e Francesco I, le ignominie dei Borgia, le lotte fra le fazioni Guelfa e Ghibellina. Quant’acqua è passata sotto i ponti dell’Arno sino a sfociare in mare quando Dante, con il fervore della propria fede, auspicò l’unità d’Italia? Questi con Macchiavelli, Mazzini e molti altri incarnarono quel vaticinio in apostolato. Oggi dovrebbero rivoltolarsi nelle loro tombe per assistere allo scempio di una nazione che si volle unita senza ideali e senza consentirle di sbocciare in una coscienza politica comune. (Riccardo Alfonso)
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Mostra Collettiva d’arte moderna
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Conversano. 6 settembre 2019 alle ore 17:00 (Esposizione dal 6 all’8 settembre 2019 tutti i giorni ore 17 – 22) presso il Monastero di San Benedetto a Conversano la mostra collettiva promossa dall’Associazione Cuturale Neoartgallery di Roma. La mostra, inserita nella rassegna “Mandorle e Sapori a Corte” vede coinvolti 3 diversi artisti: Niko D’Accolti, Nicola Morea e Jagi. La mostra è a cura di Alessandra Trapanà. In questa occasione, è previsto il Live Painting dell’artista Niko D’Accolti per tutte e tre le serate (ore 19:30).Niko D’Accolti è un’artista poliedrico nato a Conversano (BA) nel 1990.
Consegue la laurea triennale in Grafica d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bari a pieni voti e con lode. Spazia dal tatuaggio customizzato ai dipinti ad olio e a tempera miscelata a supporti di varia natura, dall’acquerello al tratteggio, dalla figurazione plastica e scultorea a quella onirica e surreale, configurando la sua immagine di artista come completa e illimitata nella capacità di utilizzo dei mezzi e dei linguaggi. Per quanto guardi sempre alle nuove forme e dinamiche dell’arte, il focus più di ispirazione è posto sul passato, dai grandi maestri della figurazione del Rinascimento alla sintesi in campiture e contorni dell’arte giapponese, quasi come Parrasio cerca nella linea le profondità.Da Hieronymus Bosch a Crana e Piranesi fino ai surrealisti in un percorso esaustivo delle possibilità di “far dell’idea materia” come suggeriva già il Da Vinci.
Nicola Morea pittore e grafico professionista,nato a Bari il 16 agosto 1943, risiede ed ha il suo studio a Mola di Bari,eredita la vena artistica da sua madre, creatrice di moda, si forma in pittura alla scuola del pittore italo-venezuelano ‘Don Pedro’. Inizia la sua attività espositiva con una personale a Gioia del Colle nel 1976. Per la grafica si avvale degli insegnamenti di Maria Bellomo, docente di incisione alla Accademia di Belle Arti di Bari, e Marisa Salomone, presso le cui stamperie dal 1980 ad oggi ha eseguito oltre quaranta titoli tra acqueforti, acquetinte, serigrafie e linoleografie.
Al suo attivo ha oltre 50 personali in Italia e all’estero e partecipazioni a concorsi di livello nazionale e internazionali con riconoscimenti significativi. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private.Nel 2011 è stato invitato alla 54^ Biennale di Venezia.
Jagi, nato in provincia di Foggia nel 1965, opera tra la Puglia e l’Abruzzo.
Ha conseguito la laurea in disciplina delle arti visive dello spettacolo, del “Corso di Pittura” presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.
L’amore e la passione per l’arte in genere partono da un desiderio inconscio e recondito, da un impulso, da un luccichio della coscienza che desidera affacciarsi alla realtà.
Realtà che in qualche modo si desidera imprimere con una traccia, come fosse il fondo di una tela o di un supporto su cui dipingere, in cui si cerca di lasciare un segno tangibile ed inequivocabile del nostro vissuto.
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Scuola e il nodo delle aree disagiate
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Più che la regionalizzazione auspicata dalla Lega e crollata assieme al precedente governo, c’è una strada più concreta e vicina ai bisogni di chi lavora nella scuola e di chi la vive quotidianamente. Bisogna tenere conto «se un territorio è isolato. Quindici anni fa esisteva una legge che assegnava il doppio del punteggio a chi insegnava nelle zone disagiate; si potrebbe anche agire dal punto di vista contrattuale, dando un’indennità per compensare i disagi. Ciò permetterebbe di chiudere o accorpare i plessi”. Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in un’intervista al Gazzettino in edicola oggi. Gli organici differenziati sono uno dei sei punti di legislatura proposti dal giovane sindacato autonomo. La posizione dell’Anief è nota: introdurre un organico del personale diversificato, in base al territorio dove sono collocate le scuole, è anche una mossa per contrastare efficacemente la dispersione scolastica. Laddove vi sono contesti socio-culturali difficili, zone deprivate, isolate, con un alto tasso di alunni stranieri, è chiaro che occorre un organico maggiorato. Fondamentali anche l’anticipo e l’aumento totale dell’obbligo formativo. Altro che autonomia differenziata.
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Scuola: situazione docenti nel nuovo anno scolastico
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Nei Collegi dei docenti mancherà quasi un docente su quattro, perché vanno ancora assegnate 200 mila cattedre al personale docente precario. E mancano all’appello anche 20 mila Ata. Il decreto salva-precari, approvato dal Consiglio dei ministri ma non arrivato in Gazzetta Ufficiale per il disaccordo del M5S, non avrebbe comunque affrontato questo problema: alla scuola serve, più che mai, “un decreto salva-scuola, per consentire agli istituti di operare e dare tranquillità alle famiglie”, ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in un’intervista concessa oggi al Gazzettino.Secondo il sindacalista, fino al 2015, alla Buona Scuola di Renzi, il sistema funzionava: oggi, invece, “lo Stato non riesce a reclutare i docenti, con 300 mila precari a disposizione tra abilitati e non. E deve ricorrere alle messe a disposizione”. Per Pacifico, ci sono “all’orizzonte due possibilità: o riaprire le graduatorie ad esaurimento per far inserire chi ancora non è entrato, oppure, se non sarà possibile, assumere a scorrimento dalle graduatorie d’istituto che vorremmo far diventare provinciali con la possibilità di aggiornarle annualmente. Le assunzioni avverrebbero con doppio canale, da concorso che dovrebbe essere nazionale con annessa una mobilità su base annuale e da scorrimento delle graduatorie d’istituto, cioè quelle che si scorrono per le supplenze”. Secondo il leader dell’Anief è anche necessario “ripristinare o i Pas (se dati in gestione alle Università) o dei percorsi abilitanti gestiti dall’Ufficio scolastico regionale”.
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Personale Ata: due ricorsi contro lo Schema di Decreto interministeriale sugli Organici
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Il giovane sindacato, a inizio del nuovo anno scolastico, ha deciso di impugnare le disposizioni relative alle dotazioni organiche perché continuano a richiedere l’accantonamento in organico di diritto – e non su quelli vacanti – dei posti dovuti alla stabilizzazione dei lavoratori delle cooperative dei servizi esternalizzati e non contemplano i profili di Coordinatore amministrativo, tecnico (C) e Collaboratore dei servizi (As) non disponibili né per assunzioni né per concorsi o mobilità professionale. Se accolti, dichiara il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, la scuola dell’autonomia potrebbe avere 30 mila posti in più, anche se con 25 anni di ritardo.
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Scuola: Istituti superiori e la nuova alternanza scuola-lavoro
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Una delle novità introdotte dal Governo uscente è il dimezzamento dell’alternanza scuola-lavoro, sempre da svolgere nel triennio finale della scuola secondaria superiore e con la legge di bilancio ribattezzata con la dicitura “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”, PCTO. il Partito Democratico, con la Legge 107/15, l’aveva raddoppiata come orario totale, arrivando a 400 ore negli istituti tecnici e professionali, senza introdurre però percorsi formativi di spessore e nemmeno garantendo una presenza degli studenti proficua sui posti di lavoro; con il ministro Marco Bussetti si è tornati a un monte orario simile a quello precedente, senza però attuare alcun salto di qualità sul fronte delle competenze da acquisire durante stage e a seguito dei rapporti con gli esperti esterni. Anief lo ha sempre detto. Qualche settimana fa lo ha detto la Corte dei Conti. E adesso lo dice pure il Cspi, il Consiglio superiore della pubblica istruzione, esprimendosi negativamente sulle linee guida approntate dal Miur e confermando la stroncatura sulla nuova Asl già espressa sulla legge in generale.Anief ritiene che quello del numero di ore di esperienza nel mondo del lavoro sia un falso problema. Secondo Marcello Pacifico, leader dell’Anief, “ci sono anche altri aspetti negativi da evidenziare. Ad esempio, non è ancora chiara l’applicazione dello statuto dei diritti e doveri degli studenti, i quali continuano troppo spesso in azienda a essere sfruttati o a perdere tempo. Infine, la mancanza di fondi adeguati, la dice lunga sulla portata delle due riforme. Sono questi gli aspetti su cui bisognava soffermarsi, non sulla quantità delle ore. Ha fatto bene il Consiglio superiore della pubblica istruzione a mettere in evidenza tutte queste storture: basta con l’approvazione delle leggi spot nella scuola che non hanno alcun ritorno formativo e caricano ulteriormente il personale scolastico di oneri, peraltro sempre senza compensi adeguati”Analizzando i contenuti delle linee guida, il Cspi non le manda a dire: rileva che “l’attività di orientamento in quanto dovrebbe essere finalizzato alla formazione integrale della persona e del sé, non limitandola alla sola dimensione lavorativa e occupazionale”. L’organismo istituzionale si sofferma anche sulla “riduzione delle risorse in corrispondenza della diminuzione delle ore obbligatorie dei PCTO rispetto a quelle previste per i percorsi ASL”, sostenendo che “non è assolutamente giustificata in quanto le attività richieste per la progettazione e realizzazione non sono proporzionali al numero delle ore. Le nuove linee guida, inoltre, richiedono un aggravio di responsabilità e di carichi di lavoro da parte del personale scolastico”.“A questo proposito – continua il Cspi -, si registra una forte intensificazione dell’impegno del docente incaricato come tutor scolastico per le varie attività di progettazione, realizzazione, verifica e monitoraggio delle varie attività svolte dagli studenti in PCTO. I fondi attualmente destinati al PCTO, così come risultanti dopo le riduzioni previste dalla L. 145/18, rischiano di compromettere la possibilità di retribuire adeguatamente i docenti impiegati nelle attività di PCTO e di organizzare le necessarie attività formative di supporto”. Inoltre, “si registra una assenza totale di risorse per la formazione dei docenti impegnati in questa attività. Il tutor interno, per la sua funzione, deve possedere esperienza, competenza professionale e capacità didattiche adeguate per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dal percorso formativo. È opportuno quindi che si provveda a formare figure professionali specifiche sugli aspetti metodologici, didattici, procedurali e contenutistici delle varie attività”.
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Prende il via ufficialmente l’anno scolastico 2019/2020
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Tra le questioni più urgenti da affrontare c’è quella del reclutamento e dei mancati concorsi, ordinari e riservati. Il decreto predisposto dal Governo non è stato trasformato in legge e, comunque, non avrebbe risolto il problema. Uno dei punti più controversi è il pieno riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie, rispetto al quale Anief si è sempre battuto perché venisse interpretato alla pari di quello attuato negli istituti pubblici. “Il concorso straordinario – dice oggi al Gazzettino Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che era stato accordato con il precedente governo e di cui noi siamo stati contrari, escludeva docenti afferenti al sistema scolastico nazionale, con servizio nei percorsi Iefp di competenza regionale e nelle scuola paritarie. Se il servizio pubblico comprende il sistema dello Stato, regionale (Iefp) e le scuole paritarie, quando vi sono le immissioni in ruolo, questi docenti vanno trattati tutti allo stesso modo, perché firmano registri, presiedono gli scrutini, promuovono e bocciano. Non si possono attuare discriminazioni, altrimenti si chiude tale sistema”. Per cambiare lo stato di stallo, che ha portato al vergognoso record di 200 mila supplenti da assegnare, molti dei quali alle prime armi e attraverso una semplice domandina ai presidi, la cosiddetta ‘messa a disposizione, il presidente dell’Anief si appella al nuovo esecutivo politico: prima di tutto: “quando si decide di fare un decreto salva precari, non si può escludere l’Anief che si è sempre battuto per questo”. Poi, si rivolge al prossimo titolare del Miur: “chiediamo al futuro ministero di essere disponibile all’ascolto”.
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Trump fra dazi e recessione
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
By Domenico Maceri “Quelli che supportano i dazi rischiano di divenire colpevoli della recessione economica globale”. Così ha spiegato le incertezze economiche attuali Boris Johnson, primo ministro britannico, additando poi direttamente il suo “amico” Donald Trump e i dazi imposti dal presidente americano alla Cina.Secondo l’attuale inquilino della Casa Bianca le guerre dei dazi si vincono facilmente. Ovviamente si è sbagliato poiché dopo i primi dazi imposti alla Cina l’anno scorso si sono visti effetti negativi a causa della reazione del governo cinese che ha imposto dazi a prodotti americani. Agricoltori statunitensi sono stati particolarmente svantaggiati e il presidente americano è stato costretto a offrire sussidi per sminuire le loro perdite.I negoziati con la Cina sono continuati ma non hanno raggiunto le mete desiderate. La guerra dei dazi è dunque ripresa con ovvie ripercussioni sulle borse dei mercati aumentando l’incertezza e la possibilità di una recessione. I segnali sono visibili nel rallentamento dell’economia in Paesi importantissimi come la Cina e la Germania. La banca centrale tedesca ha infatti dichiarato una decrescita anche nel terzo trimestre causata in grande misura dalla guerra di dazi fra Stati Uniti e Cina che ha ridotto la richiesta per prodotti tedeschi. Ma forse il segnale più indicativo che siamo alle porte dell’inizio di una recessione ci viene dalla differenza di interessi fra i bond a breve scadenza e quelli a lunga scadenza. I primi tipicamente rendono meno ma recentemente hanno eclissato quelli a lunga scadenza, una situazione che negli ultimi 50 anni ha preceduto tutte le recessioni.Jay Powell, il presidente della Federal Reserve, ha recentemente dichiarato che la guerra dei dazi è “complessa e turbolenta” ma la banca centrale farà di tutto per mantenere lo stato attuale “favorevole” dell’economia. Powell, nominato da Trump al suo incarico, ha cercato di calmare le acque sulle incertezze dei mercati causati principalmente dal linguaggio erratico di Trump. Il 45esimo presidente negozia con i cinesi e altri leader usando minacce giornaliere. In uno dei suoi più recenti tweet ha “ordinato alle aziende americane di iniziare a trovare immediatamente alternative alla Cina”, riportando le loro fabbriche in America e fabbricare i loro prodotti negli Usa.Il linguaggio erratico di Trump è stato diretto anche al presidente cinese Xi Jinping etichettandolo di nemico e accusando la Cina di rubare miliardi di dollari agli Usa. I tweet erratici di Trump non hanno nemmeno risparmiato il chairman della banca federale domandandosi chi fra Powell e Xi fosse “il più grande nemico”. Facile domandarsi se la retorica di Trump evidenziata nei suoi tweet sia la fonte dell’incertezza economia o semplicemente benzina sull’incendio.I consiglieri di Trump lo avranno informato di una possibile recessione che avverrebbe proprio prima dell’elezione del 2020, la quale gli chiuderebbe quasi certamente le porte al secondo mandato. Il messaggio sarà penetrato almeno in parte nella mente di Trump poiché ha iniziato a lodare la potenza dell’economia americana per cercare di allontanare il discorso di una recessione. Anche gli ultimi dazi annunciati su prodotti cinesi per un totale di 160 miliardi sono stati rimandati fino a al 15 dicembre per evitare prezzi più alti ai consumatori americani durante le feste natalizie. Un’ammissione chiarissima della sua presa di posizione sbagliata che i dazi alla fine li pagheranno i cinesi senza nessun costo per gli americani. Tutti gli economisti ci dicono che i dazi con gli inevitabili aumenti al costo dei prodotti si convertono in tasse pagate alla fine dai consumatori.A un giornalista che ha chiesto a Trump sul suo stile erratico di negoziazioni in una conferenza stampa del recente incontro del G7 in Francia, il 45esimo presidente ha risposto che gli “dispiace” ma quello è i suo modo di negoziare. Nei più recentissimi commenti l’attuale inquilino della Casa Bianca ha fatto sapere che un accordo commerciale con i cinesi è vicino. Il problema però consiste della sua credibilità. Non sorprenderebbe nessuno un cambiamento di opinione seguito da tipiche accuse e altre minacce a Powell, i cinesi, o un nuovo colpevole per l’instabilità economica.Le corporation hanno fatto un sacco di soldi negli ultimi tempi ma temono di fare nuovi investimenti perché conoscono benissimo l’incostanza delle parole e azioni del presidente americano. Il buono stato dell’economia, iniziato con Obama, continua fino ad adesso ma nubi si intravedono all’orizzonte. Una recessione sprofonderebbe l’indice di gradimento dell’operato di Trump che al momento si trova al 41 percento. Una cifra bassa ma aiutata dalla situazione economica positiva. Una recessione siglerebbe la fine di un nuovo mandato per Trump e il ritorno di un democratico alla Casa Bianca. In questo caso il nuovo inquilino dovrebbe ripetere quello che ha fatto Obama con la recessione che George W. Bush gli aveva consegnato. I repubblicani che spesso si considerano grandi nel business continuano a rivelarsi fallimentari.
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Forche Caudine: con il “Reddito di residenza”, il Molise è davvero alla frutta
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
“Il varo del cosiddetto “Reddito di residenza”, cioè 700 euro al mese per tre anni a chi abbia intenzione di spostare la residenza e avviare un’attività in un comune molisano con meno di duemila abitanti, ci lascia sconcertati. Vi leggiamo il seguente messaggio da parte delle istituzioni: ‘Se vuoi venire in Molise, in paesetti in via di spopolamento, ti paghiamo pure e bene. Perché, di fatto, sappiamo che è un sacrificio’”. E’ quanto riporta una nota dell’associazione “Forche Caudine”, lo storico circolo culturale dell’emigrazione molisana.“Condividiamo le perplessità degli ‘ultimi’ residenti dei piccoli comuni, i quali si domandano perché la loro ‘resistenza’ non debba essere ricompensata, mentre chi ‘viene da fuori’ trova questo sostanzioso regalo – scrive l’associazione sul proprio sito, aggiungendo che questo “Reddito di residenza” potrebbe presentare “più criticità che elementi di ottimismo”. Motivo? “Perché mira in modo davvero forzoso – e anche un po’ visionario – ad alzare di qualche unità il numero dei residenti di comuni ormai spopolati”. Forche Caudine fa due esempi.
“Il primo caso potrebbe essere quello di un molisano residente in un centro sopra i duemila abitanti che decide di spostare la residenza e dare il via ad un’attività in un centro limitrofo sotto i duemila residenti per ricevere il contributo. Che beneficio otterrebbe il Molise se una persona residente a Bojano decidesse di avviare un’attività a Spinete o a Sant’Elena Sannita, paesi ormai totalmente spopolati, di fatto senza sbocchi di mercato per un negozio ma anche per uno studio professionale? L’unico scopo per l’improvvisato e un po’ sprovveduto imprenditore sarebbe quello di acquisire questo beneficio economico di 700 euro per tre anni, di fatto puro assistenzialismo. Alla fine avremmo un residente in più a Spinete o a Sant’Elena Sannita, ma uno in meno a Bojano”.
Quindi il secondo caso, quello degli ex emigrati, categoria che l’associazione conosce bene. “I promotori parlano di opportunità per far tornare a vivere nel paese d’origine coloro che se ne sono andati via da anni, cioè gli ex emigrati – continua l’associazione presieduta da Giampiero Castellotti, con l’avvocato Donato Iannone quale vice. “Ma se la stragrande maggioranza di queste persone non è tornata più a vivere nel paese d’origine – tra l’altro ormai gli ex emigrati sono pochi, perché le case sono passate a figli o nipoti nati altrove – ci saranno ragioni valide, cioè l’aver costruito in altri luoghi un mondo di interessi professionali, di affetti, di beni materiali e immateriali. A ciò va aggiunto il tema delle case in vendita, e invendute da tempo, il cui numero ha raggiunto livelli record proprio nei piccoli paesi. Anche qui: che senso ha pagare una persona per farla tornare in un paese dove non è più voluta tornare? Il rientro sarebbe davvero disinteressato o forse i 700 euro al mese farebbero la differenza? Perché sovvenzionare una persona per farla tornare a vivere, ad esempio, a Filignano, paese che in un secolo è passato da circa 3.500 residenti agli appena seicento odierni dove il primo problema sarebbe che tipo di attività potrebbe avviare?”.Forche Caudine evidenzia come i numeri siano quasi sempre bugiardi quando si affronta il problema degli spopolamenti. “Molti piccoli paesi hanno maggioranze di residenti-fantasma: la ragione del mantenimento di una residenza è spesso fiscale per garantire status di ‘prima casa’ a quella del paese e quindi non pagarci l’Imu”.
Le conclusioni: “Questo sostegno economico, insomma, rischia di determinare più danni che benefici, generando situazioni posticce, artificiali, fasulle. Il Molise, viceversa, avrebbe bisogno di visioni d’insieme, come la promozione fuori dai confini regionali, e non di operazioni spot per singoli paesi”.
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Presentazione libro Corea del Nord a Bergamo
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Bergamo Venerdì 6 settembre 2019, ore 17.30 Sala F. Galmozzi, via T. Tasso, 4 Il libro descrive una nazione a molti ancora sconosciuta, ma che dal 2011, quando Kim Jong Un salì al potere, sta cambiando molto rapidamente. Accanto a capitoli storici e analitici (come quelli inerenti alla situazione religiosa o ai rapporti con il Giappone, Corea del Sud, Cina) sono state inserite anche sezioni più leggere, come un capitolo dedicato alle numerose bufale che circolano sulla Corea del Nord e sul suo leader e accurati approfondimenti scientifici sui programmi nucleare e missilistico, basati sulle visite effettuate nei centri di ricerca nucleari di Pyongyang, Punggye-ri e Yongbyon.Un libro frutto di anni di visite scritto prevalentemente in Corea del Nord.L’incontro ha il patrocinio del Comune di Bergamo e della Provincia di Bergamo.
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Settembre al Castello 2019
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Napoli Giovedì 5 settembre 2019, Maschio Angioino Quattro giorni di teatro ed emozioni all’ombra di un castello, quattro titoli e un unico filo rosso, il destino, che, da giovedì 5 a domenica 8 settembre 2019, regaleranno al pubblico, attraverso le pagine dei libri amati, tutte le suggestioni del tempo.
A inaugurare la programmazione della rassegna, giovedì 5 settembre, sarà Il senso del dolore di Maurizio de Giovanni, con Nico Ciliberti e le voci di Andrea Canova, Gabriele Carraturo, Rosalba di Girolamo, Marcello Magri, Isabella Martino, Marco Palumbo, Fabio Todisco, Ramona Tripodi, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo.È una cartolina della Napoli del 1931, un acquerello rifinito da mani sapienti, a fare da sfondo alla vita del commissario Luigi Alfredo Ricciardi, nella sua prima avventura.
Luigi Alfredo Ricciardi vede i morti che gli parlano ripetendo all’infinito l’ultimo pensiero che li ha tormentati nell’istante del trapasso. Uno straziante grido d’aiuto che solo lui può raccogliere e di cui si fa carico con coscienza e umanità.
Al teatro S. Carlo, durante la rappresentazione della Cavalleria Rusticana, viene trovato il cadavere del tenore Arnaldo Vezzi. Il suo spirito affranto accoglie il commissario Ricciardi con un canto addolorato, un solo verso, sempre lo stesso che guiderà il giovane poliziotto verso una verità dolorosa quanto amara.
Venerdì 6 settembre la scena sarà per Cronaca di una morte annunciata di Gabriel Garcia Marquèz, con Paolo Cresta, Nico Ciliberti, Rosalba di Girolamo, Peppe Romano, nell’adattamento di Annamaria Russo e la regia di Paolo Cresta.
La scrittura caleidoscopica di Marquèz, le suggestioni calde, speziate, feroci e sensuali di un Sud America immaginifico, una storia in bilico tra la cronaca giornalistica e il racconto surreale: Cronaca di una morte annunciata è tutto questo e molto di più. Il realismo fantastico del maestro colombiano guida con rigore cronachistico la telecamera della letteratura al centro di un ideale tribunale. Sul banco degli imputati esiste un solo possibile colpevole: il caso, o meglio il dolente rosario di tragiche fatalità sgranato con pazienza dal destino. E’ un disegno di morte annunciato, sbandierato con la sfacciata protervia che solo la paura può dettare, eppure ineluttabile. Un progetto di vendetta che chiede solo di essere demolito e giunge invece inesorabile a compimento…
La rassegna proseguirà, sabato 7 settembre, con lo spettacolo A te, Masaniello, drammaturgia e regia di Annamaria Russo, interpretato da Nico Ciliberti, Marianita Carfora, Salvatore Catanese, Cristiano Di Maio, Laura Pagliara, Alfredo Mundo, Riccardo Maio, Rita Ingegno, Paolo Rivera, Maya Grasso, Diego Guglielmelli, e la partecipazione dei piccoli Flora, Giulia, Gianluca e Gaia.
Il 7 luglio del 1647 il popolo napoletano, ridotto alla fame dalla pressione fiscale del viceregno spagnolo, scatena una rivolta violentissima, capeggiata da un pescatore, Tommaso Aniello d’Amalfi detto Masaniello. Napoli lo nomina Generalissimo della popolazione, e lo segue con cieca fede per sette giorni, mettendo a ferro e fuoco la città e costringendo i nobili e il viceré a riparare a Castel Sant’Elmo, per sfuggire all’assalto. Sette giorni dura rivoluzione dei “pezzenti”, durante i quali, il governo si arrende al popolo, accogliendo, senza condizioni, tutte le richieste del generalissimo. Sette giorni durante i quali il popolo è sovrano e l’impossibile. Tra i vicoli, le strade, le piazze riecheggia un solo grido: libertà. Poi, di colpo, tutto finisce. Qualcuno tira giù il sipario, e si fa buio. Si fa buio nella mente di Masaniello che improvvisamente impazzisce, e il popolo non inneggia più al suo comandante, ma a bassa voce ne decreta la morte.
A chiudere la programmazione di Settembre al Castello 2019, domenica 8 settembre, sarà Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello con Paolo Cresta, che firma anche l’adattamento e la regia dell’allestimento. In scena un uomo, solo, si rivolge direttamente al pubblico, proprio come il romanzo si rivolge direttamente al lettore. Racconta la sua storia, e nel farlo si confida, si confessa, rivive il suo lancinante viaggio interiore, inducendolo ad affermare che, oltre a tutto il resto, non ha più bisogno di un nome, perché i nomi convengono ai morti, a chi ha concluso. Lui è vivo, e non conclude. La vita non conclude, e non sa di nomi. E’ così che, da un semplice specchio, superficie ambigua e inquietante, emerge per Vitangelo Moscarda, un volto di sé finora ignorato, provocando in lui una profonda crisi, fino all’agghiacciante consapevolezza che la sua immagine negli occhi degli altri è lontana anni luce da quella che ha di se stesso.
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Exclusive distribution agreement for chemotherapy products Etopophos® and Vepesid® in Australia and New Zealand
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
CHEPLAPHARM acquired the global rights to the products from Bristol-Myers Squibb (BMS) in August 2018. CHEPLAPHARM has global capabilities in manufacturing and distribution and will continue to supply and provide access to these medicines for patients. Clinigen has been appointed by CHEPLAPHARM to distribute Etopophos® and Vepesid® via the Group’s extensive infrastructure in Australia and New Zealand as part of CHEPLAPHARM’S network of exclusive cooperation partners.Etopophos® and Vepesid® are etoposide products, a drug which is included on the World Health Organization Model List of Essential Medicines and is considered an essential medicine for priority diseases. Etopophos® and Vepesid® are currently approved for the treatment of:Small Cell Lung Cancer – in combination with other approved chemotherapeutic agents as first-line treatment in patients with small cell lung cancer Hodgkin’s Disease Malignant (non-Hodgkin’s) lymphomas, especially of the histiocytic variety Acute non-lymphocytic leukaemia Testicular tumours in combination regimens for the treatment of refractory testicular tumours Etopophos® is also indicated as part of first-line combination regimens for the treatment of testicular tumours.
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Meggitt to Add 83 Jobs, Substantially Increase Carbon Brake Manufacturing Capacity in Danville
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Meggitt PLC, an international company specializing in high-performance components and sub-systems for the aerospace, defense and selected energy markets, plans to significantly increase its commercial and military aircraft carbon brake manufacturing capacity in Boyle County, creating up to 83 full-time jobs with a nearly $82.7 million investment, Gov. Matt Bevin announced today.The project will allow the company to fulfill increasing orders following recent contract awards for braking systems. The facility already provides braking components for a number of customer programs, including the Airbus A220 and A321, as well as for Embraer, Gulfstream, Dassault and Bombardier. The new facility also will serve as an MRO hub to meet rising demand for aircraft maintenance. The 95,000-square-foot expansion would include new carbon furnaces plus ancillary equipment, as well as upgrades to existing machinery.Sen. Rick Girdler, of Somerset, expressed gratitude to everyone involved with making the project possible.“I want to congratulate Meggitt for this major investment affording them 83 new jobs,” Sen. Girdler said. “Thank you to all those involved for prioritizing continued expansion, growth and job creation here in the Danville community.”
Rep. Daniel Elliott, of Danville, thanked the company for the job creation and continued growth.Boyle County Judge-Executive Howard P. Hunt III said the company is a shining example of the type of success aerospace companies can have in Kentucky.
To encourage the investment and job growth in the community, the Kentucky Economic Development Finance Authority (KEDFA) on Thursday preliminarily approved a 15-year incentive agreement with the company under the Kentucky Business Investment program. The performance-based agreement can provide up to $1.4 million in tax incentives based on the company’s investment of $82.68 million and annual targets of:Creation and maintenance of 83 Kentucky-resident, full-time jobs across 15 years paying an average hourly wage of $18 including benefits across those jobs
By meeting its annual targets over the agreement term, the company can be eligible to keep a portion of the new tax revenue it generates. The company may claim eligible incentives against its income tax liability and/or wage assessments.
Additionally, KEDFA approved Meggitt for up to $350,000 in tax incentives through the Kentucky Enterprise Initiative Act (KEIA). KEIA allows approved companies to recoup Kentucky sales and use tax on construction costs, building fixtures, equipment used in research and development and electronic processing.In addition, Meggitt can receive resources from the Kentucky Skills Network. Through the Kentucky Skills Network, companies can receive no-cost recruitment and job placement services, reduced-cost customized training and job training incentives.
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Global Cloud Xchange Announces Further Extension of Forbearance Agreement
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
Global Cloud Xchange (GCX) today announced that the July 31, 2019, forbearance agreement that was entered into by 87 percent of its bondholders has been further extended until 5:00pm (EDT) on September 13, 2019, which provides additional time to discuss options related to the $350m 7.00% Senior Secured Notes issued by GCX Limited.
Global Cloud Xchange (GCX), a subsidiary of Reliance Communications, offers a comprehensive portfolio of solutions customized for carriers, enterprises and new media companies. GCX owns the world’s largest private undersea cable system spanning more than 68,000 route kms which, seamlessly integrated with Reliance Communications’ 200,000 route kms of domestic optic fiber backbone, provides a robust Global Service Delivery Platform. With connections to 40 key business markets worldwide spanning Asia, North America, Europe and the Middle East, GCX delivers leading edge next generation Enterprise solutions to more than 160 countries globally across its Cloud Delivery Network. http://www.globalcloudxchange.com
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Death and the Worsening of Heart Failure
Posted by fidest press agency su martedì, 3 settembre 2019
AstraZeneca today announced detailed results from the landmark Phase III DAPA-HF trial that showed FARXIGA (dapagliflozin) on top of standard of care reduced both the incidence of cardiovascular (CV) death and the worsening of heart failure.DAPA-HF is the first outcomes trial with an SGLT2 inhibitor investigating the treatment of heart failure in patients with reduced ejection fraction (HFrEF), with and without type 2 diabetes (T2D). FARXIGA is currently approved to improve glycemic control in patients with T2D.Top-line results announced in August 2019 showed DAPA-HF met the primary endpoint. The detailed results of the trial presented today at the ESC Congress 2019 in Paris, France, showed FARXIGA reduced the composite of CV death or worsening of heart failure by 26% (p<0.0001) and showed a reduction in each of the individual components of the composite endpoint. In analyzing each of the components of the primary composite endpoint, there was a 30% decrease (p<0.0001) in the risk of experiencing a first episode of worsening heart failure and an 18% decrease (p=0.0294) in the risk of dying from CV causes. The effect of FARXIGA on the primary composite endpoint was generally consistent across the key subgroups examined.The trial results also showed a significant improvement in patient reported outcomes measured by the Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire (KCCQ) total symptom score and a nominally significant reduction in all-cause mortality by 17% (7.9 vs 9.5 patients with an event per 100 patient-years) in favor of FARXIGA.The safety profile of FARXIGA in the DAPA-HF trial was consistent with the well-established safety profile of the medicine. The proportion of patients with volume depletion (7.5% vs 6.8%) and renal adverse events (6.5% vs 7.2%), which are commonly of concern when treating heart failure, were comparable to placebo. Major hypoglycemic events (0.2% vs 0.2%) were rare in both treatment groups.
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