Al nuovo governo: Riformate il catasto
Posted by fidest press agency su mercoledì, 4 settembre 2019
«Un chiaro e inequivocabile segno di discontinuità rispetto al passato per il nascente Governo sarebbe quello di varare una delle riforme attese da più tempo in ambito immobiliare e urbanistico: quella del catasto. Un provvedimento più volte annunciato dagli Esecutivi che si sono succeduti nell’ultimo quindicennio ma che è poi stato sistematicamente abbandonato. Un intervento in tal senso è stato ripetutamente sollecitato dalle autorità europee ed internazionali, per cui non solo andrebbe nella direzione di una maggiore equità sociale ma riscuoterebbe anche il plauso di quelle istituzioni che guardano solitamente all’Italia non senza una punta di scetticismo».Lo dichiara l’ing. Sandro Simoncini, urbanista e direttore scientifico del Centro Studi Sogeea.
«Ovviamente è necessaria una riforma che non si limiti a una semplice revisione del nostro patrimonio edilizio sulla base dei criteri esistenti, ma che questi ultimi vengano rivisti e aggiornati. Ad esempio introducendo l’efficienza energetica e la tenuta antisismica di ciascun immobile tra i parametri da cui far scaturire la rendita catastale: un’ipotesi sulla quale si potrebbe agevolmente registrare un’ampia convergenza.
La situazione attuale, con clamorose sperequazioni soprattutto nelle grandi città, non è più sostenibile e provoca situazioni paradossali a causa di classificazioni completamente slegate dal contesto urbano attuale. Le imposte derivanti dalle nuove rendite andrebbero regolate in base all’uso che si fa dell’immobile in questione, lasciando il carico maggiore a chi lo utilizza per produrre reddito».
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